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Autore: MiakaHongo    28/02/2024    1 recensioni
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Rey stava dormendo quando improvvisamente una sequela di scene terrificanti le passarono velocemente davanti agli occhi: la battaglia di Exegol, Palpatine che le rivela di essere suo nonno e Ben che sacrifica la sua vita per lei morendo tra le sue braccia lasciandola inerme. Ma non erano solo immagini del passato, susseguirono anche delle scene che non aveva mai visto e che mai avrebbe voluto si realizzassero, ovvero i suoi amici: Poe, Finn e Rose feriti che urlavano dal dolore. Non poteva più sopportare quella vista quindi fu lei a sovrastare le loro urla con le sue, fu allora che piombò un improvviso silenzio e si ritrovò circondata da un’oscurità fitta e fredda che la fece sentire improvvisamente sola e angosciata.
“C’è qualcuno?”
Chiese guardinga in posizione difensiva, nonostante non avesse nessuna arma con se.
“Per quanto ancora fingerai che io non esista?”
Quella fredda voce femminile le era familiare.
“Chi sei tu?”
“Tu sai già chi sono io, lo sai da sempre, fingi solo di non saperlo… ma d’altronde è quello che sai fare meglio, no? Fingere che le cose che non ti piacciono non esistano!”
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Kylo Ren, Rey
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Poe e Finn li stavano aspettando quando videro arrivare Rey e Ben.
“Ah, quindi non sei scappato?”
Disse Finn, con una punta di sarcasmo, rivolto a Ben.
Ben avrebbe volentieri risposto di rimando menzionando, con altrettanta ironia, che fosse lui l’esperto nel fuggire per quanto ricordasse, ma Rey gli lanciò un’occhiata e capì che, in effetti, era meglio non provocare una reazione dell’amico di lei prima della riunione che avrebbe determinato il suo destino. Optò quindi per una risposta più tranquilla.
“Ero solo andato a sgranchirmi le gambe, non dirmi che ti sono mancato!”
Dallo sguardo di Rey capì che non aveva approvato nemmeno la sua soluzione ‘più tranquilla’, probabilmente perché conosceva i suoi amici e non voleva che per loro deponesse male. Infatti fu Poe a rispondergli.
“Ti consiglio di fare meno lo spiritoso in presenza dei membri del Nuovo Consiglio!”
Si limitò a dire con tono fermo porgendogli delle manette, che questa volta si assicurò di serrare su entrambi i polsi.
“A me non le metti?”
Chiese Rey, cercando con lo sguardo quelle destinate a lei ma senza scorgerle.
“Non farmene pentire!”
Si limitò a dire lui. Quella reazione di Poe l’aveva sorpresa: infondo da come avevano parlato fino al giorno prima, era sicura che non si fidasse affatto di lei, eppure il farla entrare senza manette era sicuramente un gesto di fiducia che giocava a suo favore. Prima che Rey potesse aggiungere altro, l’attenzione di tutti si spostò su Chewbecca, che era appena arrivato di corsa, serrando in un unico abbraccio sia lei che Ben.
“Chewbe, anche io sono felice di vederti! Ben mi ha detto che sei stato tu a salvarci, grazie!”
Disse lei, felice di rivedere il Wookiee e ricambiando delicatamente l’abbraccio, ma sperando che allentasse la stretta su di loro. Percepiva infatti Ben risentirne, date le ferite non ancora del tutto guarite. Chewbe grugnì qualcosa in risposta che Rey non riuscì a distinguere in quella salda stretta ma, a quanto pareva, Ben invece si.
“Chewbe, io ti ho già detto che ti sarò eternamente riconoscente per averci aiutati e sono contento che tu sia venuto per attendere il verdetto del Nuovo Consiglio su di me. Ma se non allenti la presa temo che non potranno esprimersi, perché dovrò allungare la degenza di qualche settimana!”
Replicò lui. Era felice che oltre Rey ci fosse qualcun’altro preoccupato del suo destino, ma quella presa lo aveva messo in evidente difficoltà, avendo anche le mani letteralmente legate.
Questa volta Rey riuscì a decifrare la risposta del Wookiee, che disse qualcosa del tipo ‘solo se rispetti la tua promessa’, ma non aveva idea a cosa si riferisse. Ancora una volta Ben sembrava saperlo.
“E va bene ‘zio Chewbe’, contento?”
Chewbecca soddisfatto sorrise genuinamente e liberò i due dalla presa. Quell’appellativo, però, sembrò attirare l’attenzione di tutti gli altri, compresa Rose che li aveva appena raggiunti.
Non appena liberatosi da Chewbe, Ben portò entrambe le mani legate al petto per riprendere fiato, sollevato dall’attenuazione del dolore dovuto alla stretta.
Rey, superata la sorpresa iniziale, trovò la scena adorabile. Di certo, in passato, Chewbe e Ben dovevano essere stati vicini dato che Han e il Wookiee erano inseparabili, ma mai avrebbe pensato che si facesse considerare come uno zio da lui. Ma a pensarci bene era proprio da Chewbe un comportamento simile ed era contenta che qualcun’altro mostrasse affetto verso Ben… forse quello che lui le aveva confessato ad Exegol riguardo al fatto che, a differenza di Rey, non avesse nessun altro, non era proprio come aveva creduto allora.
“Ehi, da quando voi due sareste così in confidenza?”
Chiese Poe, Chewbe rispose con un grugnito che nessuno di loro decifrò, ma non ce ne fu bisogno: era ben chiaro cosa intendesse e nessuno osò chiedere altro. In quel momento, Poe pensò al fatto che effettivamente Ben era pur sempre il figlio di Leila e Han e come tale, probabilmente, aveva passato una buona parte dell’infanzia anche con Chewbecca. Non si capacitava di come un figlio di due persone del genere fosse arrivato a diventare il Leader Supremo del Primo Ordine e a commettere tante atrocità, eppure a quanto pareva persino il Wookie, che gli aveva visto uccidere il suo migliore amico davanti agli occhi, aveva deciso di dargli una seconda possibilità. La cosa lo bloccò facendolo riflettere più del dovuto e Finn lo notò.
“Poe?”
Gli chiese l’amico, interdetto.
“Ci siamo tutti, ora che è arrivata anche Rose, consiglierei quindi di entrare. Direi che è inutile far attendere oltre i restanti membri del Consiglio”
Si limitò a dire Poe, quindi entrò nella sala della riunione insieme a Finn, prima che chiunque potesse dire altro.
“Chewbe, tu ci aspetti qui, giusto?” gli chiese Rose. Il Wookiee annuì. “Bene! Allora buona fortuna ad entrambi” aggiunse, infine, con un sorriso rivolta a Ben e Rey, quindi entrò.
Rey prese un profondo respiro per darsi coraggio, quindi diede una veloce occhiata a Ben il quale annuì, esattamente come quando su Exegol si erano passati le spade. Lei fece lo stesso ed entrò.
La sala era predisposta come l’ultima volta: c’erano delle sedie posizionate in ovale a cui però ne erano state aggiunte due per Ben e Rose, anche se leggermente più indietro delle altre. I restanti membri erano già dentro e, appena entrarono loro, tutti presero gli stessi posti della prima riunione. Rose si accomodò in una delle due sedie libere e l’ex Leder Supremo si sedette nel posto rimasto vuoto, scortato da due membri della Resistenza, i quali rimasero in piedi dietro di lui, probabilmente pronti ad intervenire in caso di necessità. La loro presenza non sembrò essere molto gradita ad alcuni membri del Nuovo Consiglio, che li osservarono contrariati, cosa che non sfuggì a Poe.
“Buongiorno a tutti, vi ringrazio per essere venuti nuovamente qui a così poco tempo di distanza dal nostro ultimo incontro e con così poco preavviso, ma gli eventi che sono intercorsi necessitavano urgentemente una decisione del presente Consiglio! Non appena ve ne parlerò, sono sicuro che converreste che la presenza dei due membri della Resistenza armati sia unicamente per garantire la vostra sicurezza”
I rappresentanti del Consiglio, non sembravano ancora del tutto convinti, seppur interessati ad ascoltare i dettagli da Poe. Prima che quest’ultimo potesse aggiungere altro però, fu Rey ad alzarsi per prendere parola.
“Prima di parlare di questo, vorrei portare al Consiglio un’altro tema. Voglio proporre le mie dimissioni da Rappresentante unico del Nuovo Consiglio”
La proposta lasciò tutti i membri interdetti, tranne logicamente Poe e Finn, i quali ne erano già a conoscenza.
“Questo penso sorprenda tutti noi: non eri stata tu stessa a difendere la tua adeguatezza, non molto tempo fa, al primo incontro del Consiglio?”
Ricordò perplessa Kayla.
“Sì, ma purtroppo in quel momento era già successa una cosa: avevo ceduto al lato oscuro della Forza. Allora pensavo di avere il pieno controllo ma non era così…” passò nervosamente lo sguardo tra i membri prima di proseguire, sembravano tutti dubbiosi, probabilmente alcuni nemmeno sapevano precisamente cosa stesse intendendo “…ero concentrata solo su quello che credevo giusto: l’ottenere potere per poter contribuire alla pace nella galassia, ma avevo completamente perso di vista i mezzi che stavo usando per raggiungere questo obiettivo. Ho usato i miei poteri mentali su Poe e Finn per assicurarmi il loro consenso alla scorsa riunione. So che è un comportamento inaccettabile e, Kayla, voi avevate ragione: un Jedi è ancora un rischio troppo grande per il Consiglio, o almeno lo sono stata io. Ecco perché ho deciso di rassegnare le mie dimissioni”
“È questo tutto ciò che avete fatto?”
Chiese Dalia, l’unico membro Twi’lek del Consiglio.
“No. Ho usato i miei poteri per attaccare i miei stessi amici e se non fosse stato per tutti loro, adesso non sarei qui: nonostante tutto non si sono arresi e mi hanno permesso di tornare quella che ero”
“Pensavo che i Jedi fossero dei protettori, non il contrario”
Obiettò il rappresentante Xandu, lasciando trasparire un tono di delusione. Quelle parole ricordarono a Rey quanto detto dal suo maestro: spesso i Jedi erano stati troppo ‘santificati’ e, a quanto pareva, ciò stava accadendo anche in quel momento.
“Purtroppo anche i Jedi sono persone e come tali possono commettere errori”
Ammise lei onestamente.
“Se anche accettassimo le vostre dimissioni, chi ci assicura che non possiate essere un pericolo per la Resistenza o per la galassia in futuro? Infondo sappiamo ben poco dei Jedi o della Forza”
Replicò Kayla. A quelle parole Ben serrò i pugni appoggiati sopra le gambe: avrebbe voluto intervenire per difenderla o per spiegare cose che quel Consiglio sembrava non sapere, ma era conscio del fatto che in quel momento la sua credibilità fosse molto inferiore a quella di Rey, e che un suo intervento avrebbe solo peggiorato le cose. Detestava il fatto di non poterle essere lontanamente d’aiuto. Rey, dal canto suo, esitò nel rispondere ma, a sua sorpresa, fu Finn a farlo.
“Capisco come vi sentite: io Poe e la presente Rose Tico siamo stati traditi e attaccati da Rey, pur essendo i suoi migliori amici. Anche noi ci siamo chiesti se potesse farlo ancora e se ci potessimo fidare nuovamente di lei”
“E a che conclusione sareste arrivati?”
Chiese interessato Xandu.
“Nessuno ci può assicurare al cento per cento che non lo faccia di nuovo ma è anche vero che lei stessa ci ha salvati tutti durante la battaglia di Exegol e personalmente non ho incontrato una persona più altruistica di Rey: da quando la conosco ci ha sempre aiutati, anche quando sapeva meno di noi cosa volesse dire essere un Jedi, non si è mai tirata indietro e si è unita alla Resistenza, scegliendo di diventare un Jedi, anche quando poteva benissimo fregarsene”
Finn voleva ammettere che in questo Rey si era dimostrata di certo più altruistica e coraggiosa di lui che, pur essendo sensibile alla Forza, per il momento aveva deciso di non approfondirla.
“E come facciamo a sapere che non siete stato influenzato adesso, come la volta scorsa, a parlare in tale modo, pur di difenderla?”
Chiese scettica Kayla.
“Perché è stata lei a decidere di venire qui oggi e a proporre le sue dimissioni, non avrebbe avuto nessuna convenienza a farlo se le sue intenzioni fossero state ancora contro di noi” si intromise Poe. “Inoltre quando ha usato i suoi poteri su di noi, ci siamo accorti che qualcosa non andava, sia in noi che in lei. Solo che, allora, eravamo troppo accecati dalla fiducia in Rey per ammetterlo”
Rey rimase senza parole: non si aspettava minimamente una così accorata difesa da parte dei suoi amici, anche se parziale, era comunque molto più di quanto si fosse lontanamente potuta immaginare.
“Quindi stiamo decidendo se possiamo fidarci ancora di un Jedi e l’unico parere a nostra disposizione è dei suoi più stretti amici, non avendo noi altri termini di paragone?”
Domandò Kayla perplessa, rivolta agli altri membri.
“Io mi fido dei Jedi! Ne ho conosciuto un’altro tempo fa”
Dichiarò a sorpresa Dalia, attirando l’attenzione di tutti.
“Vi riferite forse a Luke Skywalker? Il Jedi che si è rintanato per lungo tempo su un’isola remota, abbandonandoci al nostro destino contro il Primo Ordine?”
Replicò secca Kayla.
“No. Mi riferisco ad un’altro Jedi, risalente all’epoca dell’Impero. Faceva parte di un gruppo di ribelli ed è solo grazie a lui se sono qui, in quanto in una di quelle missioni salvò me e mio padre e aiutò il mio popolo a capire quale fosse il giusto destino da intraprendere”
“E che fine ha fatto questo Jedi?”
“L’unica cosa che so è che si è sacrificato per la salvezza della galassia, proprio come aveva intenzione di fare Rey ad Exegol, ecco perché mi fido ancora di loro e perché penso che Rey meriti una seconda possibilità. La galassia ha ancora bisogno di Jedi, ha ancora bisogno di quella speranza che solo loro riescono ad infondere”
“Cosa proporresti dunque?”
“Propongo al Consiglio di accogliere la proposta di Rey, concordo che alla luce degli eventi sia rischioso darle potere politico, eppure è anche vero che il suo ruolo di rappresentanza potrebbe esserci ancora utile. Deporrebbe male, inoltre, per noi revocarlo a così poco tempo dalla nomina e potrebbe infangare la reputazione stessa del Nuovo Consiglio. Quindi le toglierei il ruolo politico lasciando solo quello di rappresentanza, tenendola sotto stretta osservazione ovviamente” lo sguardo di lei divenne più severo “in caso dovesse fare nuovamente qualcosa di inaccettabile, il Consiglio potrebbe decidere una soluzione molto più dura”
Rey temeva cosa intendesse per ‘più dura’, ma era determinata a riacquistare la fiducia di tutti e sperava davvero che avrebbero accettato quella proposta dandogliene la possibilità.
“Ammetto che la notizia della creazione del Nuovo Consiglio è stata accolta positivamente dal mio pianeta, ma devo ammettere anche che molti erano entusiasti di poter conoscere l’eroina di Exegol. Non si può negare che questa cosa potrebbe essere un vantaggio per noi… alle condizioni poste dalla rappresentante Dalia, io penso che si possa accettare il rischio limitandolo. Chiedo al Consiglio chi è favorevole a tale proposta a meno che non ve ne siano altre”
Ammise il rappresentante Alan. Aspettò un attimo ma, non palesandosi altre proposte, iniziarono le votazioni. Lui fu il primo ad alzare la mano a favore, seguito da Dalia che aveva fatto la proposta.
A sorpresa di Rey, i successivi primi due ad alzare la mano furono proprio Finn e Poe. Nonostante non fosse stata ancora raggiunta la maggioranza, sorrise nel constatare che, nonostante tutto, le volessero concedere ancora una possibilità. Sperava vivamente che questo fosse di buon auspicio per rinsaldare il rapporto tra loro. Votarono anche i restanti membri e fu raggiunta la quasi totale maggioranza.
“Bene, è deciso allora! Passiamo quindi al tema che doveva essere originariamente il principale del nostro incontro: rappresentante Poe potresti illustrarcelo e presentarci il nostro ospite?”
Poe si alzò nuovamente in piedi per parlare: si notava che stesse cercando da qualche parte le parole giuste ma quando parlò, come al suo solito, lo fece con un tono deciso e senza indugi.
“Siamo qui oggi per prendere una decisione sulla persona qui presente…” fece una breve pausa prima di proseguire, nella quale Rey rimase senza fiato in attesa delle sue parole: temeva tutto ciò che avrebbero potuto scaturire, eppure non si rivelarono precisamente quelle che si sarebbe aspettata “Ben Solo, il figlio del generale Organa”
Tutti rimasero sorpresi, compreso lo stesso Ben, che mai si sarebbe aspettato di essere chiamato con il suo nome di nascita dal pilota.
“E come mai il figlio del generale Organa è ammanettato e scortato?”
Chiese dubbiosa Kayla. Questa volta Poe prese un profondo respiro prima di trovare il coraggio di rispondere.
“Perché molti lo conoscono con un’altro nome… Kylo Ren”
Nel sentire quel nome, i membri del Nuovo Consiglio rimasero esterrefatti ed un brusio di voci iniziarono a sovrastarsi tra loro.
“Per favore parlate uno per volta o non riusciremo a capire nulla!”
Propose Finn. Si alzò quindi la rappresentante Silla, ansiosa di prendere parola.
“Non c’è nulla da capire, se lui è davvero Kylo Ren è il principale nemico della Resistenza. Immagino quindi che lo scopo di questa riunione sia scegliere che tipo di condanna dargli e, visti i suoi reati, non credo che le soluzioni possibili siano molte”
Fu Rey ad alzarsi questa volta per intervenire.
“Non è solo questo: dalla battaglia di Exegol è stato dalla nostra parte e se non fosse per lui non sarei qui, né dopo lo scontro finale con Palpatine né sarei riuscita a tornare me stessa dopo aver ceduto al lato oscuro”
I rappresentanti del Consiglio rimasero interdetti da quelle affermazioni.
“Vi ricordo che vi siete appena dimessa dal vostro ruolo di rappresentante”
Puntualizzò Alan.
“Lo so, ma questo non mi impedisce di parlare ed esporre i fatti come li conosco, in modo che il presente Consiglio ne venga a conoscenza!”
“Ci sono altri eventi di cui è necessario che il presente Consiglio venga a conoscenza” intervenne Rose visibilmente emozionata, ma la cosa di certo non l‘avrebbe fermata “oltre ai due eventi citati da Rey, lui ha partecipato anche già ad un’altra missione con lei, nella quale ha recuperato delle informazioni criptate in un chip che sembrano collegare il Primo Ordine ai seguaci di Palpatine o ‘Accoliti’, come abbiamo scoperto che si fanno chiamare da questi file. Inoltre sta collaborando e ci sta offrendo delle informazioni che erano in suo possesso sul Primo Ordine, per noi molto importanti”
“E queste informazioni risultano attendibili?”
Chiese Tulin, il rappresentante Rodiano del Consiglio.
“Alcune le abbiamo potute verificare ed effettivamente combaciano con altre informazioni in nostro possesso. Per le altre, in particolare per quelle trovate nel chip, fanno riferimento ad un progetto ‘Apice’ su cui sembrerebbero in corso delle attività su Corellia. Sono dell’idea che andrebbe organizzata una missione, per andare lì è recuperare ulteriori dettagli sul progetto. Se risultassero veritiere, potremmo ottenere un grosso vantaggio sul nemico”
“Quindi sembrerebbe averci aiutato ultimamente, ma questo non ci assicura di poterci fidare completamente di lui”
Ragionò ad alta voce Tulin, gli rispose quindi Poe.
“Sono il primo ad ammettere di non fidarmi di lui. Mi ha torturato ed ha commesso moltissimi crimini in nome del Primo Ordine e poi successivamente anche a capo di esso, è innegabile. Inoltre è sensibile alla Forza, il che lo rende un avversario ancora più temibile” quelle parole fecero preoccupare Rey, ma lui proseguì il suo discorso prima che lei potesse nuovamente intervenire “ma non posso nemmeno negare che, come hanno esposto Rey e Rose, ci abbia aiutati in diverse occasioni ultimamente ed in particolare per salvare Rey dal suo lato oscuro: noi abbiamo fatto il possibile, ma alla fine lui è stato l’unico con capacità tali da poter permettere alla nostra amica di tornare in sé. Se avesse voluto avrebbe potuto distruggerci in diverse occasioni negli ultimi giorni, ma non l’ha fatto”
Rey tirò un leggero sospiro di sollievo: forse c’era ancora qualche speranza, ma la questione era ancora aperta, infatti intervenne la rappresentate Silla con tono alterato.
“Quindi cosa proporresti? Di farlo diventare un membro della Resistenza o di dargli anche un encomio, magari?”
“Non ho detto questo. Cercavo solo di analizzare nel modo più obiettivo possibile gli eventi e, credimi, non è facile nemmeno per me”
“Ho io una proposta!” Li interruppe Rey, prima che potessero continuare il dibattito tra loro “Considerato l’aiuto che mi ha dato e le informazioni che ha fornito alla Resistenza, mi propongo io stessa per andare in missione con lui e verificare sia le informazioni che ci ha fornito, che la sua attendibilità come alleato”
“È una missione che richiede almeno una piccola squadra della Resistenza, perché altri dovrebbero accettare tale rischio?”
Opinò Xandu.
“Perché un utilizzatore della Forza, con le sue abilità, ci sarebbe molto utile e non solo in questa missione. Inoltre, per qualsiasi evenienza, io sola posso tenergli testa come ho già fatto in passato. Quindi gli altri membri della squadra non avrebbero da temere”
“Non ditemi che volete anche solo minimamente valutare una cosa simile! E se fosse tutto una menzogna, solo per attaccarci proprio quando ormai ci fidiamo di lui?”
Disse Silla, più alterata di prima.
“Ha avuto diverse occasioni per farlo in questi giorni e non lo ha fatto!”
Insistette lei, in sua difesa.
“È assurdo: Kylo Ren è il Leader Supremo del Primo Ordine! Ha ucciso e torturato tantissime persone e ha distrutto il mio pianeta nativo. Non c’è niente che possa mai porre rimedio a questo, trovo ridicolo che ne stiamo ancora discutendo… nemmeno giustiziarlo sarebbe abbastanza”
Quelle parole di Silla lasciarono Rey indignata.
“Giustiziarlo? Da quando usiamo gli stessi metodi del Primo Ordine?”
“Da quando il nostro nemico è il peggiore dei mostri che io abbia mai conosciuto”
Replicò impietosa. Rey sussultò nel sentire lo stesso appellativo che una volta, proprio lei, aveva attribuito a Kylo Ren.
“Ma…”
Stava per risponderle quando una voce attirò l’attenzione di tutti, compresa la sua.
“La rappresentate Silla ha ragione: sono un mostro” Ben, che non aveva ancora parlato finora, aveva finalmente deciso di prendere parola “ho commesso innumerevoli crimini, di cui molti anche contro la Resistenza e non cerco redenzione per questo, perché so bene che non è possibile ottenerla. Niente può cancellare ciò che ho fatto”
Lo sguardo di Ben era più serio e determinato che mai.
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“Con questo cosa vorresti dire?”
Chiese Silla, spiazzata da una simile risposta da lui.
“Voglio dire che è vero: probabilmente meriterei anche di essere giustiziato per tutto quello che ho fatto. Ma adesso, grazie a Rey, sono cambiato: dalla battaglia di Exegol ce la sto mettendo tutta per poter essere di più del mostro che sono stato prima. Se me ne darete l’occasione, farò tutto ciò che mi è possibile per aiutare la Resistenza e dimostrarvi che le mie intenzioni di cambiare non sono solo parole”
Il discorso di Ben sorprese un po’ tutti, facendo piombare il silenzio per qualche minuto. Silenzio che fu rotto solo da Xandu.
“Direi di mettere la questione ai voti: definire se il Consiglio vuole dare fiducia a Ben Solo, meglio conosciuto come Kylo Ren, per la missione proposta da Rey. Sottintendendo che, al minimo sbaglio, scaturirà una severa sentenza, o se in alternativa preferite una sentenza immediata, la cui tipologia sarà definita in caso di maggioranza”
La prima ad esprimere il voto, senza pensarci minimamente su, fu Silla.
“Io voto a favore della sentenza immediata!”
Fu seguita poco dopo da Tulin e Kayla che votarono come lei, cosa che iniziò a preoccupare Rey, la quale passò nervosamente lo sguardo tra i rimanenti membri. Era sicura che anche Ben fosse agitato, ma cercava di mascherarlo il più possibile o almeno ci riusciva sicuramente più di lei. Fu il turno di Dalia.
“Io penso che dobbiamo dargli una possibilità per dimostrarci ciò che vuole essere davvero… voto a favore della proposta di Rey”
“Ammetto di temerlo, ma anche io voto a favore. Non posso negare, infatti, che se fosse dalla nostra parte, potrebbe decretare un punto di svolta per la situazione attuale e penso possa valere la pena fare un tentativo”
Aggiunse il rappresentante Alan.
“E’ sicuramente una decisione difficile. Voto per una sentenza immediata solo perché penso che sia presto per noi per fidarci e forse dovrebbe almeno essere tenuto in cella sotto osservazione per un periodo, prima di mandarlo in missione per noi con tanta leggerezza”
Decretò Xandu. Erano rimasti quindi solo Poe e Finn. Il pilota fu il primo ad esprimere la sua opinione: prima di parlare rivolse uno sguardo torvo a Ben.
“Un’occasione…” blaterò. Sembrava che stesse rimuginando più tra sé, piuttosto che rivolgersi al Consiglio. Quando proseguì, però, fu più determinato “penso che le sue ultime azioni gli abbiano fatto guadagnare il diritto di concedergli almeno un’occasione. Se si dovesse decidere per la missione, mi propongo però di parteciparvi: voglio monitorare il suo comportamento ed assumermi la responsabilità di questa decisione”
Restava solo il voto di Finn che era letteralmente decisivo. L’ex assaltatore, era ancora in parte indeciso: da un lato non si fidava ancora di Kylo Ren, dall’altro, se si fosse deciso per una sentenza immediata, non era assicurato che non fosse decretata un’esecuzione e, per quanto non amasse Ren, di certo una sentenza di morte gli sembrava troppo esagerata. Fissò Rey e vide in lei uno sguardo supplichevole: sembrava completamente decisa della sua idea ed era chiaro che volesse disperatamente che anche lui votasse in tal senso. Sospirò, perché anche in quel momento, che era ancora in parte arrabbiato con lei per avergli mentito e per quanto fatto quando aveva ceduto al lato oscuro, non riusciva a rimanere indifferente davanti al suo sguardo implorante.
“Voto anche io a favore e parteciperò alla missione”
Si limitò a dire. Il suo tono non era dei più esaltati, ma il vedere l’espressione di Rey alle sue parole, finalmente più rilassata e contenta, gli fece capire che aveva preso la decisione giusta, almeno per il momento.
“Dato che le votazioni sono pari, la decisione va a quella meno sfavorita per l’imputato, quindi, in questo caso, alla proposta di Rey”
Rey e Ben si scambiarono uno sguardo finalmente sollevato dell’esito per entrambi e non ci fu bisogno di appellarsi al loro legame, stavolta, per percepire la gioia che provavano.
“La maggior parte dei membri della Resistenza non conosce il volto che si celava dietro la maschera di Kylo Ren quindi, per il momento e per evitare situazioni ancora più complicate, propongo di tenere segreta la sua identità e di presentarlo solo come Ben Solo. Poi, una volta finita la missione ed avuti più elementi per valutarlo, potremmo decidere come proseguire”
Questa volta furono tutti concordi alla proposta di Alan.
“Vedo che non ci sono altri argomenti. Allora dichiaro la seduta di oggi sciolta e ringrazio tutti i membri per aver partecipato”




Ben fu l’ultimo ad uscire dalla stanza. Davanti a lui vi erano i rappresentanti Alan e Dalia, ne approfittò per avvicinarsi a loro, per quanto gli permettesse la scorta.
“Vorrei ringraziarvi per la fiducia che mi avete dato, vi dimostrerò che è ben riposta”
Disse lui. Fu la donna a rispondergli.
“Devi sapere che le femmine Twi’lek per la loro bellezza sono state sfruttate dal resto galassia per la maggior parte come schiave o ballerine, soprattutto con l’avventura dell’Impero. Era talmente tanto un uso comune che, ormai, anche alcuni di noi la consideravano la normalità o addirittura una cosa positiva per la nostra specie. Ad un tratto, pensai anche io di non poter essere più di questo e di dover lasciar perdere le mie aspirazioni… infondo se per la galassia non ero niente di più di questo, forse tanto valeva esserlo”
Abbassò lo sguardo a quelle ultime parole.
“E poi cosa successe?”
Le chiese Ben, interessato da quel racconto.
“Ho incontrato una Twi’lek di nome Hera. Allora ero una ragazzina e fu la prima volta che vidi una femmina della nostra razza rompere così tante regole sul nostro popolo: lei faceva attivamente parte della ribellione, era riuscita a diventare un generale ed era andata addirittura contro il volere di suo padre per far valere i suoi valori. Sembrava così forte, indipendente e coraggiosa, che le chiesi come facesse ad essere così e dove avesse trovato il coraggio per fare ciò che voleva”
“Cosa ti rispose?”
“Mi disse che non importa cosa sei e come ti vede il resto della galassia: se sai di essere e valere di più devi fare tutto ciò che è in tuo potere per dimostrarlo e far valere i tuoi principi. Forse non andrà tutto bene, ma almeno non avrai rimpianti e potrai amare ciò che sei, anche solo per averci provato. Mi disse anche che proprio seguendo questi principi aveva incontrato persone stupende che le avevano insegnato tanto ed aiutata a diventare ciò che era. Da quel giorno lei mi fu d’ispirazione e tentai di essere più simile a lei, facendomi valere per quello che ero… non è stato facile, anzi a volte era molto difficile, ma ero fiera dei miei tentativi che mi hanno portato fino a qui. Ecco perché credo che valesse la pena concederti almeno una possibilità”
Quel racconto lo aveva profondamente colpito.
“Grazie rappresentate Dalia per le vostre parole, mi impegnerò anche io”
“Aspettiamo di vederne i risultati, allora!”
Concluse Alan.




Una volta usciti, tutti salutarono i vari membri che andarono via. Alcuni tornarono subito a casa, mentre altri si sarebbero fermati un’altro po’ nella base della Resistenza. Quando rimasero solo Finn, Poe, Rose e Ben, il pilota si avvicinò a quest’ultimo per togliergli le manette, congedando la scorta. Da quel momento, fino alla missione, lo avrebbero sorvegliato loro.
“Voglio ringraziare te e Finn per aver votato in mio favore, so bene che non è stato facile per voi”
Disse Ben. Poe scosse la testa.
“Non c’è niente da ringraziare: nella riunione del Consiglio dovevamo parlare in modo più oggettivo possibile e poi non l’ho fatto per te. L’ho fatto per Leila” a sentire il nome di sua madre, Ben sussultò leggermente “lei avrebbe voluto che ti dessi un’occasione. Penso che, nonostante tutto, non abbia mai smesso di credere in te, anche quando diceva di sapere che non avessi più speranze. Il generale Organa era una persona unica ed ha creduto in me quando nessun’altro lo ha fatto, quindi ho deciso di fare questo gesto in suo onore”
Anche Finn rispose a quanto affermato da Ben.
“Come Poe anche io penso che tu non debba ringraziarmi. Quando ero un assaltatore a Jakku e non ho sparato come ordinato, tu lo avevi notato. Come mai non mi hai ucciso, ponendomi come esempio per gli altri?” Non aspettò, però, una sua risposta e riprese “ecco… considera questo un ricambio di quel favore, nient’altro. Resta il fatto che non mi fido ancora di te. Quindi, d’ora in poi, per guadagnarti la mia fiducia avrai ancora molto da fare!”
Ben si limitò ad annuire ma era comunque contento, alla fine era più di quanto potesse sperare da loro.
In quel momento accorse Chewbe. Il Wookie aveva aspettato che andassero via i membri del Consiglio e chiese teso quale fosse stato il responso.
“Invece di darmi una sentenza immediata, il Consiglio ha deciso di affidarmi una missione ed, in base a come andrà, decideranno poi il mio destino”
Spiegò Ben. A quelle parole, il Wookiee fece un gran sorriso e gli mise una mano sulla testa, scompigliandoli affettuosamente i capelli.
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“Sapevo che te la saresti cavata in qualche modo… ma parlami di questa missione, posso essere utile?”
Fu Rose a rispondergli.
“Se non ho fatto male i conti, per quanto affermato durante la riunione, dovremmo essere i qui presenti ma se vuoi unirti ci fa solamente comodo! Ci servirà anche il Falcon”
“Possiamo parlarne davanti ad un drink? Infondo Rey si era proposta di offrircene uno alla Cantina già dopo la prima riunione”
A quelle parole di Poe, Rey lo guardò di sbieco con sguardo furbo.
“Non ricordo di aver proposto di offrire da bere ma comunque sarò lieta di farlo stavolta, direi che ci meritiamo tutti un attimo di svago!”
“Cantina sia allora!”
Confermò Finn.













 


**Angolo Autrice**

Questo capitolo è interamente incentrato sulla riunione del Consiglio, ritenevo che le due decisioni da prendere meritassero un autonomia propria.
Dalia parla di un Jedi che ha conosciuto, tale Jedi è Kenan Jarrus di Star Wars Rebels, più avanti cita anche Hera che è sempre un personaggio di Rebels. Entrambi sono personaggi molto validi e pensavo che una loro citazione fosse dovuta! (mamma Hera da lezioni di vita anche a distanza!).
Alla fine sia Poe che Finn sono riusciti ad andare oltre il loro orgoglio e a votare a favore di Ben ma come gli hanno annunciato, per loro comunque non sarà così facile accettarlo. Toccherà a Ben adesso dimostrare il suo valore.
Al prossimo cap!

Ringrazio il mio beta Dani1993
   
 
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