Vegeta-Sej
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Capitolo 26 – Fuochi d’artificio
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“E’ l’ultima possibilità per unirti a me, figliolo. Insieme potremo
diventare i dominatori dell’universo!” Gli tese una mano in segno di resa.
“Non mi interessa governare un universo intero, mi preme farti fuori al più
presto!” Grugnì sferrandogli un destro sulla mascella che gli fece piegare la
testa all’indietro.
“E così hai scelto…MORTE!” Si scagliò contro suo figlio con una potenza
alquanto inimmaginabile, Vegeta non aveva nemmeno il tempo di aprire gli occhi
per vedere che cosa stava succedendo affidandosi solo agli altri sensi,
soprattutto a quello della percezione, chiedendosi come fosse possibile che
avesse accumulato talmente tanto potere da pochi esseri.
Forse sul pianeta di Neo Namecc era riuscito
anche ad allenarsi dopotutto.
Chi poteva dirlo?
“Credi che dovremo aiutarlo?” Soffiò Gohan verso
il padre che negò con il capo.
“Lo sai benissimo che Vegeta preferirebbe morire piuttosto di ricevere da
noi un aiuto.”
“Quel testone…” Digrignò i denti il mezzo sangue.
“E poi sono sicuro che se la caverà…presto, aiutiamo queste persone a
levarsi sti cosi” Goku e gli altri cercarono di aiutare più persone possibili,
ma purtroppo era impossibile finchè la luna era alta
nel cielo e i suoi raggi continuavano a fomentare in loro quel processo di auto
distruzione.
*
Un boato echeggiò nella valle facendo alzare gli occhi al cielo increduli.
Qualcuno aveva appena distrutto la luna e i suoi detriti stavano
precipitando sul pianeta Vegeta-sej ad una velocità
incontrollata.
Alcuni piccoli meteoriti raggiunsero anche la base con le navicelle
parcheggiate ed allineate in maniera millimetrica distruggendole quasi tutte.
Bulma strabuzzò gli occhi e per poco non svenne.
Come del resto gli altri terrestri che li avevano appena raggiunti.
“E ora come faremo a lasciare questo stupido pianeta?” Chiese Chichi mordendosi le labbra, se solo avesse avuto i suoi
vecchi abiti invece di quella tuta da combattimento saiyan
troppo stretta per lei, ora starebbe masticando la sua pashmina color arancio.
Già…era successo l’irreparabile.
L’unica navicella che li avrebbe condotti fuori di lì e riportati sulla
Terra era stata danneggiata e Bulma insieme a Mai
erano andate a controllare la situazione.
Quando uscirono di lì con i volti affranti i terresti capirono subito che
avrebbero dovuto trovare qualche altra soluzione per lasciare per sempre quel
pianeta senza farci mai più ritorno.
“Potremo sempre chiedere a Goku di tele trasportarci sul pianeta Terra.”
Propose Yamcha.
“Il tele trasporto funziona solo se riesce a percepire l’aura di qualcuno.”
Rispose Goten.
“Già è vero…come quella volta che aveva chiesto a me di aumentare la mia
forza in modo da far arrivare prima lui e mio padre sulla Terra.” Continuò
Trunks facendo ricordare ai presenti quel particolare.
“Potremo chiedere a MajinBu di fare la stessa
cosa o a Junior” Ipotizzò il figlio più piccolo di Goku.
“E sentiamo piccoli geni…come li contattiamo?” Domandò una Bulma isterica.
“A quello potremo pensarci io.”
“WHIS!!!” Urlarono tutti all’unisono voltandosi verso l’angelo.
“Ma…ma che ci fate qui? Lord Beerus non doveva
andare in letargo?” Chiese Yamcha sorpreso di vederlo
lì.
“Lord Beerus ha preferito venire a controllare la
situazione di persona, non riusciva a chiudere occhio.” Spiegò con il solito
tono calmo e spensierato.
“Quindi significa che è qui?” Continuò Chichi.
“Esatto!” Affermò con assoluta fermezza.
Bulma si avvicinò a lui con due ampie falcate “Qualche idiota ha distrutto la
luna” Indicò con l’indice l’enorme vuoto sul cielo “…e ha fatto precipitare i
detriti quaggiù distruggendo il nostro unico mezzo di trasporto.”
Whis sorrise non dando peso alle sue parole “Oh! Oh! Oh! Ma è stato il dio
della distruzione a farlo, per impedire a Re Vegeta di aumentare la propria
potenza in maniera esponenziale.”
“Eh! Eh! Non volevo dare assolutamente dell’idiota, è una parola che mi è
sfuggita…sono sicura che Lord Beerus avrà avuto delle
ragioni più che plausibili…” Poi ripensò per un nano secondo a quanto appena
ascoltato “…che intendi che Re Vegeta stava aumentando la sua potenza, per caso
traeva forza dalla luna?”
Whis sospirò “Non proprio…in pratica i saiyan a causa
delle vostre cellule iniettate nei loro corpi non riescono a trasformarsi
facendogli letteralmente scoppiare la testa in aria. E Re Vegeta con degli
speciali braccialetti riusciva ad incanalare la loro forza una volta morti.”
Bulma corse dietro una monoposto a vomitare la cena, la scena raccapricciante
che Whis le aveva appena descritto non era tra le
migliori e il suo relativo stato interessante non aiutava per niente.
*
I lamenti terminarono non appena la luna venne fatta brillare e le scie di
luce lasciavano lentamente quel pianeta per dirigersi nello spazio aperto,
ovviamente s’intende i meteoriti che non erano atterrati sul pianeta.
“NOOO!” Urlò Re Vegeta messo ormai in scacco.
Niente luna, niente saiyan morti.
Niente saiyan morti, niente più energia.
“Lord Beerus!” Esclamò Goku vedendolo volteggiare
alto nel cielo per poi scendere accanto a loro.
“Lord Beerus!” Incalzò Re Vegeta deglutendo della
saliva, non aveva di certo scordato il loro unico incontro.
“Io e te abbiamo ancora un conto in sospeso per quel cuscino…”
“Mi pareva ci fossimo già chiariti…”
“Si, è vero, ma sai…io sono una persona che porta rancore e che non
dimentica facilmente le cose.”
“Cos’è? Vuoi farmi fuori solo per un inutile guanciale?”
“Io non farò proprio un bel niente…sono stanco e ho già il mio letto
morbido che mi aspetta e sicuramente molto più confortevole di quello che mi
avevi promesso tu.”
A Vegeta stava partendo un embolo pensando che quello era forse il momento
meno opportuno per parlare di cose così frivole e soprattutto se passate da più
di trent’anni.
Per fortuna la cosa passò prima che potesse iniziare a sbraitare e a
prendere a schiaffi prima suo padre e dopo Lord Beerus.
“Lord Beerus, si sposti e mi faccia pareggiare i
conti con mio padre.” Berciò il principe raggiungendo lo stadio di super saiyan god super saiyan, era stanco di rimanere ancora su quel pianeta.
Re Vegeta seppur potente, dannatamente potente per i suoi canoni, si
ritrovò in una situazione più grande di lui, ormai resosi conto che non aveva
scampo e che sarebbe perito in ogni caso direzionò un colpo al nucleo del
pianeta, sterminando tutta la popolazione di sotto, sotto lo sguardo attonito
di Goku, Gohan, Tensing, Crilin, Bardack e Radish.
Videro un lungo raggio dorato venir assorbito dal terreno prima di
schizzare in alto allontanandosi il più velocemente possibile da
quell’imminente esplosione.
L’onda d’urto generata aveva spazzato via le montagne, le foreste e un
pezzo di palazzo reale, mentre nel resto del pianeta si crearono delle
microfratture sul terreno facendolo ondeggiare come se fosse trasportato dai
flutti del mare.
La risata malefica e sadica del sovrano del pianeta echeggiò lungo tutta la
superficie e a volte veniva soffocata da delle piccole esplosioni e
dall’eruzione dei vulcani affiorati rendendo quello scenario apocalittico.
“SEI FORSE USCITO DI SENNO?” Grugnì il principe dei saiyan
prendendo a pugni suo padre ridotto ad un fantoccio, non gli importava più
nulla, perché tanto sarebbe morto nell’esplosione di quel pianeta.
“Svegliati figlio mio! Erano condannati fin dall’inizio.” Sputò del sangue
dalla bocca.
“Avremo trovato una soluzione, non serviva sterminare il nostro popolo!”
“Ah! Ora è il nostro popolo, fino a cinque minuti fa non t’importava di
niente”
“Ed è ancora così. Ma non vedevo la necessità di ucciderli tutti”
“Ormai non mi servivano più…”
Bardack strabuzzò gli occhi “Che razza di bastardo!” Aveva intuito il suo scopo
“…era il tuo piano fin dall’inizio!”. Il capitano si scagliò contro il suo re
con l’intento di farlo fuori e fargliela pagare.
“Sei sempre stato quello più intelligente, perché credi che ti abbia
promosso al grado di capitano? Solo che questo si è rivelato poi un’arma
a doppio taglio…conoscendo il mio piano sei potuto arrivare alla soluzione
senza alcun tipo di problema. Pazienza…errore mio…” Aprì le braccia per
addossarsi tutta la colpa parlando in maniera non curante.
Goku che li guardava con fare perso chiese che gli venisse spiegata un po'
quella situazione.
“In pratica al re non gli interessava nulla del popolo saiyan,
ma pensava solo che grazie a loro poteva aumentare la sua forza in maniera
esponenziale, ma non aveva fatto i conti che voi due eravate diventati più
forti di qualsiasi essere nell’intero universo.” Spiegò Radish
nella maniera più semplice possibile.
“Esatto! E ora anche voi perirete su questo pianeta…buaahahaha”
Rideva sì, ma la sua faccia cambiò radicalmente espressione quando un braccio
gli trapassò il torace.
Repentino, fulmineo.
Non ebbe il tempo di dire o fare qualcosa che velocemente sentì la vita
scivolargli via di dosso.
“T-to-r-ne-ne-rò” Furono le sue ultime parole
prima di precipitare senza vita lungo il baratro da lui stesso creato e che ora
minacciava l’esplosione del pianeta.
Vegeta osservò il suo braccio grondante di sangue.
*
“Non riusciremo ad andarcene via di qui in tempo, dobbiamo guadagnare tempo
cercando di rallentare il processo di esplosione.” Intervenne Whis per controllare come fosse la situazione sul campo di
battaglia.
“Non è possibile questo!” Esclamò Vegeta.
“Grazie alla mia magia si, però…”
“Però cosa, avanti parli Whis!” Lo invitò il principe.
Whis sospirò, non gli piaceva per niente quello che stava per dire “Dovrò
creare una sfera contenitiva, l’unico problema è che se io mi allontano e non
l’alimento con una fonte di potere risulterà tutto inutile.”
“Beh! Basterà che lei rimanga qui, facciamo salire tutti sul cubo e poi
prima di lasciare il pianeta la veniamo a prendere.” Ipotizzò Radish.
“No mi dispiace, non funziona così…una volta avviato il processo di
rallentamento, se io togliessi la sfera troppo velocemente, questa esploderebbe
all’istante. Immaginatevi cosa succede ad una bottiglia di una bevanda gasata
quando l’agitate troppo e poi togliete d’improvviso il tappo.”
Goku imitò un’esplosione con le mani e con un suono uscito dalla bocca.
“Esattamente quello succederebbe, Goku!” Gli confermò l’angelo. “Dobbiamo
trovare qualcuno che rimanga a tenere fermo questo tappo.”
“Lo farò io!” Si propose Vegeta senza pensarci “…la sua magia è potente Whis e io sono l’unico in grado di trattenerla, poi mi
farete resuscitare con le sfere del drago.”
“E’ inaccettabile usare ancora le sfere del drago, i Kaioshin
non daranno mai il permesso, quindi il tuo piano è escluso.”
“Lo faremo noi!” Dissero all’unisono Radish e Bardack.
“No, perché voi?” Chiese Goku affranto “…vi ho appena ritrovati…non è
giusto.” Gohan gli mise una mano sulla spalla per
confortarlo.
“Noi siamo già condannati…non vogliamo vivere dei parassiti per il resto
della nostra vita.” Spiegò Bardack.
“Già…ti immagini se mentre sono lì con una bella donna…” Il suo sguardo
catturò quello fulminante di C18 “…e svengo, che figura ci faccio!” Radish trovava sempre il modo per smorzare la tensione.
“Mi spiace sia andata così, Kakaroth! Ti auguro
il meglio.”
“Anche io…” Lo abbracciò d’istinto, e Bardack gli
posò la mano sulla schiena.
“Non è giusto!” Piagnucolò Gohan.
Poi venne il turno di Radish che riluttante gli
disse che se lo avesse anche solo sfiorato lo avrebbe ucciso all’istante.
“Non vorrei interrompere il quadretto famigliare, ma qui esplode tutto”
Berciò Vegeta.
Whis senza perdere ulteriore tempo creò la sfera dai riflessi viola facendola
aderire all’enorme cratere.
Bardack e Radish con l’imposizione delle mani cercarono
di tenerla più in basso possibile.
“Andiamocene!” Goku tele trasportò tutti alla base.
*
“PRESTO! SBRIGATEVI! SALITE TUTTI SUL CUBO!” Urlarono all’unisono i
terrestri aiutando i compagni a montare sul cubo di trasporto celeste.
La terra tremava sotto di loro e i vulcani eruttavano lava e gas rendendo
quasi irrespirabile l’aria.
Bulma che era rimasta ancora là fuori attendendo l’arrivo di Vegeta venne presa
di peso da Yamcha e portata a forza sulla navetta.
“Lasciami andare subito!” Cercò di liberarsi dalla sua morsa che la stava
trattenendo contro la sua volontà.
“Non pensi al bambino che porti in grembo? Se ti succedesse qualcosa Vegeta
non ce lo perdonerebbe mai!” Le spiegò l’ex fidanzato rivolgendosi a lei in
maniera autoritaria e ferma, forse per la prima volta in tutta la sua vita.
Aveva ragione e Bulma lo sapeva bene, ma pensare
suo marito là fuori in quel caos infernale non la rassicurava per niente.
Unica nota positiva era che c’era Goku con lui, il quale aveva rispedito Gohan presso il punto d’incontro, nemmeno stessero facendo
un’evacuazione antincendio da un edificio in fiamme…peggio! Si trovavano tutti
su di un pianeta pronto ad esplodere, una situazione che alcuni di loro avevano
già provato.
“Eccoli!” Urlarono Trunks e Goten incollati sul
vetro attendendo il ritorno degli altri.
I restanti membri del gruppo erano comparsi dritti davanti a loro e non
appena furono al sicuro, il cubo iniziò a salire per far ritorno sul pianeta
Terra.
*
Lord Beerus, su richiesta di Vegeta, uscì da cubo
di trasporto quando questi fu abbastanza lontano da non restare coinvolto
nell’esplosione.
Il principe dei saiyan aveva chiesto al dio della
distruzione di non far soffrire Bardack e Radish che si stavano sacrificando per loro, perché
potessero tornare tutti alle loro vite normali.
Lord Beerus acconsentì senza obiettare, mise le
mani in posizione avanti e creò una sfera di energia pronta a colpire il
pianeta Vegeta-sej “Distruzione!” Pronunciò poi.
*
Continua
*
Angolo
autrice: Buongiorno a tutti…chiedo scusa, ieri mi ero dimenticata di aggiornare, e
contro ogni previsione credo che l’Epilogo lo pubblicherò lunedì…scusatemi, ma
è una settimana impegnativa.
Vi mando un forte abbraccio e vi auguro un buon week end di Ferragosto.
Erika.