Buongiorno (pomeriggio,sera,notte vedete voi quando leggete^^) e buon giovedì! Si lo so sono in ritardo di un giorno, scusate =(
Eccoci arrivati alla riserva, Bella capirà (eccome se lo capirà) che i Quilliute (si scrive così? mi vengono sempre dei dubbi) non la aspettano certo a braccia aperte, ma purtroppo al momento non ha alternative, quindi dovrà fare buon viso a cattivo gioco.Come sempre Rispostine infondo e un enorme ringraziamento a chi legge e recensisce questa storia e l'altra e a chiunque sia passato di qui anche solo per puro caso ^__^
Bacioni Lisa
Cap. 37 la vita in mezzo ai lupi
Jacob mi prese tra le braccia, era caldo, bollente per la precisione, cosa che mi fece rabbrividire. Non so forse avevo passato troppi anni da vampira per vincere la mia naturale repulsione ai licantropi, anche se ora ero umana e se quello che mi stringeva al suo petto era il mio migliore amico.
Intercettando il mio stato d'animo Jake mi guardò sorridendo imbarazzato, ancora non sapevo bene cosa avesse pensato da far infuriare Edward, ma lo avrei scoperto e avrei chiarito quella situazione ad ogni costo.
Mi sporsi oltre la sua spalla per lanciare l'ultimo sguardo ad Edward, stringeva i pugni e il suo sguardo era tristissimo, gli sorrisi mesta e pregai ancora una volta che tutto andasse per il meglio.
Jacob cominciò a correre veloce e io chiusi subito gli occhi, vomitare sui miei nuovi amici non sarebbe stata un bella presentazione.
In pochi minuti mi ritrovai alla riserva, davanti ad una piccola casa con il tetto rosso.
<< Benvenuta a casa Black >> disse Jacob orgoglioso, era piccola, ma dignitosa e ben tenuta. Mi fece scendere per poi aprirmi la porta ed invitarmi ad entrare. Quil ci seguì con le mie cose per poi lasciarle ai piedi delle scale e assumere una posizione rigida a braccia incrociate.
Mentre mi guardavo intorno un uomo su una sedia a rotelle fece il suo ingresso, doveva essere il padre di Jacob, il suo sguardo era duro e mi metteva a disagio, ma mi sforzai di sorridergli in fondo mi stava ospitando a casa sua e non potevo non essergliene grata.
<< Papà questa è Bella – disse Jake indicandomi – Bella questo è mio padre, Billy Black >> io feci un cenno con il capo per poi aggiungere un mesto << Molto lieta >> ma la sua espressione non mutò. Il silenzio si fece pesante e cominciai a chiedermi se avevo fatto la scelta migliore.
In quel momento entrò una ragazza, la pelle ambrata e i capelli neri, tagliati corti, le conferivano un fascino non indifferente era muscolosa, ma ben proporzionata e come avevo intuito vedendola in forma di lupo, molto bella.
Lei mi fissava con disprezzo e con lo stesso malcelato odio del padre di Jacob, il pensare che per tutto il tempo della mia permanenza presso i lupi avrei dovuto dividere la casa con questi due mi provocò un profondo sconforto.
<< Bene ora che è arrivata Leah io me ne vado >> disse duro Billy, io alzai gli occhi su di lui non volevo costringerlo a lasciare la sua casa a causa mia.
<< No la prego, non se ne vada a causa mia, io posso sistemarmi anche da un'altra parte, una tenda sarà più che sufficiente, non voglio disturbarvi state già facendo tanto lasciandomi entrare nel vostro territorio >> dissi accorata, ero conscia del fatto che Jake aveva dovuto imporre agli altri la sua scelta, ma suo padre era malato e non potevo permettere che corresse ulteriori rischi.
<< Non essere sciocca >> disse immediatamente Jacob, suscitando uno sbuffo da Leah che aggiunse << Io ho l'incarico di stare con te e di certo non ho intenzione di stare in una tenda, ora muoviti e vatti a lavare, non riesco neanche ad avvicinarmi da quanto puzzi! >> io arrossii immediatamente. Una risata mi riscosse e mi girai verso Quil che bofonchiò << Ma allora sei davvero umana >> incredulo. Da un lato gli ero grata per aver alleggerito la tensione palpabile in quella stanza, ma dal altro ero ancora più imbarazzata.
<< Tu non dovresti esistere e tanto meno quel abominio che porti in grembo >> disse duro Billy e a quel punto cedetti e calde lacrime iniziarono a scorrere sul mio viso. Avrei sopportato il loro odio, ma non potevano accanirsi contro il mio bambino, il mio piccolo era il frutto del immenso amore che legava me ed Edward non un abominio, era solo un bambino, come potevano odiarlo senza nemmeno averlo visto.
<< Smettila papà!!! >> urlò Jacob tremando ed io indietreggiai ancora più spaventata. Dovevo andarmene da lì, il mio istinto di sopravvivenza urlava di fuggire che quel posto era tremendamente pericoloso per me e per il mio piccolo, contemporaneamente il mio pianto si fece disperato perché ero consapevole di non avere un altro posto dove andare.
Jacob si calmò subito notando la mia reazione e regalandomi un sorriso imbarazzato.
<< Bella vieni ti accompagno di sopra così potrai farti una doccia e sistemare le tue cose, non ti devi preoccupare di mio padre, sa che può rimanere è una scelta sua >> mi disse dolcemente Jacob venendo verso di me.
<< Ma io ... mi dispiace davvero ... non voglio ... so di essere sgradita tra voi e spero che questa permanenza sia breve, non voglio approfittare del vostro aiuto, ma vi sono enormemente grata >> balbettai tra le lacrime, i miei occhi non abbandonavano il volto accigliato di Billy Black, non volevo che mi odiasse, io gli ero grata per quanto stava facendo. Cercai di calmarmi avevo promesso a me stessa e a Jacob che avrei parlato con il consiglio della sua tribù in merito al futuro di mio figlio.
Il padre di Jake stava per andarsene così presi il coraggio a due mani e parlai.
<< Signor Black, so come la pensate riguardo a mio figlio e vorrei discutere con lei e con il consiglio di questa tribù in merito a quanto è scritto nelle vostre leggende. Io e tutta la mia famiglia non vogliamo essere mostri, non lo abbiamo mai voluto, e di certo non permetteremo a mio figlio di diventarlo >> dissi con voce il più possibile ferma.
<< Non dovrebbe esistere >> sibilò lui arrabbiato. << Ma esiste e io voglio chiedere a voi consiglio ed aiuto per evitare che accadano brutte cose a lui o ad altri! >> ora la mia voce era ferma e determinata, mio figlio esisteva era una realtà e il loro odio ed il loro disprezzo non avrebbero cambiato il mio amore per lui.
Ci fissammo per alcuni minuti entrambi fissi sulle proprie posizioni.
<< Hai del coraggio ragazza, vieni a chiedere consiglio ai tuoi peggiori nemici >> disse Billy ad un tratto, non capivo se in lui prevaleva l'odio o lo stupore.
<< Mio figlio è quanto di più importante ho al mondo e sono disposta a chiedere aiuto a chiunque per il suo bene >> dissi risoluta.
<< Parli come se potessi provare dei sentimenti >> mi apostrofò Leah ad un tratto stupendomi.
<< Ma io posso provare dei sentimenti, io amo la mia famiglia, il mio compagno, mio figlio. Voglio bene a Jacob che si è sempre dimostrato un buon amico con me e mi ha soccorsa nel momento del bisogno. Io provo dei sentimenti Leah non sono un mostro! >> dissi sfidandola con lo sguardo.
<< Vedremo >> disse risoluta.
<< Ne parlerò con gli anziani della tribù – disse Billy riportando la mia attenzione su di lui – ma non ti fare false speranze, nessuno ti voleva qui. Noi volevamo attaccarvi ed eliminare il problema alla fonte, ma Jacob ha imposto il suo veto di capo tribù >> io tremai a quelle parole, ma tentai in ogni modo di rimanere impassibile.
<< Grazie >> dissi solo, per poi rivolgermi a Jacob che con un sorriso mi fece strada fino al piano di sopra.
<< Questa è la stanza delle mie sorelle, hai il tuo bagno personale qui e ci sono due letti uno per te e l'altro per Leah >> disse Jake mostrandomi la stanza. Fantastico, avrei diviso la stanza con una ragazza che mi odiava a morte, meraviglioso!
<< Jake, non ho bisogno di una balia 24 ore al giorno, lasciala andare a casa sua, non è contenta del compito che le hai assegnato >> tentai di intenerirlo, ma era tutto inutile.
<< No lei si occuperà di te, ora per favore fatti una doccia, così la smette di rompere. Vedrai che non è così male come sembra, fa la dura ma non lo è. >> disse regalandomi un sorriso pieno di sotto intesi.
<< Se lo dici tu >> dissi avviandomi alle mie borse che lui aveva appoggiato sul letto.
<< Per qualsiasi cosa chiama, ora ti lascio sola sarai stanca >> disse accarezzando la guancia, lo guardai ed annuii.
Quando Jake lasciò la stanza mi sedetti sul letto guardandomi intorno.
Era la stanza di due ragazze del ventunesimo secolo, piena di cd, poster, pochi libri, un computer, normale. Io la normalità non sapevo più cosa fosse da troppo tempo.
Sospirando pesantemente mi avvia verso il bagno una bella doccia ci voleva, avrebbe rilassato i miei muscoli e dato la carica per iniziare la mia vita in mezzo ai lupi.
My space:
Spero di non avervi deluso, ma questo
è solo l'inizio anche se si è capito bene che Bella
dovrà aver a che fare con persone prevenute nei suoi confronti e
in quelli del suo piccolo, Jake fa di tutto per proteggerla ma la
realtà è che i lupi sono diffidenti, riuscirà
Bella a farsi accettare e a farsi aiutare? Lo vedremo nei prossimi
capitoli!
Aspetto chiaramente il vostro parere e se volte anche i vostri consigli.
------ Rispostine ------- (SPERO DI NON AVER DIMENTICATO NESSUNO)
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BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ': Incredibilmente Noi
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.