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Autore: Carme93    31/12/2022    1 recensioni
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Scozia, Gran Bretagna.
Ancora una volta la scuola inglese ospiterà uno dei più prestigiosi tornei della storia magica.
Scorpius Malfoy, Lily Potter e Hugo Weasley riusciranno a conquistare la gloria eterna e la vittoria per la loro Scuola?
Non vi resta che scoprirlo.
[Questa storia partecipa all'iniziativa "Torneo Tremaghi - Harry Potter Edition" indetta sulla pagina Facebook L'angolo di Madama Rosmerta].
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hugo Weasley, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Prologo




 
Tre Campioni per Hogwarts
 


Quella sera la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts era in un forte stato di eccitazione, perché non solo era Halloween, una festa particolarmente amata dai maghi e dalle streghe di tutto il mondo, ma anche perché sarebbe stata inaugurata la nuova edizione del Torneo Tremaghi.
Si trattava di una competizione secolare che vedeva affrontarsi le tre Scuole di magia più importanti d’Europa: Hogwarts, l’Accademia di Magia di Beauxbatons e l’Accademia di Durmstrang.
Le delegazioni rappresentative delle Scuole erano giunte in Scozia il pomeriggio prima e quella sera sarebbero stati scelti i Campioni che si sarebbero sfidati in tre pericolosissime prove.
Rispetto all’ultima edizione, svoltasi nel 1994, vi erano due importanti novità: avrebbero potuto partecipare tutti gli studenti dal quinto anno in su e, soprattutto, sarebbero stati selezionati tre Campioni per ogni Scuola. Quest’ultima decisione era stata presa per mettere in gioco le capacità di cooperazione e di strategia dei giovani in gara, ma anche per garantire una maggiore sicurezza. Ognuno dei tre Campioni avrebbe affrontato una prova. L’abbinamento prova-Campione sarebbe toccato ai ragazzi stessi.
Il banchetto di Halloween era sempre eccezionale, ma quella sera più che mai la Scuola aveva cercato d’impressionare gli ospiti: l’intera squadra dei Cavalieri Senza Testa aveva accettato di esibirsi; una compagnia di spaventosi scheletri era stata ingaggiata dalla Preside McGranitt e, naturalmente, gli elfi domestici si era superati nel creare dei veri e propri capolavori culinari tipici della cucina inglese, francese e del Nord Europa.
Nonostante ciò, il momento più atteso della serata era previsto per la fine del banchetto: il Calice di Fuoco, manufatto magico molto antico, avrebbe selezionato i nove Campioni. Proprio per questo motivo l’affollata Sala Grande tacque all’improvviso quando i tre Presidi, Minerva McGranitt, Madame Olympe Maxime e il professor Marek Mrṧtìk, si alzarono seguiti dal Capo del Dipartimento per la Cooperazione Magica Internazionale, Draco Malfoy, il Capo del Dipartimento per i Giochi Magici, Marcus Flint e il Ministro della Magia inglese Hermione Granger.
Il Calice di Fuoco fu portato di fronte alla pedana su cui si ergeva il Tavolo delle Autorità.
La McGranitt impartì una serie di istruzioni che i futuri Campioni avrebbero dovuto seguire, poi una fiamma si levò dal Calice. Per primi furono nominati i Campioni di Beauxbatons, poi quelli di Durmstrang. La tensione e l’eccitazione degli studenti di Hogwarts era ormai al culmine quando il Calice s’infiammò nuovamente e una strisciolina di carta volò tra le mani della Preside.
«Lily Luna Potter».
Lily era una ragazzina fin troppo nota non solo nella Scuola, ma in tutto il mondo magico inglese e non solo perché era figlia di Harry Potter, l’eroe della seconda guerra magica. A Scuola ella era nota per il suo carattere giocoso e determinato, si cacciava spesso nei guai con le sue compagne di scorribande, le Malandrine, e cedeva facilmente alle provocazioni dei Serpeverde. Frequentava il quinto anno, era particolarmente abile in Difesa contro le Arti Oscure e Pozioni (quando si ricordava di studiare) ed era da poco diventata battitrice della squadra di Quidditch della sua Casa.
Un clamoroso applauso accompagnato da fischi e urla, degni di uno stadio di Quidditch, si alzò dal tavolo dei Grifondoro. La ragazza batté il cinque ad alcuni compagni e strinse alcune mani prima di dirigersi verso la stanza indicata dalla Preside.
Alla sua scomparsa la Sala piombò di nuovo in un silenzio carico di attesa e tutti osservarono quasi trattenendo il respiro il Calice di Fuoco.
«Scorpius Hyperion Malfoy».
Questa volta fu il tavolo all’estrema sinistra, quello dei Serpeverde, a scoppiare in un boato entusiasta.
Scorpius, Prefetto e Capitano della squadra di Quidditch della sua Casa, proveniva da una famiglia nota quasi quanto quella di Lily, ma purtroppo non sempre positivamente per cui il giovane doveva costantemente combattere per non essere assimilato ai peggiori luoghi comuni sui Malfoy. Strinse le mani dei compagni e lanciò uno sguardo al tavolo dei Grifondoro, incontrando immediatamente gli occhi determinati di Rose Weasley. Il loro sogno era affrontare quell’avventura insieme. Adesso rimaneva solo un posto. E lei l’avrebbe presa veramente male se non fosse stata scelta. Distolse lo sguardo temendo che il padre, completamente all’oscuro della loro relazione, potesse sospettare qualcosa. Prese un bel respiro e seguì la scia di Lily Potter.
Minerva McGranitt strinse tra le mani l’ultimo cartiglio perfettamente ritagliato da una pergamena e lesse il nome ordinatamente riportato su di essa, scoprendo di non essere per nulla sorpresa: «Hugo Weasley».
Il tavolo dei Grifondoro scoppiò per la seconda volta in un sonoro applauso, ma un occhio attento avrebbe potuto notare la reazione sorpresa dei cugini Potter-Weasley: ognuno di loro avrebbe potuto scommettere i propri risparmi, future paghette e manici di scopa che il terzo Campione sarebbe stata Rose Weasley.
Hugo era un ragazzo di quindici anni, molto riservato e tranquillo e, personalmente, si era candidato solo su sollecitazione di Lily e degli altri compagni del quinto anno. Non avrebbe mai pensato di essere scelto. Senza contare che era perfettamente consapevole di quanto sua sorella tenesse a quell’opportunità.
Per un attimo tenne gli occhi fissi sul suo piatto dorato perfettamente pulito e giochicchiò con la spilla da Prefetto, quasi sperando di aver sentito male e che i compagni stessero applaudendo qualcun altro.
«Hugo Weasley» ripeté la Preside.
«E dai Hugo» sbottò Alice Paciock tirandogli una gomitata. «Devi andare».
Avrebbe voluto dirle che non voleva, ma sarebbe stato sciocco considerando che nessuno di loro aveva possibilità di scelta. Essere selezionati dal Calice di Fuoco equivaleva a stipulare un patto magico vincolante. In poche parole era fregato. Si alzò lentamente ed evitò lo sguardo di sua sorella.
Sfilò rapidamente verso il tavolo dei professori e poi attraverso la porta che aveva già inghiottito Lily e Scorpius. Questi ultimi, appena lo videro, reagirono in modo differente: sua cugina strillò come di fronte a un goal delle Holyead Harpies e lo strinse in un abbraccio; il Serpeverde lo fissò scioccato per un attimo, forse temendo anche lui la reazione di Rose, poi scoppiò e ridere e gli diede la mano.
Lily, Scorpius e Hugo non sapevano quello che avrebbero dovuto affrontare, ma come sì: insieme.
 
   
 
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