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Autore: Xecestel    15/11/2009    2 recensioni
Ecco come immagino io il proseguimento dell'avventura di Sir Daniel Fortesque, il grande eroe di Gallowmere che alla fine del secondo videogioco torna a casa con una macchina el tempo e trova il mostro Zarok ma con un volto che io ho identificato come quello di Palethorn. L'ho chiamato "2½" perché continuo a sperare in un 3.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LIVELLO 3: KAKASHI HATAKE

 

Kyia era ormai molto lontana dal cimitero ma i pericoli non erano ancora finiti…

La nuova eroina alla ricerca del suo amato aveva corso per tutta la notte pericoli oltre ogni immaginazione ed era sfinita. D’un tratto vide di fronte a se uno sconfinato campo riempito solo di mostruosi marchingegni, grano e spaventapasseri, fu rassicurata dal non vedere zombi e decise di fermarsi lì per la notte.

Scavalcato il recinto vide un gargouille che gli chiese: -Dove ti stai recando bella pulzella, lo sai che questa è proprietà privata?-

Kyia lo prese per un rimprovero e decise di addormentarsi oltre la recinzione ma il gargouille la fermò: -Aspetta, donzella, scherzavo! Questa non è più proprietà privata da anni, il padrone è morto contro Zarok! Ma fai attenzione, anche se Zarok è morto ci sono ancora i suoi seguaci!-

Kyia era sempre più decisa ad andarsene ma prima disse: -Acc… Ancora zombie…-

Il gargouille rimase sorpreso e disse: -Zombie? No, gli zombie non sono più un problema ora che Sir Daniel gli ha mozzato la testa, visto che non possono né vedere né sentire. Il problema sono gli spaventapasseri, vivono e sono abili combattenti quasi indistruttibili, per non parlare dei folletti, non toccare il grano o ti uccideranno in un secondo! Ah, e attenta alle trappole nascoste nelle diavolerie del granaio!-

Kyia era terrorizzata all’idea di quelle insidie: -Tanto non ci tenevo a venire sono diretta al villaggio, volevo solo riposarmi…-

Il gargouille allora disse: -Allora devi accomodarti per forza, considerato che per arrivare al villaggio l’unica strada è questa.- Kyia deglutì e, sebbene controvoglia, si incamminò.

La prima parte del campo fu facile da attraversare ma Kyia si fermò di fronte a un cartello con su scritto: -ATTENZIONE! PERICOLO DI SPAVENTAPASSERI, FOLLETTI E TRAPPOLE.-

Kyia si fermò a contemplare il sentiero di fronte a sé, spaventata, ma una volta raccolto abbastanza coraggio si avventurò nello sconfinato granaio.

Neanche dopo cento metri fu attaccata e messa in fuga da uno spaventapasseri. Si rifugiò dentro un macchinario e un tappeto mobile la portò verso… degli spuntoni! Kyia iniziò a correre ma non riuscì a spostarsi di un millimetro, si sentiva come un criceto nella ruota. Ad un certo punto gli venne un’altra idea, smise di correre e si accovacciò facendo sì di passare sotto gli spuntoni, in questo modo uscì da quel macchinario ma si ritrovò in una sorta di labirinto, dove, invece di pareti, c’erano campi di grano abitati da folletti.

Si avvicinò all’entrata del labirinto quando degli spaventapasseri la attaccarono, ferendola. La ragazza tentò di difendersi ma i suoi avversari erano troppi, allora provò a fuggire ma all’imbocco del labirinto uscì da sottoterra uno spaventapasseri più grande degli altri, che disse: -Chi osa entrare nella mia proprietà senza permesso?- Kyia cercò di rispondere ma gli altri spaventapasseri gli si avventarono addosso facendola cadere. Lo spaventapasseri continuò: -Io sono il grande Kakashi Hatake il padrone di questo campo! E nessuno può avventurarsi nella mia proprietà, senza il mio permesso e sperare di uscirne vivo! Solo Sir Daniel Fortesque ce l’ha fatta!-

Kyia si liberò dai fantocci che aveva addosso e li distrusse a colpi di spada, poi si diresse verso un forziere sperando che ci fosse qualcosa di utile. Si fermò di fronte ad esso, nel forziere c’era il simbolo del teschio con le ossa, ma mentre pensava se aprirlo o meno Kakashi Hatake si avvicinò a lei e cercò di colpirla. Kyia evitò il colpo e aprì il forziere, liberando così il Signore dei Serpenti. Kakashi, alla vista del serpente gigante cercò di ucciderlo ma i colpi gli passavano attraverso. Dopo un po’ di quel inutile tentativo di difesa di Kakashi il Serpente gli passò attraverso, facendolo cadere a terra morto dopodiché si rivolse a Kyia: -Grazie per avermi liberato, per ringraziarti ti regalo questo talismano, capace di invocarmi! Si chiama Talismano dei Serpenti, per usarlo ti basterà dire il suo nome!-. Poi scomparve.

Kyia, risollevata dalla morte degli spaventapasseri e superato il labirinto, trovò l’uscita dal granaio e si avventurò verso il villaggio.

 

Nel frattempo a Gallows…

Junior camminava a passi lenti tra le stradine un tempo felici del villaggio. Era stato ferito da un’ascia, ma non a morte. La sera prima aveva combattuto, ma non voleva uccidere i villani. Per questo motivo aveva combattuto finché non era riuscito a bloccarli nella cattedrale e ora era al sicuro.

Aspettò di rimettersi in forze per poter iniziare a cercare qualche talismano che lo possa aiutare contro Palethorn.

Il ragazzo si guardò intorno: magari riusciva a trovare qualcosa per medicarsi le ferite. L’unica cosa che riuscì a trovare fu l’acqua del fiume per usarla come disinfettante e si recò al molo.

Mentre si sciacquava sentì dei rumori metallici e corse a nascondersi. Erano due delle guardie russe di Zarok, anzi, di Palethorn che pattugliavano la città alla ricerca di Junior, per riportarlo al castello.

Il giovane mago aspettò un po’, poi decise che non poteva restare nascosto all’infinito, strappò una manica della sua tunica e se la legò sulla ferita a mo’ di benda. Dopodiché uscì dal nascondiglio e si preparò in mano una spada che aveva rubato ad un villano. Appena le due guardie scheletriche lo videro, presero il fucile e si prepararono a far fuoco. Junior era nervoso: forse la ferita avrebbe rallentato i suoi riflessi. I tre si guardarono per un po’, armi alla mano e nervi tesi. Di colpo gli scheletri spararono e Junior urlò: -ASCOLTATE IL VOSTRO PADRONE! MORITE, GUARDIE DI NESSUNO!- A quelle parole lo scettro scagliò un raggio di luce che toccò le guardie e le uccise. Junior tirò un sospiro di sollievo e andò a sedersi all’ombra.

 

Nel frattempo nella Foresta Incantata…

Sir Daniel Fortesque, il grande eroe di Gallowmere, in quel momento era alle prese con arcani problemi personali.

-Stammi lontano!!- Daniel cercava inutilmente di sfuggire alla regina delle amazzoni che continuava a seguirlo.

-No che non me ne vado.- disse la donna- La Strega Buona mi ha detto di aiutarti e io ti aiuterò.-

-Umpf!-

-E ora andiamo, Gallows ci aspetta.-

   
 
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