12. We see what we want
Fred le si affianca e appoggia gli avambracci al davanzale della finestra. Le maniche della camicia bianca sono tirate su fino al gomito e la cravatta è allentata: a guardarlo sembra che sia appena sbocciata l’estate. Invece fuori è autunno e le mani di Hermione troverebbero felicemente riparo strette nei palmi di Fred.
“Sai cosa vedo?” Chiede lei, indicandogli uno snodo di vie verso destra. “All’angolo c’è una piccola libreria e se chiudo gli occhi posso immaginarmici a fine giornata, con il parquet che scricchiola sotto la suola delle mie scarpe e l’odore di libri che riempie l’aria.”
Fred sorride, ma non sta guardando il negozio. Lo sguardo è fisso sulla ciocca di capelli di Hermione tenuta ferma con una molletta dietro l’orecchio. “Tu cosa ci vedi?”
“Conosci la pasticceria in fondo a sinistra? Fanno una crostata di albicocca che è un po’ meno buona di quella di mamma, ma si scioglie comunque in bocca.” Hermione osserva le vene sulla mano di Fred e non si cura di sapere dove lui stia indicando. “Vedo una fetta di quella crostata, una passeggiata al parco e il fruscio delle foglie secche.”
Non si immaginano soli lì per strada: Hermione in libreria mostra a Fred la sua lista di copertine dell’orrore, Fred di fette ne ordina due.
Eccomi qui!
Ormai credo che recuperare le recensioni sia un'impresa colossale, ma cercherò di portarla a termine. Vi mando un abbraccio per tutte le belle parole che mi stanno arrivando: mi fate bene al cuore.
Sia ❤