III. Frana
Robin non ha idea del perché abbia impiegato così tanto tempo per imparare a camminare. E dire che la sua lingua, al contrario, è sempre stata così veloce! (Una sorta di compensazione allo scarso coordinamento motorio?)
Si alzava sulle gambe paffute e instabili, e puntualmente ruzzolava dopo pochi passi incerti.
“Impiastro!” se la rideva una cugina poco più grande.
“La mia piccola frana” sentenziava invece con affetto sua madre.
E allora anche Robin tornava a sorridere, pronta per un nuovo tentativo.
Nel Sottosopra i sorrisi non esistono e Robin una frana, un impiastro, lo si sente più che mai.
Il piano è andato in malora alla velocità della luce e mentre i rampicanti di Vecna le si avvinghiano attorno alla gola, pronti a succhiarle via la vita un millimetro alla volta, Robin avverte il mondo attorno a lei crollare davvero.
Il prompt di questo terzo capitolo, come si evince dal titolo, era "frana".
Grazie a chi è arrivato fin qui e a chi ha recensito i capitoli precedenti ♥
Alla prossima!
Bennina vostra
Grazie a chi è arrivato fin qui e a chi ha recensito i capitoli precedenti ♥
Alla prossima!
Bennina vostra