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Autore: LorasWeasley    11/05/2022    2 recensioni
AU Ambientata nel mondo di PERCY JACKSON
Diverse storie tra long e OS dove i nostri prediletti sono dei semidei e devono far fronte a demoni, profezie e richieste di dèi.
-“La rivolta dei demoni” [long] [sakuatsu con accenni osasuna]
-“Come i nostri genitori” [OS] [iwaoi]
-“Il prediletto di Apollo” [long] [semishira con accenni ushiten]
-“Il torto ad Eros” [long] [kuroken con accenni bokuaka]
-“Moments” [raccolta di OS] [daisuga, tsukkiyama, yakulev, osasuna, tanakiyo, arankita, ushiten, bokuaka, matsuhana, kagehina]
Genere: Avventura, Fluff, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Aoba Johsai, Karasuno Volleyball Club, Nekoma, Shiratorizawa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Parte 5
  • Ushijima x Tendo
“Sei una persona cattiva”
“Solo i sadici si divertono nel vedere soffrire gli altri!”
“Che problemi hai?”
Ogni singola frase che da sempre la gente gli aveva rivolto era stata detta per farlo soffrire, ma come potevano accusarlo di essere una cattiva persona quando loro erano i primi a fare i bulli con lui?
Tendo li odiava tutti. Non era mica colpa sua se tutti loro erano figli di dei fighi e interessanti, mentre sua madre era Eris, dea della discordia. E soprattutto non era colpa sua se il suo potere gli faceva capire quando c’erano problemi tra due persone, quando una odiava l’altra ma fingeva di essere gentile ai suoi occhi.
Certo, poteva stare zitto e non intromettersi, ma aveva imparato bene che tenersi le cose dentro le avrebbe fatte esplodere nel modo peggiore.
Quel giorno era stato cacciato dalla squadra con cui stava partecipando alla caccia alla bandiera perché aveva fatto litigare due alleati, portando al fallimento del piano che avevano ideato.
Così Tendo, un bambino di dodici anni, si diresse verso la riva del lago e qui si sedette sulla spiaggia, le gambe rannicchiate al petto e la testa poggiata sulle ginocchia.
Era come in attesa, anche se non sapeva di cosa.
Rimase in quella posizione per delle ore, semplicemente fissando il sole che piano faceva il suo corso nel cielo.
I suoi arti avevano iniziato a fargli male per il troppo tempo nella stessa posizione quando sentì dei passi avvicinarsi. Era sempre Chirone che lo ragiungeva e gli faceva continuamente lo stesso discorso sul non isolarsi e sul provare a interagire con gli altri.
Sospirò preparandosi a quella nuova conversazione, ma quando si alzò e si voltò rimase sorpreso di scoprire che colui che si stava avvicinando non era il centauro, ma un altro bambino della sua età.
Tendo era abbastanza certo che era quello che tutti chiamavano Ushiwaka, ma non sapeva nulla di lui o del suo genitore divino.
Il bambino aveva una palla in mano e quando fu abbastanza vicino gli chiese –Vuoi giocare?
Tendo si aspettava tutto meno che quello, sbatté più volte le palpebre e ci mise troppo tempo prima di rispondere –Cosa?
Il bambino non si spazientì e, perfettamente tranquillo, propose nuovamente –Vuoi giocare a pallavolo con me?
-Io?
-Sì.
-Perché io?
-Perché sai giocare bene, ti ho visto. Sarebbe bello averti in squadra.
-Sei sicuro?
-Sì.
La sicurezza con cui lo disse fece nascere un nuovo calore nel petto di Tendo. Per la prima volta in vita sua si sentì davvero voluto da qualcuno.
Quello fu il giorno in cui il rosso trovò il suo primo amico.
 
Due anni dopo, i due ragazzi stavano palleggiando sulla spiaggia, il sole ormai quasi del tutto tramontato all’orizzonte.
-Ti ricordi quando mi hai chiesto di giocare a palla qui la prima volta che abbiamo parlato?- domandò Tendo perdendosi nel ricordo indelebile di quel momento.
Ushijima annuì stoico schiacciando forte la palla che gli aveva passato.
Tendo la murò prima che gli colpisse la faccia, ma non riuscì a bloccarla e questa rotolò verso l’acqua. Mentre correva a prenderla continuò a parlare –Quando l’hai fatto, tu… non conoscevi il mio potere, vero?
-Tutti conoscono il tuo potere. I bambini parlano.
-Allora perché sei voluto diventare mio amico?
-Non avrei dovuto?
Tendo raccolse la palla bagnata e, mentre la stringeva tra le mani, si voltò ad affrontarlo. Non aveva mai iniziato quell’argomento perché aveva sempre avuto paura dell’eventuale risposta, ma dopo due anni aveva sentito il bisogno di sapere.
-Faccio litigare le persone.
-È mai successo con me?
Tendo rise –sarebbe impossibile considerando che dici sempre quello che pensi in faccia a chiunque.
Ushijima annuì –quindi non è colpa tua, è colpa loro che nascondono la verità. E chi cerca di incolparti è solo un codardo che non sa prendersi le proprie responsabilità.
Quella fu la prima volta che Tendo pianse davanti a Ushijima, ma fu anche la prima volta che i due si scambiarono un breve bacio a stampo e, secondo Tendo, fu una completa vittoria.
 
  • Hinata x Kageyama
Non era una novità che Hinata fosse definito stupido. Non era un segreto che in classe prestava raramente attenzione per poi prendere voti bassi in quasi tutte le materie.
La situazione, tuttavia, era differente. Hinata non era stupido, semplicemente non aveva voglia di metterci impegno. Era dislessico e iperattivo, unito alla voglia di voler solo giocare a pallavolo erano un massacro per la sua istruzione.
Quello che il figlio di Apollo piuttosto non comprendeva proprio erano i sentimenti. O, più nel particolare, erano i sentimenti romantici che proprio non capiva. Ogni volta che credeva di aver imparato qualcosa, il giorno dopo veniva smentito in qualche modo.
Kenma stava sistemando i suoi pezzi nella scacchiera e Hinata avrebbe dovuto fare lo stesso con i propri, ma quello che stava facendo era solo riempiere il suo amico di domande.
-Quindi anche se ami Kuro, se ti fa incazzare sei arrabbiato con lui.
-Sì.
-Arrabbiato tipo che lo odi e vuoi prenderlo a pugni.
Kenma sospirò iniziando a sistemare i pezzi dell’altro –Sì.
-Ma se lo ami, come puoi odiarlo allo stesso tempo?
Un nuovo sbuffo –Non è che smetto di esserne innamorato, semplicemente è normale litigare in una coppia, tanto si trova sempre il modo di fare pace se si è davvero interessati.
Hinata annuì prendendo appunti nella sua mente, avrebbe tanto voluto avere un’agendina in quel momento, perché non ne aveva portata una?
-Quindi le due emozioni cos… come si dice?
-Coesistono, sì.
-Ma se…
Kenma era arrivato al limite, non lo lasciò terminare e sbottò –Sei innamorato di qualcuno?
Il figlio di Apollo divenne quasi dello stesso colore dei suoi capelli iniziando a balbettare –Cosa!? No! Certo che no! Che idea assurda!
 
-Sei un idiota! Un grandissimo idiota!- Hinata stava urlando a Kageyama nel bel mezzo del campo di pallavolo dopo che il più alto non gli aveva lanciato la palla nonostante fosse completamente smarcato –Sei fastidiosissimo! Ti odio così tanto!
Ed era proprio per l’odioso figlio di Nemesi che Hinata stava avendo frequenti crisi su quello che provava già da diversi mesi. Era sicuro di odiarlo ma c’erano così tanti “ma” che lo stavano facendo diventare pazzo.
Kageyama l’aveva afferrato per la maglia arancione e, come sempre, aveva iniziato a urlargli contro, rispondendogli per le rime –Eri smarcato solo perché non l’ho lanciata a te! Era ovvio che ti stessero controllando! Sei così stupido! Sono io che ti odio di più!
-No, non è vero.
Tendo, che per un qualche strano motivo stava giocando in squadra con i due, s’intromise tranquillo nella loro discussione affermando quelle quattro parole.
I due ragazzi si voltarono verso il figlio di Eris e con le fronti corrugare chiesero in contemporanea –Cosa?
Tendo alzò le spalle e li indicò entrambi –Nessuno odia l’altro, lo sentirei altrimenti. Ma non c’è alcun tipo di vero disaccordo tra voi due.
-Il tuo potere ha smesso di funzionare?- sbottò infastidito Kageyama.
Quasi nello stesso momento Hinata commentò –è impossibile, che altro dovrebbe esserci tra di noi?
Si fissarono e, per quanto entrambi potevano essere definiti stupidi, non fu difficile arrivare all’epifania più imbarazzante di tutta la loro vita.




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E con questo arriviamo alla fine di questa serie, spero vi siano piaciute tutte le storie e tutti i personaggi. Mi sono divertita davvero tanto a scriverla e non posso fare a meno di ringrazirvi di cuore per essere arrivati fino a qui!
Ovviamente continuerò a scrivere di Haikyuu quindi non smettete di seguirmi che ho già tante nuove storie pronte ;)
Grazie ancora e alla prossima!
Deh <3
  
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