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Autore: lisa76    27/11/2009    21 recensioni
Tutti Umani!!! Ed e Bella si conoscono da quando erano piccoli, ma si rincontrano solo dopo 10 anni e nessuno sa che si conoscono. Per chi mi conosce posso dire che è scritta in modo diverso dalle altre mie storie. Spero di avervi incuriosito.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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cap 2 Ciao a tutte/i!!!
Prima di tutto voglio ringraziarvi per la fiducia e per la risposta a questa storia, numeri da paura per essere al primo capitolo!

Grazie a chi ha letto tutto nonostante non fosse così convinto (Elfa sognatrice parlo di te!!!), ma come vi avevo scritto era un esperimento, una cosa nuova e come tutte le cose nuove alle volte non è proprio perfetto.
Ciò nonostante lo avete letto e commentato, dire che vi adoro è un eufemismo!!! T.T siete tutte/i meravigliosi!!!

Ok la finisco, capitolo 2 che dire è da leggere!!! Un po' poco come introduzione?  Bene allora diciamo che finalmente si incontrano e si parlano, adesso volete leggerlo? Spero di si.

Bacioni Lisa

Capitolo 2

<< Ma che gli prende? >> chiese Jessica sconvolta dal comportamento di Edward, mentre lo guardava correre verso l’uscita della mensa, non aveva, infatti, notato che da quella porta poco prima era uscita Isabella.

<< E’ tutto il giorno che è girato male, non farci caso >> sdrammatizzò Emmet per poi riconcentrarsi su Rosalie e sulla fantasia assolutamente poco casta su di lei.

<< Sarà >> mormorò Jessica tornando a guardare nel proprio piatto.

Alice, che aveva assistito non solo allo scambio di parole svoltosi al suo tavolo, ma anche a quello di sguardi tra suo fratello e quella che doveva essere Isabella Swan era decisamente sbalordita.

Mai aveva visto quell’espressione sul volto di suo fratello.

Non c’era solo sorpresa nei suoi occhi, c’era molto di più, c’era tenerezza, trepidazione e, sembrava assurdo dirlo riferito a Edward, ma era sicura di aver scorto amore negli occhi di suo fratello, mentre si alzava per inseguire la misteriosa ragazza.

Scrollò la testa allontanando quel pensiero, Edward e l’amore stavano su due pianeti diversi.

L’unica cosa da sperare in quel momento era che la ragazza corresse abbastanza forte da non farsi raggiungere da lui o, in caso contrario, che fosse abbastanza intelligente da non cadere ai suoi piedi, altrimenti si che sarebbero stati guai.

Quell’oca di Jessica non si era nemmeno accorta che quello che lei definiva “fidanzato” se ne era andato per inseguire un’altra ragazza, ma si può essere più sceme?

Certo se per qualche assurdo motivo aveva visto giusto e quello nello sguardo di Ed era veramente amore, beh Jessica sarebbe stata un intralcio.

Era possessiva e petulante e sicuramente avrebbe fatto di tutto per tenersi Edward. Già il fatto che avesse retto ben due settimane insieme al fratello ne era la prova.

Magari poteva dare una spintarella alla cosa e levarsela dai piedi una volta per tutte. A Edward sicuramente non avrebbe dato fastidio e loro si sarebbero finalmente liberati di quella seccatura che gli girava sempre intorno.

Sì, perché quando non trovava Edward, Jessica si metteva alle calcagna dei suoi fratelli.  Cosa decisamente detestabile.

<< Tutto bene tra voi due? >> chiese incurante rivolgendosi a Jessica, che alzò gli occhi dal piatto stranita.

Difficilmente qualcuno oltre ad Emmet le rivolgeva la parola a quel tavolo. 

 

<< S-si … sì perché? >> chiese titubante ad Alice. Alice era quella che la lasciava più interdetta. Rosalie era odiosa e montata, così come Jasper, si e no si sprecavano a salutarla.

Emmet era un buontempone, prendeva in giro tutti e tutto, e anche lei era capitata più volte nel suo mirino, ma non vedeva cattiveria nelle sue battute.

Alice invece era imprevedibile.

Non le erano mai scappati i suoi sguardi di rimprovero al fratello quando la trattava male, ma nonostante questo non si era mai pronunciata riguardo alla loro storia, ne tanto meno aveva mai dimostrato la benché minima simpatia nei suoi confronti.

Semplicemente non gradiva il comportamento di suo fratello, non perché fosse rivolto a lei come Jessica, ma in generale. Al suo posto avrebbe potuto esserci chiunque e lei non avrebbe ugualmente gradito il comportamento da Stronzo di Edward, perché era così che si comportava, da stronzo.

Ma uno stronzo bellissimo e popolare e questo per Jessica era più che sufficiente.

Avrebbe tenuto in piedi quella relazione, a tutti i costi.

<< No, nulla. È che ultimamente mi sembra più stronzo del solito >> disse Alice con noncuranza. Ma catturando l’attenzione di Jess, che lei sapesse qualcosa? Che Edward avesse espresso il desiderio di lasciarla?

Il panico lo invase.

No, non poteva, ora tutte le altre ragazze la invidiavano e Lauren sua amica/nemica dai tempi dell’asilo, rosicava morendo dalla voglia di essere al suo posto.

Non glielo avrebbe permesso, con una rapida occhiata controllò la mensa.

Doveva sapere con chi fosse andato a divertirsi il suo ragazzo, sì perché quella era l’unica spiegazione plausibile e conoscendo Edward, anche la più probabile.

Ma nulla, erano tutte lì. Aspetta … quasi tutte. Dov’era la nuova ragazza?

La sua mente ritornò rapida alla conversazione di pochi minuti prima. Edward aveva chiesto informazioni sulla nuova, come se non l’avesse ancora incontrata, poi però quando gli aveva detto che non amava il nome completo era stato lui a pronunciare il nome di Bella. Che si conoscessero? E ora erano spariti entrambi.

E no ragazzina, pensò maligna Jessica alzandosi, non mi porterai via la mia posizione. Ho fatto tanta fatica a guadagnarmela e non la lascio certo alla prima venuta.

Con intenti omicidi Jessica si avviò verso l’uscita. Suscitando una risatina da parte di Alice.

Allo sguardo interrogativo di Jasper quest’ultima rispose con un divertito << Prevedo guai >> il che lasciò abbastanza indifferente il resto dei suoi fratelli.

 

 

Com’era possibile che fosse lui? Dopo dieci anni? In questo sperduto paese? Impossibile, impossibile.

Era tutto quello che Bella riusciva a pensare, la sua mente andava a mille, quegli occhi, quei capelli, quello sguardo.

Era lui!

Ne era certa, ma la parte più razionale di lei continuava a ripeterle che era impossibile. Troppo assurdo per essere vero.

Uscita dalla mensa si avviò veloce verso il primo albero scalabile che si trovava nel cortile adiacente all’edificio.

Salì in cima alla panchina che ci stava sotto e rapida e sicura s’issò fino al primo ramo abbastanza robusto da permetterle di sedersi.

Era assurdo come lei, che era goffa e impacciata di natura, fosse diventata così abile ad arrampicarsi sugli alberi. D’altronde glielo aveva insegnato lui.

Con la mente tornò agli anni dell’orfanotrofio, in tutti i ricordi che aveva c’era lui, fin da quella prima sera quando a tre anni l’avevano condotta in quel grande e freddo edificio. Mentre l’assistente sociale parlava con la madre superiora che gestiva l’orfanotrofio, da dietro una porta aveva visto spuntare una testa di capelli rossi.

Sorrise a quel ricordo, anche da piccolo era bello.

Certo se quello in quella mensa era veramente lui gli anni lo avevano reso ancora più bello.

Accarezzò distrattamente la corteccia del grosso albero.

Si rifugiava sempre tra le fronde degli alberi quando si sentiva insicura.

Da piccoli lo chiamavo il loro rifugio segreto e lei non aveva mai smesso di nascondersi tra i rami per trovare rifugio, anche quando lui era andato via, anche quando anche lei era stata adottata, ogni volta che si sentiva insicura e aveva bisogno di pensare correva a nascondersi tra i rami dell’albero più vicino.

Come se quel semplice gesto potesse riportarle il conforto del suo primo e unico amico.

Gli occhi le diventarono lucidi.

Poteva davvero essere lui? Lo aveva finalmente ritrovato? Si sarebbe ricordato di quell’insulsa bambina che aveva giurato di proteggere quando avevano appena tre anni?

Lei sì. Lei si ricordava di ogni singolo momento passato con lui. Ogni gesto ogni parola ogni abbraccio che si erano scambiati nei 4 anni che avevano trascorso insieme in quell’orfanotrofio. Erano impressi a fuoco nella sua anima.

Quando quella prima sera le si era avvicinato titubante e le aveva chiesto perché piangeva, quando le aveva preso la mano e le aveva detto che loro erano amici, quando l’aveva difesa nel dormitorio dalla cattiveria dei bambini più grandi.

Una lacrima scese sul suo viso.

Dio quanto gli era mancato in quei dieci anni e se fosse stato veramente lui?

 

Edward corse verso la porta. Incredulo con il cuore che andava a mille. Se era lei c’era solo un posto dove l’avrebbe trovata, alla grande quercia sopra la panchina al centro del cortile.

Mentre correva in quella direzione si dava mentalmente del cretino, erano passati 10 lunghi anni, se anche fosse stata lei chi gli dava la certezza che avesse conservato quella loro assurda abitudine di andarsi a nascondere tra le fronde degli alberi.

Per lui era stato così, ma magari lei lo aveva dimenticato.

Una fitta all’altezza del cuore lo fece bloccare appena fuori dalla porta della mensa.

E se lei lo avesse dimenticato? Se era semplicemente per coincidenza che se fosse andata nel momento i cui i loro sguardi si erano incrociati?

No era impossibile. Quella era lei e lei non lo avrebbe mai dimenticato. Di questo era sicuro. Riprese a camminare più sicuro di se.

Ricordava ancora la prima volta che l’aveva vista, piccola, tremante e piangente, vicina alle gambe dell’assistente sociale che parlava nel grande ingresso dell’orfanotrofio con la pinguina, sorrise ancora del nomignolo che avevano dato alla madre superiora. Non era cattiva, questo no. Ma era rigida e gli imponeva di pregare mille volte al giorno. Non aveva mai visto di buon occhio il loro attaccamento e più volte li aveva ripresi e costretti a stare lontani. Ma loro riuscivano sempre ad eludere i divieti.

Quella prima sera, mentre la spiava da dietro la porta del refettorio, aveva prova per lei un forte istinto di protezione, o forse quello era arrivato dopo e lui si era auto convinto che ci fosse stato sin dal primo incontro. D'altronde aveva tre anni allora e non tutti i suoi ricordi erano così nitidi, ma quelli in cui c’era lei sì.

Dieci anni, dieci lunghi anni senza sapere nulla l’uno dell’altra e poi di punto in bianco si ritrovavano nella stessa inutile e fredda cittadina ai confini del mondo.

Assurdo.

Ma non impossibile, no questo no, perché lei era lì, perché tutto da quel momento in avanti sarebbe stato più bello perché lei era rientrata nella sua vita.

Alzò gli occhi verso i rami e come si era immaginato era lì seduta sul primo ramo disponibile e … piangeva.

Un’altra fitta al cuore.

Non doveva piangere, doveva essere felice. Si erano ritrovati, dopo tanti anni di nuovo insieme, era un miracolo.

<< Vedo che le vecchie abitudini sono dure a morire >> disse sorridendo mentre saliva in piedi sulla panchina.

Lei alzò gli occhi permettendogli ancora una volta la vista di quei meravigliosi occhi nocciola che tanto amava. La sua piccola Bella. Era cresciuta. Era una ragazza ormai. Era bellissima.

Un dolce sorriso si aprì sul viso di entrambi.

<< Dai scendi! Fatti abbracciare scricciolo >> disse felice come non mai.

L’aveva ritrovata.

La sua prima e unica amica.

Il suo scricciolo che passava più tempo sdraiato per terra che in piedi, che era capace di inciampare su una superficie perfettamente liscia.

Il suo cuore sussultò quando la vide sporgersi per scendere verso di lui.

Istintivamente allungò le braccia prendendola per la vita e aiutandola a rimanere in equilibrio sulla panchina.

<< Sei veramente tu? >> chiese Bella con le lacrime agli occhi.

<< Puoi giurarci scricciolo >> disse lui attirandola a se per abbracciarla stretta. Affondò il volto tra i suoi capelli percependo un odore sublime. Dio quanto era felice in quel momento, quanto aveva sognato di poterla stringere ancora così.

<< Edward … >> mormorò Bella sul suo petto << … non ci posso ancora crede, sei veramente tu. Quanto mi sei mancato >> disse singhiozzando.

A quel punto lui la scostò quel tanto da permettere a entrambi di guardarsi negli occhi e le sorrise dolcemente, liberandole le guance dalle lacrime con una mano.

<< Basta piangere, siamo di nuovo insieme e dobbiamo essere felici. >> disse allegro come non mai.

 

Bella sorrise mentre lo guardava, era veramente lui, ancora faticava a crederci.

Ma era lì tra le sue braccia e lui sorrideva felice come forse non lo aveva mai visto.

Gli era mancato da morire in quegli anni, soprattutto dopo il divorzio di Charlie e Reneè, quando avrebbe avuto bisogno di conforto e affetto, due cose che Edward le aveva sempre donato in tutti quegli anni passati insieme all’orfanotrofio.

E ora era lì, con lei, di nuovo come allora, ed era bello. Bellissimo da perderci il fiato.

A quel pensiero arrossì violentemente.

Come poteva pensare quelle cose del suo amico? Era per caso impazzita?

Eppure non aveva più sette anni e stare tra le sue braccia in piedi su quella panchina le dava una strana sensazione, come una scossa di pura elettricità.

<< Che c’è? Perché sei arrossita? >>

Chiese lui divertito, alzandole il mento per impedirle di sfuggire al suo sguardo indagatore.

Cavolo la conosceva troppo bene, non era minimamente cambiata in quei dieci anni.

Adesso, proprio come allora, sfuggiva al suo sguardo quando si sentiva in imbarazzo e proprio come allora lui glielo impediva.

<< Pensavo … >> cominciò titubante per poi essere interrotta da uno sghignazzo di lui.

<< Cavolo addirittura pensavi? Sei proprio diventata grande >> disse per poi ridere più forte e stringerla maggiormente a se, aumentando a dismisura il suo disagio.

Ma riuscì ugualmente a dargli un piccolo buffetto ed ad apostrofarlo con uno stupido che lo fece ridere ancora di più.

Sbuffando riprese più decisa.

<< Non abbiamo più sette anni Edward, non pensi che qualcuno vedendoci così possa pensare male? >> disse, approfittando della stizza momentanea per le risate di Edward per esternare il proprio pensiero.

<< Lascia che pensino quello che vogliono >> l’apostrofò lui strafottente strofinando poi il naso nell’incavo del suo collo e mandandola completamente fuori di testa.

<< Ora che ti ho ritrovato non ho nessuna intenzione di lasciarti andare >> disse lui soffiandole sul collo e facendola andare in visibilio.

Ok non andava, non poteva fare certi pensieri su Edward, sul suo Edward.

Ma lui non la aiutava affatto. La teneva stretta e respirava un po’ affannato sul suo collo, ed era così bello e …

Basta Bella contieniti! Si ordinò perentoria.

Non aveva mai provato sensazioni simili e il fatto che le provasse proprio in quel momento e tra le braccia del suo Edward la mandava ancora più in confusione.

Cercò di riprendersi e gli disse la prima cosa che le passava per la testa.

<< Certo che sei diventato alto >> ok era un’idiota, ma almeno lui riemerse dall’incavo del suo collo permettendole di riprendere un po’ il controllo.

Edward la inchiodò con uno sguardo malizioso, uno sguardo nuovo, a lei sconosciuto ma incredibilmente sexy.

Frena Bella Frena! È sempre Edward, quell’Edward che faceva a botte con i bambini più grandi perché secondo lui ti trattavano male, l’Edward che ti prendeva in giro quando cadevi, per poi correre ad aiutarti appena si rendeva conto che ti eri fatta male o che stavi per piangere. Quindi finiscila e datti una bella calmata.

<< Solo alto? >> chiese con voce vellutata Edward facendole tremare le gambe e arrossire.

Tentò in ogni modo di darsi un contegno. << Sì perché? >> chiese facendo finta di nulla, finta di non essere rimasta colpita dalla bellezza e dal fascino che lui emanava.

<< Io, invece, penso che tu sia diventa bellissima scricciolo. E dire che da piccola eri brutta forte >> disse ridendo e prendendosi l’ennesimo scappellotto da parte di Bella.

<< Idiota >> gli disse lei furente.

<< Ehi non esagerare con i complimenti che poi divento rosso >> disse lui ridendo ancora più forte e stringendola a se.

 

Era di nuovo tra le sue braccia e Edward era non riusciva quasi a contenere tutta la gioia che provava in quel momento. 

Lei di colpo arrossì e lui ringraziò tutti i santi del paradiso che nemmeno in quello fosse cambiata.

Certo ora era una bellissima giovane donna, ma arrossiva ancora dei sui stessi pensieri come quando era piccola.

<< Che c’è? Perché sei arrossita? >> Chiese interessato. Subito le catturò il mento memore della sua abitudine di sfuggire al suo sguardo quando era in imbarazzo.

I loro visi erano vicini, molto vicini. E lui sentì una fitta allo stomaco.

La conosceva quella fitta, piuttosto bene, anche se non era mai stata così intensa.

Era desidero.

S’insultò mentalmente per aver provato un sentimento così basso nei confronti della sua amica, fino a che lei non parlò.

<< Pensavo … >> disse titubante, mentre una sottile ruga le increspava la fronte.

Cavolo esisteva qualcosa di altrettanto bello al mondo? No di sicuro no!

<< Cavolo addirittura pensavi? Sei proprio diventata grande >> disse cercando di allontanare quei pensieri dalla testa, ma al tempo stesso il suo corpo agì da solo stringendola maggiormente a se.

Bella lo riprese dandogli dello stupido e un piccolo buffetto.

Facendolo ridere ancora più forte.

Così stretta a se, sentiva il suo corpo minuto, era rimasta piccolina, ma era ben proporzionata, le gambe affusolate dentro i jeans stretti, la vita sottile, il seno tondo e sodo, che si appoggiava sfrontato al suo petto.

Si poteva morire di desiderio? Sì, con lei tra le braccia si poteva eccome.

<< Non abbiamo più sette anni Edward, non pensi che qualcuno vedendoci così possa pensare male? >> disse leggermente stizzita.

Sempre a preoccuparsi di tutto, no la sua Bella non era affatto cambiata. 

<< Lascia che pensino quello che vogliono >> rispose strafottente, non gli era mai importato nulla del giudizio degli altri e in quel preciso momento gliene importava ancora meno, senza rendersene veramente conto prese a strofinare il naso nell’incavo del collo di Bella, perdendo improvvisamente la testa, la desiderava e tanto, ma si trattava pur sempre della sua amica.

<< Ora che ti ho ritrovato non ho nessuna intenzione di lasciarti andare >> le parole uscirono da sole, sussurrate su quel collo alabastrino, caldo e invitante.

Troppo, troppo invitate.

<< Certo che sei diventato alto >> disse lei d’un tratto facendolo riemergere stupito dal suo caldo rifugio. 

Alto? Sono divento alto?

La consapevolezza che volesse dire tutt’altro lo colse, così come pensieri tutt’altro che casti, che avevano per protagonisti lui e la sua ritrovata amica.

Il suo sguardo si fece malizioso, da predatore, quello che lo aiutava a far crollare le ragazze letteralmente ai suoi piedi.

Non l’avrebbe mai fatto a mente lucida.

Bella era il suo scricciolo, la compagna di giochi e di marachelle dei tempi dell’orfanotrofio. Quella che aveva giurato di difendere e proteggere sempre, da tutti, e ora quello che la metteva in pericolo era lui. Perché lei era pura di questo ne era certo era ancora il piccolo scricciolo impaurito di tanti anni prima. Ma fu più forte di lui, ormai era troppo abituato a giocare con le ragazze da non riuscire a trattenersi, nemmeno con lei.

<< Solo alto? >> chiese con voce vellutata.

<< Sì perché? >> rispose lei fingendo una calma che in realtà non le apparteneva. 

<< Io invece penso che tu sia diventa bellissima, scricciolo. E dire che da piccola eri brutta forte >> disse lui sincero come non mai, anche se sul finale aveva un po’ barato per stemperare la situazione, Bella non era mai stata una bambina brutta e lui non lo aveva mai pensato.

Fatto sta che funzionò, spezzo quell’elettricità ormai insopportabile, che si era creata tra loro.

<< Idiota >> gli disse lei furente.

<< Ehi non esagerare con i complimenti che poi divento rosso >> rispose lui ridendo ancora più forte e stringendola a se.

Felice ecco come si sentiva Edward felice!

 

Risposte alle recensioni:
Recensione di Elfa sognatrice
Intanto grazie mille per la fiducia, spero di non averti deluso, come dicevo nell'introduzione questa storia per me è un po' una scommessa, per come è scritta, per quello che voglio dire. Insomma spero che continuerai a seguirmi! Grazie ancora di tutto, un Bacio!!!
Recensione di sweetmary89 
ciao!!! Grazie, piaciuto? Bacioni 
Recensione di titty88 
Felicissima che ti sia piaciuto. Bacioni
Recensione di Sara25 
Ciao Sara, come hai letto erano migliori amici, inseparabili, ma le sensazioni di entrambi nel "rincontrarsi" sono anche di altro genere ;) La storia di Bella verrà fuori nei prossimi capitoli, ma si parlerà del dopo adozione non del prima, perché i due sono troppo piccoli quando vengono accolti in orfanotrofio. Bacioni 
Recensione di vika
Wow che entusiasmo sono commossa!!! Come hai letto non sono fratelli, spero che questo capitolo non ti abbia deluso. Bacioni 
Recensione di aly91 
Grazie per la fiducia!!! Per Edward posso dirti che ora è felice, nei capitoli successivi si vedrà meglio perché prima non lo era. Bacioni 
Recensione di luisina 
Ciao carissima, sai che con i miei tempi hai tutto il tempo di commentare =) Grazie per averla messa nei preferiti, spero non ti deluda il resto. Per lo stile è un tentativo, una cosa nuova, mi andava di provare e l'ho fatto, spero solo che non stanchi alla lunga, ma tanto la ff dura poco ;) Con questo capitolo dovrei aver risposto alle tue domande. Bacioni 
Recensione di nanerottola 
Si purtroppo ti confermo che aggiorno solo il venerdì, con tre storie, un figlio, un lavoro e una casa da gestire, devo organizzare tutto nei minimi dettaglio, se no impazzisco! Bacioni
Recensione di bigia 
Visto!!! Piaciuto l'incontro, io come dicevo lo scorso capitolo l'ho sognato, quindi non sono obbiettiva, dimmi tu com'è. Bacioni 
Recensione di serve 
Ciao, diciamo che Bella arrossisce perché pensa che tutti sappiano del suo passato, ma forse hai ragione tu, ho esagerato =( Bacioni 
Recensione di hale1843 
Evvai che ti è piaciuto!!! Bacioni 
Recensione di Rebussiii 
Ciao, spero continuerai ad adorarla Bacioni 
Recensione di Lau_twilight
Ma ciao! Felice che ti sia piaciuta e ti abbia incuriosito, infondo era il mio scopo ;) Bacioni
Recensione di linda88 
Ciao tesoro, grazie per i complimenti e per averla aggiunta ai preferiti, avevo un po paura visto lo stile diverso, ma vi è piaciuto e io sono stra felice.  Bacioni 
Recensione di mamarty 
Non so se sia diversa dalle solite, diciamo che la premessa è diversa, spero continui a piacerti. Bacioni 
Recensione di samy88 
ciao Sam, spero che questo capitolo ti sia piaciuto abbastanza da giustificare l'attesa di una settimana. Bacioni
Recensione di ely4890
Ciao e grazie per l'appoggio, spero di non deluderti. Bacioni
Recensione di Geo88 
Ciao!  Spero di mantenere alto il tuo interesse e ti ringrazio per i complimenti. Bacioni

Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.


   
 
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