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Autore: susiguci    16/07/2023    5 recensioni
Dal capitolo IV
[È proprio per questo che i tuoi legami
vanno vissuti nel presente, semmai
per non aver, un dì, rimpianti grami.
E poi anch'io ho i miei dubbi e i miei guai.
Tu resterai giovane e bellissimo
mentre io gracile e rugoso, lo sai
mi ridurrò in uno stato pessimo.
Chissà se mi vorresti così messo?"
"Non vi sembra di correre al massimo?"
chiede il servo sorridendo sommesso.
Pensa al "bellissimo" per lui usato
che gli fa battere il cuore all'eccesso.]
Genere: Introspettivo, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
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Capitolo I

 

Rivelazione













 

Lo sguardo del suo re vagava intorno

fiero ma malinconico sui prati

di Camelot sognando già il ritorno.

 

Si volse a lui con occhi dolci e grati

col capo accennò un saluto al servo,

il miglior tra i suoi uomini fidati.

 

"Tranquillo, che stavolta non ti osservo,

mi fido più di te che di me stesso:

con te al mio posto, Camelot conservo.


Stavolta non verrai a me appresso;

mi mancherà, lo sento, la tua gioia

e l'arroganza che un po' ti ho concesso."

 

"Non posso: porterebbe troppa noia

non poter celiarmi di vostra maestà.

Verrò con voi, non importa che muoia.


Non c'è nessun bisogno di me, qua.

Il mio destino è stare accanto a voi.

Portatemi! E sarà quel che sarà."

 

"Va bene. Farò quello che tu vuoi,

ma sii prudente caro amico mio:

non ci sarà motivo che ti annoi.


Decidere di noi, starà a quel dio

che i nostri fati, non so quando, ha unito.

Che tu rimanga in vita è mio disio.


Il tuo parlar di morte mi ha atterrito:

il tuo viver è il mio" disse al ragazzo

che di emozione il volto avea arrossito.


Il re si appressò a lui senza imbarazzo

con la mano alla nuca lo attirò a sé

baciando la guancia a Merlin, paonazzo.

 

Il servo si perse in un sogno, poiché

immaginò di spostare la bocca

verso le labbra amate del proprio re.

 

Da sempre sa che quell'amor lo tocca,

lo brucia, lo conduce a quel punto

di non ritorno che sempre lo sciocca.

 

Merlino si chiede allora se è giunto

l'istante di dire al re, la verità

di sua magia, ma teme il disappunto.

 

Sta per parlare, stavolta lo dirà

ma vengono interrotti da un soldato:

"Morgana si è mossa e tra poco verrà."

 

Artù si è accorto che il servo è turbato

ma pensa che sia per ciò che ha sentito

dal cavalier che la notizia ha dato.

 

"Ho un segreto per il quale ho patito

moltissimo, ma non ve l'ho mai detto.

Riguarda la magia e vi ho mentito."

 

Il volto del suo re pare interdetto:

lo sguardo su Merlino sembra incerto.

"Che cosa stai dicendo, giovinetto?


Io so tutto di te, sei un libro aperto.

Che conosci, ch'io non so, di magia?"

S'avvede poi del viso ricoperto


di lacrime del servo. "È una bugia!"

s'infuria il re che forse ha già capito.

"Io lo saprei. Perché questa eresia?


Lo vedo dal tuo sguardo: sei impazzito!"

"Perdono, mio signore. È tutto vero!

Non ho avuto il coraggio e son pentito.


Io sono uno stregone per davvero.

Possiedo la magia: la usai per voi,

e per voi solamente mago ero.


Ma sono sempre io, siam sempre noi

e spero nel vostro perdono, mio re!"

"Io non ti crederò: dì quel che vuoi!"

 

Il braccio allungò in su Merlino perché

mostrar voleva al re l'antica arte

e che potesse credergli da sé.

 

Ed un draghetto di fuoco diparte

dalle sue mani e volando sorprende

come mai il re, che trema in disparte.

 

Ha quasi un mancamento e il corpo pende

da un lato e Merlin afferra il suo sire.

"Perché l'oro negli occhi tuoi si accende?


Il tradimento che forse a morire

per mano mia ti porterà al rogo,

anche la vita mia vuol fare finire."

 

"Accetterò di tutto: il fuoco, il giogo,

tutta l'umiliazione e le frustate.

Ma a udire il vostro detto, io m'affogo.


Non sia per colpa mia che voi moriate!"

E il pianto disperato del valletto

all'altro smuove cose mai provate.

 

Dolore e pena e rabbia dentro il petto

al re fan scender lacrime sul viso

e suo malgrado sente grande affetto.

 

Sul volto del re affiora un sorriso.

"Non ti guardar da me. Mi è già passata.

Sei puro come un giglio, un fiordaliso.


La vita mia ancor sarà affidata 

a te, perché comprendo il tuo dolore

di celar la magia che ho rifiutata.


Lasciami il tempo di capir col cuore

nessuno saprà mai del tuo segreto.

Io ti proteggeró con molto ardore."

 

Il viso di Merlino apparve lieto 

e illuminato da grande dolcezza.

"Non occorre, dato che non c'è veto, 


visto che ormai sapete, vostra altezza.

Degli altri non m'importa quasi niente 

ma il vostro dire il cuore m'accarezza"

 

"Con questo tuo spirito irriverente 

che sempre ho visto te adoperare

e che purtroppo ti rende piacente


ma che per me è un dispetto tollerare, 

dirò che preferisco questo modo 

che gli altri leccapiedi sopportare."

 

Merlino dritto in gola sentì un nodo

per ciò che il re gli aveva appena detto.

"Signore, la vostra grandezza lodo: 


siete così magnanimo e il rispetto,

la fiducia, l'amor, la devozione

aumentan nel cuor del vostro valletto."

 

"Non far l'umile e neanche il pappone

Non è proprio da te, non ti si addice."

"Come a voi non si addice l'emozione


aulica che tutto, in voi, contraddice"

Scoppiò il sovrano allora in gran risata.

"La tua natura non adulatrice


rende la mia mente più stimolata

dal tuo acume ciarliero e mai ruffiano."

"Non tramo per avere vita agiata.


Gli adulatori vi terrò lontano,

sebbene anch'io il vostro sarcasmo adori."

Il re coprì la bocca con la mano


per le parole al servo uscite fuori.

Scosse la testa alquanto divertito

ma serio ritornò "I traditori


sono vicini, il nemico è partito

e giunta è l'ora che lo combattiamo."

Artù si mosse verso l'aspro sito


incitando i cavalieri: "Andiamo

miei prodi, per l'onore di Camelot,

per cui disposti a dar la vita siamo!"






 

 














 

Ciao a tutti

 

Da sempre volevo sperimentare una storia in versi, anche se in formato minilong. Non sapevo fosse così difficile. O segui le rime o scrivi la storia. Poi cercando di scrivere in italiano comprensibile è quasi impossibile😁 infatti è pieno di errori (che però chiamerò licenze poetiche.) Non ho tenuto conto degli accenti (non mi sono neanche posta il problema).

Siate comprensivi. 


Metro: terzine di endecasillabi
Rima baciata/alternata ABA - BCB ...
 
   
 
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