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Autore: Spensieratezza    20/10/2022    2 recensioni
Ship Ron x Harry /Silente x Piton
Questa è una versione di Harry Potter 3.0
Avete presente la mia fanfiction Harry Potter 2.0? Ecco, provate a immaginarvi la stessa storia, ma cambiando il paring. Se invece di essere innamorato di Draco, Harry fosse stato innamorato di Ron? Cosa sarebbe cambiato? In questa storia riprenderò tante cose di quella fanfiction, per quanto riguarda le cose che volevo cambiare e per la coppia Silente/Piton, che anche in questa versione alternativa, saranno innamorati.
Ps il rating è arancione per dei capitoli che scriverò dopo il quarto anno!
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Regulus Black, Ron Weasley, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più contesti
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Quando Ron si riprese, Harry dovette affrontare un momento molto penoso. Un momento che non avrebbe mai creduto possibile. Il suo migliore amico e ragazzo che aveva scoperto di amare, stava difendendo il loro acerrimo nemico. Il ragazzo che con ogni buona probabilità, lo aveva appena avvelenato.

“Non puoi sapere che sia stato davvero lui.” Gli diceva Ron, in infermeria.

“Io SO che è stato lui, Ron..e non lo perdonerò mai per questo..per me, può marcire all’inferno.”
Ron gli aveva accarezzato una guancia.

“Il mio Harry non parlerebbe MAI così..ricordati quando giocavi con quel mascalzone nell’acqua delirando di piovre e di sirene bellissime..”

“Quell’Harry è morto..non tornerà più..l’ha fatta troppo grossa, stavolta..”

“No, Harry..quel ragazzo è ancora vivo. VIVE! Ed è il ragazzo di cui io sono innamorato profondamente. Un ragazzo che perdona e che è disposto a salvare tutte le pecorelle smarrite che trova in fondo alla via.”

Harry si asciugò gli occhi, mentre Hermione abbracciava entrambi per fare loro coraggio.
“Paragonare Draco a una pecorella smarrita no, però. “ disse Hermione.
Harry rise.
“L’ho detto per farlo ridere.” Disse Ron.

“Ron ha ragione, Harry. Ormai siamo in missione umanitaria e chi ci ferma più oramai?”
“IO sono in missione umanitaria, per adesso voi non fate granchè."
 
Come era prevedibile, Ron iniziò a buttare cuscini all'indirizzo di Harry, aiutato dall'amica e ben presto quella stanza si trasformò in un disastro si piume tutto intorno e sul letto, fino a quando non arrivò Madama Chips buttandosi fuori e sbraitando che Ron aveva bisogno di riposare!

Harry uscì fuori dell'infermiera con un braccio attaccato al collo di Hermione. Non riuscivano a smettere di ridere. Harry si sentiva così felice. Aveva di nuovo l'amicizia della sua migliore amica. Per un attimo la tristezza per il pericolo che Ron aveva appena corso, si fece strada ma allontanò subito quel pensiero. Draco non poteva sapere che Ron avrebbe bevuto da quella bottiglia e anche se era grave lo stesso, non era grave come voler uccidere appositamente un tuo compagno. Sì, anche se li aveva presi in giro poco prima, si rendeva conto che se era quello che era, era anche GRAZIE A LORO e sperava che anche loro lo sapessero che lui lo sapeva, scherzi a parte.





*

Stava vagando per i corridoi della scuola, cercando qualche dolcetto da poter condividere con Hermione, per sopperire alla mancanza del loro migliore amico, ridere insieme a Hermione di quanto era stato stupido quel loro periodo da "rivali " e soprattutto, sopravvivere alle domande che sarebbero arrivate su come si sentivano adesso come "coppia!"

Hermione aveva scherzato sul fatto che avrebbe avuto bisogno di più dolci per questo, Harry era d'accordo, anche se era un po' offeso che lei non avesse voluto accompagnarlo e preferisse non staccarsi dal libro babbano che stesse leggendo.

"È l'ultima volta che mi metti in secondo piano per un libro!" Aveva scherzato Harry e lei gli aveva fatto un piccolo sgambetto in risposta.

Si era tuttavia perso e un po' disorientato si accorse che era davanti al bagno del terzo piano e che c'era qualcuno lì dentro, che con orrore di Harry, piangeva!

No..no..dimmi cosa c’è che non va..io posso aiutarti..” diceva una sorprendente Mirtilla Malcontenta.

“Nessuno può aiutarmi..non posso farlo..non posso..non funzionerà..e se non lo faccio presto..mi ucciderà…” Draco singhiozzava e tremava, poi guardò nello specchio ed ebbe un brivido, vedendo Harry che lo fissava.
 
Guardare Draco piangere con le lacrime  che gli scendevano giù per le guance, sentirlo singhiozzare in quel modo, fu sconvolgente per me Purtroppo Draco mi vide dallo specchio e non sembrò affatto contento di essersi fatto sorprendere  in quelle condizioni. Proprio da me, poi!

Mirtilla appena mi vide e vide l'espressione di Draco, sparì e da un lato gliene fui grato. Almeno non dovevo preoccuparmi anche di lei, ma Draco era ancora una minaccia! Afferrò la bacchetta per attaccarmi e io feci lo stesso. Dovevo difendermi.

Tentai l’incantesimo Levicorpus ma lui la bloccò, tentai l’incantesimo delle pastoie ma bloccò anche quello.


“Crucio!”
Non successe niente, Harry restò a guardarlo attonito e terrorizzato.
“Ma che…Crucio!!”
“Non funzionerà, Draco..” disse Harry. Era leggermente meno terrorizzato, ma non si poteva dire che fosse proprio calmo.
Questo lo dici te, CRUCIO!”
“Devi VOLERLO. Come lo voleva quella maledetta di tua zia Bellatrix..” disse Harry, livoroso ancora al ricordo.

“Oh, puoi star certo che io voglio farti MOLTO MALE, Potter!” Draco era isterico e Harry sapeva che doveva scegliere con cura le parole esatte.

“Non vuoi torturarmi..come non volevi avvelenare Ron, non è vero? Non volevi avvelenare neanche Silente, per questo eri qui..per questo..tu..ti obbligano, non è vero?”

Draco, che era sbiancato quando Harry gli aveva detto tutte quelle cose, aveva scelto in un lampo, di non rispondere alle sue accuse e di muoversi d’istinto per l’orgoglio ancora ferito dall’umiliazione di averlo visto piangere.

“Al diavolo, non ho bisogno di una bacchetta. Io ti uccido a mani nude, Potter!”
Sembrava un invasato. Il primo pugno, lo colpì in pieno viso, inaspettato. Bruciava, ma Harry non reagì.
“Combatti!” gridava lui.

Ma Harry non lo faceva, anzi, avanzò verso di lui e Harry si prese un altro pugno.
“Siamo lenti oggi eh? Si direbbe che il veleno l’abbia preso te e non il tuo amico e amante.”

Sebbene fosse una frase terribile da dire, Harry trattenne l’impulso di ricambiare il suo pugno. Nella sfumatura di Draco, c’era un’inflessione strana. Non goduriosa, piuttosto arrabbiata, sofferente..ma arrabbiata con sé stesso, non con lui.

Ron aveva ragione! Draco soffriva per primo, per quello che aveva fatto!

Draco, incavolato perché Harry fece segno di avvicinarsi a lui, gli mollò un altro pugno e Harry quasi cadde carponi, ma si trattenne senza ricambiare un’altra volta.

“Combatti, VIGLIACCO!” gli gridò Draco e sembrava come se non fosse mai stato interrotto. Aveva la faccia piena di lacrime.

“Non provo nessun piacere a sfidare a duello, qualcuno distrutto dal dolore.” Disse Harry e buttò la sua bacchetta a terra senza  essere fermato da Draco stavolta.
“Mollami..Potter..che fai..Mol..”

Ma Harry non lo fece. Afferrò la manica della sua felpa e la attirò verso di lui, tra le sue braccia.
Draco finì così abbracciato a lui, ma stavolta non lo mandò via, né lo picchiò.

Restò a piangere come un bambino, singhiozzando contro la sua spalla. Sembravano ENTRAMBI bambini. Inginocchiati sul freddo pavimento, abbracciati come fanciulli.

“Perché stai facendo questo, Potter!”

Era proprio come un bambino. Avvinghiato a me, mi bagnava la felpa di lacrime..ma non mi mollava. E io provavo un incredibile pena per lui..non sapevo cosa dirgli..quali parole bisogna usare per consolare il tuo acerrimo nemico che poche ore fa, ha rischiato di uccidere la persona che più ami al mondo?

Draco??”

Davanti a noi, la persona che meno di tutti, pensavo di incontrare. Luna Lovegood.

“Ohhh, ma non va bene così. Il sole deve stare accanto all’acqua VERA, della natura, altrimenti il sole non potrà risplendere come si deve e si ammalerà!”

“Ma che sta dicendo..mandala via..” disse Draco voltandosi dall’altra parte. Reazione estremamente bizzarra da parte sua. In un momento normale forse l’avrebbe insultata. Era un segno evidente di quanto stesse male.

“Luna, per favore, lasciaci soli. Non è il momento.”

“Certo che non lo è!” sbottò lei piuttosto arrabbiata. “Se foste di sotto, tutto questo non sarebbe successo! L’acqua del lago avrebbe zampillato vita e anche il sole dentro questo ragazzo, avrebbe potuto risplendere e manifestarsi, invece guardalo!”

Ero ormai completamente sconcertato..non ero sicuro di aver capito cosa Luna volesse dirci, ma le sue parole avevano una certa bellezza..che mi trafiggevano comunque..riuscirono in qualche maniera a scuotere anche Draco, anche se non ero sicuro se provasse la mia stessa costernazione di confusione o piuttosto rabbia per sentire quei deliri.

“Andiamo in giardino, così ti mostro che ho ragione, ok?” gli chiese Luna, tendendogli una mano e incredibilmente Draco la prese.
Ero sconvolto. Draco stava obbedendo a quella ragazza, che solo pochi giorni fa lo aveva baciato.

Draco non obbediva a NESSUNO.





















Note dell'autrice:  ciao ragazzi! Rieccomi finalmente anche in questa storia! Vi prometto che farò di tutto per cercare di non farla cadere più nell'oblio xd qui abbiamo Harry che consola Draco. È sempre stata una scena che avrei voluto vedere nei libri!
   
 
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