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Autore: TooSixy    21/10/2009    2 recensioni
Una spietata entità senza nome si aggira per Hueco Mundo, trucidando un Hollow dietro l'altro e lasciando dietro di sé solo una scia di morte e disperazione. Tra i deceduti non mancano nemmeno gli Espada, e persino Aizen sembra cominciare a temere il potenziale del misterioso assassino. L'unico indizio per fronteggiare questa nuova minaccia sembra essere racchiuso nei Focus, enigmatiche visioni che mostrano sprazzi di futuro visibili solo a Rayen Fie Oneiron, una ragazza Arrancar con lo straordinario dono della profezia. Ma decifrare i Focus non è mai facile, e Rayen si ritrova invischiata in problemi più grandi di lei tra vicoli ciechi, boss megalomani e un certo Espada panterino tanto odioso quanto maledettamente sexy. Se vogliamo aggiungere anche un bizzarro, inaspettato legame tra Rayen e Kurosaki Ichigo, il guazzabuglio di caos mentale della ragazza può forse dirsi completo.
Genere: Azione, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo, Kurosaki Isshin
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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seenoevilmodel Doveva piantarla di tormentarsi.
Per una volta doveva accettare la realtà così com'era, in tutta la sua crudezza, e ingoiare l'amaro boccone senza protestare; dopotutto, il suo compito era tacere e obbedire, come qualunque altra Fracciòn. Tacere e obbedire. E soffocare il folle istinto di fuggire, di urlare, di spaccare tutto.
Indar non aveva voluto portare Rayen con sé. Era una missione semplice, aveva detto, un banale giro di ricognizione per assicurarsi che i confini della vicina cittadella di Las Lloras fossero ancora ben fortificati. Nulla di cui preoccuparsi, insomma; in fondo era il decimo Espada, non il primo Hollow raccolto lungo la via.
E poi, tre giorni dopo, Ggio Vega era venuto a cercare Rayen e le aveva comunicato la notizia. Era stato stranamente comprensivo con lei, aveva persino provato a consolarla, ma i suoi goffi tentativi di conforto non erano serviti a niente: in un attimo il mondo della ragazza Arrancar si era miseramente sgretolato.


I. Broken

You left me broken
Torn up inside
And the sky has darkened
Like I'm buried alive...

This scar won't stop to bleed
But I can't make a sound
Try to say what I feel
But nothing comes out.

How did it come to this? - Lunatica


“È stato necessario indire una riunione nel minor lasso di tempo possibile” esordì Aizen, sedendosi al suo solito posto all'estremità della lunga tavola argentea della sala e intrecciando le mani di fronte a sé. Il suo volto era granitico, e solo un minaccioso scintillio nelle iridi scure tradiva una certa irritazione. “Sono certo che mi perdonerete se vi ho distolto dalle vostre attività, signori, ma è mio dovere informarvi che il decimo Espada, Indar Oroitz, è stato barbaramente assassinato presso il borgo di Las Lloras. In sua vece, a questa riunione parteciperà la sua unica Fracciòn, Rayen Fie Oneiron.”
Diverse paia di occhi si appuntarono sulla nuova arrivata, una giovane Arrancar irrigidita dalla tensione. Era slanciata e appena più alta della media, e aveva un viso pallido e serio, incorniciato da una selvaggia criniera di capelli tra il rosso e il castano. Sedeva immobile, a braccia conserte, l'indecifrabile sguardo nocciola fisso su Aizen come se questi fosse stato l'unica fonte di luce in mezzo alle più cupe tenebre.
“Com'è accaduto, Aizen-sama?” chiese a bassa voce la terza Espada, Tia Harribel, riportando l'attenzione sul suo superiore. “Chiunque sia il suo omicida, deve vantare una forza notevole... dopotutto, Oroitz-san non era certo un avversario facile da sopraffare.”
A risponderle fu Szayel: “Io e la mia Fracciòn ne stiamo ancora esaminando il corpo, ma possiamo già dedurre che ad attaccarlo sia stato un altro Hollow. Questo solleva tre domande fondamentali... chi è stato, in che modo e, soprattutto, per quale motivo.”
“Come fate ad essere sicuri che non si sia trattato di uno Shinigami?” fece Nnoitra Jilga in tono burbero. “Scommetto che alcuni di quegli sporchi bastardi sanno attivare un Garganta, pensate a quell'Urahara...”
“A cosa serve essere un genio se il tuo acume non viene mai riconosciuto?” sbuffò Szayel. “Per il codice psichico lasciato impresso tra i resti di Indar, ovviamente: il marchio non presenta alcuna traccia di reiatsu di Shinigami. Il che lascia aperta solo la prospettiva che sia stato un Hollow.”
“Non hai scoperto altro?”
Szayel assunse un'espressione contrita, come se il suo orgoglio di scienziato venisse offeso dalla scarsità di informazioni afferrate. “Purtroppo no.”
Un silenzio carico di inquietudine calò nella stanza.
“Dobbiamo stanarlo!” ringhiò Grimmjow, alzandosi in piedi e abbattendo un pugno sul tavolo. “Farlo fuori sarà un'idiozia, dopotutto siamo nove Espada e tre Shinigami di alto livello, senza contare i Nùmeros. Potrà anche aver avuto gioco facile con quell'incapace di Oroitz, ma...”
“Indar-san non era un incapace.” Le parole sfuggirono a Rayen prima che lei potesse controllarsi, e benché non fossero niente più che un sussurro echeggiarono nella sala in maniera stupefacentemente nitida.
Grimmjow inarcò un sopracciglio con evidente irritazione. “Nessuno ha chiesto il tuo parere, donna.”
La ragazza Hollow sollevò testardamente il mento. Sarebbe stato più saggio mordersi la lingua e tenere il becco chiuso, ma non poteva sopportare che la memoria di Indar venisse oltraggiata. Per lei, Indar era stato molto più di un semplice maestro da adorare e riverire.
“Io sono qui come sostituta decima Espada e in quanto tale ho i vostri stessi diritti.”
“Tu sei solo l'ex indovina di un mentecatto troppo debole per non tirare le cuoia al primo Hollow di passaggio” ribatté Grimmjow con aperto disprezzo.
“Silenzio!” Al secco comando di Aizen entrambi si azzittirono. “Non abbiamo tempo da perdere in sciocche liti del genere. Dobbiamo ponderare con cura la situazione prima di prendere una decisione definitiva e, nel frattempo, voglio che ogni Nùmero disponibile sia messo a sorveglianza del cerchio esterno di Las Noches. Soprattutto pretendo che venga controllata la zona di Las Lloras.”
I presenti assentirono.
“Per quanto riguarda il seggio del decimo Espada... Fie Oneiron, malgrado la tua non indifferente utilità temo di non poterti affidare un simile compito. Il decimo Espada sarà Yammy Rialgo.”
Rayen annuì con aria impassibile, tuttavia non poté soffocare una certa pungente delusione. Una minima parte di lei aveva sperato che Aizen le affidasse il titolo di decimo Espada, ma solo ora si rendeva conto di quanto fosse stata ingenua: era naturale che a Las Noches ci fosse qualcuno più degno di lei di averlo.
“Tuttavia vanti poteri interessanti, Fie Oneiron” aggiunse Aizen in tono cortese, rivolgendole un accenno di sorriso. “Sarebbe un peccato sprecare un'Arrancar come te, per cui vorrei chiedere a questi gentiluomini e a questa signora se tra di loro c'è qualcuno disposto ad accoglierti come sua Fracciòn.”
Per la seconda volta, un pesante silenzio avvolse la stanza. A infrangerlo stavolta fu Nnoitra.
“Sì, io” disse con un sorriso ambiguo. “Non mi dispiacerebbe, dopotutto.”
Oh cazzo. Rayen si sentì gelare. Non ci aveva fatto caso, prima, assorta com'era su Aizen, Grimmjow e i foschi pensieri su Indar, ma non ci voleva un telepate a indovinare i progetti che Nnoitra aveva in serbo per lei. Non riuscì a dissimulare la sua incertezza e il suo sgomento. I suoi occhi dilatati s'incontrarono brevemente con quelli famelici dell'Espada, e il sorriso di Nnoitra si allargò. La ragazza deglutì e fissò la superficie argentea del tavolo.
Vi prego, qualunque cosa ma non questo. Rayen indirizzò la sua silenziosa preghiera ad ogni divinità nota e sconosciuta, e anche a qualcuna improvvisata per l'occasione. Qualunque cosa, ma proprio qualunque cosa, però vi supplico risparmiatemi da Nnoitra...
“Un momento, Aizen-sama” intervenne una voce a lei spaventosamente nota. “Nnoitra non è certo l'individuo più adatto a proteggere un elemento come Fie Oneiron, anzi, conoscendolo, la spremerà come un agrume. E allora come potrete utilizzare il suo potere, se di lei non sarà rimasto altro che un guscio secco e vuoto?”
Rayen si girò verso Grimmjow, stupefatta. Cosa diavolo stava cercando di fare?
“Voi avete bisogno di qualcuno che la tenga d'occhio senza annientarla, né moralmente né fisicamente.” Il sesto Espada gettò un'occhiata esplicita a Nnoitra. “Credete davvero che uno come lui potrebbe astenersi dal farlo?”
“Chiudi il becco, Jaegerjacquez” sputò Nnoitra. “Mi sono già pronunciato, vattene a cercare un'altra in qualche vialone di Las Noches.”
Però l'interesse di Aizen era stato ormai destato. “Taci, Nnoitra. Grimmjow, continua pure.”
L'espressione soddisfatta di Grimmjow si velò di falsa umiltà. “Per quanto mi infastidisca dirlo, devo ammettere che potrebbe essere opportuno avere Fie Oneiron dalla nostra parte, soprattutto ora che abbiamo a che fare con un Hollow insospettabilmente forte. Sarebbe perciò meglio evitare di turbare le visioni della ragazza con la presenza di maniaci troppo vogliosi, non credete?”
“Quindi vorresti che l'assegnassi a te.” Il tono di Aizen era neutro, con una lieve nota di divertimento. “Capisco.”
“Se non ci fossi io, ci sarebbero comunque i miei Fracciòn a proteggerla” confermò Grimmjow. “Cosa che invece non potrebbe succedere con Nnoitra, visto che il suo unico Fracciòn è quel biondino smidollato troppo vigliacco per rispondergli a tono... probabilmente correrebbe a nascondersi dietro un angolo se vedesse il suo padrone addosso a Fie...”
“Jaegerjacquez, tu...”
L'ennesima replica di Nnoitra fu frustrata da Aizen. “Molto bene, Grimmjow, Fie Oneiron è tua. Sorvegliala con cura e assicurati che non corra più rischi dello stretto necessario. Si teme ciò che non si vede, ma gli occhi di questa giovane possono realmente vedere molte cose.”
“La terrò sotto controllo” ribadì Grimmjow.
Rayen spostò lo sguardo da lui a Nnoitra ad Aizen, ancora un po' scossa, quindi li sollevò al cielo. Be', che dire? Avete un modo tutto vostro per risolvere la situazione, comunque vi ringrazio, dei!
Evitò con accuratezza lo sguardo furente di Nnoitra. Adesso l'avrebbe detestata, come minimo, ma se non altro sarebbe stata al sicuro. Quasi. Più o meno.
Davanti a lei, Grimmjow Jaegerjacquez abbozzò un sorriso compiaciuto.
Contesa tra la mantide e la pantera... proprio una gran botta di culo, non c'è che dire.


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Prima fiction su Bleach, per cui vi prego di essere clementi :] questo è un capitolo 'di apertura', spiegazioni più dettagliate emergeranno più avanti.







  
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