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Autore: Maqry    11/12/2021    1 recensioni
Raccolta perdi tempo e senza pretese di drabble e flash su coppie crack sorteggiate a caso.
Parafrasando impropriamente, lasciate ogne speranza, voi ch'intrate.
[Progetto in collaborazione con LadyPalma e le nostre serate crack (un'ora per quattro storie brevi)]
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Vari personaggi
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
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TW: age-gap e tanta, troppa, demenza. Ma con certi personaggi sorteggiati era l’unico modo per salvarsi. Maghi avvisati mezzi salvati.

 
Seconda serata
(Multiship)
 
 
 
 
#1 Ulick Gamp/Gilderoy Allock
Essere pelati a vent’anni è una scelta morale
(“Essere pelati”, Garage Gang)

 
 

Gilderoy era sempre stato uno da Eccezionale in Incantesimi. Era uno studente pigro, ma questo non significava che non sapesse benissimo quali fossero le proprie doti e scegliesse di applicarvisi con dedizione.
E, se Incantesimi poteva godere di tutte le sue attenzioni, non era mai stato dell’opinione che lo stesso meritasse Trasfigurazione. Tanto per iniziare, a lui non serviva certo saper trasformare un topolino in calice. Aveva il suo bel dire, quel cretino di Stephen, che potesse essere un’ottima soluzione in caso di necessità: per esserlo, Gilderoy avrebbe dovuto trovarsi un topo a portata di mano, e questo era ben lontano dalle sue ambizioni. Per non parlare poi della totale assenza di igiene in una simile procedura. No, molto meglio Incantesimi: erano puliti, asettici, a distanza di sicurezza, che non gliene volesse la McGranitt.
Per non parlare delle limitazioni: gli Incantesimi era difficile ne avessero, Trasfigurazione ne tirava fuori da ogni pagina. Quelle che aveva sempre odiato di più erano Le Cinque Principali Eccezioni alla Legge di Gamp sulla Trasfigurazione Elementare, maiuscole incluse, che gli avevano fatto guadagnare una T al settimo anno, proprio a un passo dai M.A.G.O. Lo odiava, Gamp, aveva deciso, vetusto Ministro imbellettato del diciottesimo secolo, tutto muffa, parrucche incipriate e nemmeno un capello sotto, come minimo. Da quel compito andato male, aveva sempre covato sotto sotto il desiderio di poterlo avere tra le mani e strangolare; o forse meglio di no, solo Impastoiare con un incantesimo ben piazzato, non aveva sicuramente intenzione di rovinarsi le unghie per colpa di un tale esserino. I pettegolezzi maldicenti dell’epoca, che riportava un vecchio manuale di dubbia validità scientifica – e certamente di parte, politicamente parlando –  trovato in Biblioteca, affermavano pure che gli puzzasse sempre l’alito per un qualche incantesimo sul cibo non andato a buon fine. Prima di scoprire le sue Eccezioni, probabilmente. Si era guardato bene da informarsi oltre su di lui, in ogni caso.

 
Per questo, quando ottenne l’Ordine di Merlino, Terza Classe, in una sontuosa cerimonia nella stanza del Ministro della Magia, rimase imbambolato davanti a un vecchio ritratto dei precedenti Funzionari. Lo avevano colpito il profilo perfetto del naso, le labbra ben arcuate e piene… il tipico caso di folgorazione istantanea. Un brivido lo aveva colto leggendo, appena sotto la cornice dorata e intarsiata, il nome del Ministro raffigurato: Ulick Gamp.
Beh, convenne Gilderoy, poteva essere pelato, imparruccato e autore di Leggi noiose, ma non si poteva ammettere che non avesse fascino. Forse stava tutto in quel rigore morale che il naso affilato e la parrucca gli conferivano.
 
 
*
 
 
#2 Fleamont Potter/Volkov
Talent Show!AU
 
 

Rita Skeeter, fasciata in elegante completo violetto – color veleno, sibilava qualcun malevolmente –, era dietro le quinte da mezz’ora buona, pronta per condurre la settima serata di UK Magic Next Talent. Era alla sua prima esperienza, come direttrice artistica del seguitissimo programma, e quel ritardo sulla tabella di marcia la stava innervosendo: che fine potevano aver mai fatto le due guest star della serata? I due invitati erano dati per dispersi nel cunicolo di camerini, specchi auto-truccanti e cameramen impazziti da ormai tre quarti d’ora, e lei non ne poteva più di rincorrerli come se fossero dei bambini, invece che star internazionali di fama mondiale.
Rita maledisse quella stupida idea di invitare esterni a ogni nuova puntata: non bastava dover già coordinare concorrenti e giudici? E vogliamo parlare di coordinare Albus Silente? Soprattutto quando al suo fianco sedeva Cornelius Caramel, che aveva già finito per urlare al Preside che: «Sei solo un vecchio pazzo e falso che da anni attenta alla mia poltrona!»? Un incubo, da farle ammosciare tutti i boccoli perfetti.
«Ne pasterà solo goccio?»
La voce del giovane Volkov, ospite straniero della serata, nonché promettentissimo Battitore della nazionale Bulgara appena entrato in squadra a soli sedici anni, arrivò incerta e gutturale alle orecchie di Rita, che si mise a correre sui tacchi a spillo nella sua direzione.
«Ma certo, ragazzo mio, la Tricopozione Liscariccio non ne sbaglia una e agisce in un lampo! Vedi, sta tutto nell’aggiunta di peli di drago asiatico: mi ci sono voluti decenni per trovare l’ingrediente giusto, ma eccolo qui»
Rita accelerò il passo, ritrovandosi molte tende più in là della quinta da dove era previsto entrassero in scena i due. la scenetta che le si parò davanti era quasi ai limiti del surreale, col vecchio Fleamont che sorrideva compiaciuto al ragazzino bulgaro.
«Ringratzio di cuore, chovek1 Potter, miei capelli sempre problema!»
L’abbraccio in cui il ragazzo stritolò con entusiasmo il vecchio Potter, mandandogli di traverso gli occhialetti tondi, fu subito interrotto dalla voce acuta della conduttrice: «In scena subito. Ora. Alle smancerie penseremo dopo!»
I due, un filo ridacchianti e un filo terrorizzati dalla donna, eseguirono a capo chino gli ordini, mentre una boccetta scivolava nella tasca della veste di Volkov.
 
 
*

 
 
#3 Scorpius Malfoy/Alphard Black
« “I’m going to need chicken blood, salt, five candles, and a bottle of vodka.”
“Vodka? For the spell?”
“No, that’s just to make me feel better about ripping a hole in the universe” »


 
 
Scorpius, anni dopo – raccontando la vicenda ai suoi nipotini seduti sul tappeto ai piedi della vecchia poltrona su cui tanto amava passare i pomeriggi –, avrebbe ricordato come fosse iniziato tutto un mercoledì mattina d’agosto, mentre se ne stava tranquillo nell’immensa villa dei Black che sua nonna aveva ereditato alla fine della guerra, e dove nonna Narcissa amava invitarlo per trascorrere qualche settimana insieme durante le vacanze estive.
«Ecco, bambini,» esordiva ogni volta, «nonno era là, tutto tranquillo, che studiava in una delle stanze del quinto piano, quando aveva sentito qualcuno frugare nella stanza vicina».
La verità era che quell’esordio nemmeno si avvicinava lontanamente a introdurre il momento in cui si era imbattuto in Alphard Black, zio paterno di sua nonna, diseredato dalla famiglia, schifosamente ricco – a quanto si sussurrava in famiglia – e pure nemmeno troppo vagamente pazzo. Sull’ultima parte, Scorpius aveva potuto verificare di persona quanto questo fosse vero. Perché quel pazzo scriteriato del suo, beh, parente molto alla lontana, era riuscito a viaggiare nel futuro, Salazar solo sapeva come! E per di più senza prima inventare un modo per ritornare indietro. Uno che non comprendesse rischiare di far collassare mezzo mondo e violare almeno un centinaio di Leggi Magiche.

«Come sarebbe a dire: “non ne ho idea”? Voi non sapete come tornare indietro, signore?»
«Non fare tanto lo sconvolto, bimbetto, non succede tutti i giorni di sbagliare incantesimo e finire nel futuro! E non chiamarmi signore, solo Alphard».
«Sbagliare?! Come si fa a sbagliare e finire nel secolo successivo?»
«Beh, ragazzino, se ne sapessi qualcosa in più di magia, capiresti l’eccezionalità del mio gesto, invece che fare tanto lo sconvolto…»
«Io ne capisco, di Magia, ho superato i G.U.F.O. con ottimi voti, e tra poco anche i M.A.G.O. Sono ormai grande e maggiorenne, sign… Alphard!»
«E allora vai di sotto e procurami sangue di gallo, sale, cinque candele, e una bottiglia di Whiskey Incendiario, Scorpius».
«Whiskey Incendiario? Per un incantesimo?»
«No, quella è per farmi sentire meglio all’idea di stare per aprire un buco nell’universo. Potenzialmente, ragazzino, potenzialmente, non sbiancarmi tanto. Non sono una buona crocerossina».
«E non può andarci lei? Non voglio avere a che fare con tutte queste cose, io».
«Vuoi far prendere un infarto a tua nonna, ragazzino? Oh, non lamentarti per il ragazzino, a comportarti così te lo meriti solo. Allora, vuoi aiutarmi o no?»
«D’accordo, ma se moriamo mi ricordi di inseguirla per il resto dei suoi giorni e strangolarla!»
«Sarà fatto, Scorpius. Nel caso, se prevediamo di stare insieme così a lungo, sarà bene che inizi a darmi del tu. E ora veloce: quel sangue di gallo mi serve ancora caldo!»
«Ai suo… tuoi ordini, Alphard!»
 
 

Note alle storie (?): dunque, questa volta si è deciso di alzare l’asticella e includere anche i secondari secondarissimi, perché, dai, insomma, chissà che divertente se peschiamo personaggi a caso dall’indice del Lexicon che contiene pure i personaggi a cui la Rowling aveva pensato ma di cui non ha mai scritto. In fondo, cosa mai potrà andare storto? Il risultato, lo avete letto, giudicate voi.
A quanto pare al generatore casuale di lettere e numeri piace leggere slash, e pure con notevole age-gap, e c’ho provato al meglio delle mie capacità a tirarne fuori qualcosa di un filo sensato, nonostante l’age-gap non sia proprio nelle mie corde (o preferenze di lettura). Come sempre i prompt sono stati gentilmente offerti da una di noi, nello specifico si ringrazia VigilanzaCostante che si è unita per questa sessione (no, non diremo i peccatori, solo i peccati, ma voglio prendermi la paternità del prompt dell’incantesimo perché sono secoli che vorrei fillarlo, e, ehm, ecco, una Scorpius/Alphard non era esattamente quello che avevo in mente, ma l’ho fillato!).
Niente, mi dileguo chiedendo scusa a chiunque abbia letto, e grazie di cuore se lo avete fatto, meritate una fetta di pandoro o panettone con crema al mascarpone d’accompagnamento.
 
 

[1] Signore in bulgaro (così dice sior gugol)
   
 
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