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Autore: ReikaDragneel94    25/04/2024    1 recensioni
-Una bambina dai capelli di doppi colori, quasi argentati, fissava suo fratello allenarsi con il suo quirk
-Una bambina dagli occhi azzurri corse in un grosso muro di fiamme blu per salvare suo fratello
-Una ragazza con pupille feline attraversare un lungo percorso per entrare in una scuola chiamata Yuei
Chi è questa ragazza? Beh il suo nome è... per scoprirlo dovete leggere ^_^
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Nuovo personaggio, Shouto Todoroki
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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2° Yuei
 
 
 
*Anno 2035*
 
 
 
Una ragazza dai lunghi capelli bianchi e dagli occhi azzurri, stava attraversando il parco della sua nuova scuola al fianco del suo nuovo migliore amico Izuku Midoriya; lo aveva incontrato all’esame d’accettazione all’accademia e dopo i danni subiti e ricordandogli qualcuno per lei molto importante, decise d’aiutarlo. Nel parlare dei loro quirk, la ragazza finse di credere alle sue parole, ma aveva intuito che qualcosa non quadrava, sentiva anche che ciò che nascondeva era troppo grosso da divulgare a chiunque; in ogni caso dopo esser usciti, insieme dall’esame pratico e parlato dei loro poteri la giovane decise di dargli qualche consiglio per non vederlo distrutto di nuovo come all’esame.
-Tutto ok Himura?- La richiamò Midoriya, -Ti vedo pensierosa-
-Scusa, stavo ascoltando il mio quirk, in un certo senso- mezzo sorriso, -Non vorrei che facesse quel che vuole- ridacchiò
-Vero, anche se abbiamo capito il principio base, dobbiamo capire come utilizzarlo al meglio- sorrise
-Però sono sicura che riuscirai a capirlo meglio di me- sorrise
-Hahaha non sono così intuitivo- mezzo sorriso a disagio
-Non dire così! Sei molto intelligente, hai capito dai miei strani esempi a come aiutarmi a gestire il mio quirk e per di più hai capito come usare il tuo, in poche settimane, dopo anni di non utilizzo, senza più farti grossi danni- arrivando alla loro classe
-Grazie per le tue parole Himura- sorrise, -Su, entriamo e...- si bloccò nel vedere chi c’era dentro
-Ehi tutto bene?- Seguendolo guardando anche lei dentro
-Sì, scusa e che...-
-Si tratta del biondino di cui mi parlavi?- Calma; -Guardandolo sembra irritato per qualcosa, soprattutto quando ti guarda- corrugò la fronte
-Te ne parlo dopo ok? Non adesso- con disagio
-Va bene- sorrise calma.
La ragazza si sedette dietro l’amico ed iniziarono a parlare di qualcos’altro e nel frattempo, la giovane si accorse che tra gli studenti vi era un volto a lui molto familiare, anche se un po’ diverso; assottigliò lo sguardo per capire se era effettivamente lui, ma Izuku la richiamò per indicargli l’entrata dell’aula, da lì era entrato qualcosa di strano, ossia un sacco a pelo giallo strisciante nella stanza che shockò un po’ tutti, finché da esso non ne uscì un uomo vestito completamente in nero e con delle strane bende grigie. L’uomo in questione aveva l’aria trasandata dai lunghi capelli neri un viso quasi assonnato ed infine anche gli occhi erano neri; si presentò come Shota Aizawa e sarebbe stato il loro responsabile, all’apparenza sembrava un tipo svogliato, ma la giovane Himura percepita subito un alto livello di autorità che poteva incutere, in ogni caso il sensei fece l’appello come da norma e così si presentarono tutti. La giovane Himura sentì lo sguardo del ragazzo che aveva adocchiato prima che era proprio Shoto Todoroki, avendo la conferma che era chi conosceva, anche se aveva una cicatrice che non ricordava; quest’ultimo sembrò interessato all’albina che si era scoperto chiamarsi Miyumi Himura, non solo per il cognome, ma anche per l’aspetto, perché in qualche modo lei gli ricordava qualcuno.
-Allora mocciosi, seguitemi, ma prima cambiatevi con queste divise- mostrandole, prima di partire
-Ma non dovremmo vedere la cerimonia...- iniziò a chiedere la ragazza di nome Ochaco Uraraka
-Ragazza, non perdiamo tempo, si muova- seccato l’uomo
-Ok- mogia seguendolo come tutti loro
-Si vede che non dorme abbastanza- sussurrò Miyumi ad Izuku, -Tu che dici?- Divertita
-Ragione- ridacchiò, -Anche se...- corrugò la fronte
-Cosa? Per caso sai chi è?- Curiosa
-Se è chi penso dobbiamo impegnarci al massimo- sussurrò
-Dici? Beh non mi stupirei se oggi finissimo distrutti da ciò che vorrà farci-
-Ne sei sicura?- Teso
-Non ti preoccupare- gli accarezzò i capelli, -Io sarò lì, ma dovrai anche trovare un modo per non essere sempre dipendente da me e le mie cure- seria, ma dolce
-Forse l’ho trovato, ma...-
-Vuoi ancora il mio aiuto per allenarti?-
-Sì se è...-
-Certo, che cosa servono gli amici se no?- Divertita.
In tutto questo, c’erano delle persone che li stavano tenendo d’occhio, per prima cosa un biondo cenere dagli occhi rossi, di nome Katsuki Bakugo che fissava i due con mal cerata rabbia e l’altro canto c’era Shoto Todoroki che impassibile studiava la loro strana interazione; dall’altro canto Izuku rimase sempre più sorpreso, si ricordava il suo primo incontro con lei, era successo il giorno stesso dell’esame d’iscrizione e lei gli fu subito vicino appena esagerò con il suo quirk appena ricevuto. Lei lo aveva guarito in tempo record e gli aveva allungato la mano per aiutarlo a rialzarsi e gli aveva sorriso quasi come se avesse a che fare con un fratello di cui prendersi cura; lei stessa lo aveva ammesso quando una volta fuori gli chiese per quale motivo si era presa la briga di curarlo anche se non lo conosceva.
 
Flashback
-Ehi tutto bene amico?- Miyumi gli si avvicinò al giovane; -Sembravi una bambola rotta prima-
-Eh? Come faccio...- guardandosi confuso
-Ti ho curato prima che arrivasse qualcun altro, che figura avresti fatto se qualcuno ti avesse visto in quelle condizioni?- Calma e confusa
-Ah... giusto- facendosi aiutare a tornare in piedi
-Ho percepito che è la tua prima volta che utilizzi quel potere o sbaglio?- Lo fissò con la coda dell’occhio, -Oh giusto scusami- si rese conto di qualcosa
-Perché ti scusi?- Inclinò di lato la testa
-Non mi sono neanche presentata, scusami- sorrise; -Mi presento, sono Miyumi Himura- si girò a guardarlo
-Che bel nome, io sono Izuku Midoriya- seguendola
-Vuoi una mano?- Vedendolo un po’ zoppicante, -Devo studiare meglio quei libri- sbuffò lei pensierosa
-Studiare?- Confuso, -Ami la medicina?- Curioso
-In una certa misura, so che il mio quirk è molto utile in quei termini, è molto versatile- spiegò
-Interessante- commentò
-Il problema è che io, da sola, non riesco a capirlo e come utilizzarlo al meglio- sospirò
-In che senso?- Facendo comparire un quadernino dal nulla
-Non so come spiegarlo- si grattò la nuca, -Posso dire che è come se avesse una volontà propria in alcuni momenti- mormorò
-Wow!- Scrivendo veloce; -Cosa fa di preciso o meglio come si chiama il tuo quirk?- Curioso
-Teoricamente sarebbe fuoco e ghiaccio molecolare, ma...- per poi rendersi conto di cosa diceva e lo fissò, -Ti piacciono i quirk, vedo- ghignò
-Io... sono... la mia passione per così dire- imbarazzato
-Mi potresti aiutare allora- speranzosa
-In che modo scusa?- Curioso
-Allora io ho compreso in minima parte il mio potere, o meglio su cosa si “basa”- si grattò la nuca
-Come lo chiami esattamente?- Confuso, -Come lo descriveresti, forse in questo modo ti posso aiutare-
-Come dicevo teoricamente sarebbe fuco e ghiaccio molecolare, ma...- pensierosa, -In pratica, però è come se percepissi tutti i tipi di molecole intorno a me-
-Mmm...- pensieroso, -Sono dati particolari-
-Il tuo invece è una specie di aumento di potenza vero?- Lui sussultò e la guardò
-Ehm...- a disagio, -Qualcosa del genere-
-Non farò troppe domande, immagino che come me sia difficile da spiegare- sorrise cordiale, -Non insisterò promesso, ma posso dire che oggi, nell’utilizzarlo o attivarlo a seconda come la si vede, hai commesso un errore- seria, -Per di più, se continui farlo in questo modo, sconsiderato, potresti morire giovane- sospirò.
Lui la fissò, percepiva che la giovane avesse in qualche modo intuito il suo segreto, ma che sinceramente lei non avrebbe fatto veramente altre domande; poi si ricordò che lei aveva accennato che aveva fatto un errore, la fissò attentamente, -Hai accennato prima che ho commesso un errore, quale?-
-Vediamo se lo capisci con un esempio- pensierosa, -Oh forse così- facendo apparire dal nulla sulla mano destra un palloncino a forma di cane
-Come... il tuo quirk immagino- corrugò la fronte
-Te l’ho detto, il mio potere è strano e particolare- sospirò, -Ti aiuterò a gestire il tuo quirk con un giusto allenamento e tu aiuti me a comprendere il mio, che dici?- Dolce
-Davvero mi vorresti aiutare, ma non mi conosci-
-Lo so, ma... mi ricordi mio fratello maggiore, si faceva male con il suo quirk e lui era il solo a sapere del mio potere-
-In che senso?- Confuso
-Mi hanno diagnosticata come una quirkless, anche se non era così; ascolta, se non vuoi aiutarmi non ti costringo, mi rendo conto che ti sto importunando e forse non hai...-
-No! Mi fa piacere conoscere qualcuno che mi voglia aiutare- mormorò imbarazzato
-Sei il primo che mi apprezza dopo mio fratello maggiore- sospirò
-Comunque, accetto! Tu aiuti me ed io te- sorrise.
Si erano scambiati i numeri e da quel giorno i due si sono scritti ed allenati tutti i giorni con delle pause ad intermittenza per non aggravare i loro fisici; in tempo quasi record, grazie ai consigli e gli esempi della giovane, era riuscito ad utilizzare il suo quirk senza troppi ripercussioni, era ancora lontano da utilizzare la sua vera potenza, ma lui era fin troppo soddisfatto del suo traguardo.
Fine Flashback
 
-Mido, tutto ok?- Lo richiamò Miyumi
-Sì scusa Himu-chan, stavo ripensando ad una cosa- sorrise teso
-Bene e... wow che immenso!- Stupita
-Vero- annuisce
-Bene, andatevi a cambiare si iniziano con i test, ad un’ultima cosa, l’ultimo sarà espulso-
-Cosa!?- Sconvolti più della metà della classe
-Muovetevi, non perdete tempo- secco l’uomo.
Una volta cambiati, iniziarono a fare questi test che l’uomo ordinava in cui dovevano pur sempre utilizzare il loro poteri per essere valutati, anche nella prestanza fisica senza poteri; durante la valutazione, Miyumi ed Izuku non ebbero troppe difficoltà nel stare nella norma, ma fu quando dovettero utilizzare i loro quirk. Izuku si gonfiò la mano destra, mentre Miyumi sembrò normale al primo impatto, finché dal nulla ebbero una reazione, come se la pallina avesse avuto una propulsione ed avesse guadagnato velocità arrivando quasi al pari del verdino; la giovane era abbastanza sicura che non fosse stata opera sua, Izuku invece aveva ricevuto un altro tassello per capire meglio quel quirk che l’amica faceva fatica a comprenderete. In tutto questo, però ci furono due persone rimaste, quasi di sasso, il primo era Katsuki Bakugo, un presunto amico di Izuku, mentre l’altro era Shoto Todoroki che fissava la ragazza, Miyumi, con le sopracciglia aggrottate. In ogni caso, dopo l’ultima persona che compì l’esame, il sensei mise in mostra la classifica e ci fu un lungo silenzio di tomba, perché l’ultimo sembrò decisamente sul punto di svenire; Aizawa scoppiò a ridere dicendo che stava scherzando, ma a mezza classe non sembrò non prenderla così alla leggera e li invitò a cambiarsi, per tornare in classe.
-Che lezione...- iniziò a commentare Izuku
-DEKU!- Urlò quel tipo di nome Katsuki, -Vieni qui brutto imbroglione come osi a...- fu bloccato o meglio immobilizzato da qualcuno, -Chi... diamine... tu che vuoi?!- Vedendo l’albina alle spalle di Izuku
-Il suo nome non è Deku, ma Izuku Midoriya ricordatelo biondino e poi... chi sei tu per avere tutta questa confidenza con lui?- Irritata Miyumi, per poi sorridere dolce a Izuku, -Entriamo Izu, sono curiosa di sapere come sono le lezioni, qui-
-Ehm... certo Miyu- sorrise Izuku, -Da quando mi chiami in quel modo?- Sussurrò divertito una volta soli
-Se ti da fastidio torno a chiamarti per cognome, ma volevo fargli...-
-No, puoi sei mia amica quindi meriti di chiamarmi come vuoi... comunque lui è... quel Kacchan di cui...-
-L’avevo capito, ma volevo fargli capire che non aveva più questa confidenza con te... prova a chiamarlo per cognome e so che per te è difficile, ma...-
-Ci proverò- pensieroso, -Vuoi fargli intuire che io sia cresciuto, dopo tanti anni?-
-Voglio fargli capire che conti anche tu, deve mettere in conto che i nomi delle persone sono più importanti per una buona convivenza anche se da entrambi le parti ci sia indifferenza-
-Capito- sorriso, -Bene Miyumi allora faremo così, ti starò vicino e non gli darò bado finché è possibile-.
La giovane ridacchiò e lo accompagnò in classe, incurante di alcuni sguardi particolari, tra cui quello irritato di Katsuki e quello sempre più pensieroso di Shoto; il resto della mattinata, fu tranquilla, le lezioni erano come quelle normali, ma spiegarono che quelle pratiche erano nel pomeriggio dopo il pranzo. Durante quest’ultimo, al loro tavolo si unirono la ragazza di nome Uraraka ed un ragazzo Tenya Iida con cui iniziarono a parlare delle prime impressioni, finché al loro tavolo non si avvicinò il loro sensei; quest’ultimo era andato a cercare Miyumi, perché il preside le voleva parlare personalmente, quindi la ragazza che non immaginava nulla di grave, entrò nell’ufficio del direttore.
 
 
Angolo Autrice:
 
Che ne pensate? Cosa vorrà il preside da lei? Beh se volete scoprirlo, vi basti lasciare un commento, a presto al prossimo capitolo, ciao!
  
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