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Autore: Ivy001    12/09/2022    1 recensioni
RIECCOMI CON UNA NUOVA FANFICTION, STAVOLTA DAI TRATTI DI UN VERO E PROPRIO GIALLO, CON LA SPARIZIONE DI UNA DONNA E LE INDAGINI CONDOTTE DA ISPETTORI CHE ERAVAMO ABITUATI A CONOSCERE CON I PANNI DI RAPINATORI. SPERO VI PIACCIA. ATTENDO DI SAPERE COSA NE PENSATE PERCHE’ QUESTO MONDO CHE RACCONTO NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LA TRAMA DE “LA CASA DI CARTA”
BESITOS A TODOS
Genere: Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bogotà, Il professore, Nairobi, Palermo, Raquel Murillo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Gli occhi spalancati di Nairobi sono fissi su di un uomo rimasto simile a dieci anni prima, con una leggera barba grigia, un uomo che ha amato, che ha creduto la amasse, e che come fecero in tanti prima di lui, l’ha usata per ferirla con durezza.

Scombussolata nelle sue emozioni, Agata si limita a pronunciare tre sole parole – “Tu...sei...vivo!?”

Lo sguardo di Andres è un tuffo nel passato, a quel loro primo incontro, al giorno del parto, alle promesse sul futuro insieme, e alle notti di incontrollabile passione.

De Fonollosa, intanto, la osserva nei dettagli, come ad assaporare i sussulti del cuore man mano che mette a fuoco i lineamenti del suo volto: i suoi zigomi alti, il naso non perfetto e segno della sua dominante personalità, le labbra sottili e ben definite da una tinta rossa, e quei due brillanti che ha al posto degli occhi, grandi, scurissimi, profondi, da cui traspare il suo essere più intimo.

Cerca di sfiorarle una guancia, accompagnandosi a delle dichiarazioni pronunciate con tono amorevole - “Non sei cambiata affatto, gitana! Sei sempre così...così…” - è allora che la zingara lo rifiuta, spostando la sua mano dalla direzione a cui era diretta.

E Berlino chinando il capo, amareggiato e cosciente del rancore che giustamente la Jimenez nutre verso di lui, chiude la frase “...così bella”

Ma quel complimento irrita Nairobi che sbuffa, riuscendo subito dopo a sbloccare un magone che le impediva di parlare.

Eppure le sue reazioni sono decisamente quelle di chi non è intenzionato a dialogare in pace.

Piantala! Se credi di illudermi...di nuovo...ti sbagli di grosso. Che cazzo di fine avevi fatto? Sono dieci anni che non ti fai vivo. Mi hai abbandonata alle mani di un criminale… e io che ti volevo bene”

Mi volevi solo bene? Davvero?” - chiede lui, quasi infastidito dal non sentir parlare di amore, ma solo di affetto.

Basta, vattene. Ora che sei venuto qui, in camera mia, cosa pretendi? Che venga a letto con te? Scordatelo! Io non cederò a nessun uomo, mai più, cazzo...mai più” – tuona lei, singhiozzando di rabbia.

Di spalle ad Andres, gli indica l’uscita.

Aspetta, non sono qui per questo. Capisco che hai di me una pessima considerazione, e hai le tue buone motivazioni. Però, ecco, io.. voglio aiutarti”

Come risposta, la gitana scoppia a ridere. Una risata beffarda mentre le lacrime, in contrasto, continuano a scivolarle lungo le guance.

Ti prego, sono sincero. Sono alla mercé del Signor Dalì, è vero, ma l’ho fatto perché è bene che il Boss si fidi di me. Con il mio totale assoggettamento al suo volere, non dubiterà mai delle mie intenzioni”
“Sei idiota, Andres! Parli di queste cose, sveli piani, in una stanza che potrebbe essere al novanta per cento spiata da lui o da altri suoi servetti del cazzo!”

Non l’avrei mai fatto se non mi fossi attrezzato in precedenza”

Cosa intendi dire?”
“Che ho temporaneamente staccato le videocamere di Carlos presenti tra queste mura”

Davvero?”- chiede, sorpresa, la donna.

Si volta verso di lui, leggendo la sincerità nel suo sguardo.

Adesso, ti supplico di ascoltarmi. Non ci vorrà tanto. Grygorian si accorgerà presto di non poterti spiare, perciò abbiamo poco tempo. Voglio che tu sappia che stiamo lavorando affinché tutto il marciume del Mariposas salti fuori. Contiamo su di te”

Contate? Chi?”

Esiste una squadra come questa che abita i sotterranei, ma che agisce a fin di bene. Il capo è mio fratello. Sarà il suo genio a tirarci fuori”

La zingara è perplessa; non sa se credergli. Eppure basta la frase seguente a darle la spinta a farlo.
“Nairo, sappi solo che ben preso anche Santiago Lopez si unirà alla Banda! Perciò puoi stare tranquilla. Lì sarà al sicuro, e collaborerà alle mosse decisive contro Carlos”

Il mio Santiago?”- esclama, emozionata, a sentire il nome dell’uomo che ama.

Quella commozione tocca perfino un uomo rigido come De Fonollosa che le domanda – “Sei innamorata alla follia dell’ispettore, vero?”

Non immagini quanto!”

Te lo si legge in faccia!” - risponde l’ex proprietario del Mariposas, accennando un sorriso.

Non sarei mai ritornata qui, non lo avrei mai lasciato con un misero biglietto, se non fosse stata messa a rischio l’incolumità di Axel” – precisa poi la gitana.

Ti prometto che riabbraccerai il tuo compagno e tuo figlio tornerà da te” – le porge una mano, in attesa della stretta che dà il via all’accordo.

Nairobi esita qualche secondo; fissa, silenziosa, gli occhi di quello che l’ha illusa, usata, venduta, presa in giro, che le ha promesso un futuro radioso. Potrebbe negare il patto, causandogli un dispiacere, ma in fondo sarebbe inutile, dato che non appoggiarlo implicherebbe la sua vita perenne al Night Club.

Quindi, seppure contraria a doverlo spalleggiare, annuisce - “Ok, d’accordo. Dimmi cosa devo fare!”

*********************************

Nel frattempo, Santiago Lopez, dopo aver raccolto informazioni sullo stato della sua villa, abbandonata ore prima nel bel mezzo di un incendio, ha appurato che l’arrivo tempestivo dei vigili del fuoco ha salvato il più della struttura. Ciò gli consente di tirare un sospiro di sollievo.

Racconta ai soci l’accaduto, tra lo shock della domestica, ancora alle prese con la cucina e i dolci, e quello di Monica, conscia di quanto il Signor Dalì possa compiere pur di ottenere le sue vittorie personali.

Quello stronzo ti ha dato un avvertimento pesante”- commenta il Professore, tirando su gli occhiali con tic quasi nervoso che gli dà una veste goffa ma al contempo ingegnosa. Riflette ad alta voce, coinvolgendo gli altri – “Ricatta, come è solito fare, aggrappandosi ai legami affettivi della sua vittima!”

Già. Un mostro che fortunatamente ho visto sparire dalla mia vita sin da subito” – svela Bogotà.

Un padre così non lo si augura neppure al nostro peggior nemico” – puntualizza uno dei serbi.

E’ terribile. Non sapevo che Carlos avesse un figlio” – Lisbona è alquanto sconvolta e volge lo sguardo su Monica.

Non guardare me, amica! Neanche io ne ero al corrente” – sostiene la bionda, alzando le mani per sottolineare il suo totale estraniamento ai fatti.

Nei secondi che seguono, Santiago riceve l’ennesima telefonata di Daniel Ramos.

Cazzo, mi ero del tutto dimenticato!” - esclama l’ispettore, leggendo il nome del collega sullo schermo dell’Iphone.

Ehi, finalmente, porca puttana, stavo per venire con la scorta fino a casa tua per controllare se fossi ancora vivo” – sbotta il trentenne.

Beh...se foste arrivati avreste trovato delle macerie al posto di una villa”- comunica Lopez, ancora amareggiato, mentre Marquina gli dà una pacca sulla spalla come sostegno.

Che?”- esclama, confuso, l’altro.

No, lascia perdere. Anzi, perdonami per l’assenza. Dimmi tutto. Che succede?”
“Non hai letto i messaggi? Ci sono novità importantissime sul piccolo del Portogallo. Era come dicevi tu, amico, era lui, era Axel”
“COME?” - sconvolto, Bogotà si alza in piedi, lasciando cadere la sua sedia sul pavimento.

Sì, ci sono cose che devi sapere ma non tramite cellulare. Ti aspetto al Commissariato tra un’ora”

riagganciata la chiamata, il quarantaduenne viene sommerso di domande dei neo complici.

Ma è Sergio a ordinare il silenzio per poterlo ascoltare senza confusioni.

Ci sono notizie su Axel” – presa la giacca, si avvia all’uscita.

Poi pensa che Stoccolma possa essere utile ad altre ricerche e le chiede di unirsi.

Uscire da soli non è rischioso? Avete bisogno di uno di noi?”- domanda un serbo.

Colpito piacevolmente da tanta apprensione, Bogotà risponde con una sberla delicata sulla guancia del tipo che, per statura e prestanza fisica, potrebbe schiacciarlo ma che trasmette una smisurata tenerezza.

Lavoro in polizia. So difendermi. Tranquillo. Torno qui il prima possibile”

Buona fortuna”- afferma Raquel, abbracciando l’amica.

Camuffatisi con vecchi abiti, presi in prestito dai membri di quella Banda, i due lasciano il condominio poco dopo.

Salgono a bordo di una vecchia Seat Ibiza, appartenente al Professore, e si apprestano a raggiungere la loro meta.

************************************

Quanto cazzo di tempo ci mette” – sbuffa Daniel, fissando l’orologio al polso, mentre nell’ufficio, in cui è chiuso da almeno mezzora, ha trattenuto una donna e una ragazzina.

Non abbiamo fretta, ispettore Ramos”

Sì, però...odio attendere” – ripete il trentenne.

Ma finalmente la porta viene aperta e a varcarla sono proprio Bogotà e la Gaztambide, i cui visi sono parzialmente nascosti dalla visiera di un cappello.

Finalmente” – esclama il giovane, riconoscendo subito il collega.

È la presenza della bionda a spiazzarlo.

Tu? Mio Dio! Stai bene? Come ti senti? Sei riuscita a fuggire?” - le va incontro e istintivamente l’abbraccia, suscitando un forte imbarazzo seguente.

Poi restano a fissarsi per qualche istante, mentre Lopez ridacchia nel vedere che le Mariposas, in generale, hanno tutte lo stesso potere ipnotico sugli uomini.

Così fu per lui con Nairobi, così Lisbona per il Professore e anche Daniel è caduto vittima dell’amore per Stoccolma.

Ok, Dani perché non porti qualcosa da bere alle signore?”- chiede Santiago prendendo posto alla scrivania, dando modo all’amico di poter godere delle emozioni suscitate nel rincontrare la riccia.

E Ramos non esita ad eseguire, chiedendo a Monica di uscire insieme.

Siamo soli. Vi ho riconosciute subito, penso anche il mio collega. Siete Alison Parker e la signora Marković”

Dolores, preferisco mi chiami per nome”

Ok. Ditemi...come mai siete qui?”

Perché è arrivato il momento di rivelare la verità su quel figlio che mi è stato dato anni fa e che chiamammo Alex”

Il figlio di…?” - Bogotà cerca conferme.
“Di Agata Jimenez, alias Nairobi” – specifica la donna.

Quindi lo avete sequestrato?”

No, signore. Lo abbiamo formalmente adottato. O meglio, pagato profumatamente una cifra per averlo come fosse nostro”

Capisco” – commenta, Santiago, decisamente infastidito da tali parole.

Sono qui perché voglio salvarlo” – spiega la donna.

Da chi?”

Da chi l’ha portato qui a Madrid, qualche ora fa”

Trovando così conferma alle sue teorie circa il coinvolgimento di Carlos nel rientro di Nairobi al Mariposas, rientro dovuto al ricatto su Axel, decide di toccare prima l’argomento riguardante la Parker, la cui presenza lì è poco chiara.

E tu Alison, cosa c’entri?”

Io sono stata minacciata da Alberto Vicuña. Voleva diventassi una Farfalla del Night Club”
“Che cosa?”- esclama, esterrefatto, Lopez.

La storia è lunga, ispettore. Ma segue il dannato protocollo del Mariposas”

E così, con il battito accelerato, Dolores rivela di essere stata una Mariposa, prima dell’arrivo di Tokyo. Nairobi la conosceva, ma supponeva fosse addirittura morta.

Il mio nome era Sofia. Fu quello l’appellativo di città che mi fu scelto. Firmai quel dannato protocollo, come fecero anche le altre, non notando la clausola in piccolo, stampata male e poco leggibile”

Ovvero?”
“Che siamo assoggettate a uno dei membri della setta”

Assoggettate?”

Sì, la nostra libertà dipendeva dalle scelte di costui. All’epoca una mia amica scoprì di essere legata ad un tale, non so il nome, e lui la liberò, per così dire, obbligandola ad un matrimonio”
“Aspetta, quindi voi potete uscire da lì, a patto che vi sposiate?”
“Non proprio. Non possiamo di certo sposare chiunque si trovi di passaggio e cerchi di portarci via”

Quindi deve restare tutto nell’ambiente malfamato che abita il locale, giusto?”

Sì, e uno dei membri era proprio Vicuña, lo ricordo bene” – a quel punto l’adulta cede la parola alla Parker.

Zio Alberto e zia Raquel mi ospitarono per l’estate a Madrid. Quell’anno ero in totale crisi, mossa dal desiderio di libertà, dalla voglia di spiccare il volo. Ero pronta a tutto pur di lasciare casa mia e dire addio alla vita di merda che conducevo con due genitori in eterna lite tra loro”
“Fu questa la vera ragione per cui mollasti il tuo Paese?”

zia Marivi fu la mia salvezza”- precisa Alison, poi continua – “Però quella dannata estate, pochi mesi prima la morte di lui, Vicuña mi propose una maniera per ritrovare me stessa. Unirmi ad un gruppo di donne, in un posto dove potevo considerarmi sradicata dal passato”

il Mariposas”
“Precisamente. Rimasi spiazzata dal modo in cui me ne parlò. Per lui era un tesoro prezioso, alludendo addirittura al sogno di mandarvi Paula non appena compiuti 18 anni”

Cazzo, che folle” – commenta Bogotà, avvertendo la pelle d’oca.

Io ovviamente risposi di no; mi sembrò troppo strano. Non ne feci parola con nessuno, però fu Lolita, qui presente, a raccontarmi di Axel, in un momento di sfogo. Lei era la sola a sapere questa storia. E ad oggi...la conosce anche lei, ispettore”

Come mai avete pensato di parlare adesso e non prima? Perché Dolores hai detto che vuoi salvare Axel e che credi sia qui?”

Perché, signor ispettore, Axel è in pericolo. Mio marito… l’ha dovuto cedere ad un socio, un tale Gandia con una scusa, io ho subito captato il marcio! Di quel Gandia ricordo bene i suoi occhi che mi fecero raggelare il sangue.. e fu lui a condurre il bambino qui, in Spagna

Aspetta, aspetta, aspetta… Gandia?! Di nuovo lui! Che figlio di …” - poi si zittisce, trattenendo l’ira verso il presunto collega di lavoro – “Indossava i panni di vice ispettore della Polizia per poi fare il doppio gioco e spifferare ogni cosa ai nostri nemici. La pagherà cara, sarà il primo a finire dietro le sbarre”

Nel mentre della rabbia, sorvola su un dettaglio. E dopo sbollito, in parte, lo stato di ira, proprio tale considerazione gli salta alla mente.

Maledizione… ora che ci penso… signora Dolores, lei ha detto di essere stata una Mariposa giusto?”

Si, lo sono stata”
“Ed è libera. Questo vuol dire che ha sposato un uomo...e che quell’uomo, quel giardiniere, quel tale che si mostrò così cordiale con noi quando ci recammo a Lisbona… beh...quel tale è uno della Setta”
La donna annuisce – “Si fa chiamare Marsiglia. Lui mi salvò la vita, mi sposò perché una notte io tentai di farla finita e…” - singhiozza, ricordando momenti bui del passato.

È Alison a confortarla, e lo stesso Bogotà che le evita di ripercorrere tali istanti e di rivivere quella sofferenza.

Una domanda importante… questo Marsiglia potrebbe passare dalla parte dei buoni?”

Non saprei, è molto fedele al Signor Dalì. Esegue gli ordini senza battere ciglio

E lui sa che siete venute fin qui?”
“E’ partito, così mi ha detto, ma sono sicurissima che è al Mariposas. È primavera e come ogni primavera lì si preparano a celebrare matrimoni con le Farfalle”

Che? Sul serio? E chi si dovrebbe sposare allora?”- domanda, timoroso, Santiago, temendo il peggio.

Non l’hai capito ancora?”- la voce di Daniel,rientrato, mano nella mano con Monica, interrompe la conversazione.

Lopez lo guarda, trovando nel suo sguardo serio e preoccupato la risposta.

Porca puttana!” - esclama Bogotà – “Nairobi!!!!”

   
 
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