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Autore: Spensieratezza    30/03/2022    1 recensioni
Questa storia è il seguito di Verde e Oro. C'è bisogno per forza di leggere quella storia. Regulus è stato ritrovato dopo più di 15 anni nel Velo, ancora vivo, da Sirius e Remus. Riusciranno a far rifiorire il loro amore da dov'era stato interrotto? Regulus accetterà di collaborare con Harry e i suoi amici per la sconfitta di Voldemort?
- Questa storia fa parte della serie Harry Potter 2.0
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Regulus Black, Remus Lupin, Sorelle Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incest | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter 2.0'
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Avviso: ho chiarito diversi punti che erano rimasti in sospeso, verrà reso noto che in realtà anche se pensavamo che era stato DAMIAN a parlare con il fratello di Voldemort, in realtà è stato Regulus a farlo per primo, allora perchè nello spin off sembrava che non lo ricordava? qui spiego ogni cosa e chiarisco anche quel pezzo xd
i nostri eroi parleranno anche di Minus e Regulus racconterà ai malandrini cosa ha cercato di fare per lui ai tempi in cui era un mangiamorte!
ho cercato di chiarire tutte le cose lasciate in sospeso ma mi mancano ancora dei tasselli, nei prossimi capitoli ci sarà l'incontro con Peter e Regulus parlerà anche di cosa si nasconda VERAMENTE dietro il Velo :D 


qui di seguito ci sono i capitoli a cui questo capitolo farà riferimento!

Atto finale - seconda parte: capitolo in cui Damian parla a Voldemort di suo fratello, fa riferimento al flashback raccontato nel capitolo che segue.

Atto finale - terza parte:: capitolo in cui Reg ricorda di quando voleva aiutare Minus.








Remus pensò di non poter essere più scioccato di così, ma si sbagliava.
Pensava che niente avrebbe superato il grandissimo sollievo di rivedere Sirius VIVO e la notizia incredibile che Regulus Black fosse tornato dalla morte, ma si sbagliava ancora una volta.
Quello che Regulus raccontò loro, aveva davvero dell’incredibile.
L’adorabile fratellino di Sirius, non più così piccolo, ormai, anche se sembrava nonostante l’altezza esser rimasto identico ad allora, visto che era cambiato pochissimo, mise davanti al lupo mannaro, una serie incredibile di eventi che lo scioccarono oltremodo.
Dovette aggrapparsi al suo migliore amico, per non cadere.
Regulus raccontò ad entrambi che Voldemort, la causa di tutte le sue sofferenze, aveva UNA FAMIGLIA.
Una famiglia? Ma stiamo scherzando? Quell’uomo orribile aveva una famiglia? I mostri NON DOVREBBERO avere una famiglia.
Non solo, Voldemort aveva un FRATELLO, un fratello che gli aveva voluto addirittura BENE!
Voldemort aveva addirittura PIANTO.
Per quell’amore aveva deciso di risparmiare Regulus, l’aveva messo nel Velo!
Ma Regulus e Seth avevano avuto una conversazione, un incontro sconvolgente, di cui gli altri erano del tutto all’oscuro, che li sconvolse.
 
 
 

Lo straordinario incontro tra Regulus, Damian e Seth

C’è qualcosa che non va. Qualcosa di sbagliato..
Regulus lo capisce subito, appena vede un ragazzo la cui luce è talmente potente da abbagliare tutto lo spazio circostante.
Regulus non crede alle auree, il fatto di per sé può apparire strano, visto che esiste la magia, forse credere alle auree sarebbe un po' come credere all’amore, e dopo che si è separato da suo fratello, niente ha più importanza, soprattutto l’amore, perché se da qualche parte fosse mai esistito veramente, è MORTO.
Sì, l’amore è morto, come Dio, forse una volta era esistito ma poi è morto anche lui, abbandonando gli uomini.
Eppure, se Sirius fosse ancora lì con lui, sarebbe disposto ancora a credere alle vecchie menzogne, che l’amore esiste, che c’è una luce in fondo al tunnel, che gli uomini possono ancora essere salvati..
Quel ragazzo braccato dai mangiamorte, aveva qualcosa in lui, che spingeva a credere alle vecchie menzogne.
Regulus non sapeva vedere le anime, ma, si convinse che se ne fosse stato capace,. Probabilmente sarebbe riuscito a vedere la sua. Decise un colore.
L'aurea di quel ragazzo sarebbe stata bianca, accecante, o forse azzurro, un azzurro luminoso, come e più del mare, salato più del mare, sì perché la bellezza BRUCIA come il sale, e più profondo dell’oceano.
Si pensa sempre che il colore della purezza è gialla, o bianca, e rosso è il colore dell’amore, ma se invece il colore della purezza fosse BLU? Se l’amore fosse BLU? Bellissimo eppure crudele, come il blu, che ti scava nell’animo, freddo e crudele, come l’oceano. Il blu è bello ma non è caldo, è freddo, freddo, freddo.


Si avvicinò ai mangiamorte.
“Che state facendo? State perdendo tempo con un ragazzino? Ma non vi vergognate?”li attaccò, cercando di modulare il ritmo della voce, non doveva tremare, ma suonare arrabbiato. Più ti mostri arrabbiato e più le cose vanno bene, fai credere che sei arrabbiato per la perdita di tempo, non mostrare compassione, MAI.

“Questo bambolotto vorrebbe parlare con il Lord in persona, ci stavamo facendo quattro risate.”
I mangiamorte risero. Regulus lo guardò curioso.
“Perché vuoi parlare con lui?”
“Ma perchè vuole morire giovane, ci sembra ovvio.” Sghignazzarono i due.

“Ho bisogno di parlare con lui.” Disse l’altro ma non specificò di cosa. “Mandare..un messaggio..ma non sono una minaccia..”
“Certo che non lo sei, carino. Ma vedi, non abbiamo bisogno di messaggeri, per conto di quel stupido club che avete istituito tra di voi. Se ti portiamo con noi è solo per divertirci a torturarti, o credi veramente che il Lord abbia tempo da perdere con te?”
Sghignazzarono ancora di più.

“Va bene, lo accontenteremo, sarà divertente, vedere cosa..”
“NO!!” pessimo errore, non avrei dovuto. Suonavo come fossi disperato.
Ma non ci fu bisogno del mio intervento, all’istante i mangiamorte vennero presi come da un grido acuto, tenendosi il braccio e sembrarono sconvolti.
Regulus aggrottò le sopracciglia.

Quando finì l’agonia, i due si rivolsero al ragazzo.
“Beh, sembra che è il tuo giorno fortunato, il signore oscuro è arrabbiato, molto arrabbiato, ha fretta e non vuole che perdiamo il nostro tempo con un moccioso, ha detto di lasciarlo andare, oggi si sente di buon umore e vuole premiare con la misericordia.”
Regulus rimase basito davanti a un simile controsenso. Ma come, non aveva appena detto di essere arrabbiato?

Ma i mangiamorte erano stupidi e non facevano domande, ne controbattevano ai suoi ordini.
“Smamma ragazzino e ricordati che non sarai mai più così fortunato.”
Ma lui con grande orrore di Regulus, si ribellò.
No, vi prego, portatemi con voi! So che vi sarò utile, devo assolutamente parl..”
“Mi occuperò io di questo perditempo, voi tornate pure al vostro compito.” Dico io arrabbiato.

“Ma il Signore Oscuro ha det..”
“Ho capito, non sono sordo! Non intendo ucciderlo, ma ciò non include essere più gentile del dovuto con un simile tardo di mente. Andiamo, abbiamo un po' da discutere.” E si allontanò prendendolo per un braccio.

I due rimasero un po' perplessi, poi si smaterializzarono pensando che dopotutto in caso, Voldemort avrebbe punito lui, non loro.
 
 
 
 
Quando si furono allontanati abbastanza, Regulus perse tutto il suo autocontrollo.
Si può sapere cosa è tutta sta pagliacciata?? Vuoi morire, giovane?”
Seth non si lasciò scomporre, dalla sua rabbia.
 
“Torturami pure se vuoi, sono disposto a tutto se ciò mi porterà a conoscere il tuo padrone o anche solo potergli parlare almeno una volta.”
Regulus era ancora più impressionato. Una simile faccia d’angelo, un criminale? Il mondo meritava l’estinzione.
“Come può una simile faccia d’angelo, desiderare passare al lato oscuro?”
 
“Non desidero questo! Desidero solo parlare con LUI.”
“Perché???”
Un’ombra di dolore attraversò così forte il ragazzo che Regulus provò l’impulso di abbracciarlo e stringerlo forte a sé per consolarlo ma non lo fece.
Il ragazzo abbassò gli occhi.
“Non posso dirlo..ma non voglio fargli del male..davvero..solo..”
 
“Se non vuoi farlo tu, lo farà la mia magia, sto per violare la tua mente, volevo avvisarti.”
“Cosa? No. Non farlo, ti prego!!”
Regulus non si sentì mai tanto malvagio come in quell’occasione, si sentiva davvero sporco dentro e cattivo, ma lo fece lo stesso, si sentiva morire ma lo fece.
Uno scudo sembrava fare forza per allontanarlo, ma ciò nonostante avvertì qualcosa.
 
Il ragazzo stava facendo una fiera resistenza, tuttavia, Regulus riuscì a intravedere qualcosa, come una specie di LEGAME, come un laccio emostatico ma saldo, saldo come il SANGUE, un legame di sangue? Può essere?

“Quello che ti lega a LUI, è più di una specie di venerazione di quella che hanno i suoi discep..cioè NOI per lui vero? Tu non sei un esaltato, che vuole la gloria, tu CREDI DAVVERO, di avere un legame con lui e forse è perfino vero.”
 
Seth si coprì la faccia con le mani e singhiozzò.
“Dimmi chi sei.”
“Io..io PENSO..credo di essere..un componente della sua famiglia.”
Era logico che dire la parola FRATELLO lo faceva soffrire molto e Regulus capì questo perché anche lui era un fratello.
Quella realizzazione, lo fece tremare e sentire più vulnerabile come non mai, abbassò la guardia e non si rese neanche conto che Seth lo stava guardando adesso in modo sospettoso.

“Un altro mangiamorte mi avrebbe già attaccato..o ucciso..o riso di me..tu sembri..diverso..perchè?”
“Cosa? Ma no. Ti stai sbagliando..è solo che..” Regulus ci mise qualche secondo più tardi a inventare una scusa credibile, non riuscì a rimettersi subito la sua maschera e questo fu un errore, Seth si aggrappò al suo braccio con una mano e Regulus sentì un dolore fortissimo, come la MORTE.

Si chiese se ci si sentiva sempre così, quando eri sottoposto a una forza legiliens o se era solo lui a sentirsi così, perché il dolore del ricordo di Sirius era ancora così forte e doloroso.
Si sentiva violentato. Era una cosa così forte che avrebbe preferito MORIRE.
Poi riprese il controllo di sé e diede uno schiaffo forte a Seth che crollò dal’altra parte della strada.
 
 
 
“Come…come OSI. Dovrei UCCIDERTI.” Disse lui ansimando. La rabbia lo accecava ma niente era paragonabile alla PAURA. Chi era quel ragazzino così dotato da poter fare questo a un mangiamorte?
Seth ora lo guardava con lacrime che gli rigavano la faccia.
“Sapevo che non potevi essere malvagio! L’ho visto dai tuoi occhi..quello che provi..la tua sofferenza..”
Regulus si dimenticò all’istante della purezza apparente di quello strano mago, andò da lui e lo tirò per i capelli.
“COSA HAI VISTO, PARLA!!”

La tua sofferenza!!” mugolò l’altro. “Sei così tanto infelice..il tuo cuore appartiene a un altro ragazzo..un’altra persona..è di famiglia..non ho visto altro..credimi..niente di privato..non avrei potuto..non avrei mai osato..ho solo sentito tanta sofferenza..e un volto..” Regulis lasciò piano andare la presa.. “Tu e io siamo uguali..l’avevo capito da subito..un altro mi avrebbe ucciso e torturato..ma tu no, tu sembravi capirmi..”

“Ti stai solo illudendo ragazzino, TU NON MI FAI ALCUNA PENA.”
“Non voglio la tua comprensione! Solo..ringraziarti..”
“Ringraziarmi?” ripetè Regulus come istupidito.
“Sì!! Ora grazie a te, sono tranquillo, mi hai dimostrato che era come pensavo, non esiste niente di cosi corrotto che non si può risanare, tu sei in un posto che non dovresti stare, tu non dovresti stare qui, ma con lui! Lascia che mi offra io al tuo posto! Se lui avrà ME, magari ti lascerà andare e potrai tornare da lui. “

Regulus era terrorizzato. Chi era questo ragazzo che era in grado di sconvolgergli l’anima molto più di quello che erano mai riusciti a fare Voldemort e lo stesso Sirius?

Si accorse a malapena di mettersi le mani tra la testa. Il brivido della tentazione lo stava sopraffacendo, rimpianse di aver odiato e provato pena per tutti quelli che erano cascati nella sua morsa, poveri sciocchi! Poveri diavoli. Ora che capiva quanto crudele fosse la tentazione voleva tornare indietro e chiedere scusa a tutti quelli che aveva giudicato! Voleva implorare il loro perdono!! La tentazione era peggio dell’odio, ti consumava, ti faceva uscire pazzo. La tentazione aveva il profumo dell’amore e l’amore ERA UN DEMONE.

Crollò in ginocchio e Seth gli prese le mani tra le sue strappandole dal suo viso. Era caduto in ginocchio con lui e Regulus provò l’impulso di spingerlo via, prenderlo in braccio e portarlo via, nasconderlo.
Se qualcuno li avesse visti ora, adesso, li avrebbe puniti, se li avesse visti qualche mangiamorte o Voldemort, non avrebbe mai immaginato cosa avrebbero potuto fare loro, un simile gesto di tenerezza da parte di un mangiamorte ad un nemico, equivaleva alla forca.

“NOOOO. LASCIAMi.” Si scrollò lui di dosso e poi si rannicchiò su se stesso, poco lontano, uggiolando come un animale ferito.
 



Quando tornò in sé, pochi secondi dopo, vide un’ombra agitarsi poco lontano. Credeva fosse la Morte arrivata per punire e uccidere lui e quello strano ragazzo, invece era il suo amico DAMIAN.
Ma certo! L’incantesimo che avevano fatto per essere un tutt’uno per proteggersi! Damian aveva ascoltato ogni singola parola ed era intervenuto. Ma non poteva permettere che uccidesse o facesse del male al ragazzo, doveva proteggerlo.
Ma Damian lo avrebbe fatto? Voleva credere di no, ma la speranza e la fiducia erano per gli stolti.

Poi sentì delle parole che gli straziarono il cuore.
 
“Lascia che venga io! Che mi offra al posto di Black!”
“Sei un folle! Perché mai dovresti volerlo fare? È un percorso buio,senza via d’uscita. Non lo capisci?”
“Lo capisco benissimo!”
“E allora perché??”

“Perché…i fratelli non dovrebbero mai essere separati..a meno che non siano costretti..” disse Seth con gli occhi scintillanti di lacrime.
 
Dicono che quello che non ti uccide ti fortifica, forse fu questo a dargli la forza di gridare.
“NO!! Fatti gli affari tuoi!”
Si girarono tutti e due verso di lui.

“Black..” Damian lo chiamava sempre per cognome.
“Lascia stare i sacrifici da eroi degli anime! In questo circolo c’è spazio per un solo martire, non per due!” disse Regulus.
“Tu.. non dovresti stare lontano da..”
“Tutti noi abbiamo un destino e questo è il mio! Se mi sono sacrificato per mio fratello, per essere una persona migliore per lui, per dargli un futuro migliore, credi davvero che lascerei qualcun altro a soffrire al posto mio?”

“Ma è quello che IO VOGLIO. LO STO CHIEDENDO IO, AVREMMO QUELLO CHE ENTRAMBI DESID..”

“SEI SOLO UN POVERO STOLTO! Io ho fatto tanto per essere all’altezza del ragazzo che..che amo con tutto il mio cuore. Mio fratello. Se ora ti consegnassi al mago più crudele che il mondo ha mai conosciuto..non sarei degno di tornare da lui. Non sarei migliore di un assassino a sangue freddo. Tu ameresti mai uno così, che venda un’altra persona al suo posto?”

Seth trattenne il fiato, non sapeva cosa dire.
Si avvicinò incautamente e strinse le mani di Regulus.
Damian lo stava guardando e Regulus provò l’impulso di sotterrarsi mille metri sottoterra.
“Io non ti conosco..ma tu stai soffrendo tanto e io voglio solo..”

“Ogni uomo ha un destino, anche se costellato di sofferenza, un destino tracciato che a volte può cambiare ma non spetta a un altro decidere, io ho delle altre cose che mi tengono ancorato a terra..” si girò a guardare la faccia di Damian, forse un giorno quella faccia lo tradirà, ma non oggi, non ora, ora lo rende ancora felice, lo tiene incollato al terreno, lo aiuta a tenere insieme i pezzi e quindi Reg gli è grato, ora,domani non lo sa, ma lui vive il presente, qui e ora, Reg pensa che se tutti avessero ragionato in questo modo, le persone sarebbero state più felici.

Regulus si rigira a guardarlo e ora è lui a tenere le mani di Seth, a tenere insieme i pezzi, perché quando hai una connessione spirituale con qualcuno, ti mescoli fino a non riconoscere più dove inizi tu e dove finisce l’altro.
“Non spetta a te salvarmi, Seth.

Sembra che dire il suo nome ad alta voce lo abbia fatto crollare, i pezzi si sono infranti come un vaso che cade. E Regulus si stranisce di pensare che questo possa essere causato da un nome, un singolo nome. Desidera tornare indietro e rimangiarsi quel nome ma non può farlo oramai.
“Come fai a sapere come mi chiamo? La legilimanzia?”

“No..” e ora piange anche Regulus. “La chiamano la connessione dell’anima, esiste anche tra le persone, tra i babbani, dicono sia una specie di magia naturale a cui hanno accesso anche i babbani, è solo che non lo sanno. Nei momenti di massimo dolore e sofferenza, due anime possono essere così in sintonia e collegate nel loro medesimo dolore da avviare come una sorta di telepatia, la loro mente inconscia registra informazioni sull’altro senza saperlo, i babbani non possono avere accesso a queste informazioni che rimangono relegate nell’inconscio, ma i maghi, in queste situazioni, proprio perché MAGHI, possono registrare queste informazioni, è un po' come la legilimens ma è una cosa che avviene senza che tu lo decida, è un potere fuori controllo.”
“Un po' come l’AMORE..” disse Seth.

Damian si mette in mezzo, ai tempi Regulus pensava che fosse l' impazienza di perdere così tanto tempo, la PAURA che arrivasse uno scagnozzo di Voldemort o lui stesso a scoprire che conversavano e piangevano insieme ad un mago che avrebbero dovuto uccidere, a spingerlo a interrompere quella cosa penosa.

POV REGULUS 

Quanto mi sbagliavo Non era ne pena, ne paura, ne impazienza a spingerlo, semplicemente voleva impedirmi di crogiolarmi ancora in questa sofferenza, voleva liberarmi da tana agonia!”
E così fece un Oblivion su Seth.
Prima di allora non sapevo che si potesse fare un Oblivion su qualcun altro per qualcosa di diverso che dal proprio egoismo, ma per altruismo, per allevare le proprie pene.

E quella fu la seconda volta che Damian mi salvò.
Alla fine si stava dimostrando un essere umano più meritevole di me,.
 
Mi accorgo a malapena di essere preso in braccio e portato via, Damian che mi tiene tra le braccia, se qualcuno, mio fratello mi vedesse, penserebbe che mi sono fatto una love story o che sto morendo.

Sento Damian biascicare qualcosa, qualcosa a proposito che questo diavolo di incantesimo era una porcheria.
Sorrido e mi accuccio al suo petto, sto imparando a leggere Damian.
Lui parlava in questo modo perché l’incantesimo aveva devastato anche lui emotivamente.
Dubito che vorrà riprovarlo.

Eppure io sono così felice di aver provavo questa cosa con lui.
 
 

Damian e Regulus parlano di Piton

Quando torniamo alla base di Voldemort, io provo a dire tutte queste cose a lui, provo a dirgli quanto sia speciale, unico, migliore di me, un essere umano decente, di gran lunga superiore a me che sono solo un povero relitto che si crede un eroe e invece è solo un relitto distrutto, ma lui scuote la testa, mentre la stanza si riempie di erbe aromatiche e di ribollii di pozioni nel calderone.


“Se io sono così, è perché TU mi fai essere così, sono i tuoi sentimenti a farmi comportare così, mi influenzi, quindi tutta questa bellezza che tu mi amputi, deriva da una fonte che saresti tu..”
Rimango allibito davanti a queste parole.

“Quindi potresti smetterla di piangerti addosso? Mi faresti un gran piacere. Tra l’altro, se pensi che questo sia un inganno per non farmi essere arrabbiato con te, ti dico che gradirei essere arrabbiato ancora a lungo. Mi stai costringendo a sopportare quell’assurdo pipistrello di Piton, che da quando siamo tornati, non fa che tempestarmi con richieste e domande su cosa stiamo combinando.”
“Piton??” sentire il suo nome mi fa scoppiare qualcosa dentro che assomiglia al dolore.

“Sì, lui..non capisco cosa c’è tra di voi, siete tipo, amici o qualcosa del genere?”
“Una volta..insomma..a Hogwarts ci siamo frequentati per un periodo..”
Damian mi guarda allibito.
“Tu e il pipistrello?”
“È durata poco, ma siamo poi rimasti amici..condividiamo la stessa malinconia..provo grande affetto per quel ragazzo..anche se ci siamo un po' allontanati..lui..queste pozioni sono merito suo?”
“Già..” disse Damian sbuffando ma in modo sorpreso. “Suppongo allora che dietro il terzo grado a cui mi ha sottoposto, si celi una sorta di preoccupazione nascosta sotto strati di arroganza e curiosità malsana per i segreti altrui..”
“Ti ha detto che è preoccupato per me? “

“Ma figurati! Piton dire cose del genere? Preferirebbe essere avvelenato da una creatura magica e restare senza antidoto! Ha detto però cose strane! Tipo che vuole essere sicuro che queste cose funzionino e reagiscano bene al problema, di tenerlo informato perché gli è di grande utilitá, visto che lo aiutano a diventare più grande come pozionista, di non sprecare nessuna goccia, di far valere il mio talento e dimostrarmi degno di avermi dato cose preziose come le sue pozioni, che se scopre che ho trattato male le sue cose, me l’avrebbe fatta pagare e poi ha continuato a tempestarmi per venire qui ad assicurarsi che non trattassi male le sue cose o non tentassi di rubare NULLA.”

Regulus sentì qualcosa sciogliersi nel suo petto e fare un male cane.

“È il modo che ha Severus per sapere le cose venendo a patti con il suo orgoglio. Quando ti ha detto che vuole essere sicuro che la pozione reagisca bene al problema, voleva dire che voleva assicurarsi che io stessi bene e guarisca, quando ha detto di non sprecare nessuna goccia è perché ogni cosa, un mescolamento o un giro sbagliato possano rendere nulla l'antidoto o la pozione curativa, ha fatto leva sul tuo orgoglio, parlando del tuo talento, per spingerti a dare il meglio senza dirti esplicitamente di fare il meglio per curarmi, e quella cosa sul rubare le tue cose..poteva minacciarti per ridargliele, non avrebbe bisogno di venire qui..ma vuole..vedermi..”

Damian annuì e una sorta di strano sorriso, lo pervase.

“Adesso l’ho capito..ma prima no..vedi il mio discorso, Reg? Tu con la tua luce fai questo, sciogli i cuori di noi mangiamorte! Non dire più quindi che non sei degno di noi o che io sono migliore di te, il farmi capire questo, già questo ri rende migliore. Grazie a te ho scoperto che anche noi mangiamorte possiamo essere quasi umani.”

Regulus non riusci a dire più niente, si stava quasi addormentando.
“Dunque vorresti che venisse qui?”
“sì, per favore..”
“Lo sai vero, di non aspettarti coccole o altro vero? È alquanto improbabile perfino che ti saluterà, non voglio che tu ci rimanga male nel caso..”
“Già solo vederlo e sapere che si preoccupa per me, mi è di gran conforto , non preoccuparti, Damian, e anche quello che tu hai fatto per me, lo sai che lo apprezzo tanto, vero?”
Damian sbuffò.
“Mi ringrazi per averti impedito di raggiungere il fratello che tu ami tanto?”
“Sì, perché non sarebbe stato giusto e lo sai anche tu..non possiamo..raggiungere la felicità, rendendo infelici gli altri..”
Damian non lo abbracciò , perché i mangiamorte non si rendono ridicoli con simili gesti da babbani mollaccioni, solo diversi minuti dopo, quando Regulus stava oramai per piombare nell’incoscienza, gli sembrò di sentire come delle braccia avvolgerlo in un caldo tepore.
Ma sicuramente si sbagliava.
O forse no.
A volte si poteva ancora credere alle vecchie menzogne.
 
 
 
 
*

Che fine ha fatto Peter Minus? 

Remus e Sirius rimasero allibiti davanti alle rivelazioni di Regulus. Questo era grande. Era una cosa davvero gigantesca e se si partiva già così, non osavano immaginare che portata avrebbero avuto, altri tipi di rivelazione da parte sua.

“Abbiamo sempre trattato male quel ragazzo..forse su qualcosa ci sbagliavamo, Felpato.” Disse Remus.

“Non dire assurdità!” disse Sirius scocciato ma un po' a disagio. “Non cambio certo idea su Mocciusos, solo perché ha creato una pozione e quindi ha fatto solo il suo dovere da essere umano..non è un santo, se anche si è redento..dobbiamo sempre ricordarcelo. Il fatto che mi sia scusato con lui..questo non cancella tutto..ad ogni modo concentriamoci di più su queste rivelazioni, se ritrovassimo questo ragazzo.. potrebbe essere la chiave per fermare Voldemort.”
“Felpato! Vorresti davvero rimettere in mezzo questo povero ragazzo dopo tutto quello che ha già passato?”

“No..non sto dicendo..e comunque siamo in guerra, siamo tutti coinvolti. Era solo un’idea..a questo proposito…Remus, credo che ora dovremmo raccontare qualcosa..noi..gliel’ho promesso.”
“Tipo..a cosa ti riferisci tra le tante cose?”
“Tipo il colpevole della morte di James e Lily.”
“Non gliel’hai ancora detto????”
“Ehi non gridare, mi sento a disagio a parlarne, ok? Volevo rimandare il più possibile questa conversazione.”
“Oh, Felpato, sei incredibile.”

“Vi prego..” si intromise Regulus. “Sirius non mi ha ancora detto perché è stato incolpato della morte dei Potter, io sono morto molto prima che LUI potesse orchestrare un simile piano, non immaginavo..cioè sapevo che odiava i Potter ma non fino  aquesto punto e ora voglio scoprire chi è stato a togliere il sorriso a mio fratello.”

Remus e Sirius si guardarono amareggiati.
“È stato Peter Minus.”
Regulus abbassò lo sguardo mortificato.
“Speravo non mi faceste il suo nome.”
“Tu..lo conosci?” chiese Remus timido.

“Sì..io..oh non pensate che io..quando l’ho visto arrivare tra i mangiamorte, io avrei voluto avvisarvi del pericolo..ma Voldemort me l’ha impedito e mi ha cancellato la memoria per impedirmi di avvisarvi!” e raccontò loro quello che lo stesso Voldemort aveva ripristinato in lui prima di gettarlo nel Velo.
“è accaduto lo stesso giorno che Damian ha parlato di suo fratello, perché non ce l’hai detto subito?” chiese Remus cercando di non assumere un tono accusatorio.

“Tra questa valanga di informazioni, e i troppi anni passati nel Velo, la mia memoria non  è così lucida come se queste cose fossero capitate una settimana fa, sono passati più di sedici anni! E poi volevo aspettare perché sapevo poteva essere un argomento che vi avrebbe feriti..ma non immaginato che lui..oh, è così terribile..così grave..io non lo sapevo..credetemi..io..”
Il suo corpo venne scosso dai singhiozzi e Sirius lo abbracciò consolandolo.
“Ti crediamo..ti crediamo..”

“Sì, a questo proposito, ci sarebbe una cosa da dire, su Perer Minus, Felpato, credo sia il momento di dirlo..” disse Remus.
“Non ora, Rem.”
“Ma è troppo importante.”
“Non vedi come sta?”
“Vi prego, ditemi tutto, non fatemi star in ansia, cos’altro ha fatto Minus, ha fatto del male a qualcun altro?”

Peter Minus è passato al lato buono. Abbiamo scoperto che è innocente e sta dalla nostra parte noi, è riuscito a staccarsi dal parassita immortale con sette vite.” Remus lo disse tutto d’un fiato, per impedire a Sirius di impedirglielo, e Regulus assunse un colorito sempre più bianco a ogni parola e poi scoppiò in lacrime.
“Bel lavoro, Rem.” Disse Sirius acido.

“Ehi, solo perché TU non hai mai perdonato il nostro..amico..non signfica che..”
“Ha ucciso il NOSTRO migliore amico, Remus!”
“Senti, lo so che tu non hai mai digerito la sua morte, ma..non vi eravate chiariti?”
“Beh!! Forse pensavo di averlo perdonato e invece non..”
“Peter….lui è davvero riuscito a sottrarsi alla maledizione Imperius?”

I due si voltarono verso di lui e Remus lo accolse con un sorriso gioioso.
“Sì..preparati perché c’è un’altra storia che merita di esser raccontata.”
 
 
E fu così che fu il turno di Remus di raccontare della storia sorprendente di Peter Minus, del fantastico viaggio attraverso il tempo di Harry durante il quarto anno, che il loro amico aveva deciso di intraprendere per salvare Cedric e Minus, di come Minus passò dalla loro parte, di come riprese un rapporto con il migliore amico di Harry, di come fosse rimasto un ragazzo, di come alla fine gli somigliasse così tanto. Dovette scansare uno schiantesimo da parte di Sirius a queste parole, ma era la verità.

Peter sembrava così buono..forse solo uno come Regulus poteva superare la sua bontà.
Raccontare questo a Regulus sembrò rallegrare il giovane e Sirius guardò Remus come un ringraziamento, e a Remus sembrò di rivedere lo stesso ragazzo dei tempi della scuola, quel giovane spensierato che era ancora amico di James. Un giovane che ancora non aveva perso così tanto.

“Vorrei..sì, io vorrei..credi che io potrei..”
“Incontrarlo? Ma certo che sì!!”
Sirius sembrava combattuto.
“Sei sicuro che sia..”

“Ma stai scherzando, Sir? Ti rendi conto di quale sorta di miracolo sia stata il ritorno di tuo fratello? Credevo che niente potesse superare il miracolo di Peter, che fosse solo quello una sorta..di..favola, dell’amore, del bene che sconfigge l’odio, ma mi sbagliavo! C’è qualcosa di ancora più bello. Ben due persone che credevamo perdute, per motivi differenti, sono tornati da noi. È la luce che sconfigge l’oscurità, è una cosa che può portare solo gioia in mezzo a tanto dolore. Questi due devono incontrarsi assolutamente!”
“Certo..ovvio che è una cosa bella..dopo Peter..anche lui..”

Aveva un sorriso triste e Regulus gli accarezzò la guancia.
“So che non posso sostituire..quello che per te era un fratello d’anima..se potessi..farei cambio per restituirtelo, Sir..”
“Non dirlo neanche per scherzo.” Disse Sirius scuotendo la testa con energia, ma le lacrime caddero e Remus trovò che dimostravano che Regulus come Remus potessero leggergli dentro cime nessun altro.

Ma forse talmente fu il senso di colpa, che Sirius abbracciò subito Regulus.
“Non dirlo neanche per scherzo, sei uno stupido. Tu se il cuore mio.”
Ma sia Remus sia Regulus, sapevano che era una frase vera a metà.

Certo, Sirius non avrebbe mai scambiato la sua resurrezione con quella di James, ma sapevano comunque che il suo cuore era diviso in due, lui soffriva ancora per Jamie, era inutile provare a negarlo e probabilmente pensare al fatto che due delle persone che lui amava si erano salvate e pensare che ora i malandrini erano riuniti tutti tranne il suo preferito, era di sicuro devastante per lui.
Non doveva sentirsi in colpa per questo. Era ingiusto.

“Felpato..manca tanto anche a me...” gli disse Remus, abbracciandolo anche lui.”






















mi sono accorta che nonostante stia facendo i salti mortali per far coincidere tutto, ricado sempre nelle contraddizioni!!! Il come è possibile che Regulus non ricordasse di aver già parlato con Seth...beh, credo lo spiegherò con il fatto che Damian ha fatto una specie di confundus a Reg, ma lo spiegherò nel prossimo capitolo, perchè avreu dovuto farlo qui, ma ormai questo capitolo è andato.
   
 
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