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Autore: cabin13    15/01/2022    0 recensioni
[Modern!AU][multiship]
Una settimana di storie per aspettare l'arrivo del Natale.
#1: Se avessero lasciato il vischio nell’ingresso, i risvolti della festa avrebbero potuto essere parecchio divertenti. {Mugiwara}
#2: La ragazza inarca un sopracciglio, per niente convinta da quella farsa. Come mai Luffy si è presentato alla sua porta senza preavviso? {Nami/Zoro & Mugiwara}
#3: Che ne sapeva lui che, per sua somma sfiga, nello stesso giorno e alla stessa ora ci sarebbe stata anche Koala? {Sabo/Koala}
#4: "Amore, ti sanguina il naso..." obbietta Viola con un sopracciglio inarcato. {Sanji/Viola}
#5: Eccolo lì, è lui. Il dono perfetto per lasciare Luffy di stucco. {Law/Luffy}
[Fanfiction partecipante al Christmas Countdown 2021 indetto dal forum FairyPiece-Fanfiction&Images]
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Scritta per il Christmas Countdown Challenge 2021 sul forum FairyPiece Fanfiction&Images

Pallina 6 (22 dicembre)
CITAZIONE: Natale non è tanto aprire i regali quanto aprire i nostri cuori (Janice Maeditere)
SITUAZIONE: A riceve un regalo totalmente inaspettato da B
PROMPT: Mercatino di Natale

 

 

 

 

Regali inusuali e dove trovarli

Trafalgar Law non ha per niente voglia di trovarsi lì dov’è. È stato costretto contro la sua volontà e oltretutto si sta annoiando a morte. In quella situazione ce l’ha trascinato quell’infame del suo ragazzo; se la colpa deve ricadere su qualcuno, allora che lo faccia del tutto su di lui.

Law detesta i mercatini di Natale. Dopo tre vie le bancarelle iniziano a sembrargli tutte uguali, vendono sempre la stessa merce, e anche le offerte di cibo da assaggiare non cambiano poi molto una dall’altra. Perché la gente – Luffy incluso – ci tiene così tanto a farci sempre un giro? Lo studente di chirurgia proprio non riesce a capirlo.

Camminano mano nella mano per le vie del centro di Raftel, alla mercé della sera e del freddo pungente che li tormenta nonostante giacca, sciarpa, berretto e gli strati di vestiti sottostanti; inoltre, devono di continuo scansare gente che a quanto sembra non sa dove mettere i piedi quando è in giro per strada.

L'ha già detto che lui odia i mercatini?

Ma non ha saputo dire di no a Luffy. È difficile resistere agli occhioni scuri del suo ragazzo e allo sguardo da cucciolo bastonato che gli rivolge sempre quando sa che la vena antisociale di Law sta per rifiutare la proposta. Quel piccolo e furbo stronzetto. Sa fin troppo bene che tasti toccare per riuscire a smuovere il più grande. E poi la gente tende a dire che non è intelligente...

Lui sembra del tutto a suo agio in un ambiente come quello. Osserva estasiato ogni tipo di merce esposta sui ripiani delle bancarelle, un sorriso a trentadue denti che gli distende i lineamenti e gli occhi che brillano più di due stelle. Ogni tanto strattona il braccio di Law, perché si fionda verso un particolare stand che ha attirato la sua attenzione, ma non lascia andare la mano del giovane chirurgo. E, anche se non vuole ammetterlo, quello non ci tiene proprio che gliela molli.

Il più grande mantiene la sua espressione distaccata e imperturbabile, mentre Luffy si concentra sui dolcetti ai vari gusti che una rubiconda signora sta sistemando sul piano in esposizione. Il moro ne compra un sacchetto per sé e uno per Law – che non commenta, ma lo accetta comunque, perché in effetti i dolci hanno un bell’aspetto. E sono anche buoni, come constata quando ne assaggia un paio.

Appena finisce di masticarli, si accorge dello sguardo sornione di Luffy. – Allora?

– Che c’è? – inarca un sopracciglio.

– Non male questo giro ai mercatini, eh? – sorride compiaciuto.

Law si limita a sospirare e non dice nulla per non dargliela del tutto vinta, ma non serve dar conferma al più giovane. Deve aver visto la sua espressione finché assaggiava i biscotti, e in due anni e mezzo di relazione ha ben imparato a decifrare ogni più piccola reazione del chirurgo.

Adesso che fa mente locale, una breve riflessione che gli ruba appena una manciata di secondi, lo studente di medicina realizza che è da un bel po’ di tempo che il moretto sa leggere ogni sua azione e non si sorprende più di nessun comportamento. L'illuminazione lo lascia parecchio stupito, anche perché di solito è Luffy quello che si preoccupa delle romanticherie più palesi; Law tende a dimostrarsi affettuoso in maniera più discreta, sottile e distante da sguardi estranei.

Tiene per sé quel pensiero, mentre continuano a girovagare per i mercatini. Per una volta si concede di osservare con sguardo più attento di un’occhiata seccata i vari ninnoli che sono esposti, sforzandosi di non catalogarli come “oggetti senza senso tutti uguali”. Magari può trovare qualcosa di interessante che possa convincerlo di essersi imbattuto in un regalo perfetto per il suo ragazzo.

Per un’ora abbondante, però, gli occhi di Law osservano glaciali tutte le cianfrusaglie che all’apparenza non hanno niente di speciale e nessuna utilità pratica – chi mai si sognerebbe anche solo di comprare una moka a forma di alce?

Peccato per lui la persona interessata sia proprio quella che lo tiene per mano. – Forte! – esclama, non appena lo nota, e le pupille paiono quasi scintillare. – Guarda, Torao! È fighissimo, dobbiamo prenderlo assolutamente!

– Tu non sai fare il caffè... – è la debole obiezione che il più grande prova a tirare in ballo, ma nemmeno lui stesso è convinto delle proprie parole.

E infatti Luffy non cede. – Ma è bellissimo! Con una moka così bella posso pure provare a imparare.

Law ci crederebbe pure, se Luffy non avesse più volte dimostrato di avere un pessimo livello di attenzione. Già soltanto finché giravano lì in centro è saltato di bancarella in bancarella appena qualcosa di un po’ più inusuale del resto gli balzava all’occhio.

– E poi, tu vivi di caffè... te lo preparerei io, Torao! – indica un altro ninnolo poco distante dalla moka. – Guarda, c’è pure la tazza a forma di renna per berlo!

Ecco, appunto.

Law si prende il ponte del naso tra pollice e indice soffocando un sospiro. A volte, più che avere un fidanzato, gli sembra di dover badare a un bambino troppo cresciuto, ed è uno degli aspetti di Luffy che ancora lo fanno ammattire.

– Non ci servono tazze a forma di renna...

– Ma poi l’alce si sentirebbe solo, no?

Lo studente di medicina mugugna qualcosa di irripetibile mentre allontana con tutte le sue forze il più giovane da quella bancarella. Per sua fortuna le proteste del moretto non durano molto, dato che nota subito un altro stand e tutte le sue merci stravaganti e così la moka è già acqua passata.

Law però non riesce ancora a trovare qualcosa che lo soddisfi abbastanza. Non c’è niente che risalti in mezzo a tutta quella roba stramba, niente che gli faccia vedere Luffy con in mano quel regalo e un sorriso sincero, luminoso, in viso – uno di quelli speciali che riserva solo a lui. Forse avrebbe dovuto comprare davvero la moka e la tazza...

Sta già pensando a un modo per convincere il fidanzato a tornare dal venditore con l’alce e la renna, quando finalmente lo intravede. Eccolo lì, è lui. Il dono perfetto per lasciare Luffy di stucco. Mai avrebbe pensato di poter mettere gli occhi su un oggetto simile, soprattutto a dei mercatini natalizi; e invece eccolo proprio lì.

Il ragazzo controlla che Luffy sia ancora concentrato sull’ennesima bancarella a cui l’ha trascinato, dopodiché si sposta in silenzio a quella adiacente, dove ha notato il fantomatico oggetto. È qualcosa di perfetto per il moretto, quel tipo di persona che girerebbe a piedi scalzi anche con trenta centimetri di neve e dieci gradi sotto lo zero.

Sono degli infradito.

Potrebbero sembrare dei comunissimi infradito di gomma rossa, come quelli che si possono trovare nei negozi sportivi, nella sezione dedicata all’abbigliamento da piscina. Se non fosse che la pianta e le stringhe sono decorate con ghirigori bianchi e verdi a tema natalizio. Law conosce il numero del suo ragazzo, così non ci pensa due volte ad acquistarli; il venditore è così gentile da mettergli anche un fiocco regalo sul pacchetto quando glielo chiede.

Non appena ritorna allo stand dal suo ragazzo, quello si volta e lo studia con espressione poco convinta, chiedendogli implicitamente dove fosse finito. Poi nota il sacchetto che Law regge tra le mani e si fa ancora più confuso.

– Hai davvero preso qualcosa? – chiede incredulo, indicando il pacchetto misterioso.

Dopo due anni e mezzo, Law si trova a sentire ancora la gola secca e le orecchie in fiamme quando deve spiegare che ha seguito i suoi sentimenti, lui di solito così freddo e razionale, e ha compiuto un gesto romantico. Gli mancano le parole per descrivere il tutto. Da dove inizia, come si parla?

Luffy accorre in suo aiuto, e il più grande gli è silenziosamente grato. – Posso vederlo? – chiede, con un sorriso curioso stampato in viso.

Si allontanano dalla bancarella, fino a spostarsi sul lato opposto della strada, così da evitare di essere in mezzo al via vai di gente. Il giovane chirurgo gli pone il sacchettino, vergognandosi come uno scolaretto delle medie e maledicendosi per questo. L'altro lo apre con una delicatezza che non è da lui – Law ha visto la fine della povera carta quando, nella foga dell’entusiasmo, lui ha spacchettato i regali il Natale passato o al suo compleanno – ed emette un verso strozzato non appena se lo ritrova tra le mani.

Quest'ultimo è soddisfatto che il suo regalo abbia sortito l’effetto desiderato; l’espressione sul viso di Luffy gli rimarrà impressa per un bel pezzo. Lo sta osservando con occhi increduli, quasi commossi, la bocca semiaperta e un leggero rossore a coloragli le gote.

– Torao... – sussurra, così piano che Law teme di esserselo immaginato. – Grazie... è stupendo.

Il più giovane è sempre stato un tipo istintivo, uno che si preoccupa poco di chi ha intorno e di quello che questo potrebbe pensare vedendo le sue azioni. E Law lo sa, ma lo stesso viene colto di sorpresa quando Luffy gli butta le braccia al collo e posa le proprie labbra sulle sue.

Si dimentica di tutta la gente che cammina di fianco a loro, della baraonda e delle luminarie che adornano le bancarelle e i palazzi circostanti. Di riflesso gli passa un braccio intorno alla vita e lo attira maggiormente verso di sé, mentre le dita dell’altro gli scompigliano le corte ciocche corvine sulla nuca e gli passano sulle basette ruvide ai lati del volto.

Si separano solo quando i polmoni di entrambi non resistono più senza ossigeno, le labbra arrossate e i petti forse un poco ansimanti. Law si ritrova a sorridere senza nemmeno quasi accorgersene, certo che la sua espressione assomigli all’espressione che illumina il volto di Luffy in quel momento.

Ma non resiste dall’inclinare leggermente di lato il capo, incarcare un sopracciglio e abbozzare un ghigno mentre domanda: – Adesso possiamo andare, che dici?

Luffy dapprima annuisce entusiasta, dondolando il sacchetto contenente il suo regalo inaspettato. Poi però anche le sue labbra si curvano in un sorrisetto che rispecchia la stessa malizia degli occhi e il suo tono è tutto un programma: – Assolutamente sì. 

 

 

 

 

Hola gente

Sono un po' (tanto) in ritardo, Natale è bello che passato ed è pure arrivato il nuovo anno, ma io continuo questa raccolta natalizia come se niente fosse. Il capitolo sarebbe dovuto arrivare il 22 dicembre, ma un po' perché ho fatto fatica a impostarlo, un po' perché mi sono presa una pausa durante le vacanze, pubblico gli ultimmi capitoli soltanto ora...

È la prima volta che scrivo su questa coppia (e su Law direttamente), quindi spero di non averli stravolti troppo. Spero che non risultino OOC...

(In realtà, ora che ci penso, non ho mai scritto direttamente su tre quarti delle coppie che ho inserito in questa raccolta... Anni fa ho scritto solo sulla Luffy/Nami, ma delle altre ship ho sempre letto storie e basta)

Ringrazio chi recensirà e anche chi leggerà e basta

Alla prossima gente

Adios

   
 
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