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Autore: ReikaDragneel94    08/05/2023    1 recensioni
So che è fuori stagione, ma diciamo che non ho resistito nel pubblicarla ^^"
Trama:
Laxus e Natsu sono i protagonisti avari e taccagni con le loro ferite passate che dovranno "curare" per poter andare avanti, tutto prima di natale, ma ci riusciranno o resteranno immutati?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mirajane/Luxus, Natsu/Lucy
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Epilogo
 
 
 
Nel momento in cui uscirono di casa, i due si separarono: per prima cosa Laxus andò in comune dove rimediò alla sua arroganza; la sua comparsa non era prevista e così tutti i membri delle risorse erano scattati in piedi sorpresi nel vederlo entrare, -Scusate l’intrusione mie cari signori-
-Oh signor Dreyar, quale sorpresa per noi vederla qui- disse un membro del concilio
-Come mai è venuto qui?- Chiese un po’ preoccupato il capo della riunione
-Mi volevo scusare per ieri mattina signori miei, sono stato un po’ troppo arrogante con alcuni di voi-
-Su via! Non sieste stato così...- cercò di intervenire un membro del comune
-Invece sì! Devo farmi scusare, vedete... ho riflettuto molto bene su certe questioni primarie, prima di arrivare alle mie conclusioni-
-Ehm... ok... e quali sono le vostre conclusioni?-
-Voglio fare una donazione, per ognuna delle strutture pubbliche della nostra città!-.
Tutti gli uomini rimasero spiazzati per quello che Laxus aveva annunciato, era una cosa molto insolita che l’uomo donasse qualcosa senza ricevere nulla in cambio, ma pensarono che forse centrava veramente la magia del Natale. Dopo essersi un po’ ripresi, iniziarono a discutere dove occorreva un piccolo investimento per aiutare un po’ tutti, prima di tutto gli ospedali e le scuole e così via, Laxus appena uscì dal comune si sentì un po’ meglio, ma aveva ancora un grosso macigno sul cuore che portava il nome di Mirajane. Dopo essersi allontanato dal municipio, per strada incrociò chi cercava, un membro della famiglia Strauss, in poche parole la giovane Lisanna, che aveva veramente un’aria triste ed insieme a lei vi era un altro ragazzo dai capelli blu e aveva una strana voglia sul viso. Prima che questi entrassero in un bar, la ragazza si accorse di lui cosa che la sorprese parecchio, visto che era strano per il biondo passare da quelle parti e di conseguenza corrugò un attimo la fronte per capire come mai fosse lì; ebbe le sue risposte, quando lo vide attraversare la strada per raggiungerla. In tutto questo, il ragazzo con lei, il suo fidanzato, osservò tutto in silenzio; vedeva che il biondo li stava effettivamente raggiungendo, se al primo impatto pensava che provava qualcosa per Lisanna, ma dovette cambiare idea quando li vide interagire.
-Lisanna?- La chiamò Laxus
-Laxus... che ti porta qui?- Speranzosa
-Ti cercavo per essere sinceri- passandosi una mano tra i capelli rosso, -Volevo parlati-
-Parlarmi? Di cosa se posso sapere?- Guardandolo negli occhi e solo allora si accorse del suo abbigliamento, facendola sorridere.
L’albina rimase letteralmente sorpresa nel vederlo indossare l’unica camicia viola che aveva, quest’ultima era un vecchio regalo di sua sorella che gli aveva fatto insieme alle cuffie che portava al collo, lo guardò di nuovo negli occhi e lo vide dopo anni, lo vide diventare rosso. Sorrise e scosse la testa, -Ho capito tieni- gli diede un foglietto
-Che cos’è?- Confuso il biondo
-Un indirizzo, speravo che un giorno mi avresti cercato per lei- sorrise
-Ehm... ho avuto per così dire un aiuto per capire i miei errori del passato- mormorò
-Immagino... buona fortuna Laxus, spero che tu possa risolvere i tuoi problemi- gli sorrise di nuovo per poi entrare nel bar con il fidanzato.
Laxus guardò ancora il bigliettino che aveva in mano e si diresse verso una carrozza che passava di lì e gli chiese se poteva portarlo a quell’indirizzo, il cocchiere annuii e ce lo portò. Il viaggio durò un paio d’ore e quando arrivò per poco non ebbe un tuffo al cuore. La struttura era mal ridotta l’intonaco bianco cadeva a pezzi e la porta di legno dell’entrata era quasi sgretolata, sospirò triste ma non si perse d’animo ed entrò e lì incontrò una giovane donna dai capelli fucsia e occhi rossi, sulla targhetta era segnata come Porlyusica.
-Buongiorno signorina cerco la stanza della paziente Mirajane Strauss-
-Lei sarebbe?- Chiese fredda e acida
-Un... vecchio amico-
-Uhm... ok mi segua- portandolo davanti ad una stanza, -È qui dentro-
-La ringrazio-
-Dovere- lasciandolo solo.
Laxus si fece ancor più coraggio ed entrò nella stanza, la stanza era imbottita e tutta bianca, c’era un piccolo letto con le barre di metallo anch’esso ricoperto di imbottitura, appoggiata ad una parete vi era una figura con un camice d’ospedale color argento, questa figura era a occhi chiusi ma appena sentì la porta richiudersi li riaprì e per poco non ebbe un colpo, davanti a lei c’era Laxus.
-Ciao... Mirajane-
-Laxus? Sei veramente tu?- Impaurita e sorpresa
-Sì Mira... sono io- avvicinandosi piano
-Non... sei un frutto della mia immaginazione?- Sempre più preoccupata
-Mi immagini da molto?- Chiese curioso e sorpreso
-Beh... molto spesso, soprattutto in questo periodo- abbassò la testa.
Laxus rimase sorpreso per la rivelazione, ma un piccolo sorriso nacque sulle sue labbra per poi percorrere il resto della stanza e l’abbracciò forte a se; a quel gesto Mirajane sgranò gli occhi per la meraviglia per poi ricambiare piangendo per aver quella possibilità per riabbracciare l’unico uomo che avesse mai amato veramente, -Perdonami Mira, per troppi anni io...-
-Shhhhh!- Posandogli un dito sulle labbra, -Non è colpa tua, ma mia. Dovevo dirti la verità invece di nascondertela- gli sorrise dolcemente.
Il ragazzo non resistette e la baciò con tutto l’amore che aveva sempre assopito, perché sì! Nonostante quello che Mirajane gli aveva fatto l’amava ancora e non riusciva proprio ad odiarla. Dopo aver parlato e chiarito con lei, Laxus dovette intraprendere una dura discussione per far uscire almeno per un intero giorno la ragazza, aveva deciso di sorprendere i suoi parenti facendoli conoscere Mirajane, ma per prima cosa la portò in un posto dove gli comprò un abito adatto per l’occasione. Quando Laxus e Mirajane arrivarono in anticipo alla villa di Sting, beh la reazione del padrone di casa fu quella di rimanere paralizzato nel vedere il cugino con una bellissima donna al suo fianco. Laxus ridacchiò davanti alla reazione di Sting, che si riprese subito e li accompagnò in sala da pranzo dove ordinò pure di preparare due coperti in più, l’albina era sorpresa e felice, ma aveva un dubbio, cosa avrebbe dovuto raccontare alla famiglia di lui che non aveva mai incontrato in passato, ma grazie al cielo Laxus aveva previsto una scusa adeguata che stava aspettando di tirarla fuori. Sting lo guardò seriamente negli occhi e poi guardò la giovane donna, non era del tutto sicuro che stessero veramente insieme, ma volle vedere cosa avrebbe raccontato il cugino.
-Allora Laxus... perché di punto in bianco hai deciso di venire qui?-
-Per prima cosa per farmi perdonare per come mi sono posto nei tuoi confronti, più di una volta, per poi farti una sorpresa, come me l’ha fatta Mira- guardando con amore la giovane in questione
-In che senso?- Confuso e curioso Sting
-Nel senso cugino, che in questi anni ero diventato in quel modo perché Mirajane è stata all’estero per studiare e lavorare. Il giorno che mi diede la notizia che partiva, ne rimasi distrutto e per la rabbia la lasciai, ma non sapevo per niente che sarebbe tornata solo quest’anno- sospirò
-Hai vissuto all’estro?- Chiese Sting ad Mirajane
-Sì. In tutti questi anni non riuscivo a dimenticarmi di lui e il mio amore per lui cresceva sempre più così ho deciso di fargli una sorpresa- scrollò le spalle la ragazza tenendogli il gioco
-Capisco, sono felice che tu sia tornata, spero che resterai adesso, non voglio più vedere mio cugino freddo come il ghiaccio e pungente come un fulmine- sghignazzò
-Certo che resterà! Dovremo anche sposarci- disse serio Laxus, facendo quasi soffocare tutti i commensali per lo stupore.
 
 
 
*^*^*
 
 
 
Nel frattempo, Natsu, sentiva che il suo modo di farsi perdonare sarebbe stato più ostico dell’amico; per prima cosa decise di passare in ufficio per prendere dei documenti e poi sarebbe passato alla sua prima tappa, la residenza Heartifilia. Arrivato all’entrata in banca con molta sorpresa vi trovò la giovane Heartifilia, che sembrava aspettarlo, il giovane ebbe un tuffo al cuore, così si avvicinò, -Buongiorno signorina Heartifilia-
-Uhm? Buon giorno signor Dragneel-
-Sa che mi avete fatto risparmiare tempo?-
-Ah davvero?- Chiese triste lei
-Sì, sarei venuto io stesso a casa vostra-
-Non sarà necessario signor Dragneel-
-Mi chiami pure Natsu- spiazzando la ragazza
-Come?- Confusa
-Le ho detto di chiamarmi pure Natsu- entrando nel suo ufficio.
Lucy nell’osservare il banchiere in cerca di alcuni documenti, non poté negare che fosse un bel ragazzo forse anche più di... Loki; nel guardarlo più attentamente lo vide pure sorridere più genuinamente di quanto immaginasse e lo trovò ancor più attraente. Nel contemplare il ragazzo, non si accorse che il banchiera aveva preso tutto e le si era avvicinato, finché con fare confuso le appoggiò una mano sulla spalla, -Allora Heartifilia, andiamo?-
-Come? Dove dovremmo andare?- Confusa La ragazza
-A casa vostra, devo fare due chiacchiere con vostro padre in persona-
-Firmerò tutto io, qualsiasi documento- seria
-Scusa la domanda, ma... di norma per chiedere la mano ad una signorina, non si dovrebbe chiedere al genitore ancora in vita?-
-C... come?- Sempre più confusa e un po’ imbarazzata
-Beh... volevo farvi una sorpresa anche se dubito sia così bella- scrolla le spalle
-State scherzando?!- Indignata, -Cos’è?! Un vile ricatto, io vi sposo e voi toglierete il debito!?- Furiosa
-No... è un po’ complicato signorina Heartifilia, diciamo che mi sono reso conto che sono stato un po’ troppo cieco e non ho vi ho dato per così dire il beneficio del dubbio-
-Allora perché mi volete sposare se non centra con il debito, questo l’ho capito- lui si morse il labbro inferiore
-Non sono mai stato bravo ad esprimere i miei sentimenti- avvicinandosi, -Spero che così mi capiate- baciandola.
Lucy si staccò da Natsu pronta a mollargli uno schiaffo, ma nel vedere i suoi occhi pieni di amore e non semplicemente di desiderio, la fece desistere, -Da quanto?-
-Da quanto siete entrate qui per la prima volta, solo che già all’epoca voi eravate già fidanzata-
-Da tutto questo tempo?- Sorpresa
-Già... posso capire se non provate nulla per me, forse l’unico sentimento che potreste provare è solo indifferenza e vi capirei a pieno-
-Beh... in effetti vi credevo stronzo- lui ridacchiò
-Non mi sono mai fidato di nessuno e avere un amico che per colpa di una donna che sembrava averlo ingannato non è che mi abbia aiutato ad aprirmi con voi-
-Volete dire che il vostro socio ha sofferto per amore?-
-A quanto pare, in ogni modo sarei venuto comunque da vostro padre anche se adesso mi rifiutasse su due piedi-
-Natsu... cosa volevate da mio padre?-
-Semplicemente avrei accettato di rinviare il vostro debito dopo le festività natalizie-
-Senza... tasse aggiuntive?- Sorpresa
-Sì-.
Lucy non resistette più e gli saltò al collo felice e senza pensarci due volte lo baciò, lui un po’ colto alla sorpresa rischiò di perdere l’equilibrio, per poi ricambiare apertamente il bacio. La strinse a se, poi la lasciò andare, -Su, andiamo da tuo padre e poi devo andare a fare dei regali alla mia famiglia-
-Hai una famiglia?- Alzò un sopracciglio
-Mio fratello mi ha invitato a pranzo, su venite, vi porterò da loro, se volete-
-Mi volete far conoscere vostro fratello eh? Non ho neanche accettato la vostra proposta- divertita
-Allora il bacio miss? Che mi dite del bacio che VOI mi avete dato?- Divertito anche lui.
Per tutta risposta, Lucy divenne rossa come una fragola, che la spinse a batibeccare con il rosato prima d’uscire dalla banca per dirigersi verso la magione degli Heartifilia; il padrone di casa era avvolto da una coperta di lana vicino al camino nella sala di lettura, fu così che lo scoprirono i due appena entrati.
-Padre?- Lo chiamò la ragazza
-Lucy?- Girandosi a guardarla, -Lui che ci fa qui?- Confuso, non era arrabbiato, solo sorpreso
-Ecco padre, il signor Dragneel ha insistito nel parlare con voi- spiegò la bionda
-Le chiedo umilmente scusa signor Heartifilia, non volevo certo disturbarla, ma ci sono delle faccende che dobbiamo parlare solo noi due-
-Solo io e lei signor Dragneel?- Ancor più meravigliato
-Sì... solo se lei ha tempo-
-Visto che il medico mi ha sconsigliato di uscire di casa e qui non ho altro da fare che leggere, ha tutta la mia attenzione- rispose cordiale l’uomo
-La ringrazio- sorrise cordiale Natsu.
Una volta soli, i due uomini discussero per qualche ora e fuori dalla biblioteca, vi era Lucy molto agitata; non sapeva cosa avrebbe detto suo padre nei confronti della proposta del rosato, ma una cosa era certa per lei, quel giorno sarebbe andata comunque a conoscere la famiglia del suo spasimante. Si stava avvicinando l’ora di pranzo e nessuno dei due uomini era ancora uscito; Lucy stava un tantino impazzendo, finché la porta non fu aperta e rivelò un Natsu molto soddisfatto.
-Lady Lucy, vi va di accompagnarmi a trovare mio fratello per pranzo?- Dolcemente
-Con molto piacere lord Dragneel- accettando la sua mano e ridacchiando
-Allora non indugiamo e raggiungiamo la dimora di mio fratello maggiore- uscendo di casa
-Natsu... cosa ha detto mio padre?-
-Per vostra sfortuna, ha accettato- ridacchiò lui
-Perché mai sarebbe una sfortuna?- Confusa e un po’ maliziosa
-Perché potrei essere molto esigente come marito- ghignò divertito
-Avrò molta pazienza allora- ridacchiò la bionda.
Natsu fece un giro di regali con l’aiuto di Lucy e poco prima del suono delle dodici arrivarono a casa di Zeref che appena li vide, abbracciò felice suo fratello, stessa cosa la dolce Mavis. Sempre con l’aiuto di Lucy il rosato consegnò ad ogni bambino un regalo prestabilito, -Natsu ma cosa?- Chiese il fratello maggiore
-Anche se non sembrava fratellone, ti ascoltavo quando mi parlavi dei tuoi figli- gli sorrise
-Sono felice di questo, ma...-
-Si restiamo a pranzo- si intromise Lucy, -Natsu mi ha portato qui dopo un bel po’ di tempo per conoscervi e quale occasione migliore per un pranzo in famiglia?- Chiese la bionda
-Ha ragione! Vieni siediti pure qui al fianco di mio cognato, è stata una bella sorpresa- cinguettò Mavis
-Se lo dici tu... ehm... Natsu ti presento la più piccola, lei è Zeira, cara saluta lo zio Natsu-
-Ciao- timida ma dolce
-Ciao... si vede che ha preso il meglio di voi due- guardando i genitori
-Hahahaha! Grazie Nat!- Ridacchiò Mavis sempre allegra.
Prima però di mettersi a tavola Natsu prese in disparte suo fratello e lo guardò negli occhi seriamente, questa cosa non doveva essere rivelata davanti a Lucy, -Zeref? Ti posso fare una domanda un po’ delicata?-
-Sì, chiedi-
-Cosa dicono i medici di Zeira?- Serio
-In che senso?-
-Lo sento che è malata fratello ho visto i segni, che cos’ha?-
-Leucemia, potrebbe salvarsi, ma...-
-Ma ti servirebbe del denaro per pagargli le cure vero?-
-Già...-
-Ho capito... senti... falli tutti e manda a me i pagamenti ok?-
-Come?- Sorpreso
-Permettimi di aiutarti fratello-
-Ti ha cambiato Lucy eh?- Sorrise dolcemente il moro
-Possiamo dire di si e poi...-
-SU VENITE!- Urlò Mavis
-Eccoci, ho una fame da lupi- ridacchiò il rosato sedendosi al tavolo
-Bene allora ho preparato tutto in abbondanza-
-Oh mia cara Mavis, sei un ottima stratega- ridacchiò Natsu
-Bene allora mangiamo-
-Prima vorrei fare un annuncio- mettendosi in piedi il giovane Dragneel
-Quale?- Chiesero i bambini curiosi
-Io e Lucy... ci sposiamo- stupendo tutti.
 
 
 
*^*^*
 
 
 
Da quel giorno passarono anni, Natsu e Laxus si sposarono con le rispettive fidanzate, grazie alle varie donazioni di Laxus ogni luogo pubblico migliorò e con le cure giuste Zeira guarì con la gioia di tutta la famiglia Dragneel. Da quei giorni passarono altri anni dove tutti vissero felici e contenti e il rosato e la biondina ebbero per fino un bel bambino che chiamarono Luke; Laxus e Mira invece si godettero per il momento di pace, poi dopo nove mesi anche il biondo avrebbe dovuto affrontare il problema pannolini.
 
 
 
FINE
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ciao bellissimi, questo è l’ultimo capitolo! Spero che questa storia, abbastanza leggera, vi sia piaciuta; a presto e speriamo di rivedervi in futuro ciao!
  
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