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Autore: fenris    19/12/2021    1 recensioni
Salem è sul punto di mettere le mani sulle Reliquie e usarle per spedire i Grimm in altri mondi, compresa la terra. Gaia, Alaya e Zelretch non possono permetterlo, quindi fanno reincarnare otto Servant ai tempi del team STRQ. Cresciuti, questi Servant diventano prima Cacciatori e poi i genitori e insegnanti della nuova generazione. Riusciranno a scoprire cosa lega davvero i Grimm al loro mondo e a proteggere chi amano? Coppie: Jaune/Pyrrha, Yang/Weiss, Blake/Sun, Jeanne/Sieg, Ruby/Si- oc, Ren/Nora, Qrow/ Summer e altre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Blake Belladonna, Nuovo personaggio, Ruby Rose, Weiss Schnee, Yang Xiao Long
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La battaglia davanti alle mura di Mistral era diventato l'inferno in terra, o quanto più ci si avvicinava. I difensori del regno lottavano con le unghie e coi denti contro le orde sempre più grandi di Grimm in arrivo. L'aria era inquinata dal suono di spari o granate, di urla infuriate e dal rumore di orribili zanne intente a masticare qualsiasi cosa prendessero mentre il terreno assorbiva litri di sangue e i combattenti da mischia rispondevano con la stessa ferocia dei loro avversari, mulinando asce e spade avvolte di potentissimo Prana.

 

A un certo punto la terra cominciò a tremare, anticipando l'arrivo di un immenso essere fatto di roccia e alberi, con una maschera di Grimm al centro di quella che sarebbe dovuta essere la sua testa. Si dimostrò immune alle pallottole e alle semblance offensive a disposizione dei difensori, bloccate da una sorta di Aura, ma dalla foresta provenne un missile dorato che lo colpì alla schiena, sbilanciandolo prima che Yang gli saltasse addosso distruggendolo con un pugno.

 

Il Geist, il Grimm simile a un fantasma che animava quell'ammasso di legno e pietra, si librò in volo per scappare solo per essere bucherellato dal fuoco dei difensori.

 

Ozpin e Weiss seguirono subito dopo, mietendo un mostro dopo l'altro attraverso fendenti e stoccate avvolti di potentissima energia elementale che avvolsero il campo di battaglia in un meraviglioso spettacolo, finchè ai combattenti non fu finalmente dato un pur breve attimo di respiro, prima che altri Grimm uscissero dalla foresta per prendere il posto di quelli distrutti.

 

“ Comandante, la situazione.”, domandò il preside, una volta arrivato di fronte al capo delle forze difensive, che sparò altri colpi  con la sua mitraglia prima di rispondere.

 

“ Le nostre difese reggono, ma non abbiamo idea di cosa succeda al centro della città. L'ultima comunicazione veniva dagli assassini, continuano a combattere. L'evacuazione è un disastro però, abbiamo già perso tanti bravi combattenti.”, spiegò il fauno ape, salendo quindi in volo e riprendendo la lotta. Così come Ozpin, che trasformò il suo bastone in una lunga lancia che tirò contro un Grimm sul punto di attaccare Weiss alle spalle.

 

“ Devo raggiungere la porta della Reliquia il prima possibile. Miss Schnee, può evocare un Grimm volante che ci conduca all'accademia?”, domandò alla schermitrice, che infilzò un'altro Grimm, facendo esplodere dall'interno con un impulso di Prana.

 

“ Assumendo non lo buttino giù appena prende il volo, sì.”, rispose l'albina, venendo sentita da Neptune, occupato nelle vicine linee dei combattenti dalla distanza. Il turchese trasformò il suo tridente nella forma di fucile e canalizzò il Prana rimastogli in un cristallo di Polvere contenuto nell'arma.

 

“ Dammi solo un attimo per ripulire il campo e... Oh, merda.”, commentò il turchese interrompendo la tecnica e sentendo un immenso rumore proveniente dalla foresta. Il suono anticipò un immenso Grimm simile a un troll con alcuni tentacoli sulla schiena.

 

La testa era una rabbiosa maschera di zanne, le braccia simili a quelle di una scimmia, con enormi polpastrelli volti a stritolare chiunque ci finisse dentro.

 

Il gigantesco Grimm, o qualsiasi cosa fosse, ruggì all'esercito, che ignorò i suoi temporanei bersagli per puntare ogni bocca da fuoco o incantesimo sul gigante. Anche stavolta il nemico si rivelò insensibile ai colpi, le cui ferite si rigenerarono seduta stante. Yang tentò di saltargli addosso, preparando un glifo di Polvere sul pugno destro per un devastante impatto, ma venne scagliata via dall'alito dell'essere.

 

“ Sembra che sarò bloccato qui ancora un pò.”, sospirò Oz, creando una sfera elementale sul suo bastone e lanciandosi all'attacco contro l'orribile belva.

 

*****

Adam e Cu Cuhllain si erano lanciati in un devastante attacco nelle strade di Mistral, venendo ostacolati dagli assassini di Mio e dai soldati di Iskandar, che avevano formato postazione improvvisate quasi ovunque per garantirsi almeno un pò di protezione mentre altri compagni portavano civili terrorizzati in salvo. I combattenti li avevano tempestati con quanto avevano: incantesimi, granate, proiettili penetranti e semblance dei tipi più svariati, ma il duo, nonostante la reticenza dell'eroe irlandese nel partecipare a quel massacro, sembrava inarrestabile e si faceva lentamente strada fino alla Torre di comunicazione, la cui difesa era stata affidata a Leo e ai professori di Haven. 

 

Un commando di soldati mercenari ingaggiò il gruppo alle spalle, tempestandoli con una scarica di missili sufficienti a trasformare un branco di Goliath in frammenti di ossa. Adam si spostò però all'ultimo momento mentre Cu, forte della sua armatura, ingaggiò l'esplosione dei missili senza un graffio.

 

Il fauno toro sfoderò la sua katana per un singolo istante, e nonostante i soldati avessero già ricevuto i loro nuclei magici, vennero ridotti in pozze di sangue sul terreno con una serie di onde d'energia scarlatta . Adam rise sadico nel vedere quel macabro spettacolo, tirandosi indietro i capelli con la mano lorda di plasma come l'orribile parodia del combattente della libertà che era stato un tempo.

 

Cu lo guardò schifato. Mentre le sue vittime non erano state inferiori di numero, aveva fatto del proprio meglio per rendere il loro ultimo istante pulito e indolore.

 

“ Blake, sei venuta a uccidermi da sola? Neanche ai tempi in cui lavoravamo insieme ti sopravvalutavi così tanto.”, chiese sardonico lo spadaccino, muovendo in maniera inquietante la sua spada. All'improvvisò sparò un proiettile che prese la Cacciatrice in pieno petto cristallizzandola. Ma era solo una copia, e la vera Blake apparve dietro di lui con le lame di Gambol Shroud in mano.

 

“ Sono venuta a darti un'ultima possibilità. Se non la saprai prendere, farò ciò che devo. E credimi se dico che farà più male a me che a te.”, affermò la gatta, incrociando le sue fidate spade e mettendosi in posa di guardia, le pupille dei suoi occhi ambrati che ricordavano quelle di una pantera.

 

“ E non è sola comunque.”, disse qualcun altro, rivelandosi essere Sun. Attualmente l'assassino, avvolto nel suo manto nero e col volto coperto dalla maschera, era disarmato. Ma la sua posizione da combattimento era praticamente perfetta, e sia gli arti che la coda erano coperti da un'Aura dorata quasi abbagliante.

 

“ Mhh, perchè non vi unite a noi, rendendo nuovamente le vostre abilità utili alla causa della White Fang? Anzi, so che non lo farete- sputò a terra Adam- vi piace tanto schierarvi con gli umani nonostante tutto quello che ci hanno fatto. Siete persino riusciti a portare dalla vostra quel rifiuto di Sienna Khan.”, concluse con disprezzo togliendosi la benda, rivelando un occhio bruciato da un marchio della SDC. La sola vista sconvolse sia Cu che i due ragazzi che li avevano ingaggiati.

 

“ Due contro due. Considerata la situazione, sarà un certo svantaggio per voi.”, osservò Cu, ben conoscio dello scarto di potenza tra le due parti, pur ammirando il coraggio dimostrato da Blake e Sun nell'ingaggiarli.

 

“ Ecco perchè ci siamo noi.”, rispose una voce familiare, anticipando l'arrivo del team JNPR. I quattro apprendisti Cacciatori si chiusero attorno all'eroe dell'Ullster rapidi come la luce, puntandogli contro le rispettive armi.

 

“ Ragazzi, noi ci occupiamo del tipo con la lancia.”, disse Nora, caricandosi di elettricità al punto da far apparire minacciose scintille anche negli occhi.

 

“ Cu Chullain. Cu per gli amici o per i buoni avversari.”, si presentò il Lancer con un piccolo inchino, prima di roteare la sua fidata Gae Bolg e osservare ammirato i nuovi avversari. Sapevano bene quante leghe li separassero in termini di potenza e abilità, eppure erano decisi ad affrontarlo.

 

“ Ci occupiamo di … Cu- disse Jaune a Blake- voi assicuratevi di macellare il vitellino.”, concluse puntando la punta di Crocea Mors contro Adam.

 

“ Questo è razzista.”, commentò questi, inarcando il sopracciglio bruciato.

 

“ Sì, sai che ce ne frega. Ragazzi, fategli il culo da parte nostra.”, ribattè Pyrrha, prima di saltare assieme ai compagni e al Lancer per cominciare il loro scontro aereo, riempiendo l'aria sopra Mistral di onde d'urto. Adam, Sun e Blake li osservarono per qualche secondo prima di tornare alle loro faccende.

 

“ Ve lo dirò un'altra volta. State facendo un grosso errore a mettervi contro di me.”, affermò Adam, rimettendo Wilt nel fodero per caricarvi quanta più energia possibile.

 

“ Stavamo per dire la stessa cosa.”, rispose cupa Blake, lanciandosi a sua volta all'attacco.

 

******

 

Lancelot e Iskandar avevano preso posto nella sala dove si trovava il cancello per la Reliquia. Non certo per codardia, ma perchè potevano così svolgere un doppio ruolo: agire da ultima linea di difesa per quel frammento del Graal e dare istruzioni ai loro sottoposti in città.

 

“ Lionheart ha già ingaggiato i nemici diretti alla Torre di comunicazione. E almeno due Servant si stanno dirigendo qui. Sono stati ancora più rapidi di quanto pensassimo”, affermò il comandante, seduto nella posizione del loto dopo aver ricevuto e inviato informazione per via telepatica attraverso l'intera città. Lancillotto era intanto impegnato a smontare e riequilibrare Arondlight per lo scontro che li attendeva.

 

“ Dario e Kiritsugu. Salem vuole proprio colpire sul personale.”, osservò sardonico il cavaliere.

 

“ Già.”, disse secco Iskandar, grattandosi la barba.

 

“ Preoccupato per Velvet?”, domandò il cavaliere, notando l'umore nero dell'amico, sapendo che non era legato solo alla battaglia in corso.

 

“ Tanto. Non ci sono stato molto per lei negli ultimi tempi. Non so cosa farebbe se stasera dovessi morire.”, sospirò Iskandar, ricordando la prima volta che l'aveva tenuta tra le mani. Il risultato di una semplice notte passata per sfogare lo stress con una ragazza che aveva salvato.

 

Quasi un anno dopo aveva poi visto quella dolcissima bambina con orecchie da coniglio, e aveva sentito sia un enorme amore paterno che il suo enorme potenziale, facendo dunque del suo meglio per nutrirlo e per starle accanto quando gli era stato possibile.

 

“ Rimedierai, amico mio, e di certo Velvet non vede l'ora di passare un po' di tempo con te. Ma- affermò ancora Lancillotto, prima che qualcosa bucasse il soffitto, obbligandolo a prendere Arondlight e mettersi in posizione per lo scontro- ma per ora pensiamo agli intrusi.”.

 

Due intrusi erano arrivati nella caverna custodita dalla coppia di Cacciatori, uno ancora più alto del Conquistatore, e talmente muscoloso da far sembrare il compagno uno scricciolo.

 

“ Iskandar. Quasi non ricordo l'ultima volta che ci siamo incrociati in combattimento.”, disse malinconico Dario, la cui mastodontica figura si avvicinò minacciosa ai due Cacciatori, emanando una presenza di magnificienza e terrore estremi e simultanei.

 

“ Lieto di rivederti, Dario. O almeno lo sarei, se tu fossi in possesso delle tue facoltà.”, disse il generale, rattristato nel vedere uno dei più grandi rivali nella sua prima vita trasformato in un abominio sotto il controllo di Goetia.

 

Lancillotto osservò attentamente Kiritsugu, che era stato perfettamente immobile fin dal suo arrivo. Con un singolo gesto, lo spadaccino sparò alle proprie spalle, colpendo qualcosa che si rivelò essere proprio l'Assassin.

 

“ Come hai fatto a capire che quella era un'illusione?”, domandò dunque Kiritsugu, massaggiandosi la parte colpita mentre l'altro svaniva come uno sbuffo di fumo.

 

“ Sveglia, sono un fauno, i miei sensi sono molto più accurati di quelli umani. E tu non ci hai messo troppo sforzo.”, rispose Lancillotto, mettendo la spada dietro la spalla, preparandosi al duello. Kiritsugu sbuffò seccato.

 

“ Certo, d'altronde vorrei fallire, finchè mi rimane ancora qualche rimasuglio di libero arbitrio.”, disse malinconico l'assassin, materializzando quindi un fucile enorme. Era orrendo, fatto con ossa di Grimm saldate tra loro, e al posto del caricatore un bizzarro e orribile organo da cui alcuni tubicini influivano nelle canne, formando pallottole di sangue nero.

 

“ Amici, speriamo che la prossima volta saremmo dalla stessa parte.”, concluse dunque Iskandar, evocando il proprio avatar draconico e preparandosi alla lotta contro il suo antico rivale per il destino di Mistral.

 

******

 

Cinder osservò con piacere il regno che bruciava, sparando ogni tanto palle di fuoco contro piccole sacche di resistenza, le cui poche coperture non ebbero il minimo effetto. Quello era il luogo in cui aveva sofferto tanto, in cui si erano rinforzate le sue convinzioni e dove si era finalmente liberata, per poi incontrare Salem e scoprire cos'era il vero potere cui tanto ambiva. Ed era il luogo in cui avrebbe cominciato la sua rivalsa contro tutta Remnant.

 

Persa nei suoi pensieri, solo l'istinto la salvò da un proiettile che le sfiorò l'orecchio. Voltandosi ed evocando due sciabole fiammeggianti, Cinder si trovò di fronte Ruby, armata con Crescent Rose e la sua spada.

 

“ Ah, Ruby Rose. L'attacco a Beacon è fallito anche a causa tua, se non ricordo male. Sarà un piacere ucciderti e portare i tuoi occhi a lady Salem.”.

 

“ Sarebbe fallito anche senza di me. Ma conto di avere il piacere di metterti in catene.”, disse Ruby, lanciandosi all'attacco col massimo della sua velocità.

 

Lo scontro tra le due fu devastante. Cinder si muoveva con una controllata rabbia, menando fendenti infuocati e creando tempeste di ossidiana che contrastavano contro i petali manipolati da Ruby, le cui mosse non erano meno studiate e potenti. Dopo un lungo scambio di mosse con le armi e a mani nude, le due ragazze si separavano

 

“ Come fai a essere così forte? Io mi sono allenata da anni con un unico scopo: diventare la migliore, più forte di chiunque.”, si lamentò Cinder, sgomenta che Ruby non fosse caduta ai primi colpi, sebbene fosse chiaro che aveva dovuto metterci tutta la propria forza per tenere il passo.

 

“ Tutto qui, volevi solo essere più forte di chiunque?”, chiese di rimando la mietitrice, mettendo Crescent Rose in forma di fucile e sparando una serie di proiettili di pura energia scarlatta. Cinder li schivò con relativa facilità e ripartì all'attacco con l'intento di impalare Ruby, che però ritrasformò la sua falce usandola per bloccare la spada della rivale e dandole un pugno avvolto di petali.

 

“ Credi di capirmi? Sai cos'ho passato?”, domandò con un ruggito la strega delle fiamme, afferrandole il viso e avvolgendola in una vera e propria pira di fuoco. Ruby urlò dal dolore, facendo perno su tutta l'energia che aveva in corpo prima di evocare un vortice di petali di rosa con cui dissipò le fiamme, quasi distruggendo anche il tetto su cui si trovava, prima di guardare Cinder con un ringhio.

 

“ Solo qualcosa che ho sentito da Atlanta, ma non è il punto. Tutti i ragazzi a un certo punto sognano di diventare il più forte del mondo. La maggior parte, per un motivo o per l'altro, rinuncia. Ma quelli che ancora si aggrappano a quel sogno... sono coloro che si sono iscritti alle Accademie. E tutti coloro che stanno combattendo qui oggi sono intenzionati a sopravvivere per realizzarlo.”, stabilì fiera, battendosi un pugno sul cuore ed espandendo la sua Aura, avvertendo quasi in quel momento i battiti di chiunque stesse lavorando per salvare Mistral.

 

“ Bene.... allora questa sarà una sfida di determinazione.”, affermò Cinder con tono sadico, facendo apparire attorno a sé una serie di armi infuocate.

 

“ Fai del tuo peggio, stronza.”, rispose Ruby, mettendo Crescent Rose dietro la schiena e avvolgendosi con un vortice di minacciosi petali, prima di gettarsi contro l'avversaria in un'esplosione che fece da contorno al resto di quella macabra notte.

                                                                                                                        *******

Buonasera e buone feste a tutti voi, mi auguro che questo capitolo sia stato frenetico e drammatico al punto giusto. Non sono certo sul come dividere esattamente i prossimi capitoli, uno dei quali sarà anche dedicato al team RWBY che aiuta a ricostruire. Farò comunque del mio meglio per offrire duelli appaganti, mentre mi preparo per un esame o l'altro o scrivo altre storie. Intanto godetevi le vacanze e il tempo passato con famiglia e amici.

P.s. Il discorso di Ruby sul sogno di essere il più forte viene da Baki.

  
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