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Autore: Milly_Sunshine    27/11/2023    1 recensioni
PARANORMAL ROMANCE - THRILLER /// Meredith è un'attrice teatrale di scarso successo, si è reinventata come cameriera in un locale malfamato e non può certo permettersi di sognare il principe azzurro: la sua esistenza è fatta di misteri torbidi e intrighi con cui le persone comuni non dovrebbero avere a che fare, non può permettersi di condividerla con qualcun altro. Brian è un detective privato e si occupa di smascherare sedicenti medium che truffano i loro clienti. Non ha mai avuto a che fare con il paranormale e nemmeno ci pensa. Quando incontra Meredith, è colpo di fulmine e sembra non esserci altro che lei. Non può sapere che proprio Meredith sta per trascinarlo in un mondo di cui ignora l'esistenza e che può rivelarsi molto pericoloso.
Genere: Erotico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Incest, Non-con, Violenza | Contesto: Sovrannaturale
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Derek si guardò intorno. Nessuno sembrava fare caso a lui, si era premunito perfino di telefonare a Kay al Rifugio del Drago per essere certo che Dominick fosse presente sul posto di lavoro. Diede un'occhiata all'orologio che portava al polso. Era arrivato in anticipo, non era Eddie a essere in ritardo.
Rimase in attesa, nel buio della strada di periferia in cui si erano dati appuntamento. Sapeva che ciò che stava per fare poteva esporlo a dei pericoli, ma sarebbe stato un rischio molto maggiore non fare nulla.
Una voce alle sue spalle lo fece sobbalzare.
«Non dovresti essere a lavorare?»
Derek si girò lentamente, senza avere il tempo di spiccicare parola.
Eddie rise, sprezzante.
«Per caso ti ho spaventato?»
«No, per quanto possa sembrarti strano, non ho paura dei pezzi di merda come te e Dominick Storm» replicò Derek. «Credo che tu sappia perché siamo qui.»
«No, affatto» ribatté Eddie, «E ti assicuro che non sono per niente contento di essere qui. Ho cose più importanti da fare che non starti a sentire.»
«Eppure sei venuto qui.»
«Sono stato molto magnanimo.»
Derek ignorò quella ridicola osservazione e venne subito al punto: «Io e Meredith sappiamo che cos'avete in mente tu e Dominick. O forse dovrei dire cos'hai in mente tu?»
Ancora una volta, Eddie si lasciò andare a una risata carica di sdegno e disprezzo.
«A proposito, sai per caso come sta Meredith?»
Derek gli scoccò un'occhiata di fuoco.
«So che è ancora viva, me lo sento.»
«Sì, hai ragione. Quando la tua Anima Grigia muore, ti senti diverso. L'ho scoperto molto tempo fa, quando me ne sono sbarazzato.»
«Cazzate» replicò Derek. «O, per meglio dire, sono convintissimo che tu abbia ucciso la tua Anima Grigia, ma non l'hai fatto molto tempo fa. L'hai fatto di recente, esattamente da quando Alicia è scomparsa. Non so come tu ci sia riuscito, è sempre stata troppo scaltra e non ha mai lasciato le ali in bella mostra, ma di sicuro ce l'hai fatta.»
«Stai delirando» lo accusò Eddie. «Alicia è l'Anima Bianca di Dominick, non è un'Anima Grigia.»
Derek sbuffò.
«Ne ho abbastanza di queste stronzate. Dato che conosciamo entrambi la verità, perché non possiamo parlare chiaro una volta per tutte?»
Inaspettatamente, Eddie sembrò farsi più elastico.
«Sentiamo, quale sarebbe la verità di cui sei al corrente?»
«Non è vero che Dominick uccideva le proprie Anime Bianche per sfizio, passando dall'una all'altra. Ha un'Anima Bianca storica. Facendo qualche supposizione, quell'Anima Bianca è una delle sue sorelle, Bethany. Deve averla salvata quando era in punto di morte, il secolo scorso. Bethany poteva avere tra i trenta e i trentacinque anni, al momento in cui è avvenuta la trasformazione. Da allora, Dominick l'ha sempre tenuta nell'ombra, per potere esercitare al meglio il proprio potere; non perché Bethany gli sia d'intralcio, ma per non destare sospetti. Quella donna si fa chiamare Diane Evans e da molto tempo tiene d'occhio la famiglia Connor. Ha lavorato insieme al figlio maggiore di Patty Connor e ha anche avuto una relazione con lui.»
«Stai divagando, Taylor. Io e Alicia cosa c'entriamo in tutto questo?»
«Sebbene Dominick non abbia mai ucciso le proprie Anime Bianche, non si può dire lo stesso del suo rapporto con la gente comune. Quando qualcuno si metteva sulla sua strada, non dubito che se ne sia sbarazzato. Inoltre è sempre stato un sadico. Non so come sia venuto ad avere a che fare con Allison James - Alicia, se preferisci - ma deve davvero esserci andato vicino, ad ammazzarla. Alicia, però, era un'Anima Nera in attesa del risveglio. Si è risvegliata prima che fosse troppo tardi. Visto il tuo disprezzo mai nascosto nei confronti di Storm, penso che abbia tentato di ucciderti, quando eri ancora umano, e ci sarebbe riuscito se AJ non fosse stata presente al momento dei fatti. Ti ha salvato la vita, diventando un'Anima Grigia. Non so cosa sia successo dopo e quanto foste perversi tutti quanti per fare affari insieme, ma è questo che è accaduto. Tutti avevate trovato il modo per non dare nell'occhio. Mentre Diane stava nell'ombra, Alicia si fingeva l'Anima Bianca di Dominick, una copertura per entrambi. Tu, come copertura, ti sei inventato l'Anima Grigia uccisa proprio da te stesso.»
«Posso farti notare che non hai uno straccio di prova?»
«Le prove si usano nei tribunali. Noi Anime dobbiamo vedercela da sole. Forse ti eri rotto le palle di Alicia, oppure si stava spingendo troppo in là. Non so chi di voi abbia ucciso Patty Connor e che cosa sapesse esattamente, ma Alicia ha iniziato a girare intorno all'ex fidanzata di uno dei figli di quella donna. Si chiama Amberlee, saprai sicuramente chi è. Si era presa una cotta per Alicia e Alicia ha finto di ricambiarla. Oltre a quella tizia, si è anche messa in contatto con Jonathan White, un detective "del paranormale", così si fa chiamare, che di fatto, fino a pochi mesi fa, si occupava di smascherare truffatori che sostenevano di essere in contatto con l'Aldilà o che vendevano filtri contro il malocchio a dei rimbambiti. Tu hai sempre pensato che la soluzione migliore fosse non dare nell'occhio, non risvegliare i cani che dormono. Alicia stava facendo l'esatto contrario e questo avrebbe potuto essere deleterio per le tue manie di grandezza. È così?»
Servire quella storia su un piatto d'argento a Eddie fu sufficiente a fargli abbassare la guardia.
«Complimenti, Taylor, sei molto perspicace.»
«Più di quanto tu creda» replicò Derek. «Torniamo al momento in cui ho detto che forse ti eri rotto le palle di Alicia. Nessuno uccide una persona per un motivo così vago e banale. Dato che mi hai confermato di averla uccisa, adesso ti dirò perché l'hai fatto: un uomo di nome Stefan Craven, che ha tanti soldi, con i quali, tuttavia, non può fare niente per curare la figlioletta malata terminale, ha cercato di comprarla. Voleva che ti uccidesse e trasformasse la bambina nella sua Anima Bianca. Tu ti sei visto condannato, quindi hai ammazzato Alicia prima che fosse lei a riservarti lo stesso trattamento. Nel frattempo, la piccola Craven sta dando segni di essere un'Anima Nera. Non ha più bisogno di qualcuno che la salvi, perché sta guarendo spontaneamente, nell'incredulità dei suoi medici.»
«Perspicace, ma fantasioso.»
«Non prendermi per il culo. Tu e Dominick vi eravate messi in testa di far credere a Meredith che Lilibeth Craven avesse ancora bisogno di aiuto. Volete convincerla a lasciarmi morire, per vostra mano, fingendo di volere portare da lei la figlia di Craven affinché la trasformi in un'Anima Bianca. Non è questo, però, il vostro vero piano: immagino che abbiate rinchiuso Meredith da qualche parte dove non potrà trasformare nessuno in Anima Bianca, quando mi avrete eliminato. A quel punto non ci saremmo più né io né Meredith sulla vostra strada. È così?»
Quelle parole parvero far divertire Eddie.
«Pensi che voglia ucciderti, eppure mi hai chiesto di vederci?»
«Penso che tu abbia manie di grandezza, come ho detto poco fa - mi sono inventato un mucchio di cazzate per estorcerti la tua ammissione su Alicia, ma quello è vero» replicò Derek. «So che hai proposto a Dominick di sbarazzarvi di me e di Meredith. Immagino sia un po' titubante, in fondo Meredith è sua sorella. Stai aspettando di convincerlo. Invece di aspettare i suoi comodi, posso offrirti un'altra soluzione.»
«Ovvero?»
«Ovvero liberarti di Dominick, tramite Diane.»
«Come vorresti fare?»
«Non sono affari tuoi. Non lo farei gratis, comunque, questo deve esserti chiaro.»
«Fammi capire, tu mi stai dicendo di volere ammazzare quei due?»
Derek confermò: «È esattamente quello che ti ho detto.»
«E, sentiamo, cosa vorresti in cambio?» gli chiese Eddie. «Ho manie di grandezza, l'hai detto tu stesso. Tu, invece, sei destinato a rimanere nell'ombra.»
«Sono disposto a rimanere nell'ombra, anzi, non me ne frega proprio niente degli sporchi giochi di potere a cui sei abituato tu» mise in chiaro Derek. «So che Dominick deve avere sequestrato Meredith, averla rinchiusa nel sotterraneo del Rifugio. Immagino che tu sappia perfettamente dove si trova. Io ti tolgo di mezzo Dominick e tu mi consegni Meredith.»
«Sei ridicolo, Taylor. Pensi davvero che, in quel modo, possa iniziare a ricambiarti? Si è sempre infilata nel primo letto caldo che trovava, non ti sarà sufficiente a legarla a te.»
Derek mise in chiaro: «Non voglio legare Meredith a me. Voglio solo che venga lasciata in pace per sempre.» 

*** 

Ciò che Meredith rimpiangeva più di tutto il resto era l'epocain cui poteva non vedere al buio. I giorni della sua vita umana erano lontani, ma di quei pochi anni malvissuti ricordava con gioia le tenebre capaci di celare agli occhi suoi e degli altri almeno una parte di ciò che avrebbero preferito non vedere.
Eddie si palesò ai suoi occhi, al di là delle sbarre, e ancora una volta Meredith si chiese se la fine fosse vicina. L'aveva pensato qualche ora prima, quando Dominick aveva permesso a quell'individuo disgustoso di divertirsi con lei.
Aveva portato con sé un accendino, un monito per ricordarle che avrebbe potuto ucciderla, se l'avesse desiderato, anche se tutto il resto non poteva mettere fine alla sua esistenza. Oltre all'accendino, aveva con sé anche un coltello, con il quale le aveva inferto vari colpi, talmente intensi da farle quasi perdere i sensi.
Non aveva abusato sessualmente di lei, ma l'aveva messa in condizione di credere che sarebbe accaduto. Quando era andato via, aveva messo in chiaro che sarebbe tornato... e infine era successo.
Meredith lo fissò con durezza, senza parlare. Eddie, invece, non sembrava avere alcun desiderio di rimanere in silenzio.
«Sono tornato, lurida troia imbrattata di sangue» sibilò. «Non ti libererai mai di me, finché mi potrò divertire. Ti farò tutto quello che avrei voluto fare alla mia Anima Grigia, se solo non avessi voluto sbarazzarmi di lei in fretta. È stato comunque bello vederla ridursi in cenere, anche se purtroppo non ho potuto vederla soffrire, non ho potuto sentirla mentre mi implorava di non farle del male. Per fortuna ci sei tu  e per fortuna tuo fratello ha accettato di condividerti con me, fintanto che ci sarà ancora una traccia di te.»
Meredith non replicò. Tutto ciò che sperava era che Eddie si limitasse a tenere le corde vocali in movimento.
L'altro, almeno per il momento, sembrava intenzionato a proseguire alla stessa maniera.
«Sono ancora combattuto su che destino riservarti. Vorrei tanto sbarazzarmi anche di quel fesso della tua Anima Bianca, ma sarebbe molto più difficile con lui. E poi Derek è solo un figlio di puttana come tanti, mentre tu sei la feccia più totale. Dominick disse che ti convinsero a gettarti nel fuoco ed era proprio la fine che meritavi: bruciare a fuoco lento, sentire le fiamme che ardevano le tue luride carni. Eppure quel coglione di Derek Taylor farebbe qualsiasi cosa pur di riaverti. Pensa, si offerto di fare qualcosa che potrebbe essere molto importante per me, se gli promettessi di liberarti, in cambio. Ero quasi tentato di accettare, ma la verità è che ti consegnerei a lui solo se accettasse di decapitarti, per vedere se la testa si riattacca o se riesce a sfidare la Natura. Nessuna Anima Grigia è mai morta se non dandole alle fiamme le ali. Chissà, magari la tua testa resterebbe senziente, staccata dal corpo, a supplicarmi di rimetterla sul collo. Potrei lasciarla lì, a guardarla mentre mi scopo il tuo corpo decapitato.» Eddie ridacchiò. «Solo a pensarci, sento di essere sul punto di avere un erezione.»
Quelle parole furono la goccia che fece traboccare il vaso.
«Basta!» gli intimò Meredith. «Se odi così tanto le Anime Grigie, come dici, perché ti sei alleato con mio fratello? Dominick ti detesta, si è schierato dalla tua parte solo perché, per il momento, gli lasci fare quello che vuole.»
«Vedi, vacca da quattro soldi» replicò Eddie, «Io e Dominick abbiamo una sola cosa in comune: entrambi vogliamo vedere i nostri nemici morire, ma soprattutto farli soffrire prima della morte. Siamo arrivati a una sorta di sopportazione reciproca proprio per questo. Ovviamente, essendo tornato ad Acid Corn da pochi mesi, non gli permetterei mai di mettere in discussione la mia posizione. Tutte le Anime della città lo temevano, prima che se ne andasse, ma poi hanno iniziato a vedermi come un punto di riferimento. Questo non cambierà. Potremmo dire che è Dominick che si è alleato con me, non il contrario. Io, in cambio della sua collaborazione, non potevo negargli il piccolo favore di aiutarlo a cancellare il mondo dalla tua presenza.»
«Sei stato tu a dargli l'idea.»
«All'inizio non voleva, perché per lui eri ancora la sua sorellina pura e adorabile. Poi ha capito quanto schifo fai. Ha capito che sei marcia dentro e non meriti l'aria che respiri.»
Di colpo si udirono dei passi in lontananza. Meredith sapeva che annunciavano la venuta di Dominick, pur non avendo idea di cosa volesse suo fratello in un momento come quello.
Non ci volle molto a scoprirlo, bastarono pochi istanti per vederlo comparire e rivolgersi a Eddie: «Vattene.»
«Che cosa?!» sbottò l'altro. «Non ho fatto niente che tu non mi abbia permesso di fare. Te lo scordi che me ne vado.»
«Invece ti levi dal cazzo, e anche subito» replicò Dominick. «Puoi fare quello che ti pare, ma nei momenti in cui Meredith non è chiamata a qualcosa di superiore.»
«Di cosa parli?»
«Stefan Craven ha pagato per scoparsela» chiarì Dominick. «Dato che sa tutto di noi e non ha alcun problema ad aprire il portafoglio, non mi sembrava il caso di dire di no.» Si rivolse a Meredith. «Arriverà tra un'ora. Lo aspetterai nella cella più confortevole del sotterraneo, quella dove lavoravi un tempo. Sei contenta, puttanella?»
Meredith non rispose. Per quanto Dominick non contemplasse quell'ipotesi, non ne era affatto infelice. Avrebbe potuto stare senza catene, lavarsi, togliersi di dosso le tracce del proprio sangue e indossare abiti puliti. Inoltre Stefan l'avrebbe trattata come una normale prostituta in servizio, non come una vittima da seviziare.
Eddie obiettò: «Questa troia di merda non merita di uscire da questa topaia.»
«Stefan Craven paga profumatamente e non è opportuno contraddirlo.»
«Hai paura che chiami l'EIFP?»
«Non ho paura di quei pagliacci dell'EIFP, però i soldi di Craven fanno comodo a entrambi, quindi fammi la cortesia di levarti di mezzo e di lasciare che Meredith si prepari per l'occasione.»
«Secondo me stai sbagliando, ma chi sono io per mettermi in mezzo?» Eddie sospirò, allontanandosi. «Fai come ti pare, ma non venire a lamentarti con me.»
Dominick gli ricordò: «Sei stato tu quello che ha messo al corrente Craven di chi siamo e di cosa possiamo fare. Quando eri tu quello a cui facevano comodo i suoi soldi, non avevi tutti questi problemi, mi pare.»
Eddie non rispose e sparì dalla vista di Meredith che, da parte sua, chiese al fratello: «Cos'hai in mente?»
«Ho in mente esattamente quello che ti ho detto» mise in chiaro Dominick. «Craven paga e tu farai quello che ti ho detto. Dopodiché, quando tutto sarà finito, ti riporterò qui, che è il posto dove meriti di stare.»
«E poi?» domandò Meredith. «Come andrà a finire?»
«Dipenderà tutto da quanto puoi fruttare e da quanto quel coglione di Derek accetterà di badare ai cazzi suoi.»
«Derek non c'entra niente con noi, lascialo in pace.»
«Dovrebbe essere lo stesso Derek a rendersi conto di non c'entrare niente con  noi, ma dubito che succederà» puntualizzò Dominick. «Credo che, tra tutti gli uomini che ti ronzano intorno, se la giochi con Brian Connor, in quanto a presenza più intralciante. A proposito, immagino che tu senta la mancanza di quel fallito. Non preoccuparti, è ancora vivo.» Ridacchiò. «Non so per quanto, dipende tutto da lui. Anche Richard e sua figlia Patricia sono vivi e stanno bene. Lo ammetto, qualche volta ho guardato quella ragazzina con interesse, perché mi ricorda la sua omonima Patty Connor, ma sono subito tornato in me.»
Meredith mentì: «Non mi manca Brian. Mi sono solo divertita con lui.»
«Lo spero per te» concluse Dominick. «Adesso, però, non farmi perdere altro tempo. Devi prepararti per accogliere Stefan Craven nel modo in cui una volta accoglievi i clienti più facoltosi. Non farmi fare brutta figura.» 

*** 

Harley Parker non accettò di aprire la porta a Derek, ma si offrì di scendere e di incontrarlo sotto casa. Non era un problema, anzi, sarebbe stato tutto molto più semplice e sbrigativo. Impiegò pochi istanti a raggiungerlo e non parve molto soddisfatto della sua presenza.
«Spero che tu abbia una buona ragione per avermi convocato qui.»
«Ottima.»
«Ti ascolto.»
«Immagino che tu abbia una vaga idea di chi sono... voglio dire, di cosa sono» iniziò Derek. «Non...»
Harley annuì.
«Sì, lo so, sei l'Anima Bianca di Meredith Storm. Se sei venuto qui per chiedermi di eliminarla, non posso accettare la tua proposta. Do la caccia alle Anime Grigie pericolose e Meredith è solo una donna indecisa che finisce per gettarsi in situazioni che le converrebbe evitare, per il bene suo e di chi le sta intorno.»
«Hai descritto perfettamente la Meredith che conosco anch'io» ribatté Derek, «E ti fa onore il fatto di non volere fare del male alle Anime come lei.»
«Quindi non vuoi vederla finire in cenere, mi pare di capire.»
«È un pensiero che non mi ha mai sfiorato e che non potrebbe sfiorarmi nemmeno tra un milione di anni.»
«Allora cosa vuoi da me?»
«Dobbiamo parlare di una certa Diane Evans.»
Harley Parker scosse la testa.
«Mi dispiace, ma non intendo parlare di Diane Evans con te.»
Senza dare il tempo a Derek di aggiungere una sola parola, gli voltò le spalle e rientrò in casa.

   
 
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