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Autore: Allen Glassred    24/05/2022    1 recensioni
Ivy è una giovane ragazza, figlia di due Hunters molto famosi. Dopo il brutale assassinio dei suoi genitori da parte di Vanitas, il così detto re bambino e sovrano di Veritas, la ragazza vive insieme al fratello Garry, ed entrambi hanno un solo scopo: trovare ed uccidere l'assassino dei genitori. Ma cosa succederà quando Ivy si troverà faccia a faccia con il re dei vampiri, ora ventenne è più spietato di prima? Quale tremenda verità emergerà dal loro incontro? E cosa succederà in seguito? Ragione o sentimento, cosa seguirà la bella cacciatrice? Vi ho incuriositi? Allora leggete la mia storia, e scoprirete tutto quanto.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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È passato poco meno di un mese dagli ultimi eventi. Giorni che per alcuni sembrerebbero essere stati eterni: un inferno eterno dal quale non si può uscire in nessun modo, e quel qualcuno è Jeanne.

È ormai il crepuscolo a Veritas.

La giovane figlia di Kaname e Rosina sembrerebbe essere sfinita: dal giorno delle sue nozze le cose sono precipitate e non c’è istante che non rimpianga quella scelta. In seguito si riscuote: ha dovuto farlo per forza. Se non lo avesse fatto infatti, le conseguenze si sarebbero abbattute non solo su di lei ma anche su Luca e su Lady Beatrice e Lord Federico, ed i Velasco non meritano certo di essere messi nei guai a causa sua, non dopo che hanno cresciuto suo figlio come fosse il proprio. “ Luca… “. Mormora solamente la donna, tenendo una mano sul braccio, sul quale uno dei lividi più recenti fa bella mostra di sé. “ Luca… “. Ripete poi la bionda, stringendo forte i pugni per poi, per l’ennesima volta scoppiare in lacrime. “ Perdonami, per averti lasciato solo. Ma forse è meglio così, forse… “. La donna non si accorge della presenza dietro di lei: chi è entrato ha ovviamente il permesso di farlo senza bussare così, trovando la porta aperta è silenziosamente entrata per poter così curare la Principessa dalle ennesime ferite, sia fisiche che psicologiche, che ormai deve subire tutti i giorni.

“ Signora, chi è Luca? “. Una voce: una voce femminile che fa sussultare Jeanne. Come se le fosse stato ordinato infatti, la donna smette di piangere ed asciuga le proprie lacrime, per poi volgersi verso colei che è la sua sola ancora di salvezza in quel palazzo. La sola che possa avvicinarsi a lei e curarla, la sola con cui da quasi un mese può confidarsi, anzi: la sola persona oltre a quel folle che ha sposato, che le sia permesso di vedere. Ormai pensa, è quasi prigioniera nel suo stesso palazzo.

“ Nox… “. Mormora solamente la figlia di Kaname e Rosina: già, Rosina. Ha cercato tante volte di vedere la figlia. Qualche volta ci è pure riuscita, con la complicità di Nox. Ma per la maggior parte delle volte risulta essere un’impresa impossibile: le guardie reali, su ordine del loro capitano hanno praticamente rinchiuso anche la donna nella propria stanza, farla evadere per vedere la figlia diventa ogni giorno sempre più arduo. “ Ecco, io… io… “. Jeanne esita un momento: sa che può fidarsi di Nox. In quei giorni è stata una vera amica, ha persino sfidato quello psicopatico di suo marito e l’ha protetta, prendendo delle punizioni al suo posto, ha rischiato molto per la sua signora e, in cambio, merita quanto meno un po' di fiducia. In oltre pensa Jeanne, forse parlare le farà bene. Gli occhi celesti della bionda tornano ad allagarsi di lacrime, mentre la domestica le si avvicina lentamente.

“ Signora… “. Mormora solamente, mentre non appena è abbastanza vicina alla Principessa, quest’ultima si alza per poi fiondarsi letteralmente tra le sue braccia, per poi decidere: deve sfogarsi pensa, altrimenti uscirà davvero di senno. Da parte sua invece, Nox rimane stupefatta da un gesto simile, tuttavia conosce le condizioni di Jeanne e, per delicatezza, preferisce non chiedere altro e limitarsi a ricambiare il gesto: in quel momento non sono una domestica ed una Principessa, ma due donne ed amiche.

“ Luca… Luca è la ragione per la quale ho sposato Dominique “. Sentenzia semplicemente la bionda, mentre Nox sgrana gli occhi sorpresa.

“ Aspettate! Volete forse dirmi che… “. Mormora, incapace di proseguire la frase della quale, tuttavia, si può perfettamente intuire la prosecuzione.

“ Luca è il figlio che, anni fa, detti alla luce per poi essere costretta ad abbandonarlo. Il figlio mio e di Garry “. Sussurra solamente Jeanne, mentre Nox l’accompagna a sedersi sul letto. La stessa cosa fa lei, ancora decisamente sconcertata.

“ Ma, Madame… se le cose stanno così, perché non avete informato Garry di tutto questo? Perchè intrappolarvi in un matrimonio senza amore, in un inferno, quando potreste invece vivere il vostro amore con il vostro amato e vostro figlio? Non… non riesco a capire “. Sussurra spaesata la donna, mentre Jeanne sospira pesantemente e cerca di calmarsi, prima di sentirsi male a causa del troppo pianto.

“ Come credi reagirebbe, se mai scoprisse una simile verità? Garry detesta le bugie, Nox: mi ha lasciata solo per avergli nascosto il mio cognome, come pensi reagirebbe scoprendo che gli ho nascosto suo figlio e che l’ho affidato ad altri? Non  mi perdonerebbe mai: mi volterebbe le spalle e, in questo modo, avrei solo ottenuto di compromettere la vita di Luca e della sua famiglia affidataria “. Sussurra spaventata: conosce benissimo Garry, sa che non la perdonerebbe mai per questa bugia. E lei non vuole, non può permettersi di rischiare e di compromettere la sicurezza di Luca e della sua famiglia.

“ Ma non capisco… “. Fa ad un certo punto la corvina, riflettendo un istante. “ All’epoca, voi e vostro cugino eravate fidanzati. Non avrebbe potuto crescere lui il bambino? Insomma, piuttosto di separarvi da vostro figlio, forse questo sarebbe stato meglio, no? Magari le cose sarebbero andate diversamente “. Sentenzia con ingenuità la domestica. Jeanne la guarda per un istante, sorridendole amaramente e posandole una mano sul viso.

“ Mia cara Nox, ci ho provato: gli ho chiesto di fare da padre al bimbo che portavo in grembo, che saremmo potuti essere una famiglia anche se lui ed il bimbo non avevano lo stesso sangue. E sai che ha fatto lui? “. Fa, posando istintivamente una mano sul ventre sul quale porta ancora i segni di una cicatrice.

“ Oddio… “. Mormora semplicemente Nox, mentre Jeanne annuisce.

“ Già: ero all’ottavo mese di gravidanza, quando il mio caro promesso sposo impazzì e mi colpì al ventre con la sua spada. Con il potere della Luna rossa, con il quale ha quasi ucciso me ed il mio bambino “. Ammette, mentre Nox scuote il capo.

“ Ma il fuoco della Luna Rossa non è abbastanza forte da uccidere, per lo meno non quello di chi non appartiene interamente al Clan della Luna Rossa. Come ha fatto…? “. Chiede, sconvolta: come si può anche solo concepire l’idea di pugnalare una donna incinta, si chiede?

“ Il fuoco di Dominique non è gentile come quello che possedeva sua madre, la Principessa Veronica “. Fa, per poi riprendere parola di lì a poco. “ Il fuoco di mio marito è violento e carico d’odio, proprio come lui. Il suo potere trae forza dalle sue emozioni, per questo è diventato così forte ed aggressivo. E per questo riesce ad usare sia quello della Luna Blu che quello della Luna Rossa senza problemi “. Spiega, mentre Nox rimane letteralmente agghiacciata.

“ Credevo che il falso re… chiedo scusa, che vostro fratello Vincent fosse la minaccia più grave. Credevo non esistesse un essere peggiore di lui, ma… “. La corvina non riesce neanche a proseguire la frase, troppo agghiacciata da quanto udito.

“ Ma la vera minaccia, quella più pericolosa potrebbe arrivare proprio dal suo vice. Si, Nox: l’ho pensato anche io. Se non troviamo il modo di fermare Dominique, il falso regno di Vincent non avrà mai fine, perché sarà intoccabile “. Sospira pesantemente la bionda, mentre istintivamente Nox la stringe nuovamente a sé. Improvvisamente tuttavia, l’attenzione delle donne viene attratta da una cosa fuori dalla finestra. “ La luna… “. Sussurra semplicemente Jeanne, per poi osservare la luna appena sorta.

“ Madame, è un’eclissi lunare? “. Chiede ingenuamente Nox. Jeanne scuote il capo: sa bene che non si tratta di un’eclissi. È vero che si sente debole, ma non perché la luna blu sia stata eclissata: quella luna nera è dovuta ad altro.

“ Luna Nera… “. Sussurra solamente il giovane dalla chioma corvina, osservando fuori dalla finestra e sentendo, proprio come il suo capo e come probabilmente tutti i membri del clan della Luna Blu, una sinistra oppressione. A quelle parole il biondo si volge verso di lui, per poi riprendere parola di lì a poco.

“ Un’eclissi? Ma non… “. Vincent Hikari sembrerebbe essere abbastanza sorpreso: eppure è strano. Solitamente avverte l’arrivo delle eclissi lunari, ma questa volta così non è stato. A quelle parole, colui che non è altri che suo cugino Dominique scuote il capo.

“ Non è un’eclissi, Vincent “. Sentenzia, essendo stranamente lucido e calmo ed osservando quella luna senza colore, una luna oscurata. Vincent vorrebbe chiedere altro, ma il cugino lo interrompe prima che possa dire qualsiasi cosa. “ Proprio come quella notte, la luna si è tinta di nero “. Mormora, mentre il suo capo lo osserva qualche istante per poi, in fine, decidersi a riprendere il discorso e porre la domanda fatidica.

“ Di che notte vai parlando? “. Chiede, mentre finalmente Dominique si volta a guardarlo, puntando lo sguardo in quello di lui.

“ La notte in cui mia zia ed i Perry morirono: la luna era di un nero pece. Solo dopo è diventata rossa, ed in fine blu. Ma in origine era nera, non di certo per un’eclissi “. Sentenzia, mentre Vincent si volge istintivamente verso il corpo di colui che, da più di otto anni, giace in una bara di vetro.

“ No: impossibile. Nessuno lo può fare “. Sussurra, ma suo cugino non sembra minimamente scomporsi.

“ Dimentichi che stai parlando di lui… “. Sussurra, avvicinandosi a sua volta e tracciando il contorno di quella bara di cristallo con un dito. “ … Kaname Hikari: colui che è stato in grado di sottrarre il potere di nostro nonno e non solo: ha ucciso le nostre madri a sangue freddo ed ha assassinato i Perry allo stesso modo. Nonostante ciò che c’era stato tra lui e Juliette Knight “. Sentenzia, mentre quasi senza accorgersene o forse intenzionalmente finisce per graffiarsi il polso con il vetro scheggiato della bara.

“ Nessuno può farlo… “. Sussurra Vincent, come a volersi convincere di quella sua affermazione e scuotendo il capo. Dominique sogghigna lievemente.

“ Sei sicuro di volerlo riportare in vita? “. Chiede, portando la mano sull’elsa di quella spada che, almeno per ora è ancora saldamente piantata nel corpo del precedente re. “ L’assassino delle nostre madri, colui che ti ha diviso dalla tua famiglia… lo vuoi davvero sul trono, di nuovo? “. Chiede, affondando maggiormente la spada e mentre il suo sangue finisce per scorrere sulla lama di essa.

“ Fermo! Ma che hai in mente? “. Chiede a quel punto Vincent, facendo per fermare il suo vice prima che faccia qualcosa di irreparabile. Ma al gesto di suo nipote, colui che non è altri che Kaname Hikari pare reagire malgrado, di fatto, sia morto: una potente luce blu lo circonda come a proteggerlo, il suo corpo assorbe immediatamente il sangue di Dominique che, di lì a poco lascia l’elsa di quella spada e guarda dritto negli occhi colui che, a tutti gli effetti, è il falso Re di Veritas.

“ Vincent “. Lo chiama solamente, mentre l’altro si riscuote immediatamente e ricambia il suo sguardo. “ Dimmi la verità: mio zio Kaname è davvero morto? “. Chiede a bruciapelo, mentre a quella domanda l’altro rimane quasi immobilizzato. Ricorda il passato: ricorda di quando tornò per la prima volta a palazzo: ricorda di come chiese al fratello una tregua tra la famiglia reale ed il popolo e di come, in tutta risposta fu cacciato nuovamente da quelal che, in fin dei conti, era anche casa sua. Ricorda di come Vanitas lo trattò: come fosse il peggio del peggio, di come lo definì un traditore infame solo per la suaa lleanza con i ribelli e di come gli disse che mai, mai avrebbe nuovamente fatto parte della famiglia. Il biondo stringe i pugni in ira, in seguito alza nuovamente lo sguardo che in precedenza aveva abbassato: confesserà o meno come stanno realmente le cose? Al momento, solo lui e Dominique conoscono la risposta. Una cosa però è certa: l’attenzione di entrambi i cugini viene attratta da una cosa che, fino a quel momento non avevano notato. Una cosa successa forse dopo che l’ex Re di Veritas ha assorbito anche il sangue del nipote e, di conseguenza anche il potere della Luna Rossa insito in esso.

Anche a Villa Veghner tutti quanti hanno notato la luna nera sorgere alta nel cielo.

Ivy porta una mano sul ventre, Vanitas rimane accanto a lei mentre l sguardo di entrambi è calamitato dalla luna nera sorta nel cielo. Garry e Michael li raggiungono di lì a poco, attirando così l’attenzione dei due futuri sposi. “ L’avete vista anche voi? “. Chiede solamente il giovane erede di Kaname: pur non essendosi voltato ha perfettamente capito chi ci sia dietro di lui, che si tratta di Garry e di suo cognato. Lo stesso Michael che, di lì a poco prende parola un po' preoccupato forse per a prima volta.

“ Cosa significa? Un’eclissi lunare proprio ora...”. Ma Garry scuote il capo: non sa spiegarsi come ami, ma ha capito benissimo che non si tratta di un’eclissi lunare.

“ Non si tratta di un’eclissi, Michael: non la avverti anche tu? Quest’oppressione così forte… “. Mormora, mentre lui annuisce: effettivamente si, si sente piuttosto strana ed una sinistra sensazione lo pervade. Ma credeva di essere il solo a percepire questo malessere, così non gli ha dato molta importanza.

“ In effetti la sento, ma cosa può significare? “. Chiede preoccupato il cacciatore, mentre Vanitas si decide solo di lì a poco a riprendere parola.

“ Anche quella notte, la luna si è tinta di un nero pece “. Sentenzia, per poi puntare lo sguardo su Garry. “ La notte in cui i tuoi morirono, la notte in cui loro stessi furono plagiati dal potere di mio padre: in entrambe le occasioni, la luna blu è stata preceduta da una luna nera come le Tenebre. Anzi, come.. “. Non finisce la frase, mentre Garry sente quasi il sangue gelare nelle vene.

“… come l’oscurità! “. Sentenzia, mentre una ventata gelida investe i presenti. “ Aspetta! Cosa stai cercando di dirmi? “. Chiede solamente, mentre quelle parole mettono in allarme e curiosità al tempo stesso sia ad Ivy che a Michael. Ma nessuno ottiene una risposta: Vanitas scuote il capo e, solo di lì a poco si decide a parlare.

“ Non ho fatto sparire io il corpo di tua madre e credo non sia stato nemmeno mio cugino “. Fa, mentre Garry rimane interdetto: Michael lo deve sorreggere un momento, mentre il giovane cacciatore deve riprendersi un momento per evitare di finire a terra. “ E’ vero, quella notte Dominique era con me. Ed è stato lui a ferirti quasi a morte durante il nostro scontro, proprio come sospettavi tu “. Sentenzia, mentre Garry stringe i pugni in ira.

“ Quel dannato infame! “. Fa, ricordando di come durante lo scontro fatidico con Vanitas, qualcuno lo colpì alle spalle e quasi lo uccise. Non seppe mai con certezza chi fosse stato, anche se i suoi sospetti caddero tutti su Dominique Lunettes Hikari: l’allora ex promesso sposo di Jeanne, che lei aveva lasciato perché innamorata di lui.

“ Hai ragione: mio cugino è un infame, ma non è stato lui a far sparire il corpo di tua madre. Quando io e Doinique ce ne siamo andati, Juliette era ancora accanto ad Haruka “. Sentenzia, mentre Garry scuote il capo sconvolto.

“ Aspetta! Se non sei stato tu e se non è stato Dominique, allora chi…? “. Mormora, mentre Vanitas scuote il capo a sua volta.

“ Te l’ho detto: quella notte era pregna di oscurità. E la luna era tinta di nero tenebre “. Fa solamente, mentre Garry non riesce ancora a  credere a quella verità che, fino a quella notte era stata solo un sospetto.

“ Ti prego: questa cosa riguarda per forza gli Hikari ed il potere delle Lune Demoniache. Se uno dei pilastri avesse oscurato la propria luna e… “. Vanitas sembra quasi intuire cosa si cela dietro le parole di Garry: gli mette un a mano sulla spalla, annuendo determinato.

“ Se riguarda gli Hikari, hai la mia parola che scopriremo la verità insieme. Non credo che uno dei pilastri abbia oscurato la propria luna: credo piuttosto, che sia sorta una sesta luna maggiore. E se è stato un Hikari a fare tutto questo, noi lo staneremo e gli faremo pagare il conto delle sue azioni. Te lo prometto “. Promette: non  sa perché ma l’istinto lo porta ad aiutare Garry, a supportarlo non solo nelle indagini sulla misteriosa scomparsa del corpo di Juliette ma anche a supportarlo emotivamente, a fargli capire che lui c’è e che non lo lascerà solo. E questi sembrerebbero essere anche i sentimenti dell’Hunter: quel potere, il potere della luna nera potrebbe avere a che fare, direttamente o meno, anche con la morte dei suoi genitori. In oltre, al di là del voler scoprire la verità, deve ammettere che sapere di avere il supporto dell’ex nemico gli da nuova forza e coraggio. Come si trattasse di suo fratello maggiore, pensa poco prima di scuotere il capo: ma che va a pensare?

“ Grazie… “. Sussurra solamente, mentre sia Ivy che Michael sembrano commuoversi a quella scena: il primo a prendere parola è il cacciatore, che pone gentilmente una mano sulla spalla della cognata acquisita.

“ Guardali: finalmente hanno sotterrato l’ascia di guerra in modo definitivo “. Sussurra commosso per la prima volta il figlio di Pierre e Joe, mentre Ivy annuisce a sua volta.

“ Da quanto aspettavo questo momento… “. Mormora solamente la futura regina, senza sapere che dalla finestra, Pierre ha assistito alla scena.

La donna dalla chioma rossa si avvicina lentamente al marito, come se avesse paura di disturbarlo con la sua sola presenza. In seguito scuote il capo: anche se così fosse, anche se in quel momento il marito volesse stare solo lei sa che deve invece stare al suo fianco. “ Pierre… “. Lo chiama semplicemente, mentre nel sentirsi chiamare il capofamiglia dei Veghner volge lievemente lo sguardo verso colei che gli ha rivolto la parola.

“ Joe “. Mormora solamente, per poi tornare ad osservare fuori dalla finestra. Fa per dire qualcosa, ma la moglie gli si avvicina maggiormente, preoccupata.

“ A cosa stai pensando? “. Chiede semplicemente la rossa, mentre lui scuote il capo per poi riprendere parola solo di lì a poco.

“ Oggi ho litigato con Kevin “. Sentenzia, mentre la moglie lo guarda sorpresa: effettivamente, ora che ci pensa ha percepito un po' di attrito tra Kevin e Pierre, ma non pensava arrivassero al punto di litigare. Stringe lievemente la presa sul braccio del marito, per poi prender parola di lì a poco.

“ Sempre per la solita questione? “. Domanda, conoscendo già la ragione dei dissapori tra i due. Pierre annuisce, per poi sospirare pesantemente e tornare a puntare lo sguardo su chi stava osservando in precedenza.

“ E’ un testone, ma prima o poi la sua testardaggine gli si rivolterà contro “. Sentenzia il padre di Michael e Mina, scuotendo il capo. “ Guardali, Joe! Guardali: si sono odiati profondamente, si sono scontrati fino alla morte ma, alla fine il destino li ha ricondotti l’uno sulla strada dell’altro. Ci sarà una valida ragione, no?! “. Fa, per poi scuotere il capo. “ Se solo anche Kevin lo capisse… “. Sentenzia amaramente, ma al di là dei due ragazzi che sta osservando pensa, c’è un’altra persona che ha tutto il diritto di conoscere la verità. “ Quei due devono sapere la verità! Devono sapere di essere fratelli, Ivy ha il diritto di sapere che colui che per anni ha considerato suo fratello, lo è davvero! Il potere della Luna Blu va ripristinato interamente, se vogliamo sperare di avere delle speranze… “. Si blocca a mezza frase, mentre a quell’improvvisa agitazione da parte del marito la donna gli mette una mano sulla spalla.

“ Vincent ti fa davvero così paura? Credi che le cinque grandi famiglie e la famiglia reale non riusciranno ad aver ragione di un solo uomo, seppur appartenente al clan della Luna Blu? “. Chiede, ma a quella frase il marito scuote il capo.

“ Non sai che spesso l’allievo supera il maestro, mia cara? “. Chiede semplicemente e, sentendo quelle parole la rossa annuisce un po' preoccupata a sua volta.

“ Ti riferisci al figlio di Antoine e Veronica, vero? “. Chiede. Pierre si limita ad annuire senza rispondere, mentre la donna scuote il capo come ad allontanare una possibilità che, fino ad ora ha solo pensato. “ Ma dai, non oserebbe mai disobbedire al suo capo. Ed una volta neutralizzato Vincent, potremo anche annullare il matrimonio della principessa con quello psicopatico di Dominique. A quel punto, nessuno dei due avrà più potere di fare alcun che ma, prima di questo è necessario che Vanitas recuperi il trono ed accertare la paternità del bambino di Ivy “. Spiega la matriarca. A quelle parole tuttavia, il capofamiglia dei Veghner non sembrerebbe essere affatto rassicurato, tutt’altro.

“ Avremmo comunque un problema maggiore, se Vincent riesce nello scopo di riportare in vita Kaname Hikari. O peggio, se la maledizione del Re Pazzo si compirà. Joe, per la prima volta… “. Non finisce la frase: la moglie comprende perfettamente che, per la prima volta anche suo marito sta mostrando i propri sentimenti, le proprie insicurezze e la propria paura. Si limita ad abbracciarlo, stringendolo forte a sé per dargli tutto il conforto necessario.

“ Andrà tutto bene, Pierre: andrà tutto bene, vedrai “. Mormora ma, in quel momento e come a voler contraddire le sue parole, la luna si tinge di un nero pece mentre chiunque, sia nel territorio del vampiri che in quello degli Hunters, si sente innaturalmente oppresso.

Mina Veghner esce di corsa in giardino: non fa in tempo tuttavia, a muovere non più di alcuni passi: una forte oppressione al petto la costringe a portarsi una mano ad esso, mentre appoggia quella libera ad un tavolino adiacente. “ Ma cosa succede…? “. Sussurra preoccupata la signora Perry, osservando il cielo nel quale, improvvisamente, non brilla più alcuna luce. Una risata fuori luogo fa subito agitare la donna, mentre si volge verso la direzione da cui proviene e, immediatamente, afferra la propria pistola antivampiro. “ Chi sei?! Come sei entrato nel mio giardino?! “. Chiede: no pensa, non è quel folle di Dominique. Non avverte il potere della Luna Rossa accanto a sé o meglio: non è come quello di colui che le ha rovinato la vita. Lo percepisce mitigato a quello di almeno altre due lune anche se, lo sa bene, è impossibile! Già controllare il potere di due lune è impossibile, figurarsi tre.

“ Sei proprio tale e quale a tua madre: anche Veronica aveva lo stesso temperamento, sai? “. Sentenzia la misteriosa figura, mentre a Mina si gela il sangue nelle vene: chi è costi che le parla in quel modo? In oltre pensa, sua madre non era Veronica Luenttes, ma è Joe!

“ Mia madre è Joe Veghner! Chiunque tu sia, rivelati o non esiterò a spararti! “. Si altera la donna, mentre i suoi occhi si tingono di un rosso intenso. La misteriosa persona tuttavia, si limita a sogghignare e, con un solo gesto della mano fa cadere la cacciatrice a terra e le fa volare l’arma a qualche metro di distanza.

“ Ah si? E tu, con questa forza così effimera vorresti non solo affrontare e mettere fuori gioco me, ma credi di poterti difendere da Dominique quando tornerà all’attacco? E pensi anche di poter collaborare a scacciare Vincent dal trono di Veritas e restituirlo al legittimo erede? “. Mina inizia seriamente ad alterarsi: chi è costui? Per un momento la sua strafottenza le ricorda appunto l’ultimo erede in vita di Antoine e Veronica: Dominique Lunettes. Ma appurato che non è lui pensa, di chi mai potrebbe trattarsi? “ Sei una debole! “. Conclude la frase il misterioso uomo: non è crudele, quasi sembra volerla provocare. Se questo è il suo scopo in ogni caso, ci riesce: con scatto fulmineo Mina si alza da terra, riuscendo a colpirlo di sorpresa.

“ Maledetto, ti ho detto di rivelarti! E non osare parlarmi in questo modo! “. Grida infuriata, riuscendo a dare un pugno all'avversario che, colto di sorpresa non può fare altro che incassare il colpo. Seguono momenti di assoluto silenzio, che viene interrotto solo dall’ennesima risata di lui.

“ Devo dire che quei due cacciatori hanno fatto un ottimo lavoro: ti hanno cresciuta bene, hai carattere. Ma è la forza che ti manca “. Sentenzia, mentre dal cappuccio scostato si possono intravedere i suoi occhi celesti ed i suoi lunghi capelli argentei o meglio, alcune ciocche di essi. La donna si sente nuovamente oppressa mentre, invece, lui le si avvicina fino ad arrivare a pochi passi da lei. “ Alza lo sguardo! “. Le ordina colui che non parrebbe essere effettivamente un avversario: non sembrerebbe voler far del male a Mina, più che altro la sta mettendo alla prova per un motivo ancora ignoto. A quella frase la fanciulla sente una sorta di potere sconosciuto: come se un nuovo potere avesse eclissato quello della luna rossa che lei possiede e come se qualcuno si fosse impadronito del suo corpo, alla cacciatrice non resta altro da fare che alzare lo sguardo e, in quel modo incrociare quello dell’altro.

“ Ma… ma voi siete… “. Sbianca improvvisamente, come avesse finalmente riconosciuto di fronte a chi si trova. Una persona data forse per morta per anni ed anni, ma che ora si trova esattamente di fronte a lei.

“ Sono una persona che al momento, può uscire solo nelle notti di luna nera: la Tredicesima Luna, o se preferisci la sesta luna maggiore “. A quelle parole Mina rimane sconcertata: sapeva che esistevano dodici pilastri o re per dodici lune e che i loro poteri sorreggevano tutti i mondi. Ma che ne esistesse una tredicesima, non lo aveva mai saputo. “ Sei cresciuta in fretta, piccola Mina: sembra solo ieri che eri solo una bambina, ora sei una donna sposata. Anche se dannatamente infelice “. Constata amaramente, mentre a quelle parole lei sgrana gli occhi sconcertata: ma come fa quell’uomo a sapere tutto di lei? Come fa a sapere addirittura cosa prova? “ Non sorprenderti: leggo anche io i sentimenti, dallo scorrere del sangue. Ed il tuo mi ha trasmesso delle sensazioni molto precise “. Di nuovo pensa la corvina, anche prima ha avuto quella sensazione: come se quell’uomo sapesse leggere i suoi sentimenti e pensieri, ogni cosa di lei. In oltre ha un’altra sensazione, alla quale per ora non sa dare un nome.

“ Se c’è una nuova luna maggiore, significa che c’è anche un altro pilastro! Un altro Re! “. Fa semplicemente la fanciulla, come scossa da quelle stesse parole che escono dalla sua bocca quasi senza che possa controllarle. A quella frase tuttavia, l’argento scuote il capo.

“ Stanno per succedere molte cose “. Taglia corto l’uomo, afferrando il mento di Mina tra due dita e guardandola dritta negli occhi. “ Tuo fratello non si risparmierà: farà di tutto per rendere la tua vita infernale. E non sto parlando di Michael “. Precisa il misterioso individuo, mentre a Mina ritorna in mente la strana esperienza nella sala dei ritratti a palazzo Hikari. E soprattutto, il ritratto della famiglia Lunettes Hikari originale: Antoine e Veronica con i loro due figli gemelli. “ Il destino vi ha allontanati ed ora vi ha riuniti, proprio come accadde a Vanitas ed Ivy. Ma per voi non ci sarà alcun happy ending: lui vuole possederti o distruggerti, sarai costretta a difenderti. Ma dovrai aumentare di molto la tua forza, altrimenti sarai annientata o sottomessa “. Spiega il misterioso uomo, mentre per un istante i suoi occhi brillano di blu e, in seguito si fanno nero pece. Mina sente il sangue raggelarsi se possibile, ancor più di prima: che sia proprio costui il Re del neonato clan della Luna Nera? Se si, come mai è così interessato a lei?

“ Chi siete? Perché siete così interessato a me? “. Chiede scossa, mentre a quelle parole lui sogghigna lievemente. Osserva il marchio sul collo della ragazza, scuotendo il capo.

“ Maledizione, già è arrivato a questo punto…? “. Mormora, mentre la donna non pare sentire o forse, non vuole sentire tali parole. “ Chi sono io? Strano: eppure tu sai tutto di me e della mia famiglia. Mi hai anche visto parecchie volte, anche se solo in foto o in ritratto “. Se il potere della Luna Nera non la tenesse immobilizzata finirebbe senza dubbio a terra: forse ha capito di chi si tratta, ma ha troppa paura anche solo per pronunciare quel nome. “ Vorrei tanto rimanere a giocare con te, ma credo che presto arriveranno visite. Spero di incontrarti di nuovo… “. Esita un istante, sussurrando l’ultima parte della frase all’orecchio della corvina. “ … Mina Lunettes Hikari “. Mina crolla letteralmente in ginocchio e, mentre i suoi sospetti trovano conferma il potere della luna nera la lascia libera di muoversi. Ma non lo shock: anche se aveva dei sospetti, le parole di quell’uomo l’hanno trafitta come una pugnalata in pieno petto. E non solo: teme o forse è felice di sapere chi sia costui, ancora non sa se gioire o meno.

“ A…Antoine… Hikari… “. Mormora solamente: non sa spiegare come mai, tuttavia è più che certa che chi si è introdotto e se n’è andato nel giardino di Villa Perry è lui: Antoine Hikari, il padre di Dominique che tutti credevano scomparso. Ha parlato di cose che succederanno, che non tutto è come sembra, che presto potrebbero esserci delle amare sorprese e non solo per lei. Ha detto che Vincent non è il problema maggiore: cos’avrà mai voluto intendere? Le ha detto di allenarsi e diventare più forte, in vista di nuovi attacchi da parte di Dominique: perché? Perché la vorrà proteggere? Non le sembrava avesse intenzioni ostili, sembrava volesse metterla in guardia su qualcosa di preciso. Ma su che cosa? Questo al momento, non è riuscita a capirlo. Una cosa è certa: non può tenere questo incontro segreto: deve parlarne sia agli Hikari che alla sua famiglia, perché la cosa potrebbe riguardare entrambi i clan. Anzi, pensa: è quasi certa sia così.

 


Salve miei fans,e ccomi qui! Come state? Io abbastanza bene: dopo tanto tempo, ecco il nuovo capitolo. Vi avverto che il prossimo riserverà un evento che molti attendevano, quindi non perdetelo! In questo invece, vediamo nuovamente la comparsa della Luna Nera, un misterioso uomo che Mina riconosce essere Antoine Hikari le fa visita: cosa vorrà realmente da lei? Sarà davvero lo scomparso padre di Dominique o la cacciatrice ha preso un abbaglio? Tutti intanto, avevrtono la forte oppresskione esercitata dalla Luna Nera che, in un battito di ciglia eclissa quella blu. Intanto Jeanne sembrerebbe stare sempre peggio, così come suo marito che parrebbe essere sempre più fuori controllo: chi salverà la Principessa? Riuscirà Rosina a fare qualcosa per la figlia? E Pierre? Riveelrà o meno ciò che noi già sappiamo: che Vanitas e Garry sono fratelli, entrambi figli di Kaname Hikari? Se si, coem reagirà Kevin? Leggete e lo scoprirete!
   
 
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