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Autore: The Rosablue91    09/11/2022    2 recensioni
Dal testo:
Gli spartani si distanziarono il principe guardava deliziato il fuoco che divorava tutto.
-Sarai contento, ora- chiese l’oracolo impotente e affranto.
-Questo è solo l’inizio- ghignò da sotto l’elmo.
[...]
-...e fino a che non verranno a riprendersi Lucy che nel frattempo sara nostra gradita ospite a Sparta, tu dovrai badare a lei-
-Cosa?! Devo fargli da balia? Ma io-
-Non discutere, Natsu! Obbedisci!- sentenzio il re al figlio ribelle.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajeel/Levy, Gray/Juvia, Natsu/Lucy
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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L’unione fa la forza

 
Sparta
Maledizione! Gli era sfuggita un’altra volta sotto il suo naso. Pur di aver intimato a quegli inetti di essere più vigili si erano fatti fregare ancora! Lucy non c’era quando era andato a trovarla ma nel suo letto aveva trovato solo un mucchio di cuscini ammucchiati e aveva spedito quei beoti a cercarla.
-Inutile che tu faccia ispezionare il palazzo, lei non è più qui mio re- lo avvisò Selene.
-E allora se non è qui usa le tue abilità di oracolo e stanala- ruggì a quella donna.
-Lo già fatto- e glielo rivelò poi voltò le spalle-io intanto ti aspetterò alla statua dio Ares-sama a dopo-lo salutò intanto Ignia si avviò dove si trovava Lucy.
 
 
La casa di Mirajane era alquanto modesta non adibita ad ospitare tutti quei nuovi venuti, cominciavano tutti a sentirsi un po’ stretti, Elfman lanciava occhiatacce di ammonimento verso i due idioti che facevano gli occhi dolci alla sua sorellina più piccola.
-Ti piace il teatro?-
-Ehm… ecco a dire la verità non ci sono mai andata-
-Allora devi venire ad Atene saresti mia gradita ospite a casa mia e-
Bixlow interruppe la galante proposta di Freed come nel suo stile-Non stare a sentirlo baby, dovresti venire a casa mia ti tratterò come una regina parola mia- ma prima che Freed gli dicesse di tapparsi la bocca Laxus li interruppe- tacete con queste proposte sembrate due galletti, ora abbiamo problemi più seri- i due ragazzi chinarono la testa risentiti emettendo un-perdonaci Laxus-
Il biondo ateniese emise un sospiro-ora la nostra priorità è liberare Erza e Gerard-
-Vorrei sapere come?- chiese Cana.
-Potremo travestirci da soldati spartani e introdurci nelle prigioni-
-Potemmo indicarvi dove si trovano le celle noi lo sappiamo, vero Mira-nee?-
La maggiore degli Strauss annuì-esatto potremo tracciare la strada ad occhi chiusi-
-Bene or- qualcuno da fuori chiamò –Lucy- che ebbe un brivido freddo lungo la schiena, come accidenti aveva fatto a trovarla? Levy andò alla finestra e sussultò-maledizione! Ignia è qui!-
Tutti si alzarono Minerva e Meldy portarono le mani all’elsa della spada ma Laxus fece cenno di fermarle.
-Lucy esci tanto so che sei li dentro- disse con un tono di voce palesemente annoiato il re.
-Che aspettiamo? Usciamo e facciamogli vedere chi comanda-
-Taci Minerva! Non vedi fuori quanti sono? Ci uccideranno non appena metteremo piede fuori casa- commentò Freed a quella donna amante della lotta.
-Non farmi arrabbiare se non vuoi che ciò che è successo agli ateniesi succeda alla feccia Ilota ti do tre secondi per decidere, uno-
L’immagine di quelle torce umane che cadevano a terra esamini consumate da quel fuoco divoratore si abbatterono su di lei, non poteva assolutamente che una tragedia simile si ripetesse a discapito di innocenti.
-Mi consegnerò a lui- disse atona.
-Aspetta non dirai sul serio?- chiese Levy come se Lucy fosse impazzita.
-Juvia è d’accordo con Levy non puoi farlo-
-Non capite che ucciderà gli Iloti se non vado da lui? Mi dispiace aver dato vano il vostro atto eroico ma devo andare e nessuno mi fermerà- i ragazzi erano combattuti ma sapevano che quella era la miglior decisione.
-…due-
Lucy andò alla porta ma Wendy la bloccò scuotendo la testa-no Lucy, non farlo!-
-Devo farlo, grazie per essere venuta a cercarmi Wendy- la oltrepassò ed emerse fuori dove Ignia l’aspettava su quella biga con gli spartani armati di quel fuoco maledetto alcuni puntavano le armi contro le case dei civili.
-Tre- concluse infine il re con un sorriso trionfante, Lucy si incamminò sconfitta verso di lui che annuì-la tua bravata ti sarebbe costata cara se non fossi tornata sui tuoi passi-la costrinse a salire, partirono subito ma non stavano tornando a palazzo bensì da un’altra parte-dove stiamo andando?- si pentì di averlo chiesto.
Della folla si stava ammansando-Sai ho deciso di inaugurare in questa nuova alba la guerra e tu mia cara Lucy sarai l’ospite d’onore che aprirà i festeggiamenti- arrivarono davanti alla statua di Ares incatenato dove vi erano delle pire, tre per la precisione li c’era anche Selene che teneva con una mano una torcia, la salutò come fossero vecchie amiche e si ricordò quella profezia che proprio Selene le annunciò tempo fa ora più pericolosa che mai le riecheggiò nella mente.
‘’Tre pire… tre sacrifici… la scelta spetterà a te’’
La folla stava aumentando sempre di più e Ignia si rivolse a loro-Mio popolo l’attesa è finita presto avremo la nostra vendetta! E schiacceremo l’odiata Atene! Portate i sacrifici!- Lucy vide con immenso orrore tre ragazzi delle quali riconobbe la povera Mavis spintonati malamente verso di loro, Ignia prese la  torcia da Selene non aveva ancora finito la sua delirante manifestazione-oggi offriremo queste vittime di alto rango ad Ares-sama possa la sua forza e il suo favore proteggerci durante la battaglia e sarà la nostra futura regina a dare inizio alle danze-la folla lanciò ovazioni Ignia gli ficcò nelle mani la torcia mentre i tre stavano lottando per non essere legati alle pire fissò la torcia fumante stringendola tra le dita e infine Ignia ne aveva abbastanza a costo di morire non voleva più partecipare a quel gioco.
-No!- lanciò la torcia lontano e tutti rimasero in silenzio Ignia strinse i pugni-hai detto, no?-
Lucy rimase dritta e decisa a sfidarlo-Esatto! No ad uccidere innocenti! No ha voler iniziare un’altra assurda guerra! No ad essere la tua regina! Io dico no a tutto questo!-
-Tu piccola… tu obbedirai a me!- tentò di dirigersi verso di lei ma una freccia si conficcò ai piedi di Ignia, il re diresse lo sguardo verso l’arciere che si rivelò essere Natsu.
-Natsu!- esclamò Lucy con le lacrime agli occhi, Ignia lo fissò con odio era ancora vivo! Un mormorio si accese tra la folla.
Ignia non perse la spavalderia-Che gentile essere venuto Natsu, hai compreso il tuo errore e sei venuto a fare ammenda?-
-Sono venuto qui per fermarti, fratello, e ti consiglio di lasciare andare Lucy e gli altri se vuoi avere salva la vita-
-Un traditore come me che osa minacciare il re? Quanto puoi essere caduto in basso?-
-Qui se c’è un traditore sei solo tu- affianco di Natsu c’era Zeref che sfidava Ignia con lo sguardo e intimò-ridammi Mavis, immediatamente-
-Zeref!- Mavis gridò di sollievo sempre tenuta bloccata.
-Oh allora i traditori non sono uno ma due, avrei dovuto immaginare che saresti accorso nell’aiuto del tuo fratellino ma proteggere un assassino Zeref questo non è da te- disse Ignia scuotendo il capo.
-Che faccia di bronzo! Sai bene che non è stato Natsu ad uccidere nostro padre!-
-Già! Sei stato tu! E mi hai costretto a confessare un crimine che non avevo commesso!-
Alcuni spartani erano indecisi ma Ignia ribatté- miei sudditi non fatevi ingannare da questi due traditori! Loro hanno cospirato entrambi alla morte di mio padre! Uccideteli!-
-Non avevamo un piano migliore? E dov’è Gajeel? Non doveva arrivare con i rinforzi?- borbottò Gray tirando fuori la spada mentre gli spartani li circondavano.
-La domanda migliore è un’altra, perché mi caccio sempre in queste situazioni quanto ci siete di mezzo voi?-si lamentò Lyon.
-Ma finitela di lamentarvi o sparite- li seccò Invel.
-IGNIA ADESSO BASTA!!!- rimbombò una voce la lotta si fermò prima di iniziare quella voce che aveva osato andare contro il re proveniva dagli efori sembravano di più dall’ultima volta che Lucy li aveva visti.
-Atlas osi forse andare contro di me? Il tuo re?-
-Tu non sei il mio re, Ignia, ti sei autoproclamato re di Sparta quando saresti l’ultima persona a sedere sul trono, è Natsu l’erede legittimo-
-Sei pazzo vecchio pure tu appoggi questo assassino?-
La figura che era dietro ad Atlas si fece avanti-non gettare fango su tuo fratello e non macchiarti di altri crimini ne hai già commessi a sufficienza- l’uomo si scoprì il volto e per una volta Lucy vide Ignia ammutolire e indietreggiare i soldati mormorare sorpresi e attoniti.
Gli sguardi di Natsu e Zeref riprendere vita-Padre!-
-Il re?!-
La confusione gli fece perdere il controllo e l’ammissione della sua colpa-N… non è possibile! Tu sei morto! Io ti ho ucciso!-
-Allora è stato Ignia?-
-Ha davvero dato la colpa al principe Natsu?
-Selene perché non sei riuscita a prevedere questo?!!- le sibilò Ignia e Selene scosse le spalle confusa.
-No non mi hai ucciso, quando sono caduto Metallicana mi ha salvato la vita e siamo caduti dentro un anfratto, ma durante la caduta per proteggermi Metallicana si è ferito così siamo andati alla casa di Lyon, dove ci siamo nascosti il tempo sufficiente perché si riprendesse -
-Ecco chi aveva rubato dalle mie scorte di erba medica e abusato della casa in mia assenza- disse Lyon ripensandoci alle sue cose fuori posto.
Igneel continuò il racconto-Successivamente ci siamo rintanati nelle grotte e ho visto come hai ridotto tuo fratello in fin di vita- disse Igneel e Natsu sorrise-sapevo che non poteva essere un sogno c’eri tu a darmi la forza, padre-
Anche Igneel sorrise-perdonami se non mi sono rivelato subito ma era ancora troppo presto. Infine siamo andati dagli efori a chiedere aiuto, arrenditi Ignia ormai sei circondato, fuori Sparta c’è un esercito con i nostri più fidi alleati e Metallicana in testa, lascia perdere la tua stupida ambizione, hai ingannato, istigato e ucciso senza pietà tu non sei e mai sarai un re-
Ignia scoppiò a ridere-Sei tu che dovevi stare rintanato come un coniglio, padre, ora che ho quest’arma né tu né nessun altro mi intralcerete, uomini uccideteli!- sbraitò con occhi spiritati.
Solo che circa la metà puntarono le armi contro di lui-che cosa fate?! Osate tradirmi ingrati?!-
-Se è così che stanno le cose noi non vogliamo una feccia come re di Sparta!-
Nel frattempo qualcuno approfittò della confusione per liberare Mavis e gli altri, Laxus, Freed e Bixlow misero fuori gioco le guardie.
Qualcuno afferrò Lucy e le storse il braccio molto forte facendola urlare dal dolore intanto Jienma e Zirconis erano arrivati davanti  insieme ad altri soldati e proteggevano Ignia creando un muro di fiamme tenendo lontani gli avversari mentre Ignia teneva in ostaggio Lucy.
-Ignia! Lasciala andare!- urlò Natsu.
-Se la vuoi così tanto vieni ad affrontarmi o mi temi, Natsu?- lo sfidò.
Natsu sfoderò la spada e si incamminò verso di lui, Ignia accennò ai suoi di lasciarlo passare e si ritrovarono faccia a faccia-avrei dovuto sbarazzarmi di te personalmente-
-Ignia puoi ancora fermarti!- lo scongiurò il fratello che nonostante quello che gli aveva fatto non voleva la sua morte.
Ignia spintonò via Lucy a terra in malo modo che venne aiutata da Selene a rialzarsi.
-Pensi sul serio di battermi, Natsu? Tu che mi sei sempre stato inferiore nel combattimento? Anzi in tutto-gli affondi erano dettati dalla rabbia e dalla sicurezza un grosso errore per Ignia dall’altro canto Natsu era lucido e aveva sangue freddo.
Ma nessuno dei due si prepararono a quello che successe dopo.
La terra tremò ferocemente!
-La furia degli dei è su di noi!- gridò Zirconis che lanciò per terra la sua arma e corse via-scappiamo!- ci fu il panico e i soldati scapparono da tutte le parti i fedeli di Ignia abbandonarono il campo compreso Jienma ma re Igneel mantenne la compostezza cercando di calmare la folla- niente panico!-
-E adesso che succede?- chiese Gray a nessuno in particolare ma Lyon rispose ad una domanda.
-Perché non sono rimasto a casa?!-
-Gray-sama! Lyon-sama!- gridò in quel momento una voce, Juvia si stava facendo strada tra quei corpi presi dal panico, Gray e Lyon si precipitarono verso di lei.
-Juvia!- la ragazza lo stritolò in un abbraccio e Gray poté tirare un sospiro di sollievo stava bene.
-Gray-sama è tornato per Juvia!-
Lyon era caduto a terra spinto bruscamente a terra-ti sei fatto male?- chiese una voce femminile, una dea dai capelli rosa gli apparve davanti doveva essere Artemide la dea della caccia-sono commosso che una bellissima dea si preoccupi di un uomo qualunque come me tale misericordia è troppo-Gray gli dette uno scappellotto in quella testa albina-finiscila di fare la corte per ogni ragazza carina che vedi! Ora non è il momento e tirati su deficiente!-
-Ma perché rovini sempre i momenti migliori- accidenti a Gray.
Dovevano mettersi a riparo e alla svelta ormai diramavano panico e caos.
Tuttavia Natsu e Ignia continuarono a combattere-Ignia fermati è pericoloso stare qui!-
Lui rise e la luce dei suoi occhi rifletté qualcosa un non so che di crudele e pericoloso-non me ne andrò di qui finché non ti avrò annientato!-
Nella statua di Ares si formarono delle crepe.
Natsu fece volare la spada di Ignia e lo spinse a terra-arrenditi Ignia adesso è finita-
Ignia strinse i pugni -come preferisci- e si alzò ma con uno scatto gli gettò negli occhi terra e Natsu venne accecato-maledetto-imprecò.
Fu il turno di Ignia di spingere Natsu verso la statua di Ares che accumulava sempre più crepe e pareva un mosaico –sempre il solito ingenuo, fratellino-
-Natsu!- urlò Lucy angosciata l’unica cosa che poteva fare Natsu era mettersi in posizione di difesa ma anche se non poteva vedere poteva sentire.
-Addio Natsu!- Ignia si preparò a conficcare la spada mirando al cuore ma all’ultimo Natsu si scansò e la spada si conficcò nei piedi della statua, Lucy corse in soccorso di Natsu che stava pian piano riacquisendo la vista.
Un’altra scossa e stavolta più potente della prima.
-Ignia vieni via di li! Allontanati dalla statua di Ares-sama- urlò Selene mentre stava ancora perdendo tempo a estrarre la spada.
-Cosa?!- ma fu troppo tardi la statua andò in pezzi e sommersero Ignia, d’istinto Natsu abbracciò Lucy per proteggerla quando la terra smise di tremare attorno a loro c’era soltanto un alone formato da detriti e polvere e un pianto straziante i due ragazzi aprirono gli occhi e videro Selene in ginocchio a terra accanto al corpo senza vita del fratello.
Nessuno proferì parola Lucy si strinse di più a Natsu e lui le coprì le spalle col braccio uniti in un momento di cordoglio nonostante ciò che aveva fatto loro Ignia rimasero in silenzio con occhi cupi e il singhiozzante pianto di Selene che smorzava quel silenzio teneva una tetra compagnia.
 
 
                                                                         ***
 
Olimpia due mesi dopo
La torcia di Olimpa era luminosa e svettante come il sole le atlete si stavano preparando e Lucy era tra queste ora che si era sposata con Natsu aveva pieno diritto di partecipare ai giochi.
Ne erano accadute di cose in quei giorni.
Quando la minaccia di Ignia fu debellata e fu ristabilito l’ordine, i suoi subalterni vennero come Zirconis e Jienma vennero incarcerati mentre Selene se la cavò con l’esilio in terre lontane fu soprattutto l’influenza di suo zio a evitargli la prigione o peggio ancora la morte.
Wendy era tornata a Delfi insieme a Porlyusika e Mest avevano deciso di ricostruire la Polis dalle sue ceneri la ragazzina le aveva scritto che anche Erik e gli altri ex mercenari avevano deciso di accompagnarle, volevano ricominciare da capo e avere un posto tutto loro un posto dove poter chiamare casa.
Gerard tornò ad Argo con l’intenzione di ristabilire l’ordine e la gente accolse il principe festante e i suoi soldati si misero agli ordini del nuovo re quello precedente venne confinato perché instabile e pericoloso, la formula del fuoco greco venne distrutta e le armi pure erano troppo pericolose e il mondo non era ancora pronto per armi di distruzione, l’alchimista l’avevano ritrovato morto.
Erza aveva riabbracciato suo nonno quando era tornata ad Atene ma lo aveva informato che avrebbe lasciato la sua carica di sacerdotessa per raggiungere Gerard, Belseron aveva accettato la sua decisione con filosofia era giusto che la nipote si ricongiungesse all’uomo che amava presto sarebbe stata eletta una nuova sacerdotessa e Cana l’aveva accompagnata suo padre l’arconte Clive pianse come un bambino stringendola nei venti minuti successivi con protesta della giovane ma sotto sotto raccontò ad Erza che le era mancato.
Zeref e Mavis finalmente convolarono a nozze con la partecipazione di parenti e amici dove vennero incoronati re e regina di Megalopolis.
Re Igneel aveva pianto per la morte di suo figlio e si incolpava ancora per non essere stato troppo vicino a Ignia avrebbe dovuto essere più presente durante l’infanzia forse non sarebbe diventato l’essere assetato di potere e distruzione.
Tuttavia la sua decisione fu abdicare a favore di Natsu, Sparta voleva un re giovane e dinamico su questo non aveva cambiato idea e non fu l’unico a lasciare il posto al figlio anche il generale Metallicana volle mettere la spada al chiodo dicendo che era troppo vecchio per certe cose per lasciare il posto a Gajeel cosa che ebbe delle rimostranze.
-E chi mi tormenterà nei miei allenamenti nessuno lo faceva meglio di te, vecchio- non si sentiva ancora pronto a prendere il posto del padre.
E l’ex generale propose ghignando esattamente come Gajeel-Beh tanto per cominciare tu e la tua donna potreste darvi da fare e darmi dei nipoti, che ne dite ghi, ghi, ghi?-
Per la prima volta Levy vide Gajeel arrossire come un gambero-Vacci piano ancora non gli ho fatto la proposta?!-
-E che cosa aspetti le calende greche?-
Levy scosse la testa e mormorò-Tale padre tale figlio- effettivamente si somigliavano più di quanto credessero.
 Suo padre Jude si era precipitato a Sparta per riabbracciarla non era mai stato incline a slanci di affetto ma quella volta aveva lasciato da parte la sua compostezza di arconte e si era lasciato andare al pianto non l’aveva mai visto così fragile e le aveva chiesto perdono per averla tenuto all’oscuro di tutto che lo aveva fatto solo per proteggerla, Lucy dal canto suo scosse la testa dicendogli che non importava più e non provava alcun rancore il peggio era passato.
Poi si era fatto avanti il suo Natsu  da prima suo padre lo aveva fissato intimidatorio ma poi il ragazzo aveva parlato nel suo modo schietto –chiedo la mano di vostra figlia nobile Hearthphilia-
-Solo se Lucy acconsente altrimenti non se ne fa nulla-
Lucy guardò sorpresa suo padre non credendo alle sue orecchie che concedeva tale condiscendenza-dici davvero, papà?-
Annuì e i tratti severi del genitore si ammorbidirono-ne hai passate tante ed è giusto che tu scelga l’uomo che ami e poi-si grattò la nuca con un dito-non mi spiego come mai improvvisamente mi sono arrivate proposte di matrimonio rivolte a te figlia mia, rampolli di ricche famiglie che non ho mai incontrato-
Lo sguardo di Natsu divenne torvo e Lucy guardò da un’altra parte il suo debutto alla festa aveva lasciato il segno ma aveva già fatto la sua scelta e prese la mano calda di Natsu-io ho già preso la mia decisione e voglio Natsu-sorrise raggiante la ragazza suo padre poggiò la mano su quella dei ragazzi e sorrise-avete la mia benedizione figli miei-
E un’altra mano si aggiunse-e la mia-
-Re Igneel?- chiese l’arconte Jude.
Egli scosse le testa-No non sono più il re ho abdicato a favore del mio ragazzo qui presente- indicando Natsu.
-Re o no se farà soffrire la mia bambina non lo salverà il suo titolo dalla mia ira- lo avvertì
-La proteggerò e l’amerò da qui fino alla fine su questo non c’è alcun dubbio-
E poi il turno delle loro nozze quello fu il giorno più felice della vita di Lucy anzi della loro nuova vita insieme.
Non c’era più spazio per la guerra e le Olimpiadi erano un modo per inaugurare l’inizio di una nuova era di pace e prosperità.
Sugli spalti c’erano tutti i capi di Stato re, regine ma molti rappresentanti erano proprio li a partecipare ai giochi.
-I prossimi sfidanti sono Rouge principe della Cynuria e Minerva delle Amazzoni per la lotta libera-
I due contendenti si scambiarono i saluti-ti avverto non ci andrò leggero con te solo perché sei una donna-
-Ho tutta l’intenzione di fare sul serio anche se sei un uomo, principino-
-Non vedo l’ora-
-Vai Rouge! Fagli vedere chi è che comanda!- gli fischiò Sting.
-Sting-sama!- replicò Yukino.
L’intuito di Mirajane non sbagliava si è scoperto che Minerva non era altri che la figlia di Jienma l’aveva abbandonata nel bosco da piccola perché reputata inutile e la sua sparizione l’aveva giustificata dicendo che era stata divorata dai lupi.
Non voleva saperne del padre che l’aveva abbandonata Natsu aveva detto che l’avrebbe accolta volentieri ma lei aveva rifiutato dicendo che si sentiva un’amazzone.
-Coraggio Minerva distruggilo!-lo incitò Meldy e vide Lyon avvicinarsi e sussurrargli qualcosa all’orecchio la ragazza arrossì.
Lyon che voleva tenere le distanze da Sparta o da Gray finì per partecipare ai giochi quando seppe che una certa amazzone sarebbe venuta, Gray e Juvia erano la coppia di innamorati più felici dell’intera Laconia il moro la sommergeva di attenzioni e premure dopo il suo atteggiamento perennemente distaccato e forse voleva farsi perdonare per averla lasciata sola.
Di tanto in tanto Laxus veniva in visita a Sparta per parlare a Natsu di affari di Stato e tenere un rapporto di amicizia fra le polis di Atene e Sparta, Lucy aveva sentito che aveva portato delle nuove idee all’aeropago e voleva intraprendere una carriera di politico tuttavia oltre a Natsu si fermava volentieri da Mirajane più di una volta li aveva visti fare lunghe passeggiate.
Mentre Lisanna non era stata altrettanto fortuna con due ammiratori come Bixlow e Freed che non la lasciavano sola nemmeno per un momento quando Laxus partiva per Sparta loro due lo seguivano per andare da lei.
E Elfman che avrebbe voluto togliere dai piedi gli spasimanti delle sorelle trovò un ostacolo in Evergreen che gli impediva in tutti i modi di intervenire era un ordine di Laxus il suo signore e padrone e non le restava che obbedire tuttavia trovava divertente punzecchiare quel bel bestione albino un divertimento che non poteva più fare a meno.
-E ora la regina Lucy di Sparta con il lancio del disco contro Erza la regina di Argo-
Toccava a lei!
-Sei pronta, mia regina?- le domandò il suo Natsu con il suo sorriso più luminoso del sole.
-Certamente, mio re! Vedrai come sono migliorata- ricambiando con un sorriso da regina.

 
 
 
                                                                      Fine
 
 

Angolo autrice: Si ragazzi finalmente siamo alla conclusione di questa luuuuunga storia, voglio ringraziare tutti coloro dal profondo del cuore chi ha messo la mia storia nelle preferite/seguite/ricordate chi ha trovato qualche minuto del suo tempo per recensirla e i lettori silenziosi un grazie a tutti voi.
Vi mando un mega abbraccio.
Spero di tornare presto con altre storie.

   
 
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