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Autore: Milly_Sunshine    21/11/2023    1 recensioni
PARANORMAL ROMANCE - THRILLER /// Meredith è un'attrice teatrale di scarso successo, si è reinventata come cameriera in un locale malfamato e non può certo permettersi di sognare il principe azzurro: la sua esistenza è fatta di misteri torbidi e intrighi con cui le persone comuni non dovrebbero avere a che fare, non può permettersi di condividerla con qualcun altro. Brian è un detective privato e si occupa di smascherare sedicenti medium che truffano i loro clienti. Non ha mai avuto a che fare con il paranormale e nemmeno ci pensa. Quando incontra Meredith, è colpo di fulmine e sembra non esserci altro che lei. Non può sapere che proprio Meredith sta per trascinarlo in un mondo di cui ignora l'esistenza e che può rivelarsi molto pericoloso.
Genere: Erotico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Incest, Non-con, Violenza | Contesto: Sovrannaturale
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L’appartamento in cui Kayla Joyce - che preferiva essere chiamata Kay, come ritenne opportuno precisare - abitava era piccolo, ma sembrava tenuto in ordine con cura. L’unica nota stonata era l’odore di fumo.
«È carino qui» osservò Brian, giunto dopo che la ragazza gli aveva telefonato in ufficio informandolo di avere qualcosa di importante da dirgli.
Kay, che quel pomeriggio indossava una felpa dai colori vivaci, un paio di pantaloni da tuta e calzini antiscivolo multicolori, mormorò: «Grazie. Non è merito mio.»
«Vivi insieme a qualcuno?»
Kay annuì.
«Più o meno. C’è anche mia sorella, ma lavora fuori città e torna a casa soltanto nel weekend.» Entrò nella prima stanza sulla destra. «Puoi venire qua.»
Era una cucina poco spaziosa, con un tavolo a quattro posti sul quale erano appoggiati due libri aperti e un blocco di appunti.
«Stavi studiando?»
«Già.»
«Mi dispiace di averti disturbata. Avremmo potuto vederci più tardi.»
Mentre si sedeva, Kay scosse la testa.
«Nessun disturbo, figurati, sono stata io s volerti vedere. Era da un po’ che cercavo qualcuno con cui potere parlare liberamente di quello che penso, senza essere guardata come una pazza e alla fine ho pensato che tu fossi la persona giusta.»
«Quello che non capisco» replicò Brian, «È perché tu abbia deciso di fidarti di me.»
«Perché hai l’aria un po’ da pesce lesso e si capisce lontano un miglio che sei innocuo, oltre che per il tuo lavoro.»
«È un insulto o un complimento?»
Anziché rispondergli, Kay gli ordinò: «Siediti.»
Ignorando i libri, Brian prese posto di fronte a lei.
«Dici di potere parlare liberamente di quello che pensi, con me. Da parte mia, non posso fare altro che esortarti a parlare.»
«Bene.» Kay lo guardò negli occhi. «Sono convinta che la maggior parte delle persone del Rifugio del Drago nascondano un segreto. In particolare sono in quattro a lasciarmi molto perplessa.»
«Uno di loro immagino che sia Dominick.»
«Esatto.»
«E gli altri?»
«Oltre a Dominick, ovviamente anche sua sorella mi fa questo effetto.»
Brian spalancò gli occhi.
«Credi che Meredith abbia qualcosa da nascondere?»
Kay ridacchiò.
«Perché, tu no? Non viene al lavoro da una vita e nessuno sa che fine abbia fatto»
Brian sospirò.
«L’ho vista ieri sera. Ci vediamo ogni sera, da un po'. Mi ha spiegato che ha dei problemi, da quando suo fratello è tornato ad Acid Corn.»
«Non mi sorprende, dato che Dominick Storm è il peggiore psicopatico che abbia mai conosciuto» ribatté Kay, senza troppo giri di parole. «Immagino che, se tu e Meredith vi siete visti, abbiate passato la serata a tubare come due piccioni in calore, e allo stesso modo quelle precedenti. Di conseguenza tutto ciò che potrei dire su di lei non sarebbe preso in considerazione.»
«Dipende da cosa dici.»
«Dico che Meredith è succube del fratello e che, se quel bastardo commettesse una strage, sarebbe pronta a tutto pur di difenderlo.»
«Temo che sia molto più legata a lui di quanto vorrebbe far credere.»
«Vedo che hai fatto centro. Più che legata, comunque, temo che ne sia dipendente.»
«Forse.»
Kay lo guardò con aria di approvazione.
«Vedo che io e te ci intendiamo al volo.»
«Provo a fare del mio meglio per comprendere le altre persone» la informò Brian. «Qualche volta mi capita di riuscirci.»
«Ottimo.»
«Quello che non capisco, però...»
Kay lo interruppe: «È che cosa potrebbe nascondere Meredith? Se ti può consolare me lo chiedo anch’io. Sono tutti bravissimi a non lasciarsi sfuggire nulla.»
«Tutti?»
«Ho detto che sono quattro, quelli di cui sospetto.»
«Dominick, Meredith... e chi altro?»
«Eddie Woods» dichiarò Kay. «Se devo essere sincera, ho l’impressione che quel tizio sia proprio quello più degno dei miei sospetti. Insomma, voglio dire, Dominick è un coglione a cui piace tormentare le persone, mentre Meredith mi pare un po’ un’oca svampita. Se fossero membri di un’organizzazione criminale, nessuno dei due sarebbe il boss.»
«Quell’Eddie Woods invece?»
«Vedrei la cosa molto più probabile. Viene spesso al Rifugio, ultimamente.»
«È un cliente?»
«Non te lo so dire.»
«In che senso?»
«Nel senso che non si comporta come il cliente medio» spiegò Kay, «Ma spesso arriva a orari strani, magari quando il locale sta già chiudendo. A volte lo vedo addirittura entrare dal retro dopo che anche noi ce ne siamo già andati, non sempre da solo.»
«Sospetti che il Rifugio del Drago sia un luogo importante per lo svolgimento delle sue attività criminali, quindi?» volle sapere Brian.
«Vedo che fai presto a fare due più due» osservò Kay, «E anche a dare per scontato che il povero Eddie sia un delinquente.»
«Sei tu che lo sospetti.»
«Lo sospetto, ma non ne sono certa.»
«Così come sospetti che Meredith e Dominick siano membri della sua organizzazione criminale, immagino. Sembra la trama di un serial televisivo.»
Kay sbuffò.
«Non mi prendi proprio sul serio, eh?»
«Non quando accusi la mia ragazza di essere una criminale.»
«L’ho accusata di avere qualcosa da nascondere» puntualizzò Kay, «Il che è ben diverso. In realtà non riesco nemmeno a immaginarmi Eddie come un delinquente classico. Deve esserci qualcosa di più, qualcosa di cui non si può nemmeno parlare.»
«Qualcosa di che tipo?»
«Una setta, forse.»
«Che tipo di setta?»
«Non saprei. Magari si ritrovano al Rifugio quando non c’è nessuno per organizzare festini a base di droghe pesanti o orge.»
Brian azzardò: «O per ridere alle spalle delle ragazze particolarmente fantasiose.»
Kay sospirò, palesemente rassegnata.
«Lo so, più parlo e più metto in pericolo la mia credibilità.»
«No, non dico questo» la rassicurò Brian. «Sono convinto anch’io che ci sia qualcosa di poco chiaro, da quelle parti...»
«Finalmente!» esclamò Kay. «Mi stavo convincendo di avere sprecato il mio tempo, ma a quanto pare siamo davvero sulla stessa lunghezza d’onda! A questo punto credo di poterti svelare il nome del quarto. È Derek.»
Brian cercò di non mostrarsi troppo stupito, nell’osservare: «Derek, l’amico di Meredith?! Il tuo ragazzo, intendi?»
«Non è propriamente il mio ragazzo» chiarì Kay, «Ma ti chiederei di evitare prediche, per cortesia. Ne ho abbastanza di mia sorella che mi ricorda ogni volta in cui ci vediamo che avere una storia con uno che non sarà mai il mio fidanzato ufficiale possa intaccare la mia reputazione. Non vuole proprio sentire ragioni, nemmeno quando le faccio notare che la gente che mi sta intorno non sa che cosa faccio con Derek quando siamo da soli.»
«Non preoccuparti» le assicurò Brian, «Non sono qui per farti la predica.»
«Almeno tu!»
«Per quanto riguarda Derek, che cosa non ti convince?»
Kay non rispose. Lo fissò a lungo, prima di domandargli: «Come mai all’improvviso la questione non ti pare più così ridicola?»
«Non mi è mai sembrata ridicola.»
«Ora che ho nominato Derek, però, ti sembra tutto decisamente più normale. Per caso sai qualcosa che io non so?»
«Temo di no, solo che l'ho visto davvero comportarsi in modo strano.»
«Allora» lo esortò Kay, «Parla.»
«Va bene» accettò Brian. «Per qualche assurdo motivo, sembra detestarmi. Una volta è arrivato a insultarmi davanti a Meredith, salvo poi calmarsi di punto in bianco e andarsene senza dare altri problemi, quando gli ha detto di smetterla.»
«Non ne sono tanto sorpresa» ribatté Kay. «Quando Meredith conosce un ragazzo che le piace sul serio, Derek cerca sempre di mettersi in mezzo.»
«Quindi mi stai dicendo che è soltanto uno spasimante respinto geloso della nostra relazione?»
«Qualcosa del genere. Sono altri i motivi per cui lo trovo strano. È capitato più volte che lo vedessi parlare con una ragazza di nome Alicia, che ha qualcosa a che fare con gli altri due.» Kay ridacchiò. «Mi prenderai per pazza, ma quella tizia è identica ad Allison James! Non so se ce l'hai presente, AJ, la ragazza che scomparve nel 1976.»
Brian fu scosso da un fremito. Ricordò la conversazione con la signora del negozio di alimentari, la sera in cui era stato a cena a casa di Rick e Patricia... e quella ragazza scomparsa, di cognome faceva James.
Kay proseguì: «Si fa chiamare Ally, dagli amici. Per chi usa un nome falso, penso che la cosa più difficile sia voltarsi verso chi lo chiama. Se passi da Allison ad Alicia, puoi continuare a farti chiamare Ally senza destare sospetti. Peccato che quella AJ dovrebbe avere trentaquattro o trentacinque anni, mentre Alicia ne dimostra al massimo una ventina, quindi non è neanche giovane abbastanza per essere una figlia segreta.»
«Come sai che Alicia e AJ sono identiche?»
«Allison James era una compagna di scuola di mia zia, ho una sua foto.» Si sporse indietro, aprendo un cassetto del mobile che aveva alle spalle. «Eccola qui.»
La fotografia era un po' ingiallita e raffigurava una ragazza abbigliata secondo la moda di quindici anni prima. Brian non ebbe dubbi: AJ era la ragazza che aveva incontrato per la prima volta davanti alla vetrina, quella che, se ben ricordava, aveva fatto strane allusioni su lui e Meredith.
«Grazie per avermela mostrata, Kay.» Si alzò in piedi. «Grazie anche per tutto quello che mi hai riferito. Devo assolutamente parlare della questione di Alicia con il mio collega.»
Kay parve delusa.
«Vai già via?»
«Devo.»
«Va bene. Io quello che dovevo fare l'ho fatto.»
Venti minuti più tardi, di nuovo in ufficio insieme a Jonathan, Brian fece un breve resoconto dei fatti, dal quale non poté omettere la parte relativa a Meredith.
Jonathan parve rabbuiarsi.
«Quindi tu e quella donna vi vedete ancora?»
«Sì.»
«Non me l’avevi detto. È dalla sera in cui siamo usciti insieme a Harley che non parli di lei.»
«Ci siamo rincontrati subito dopo e ci siamo rivisti praticamente ogni sera da allora.»
«Oh, fantastico» borbottò Jonathan. «Immagino che non ci sia nemmeno stavolta la possibilità che tu apra gli occhi.»
«Su cosa?»
«Sparire nel nulla come faceva in passato non è normale.»
«Infatti» gli ricordò Brian, «Meredith non è più sparita nel nulla. Erano capitati dei casini, io ho avuto i miei problemi con Diane e a un certo punto ho creduto perfino che Meredith stesse insieme a Derek, quando in realtà Derek sta con Kay, anche se gli piace Meredith.»
«Oh.» Jonathan rimase in silenzio per un attimo, come pensieroso. «Forse dovrei dire che adesso mi è tutto chiaro, ma in realtà a ogni cosa che dici tutto mi sembra più oscuro.»
«Non ha importanza» replicò Brian. «Lo so, la situazione può sembrare contorta, ma ti assicuro che è molto meno complicata di quanto possa apparire.»
«Se lo dici tu.»
«Certo che lo dico io. Tornando a Kay...»
«Ah, già, Kayla» lo interruppe Jonathan. «Effettivamente ci stavamo occupando di un argomento ben più interessante, prima che tu approfittassi dell’occasione per metterti a parlare di Meredith come al solito.»
«Non trascorro tutto il mio tempo a parlare di Meredith» puntualizzò Brian, «Inoltre, ti ricordo, sei stato tu a farmi domande.»
«Va bene, va bene, come vuoi. Cosa mi dici di Kay? Di cosa parlavate quando ha tirato fuori la fotografia di Allison James?»
«Kay ha iniziato a farmi un discorso a proposito di quante persone al Rifugio del Drago si comportino in un modo che lei ritiene quantomeno bizzarro.» Brian decise di omettere dalla lista il nome di Meredith. «Eddie Woods, un tizio che si fa vedere spesso a orari strani, le sembra uno che ha qualcosa di grosso da nascondere. Poi c’è Dominick, il fratello di Meredith: anche lui le sembra un tipo losco. Infine Derek...»
«Il suo ragazzo?»
«Una specie.»
«Pensa che sia un delinquente e ci sta insieme?»
Brian scosse la testa.
«Non pensa che sia un delinquente, è solo convinta che abbia qualcosa da nascondere. Non ha tutti i torti a crederlo. Potrebbe conoscere la verità su Alicia.»
«Alicia?»
«Allison.»
«Spiegati meglio, Alicia o Allison?»
«Alicia - mi viene da pensare che sia la tua fantomatica informatrice - e Allison sono la stessa persona.»
Si aspettava sorpresa, da parte di Jonathan, ma lo vide restare impassibile.
«Lo sapevi già?» azzardò.
Jonathan rispose, ancora impassibile: «Sì.»
«Ma non è possibile!» esclamò Brian. «Dimostra la stessa età che aveva al momento della scomparsa!»
Jonathan puntualizzò: «Hai già sentito parlare delle Anime Nere, da Harley. Qualcuno le chiama erroneamente angeli della morte, quando in realtà non hanno nulla di angelico. Secondo le tante leggende che li riguardano, hanno occhi rossi che brillano nel buio.»
«Ma sono leggende!»
«In un certo senso lo sono. Tecnicamente dovrebbero essere invisibili, a meno che non compiano la grande trasformazione in Anime Grigie. Qualcuno le chiama erroneamente angeli caduti, perché non hanno compiuto il loro compito, ma è una definizione errata.»
Brian azzardò, colpito da un particopare: «Anche loro hanno gli occhi rossi?»
Jonathan confermò: «Pare di sì e pare anche che vadano in giro tra noi, come comuni mortali. Ovviamente a me non è mai capitato di incontrare qualcuno che avesse gli occhi rossi. Nemmeno a te, immagino.»
«Certo che no.»
«Infatti li nascondono, così come le Anime Bianche nascondono i loro occhi rosa.»
«Come?»
«Con lenti a contatto colorate.»
Brian osservò: «Molto interessante, ma ci stiamo allontanando da Allison James. Sarebbe un'Anima... di che colore?»
«Bianca.»
«Ovvero una persona salvata dalla morte?»
Jonathan scosse la testa.
«Una persona uccisa e salvata dalla morte, o almeno così dice lei. Ne ho parlato con Harley in questi giorni...»
Brian lo interruppe: «Ehi, aspetta. Tu e Harley vi vedete?! Pensavo che, dopo quello che è successo quella sera...»
Jonathan non lo lasciò finire.
«Harley ci stava provando con la mia ex fidanzata, in apparenza. Lo ammetto, la cosa non mi fa impazzire, ma ci sono cause più importanti alle quali pensare. Abbiamo la certezza che le Anime Grigie di Acid Corn abbiano in mente qualcosa di poco gradevole. Non ci sono prove che vogliano essere pericolosi per i nostri concittadini, ma non bisogna mai abbassare la guardia. Di recente, alcune Anime si sono messe in contatto con noi. Alicia dice di essere un'Anima Bianca, che nel 1976 un uomo l'ha sedotta, segregata in un edificio diroccato e resa quello che è.»
«Perché avrebbe dovuto parlarne con te?»
«Appunto.»
«Vuoi dire che anche tu lo trovi strano?»
«Eccome se lo trovo strano» confermò Jonathan, «Ma sono giunto a una conclusione: per quanto sia appurato che Alicia, o AJ, se preferisci, abbia a che vedere con quel mondo e che la sua età apparente dimostri chiaramente che non ha più natura umana, il suo comportamento è quantomeno sospetto. Chi è davvero? Che cosa vuole da noi? Harley ha maturato la convinzione che le sue presunte informazioni siano di facciata, che il suo scopo sia quello di tenerci buoni e, nel frattempo, tramare con personaggi dello stesso rango per raggiungere qualche scopo che a noi non è chiaro.»
«Perché coinvolgervi?»
«Per depistare, immagino.»
Brian rifletté per qualche istante, infine osservò: «Quindi, se questa assurda non avesse alcuna spiegazione razionale, Kay avrebbe ragione. Il Rifugio del Drago potrebbe nascondere davvero qualcosa di grosso.»
Jonathan ribatté: «Un tempo si chiamava Rifugio delle Anime, non penso sia un caso.» S'interruppe, ma Brian non trovò la forza di fare alcun commento. «Restane fuori» lo pregò Jonathan, a quel punto. «Non volevo che ci avessi a che fare anche tu.»
«Se sono intorno a noi, è giusto che lo sappia.»
«Non sono intorno a noi. Li puoi evitare, se lo vuoi. Devi solo smetterla di frequentare il Rifugio del Drago o le persone che vi hanno a che vedere.»
Naturalmente non era possibile, Jonathan lo sapeva talmente bene che Brian non tentò nemmeno di spiegarglielo. Decise semplicemente di sviare l'attenzione, mettendosi a parlare di qualcuno di quei presunti medium che di solito tenevano d'occhio. Funzionò: Jonathan non era focalizzato solo ed esclusivamente sulle Anime dei loro molteplici "colori".
Dopo il lavoro, Brian attese che si facesse un orario decente per recarsi al Rifugio del Drago all'orario di apertura, quando non vi erano ancora i clienti, ma soltanto il personale. Non sapeva ancora cosa fare esattamente, ma sapeva con chi doveva parlare. Derek Taylor, l'amico di Meredith che tempo prima si era presentato in ufficio a cercare Jonathan, poteva essere la persona relativamente più ragionevole.
Fu fortunato, non ebbe nemmeno bisogno di entrare. Trovò Derek che si stava dirigendo verso l'ingresso e lo fermò. Lo vide girarsi e poi alzare gli occhi al cielo.
«Oh, no, ancora tu!» esclamò. «Che cazzo vuoi, Connor? Se cerchi Meredith, ormai non lavora più qui. Inoltre, se vuoi il mio spassionato parere, ti converrebbe togliertela dalla testa.»
Brian non era già più molto convinto che quella conversazione potesse avere un senso, ma replicò: «E tu chi saresti per stabilirlo?»
«Sono uno che conosce bene Meredith e Dominick. Ti basta?»
«Mi basta per capire che non la conosci fino in fondo. Meredith è felice con me. Se davvero sei un suo amico, dovresti desiderare la sua felicità.»
Derek sogghignò.
«Per caso il tuo hobby è recitare frasi fatte?»
«E il tuo» ribatté Brian, «È intrometterti nei fatti degli altri?»
«Mi sto solo preoccupando per Meredith» puntualizzò Derek. «Da quando sta insieme a te...»
Brian non gli permise di finire la frase.
«Non dare la colpa a me, se suo fratello controlla la sua vita.»
«Vedo che fai presto a dare la colpa agli altri.»
Brian spalancò gli occhi.
«Vuoi dire che per te Dominick ha ragione?»
«Non voglio dire niente» replicò Derek. «Ti sto solo facendo notando che Meredith non avrà mai il coraggio di chiudere con te, faresti meglio a pensarci tu.»
«E se io non volessi?»
«In tal caso, dovresti affrontarne le conseguenze. Dominick non sarà affatto soddisfatto della vostra frequentazione.»
«Me ne sbatto di quello che pensa Dominick Storm! Non ha alcun diritto di impicciarsi di quello che faccio. Io non mi intrometto negli affari suoi e mi aspetto che anche lui faccia la stessa cosa, invece di...» S'interruppe. All’improvviso un sospetto iniziava ad affiorare. «Aspetta, non è che fingi di essere amico di Meredith, ma in realtà stai solo aiutando suo fratello a controllarla?»
«No, sono solo uno che si è ritrovato nella tua stessa situazione, molto tempo fa. Meredith è succube di Dominick, non riuscirà mai a staccarsi definitivamente da lui. È questo che ha rovinato la nostra relazione, quando stavamo insieme.»
«Questo spiega molte cose.»
«Oh, certo. Adesso penserai che il mio scopo sia mettermi tra di voi. Non ne ho bisogno. Prima o poi Meredith ti lascerà e verrà a farsi consolare da me. Mi basta solo essere paziente.»
Brian replicò: «Non credo che Meredith si abbasserebbe mai a questo livello.»
«Pensala come vuoi, non è affare mio.»
Derek fece per voltargli le spalle, ma Brian lo fermò afferrandolo per un braccio.
«Non ho finit-...»
Le parole gli morirono in bocca. Con uno strattone, Derek si liberò dalla sua stretta e lo spinse a terra, puntualizzando: «Tu non hai finito, io sì. Abbiamo già parlato abbastanza. E comunque no, non sono in combutta con Dominick. A me fa schifo la feccia come lui.» Mentre Derek parlava, Brian fece per rialzarsi. Con suo stupore, l'amico di Meredith lo aiutò. «Scusami, non pensavo bastasse una semplice spintarella per farti ribaltare.» Accennò un vago sorriso. «Stai bene?»
Brian non rispose e, piuttosto, gli chiese: «Cosa sai di Allison James? O Alicia, così si fa chiamare adesso. C'entra qualcosa con te o con Dominick?»
«La questione non ti riguarda.»
«Quella Alicia stava insieme a una persona a cui tengo.»
«Sì, a una tizia dall'aria scialba, che un tempo stava insieme a un tipo scialbo prima di confessargli di essere lesbica e di non essere mai stata attratta da lui.»
Brian chiarì: «Quel tipo scialbo ero io. Cosa sai di Alicia?»
«So che è attratta solo dal potere» rispose Derek. «Sfrutta gli uomini per i propri comodi e lo stesso, a quanto pare, ha iniziato a fare con le donne. Però non sono affari tuoi, devi lasciarla perdere. Peraltro se n'è andata, o almeno così pare.»
Brian volle sapere: «Quando tornerà?»
«Per quanto possa sembrarti strano, non possiedo doti di chiaroveggenza» replicò Derek. «Quando tornerà la vedremo, ma prima di allora sarà impossibile fare previsioni. Ora, però, vattene. A breve arriverà Dominick. Non sono sicuro che ti convenga farti trovare qui.»

   
 
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