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Autore: Parmandil    12/07/2023    1 recensioni
È l’ultima speranza di tornare a casa per gli avventurieri della Destiny, smarriti nel Multiverso. E sulle prime sembrano avercela fatta: popoli e pianeti sono quelli noti! Ma qualcosa di diverso aleggia su di loro, un’oscura specularità che trasforma gli amici in nemici, la vittoria in sconfitta.
Ritrovatisi nell’Universo dello Specchio, gli avventurieri affrontano la terribile prospettiva di rimanerci per sempre. Molte cose sono cambiate: l’Impero Terrestre è crollato e dalle sue ceneri è sorta la Confederazione, che promette quella pace e libertà mai viste nello Specchio. Ma i nostri eroi scopriranno che la falsa libertà è peggiore dell’aperta tirannia; specie se a elargirla è un vecchio nemico che si credeva sconfitto.
Ancora una volta è guerra aperta, e una corsa contro il tempo per salvare la Terra; sempre che gli abitanti vogliano essere salvati. Toccherà a Giely, la Vorta che ha sviluppato la propria individualità, affrontare le forze decise a estirparla. Intanto le pareti stesse del Multiverso iniziano a scricchiolare e la misteriosa specularità che lega le due realtà si affievolisce. Vada come vada, lo Specchio è infranto.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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-Epilogo:
Data Stellare 2613.106
Luogo: Sokar
 
   La Destiny orbitava presso un planetoide carbonioso di nome Sokar, celato nella Distesa di Typhon. Era il nuovo quartier generale della Catena Cremisi, dato che anche lì c’era una miniera abbandonata. Erano già cominciati i lavori per riadattarla al nuovo scopo. Il Capitano Rivera vi scese, sentendo il bisogno di consultarsi con Jack Wolff. Per prima cosa gli riferì del suo incontro con Hod, e delle promesse di quest’ultima.
   «Beh, finora sembra di parola» rispose il leader ribelle. «Ha legalizzato il siero, ed è notizia di oggi che ha tolto le limitazioni alla curvatura. Col tempo spero che farà anche il resto. In caso contrario, noi siamo pronti a continuare la lotta».
   «Voi sì, ma... non ti nascondo che io e il mio equipaggio siamo stanchi» spiegò Rivera. «Senza offesa, ma quest’anno trascorso nello Specchio per noi è stato un anno infernale. Ora che Rangda è morta, gli Umani hanno la cura e le cose cominciano a migliorare, abbiamo deciso di riprendere l’esplorazione del Multiverso» annunciò.
   «Uhm... mi dispiace. Siete stati i nostri migliori alleati, non ce la saremmo cavata senza di voi» riconobbe Wolff. «Mi mancherà la vostra compagnia. Ma capisco perché dovete andare. Capisco la vostra nostalgia» sospirò. «In tutta franchezza... quante sono le vostre probabilità di tornare a casa?».
   «Sigh... quasi nulle, in realtà» confessò il Capitano. «Ora che abbiamo esaurito la lista, dovremo provare delle coordinate a caso. È il Multiverso è immenso, forse infinito. L’unica possibilità è capire quali coordinate ci portano più vicino alla nostra realtà d’origine, in modo da mirare il bersaglio con sempre maggior precisione. Ma per questo serviranno moltissimi tentativi».
   «Se un giorno vi stancaste di provare, sappiate che qui sarete sempre bene accolti» ribadì il leader ribelle.
   «Grazie. In effetti non escludo che un giorno torneremo, per restare» disse Rivera. I due si strinsero la mano. Il Capitano stava per tornare sulla Destiny, quando l’altro lo trattenne con un gesto.
   «Ah, un’ultima cosa» disse Wolff. «Un anno fa mi hai chiesto informazioni sulla scomparsa della CSS Destiny, la vostra nave gemella di questa realtà. All’epoca non ne sapevo nulla, ma ho chiesto alle mie spie e informatori d’indagare. E pochi giorni fa, uno ha trovato qualcosa».
   «Sentiamo» s’interessò Rivera.
   «La CSS Destiny fu varata otto anni fa per indagare su un’interfase di spazio. Saprai di che si tratta...».
   «Certo, è una regione in cui due realtà s’intersecano, per cause naturali o artificiali. Un ponte tra un Universo e un altro».
   «Proprio così. Quell’interfase si aprì di colpo, inghiottendo un intero pianeta» rivelò Wolff. «La Destiny fu inviata per scoprire che ne era stato, se gli abitanti erano ancora vivi. I Pacificatori non osavano mandare una nave tradizionale, men che meno una flotta, per timore che l’interfase le si chiudesse dietro, intrappolandola in quell’altra realtà. E tutte le sonde spedite là dentro non hanno mai fatto ritorno. Così la Confederazione inviò un’astronave che, all’occorrenza, poteva tornare con le sue forze».
   «Però non è mai tornata» puntualizzò Rivera.
   «Già, e questo ha seriamente spaventato i Pacificatori. Pensa che da allora hanno messo l’intero sistema stellare in quarantena, sorvegliato dalle navi-drone. Ed è qui che le cose si fanno interessanti» proseguì il leader ribelle. «Vedi, il mio informatore mi ha dato le coordinate di quel sistema. Eccole, se t’interessano». Al suo cenno un tecnico consegnò al Capitano un d-pad con le informazioni.
   «Qui c’è tutto ciò che sappiamo sulla vicenda, anche se non è molto più di quel che ti ho già detto a voce» spiegò Wolff. «L’ultima cosa importante è questa: le navi-drone non sorvegliano più quel sistema. Sono state richiamate a Dytallix per attaccarci, e naturalmente sono state distrutte con tutte le altre. Suppongo che la nuova Presidente manderà al più presto qualche altro vascello a vigilare. Fino ad allora, però, avete campo libero... se volete osare».
   «Mi stai suggerendo di tuffarmi in quella trappola da cui l’altra Destiny non è mai uscita?!» chiese Rivera, incredulo.
   «Ti sto solo dicendo che, se mai volessi risolvere il mistero, questo è il momento migliore per tentare» chiarì il leader ribelle. «Tu e il tuo equipaggio volete migliorare la vostra comprensione del Multiverso, nella speranza di tornare a casa. Ecco, questa è un’esperienza che potrebbe esservi utile. Non dico che quell’interfase vi riporterà direttamente alla Federazione, ma... chissà! Ad ogni modo, fa’ ciò che credi giusto. Io mi sono limitato a riferirti queste scoperte. Sarai tu a scegliere come usarle, Capitano. La sorte della Destiny è nelle tue mani» disse con gravità.
   Rivera soppesò il d-pad che aveva in mano. Ecco un’altra decisione cruciale, dalla quale potevano dipendere salvezza o rovina. Gli conveniva o no indagare sulla scomparsa della CSS Destiny? I possibili vantaggi compensavano i rischi quasi certi? Ma soprattutto... potevano permettersi di esplorare il Multiverso senza sapere cos’era successo all’altra nave, e quindi poteva capitare anche a loro?
   «Mah sì, perché non tentare?» mormorò il Capitano, occhieggiando le coordinate dell’interfase.
 
 
FINE
 
 
   
 
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