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Autore: TatianaCovino    05/11/2023    1 recensioni
L'amore chiama amore. Quando due sguardi si incrociano, quando due persone si innamorano, tutto può accadere. Tutti possono iniziare ad innamorarsi
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Gli eventi raccontati in questa storia non seguono le vicende e il tempo dei libri
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Weasley, Fleur Delacour, Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Bill/Fleur, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
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“Quindi fammi capire… Vi siete quasi baciati. Questo tre settimane fa. E da allora…”
“Da allora niente”, disse Fred aggiustandosi la cravatta. Si sentiva molto scomodo in quel vestito così elegante, ma la mamma aveva così insistito che fossero tutti perfetti per il matrimonio.
“Fred, sei davvero un idiota”, sbottò George.
“Non sono un idiota, so quello che faccio.”
“Se lo dici tu…”
“Glielo dirò George, al momento giusto. Ma dov’è?”
“Emh… Voltati”, disse George indicando un punto dietro Fred.
Il gemello si voltò e la vide: era bellissima, avvolta in quel meraviglioso vestito rosso che le metteva in risalto le curve, i capelli sciolti sulle spalle. Fu così ammaliato da quella visione che non si rese subito conto della persona con cui Hermione stava parlando.
“E lui che ci fa qui?”
“Credo lo abbia invitato Fleur”, disse George.
In quel momento Victor Krum, in tutta la sua statura, si chinò per fare il baciamano alla ragazza, che arrossì.
“Sai fratellino, penso che a furia di aspettare hai perso la tua occasione.”
Fred non disse nulla. Si limitò a stringere i pugni e dopo un’ultima occhiata ai due si voltò e raggiunse le cugine Veela di Fleur.
 
“Adesso scambiatevi i voti”, disse il celebrante, un omino piccolo e pelato.
“Fleur, non riesco a crederci. Non riesco a credere che sei davvero mia moglie. Prima di incontrarti non avevo mai pensato al matrimonio. Avevo sempre creduto di essere un’anima solitaria. Ma adesso non posso immaginare una vita senza di te. Ti prometto che mi prenderò cura di te, ogni giorno, fino alla fine.”
La signora Weasley scoppiò a piangere e anche Hagrid, dall’altro lato della sala, si fece sfuggire qualcosa di molto simile a un latrato.
“Bill, mon amour. Sono venuta in Inghilterra senza speranza. Non volevo neanche venire. Ma il destino mi ha portata a te, e sono grata di questo. Je t’aime. Adesso, ora e per sempre.”
I pianti della signora Weasley divennero ancora più forti.
“Quella tiara gliel’ho data io!”, disse zia Muriel rivolta a nessuna. “Fa proprio una bella figura sulla sposa! Peccato che sia francese…”
Dopo i voti la festa continuò in modo molto tranquillo, nonostante la signora Weasley continuasse a piangere ogni volta che si voltava a guardare Bill o Fleur.
Hermione ballò per tutto il tempo con Krum e, quando non ballavano, se ne stavano in un angolo a parlare. Si voltò spesso a guardare Fred e ogni volta lui la stava osservando. Ma non si avvicinò mai a lei, neanche una volta.
A fine serata Hermione era molto arrabbiata con Fred. Perché continuava ad avere quell’atteggiamento così infantile? Erano settimane che non le rivolgeva la parola ma, ogni volta che si voltava, lui era sempre lì a fissarla. In qualunque angolo, in qualunque posto.
“Mi concedi un ballo?”
“E? un po’ tardi Fred, non trovi? Se ne sono andati tutti, la festa è finita, non c’è musica…”
“Non è mai tardi”, disse lui. Con un gesto della bacchetta fece diffondere nell’aria una musica dolce e romantica. Poi tese l’altra mano a Hermione per invitarla a ballare.
Lei accettò sorridendo. Finalmente si trovava di nuovo tra le braccia di Fred, il suo profumo l’avvolgeva.
“Sei bellissima.”
“Grazie Fred. Neanche tu sei così male”, disse notando la cravatta allentata e le maniche della camicia arrotolata.
Lui la strinse forte a sé: voleva soltanto tenerla tra le braccia, in silenzio, senza nessun altro intorno.
“Io e te abbiamo una cosa in sospeso.”
“Davvero?”, disse Hermione fingendo indifferenza.
“Davvero.” Il ragazzo l’attirò a sé, annullando la misera distanza. Posò le sue labbra su quelle di lei, inebriandosi del suo sapore.
Quando si staccarono entrambi avevano il fiato corto ed erano rossi in viso.
“Però, ce ne hai messo di tempo, Weasley.”
“Sono in perfetto orario, Granger. Avevo già deciso da tempo che sarebbe stato questo il momento giusto.”
  
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