Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: mjdna    04/12/2021    3 recensioni
«Doveva essere una vacanza tranquilla per stare tutti insieme, festeggiare l'essere finalmente tornati; invece mi sono ritrovata catapultata 20 anni nel futuro con una ragazza della mia età circa che dice di essere mia figlia... con i capelli rosa, rosa esattamente come i tuoi Natsu. Come credi dovrei sentirmi?»
[Nalu-Gruvia-Gajevy-Jerza-Miraxus]
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuova generazione, Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
«Beh, che è successo?» Chiese aspettando risposta. 
«Guarda dietro di te.» Gli rispose semplicemente Gale.


Il ragazzo si voltò e notò tutte persone che conosceva molto bene. 
«Perché sono così giovani?» Chiese Storm continuando a fissarli uno ad uno. 
«Luna e Gale... anzi, Lucky e Ivy li hanno trovati dall'altra parte dell'isola... Non sono semplicemente più giovani, vengono dal passato e non sappiamo com-»
«Come dal passato?!» Storm interruppe bruscamente Reiki mentre piano piano iniziava a diventare più bianco di quanto già non fosse.
«Perché ti stai preoccupando così tant-» Questa volta fu Nova ad essere interrotta. 
«Sei incinta?» Chiese Storm quasi urlando prendendo le mani di Juvia che divenne completamente bordeaux a quella domanda. 
«Sì o No?!» Juvia rispose negando con la testa.
«Sbrigati idiota!» Disse invece a Gray scuotendolo per le spalle 
«E-ehi!» Disse Gray preso alla sprovvista. 
«Che cazzo ti prende Storm?!» Disse Nova urlando più di lui e bloccandolo per la spalla. 
«Cosa cazzo prende a voi! Come fate a non capire? Eppure pensavo che un secchione come Gale o una maestrina come Luna ci sarebbero arrivati!»
«Ma di che diamine stai parlando?» Gli chiese Gale più confuso di prima. 
«Possiamo allontanarci da qui per favore? Ci stanno fissando e ascoltando tutti...» Disse Rosemary attirando l'attenzione su di lei e arrossendo più dei suoi stessi capelli per l'imbarazzo.
«Andiamo dietro quel chiosco, lì non c'è nessuno.» Rispose Reiki incamminandosi e seguito da tutti. 
«Allora che hai capito genio?» Arrivati dietro al chiosco, lontano da occhi indiscreti, fu Gale a riprendere il discorso. 
«Mi sembrano abbastanza disorientati» Disse Storm.
«Non abbiamo la minima idea di come ci siamo trovati qui con voi.» Fu Levy a rispondere al ragazzo. 
«Arriva al punto, mi stai innervosendo.» Continuò Gale riferendosi a Storm.
«Pronto? Se non hanno la minima idea di chi siamo questo vuol dire che sapendolo potrebbe cambiare il corso della storia.» Rispose Storm anche lui ormai innervosito. 
«Non ho ancora capito cosa stai cercando di dire pozzanghera.» Gli disse Gale mettendosi testa a testa con Storm.
«Te l'ho sempre detto che sei un idiota patentato.» Gli rispose quest'ultimo. 
Dopo attimi di silenzi assordanti, fu di nuovo Storm a prendere la parola rivolgendosi a quelli che dovevano essere i loro genitori.
 «Da che anno venite?» 
«X791...» Rispose Lucy.
«Tsk, puoi stare tranquillo.» Disse Storm all'amico.
Vedendo l'espressione interrogativa di Gale, Reiki prese la parola.
«Sta dicendo che, in qualunque modo andasse, per te come singolo non cambierebbe nulla, sei nato nell'anno X792 e contando che per fare un bambino ci vogliono nove mesi, questo significa che la Levy qui presente è già incinta, vero?» Spiegò a tutti per poi rivolgere la domanda a Levy.
«S-sì.» Rispose semplicemente.
«M-ma anche tu Reiki sei nato nell'anno X792!» S'intromise Luna.
«Sì, ma sono nato dopo Gale.» Le rispose il rosso facendo spallucce. 
«Non ho ancora capito dove state cercando di andare a parare.» Chiese Lucy innervosendosi, la snervava non riuscire a capire. 
«Oh Lucy.» Disse Storm ridacchiando, mettendo le mani dentro le tasche del costume avvicinando il volto vicino al suo.
«Per caso la te di ora avrebbe mai immaginato che tra 20 anni avresti avuto due figli con Natsu? Rispondi sinceramente.»
«B-beh... ora come ora no...» 
«Bene, dovrebbe bastarti questa risposta no?» Le disse continuando a tenere un sorriso quasi inquietante, in realtà era nervoso e preoccupato. 
«Il fatto che tu non lo sapessi, ti ha portato ad uno sviluppo naturale della relazione tra te e Natsu, senza sapere cosa sarebbe successo ovviamente... ma sapendolo invece potreste cambiare il modo in cui la vostra relazione si stava sviluppando e cambiandola potrebbero cambiarne anche le conseguenze.» Fu Gale a spiegare nel modo più chiaro possibile a tutti, questa volta aveva capito anche lui quello che stava cercando di dire l'amico.
Lucy e gli altri stavano iniziando a capire, ma a dare la botta finale fu schiettamente Storm, dicendo: «Se non avete ancora capito, nessuno di noi qui è stato esattamente "voluto" o meglio, "pensato", per quanto mi riguarda sono nato inaspettatamente perché quel coglione...» Disse indicando Gray per poi continuare «...non è riuscito a tenere il cazzo nei pantaloni. Il fatto che fosse inaspettato mi ha fatto essere qui adesso in questa epoca, ma ora che lo sanno non sarà più inaspettato e ci penseranno due volte prima di fare stronzate; questo vuol dire che potrei non nascere nella vostra epoca e non essere presente qui e oggi.» Concluse ormai al limite della sopportazione. Non ce la faceva più a spiegare un concetto così semplice. 
«Storm!» Lo rimproverò Nova per essere stato scurrile.
«Stai zitta non m'importa, qualcuno doveva pur dirlo, almeno adesso hanno capito e poi tu dovresti essere l'ultima a rimproverare.» Le rispose nervoso. 
La bionda andò per controbattere ma fu bloccata da Gerard che intervenne
«Non c'è niente che possiamo fare per impedire questa cosa?» Disse dicendo a voce alta i pensieri di tutti.
«Beh innanzitutto dobbiamo rispedirvi nella vostra epoca... anche se prima dobbiamo capire come siete arrivati qua.» Rispose Luna.
«In che anno ci troviamo adesso?» Chiese Laxus dopo un lungo silenzio mentre raccoglieva tutte le informazioni possibili.
«X812.» Fu proprio Nova a rispondergli. 
Erano esattamente 21 anni nel futuro, 20 arrotondati, per far finta che la situazione sembrasse meno preoccupante.
«Non possiamo rimanere qui un secondo di più.» Disse Gale iniziando già a pensare cosa fare e quali libri consultare.
«Abbiamo prenotato per stanotte all'albergo dell'isola.» Gli rispose Nova.
«Ma-»
«Niente ma. Questa notte dormiremo qui, non ci sono pullman o treni per oggi che ci possano portare a Magnolia, domani partiremo.» Concluse schietta.
«A-aspettate!» Lucy attirò l'attenzione su di sé.
«Quando ci avete trovato dall'altra parte dell'isola avevamo i nostri bagagli... e i nostri amici... insomma è impossibile che siano spariti!» Disse la maga degli spiriti stellari. La loro conversazione le aveva fatto venire in mente questo particolare. 
«Se fosse tutto lì questo non si potrebbe considerare un viaggio nel tempo.» Fece notare Luna.
«Meglio andare a controllare.» Disse Gale, era meglio far caso ad ogni minima cosa per cercare di veder giusto in questa situazione e trovare una via fuga che permettesse l'integrità di tutti.
Si incamminarono verso l'altra parte dell'isola. Fu un tragitto silenzioso, fin troppo silenzioso. Lucy non ebbe il coraggio di parlare, anzi, aveva quasi paura che tutti potessero sentire il battito del suo cuore accelerato. Per tutto questo tempo non aveva rivolto lo sguardo a Natsu neanche per sbaglio. Non riusciva a guardarlo negli occhi, come non riusciva a guardare i due ragazzi: Luna e Nash. Non riusciva a crederci. Erano realmente figli suoi, suoi e di Natsu. Continuava ad auto-convincersi che fosse tutto un sogno e che stava delirando per i suoi sentimenti, ogni giorno più forti nei confronti del dragon slayer.
D'altro canto Natsu, totalmente ignaro dei pensieri della bionda, non riusciva a smettere di fissarla. Non capiva perché lo avesse palesemente evitato. A volte faceva così anche quando erano nell'appartamento della ragazza -che ormai stava diventando anche suo- ridevano, scherzavano e poi si addormentavano, dopo qualche rimprovero da parte di lei, abbracciati insieme nel suo letto, ma durante la notte si scostava dalle sue braccia e la mattina si dimostrava fredda nei suoi confronti. Ovviamente aveva provato a parlarle, ma fallendo miseramente ottenendo risposte del tipo "niente, non preoccuparti." e poi aggiungeva "davvero Natsu." sorridendogli. Nonostante in quei momenti lo tranquillizzasse, non gliela raccontava giusta. Nei momenti in cui si trovavano alla gilda, Lucy andava dalle ragazze passando il tempo solo con loro, palesemente lontano dalle sue orecchie, cosa che aveva notato. Rimanendo solo si è ritrovato spesso nelle conversazioni di Gildarts e gli altri uomini della gilda. Gildarts diceva che era compito suo parlare ai "giovani" e insegnare loro tutto ciò che c'era da sapere, sapere sulla donna, il suo argomento principale era quello. Anche Gray e Gajeel venivano spesso coinvolti, mentre Laxus se ne stava in disparte ad ascoltare -o far finta di ascoltare- ciò che aveva da dire. Per Natsu, Gildarts era come una figura quasi paterna, quindi gli sembrò la cosa migliore parlare con lui degli strani comportamenti che gli riservava Lucy.
La sua risposta fu semplicemente:
«Devi dimostrarle che ci tieni a lei, ragazzo mio.»
«Ma io lo faccio sempre!» Gli rispose Natsu convinto.
«Non nel modo in cui lo fai tu, o meglio, devi mettere le cose in chiaro.»
«In che senso?»
Gli chiese visibilmente confuso, sembrava avesse lasciato la frase a metà.
Gildarts sorrise vedendo l'espressione interrogativa di Natsu. Gli voleva bene, lo aveva visto crescere e quindi voleva essere il più chiaro possibile, ma allo stesso tempo voleva farlo ragionare e far si che fosse lui ad arrivare ad una sua risposta.

«Natsu, quella ragazza è cotta di te, non ti vede solo come un amico, lei con te farebbe quello che fanno Levy e Gajeel o Alzack e Bisca.»
«Beh anche io lo farei con lei.» Gli rispose Natsu come se fosse la cosa più ovvia del mondo e non riusciva a capacitarsi del fatto che tutti gli altri non lo capissero.
Lui non aveva nascosto niente, -a differenza di Gray ad esempio- non si era mai mostrato indifferente all'aspetto di Lucy, certo, non aveva chissà quali grandi reazioni ma semplicemente perché ormai era abituato, a parer suo Lucy si vestiva sempre con abiti striminziti che non lasciavano spazio all'immaginazione, non che gli dispiacesse, ma era così. Aveva perso letteralmente il controllo quando credeva fosse morta per mano di Dimaria, le aveva detto che sarebbero stati per sempre insieme e inoltre ammise di aver avuto una cotta da piccolo per Miss Anna, custode dei dragon slayer e antenata di Lucy, aveva fatto indirettamente intendere che di conseguenza gli piacesse anche Lucy. Si somigliavano molto, ma l'odore era pressoché identico, motivo per il quale a Natsu rilassava molto la presenza di Lucy, lo facevano sentire tranquillo e a "casa". Credeva di essere stato abbastanza chiaro, ma nessuno ci era mai arrivato, Lucy in primis. 
«E allora perché non lo fai?» Gli chiese Gildarts.

«Non... non lo so...» Gli rispose il dragon slayer senza conoscere la risposta.
«Senti un po', visto che li abbiamo nominati, ti darebbe fastidio se Lucy facesse le cose che fanno Alzack e Bisca con qualcun altro?» 
«Beh, ovviamente.» Rispose Natsu, di nuovo come se fosse la cosa più ovvia del mondo. 
«E ti darebbe fastidio se lo facessero le altre ragazze?»
«Assolutamente no.» e avrebbe voluto aggiungere "non me ne frega niente delle altre."
«Bene. Lei vuole sapere questo Natsu. Vuole sapere che per te, lei è diversa dalle altre.»
«Ma io cerco sempre di dimostrarglielo, non capisco come dovrei fare.» Gli disse quasi scoraggiato.
«Diglielo. Dille semplicemente che ti piace, senza mezzi termini. Lei vuole sentirsi dire questo chiaro e tondo, ragazzo mio.» 

Gli rispose poggiando una mano sulla sua spalla, per poi concludere questa conversazione con un abbraccio padre-figlio e le idee un po' più chiare.
«Grazie Gildarts.»

Dall'altra parte vi stava un Gray che se avesse potuto, sarebbe svenuto sul momento. Si era girato per dare un'occhiata a Storm e i gemelli Yui e Rin. 
Non riusciva a credere che quello che stava vedendo fosse realtà. Non avrebbe avuto un figlio con Juvia, ne avrebbe avuti ben tre! Si era anche preoccupato all'inizio pensando addirittura che non sarebbero stati insieme in futuro o che fosse capitato qualcosa a qualcuno dei due, invece si era rivelato tutto il contrario! Altra cosa che lo aveva lasciato di stucco, ma anche parecchio imbarazzato, fu l'affermazione di Storm dietro a quel chiosco in spiaggia, dove non riusciva a tenere il cazzo nei pantaloni, avrebbe voluto tanto rispondergli ma era stato colto così di sorpresa che rimase senza fiato. A volte si girava per dare anche occhiate di sfuggita alla bluetta che gli stava accanto per poi dare di nuovo occhiate a quelli che sarebbero stati i suoi figli. Erano tutti e tre bellissimi, secondo lui avevano ereditato tutta la bellezza di Juvia. Nonostante ad impatto visivo Storm fosse molto simile a Gray, notò qualcosa della ragazza in lui: aveva gli stessi occhi di Juvia. Erano identici, riusciva a vederci lei in quegli occhi. 
«Ne hai ancora per molto?» Gli chiese proprio uno dei protagonisti dei suoi pensieri. 
Gray sussultò, non pensava di essersi fatto beccare in flagrante.
«È tutto il tempo che ci fissi.» Continuò.
«B-beh...» Cercò Gray di trovare qualunque scusa possibile fallendo.
Storm si avvicinò a lui scontrandosi volto a volto. 
Potette riconfermare la sua tesi, ora che poteva osservarli ad un pelo dal suo volto, aveva proprio gli occhi di Juvia.
«Che c'è? per caso non mi immaginavi così?» Gli disse serio.
Senza farsi intimorire gli rispose nello stesso tono fermo: «Ti immaginavo esattamente così invece.» 
Il ragazzo sbarrò leggermente gli occhi non aspettandosi minimamente quella risposta, ma decise di non mostrarsi troppo sorpreso.
«Beh non fissarci più comunque.» Concluse allontanandosi e riavvicinandosi ai fratelli continuando a camminare. 
Accanto a Gray invece, Juvia sentiva di poter addirittura scoppiare come un palloncino per la troppa felicità. Sperava non fosse un sogno, a volte si tirava dei pizzicotti da sola o li dava a Gray, per vedere se lui fosse reale.
«Ahi!» 
«Ops.» Gli rispose semplicemente, stringendosi maggiormente e comprimendo il seno sul suo braccio, ottenendo come risposta un borbottio incomprensibile da parte di Gray girando il capo dal lato apposto alla maga per non farle notare il leggero rossore.
Poco più avanti vi era un Gerard estremamente preoccupato per la situazione in cui si trovavano ma estremamente felice per ciò che aveva scoperto. Gli è sempre piaciuto immaginare di avere una famiglia tutta sua e sapere che in futuro sarebbe accaduto, con Erza, lo rendeva l'uomo più felice del mondo. Gli spettava, meritavano entrambi di essere felici, per davvero questa volta. Avevano deciso di intraprendere una relazione seria dopo tanto tempo, volevano prima sentirsi bene con loro stessi, per una volta... e ci erano riusciti! Riuscendo a trovare la loro pace interiore, scacciarono via tutti i residui di tossicità che, secondo loro, impediva una relazione sana. Ora erano finalmente felici e anche il futuro avrebbe riservato altra felicità...
se solo riuscissimo a trovare una soluzione. Pensò.
Nonostante tutto, Gerard era un tipo obbiettivo, non vedeva il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, lo vedeva semplicemente a metà e non riusciva ad essere completamente felice sapendo dei rischi a cui stavano andando incontro.
Erza invece camminava accanto a lui con un sorriso stampato sul volto. Non riusciva a pensare a qualcosa nello specifico, aveva solo una miriade di pensieri in testa scollegati tra di loro. Si soffermò semplicemente a guardare Reiki e Rosemary che camminavano poco avanti a loro, sorridendo, per poi voltarsi a guardare il suo compagno, che a differenza sua non sembrava felice come lei.
«Che hai?» Gli chiese a bassa voce.
«Sono un po' preoccupato per la situazione, tutto qui.» Le rispose semplicemente. La scarlatta gli strinse la mano per rassicurarlo.
«Vieni anche tu.» aggiunse dando la mano anche a Wendy e prendendola alla sprovvista. 
«E-erza-san!» Le disse mentre la guardava. Avevano un rapporto speciale, tutti e tre. Quando uscivano, spesso la gente chiedeva loro se fossero una famiglia, dopo degli attimi titubanti rispondevano sempre di sì. Era come una sorellina o come una figlia. Erza cercava, nonostante la sua inesperienza, di mostrarsi come una figura quasi materna per Wendy, ne aveva bisogno, anche lei aveva diritto di essere felice e voleva coinvolgerla nella sua felicità. Poco più avanti a loro Reiki girò il capo per guardarli e sorrise teneramente a quella scena, la Wendy del passato per certi versi gli ricordava un po' la sorellina Rose, forse per l'età in comune o per lo sguardo perso con cui la guardavano Erza e Gerard. Si voltò prima che potessero notarlo e continuarono il loro tragitto in silenzio.
In fondo alla "fila", un po' distaccati dagli altri vi erano Laxus e Mirajane che camminavano uno al fianco dell'altro ma non vicini. Lei non lo aveva degnato di uno sguardo per tutto il tempo e ora mentre camminavano, preferiva guardarsi intorno, intorno tranne che dalla parte del biondo. Laxus non riusciva a capacitarsi di come potesse essere così tranquilla e "disinteressata" a ciò che avevano visto poco prima, ovvero: Nova, la ragazza bionda che camminava avanti con i suoi amici. Lui era sicuro che nessuno, a parte Natsu, Gajeel e Wendy per via del loro fiuto, avesse capito che Nova era effettivamente figlia sua e di Mira, nessuno sospettava di loro, o meglio sì, c'era sempre stata più di una voce che girava all'interno della gilda, e anche fuori, di un qualcosa tra il nipote del Master e la diavolessa, sin dai tempi in cui lui era ancora un ragazzino e lei la "ragazza cattiva", il che era vero, c'era stato qualcosa tra di loro a quei tempi, ma nulla di serio, erano entrambi giovani e volevano divertirsi, poi però accadde la presunta "morte" di Lisanna che portò Mirajane in stato di shock, traumatizzandola e cambiando, almeno apparentemente, tutta se stessa. Da lì in poi smisero di parlarsi e andò sempre peggio; mentre lei cercava con tutte le sue forze di tirarsi su dall'evento che la distrusse psicologicamente, lui iniziò a sprofondare nel buio, in quel periodo lui stesso provocò la battaglia interna di Fairy Tail per poi essere esiliato da suo nonno dalla Gilda. Non si parlarono finché lui non dimostrò realmente a tutti, ma più di tutti all'albina, che era cambiato. Da quel momento tornarono le voci sul loro conto, voci mai confermate ma allo stesso tempo mai smentite. Fatto sta che nessuno dei loro compagni poteva sospettare di loro due, secondo il biondo. 
Che Mira non abbia riconosciuto la sua stessa figlia? No, impossible.
Pensò il Dio del Tuono sapendo che da un momento all'altro sarebbe scoppiato.
«Si può sapere che ti prende?» Le chiese a bassa voce per evitare di farsi sentire da orecchie "lunghe", come suol dire.
«Non capisco di cosa tu stia parlando Laxus.» Rispose semplicemente la maga del take over guardando avanti.
«Beh eviti il mio sguardo come peste e sei rimasta indifferente a quello.»
«Non mi sembra il momento adatto per parlare, non credi?» Gli domandò finalmente degnandolo di uno sguardo. Per quanto potesse essere bella era la persona che lo spaventava più di tutti.
«Voglio sapere cosa pensi.»
«Tu invece cosa pensi?» Rispose subito Mirajane.
«Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda» Le fece notare Laxus.
«Non so cosa pensare, non so descrivere cosa provo, ma non sono rimasta indifferente, te lo assicuro.» Gli rispose, dopo un po' aggiunse «Ora tocca a te rispondere.» 
Laxus ci pensò un attimo prima di rispondere, ma non servì a molto.
«Nemmeno io so cosa pensare...»
«Sai...» incalzò la ragazza, quando iniziava così c'era sempre da preoccuparsi.
«Forse dovremmo dirlo agli altri...» 
«Non mi sembra il caso.» Rispose apparentemente freddo, come al suo solito.
«Sei sempre il solito stronzo Laxus!» Alzò il tono di voce l’albina fulminandolo con lo sguardo.
«Smettila di urlare stupida! Non mi va di parlarne ORA.» 
«Ehi voi due laggiù!» Urlò Gray attirando l'attenzione di entrambi.
Non si erano accorti di essersi allontanati un po' troppo dal resto del gruppo. Corsero verso i loro compagni non parlando più, avrebbero rimandato questa conversazione ad un momento più adatto.
Quasi avanti alla fila invece vi erano Gajeel e Levy che parlavano animatamente.
«Non ci credo che hai rilasciato un uovo per far uscire quello!»
«Gajeel non è un uovo! Quante volte devo dirtelo?» Gli rispose Levy sospirando. Lucy spesso si arrabbiava con Natsu dovendogli ripetutamente spiegare che gli umani non rilasciassero uova; stessa cosa però capitava a Levy, anche Gajeel all'inizio credeva si trattasse di un uovo, ma semplicemente perché essendo stati cresciuti da draghi, nessuno aveva mai detto loro che per gli umani fosse diverso. La bluetta a volte credeva che Gajeel continuasse a ripetere "uovo" semplicemente per abitudine o per darle fastidio.
«Intanto "quello" ha un nome e inoltre non sono un uovo!» Rispose questa volta Gale infastidito, continuando: «Dovresti amare i tuoi figli a prescindere vecchio.»
«Se mi chiami vecchio come vuoi che ti ami?» Gli rispose altrettanto infastidito Gajeel.
«Volete smetterla voi due? Sembrate due idioti, mi scoppia la testa!» S'intromise Emma.
«Tu apri la bocca solo per andarmi contro?» Le chiese il fratello minore.
«Esattamente!» Rispose convinta la sorella.
Nonostante i battibecchi, dove si aggiunse anche Gajeel, Levy sorrideva, scambiandosi sguardi con Panther Lily tra le sue braccia. Sarebbero diventati una bella famiglia, lo sapeva, rumorosa sicuramente, ma comunque bellissima. Il suo sorriso si spense quasi subito però, aveva paura, le parole che disse Storm le rimasero in testa. Lily tra le sue braccia aveva notato la sua preoccupazione e le disse semplicemente: «Stai tranquilla, ne usciremo, sarà solo un'altra storia da raccontare.» 
Levy gli rispose con un sorriso, segno che l'avesse rassicurata.
«Eccoci.» Fu proprio Gale a distogliere tutti dai propri pensieri.
«Un bel niente direi.» Fece notare Storm.
«I nostri amici...» Disse Lucy.
«Ma come diamine è possibile?» Aggiunse Gray.
«Non lo sappiamo, lo scopriremo al più presto, ma non oggi. Sta iniziando a diventare buio, ci conviene dirigerci verso l’albergo dell'isola.» Disse Nova stiracchiandosi. 
«Noi come facciamo?» Chiese Erza.
«Avevamo prenotato due stanze divise per noi, ma possiamo benissimo dormire in una sola stanza e l'altra cedervela. I futon sono offerti dall'albergo.» Le rispose Emma.
«Sì okay faremo così, basta parlare, ho fame, sono stanca e voglio farmi un bagno rilassante nelle loro terme!» Disse Luna iniziando ad incamminarsi in fretta e furia verso l'albergo, per poi essere seguita dagli altri.
«Figurati se in una situazione del genere non pensava al cibo e alle terme. Chissà di chi devi sparlare.» Commentò il fratello.
«Chiudi il becco Nash, sono ancora arrabbiata con te, non peggiorare la situazione se non vuoi che ti spedisca a casa con un calcio.» Gli rispose la sorella infastidita.
«Ancora con quella storia.»
«Ha ragione Luna, hai sbagliato, chiedile scusa.» Disse Lucky svolazzando accanto al ragazzino biondo.
«Ma tu da che parte stai?» Chiese il biondo all'exceed.
«Dalla mia, visto che è il MIO gatto!» 
«Voi due mi avete già rotto le palle.» Disse Nova sbadigliando.
«Anche tu a me.» Le rispose Luna.
«Come scusa?» 
«Hai sentito bene, no?» 
«Ripetilo se hai il coraggio.» Le disse Nova avvicinandosi a lei.
«Anche tu mi hai rotto le palle.» Le rispose la rosata non facendosi intimidire.
Luna e Nova si ritenevano amiche, ma anche rivali! Si mettevano spesso in gioco una contro l'altra, nonostante ciò si volevano comunque molto bene, ma non lo avrebbero mai ammesso l'una davanti all'altra.
«Brutta str-»
«Eh no! Voi due non farete proprio un bel niente!» Ad interrompere le due fu proprio Reiki che si mise in mezzo. Nonostante sembrasse molto calmo e pacato, quando si arrabbiava sembrava una persona diversa.
«R-reiki!» Disse Luna indietreggiando.
«Dai Reiki stavamo scherzando...» Disse Nova con le mani parate davanti.
«Non mi interessa, arriviamo in questo dannato albergo al più presto, cerchiamo di perdere meno tempo possibile.» Liquidò le due.
Poco più dietro la fila vi erano Storm e Gale. Loro due erano molto legati, tant'è che i loro amici per infastidirli a volte li soprannominavano "i fidanzatini". Facevano tutto insieme, nel bene e nel male. Litigavano spesso, certo, ma si volevano un gran bene e non avevano problemi ad ammetterlo, a differenza di Luna e Nova. A Gale non era sfuggito l'atteggiamento quasi assente dell'amico, lo conosceva come le sue tasche. 
«Cosa ti frulla per la testa pozzanghera?» Gli chiese.
Storm si girò guardarlo, sì toccò l'orecchio dove indossava l'orecchino con la croce, per poi indicare la loro amica dai capelli rosa. Gale colse subito il messaggio, si capivano anche con i gesti: Storm non voleva farsi sentire da Luna. 
Lei e Gale erano due Dragon Slayer, questo significava che usufruivano di un ottimo udito.
«Quindi è lei il problema?» Gli chiese di conseguenza l'amico.
«Come sempre.» Gli rispose. Successivamente Storm con lo sguardo indicò l'albergo dell'isola, ormai ben visibile, per fargli capire che ne avrebbero parlato lì se avessero avuto tempo.
Entrati all'interno dell'albergo Lucy e gli altri si guardarono intorno. Quel posto era ben diverso da quello che avevano prenotato, secondo i loro standard oltre che moderno era addirittura "futuristico". 
Il receptionist diete le chiavi delle due camere a Reiki, che ringraziò. 
«Ecco qui le chiavi delle stanze!» Disse proprio Reiki porgendone una a Gerard, gli venne naturale. 
Entrambi aprirono le porte, una difronte all'altra. Vi erano semplicemente diversi futon, il balcone e il bagno per ogni stanza. Erano abbastanza spaziose da poter contenere tutti e due i gruppi. 
«Lucas con chi va?» Chiese Rin ovviamente accanto alla gemella.
«Di sicuro non con noi!» Dissero Gray e Storm nello stesso momento creando un silenzio imbarazzante. 
«Beh è della vostra epoca, quindi starà con voi!» Disse Natsu prendendo le parti di Gray.
«È venuto insieme a voi quindi starà con voi!» Disse Nash indicando quelli che in futuro sarebbero stati i loro genitori. 
«Non essere maleducato nei confronti di Lucas.» Lo rimproverò la sorella.
«Grazie mille Luna-chan...» Le disse Lucas accanto. 
«Per quanto tempo hai intenzione di provarci? Tsk che donnaiolo...» Disse Nash entrando nella stanza.
Lucas era abbastanza apprezzato dalle ragazze, ma non dai ragazzi, lo definivano il tipico "fenomeno da baraccone", un Don Giovanni, ma non era una minaccia, era semplicemente fastidioso. Storm ad esempio lo considerava con una zanzara nel pieno della notte. Girava parecchie gilde, non solo di maghi, solo per il gusto di essere stato parte di più posti. Nonostante ciò, qualcuno di loro in quel momento pensava che Lucas potesse c'entrare con quello strano avvenimento, anche involontariamente, magari poteva risultare utile, dopotutto era l'unico lì ad aver effettuato un viaggio nel tempo. 
Dopo essersi sistemati, le ragazze, di entrambi i gruppi, si recarono alle terme dell'albergo. 
Era una situazione un po' imbarazzante:
vi erano Lucy, Juvia, Erza, Mirajane e Levy da un lato che guardavano dall'altra parte della vasca Luna, Nova ed Emma. Wendy, Yui e Rosemary avevano deciso di rimanere in camera. 
«Che situazione imbarazzante.» Fu proprio Mirajane a spezzare il silenzio ridacchiando. 
«Beh allora... cosa ci raccontate?» Chiese la rosata dall'altra parte della vasca.
«Secondo te?» Chiese ovvia Erza.
«Juvia ha una domanda.» Disse la bluetta ottenendo come riposta la totale attenzione da parte di tutte.
«Nova-san, tu di chi sei figlia?» 
Nova rispose tirando fuori un piede dall'acqua e indicando Mirajane.
L'albina semplicemente sorrise.
«Mira-san?! E chi è il padre?» Chiese Lucy.
«Non mi dire che...» Disse Erza guardando Mira.
«È Laxus il padre.» Disse proprio la diretta interessata senza mezzi termini sorridendo ma guardando in basso.
«Juvin!» 
Erano tutte senza parole, non smettevano di fissare Mirajane.
«Perché, non lo sapevate?» Chiese Luna non aspettandosi quella reazione.
«Direi di no.» Ridacchiò Nova al suo fianco. 
«Ora ho capito perché mi faceva paura...» Disse Lucy riferendosi alla bionda. Si domandava quanto potesse essere forte quella ragazza, Laxus e Mirajane erano tra i maghi più forti che avesse conosciuto e lei era la loro figlia!
«Quando avresti voluto dircelo?» Le chiese Erza quasi furiosa. 
«Ara ara Erza, è Laxus che vuole tenerlo segreto.» 
«E tu ti fai sottomettere così?» Le rispose di nuovo Erza.
Lucy e Juvia si strinsero le mani, e se avessero iniziato a litigare? Erano pericolose quelle due!
«Non mi sono fatta sottomettere! Ho avuto anche io le mie ragioni! In più non deve scoprire che adesso anche voi lo sapete, la prima persona in assoluto a cui vuole dirlo è il Master.» Spiegò l'albina.
«Mi stai dicendo che nemmeno i tuoi fratelli e il resto dei Raijinshuu lo sanno?!» Continuò a domandarle incredula la scarlatta.
Mirajane scosse il capo per farle intendere che neanche loro lo sapevano.
«Ma da quanto va avanti?» Chiese Levy curiosa.
«Da un po' in realtà!» Disse Mirajane pensandoci.
«Un po' tipo quanto?» Chiese Luna dall'altra parte della vasca.
«Ma che ti importa a te se sai come va a finire!» Le disse Emma ridendo.
«È avvincente!» Rispose la rosata.
Mirajane decise comunque di rispondere alla domanda vedendo gli occhi puntati su di lei.
«Beh c'è sempre stato un tira e molla tra di noi, solo da un paio di mesi è diventato qualcosa di serio.» Concluse non andando troppo nei dettagli. Quando si trattava della vita amorosa degli altri era la prima a spettegolare volendo sapere ogni minimo dettaglio, ma quando riguardava lei teneva tutto nascosto.
«Quindi tutte quelle voci sono vere?!» Disse Lucy.
«Eh sì!» Ridacchiò di gusto Mirajane.
«Juvin!» 
«Quindi si direbbe che nella vostra epoca, solo Lucy è l'unica non messa bene eh?» Chiese Nova con un sorrisetto sul volto.
«B-beh in realtà io...» Provò a rispondere Lucy ma le parole le morirono in bocca per il troppo imbarazzo provocando una forte risata alla bionda dall'altra parte della vasca.
«Dai Nova! L'hai messa in imbarazzo!» Disse Luna rimproverando l'amica, dopotutto si trattava pur sempre di sua madre! Più o meno...
«Gli somigli molto.» Disse d'un tratto Erza riferendosi alla rosata.
«Eh? Cosa?»
«Somigli molto a Natsu.» Affermò la rossa.
«Beh grazie, è suo padre.» Aggiunse Nova ridendo di gusto coinvolgendo anche Emma.
«Siete due sceme!» Disse Luna riferendosi alle amiche. 
«Somigli anche a Lucy però.» Continuò Erza. 
«Io a chi somiglio di più?» S'intromise nuovamente Nova.
«ad Elfman.» Le rispose Erza provocando stavolta la risata a tutte tranne che alla diretta interessata. 
«Gale sembra una versione più intelligente di Gajeel!» Disse Levy provocando risate a tutte stavolta.
«Sembra, hai detto bene.» Rispose Emma.
«Tu invece sembri una versione più cattiva di Levy.» Le disse Mirajane ottenendo risatine dalle amiche della corvina.
«N-non è vero!» Le rispose gonfiando le guance.
«Reiki sembra esattamente nel mezzo tra Erza-san e Gerard-san.» Disse Juvia ottenendo il consenso dalle amiche di Reiki.
«Storm invece sembra un po' Gray.» Disse Lucy con due dita sotto al mento. 
«Solo all'apparenza, in realtà somiglia molto a Juvia, vero?» Le rispose Nova per poi rivolgersi alle amiche e notando che la rosata accanto a lei aveva immerso metà volto nell'acqua con l'espressione imbronciata. 
«Secondo me non somiglia per niente a Juvia.» Disse proprio Luna.
«Ah no?» Le chiese l'amica bionda.
«No! È solo uno stronzo!» Sbottò la rosata lasciando ad occhi spalancati tutte le ragazze lì presenti.
«Forse ho parlato troppo...» Disse riferendosi più a se stessa. 
«Eh no! Ora vogliamo sapere!» Disse Mirajane, ovviamente quando si trattava di questioni di cuore doveva essere sempre la prima a saperne! 
«Beh nulla di che in realtà... tranne per lo strano odore che aveva.» 
«Che tipo di odore?» chiese Emma curiosa.
«Aveva l'odore di una ragazza addosso!» Sbottò la rosata.
«E quindi? Sei gelosa?» La prese in giro Nova.
«Beh ovvio, a lei piace Storm.» Disse Emma affiancando l'amica bionda.
«Loro sono...» Iniziò Lucy.
«...una coppia?!» Concluse Juvia, entrambe leggermente rosse in volto.
La ragazza in quel momento sarebbe voluta sprofondare sotto l'acqua della vasca e rimanerci fino a perdere il respiro.
«N-no! Non siamo una coppia e non mi piace!» Replicò bordeaux in volto. 
«E allora che ti importa dell'odore che aveva?» Continuò a stuzzicarla Nova, si divertiva, ma il suo scopo era quello di farle dire la verità su ciò che Luna provava per l'amico. 
La diretta interessata non rispose. Mise le mani davanti al volto scuotendo la testa per il troppo imbarazzo. 
«Ara ara, non c'è niente di male se ti piace qualcuno.» Le disse Mirajane avvicinandosi a lei.
«Questo bagno può finire qui!» Disse la giovane dragon slayer alzandosi e uscendo dalla vasca per poi coprirsi il corpo con l'asciugamano. 
«Dove vai?» Le chiese la sua amica corvina.
«In camera!» Le rispose ormai fuori dalla stanza.
«Che scema.» Disse semplicemente Nova.
Le altre rimasero un paio di minuti in più, ma alla fine decisero di uscire anche loro dalla vasca e dirigersi nelle loro camere. Domani sarebbero tornati a Magnolia e avrebbero iniziato a indagare sulla questione, per questa sera era meglio rilassarsi, entrambi i "gruppi" avevano accumulato molto stress durante la giornata.
Quell'albergo era enorme, Luna credeva di essersi persa già tre volte. Le terme si trovavano in un piano sottoterra, mentre le loro camere erano al secondo piano. Sperava di non trovare i ragazzi in camera, si trovava solo con l'asciugamano addosso e sarebbe stato imbarazzante! Aveva dimenticato di portarsi il cambio sotto non ricordando che avrebbe diviso la stanza con tutti e non solo con le ragazze, come avevano organizzato prima del cosiddetto "inconveniente". 
Arrivata davanti la porta della camera, a fermarla prima di aprirla furono gli schiamazzi provenire dalla stanza difronte. Erano tutti lì! Non avrebbe dovuto origliare... forse. Avrebbe potuto cambiarsi e poi ascoltare la conversazione, ma era così curiosa che guardò dal buco della serratura direttamente in asciugamano. C'erano tutti! Tranne i più giovani che probabilmente erano nella stanza difronte.
Stavano ridendo ma non capiva per cosa.
Ad un tratto le risate si fermarono, il motivo fu il rumore che fece lei per sbaglio sbattendo leggermente il piede alla porta. Si era dimenticata che lì vi erano non uno ma ben quattro dragon slayer che probabilmente avevano sentito il rumore.
«Cazzo!» Fu l'unica cosa che riuscì a dire prima che Natsu aprì la porta. 
Ci fu un silenzio assordante per i primi secondi ed ad interromperlo fu Gale con: «Stavi origliando? E perché sei in asciugamano?» 
La ragazza alla seconda domanda si accovacciò, si era dimenticata di essere completamente nuda! Se non fosse per l'asciugamano...
«Pft! Cosa?! Io?! A-assolutamente no! Passavo di qui ed ho per sbaglio sbattuto il piede alla porta!» Disse sperando di darla a bere a tutti. 
«Secondo me stavi origliando.» Disse Gray. 
«Ti dico di no!» Ribadì Luna alzandosi. 
Sì il suo intendo era quello di origliare, ma non aveva sentito niente oltre alle risate, quindi è come se non avesse origliato!
«Piuttosto voi mi sembrate un po' sospetti.» Continuò. 
Erano messi a cerchio e dalle facce dei loro amici sembrava come se volessero nascondere qualcosa, o meglio, cercava di convincersi che fosse così per spostare l'attenzione su di loro e distoglierla da lei.
«In che senso?» Le chiese Reiki.
Lei entrò nella stanza iniziando a parlare.
«Beh, siete messi a cerchio, tutti vicini e poi avete delle facce strane.» Disse semplicemente.
«È la tua immaginazione, fidati.» Le rispose Gale.
«Dove sono le altre?» Le chiese invece Natsu.
«Siamo proprio qui.» Fu Nova sul ciglio della porta a rispondere, per poi continuare «Non mi importa sapere cosa stavate facendo, per oggi oggi basta così, voi smammate da questa stanza... e tu vestiti.» Concluse riferendosi a Luna.
I ragazzi del "suo" gruppo fecero per alzarsi e andare nella loro stanza, ma Gale prese la parola.
«Sei sempre la solita antipatica.» Le disse.
«Okay, se non ti vado bene allora trovati un'altra ragazza idiota.» Gli rispose incrociando le braccia sotto al seno per poi dirigersi nella stanza difronte.
«N-non intendevo questo... Aspetta Nova!» Le andò dietro lui.
«Ragazza?!» Esclamarono Lucy e Juvia contemporaneamente.
«Loro due sono realmente una coppia.» Rispose loro Emma. 
«Non si direbbe...» Disse Levy ridacchiando ottenendo una risatina da parte della corvina.
«Fin troppo strani quei due.» Disse Storm avendo ascoltato le ragazze.
«Da che pulpito!» Lo prese in giro Reiki.
«Almeno quei due hanno una relazione stabile... nonostante litighino spesso! Tu invece oggi eri a spassartela con chissà chi!» Gli rispose Emma. Non voleva "difendere" il fratello, sapeva che Storm non aveva detto quelle parole per insultarlo, ma voleva sentire cosa avrebbe risposto ad una provocazione del genere! Tutti, anche i sassi, sapevano che il ragazzo era cotto di Luna e lei di lui! Ma nessuno dei due a quanto pare aveva il coraggio di dire apertamente i loro sentimenti, o meglio, lui l'aveva fatto tante volte, ma lei non gli aveva mai dato una effettiva risposta. Inoltre voleva sapere se fosse realmente andato con qualcuna oggi, alle terme Luna aveva fatto intendere questo.
«Cosa dovrei fare? Me lo lascio penzolare nei pantaloni? Anche no, tanto non sono impegnato e posso fare ciò che mi pare.» Le rispose semplicemente per poi uscire da quella stanza.
«La finezza è il suo punto forte.» Disse Reiki seguendolo.
Tutte si girarono per guardare Luna; la sua reazione fu semplicemente una mano davanti la bocca per poi stringerla a pugno.
«T-tu usi le ragazze!» Gli ripose Emma dopo aver notato la reazione dell'amica.
Il ragazzo le dava le spalle, ma decise di non girarsi, voltò solo leggermente il capo guardandola con la coda dell'occhio.
«Non uso nessuna, esistono ragazze che qualche volta vogliono divertirsi, tutto qui. Chi sono io per impedirglielo?» Le disse semplicemente.
La corvina andò per rispondere ma l'amica la fermo poggiandole una mano sulla spalla.
«Basta così, lascialo perdere.» 
«Okay... ma tu comunque non me la racconti giusta, c'è qualcosa che non mi hai detto, prima o poi ti farò sputare il rospo.» Le rispose chiudendo temporaneamente lì la conversazione.
Luna ed Emma diedero la buonanotte alle altre ragazze per poi chiudersi nella loro stanza. 
Ora erano ufficialmente separati. 
«Sono proprio dei matti!» Affermò Mirajane ridacchiando.
«Molto più di noi.» La affiancò Lucy.
Sistemarono la stanza per la notte con tutti i futon aperti e stesi sul pavimento. Era stata davvero una giornata piena di emozioni.
«Mi domando... come faremo domani.» Disse Levy ad alta voce.
«Credo che per stasera sia meglio non farsi più domande.» Le rispose Gerard. 
Sistemati i futon, potettero finalmente infilarsi dentro. Decisero comunque di dividersi per evitare di creare le solite scene imbarazzanti: le ragazze misero i loro futon vicini tra di loro mentre i ragazzi fecero lo stesso dall'altra parte. Chiusa la luce cercarono di dormire per concludere ufficialmente questa giornata.
Nella stanza accanto invece vi erano ancora le luci accese. 
«Per domani che intenzioni abbiamo?» Chiese Reiki sistemando il suo futon.
«Beh andremo ognuno a casa propria per il momento.» Gli rispose Gale.
«Ma scherzi?» Disse Storm poggiato sullo stipite della porta. 
«Cosa dovremmo fare? Farli dormire per strada? Verranno con noi e ogni giorno ci vedremo per trovare un modo per rispedirli nella loro epoca, dobbiamo agire insieme.» Gli rispose l'amico.
«Il problema non è spedirli nella loro epoca, il problema è che non dovevano proprio sapere di tutto questo.» Disse di nuovo Storm.
«Non ci resta altro che cancellare loro la memoria, o almeno, cancellare solo questo lasso di tempo.» Rispose Emma questa volta.
«È possibile una cosa del genere?» Si intromise Nova.
«Sì, ma è molto rischioso, è una pratica che richiede tempo, concentrazione e allenamento.» Disse Lucas dal nulla attirando l'attenzione su di se. 
«Questo non vuol dire che sia impossibile.» Concluse.
«Secondo me, tu c'entri qualcosa.» Gli rispose Storm minaccioso avvicinandosi a lui.
«Ti assicuro che non ho fatto niente.» Gli rispose.
«Lascialo perdere Lucas.» Disse Luna rivolgendosi al ragazzo. 
«Domani si vedrà, per oggi finiamola qui.» Troncò la conversazione Nova, si stavano scaldando un po' troppo. 
A Storm aveva dato fastidio il fatto che Luna avesse preso le parti di Lucas ma decise di non proferire parola.
Si misero tutti dentro i loro futon, Luna ed Emma vicine, Nash accanto alla sorella ma girato dal lato opposto, Gale e Nova ovviamente vicini -avevano fatto pace-, Reiki e la sorella uno accanto all'altro e in fine i gemelli abbracciati a Storm, mentre i due exceed riposavano accanto ai rispettivi padroni.
La notte sembrava trascorrere tranquilla... 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: mjdna