04/09/2009
6 recensioni"It'll be alright
You said tomorrow
Dont you cry
Dont you shed a tear
When you wake up
I will still be here
When you wake up
We'll battle all your fears"
Take my heart back-Jennifer Love Hewitt
Spesso si era ritrovata ad ammirare quella fotografia riposta sul suo comodino, di circa 8 anni prima ed invidiare quella tranquillità e serenità che ora non c'erano più.
Specialmente nei suoi momenti bui,in quelli di tristezza,malinconia e nostalgia.
Aveva nostalgia del suo avere 2 persone accanto che ti donano tutto il loro amore incondizionatamente.
Ma infondo lei era solo una tra i milioni di persone che hanno i genitori divorziati.
Lei era sempre stata quell'1 tra un milione.
E non sempre era stata una bella cosa.
Avevano detto a sua madre che la possibilità che riuscisse ad avere figli fosse una su un milione ;circa 9 mesi dopo lei era entrata nelle loro vite con tanta allegria e vitalità.
Aveva chiesto ai genitori se anche loro avrebbero divorziato come avevano fatto i genitori della sua migliore amica Lidia ed il padre le aveva risposto che c'era solo una possibilità su un milione che lui l'avrebbe mai fatto;circa 7 mesi dopo suo padre aveva fatto le valigie ed era andato a vivere con Malika ed avevano divorziato.
Aveva conosciuto meglio un ragazzo carinissimo e così dolce e si era detta che c'era una possibilità su un milione che lui scegliesse proprio lei;3 mesi dopo erano usciti insieme e lui le aveva detto che non aveva mai conosciuto una ragazza come lei.
Era Christian.
Il suo Christian.
Ma adesso non era più così,non era più il suo Christian.
Le cose spesso cambiano e non ci si può far molto.
Lei lo sapeva a sue spese.
Quante volte si era ritrovata a vedere sua madre in crisi per la mancanza del marito,e lei sapeva che non c'era niente al mondo che poteva sul serio fare per far sentire sua madre meglio.
Sua madre.
Non c'era nessuno al mondo che contasse quanto lei nella sua vita.
Dopo la fine del suo matrimonio si era rimboccata le maniche e aveva ricominciato passo dopo passo a vivere di nuovo,buttandosi tutto alle spalle,facendo rimangiare le parole a chi diceva che lei non ce l'avrebbe mai fatta a crescere una bambina da sola senza l'aiuto di qualcuno.
Sua madre era sempre stata un tipo forte,ma anche fragile e debole ogni tanto.
E non ne faceva mistero con lei.
Lo sapeva.
E la comprendeva.
A 42 anni suonati era una donna così bella ,così dolce e piena di vita...esattamente come Alice.
Quando qualcuno conosceva Eleonora Vincenzi tutti dicevano che era l'esatta copia di Alice solo con qualche anno in più.
Bionda,occhioni azzurro chiaro,fisico statuario e 175 cm di altezza e tanta simpatia.
Certe volte Alice continuava a chiedersi come suo padre avesse potuto lasciarla per un paio di tette rifatte e uno stupido accento russo.
Eleonora con Alice aveva un rapporto molto intimo e un dialogo aperto.
Alice sapeva di poterle dire tutto quello che le succedeva intorno .
Le aveva raccontato dei suoi amici ,dello strano rapporto tra Marco e Sabina,della scuola,dei suoi hobby,dei suoi sogni e poi anche di Christian.
Parlando di Christian erano sorti i primi problemi,le prime incomprensioni.
Eleonora aveva una tale paura che la sua bambina potesse stare male che l'aveva nutrita di dubbi su Christian,l'aveva resa insicura,e di questo se ne pentiva .
Di certo un genitore non vuole mica vedere la propria figlia infelice e lei aveva capito che con i suoi continui dubbi aveva permesso che sua figlia fosse infelice .
Invece Alice non le dava la colpa di quello che era successo con Christian.
Quando sua madre provava a scusarsi lei subito la interrompeva
-Era una cosa che doveva succedere mamma.Io e Chris non siamo fatti per stare insieme,siamo troppi diversi.-continuava a ripeterle ripetutamente .
Non sapeva se lo faceva per convincere lei o forse se stessa.
Poi si rinchiudeva in camera sua e non usciva per delle ore.
Non piangeva ,Eleonora ogni tanto si appoggiava alla porta per sentire se lo stesse facendo,ma ascoltava musica deprimente e dipingeva enormi paesaggi autunnali degni di un pittore sull'orlo del suicidio.
Aveva provato magari a parlarne ma ogni volta che cacciava l'argomento "Christian"Alice faceva un sorriso e le chiedeva di cambiare argomento perchè non se la sentiva ancora.
E lei non voleva obbligarla.
Non le sembrava giusto farle una cosa del genere.
Aveva sbagliato così tante volte con sua figlia che non ci teneva a farla star male di nuovo.
Prima o poi ,lei ne era certa ,le cose tra sua figlia e Christian si sarebbero aggiustate e da quel giorno lei non avrebbe mai più inculcato dubbi sulla fedeltà,sui sentimenti di Christian.
-Alice,tesoro sei pronta?-Eleonora entrò nella stanza e la vide già preparata,con la cartella fucsia sulle spalle che guardava fuori dalla finestra .
Gli stupendi occhi azzurri lucidi e cristallini,come un oceano a fine estate,fissavano disperati l'albero del loro cortile,sotto la quale Christian le aveva dato il primo bacio.
Circa 1 anno prima ,era pomeriggio e Christian l'aveva accompagnata a casa dopo aver passato delle ore a parlare mangiando un gelato e lei si era sentita bene.
Con lui riusciva a parlare tranquillamente ,senza problemi e senza pensieri.
Diceva quello che pensava ,perchè con lui si sentiva se stessa,proprio come quando dipingeva.
Christian si avvicinò a lei e poi la baciò delicatamente sulle labbra.
Era come se il mondo si fosse fermato per un istante.
Come se tutto stesse cadendo intorno a loro senza che se ne accorgessero.
E sapeva che niente mai le avrebbe potuto trasmettere un emozione pari a quella che aveva provato.
Ma ora era tutto finito ed era anche tempo che lei si rimboccasse le maniche e ricominciasse di nuovo la sua vita.
Niente più tragedie,drammi e lacrime.
-Si sono pronta-
Laura era appena entrate nel cortile della scuola.
Solito orario,solito modo di camminare tranquillo,senza preoccupazioni.
Ma non era affatto vero.
Negli ultimi giorni Michele,era sempre più lontano e ogni volta che lei provava a sbarazzarsi di quella maledetta corazza con cui lui si avvolgeva ,ecco che lui scappava di corsa da qualche parte.
Aveva provato a chiedere consigli a Marco,su cosa fare,su come comportarsi e nonostante i suoi problemi personali,Marco l'aveva ascoltata,aveva persino cercato di darle qualche consiglio.
Povero Marco,per lui le cose non erano messe meglio.
Con Sabina litigava praticamente ogni volta che uno dei due apriva bocca,e il loro astio traspariva ovunque ,durante le lezioni,le uscite insieme e lei sapeva che ci stava male.
Perchè Sabina non riusciva proprio a mettere quel maledetto orgoglio da parte?Se Laura avesse potuto dire quale personaggio letterario riconoscesse in Sabina senza dubbi lei avrebbe risposto :Fritzwilliam Darcy,di Orgoglio e Pregiudizio.
Sabina era una testona,acida,orgogliosa e vanitosa ragazza,e lei non riusciva più a sopportare gli occhi verdi di Marco sopportare tutta quella sofferenza.
Preoccuparsi per Marco,le veniva davvero semplice,e non c'erano doppi fini su questo.
Era persa per Michele,ma la sofferenza l'avvicinava moltissimo a quel tenero cucciolo ,di nome Marco Bellemi.
Alice vide da lontano Laura appoggiata ad un albero mentre aspettava gli altri.
Strano che non ci fosse Michele con lei,pensò.
Ma il mondo ormai stava andando tutto all'incontrario.
Laura senza Michele,Marco e Sabina che non riuscivano nemmeno a guardarsi in faccia senza far quasi toccare alle persone accanto a loro l'odio puro e lei senza...
Scosse la testa,come a scacciare quel pensiero.
Christian era una costante della sua vita.
Ma se lo era ripromesso ,doveva imparare a cacciarlo dalla sua vita.
Non le importava se le avrebbe fatto male,se avrebbe dovuto rinunciare a una parte del suo cuore.
Doveva farlo,costi quel che costi.
Vide Sabina,Stefano,Sarah e Michele arrivare e decise di aspettarli per poi raggiungere insieme Laura,che quella mattina aveva scelto il posto giusto dove sostare prima di entrare a scuola.
Christian era seduto più lontano dagli altri del gruppo,e nonostante non amasse la solitudine,si era costretto a stare da solo.
Non voleva dar fastidio ad Alice e non voleva che gli altri dovessero scegliere tra lui e lei.
Per quanto potesse fargli del male,era deciso.
Se Alice era decisa ,anche lui lo era.
Intravide Marco arrivare e si stupì quando invece di raggiungere gli altri ,camminò a passo spedito verso lui.
Si Marco,era proprio il migliore amico perfetto.
Non c'era stato bisogno di dirgli niente,lui lo sapeva già.
-Grazie-gli sussurrò Christian quando lui si sedette accanto a sè.
-Di chè,mi hai dato un ottima scusa per non dover respirare la stessa aria dell'arpia-scoppiarono entrambi a ridere.
-Come se tu la detestassi Bellemi-c'era un certa critica nel suo tono,ed era solito chiamarlo per il cognome quando voleva criticarlo per qualcosa.
-Taci va che è meglio,perchè ne avrei tante da ridire su quello che stai facendo razza di idiota-
-Perchè ,che sto facendo?-lo disse più che altro per prenderlo in giro.
Marco si voltò verso di lui e gli scoccò uno sguardo serio.
-Non farmi parlare Pintoni.Sei un emerito cretino a comportarti in questo modo.-si portò la mano nei capelli e scostò un attimo il ciuffo biondo ancora leggermente bagnato dalla doccia di quella mattina.
Christian riuscì a guardarlo negli occhi.
E non ci vide più il solito Marco,quello allegro,divertente,sciocco.
Ci vide un adulto.
Un adulto sofferente,che finge perchè sa che deve farlo per non soccombere.
-Io non ti voglio giudicare Chris perchè sono tuo amico e accetto tutto quello che decidi.Ma voglio solo che tu sappia che non sono d'accordo sull'atteggiamento che stai adottando.Ci sono cose peggiori della gelosia -
-E che cosa,spiegami-disse con aria di sfida.
-L'indifferenza-
Proprio in quel momento suonò la campanella e tutti quanti furono presi in pieno dalla folla che entrava,senza voglia in quella specie di prigione dorata chiamata scuola.
Tutti in 3F non si erano ancora abituati alla novità.
Alice e Christian ,sempre vicini di banco,che non si rivolgevano la parola e che cercavano nei movimenti di nemmeno sfiorarsi per un secondo.
Il professore continuava a spiegare mentre tutti gli occhi erano su di loro.
Vedere un minimo accenno,un piccolo stupido accenno che gli facesse capire se era del tutto finita o no.
Avevano litigato tante di quelle volte ,ma mai così.
Alice continuava a giocherellare con la matita sul banco,mentre Christian dilegentemente prendeva appunti come in tutte le materie.
-Vincenzi sta prendendo appunti oppure sta facendo un nuovo tipo di musica?-
Il professor Gerini la guardava con aria severa e arrabbiata.
Proprio non la sopportava quell'alunna così distratta,così perennemente con la testa tra le nuvole.
Christian ,come sempre e nonostante tutto,cercò di passarle il foglio con gli appunti.
La classe tirò quasi un sospiro di sollievo.
Forse non era tutto perduto.
Ma quel sospiro divenne tristezza e realizzazione quando Alice con una mano fermò gli appunti di Christian e scosse la testa.
-Mi dispiace,non succederà più-e il suo sguardo divenne di vetro e persino il professore si stupì di quel piccolo faccino scuro e quasi morto.
Alla ricreazione tutti quanti si ritrovarono di nuovo nel cortile.
Alice,Sabina,Laura e Sarah di fronte al muretto mentre Marco,Michele,Christian e Stefano erano accanto all'entrata-
-Da quand'è che fumi Marco?-gli chiese Stefano notando il ragazzo con in bocca una Marlboro,e nemmeno light.
-Da quando mi va.-
-Bella risposta del cazzo-Christian lo guardò di sottocchi ,mentre Marco non commentò nemmeno.
-Colpa di Sabina?-chiese Stefano,cercando di essere gentile.
Nemmeno sua sorella se la passava bene negli ultimi giorni.
Per quanto potesse nasconderlo bene,lui era il suo gemello e la conosceva davvero bene come le sue tasche.
E sotto strati e strati di trucco,sapeva riconoscere perfettamente due occhi che per giorni non hanno fatto altro che sgorgare lacrime 24 ore su 24.
-Senti Ste,con tutto il rispetto parlando,non ho assolutamente voglia di parlare di quella lì.Possiamo occuparci di altro?-Buttò fuori un pò di fumo e inspirò aria pulita.
Non sapeva perchè si comportava in quel modo,sapeva solo che l'argomento "Sabina Bandieri "non era al momento uno dei suoi preferiti.
-Ok,scusami-Marco con lo sguardo gli fece capire,che lui infondo non aveva nessuna colpa e che era solo ed esclusivamente lui quello con la luna girata.
-Mi sembri una ragazza con le mestruazioni lo sai?-sbottò Christian all'improvviso facendo ridere tutti gli altri.
-Ma tu guarda chi parla.Quello che ha mandato all'aria ,parole sue "La cosa più bella della mia intera vita",per che cosa?Gelosia.Ma vaffanculo Pintoni và-Christian si rabbuiò.
Avevano ragione,e lui lo sapeva.
Ma tornare indietro ,senza essere sicuro che Alice sarebbe tornata da lui,non era nei suoi programmi.
-Tra me e Alice è tutto finito.Non so chi l'ha deciso,ma è così.Oggi il prof l'ha beccata ,come al solito, mentre era distratta e invece di prendere i miei appunti e salvarsi ,ha preferito scusarsi e dire che non sarebbe mai successo.Questo significa che ormai tra me e lei non c'è più niente da salvare-
-Dio ,non posso ascoltarti.Stai dicendo solo delle grandi cazzate lo sai?-Tutti guardarono Michele.
Di solito lui non interveniva mai,in situazioni sentimentali.Era sempre l'outsider.
-Siete stati insieme un anno e passa,avete condiviso tanti momenti,tante gioie,dolori e secondo te non c'è niente da salvare?C'è tutto in gioco Christian.Ma Alice,in questo momento non sa come dimostrartelo.-
-E rimandarmi indietro i miei appunti,che io le ho dato per salvarsi,è un buon modo?-
-è incavolata,cosa credevi che li avrebbe accettati?Mi sarei stupito del contrario.è una ragazza Chris.Sono complicate,volubili,persino stronze-
-Togli quel persino Michele,lo sono-Marco spense la sigaretta e ripose l'accendino nel pacchetto,che poi nascose dentro allo zaino .
-Vabbè ragazzi,potremmo magari non litigare?Ho già malditesta-Stefano si intromise ,volendo assolutamente riportare la pace tra i suoi amici.
-Cos'è da quando ti sei preso una bella sbandata per Sarah,ti senti stanco?-Christian gli disse in tono scherzoso mentre tutto il resto del gruppo rideva.
-Ma ,che cosa ne sapete voi?-
E lui,che credeva fosse un segreto.
-Avremo pure i nostri problemi,ma mica siamo scemi e ciechi caro.-Marco scoppiò a ridere di nuovo,seguito dagli altri-Si vede subito.Credo che Sarah poi non sia la classica ragazza con cui tu esci e proprio per questo ti interessa..Mi sa che il bel playboy della scuola stia per passare alla monogamia-
-Ma tu sei scemo..Ma cosa dici?Come puoi essere sicuro di una cosa del genere-disse ,sudando freddo.
-Almeno quanto sono sicuro che tua sorella non sia monogama Ste-e in quelle parole c'erano un pizzico di tristezza,che velò con il sarcasmo.
Quanto avrebbe preferito non essere così sicuro su quello.
-Allora più che sicuro,Marco ne è certo-disse Michele ammicando in direzione di Marco,dandogli il suo appoggio.
Aveva notato subito la tristezza nei suoi occhi .
-Ma andate al diavolo,tutti e 3.Anzi,a proposito,ti volevo chiedere una cosa Marcolino caro.Ma con Laura,che rapporto c'è?-
A quelle parole Michele quasi sobbalzò.
Fece finta di niente,ma in realtà era davvero curioso di sapere la risposta.
Da quella risposta sarebbe cambiata praticamente tutta la sua vita.
-Laura è una ragazza dolcissima e mi sta davvero aiutando a superare tutto.Non so se un giorno potrà mai tramutarsi questo affetto in amore,ma sono deciso a scoprirlo.
Il suono della campanella coprì il suono del cuore di Michele rompersi in mille pezzi.
I sentimenti di Laura erano ricambiati;avrebbe dovuto gioire , invece si sentiva come se un centinaio di camion gli fossero passati sopra avanti ed indietro per giorni.
Sabina sfogliava lentamente le pagine del suo diario,mentre aspettava che la prof di italiano arrivasse.
La Davidi era sempre un pò sciroccata,e prima di beccare la classe giusta ci impiegava circa 15 minuti buoni.
Di solito in quei 15 minuti ,era solita scherzare con le sue compagne di classe,parlare con Sarah,fare l'idiota,la smorfiosa prima di trasformarsi in una studentessa modello e diligente appena la prof varcava la soglia.
Ma quel giorno non era dell'umore di fare l'idiota.
Continuava a sfogliare le pagine di quel diario,ad immergersi nei suoi pensieri scritti mesi prima,nella sua scrittura semplice e graziosa.
Ad un tratto su una pagina di una domenica,vede una scrittura che non è la sua ma che riconoscerebbe tra tutti.
"A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
A te che hai reso la mia vita
Bella da morire
Che riesci a render la fatica
Un immenso piacere
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore"
Se potessi mai scegliere di aver scritto una canzone e potertela dedicare,ecco io ti dedicherei "A te".Precisamente questo pezzo.Ogni volta che ascolto questa canzone,che passa alla radio e Jovanotti canta questo pezzo,il mio pensiero va a te.
Tu sei tutto per me Sabi.Sei la mia migliore amica,la mia anima gemella,il mio grande amore.
Non riuscirò mai a trovare una persona che mi completi anche solo la metà di quanto fai tu.
Hai reso questa mia esistenza futile,una esperienza meravigliosa e non saprò mai ringraziarti abbastanza.
Ti adoro piccola ,nemmeno tu sai quanto.
-Marco-
E quelle parole in quel momento,le fecero male.
Tanto tanto male.
Come era possibile che tutto fosse cambiato in neanche qualche settimana?
Marco era l'unica cosa o meglio persona di cui era sicura la presenza nel suo futuro.
E ora stava rimettendo in gioco tutte le carte.
Qualche lacrima le scese giù,ma prontamente cacciata via.
Ormai si era abituata a quei piccoli inconvenienti.
No,oggi non era proprio dell'umore adatto a fare la stupida.
Sarah era appena uscita da scuola quando si ritrovo Stefano alle spalle.
Indossava una t-shirt nera,non troppo attilata,e dei pantaloni azzurro scuro e le immancabili converse nere ai piedi.
Era un vero e proprio spettacolo.
Lei invece indossava una camicietta rosa pallido,una minigonna di jeans scuro e delle ballerine nere con la zeppa,che le faceva guadagnare qualche centimetro.
-Hei Ste,tutto bene?Fatto una corsa?-disse sorridendo.
Stefano invece,cercava di riprendere fiato.Quando voleva la ragazza sapeva mettere la 4 a camminare.
-Si tutto apposto.Volevo solo sapere se eri libera per andare a mangiare qualcosa-
Ci mancò poco che Sarah svenisse di fronte a lui.
Davvero Bandieri la stava invitando a mangiare fuori?
-è un appuntamento?-chiese scherzando,cercando di riprendere il controllo.
Mai dargli il controllo della situazione,si era ripromessa.
-Naturalmente.Voglio conoscerti meglio Romani,voglio che mi racconti tutto di te-
Sarah sorrise e prese il cellulare
-Ciao Mami,senti Sabi mi ha chiesto se posso mangiare da lei così l'aiuto con i compiti,ti dispiace?Grazie, a stasera-posò poi il cellulare nella cartella
-Ti conviene non farmi pentire di aver detto una bugia a mia madre-gli disse in tono di sfida.
Stefano le sorrise ,con il suo sguardo gentile e sensuale.
-Come se fosse la prima volta eh Romani?- e si avviarono entrambi in direzione di un ristorante non troppo lontano dalla loro scuola.
Marco nel frattempo era seduto sulla panchina vicino casa sua,ma non aveva nessuna voglia di entrare.
Era così distratto e perso nei suoi pensieri che sobbalzò sentendo qualcuno sedersi accanto a lui.
Ci mancò poco che svenisse poi,quando si accorse chi era seduto accanto a lui.
-Possiamo parlare?-Sabina teneve le braccia incrociate al petto e invece di guardarlo in faccia,guardava il lampione di fronte,ancora spento.
-Credevo ci fossimo detti tutto.-gli rispose lui,continuando a fissare anche lui il lampione.
Se lei non lo guardava in faccia,tantomeno lui l'avrebbe fatto.
-Oggi,ho letto una dedica che mi avevi scritto un pò di tempo fa e mi sono resa conto che non ho capito il motivo del nostro distacco.Anche se tu esci con Laura questo non vuol dire che la nostra amicizia debba concludersi qui.Magari mi ci vorrà del tempo per imparare a condividerti con qualcun'altro ma i miei sentimenti per te non sono cambiati.Io ti voglio bene Marco-
Finalmente lei si girò a guardarlo ,a non vide sollievo,felicità o qualsiasi altro sentimento positivo.
In lui video solo la disperazione.
-è questo che è diverso.Io non provo quello che provi tu ,e Laura è sempre stata solo una scusa per allontanarmi da te.è una buona amica,le voglio un mondo di bene,mi ha aiutato in tutti i modi possibili ma io non sento niente che possa mai tramutarsi in amore nei suoi confronti.-
Sabina era scioccata,provava a capire,a cercare di comprendere quel fiume di parole ma non ci riusciva.
-Quindi Laura,non è la tua ragazza o cose del genere?Allora perchè hai fatto una cosa del genere?Perchè ti sei allontanato?Perchè mi hai abbandonato?-quelle parole risuonarono tra i singhiozzi,che ormai non riusciva più a trattenere.
Prima credeva ci fosse una ragione,ora non c'era più.
Per la seconda volta il mondo le stava per cadere di nuovo addosso.
-Perchè ti amo Sabina-
Adesso le stava sul serio cadendo addosso.
Le mancò quasi il fiato dopo aver sentito quelle parole.
Lui l'amava?
-Cosa?-
-Ti amo,e non ci riesco,io non ci riesco a far finta di niente,a fingere che sia tutto ok,venire a letto con te senza sentirmi dentro una merda.Io non posso più essere tuo amico Sabina,perchè ti amo e i miei sentimenti non sono più dolci ed innocenti come erano tanto tempo fa.Quindi credo sia giusto semplicemente farla finita qui.-
Sabina continuava a guardarlo,ma nel frattempo tremava.
Tremava dalla paura,dall'agitazione,da tutto quello che in quel momento le stava precipitando tutto sulle spalle,sul suo corpo.
Era un vero e proprio fulmine a ciel sereno.
-E quando te ne saresti accorto,se posso saperlo?-riuscì a pronunciare flebilmente,la sua voce roca e lieve come una foglia che si appoggia per terra di inverno lasciando l'albero spoglio.
-Vuoi davvero saperlo?-lei annui
-Ti ricordi quando avevamo 8 anni e tu indossavi quel vestitino color confetto ,e non la smettevo più di fissarti e di prenderti in giro?-
-Si,era il mio compleanno,mia madre mi aveva comperato quel vestitino per la festa.Continuavi a prendermi in giro,e da allora mi hai sempre sconsigliato di indossare il rosa confetto-
-è stato in quel momento che mi sono innamorato di te.Ma ero troppo piccolo per capire che era amore.L'ho davvero capito quando mi hai confessato di aver baciato Daniele.Lì ho capito che il mio mondo stava affondando.-
-Tu sei innamorato di me da 10 anni?E non me l'hai detto?La nostra amicizia è stata sempre fondata su una bugia.Tu mi amavi-
-Che cosa avrei potuto dirti Sabina,per favore?"Hei ciao,sai che sono innamorato di te"?La tua amicizia era la cosa più importante della mai vita,ed ero disposto a rinunciare al mio cuore pur di tenerla-
-E che cosa è cambiato adesso?-gli chiese lei in sussurro ancora con le lacrime agli occhi.
-Tu-
Sabina si morse il labbro,e iniziò a torturarsi le mani.
-Sei cambiata tu,hai iniziato a prenderti gioco dei sentimenti altrui,sei diventata ciò che da piccola non volevi essere .E visto che quella persona a cui avevo promesso la mia amicizia per sempre aveva lasciato il posto a te,non c'era più niente che mi trattenesse.Ora come ora devo solo pensare a me-
Marco si alzò dalla panchina ,si inchinò verso di lei e le stampò un leggero bacio sulle labbra,mentre una lacrima finì sulle labbra di lei.
-Credo sia meglio davvero per entrambi che la nostra amicizia finisca qui.Voglio solo che tu sappia che per me sei stata la persona più importante della mia vita,e che sarà difficile amare qualcuno quanto ho amato e amo te.Ma ti auguro tutta la felicità del mondo-
Sabina rimase pietrificata mentre lui chiuse la porta di casa sua.
E mentre lei continuava a toccarsi le labbra,ancora bagnate dal suo sapore,Marco scivolava sul pavimento dietro la porta,portandosi le mani alla testa.
Ma sapeva di aver fatto la cosa che riteneva più giusta.
Michele non ci poteva ancora crederci.
Era rimasto un pò di più a scuola a causa di un professore che gli aveva chiesto degli approfondimenti sulla sua ricerca di scienze e si era avviato dopo verso casa.
Giusto in tempo per sentire il discorso tra Marco e Sabina.
Come poteva Marco ingannare Laura in quel modo?Le stava facendo credere di essere qualcosa in più,quando invece per lui contava solo Sabina.
Se non fosse stato troppo sconvolto ,lo avrebbe di certo picchiato in quel momento.
Ora l'unica cosa da fare era avvertire Laura prima che fosse troppo tardi.
In quel momento bussò alla sua porta,ancora incerto sulle parole da dirgli.
-Avanti-Laura era seduta sul letto mentre leggeva il libro che le era stato assegnato per il concorso di lettura.
Appena lo vide lo appoggio sull'altra parte del letto e gli fece un sorriso.
Michele cominciò a sentirsi in colpa per quello che le avrebbe detto.
-Hei Michi,tutto bene?A pranzo eri silenzioso-
Michele iniziò a sudare e nella sua mente cominciò la ricerca verso le parole perfette.
-Ti devo dire una cosa importantissima,ma non so quanto possa farti piacere-
Laura si agitò.
Che stesse finalmente per confessarle i suoi sentimenti?
-Ho incontrato Marco e Sabina vicino casa loro prima di tornare a casa.Diciamo che ho sentito quello che si sono detti, e mi dispiace Laura ma Marco è innamorato di Sabina e per lui sei solo un amica-sputò fuori quelle parole e finalmente la guardò negli occhi.
Ma non vide quello che pensava .
Si certo i suoi occhi erano diversi,ma non erano tristi,solo molto delusi.
Si era illusa di nuovo.
-Ah,grazie-prese il libro di nuovo sulle ginocchia ,mentre Michele fece per uscire.
Ma poi si girò verso di lei.
-Tu lo sapevi già vero?-
Laura alzò di nuovo lo sguardo verso lui.
-Si,solo uno sciocco non l'avrebbe capito,ossia Sabina.Ma adesso da quanto mi hai detto lo sa anche lei.-
-Quindi ,non capisco.Se tu lo sapevi perchè hai continuato a frequentarlo?-Il viso di Laura era sostenuto,e stupito che lui non riuscisse ad afferrare la verità.
Non era mai stato stupido Michele,non poteva mica cominciare adesso.
-Hai finto?Non è Marco il ragazzo che ti piace vero?-
Laura sorrise e annuì.
-Io non capisco Laura.Si può sapere di chi si tratta?-
Laura sbuffò.
Ma perchè proprio non ci arrivava?
-Chi è stata l'unica persona che ha provato a convincermi che Marco non fosse il ragazzo adatto a me,e che era troppo legato a Sabina per potersi interessare a me?-
Michele si immobilizzò di fronte a lei.Non ci poteva credere.
-Michele,cavolo.Certo che quando ti ci metti sei una testa dura.Sei tu.Non mi è mai piaciuto Marco,l'ho sempre visto come un amico e si il mio affetto per lui è aumentato dopo aver visto le sue condizioni,ma non è forte quanto quello che provo per te.Tu mi piaci da morire e da un sacco,ma non ho mai avuto il coraggio di confessartelo.-
Michele non riusciva a muovere un solo muscolo,un solo minuscolo muscolo e non spiaccicava neanche una parola.
-Michele?-
-Io ,ecco,.ho bisogno di tempo,scusa-e la lasciò così nella sua stanza a riflettere se aveva fatto o no la cosa giusta-.
Stefano e Sarah passeggiavano vicini ,ogni tanto fermandosi a guardare le vetrine.
Senza che lei se ne accorgesse,ogni tanto Stefano si fermava a farle delle foto con il cellulare.
Era stupenda quando era semplicemente se stessa.
Senza fronzoli,senza maschere,solo lei:Sarah Romani.
Nella sua bellezza,nella sua semplicità.
Avevano passato un pomeriggio stupendo,a parlare ,a conoscersi,a scherzare su di tutto.
Sarah era meravigliosa,quando si lasciava andare.
Nascondeva dentro di sè un mondo tutto da scoprire e lui voleva assolutamente scoprirlo.
Ora come non mai si sentiva davvero legato ad una persona,anche se non sapeva se era corrisposto o no.
Intanto lei stava camminando facendo la stupida ad ogni vetrina che si trovava su quella stradina-
Poi ad un certo punto si fermò davanti ad un negozio di cornici.
Era rimasta folgorata da una cornice di legno,con delle piccole stelline sui bordi.
Stefano,entrò nel negozio e si fece incartare la cornice.
Uscì e gli ripose il regalo tra le mani,mentre lei non riusciva a capire.
-Perchè?-
-Perchè mi va.Quando sono con te,mi va di fare tutto-Lei sorrise.
Era una spiegazione stupida ed insensata,ma le piaceva.
Sarah si sporse verso di lui e l'abbracciò forte.
Stefano rimase spiazzato.
Nonche non fosse mai stato abbracciato da una ragazza,ma mai in quel modo.
Come se gli stesse regalando una parte di se stessa.
Quando lei si spostò Stefano agì di impulso e la baciò.
Fu un bacio dolce,al sapore di caramello e dolci canditi e allo stesso modo sentito,leggero,come se le loro labbra si appartenessero.
Ma Sarah si scostò immediatamente dopo,con la paura negli occhi.
Prima poteva mascherare tutto con una amicizia,adesso era cambiata.
Non poteva innamorarsi di lui,era controproduttivo.
Per quanto Stefano le stava dimostrando di tenerci veramente a lei,non poteva esserne sicura.
-Senti Ste,è meglio se io vado adesso.Per favore,non chiamarmi -e corse via,lasciando solo uno Stefano con il primo regalo fatto con il cuore per una ragazza,domandandosi dove avesse sbagliato quella volta.
L'unica volta in cui non voleva davvero sbagliare.
Alice era nella sua stanza quando all'improvviso squillò il telefono.
-Pronto?-
-Ciao Sono Sabi-Alice sorrise.
-Hei Sabi tutto ok?-la sua voce non era una delle migliori.
-Marco mi ha appena confessato che è innamorato di me da circa 10 anni,e che vuole rompere la nostra amicizia,quindi no non è tutto ok.Ma sai che ti dico?Non ti ho telefonato per riempirti dei miei problemi.Ti ho telefonato perchè non mi sono comportata da brava amica e se hai bisogno di parlare di Christian ,dei quadri,di film,canzoni,di qualsiasi cosa io ci sono.Ora ci sono davvero.-
La prima cosa che Alice pensò fu che Marco l'aveva davvero sconvolta.
E l'aveva cambiata.
-Grazie-
-Mi dispiace per essere diventata un mostro Alice.Mi dispiace di aver riempito la nostra amicizia solo di me stessa,senza mai dare agli altri la loro reale importanza,vorrei solo che mi perdonassi.-
-Io ti perdono,ma credo che queste cose dovresti dirle a qualcun altro-
-Lo so ,domani le dirò anche agli altri-
-Io intendevo Marco-Sabina rimase in silenzio.
-Vorrei parlargli Ali,ma so che adesso sarebbe il momento sbagliato.Lui mi odia ed ha ragione.Io non volevo essere così da piccola,io odiavo le persone come me e poi mi sono trasformata in ciò che non volevo.Ed ora non so che fare.Lui mi ama,capisci?Il mio migliore amico,la mia anima gemella mi ama,e non gli basta la nostra amicizia.Io non so cosa voglio.Non so se per lui provo affetto o amore.E non posso illuderlo di nuovo.Ma come ho detto prima non voglio asfissiarti con i miei problemi.Ora ci sei tu-
-Bentornata Sabina,mi sei mancata-furono le uniche parole che Alice riuscì a dire.
-Grazie,sono felice anche io di essere tornata.-
E cominciarono a parlare di tutto,di quello che non si erano mai dette,dei loro problemi ,dei loro sogni,dei segreti,come non avevano mai fatto.
La loro amicizia stava ricominciando di nuovo daccapo e migliore di prima.
Christian continua a tenere tra le mani le foto di lui e Alice come un ricordo di qualcosa che non tornerà.
E appena la vide il suo cuore perse un battito.
Era così bella.
I bellissimi capelli biondi legati in una coda alta,un pantaloncino corto bianco,ai piedi le immancabili all star verdi e la maglietta dei sette nani che le aveva regalato lui perchè le piaceva tanto.
Scende subito le scale e si ritrova faccia a faccia con lei.
Lei sorrise.
E così sorrise anche lui.
Ma il suo sorriso scompare quando vede che Alice ha uno scatolone appresso e sa perfettamente che non è un buon presagio.
Specialmente quando lei glielo porge.
-Ci sono tutte le tue cose,voglio che le abbia tu.La nostra storia per me è stata fondamentale,ma so che non posso andare avanti se ho ancora tutte le tue cose e voglio andare avanti,più di tutto.Voglio cambiare per me stessa.E voglio che siamo amici.Magari non adesso,ma voglio che noi due siamo amici perchè tu resterai comunque la persona della mia vita,qualsiasi cosa succederà-
Christian è senza parole ,e continua a stringere lo scatolone.
Lei si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia.
-Grazie di tutto Chri,sei meraviglioso-e poi si voltà,per non fargli vedere quella lacrima fugace che le scende sul viso,per ricordargli "Bugiarda".
Note dell'autrice:
Ci ho impiegato un sacco a scrivere questo capitolo.
è stato difficile perchè dovevo attenermi allo schemo e mi venivano sempre in mente cose diverse...Alla fine diciamo che sono arrivata ad un compromesso.
Mio padre poi mi ha comperato il pc nuovo e ho dovuto passare tutto sul nuovo e ho creduto davvero di essere persa quando ho pensato di aver dimenticato di passare la cartella con tutte le storie che devo ancora pubblicare...
Ma per fortuna l'ho ritrovata.
Allora cosa ne pensate di Alice?
Io la considero un vero e proprio amore.
Poverina non sta passando un ottimo periodo,e mi dispiace per lei.
Ma so che comunque alla fine ne uscirà fuori vincente..Come lo so?Sono la scrittrice XDXD
Perdonate ma è l'orario.
Avete visto il rapporto tra Marco e Sabina?Vi avevo detto che si sarebbe sgretolato e questo porterà Sabina a farsi un sacco di domande su chi è davvero,come si vede già da questo capitolo e dalla telefonata.
La povera piccola Laura si è confessata a Michele,ma lui sembra non averla presa molto bene nonostante abbiate capito i suoi sentimenti.
Beh è semplicemente confuso,povero cucciolo.
Christian anche lui non se la passa proprio bene.
è sconvolto,e nonostante ami ancora molto Alice,ricambiato vorrei ben precisare,non sa come comportarsi.
E poi Alice che gli riporta le sue cose non è un buon aiuto no?
Vabbè,ora vi saluto e ringrazio chi ha recensito ,chi ha messo nei seguiti,chi ha messo nei preferiti.
Grazie mille.
Questa è Alice:
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http://fashionindie.com/wp-content/uploads/2009/03/80591151.jpg
Risposte alle recensioni:
BlueSmoke:Grazie,sono felice ti sia piaciuto.Michele è stupendo vero?Modestamente ho scelto tutti ragazzi meravigliosi!Comunque davvero ti ringrazio,sono felice di aver ,secondo te,reso reali i personaggi,che era la cosa più importante.Spero continuerai a seguirmi.
Milly92:Tu sei la migliore del mondo lo sai vero?Che scoppi a piangere quando ti faccio leggere un capitolo..XDXD Ma che mi hai combinato a Viola e Stefano?Comunque ti ringrazio sul serio,di tutto quello che fai e del tuo appoggio,della quale adesso non potrei mai fare a meno.Ti voglio bene.
Aika_chan:Sono felice di dirti:I am here.Come vedi non sono sparita e spero ti sia piaciuto il capitolo.Grazie per aver perdonato l'attesa,je suis très desolè,per avervi fatto aspettare ma quando l'ispirazione se ne va ,non riesco proprio a scrivere.Il capitolo è un pò difficile lo so,ma spero davvero ti piaccia.Invece si,sono 9 capitoli in tutto,come i personaggi più l'epilogo.Ma se vedo che la gente è contenta ,penso che potrei persino fare un continuo però tra qualche tempo..Devo comunque riprendermi sai?Un bacio.