Questa
storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
Prompt: Smalto
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Se c'era una cosa che suo padre gli
aveva insegnato e che continuava a ripetergli, era che una donna non doveva mai
piangere, perché se era felice, allora quel sentimento si rifletteva anche
sugli altri. Ed era vero.
Perché vedere Marinette che stava male, anche solo
per una cosa così frivola come uno smalto per unghie, gli metteva addosso una
sorte di inquietudine.
"Sono stata ore in fila per prenderlo, ma non ci sono riuscita." Le
aveva sentito dire alla sua migliore amica Alya di ritorno dal bagno.
Adrien se ne stava dietro una colonna pensando ai fatti suoi quando percepì le
due ragazze parlarne e non poté non notare tre parole nelle stessa frase,
ovvero smalto, edizione limitata, Agreste.
Non voleva origliare, ma sentire Marinette giù di
morale, soprattutto dopo che Chloè l'aveva schernita
per tutto il tempo soprattutto perché lei era riuscita ad accaparrarsi non una,
ma ben più di dieci boccette, gli fece issare le antenne.
Il giorno dopo, Marinette entrò in classe sfoggiando
un bellissimo color rosso sulle unghie, una tonalità mai vista prima in
commercio e che attirò subito l'attenzione della biondina 'so
tutto io' esordendo con "Sarà sicuramente un falso, non puoi averlo
trovato, è ormai terminato e ho parlato personalmente con Gabriel e mi ha detto
che non ne avrebbero prodotti più." Starnazzò saccente e altezzosa
guardandola dall'alto in basso come se Marinette
fosse un insetto da schiacciare.
Marinette rimase in silenzio, non voleva rivelare il
nome del suo benefattore, anche se Alya aveva già capito tutto, soprattutto
dall'espressione accigliata di Adrien.
"Lasciala in pace, Chloè. Sei solo
invidiosa." Intervenne il modello.
"Scommetto che c'è il tuo zampino, vero?" Domandò la biondina
stizzita digrignando i denti.
"Anche se fosse, non sono affari che ti riguardano. A lei quel colore dona
parecchio." Adrien non aggiunse altro e si voltò appena in tempo a
salutare la professoressa appena entrata in classe.
Alya diede una gomitata a Marinette per attirare la
sua attenzione.
"Allora è vero? Te lo ha procurato Adrien?" Domandò nascondendo la
testa dietro a un libro.
Marinette annuì con il capo e di rimando Alya fece il
segno di un cuore con le dita sfarfallando le ciglia innamorate.
"Devi raccontarmi tutto." Bisbigliò e la spiegazione arrivò durante
l'intervallo.
Marinette le disse che
Adrien si era presentato a casa sua con un pacchetto e quando lo aprì, trovò la
boccetta di smalto, il suo amico le aveva detto che si era ritrovato a
origliare inavvertitamente la conversazione delle due ragazze e visto che nello
studio di suo padre ne aveva viste alcune, aveva pensato di regalargliene una.
Lei non poteva accettare, perché se Gabriel se ne fosse accorto sarebbe stato
nei guai e non poteva permetterlo, ma Adrien aveva insistito dicendo che quello
era un regalo e che era contento di poter essere utile se quella era una cosa
che desiderava.
Lo aveva provato subito e con entusiasmo, nonostante la sbavatura perché mentre
Marinette lo aveva steso sotto il suo sguardo attento
e curioso, le mani della ragazza tremavano come una foglia e la pelle si era
sporcata leggermente.
Fortunatamente però un akumatizzato aveva
deciso di colpire Parigi e che con una scusa banale Adrien se ne era dovuto
andare via e lei non era riuscita a ringraziarlo a dovere.
Ci avrebbe pensato poi, anch' ella doveva scappare e raggiungere al più presto
Chat Noir.
La battaglia era molto ardua e nonostante Lady Bug e Chat Noir avessero usato
il loro potere speciale, non erano stati in grado di annientarlo al primo
colpo, e quando entrambi avevano capito come fare, ormai era tardi e l'ultimo
bip dei loro Miraculous li avvertì che era il momento
della ritirata per rifocillare i kwami.
Aprirono una botola e si nascosero all'interno delle fogne, dietro un muro.
Adrien però aveva ancora quel dubbio che lo assillava da giorni, era quasi
sicuro che Marinette fosse Lady Bug e aveva bisogno
di quel dettaglio per averne la certezza.
"Ho fame! Dammi il mio formaggio" Gli ordinò perentorio Plagg.
Adrien strinse gli occhi e chiese scusa mentalmente a Lady Bug per quello che
stava per fare.
"Ehm... Milady! Ho dimenticato il formaggio di Plagg,
hai qualcosa da potermi prestare?"
Plagg inarcò un sopracciglio chiedendosi che cosa
stesse facendo quel decerebrato del suo portatore.
"Sì, certo. Ti passo un macarons."
Macaron...
Adrien sorrise, un po' meno Plagg.
Marinette allungò una mano, e fu in quel momento che
Lady Bug gli servì su di un piatto d'argento la prova tangibile della sua
identità, quello smalto rosso steso male non poteva essere assolutamente una
coincidenza.
"Non ho ancora ringraziato
Adrien, mi scusi solo un attimo, Alya?" Mormorò Marinette
alzandosi dalla sedia, e la castana annuì con un sorriso a trentadue denti.
Marinette si avvicinò al suo compagno di classe e gli
sussurrò un agognato "Grazie per lo smalto."
Adrien le scoccò un'occhiata languida e piena d'amore.
Si alzò e le prese entrambe le mani portandosele al petto.
Il suo cuore batteva forte e le guance di Marinette
divennero cremisi e improvvisamente calde.
"Vedo che lo hai steso bene questa volta."
"S-sì" Balbettò confusa.
"Comunque sono io che devo ringraziare te." Disse con voce calda e
sensuale.
"Pe-perchè?" Marinette
ora tremava e se qualcuno non le avesse portato presto una sedia sarebbe
caduta, in quanto le gambe sembravano essere diventate di gelatina.
Adrien si avvicinò di più a lei, più precisamente al suo orecchio, Marinette sentì il cervello svuotarsi del tutto e brividi
scenderle lungo la schiena.
"Perché finalmente ti ho trovato, Milady."
*
FINE