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Autore: Sunnydafne    16/10/2023    2 recensioni
La separazione in amore è come un lutto, sopratutto nel caso di Inuyasha e Kagome, separati da 500 anni ed un portale che non funziona più. Come supereranno il loro dolore? Vediamoli mentre attraversano le tipiche 5 fasi del dolore.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quinta fase

FASE DELL'ACCETTAZIONE.

 

“È andata così”, “È ora di voltare pagina”. 

La quinta e ultima fase coincide con la conclusione del processo di elaborazione della perdita. Nonostante possa ancora incorrere in stati emotivi di rabbia e depressione (sebbene in forma decisamente minore rispetto alle fase recedenti), la persona è pronta a dare un senso a quanto è successo, a inscriverlo nell’ordine naturale delle cose, ad accettare la perdita e a considerare la possibilità di un progetto di vita autonomo, guardando al futuro con rinnovato entusiasmo. 



🥀

 

INUYASHA 

Il tempo passava con il cambio delle stagioni, ormai la mia routine prevedeva di provare il pozzo ogni tre giorni, non uno di più non uno di meno. 

Era passato poco tempo dalla piccola cerimonia nuziale dei miei amici, un momento per me agrodolce. Ero felice per loro, sinceramente, si meritavano la loro parte di gioia, ma per quanto riguardava me? Non avevo diritto a quella stessa felicità?

A quanto pare no, la maledizione che incombe sul mio sangue misto ha colpito ancora. Non c'è niente che io possa fare per cambiarlo.

“Inuyasha ” la voce della vecchia sacerdotessa mi chiamò

“cosa c'è vecchia? ”

“potresti portarmi un pó di legna, l'inverno è ormai alle porte ”

“Tsz, saresti morta senza di me vecchia” così dicendo la salutai per procurarle la legna.

Quando entro nel piccolo spazio abitativo della vecchia per accatastare un pó di legna notai un oggetto a cui non avevo mai pensato per mesi.

“dove l'hai preso? ” chiesi a Kaede indicando con la testa lo zaino giallo appartenuto a Kagome.

“è rimasto nella mia capanna dopo la battaglia con Naraku, ho pensato che adesso che hai una casa tutta tua, avresti voluto portarlo lì”. 

Gli abitanti del villaggio, dopo aver riportato all'antico splendore la comunità, che per fortuna non aveva subito troppi danni dopo la battaglia, avevano deciso di regalarmi una capanna tutta mia, al margine del villaggio, come ringraziamento per la sconfitta di Naraku, la protezione da altri demoni e banditi e il lavoro manuale nella ricostruzione del villaggio stesso.

Non ci ero ancora stato molto, solo occasionalmente, preferivo comunque vivere nella foresta.

“io.. A casa mia? ” le feci eco. Rivedere quell'oggetto appartenuto a lei mi riempiva di emozioni contrastanti. Mi avvicinai allo zaino, era ancora percepibile una lieve sfumatura del suo odore. La prima sensazione fu di conforto, seguita subito dopo dalla pesantezza della sua assenza.

“perché me lo stai dando solo adesso? La casa mi è stata data da un po' ormai”

“beh.. Se ti cidessi che me ne ero dimenticata capiresti la bugia, non è vero? ” annuii silenziosamente, lanciandole uno sguardo irritato.

“quindi” continuò “ti dirò la verità, semplicemente adesso mi sembrava il momento idoneo”

Il mio sopracciglio si alzò sottolineando una domanda non verbalizzata.

“Non potevo dartelo prima, avrebbe solo aumentato la tua tristezza”

“pensi che adesso non lo faccia? ”

“dimmelo tu, Inuyasha ”

“io.. io.. Non lo so.. ”

“provi ancora il pozzo? ”

“avvolte.. Ma non più tutti i giorni ”

“è un bene”

“e perché mai? ” la domanda uscì con più forza del dovuto

“ perché non è un bene per te, Inuyasha ”

“Non me la sono dimenticata ” ero irritato

“lo so, ma forse la ferita sta iniziando a guarire ”

“tsz” il mio temperamento si attenuò

“cosa ne pensi allora, lo prenderai con te? ”

“sì, certo.. Ho molto più spazio disponibile di te”

“certo”

“tu, Kaede, credi che Kagome pensi a noi? ”

“sicuramente, tanto quanto te”

Annuii silenziosamente

“ma lei è al sicuro, con la sua famiglia ”

“questo non le impedisce di sentire la mancanza delle persone che ama”

Nuovamente annuii

“quindi, quando accetterei definitivamente la tua casa? ”

“l'ho già fatto ”

“ma non ci vivi ancora ”

“lo farò, un giorno”

“beh, adesso che hai qualcosa di prezioso forse sarai più propenso a passare lì il tuo tempo”

“sì, forse.. dovrei renderla più accogliente, non pensi? ”

“sicuramente.. Avrai molto da fare allora”

“Tsz, non ho fretta”

“è un bene avere un progetto ”

“Non ho mai avuto una casa mia.. Non so neanche da dove partire”

“per fortuna, hai persone a cui chiedere consiglio ”

“già.. ” anche se mi manca il consiglio di chi preferirei, ma lo farò, per me, e anche per lei, a cui devo tutto questo. Sarà fiera di me e anche se non dovesse mai tornare, troverò il modo di ringraziarla per tutto.

 

Kagome

 

“ho chiamato la tua scuola oggi” iniziò mia madre il suo buongiorno “hanno detto che quando vuoi puoi tornare, basterà fissare un esame di recupero ”

Le parole di mia madre mi sorpresero , mai fino ad ora era uscito l'argomento della scuola, ma suppongo che sia giunto il momento di riprendere con la mia vita, e questo era il modo delicato di indirizzarmi di mia madre.

“oh.. Dovrei prendere i libri.. ”

“già fatto cara, sono in camera tua da giorni”

“oh.. Bene.. io.. ”

“avevo intenzione di chiamare un tutor per farti recuperare, sei indietro di qualche mese ed è un carico di lavoro molto pesante”

“hai proprio pensato a tutto, he? ”

“certo cara, è il mio compito come madre” fece una pausa guardando fuori dalla finestra “so che è difficile, ma devi tornare nel mondo, più avanti vai è più diventa complicato, ti aiuterò con tutte le mie forze ” mi resi conto in quel momento dello sforzo che stavo chiedendo alla donna, stava portando sulle sue spalle tutta la mia debolezza, senza mai battere ciglio o perdendo i suoi stessi compiti. Era una donna meravigliosa, potevo solo ringraziarla facendo come chiedeva.

“certo mamma, il tutor è un ottima idea.. Vedrai, riprenderò gli studi velocemente ”

Aveva ragione, dovevo muovermi, mi ero autocommiserata a lungo ed era arrivato il tempo di riprendere in mano la mia vita. Il cuore non farebbe meno male, ma non aveva senso crogiolarsi nel dolore e nelle paure.

“Non ne ho dubbi cara, ora, che ne dici di una bella colazione e poi andiamo a scuola per concordare il tutto? ”

“mi sembra un ottimo piano ” certo, avrei voluto rimandare ancora, non mi sentivo pronta per affrontare tutto questo, ma lo sguardo di mia madre, quella forza riflessa in loro, era la mia stessa forza, in loro vedevo il sostegno che non avrebbe mai vacillato.



NOTE

Qui si conclude questa breve storia. I nostri amati, con fatica, cominciano a tornare alla vita. 

Sto lavorando a quella che sarà una storia sequel, dove racconterò i tre anni di separazione. 

Mi è piaciuto raccontare questi piccoli avvenimenti che in un modo o nell'altro hanno fatto parte del loro cammino di ripresa. 

Appena sarà possibile caricherò anche il sequel, ma penso di finire prima legame indissolubile

Grazie mille a chi a letto e a chi mi ha regalato un momento della loro vita lasciando un messaggio. 

 

A presto 

 

Sunnydafne 

 

   
 
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