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Autore: Epic89    12/12/2023    0 recensioni
Aveva deciso, si aveva deciso di andarsene. La scusa di dedicarsi tutta se stessa a sua figlia non reggeva, voleva scappare, Adelaide aveva scelto per entrambi. Adelaide aveva paura, si paura di essere un peso per Marcello.
Paura che prima o poi lui si sarevce stancato, che le avrebbe rinfacciato di non averlo lasciato libero di vivere la sua vita.
E Marcello? Lui non l'avrebbe mai dimenticata come poteva. Il suo cuore batteva per lei, e fin quando era così non poteva e non voleva avere nessuna donna.
Fin quando non sarebbe tornata si sarebbe dedicato a suo fratello, un ragazzo orgoglioso, gli ricordava lui quando era uscito dal carcere. Sarebbe riuscito a far abbassare la guardia a Matteo? E se non ci sarebbe riuscito? Avrebbe chiesto aiuto all'unica donna che poteva scalfire quella corazza. Maria
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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APRILE 1964 Dopo aver ricevuto la notizia di un amica che era in fin di vita, Adelaide andò in confusione più totale. Quel telegramma che aveva ricevuto fu un pugno allo stomaco... Oltre alla notizia della sua amica che stava morendo scoprì che suo padre le aveva mentito. Aveva scoperto che la figlia che credeva morta 22 anni addietro in realtà era viva. Lo sgomento di quella notizia la fece andare nel pallone, non sapeva con chi parlare, non sapeva cosa fare. Improvvisamente si era trovata ad essere una madre, una madre di una ragazza che non sapeva della sua esistenza. Come avrebbe reagito questa ragazza sapendo che la donna che credeva sua madre in realtà non lo era? Che era stata affidata a loro per evitare che la famiglia Sant'Erasmo finisse su tutti i giornali? Che la reputazione della Comtessina era compromessa. _____________________________________________ Fu così che il giorno in cui ricevette il telegramma prese una decisione. Doveva partire, doveva andare a Ginevra. Voleva parlare con questa conoscente prima che morisse, voleva vedere sua figlia, voleva costruire un rapporto con lei e magari portarla a Milano. Ma in quel momento non ci pensava, in quel momento doveva riordinare le idee e preparare tutto nei minimi dettagli. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - In quel momento arrivó Marcello. Adelaide si era completamente dimenticata del loro appuntamento. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - "Marcello, cosa ci fai qui?" - "Adelaide, cos'è si è dimenticata del nostro appuntamento? Non si ricorda che le avevo promesso in giro in motoretta?" - "Marcello, me ne sono dimenticata, ti prego siediti che vorrei parlarti." - "È successo qualcosa? Mi devo preoccupare?" - "No Marcello, ho saputo che una mia cara amica non sta bene, è molto malata, non so quanto tempo le resta di vivere." - "Mi dispiace Adelaide,vuoi che faccia qualcosa? Perché non la vai a trovare? Forse la tua presenza le allevia le sofferenze." - "Marcello abbiamo avuto un brutto scontro tanti anni fa, non so quanto le possa far piacere la mia visita." - "Adelaide cara, se vuoi ti accompagno. Magari con me al tuo fianco ti senti più sicura, più protetta. Posso preparare oggi stesso la valigia e partiamo domani mattina all'alba." - "Lo faresti davvero?" - "Si tesoro." - "Oh Marcello, chiamo Italo e dico di preparare i bagagli, ci vediamo domani mattina." - "A domani mia cara." - E se ne andò. Marcello non aveva idea che fosse l'ultima volta che vide Adelaide. ________________________________________________ La Contessa chiamó Italo, disse di preparare i bagagli, ma quando vide che non se ne andava chiese cosa lo turbasse. "Contessa, è sicura di voler far venire con lei anche il signor Barbieri?" - "Cosa vuoi dirmi Italo che non è pronto? Non è pronto a sapere che ho una figlia?" - "Contessa, la situazione è molto delicata e lei deve affrontare questa cosa da sola. Come reagirebbe sua figlia nel vederla con il signor Barbieri? Come lo presenterà a questa ragazza? Provi a cercare di creare un legame con sua figlia e magari in futuro può chiamare il signor Barbieri e si faccia raggiungere a Ginevra." - "Hai ragione Italo, prepari i bagagli e la macchina, voglio partire stasera stessa." - Italo si congedó e lei inizió a vagare per il salotto. Aveva mille pensieri in testa. La paura di conoscere sua figlia, la speranza di riuscire a costruire un rapporto con lei, e la tristezza nel dover lasciare Marcello. Non avevano ancora definito il loro rapporto, ma lì univa un sentimento unico e profondo e deluderlo la rendeva tremendamente triste. __________________________________________________ Arrivata la sera Adelaide uscì di casa salì in macchina e si diresse verso l'aeroporto. Una nuova sfida l attendeva. __________________________________________________ Fu un viaggio tranquillo, arrivó a Ginevra. Prima di partire Adelaide chiese ad Italo di prenotarle una stanza in un albergo, doveva riposare, sapeva che il giorno dopo sarebbe stato intenso e pieno di emozioni contrastanti. Arrivata in albergo salì in stanza aprì la porta, entró, chiuse la porta si guardó attorno e in un momento di sconforto pianse. Si sentiva tremendamente in colpa per essere partita senza avvertire Marcello, sapeva che il giorno dopo quando si sarebbe diretto in Villa e non l'avesse trovata ci sarebbe rimasto male, ma aveva ragione Italo, doveva affrontare quello che sarebbe venuto da sola. Non sapeva come avrebbe reagito Odile vedendola, non sapeva cosa sarebbe successo quando sua figlia avrebbe scoperto la verità. Stanca com'era si sdraió e si addormentó all'istante. ________________________________________________ Adelaide si svegliò presto, aveva fatto uno strano sogno, non se lo ricordava con precisione. Ma nella sua mente gli era rimasta impressa l espressione triste di Marcello. Nel suo sogno Marcello era triste e sconsolato. Si alzó, non poteva e non voleva pensare a ciò che aveva lasciato a Milano anzi ora si doveva concentrare al presente, a sua figlia alla sua amica che avrebbe visto tra poco. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Si preparó ed uscì. Il taxi l attendeva davanti la hall dell'albergo, salì diede l indirizzo è il taxi si immerse nel traffico. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Adelaide era agitata non sapeva come la sua amica avrebbe reagito nel vederla, come avrebbe reagito Odile nel vederla e nel rendersi conto che erano praticamente identiche. Cosa le avrebbe detto, come doveva affrontare questa situazione che si era creata. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Arrivata alla clinica, scese ed entró, si presentó, e l'accompagnarono in stanza. Fece un respiro ed entró. La sua amica era distesa nel letto al suo fianco c'era una ragazza con gli occhi verdi, capelli chiari, labbra carnose. Rimase sorpresa, era un Adelaide Di Sant'Erasmo in miniatura. Si avvicinò e salutó. - "Ciao Elvira, quando ho saputo sono subito corsa da te." - "Adelaide ti presento Odile." - "Odile ti ho parlato di questa mia vecchia amica, lei è Adelaide, la Contessa Di Sant'Erasmo." - "Piacere Contessa, mi fa piacere che lei sia venuta a salutare mia madre. Mi ha parlato molto di lei." - "Odile cara potresti lasciare me e la Contessa da sole? Vorrei parlarle prima che me ne andrò." - "Mamma non dire così. Va bene vi lascio sole, ma non ti stancare troppo. Contessa la prego non la faccia stancare troppo è molto debole." - "Non ti preoccupare Odile, non starò molto." - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Odile uscì dalla stanza si diresse verso l'uscita. Vide una panchina si sedette e si chiese come mai la Contessa Di Sant'Erasmo fosse venuta fin lì. _____________________________________________________ "Adelaide mi fa piacere che tu sia venuta, il mio tempo sta per finire, e vorrei che tu ti occupassi di Odile. È tua figlia sai." - "Ma non è possibile, mio padre mi disse che era nata morta. Non può essere mia figlia." - "È così Adelaide, mi contattó tuo padre. Un giorno si presentó a casa nostra con un fagottino, era Odile. Ci pagó, avevamo bisogno di soldi a quei tempi e accettammo. Sai era una ragazzina ribelle, capricciosa e vizia. Assomigliava in certi versi a te. La facemmo studiare, è laureata in giurisprudenza. Ma ora che sto morendo non potevano più tenermi questo segreto, è giusto che tu sappia cosa fece tuo padre. Sei una madre Adelaide, dovrai farti forza e avere tanta pazienza, sarà difficile farti accettare da lei, ma non devi mollare, devi combattere per costruire un rapporto con lei. E vedrai che quando si fiderà di te ti amerà alla follia. Ma promettimi Adelaide non lasciarla sola, aiutala ha bisogno davvero di te." - Con le lacrime agli occhi Adelaide le promise di non abbandonare Odile che l'avrebbe aiutata e amata. Che non si sarebbe mai arresa difronte a tutte le difficoltà che non pensava di dover provare. ___________________________________________ Uscì dalla stanza e si diresse in giardino. Seduta sulla panchina vide sua figlia le si avvicinò su sedette e rimase anche lei a pensare a quello che l'aspettava, a Marcello e alla sua amica. Non si accorse che Odile le stesse parlando. - "Contessa, Contessa!" - "Scusami Cara, cosa stavi dicendo?" - "Mi chiedevo come mai lei è qui, e come conosce mia madre." - "È un amica di famiglia, lho conosciuta tanti anni fa. Poi ci siamo allontanate e ci siamo perse di vista. Qualche giorno fa mi ha inviato un telegramma e sono corsa subito qui per chiuderle perdono." - "Perdono?" - "Si perdono. Era venuta a parlarmi 22 anni fa. E io non le ho creduto." - "Oh! È adesso lei cosa farà, tornerà a Milano?" - "Tua madre mi ha fatto promettere di prendermi cura di te, e che ora vorrebbe parlarti. Ti sta aspettando in stanza. Io ti aspetto qui." - Odile si alzó e si diresse in stanza. ________________________________________________________ Aperta la porta Odile si sedette vicino a sua madre la guardava preoccupata e attendeva che parlasse. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - "Odile cara, c'è una cosa che non ti ho mai detto. È difficile per me parlatene. Ti stai chiedendo come mai la Contessa Adelaide Di Sant'Erasmo sia qui. Lho fatta venire io da Milano, come te anche lei è stata ingannata." - "Mamma, ma cosa stai dicendo, non capisco." - "Vedi Odile 22 anni fa, si presentó a casa nostra tuo nonno. Ci disse di prenderci cura di te. Era una bambina vivace, e chiassosa. Ti abbiamo voluto subito bene sai, ti abbiamo amato fin dalla prima volta che ti abbiamo visto. Non so come dirtelo tesoro, io non sono la tua vera mamma, la Contessa Adelaide Di Sant'Erasmo è tua madre." - "Non è possibile, se è davvero lei mia madre perché mi ha abbandonato? Perché non mi ha voluto?" - "Non è colpa sua, ti ho detto che è stata ingannata anche lei, quando sei nata, tuo nonno le ha fatto credere che eri nata morta, e che non poteva avere più figli. Il Conte è stato crudele con lei, non voleva che la sua famiglia finisse sui giornali per colpa di questa gravidanza fuori dal matrimonio. E così ti hanno affidato a noi. E ti abbiamo cresciuta come se fossi nostra figlia, ma ora che sto morendo devevi sapere la verità, dalle una possibilità di conoscerti, dalle la possibilità di provare ad essere tua madre." - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - A queste parole Odile scappó. Uscì dalla stanza corse, non sapeva dove sarebbe andata in quel momento tutto ciò che credeva non esisteva più, la sua vita stava andando a rotoli.
   
 
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