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Autore: jaj984    06/01/2010    3 recensioni
Natale si sta avvicinando e con esso il tempo dei regali.
Il periodo più bello di tutto l’anno è finalmente alle porte, le luci delle vetrine ti invitano ad ogni genere di acquisto, l’aria che respiri è più frizzante e tutti in questo periodo sono presi dalla frenesia di addobbare casa con ghirlande, stelle di natale e tante luci colorate che danno quel senso di calore e di allegria.
Tutti canticchiamo le canzoni tipiche di questo periodo e ci sentiamo tutti più buoni con la voglia di donare agli altri qualcosa di unico e di speciale. Soprattutto se poi se il dono è per la persona amata.
Personaggi: Ryo, Kaori e Mick
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sono le quattro del mattino e sto tornando dalla mia solita serata al club con Mick, ormai single da qualche mese, la relazione con Kazue non ha funzionato, purtroppo, e si è ritrovato ancora una volta da solo.
Anche questa sera mi ha detto di amare Kaori e che, se non mi davo da fare, me l’avrebbe soffiata da sotto il naso e la cosa non mi va giù, perché nonostante io continui a fare l’indifferente Kaori per me conta più della mia stessa vita.
Eccomi sotto il mio bel palazzo, saluto Mick e alzo lo sguardo verso la finestra del mio appartamento che vedo illuminato.
Sicuramente Kaori si sarà addormentata sul divano mentre mi aspettava.
Salgo le scale, pronto per immedesimarmi nella parte dell’ubriacone, ma quando entro nell’appartamento noto Kaori sveglia: è seduta sul divano con le gambe al petto e con lo sguardo perso nel vuoto. Faccio un po’ di rumore per attirare la sua attenzione, ma sembra persa nei suoi pensieri e non si accorge della mia presenza; allora mi tolgo la giacca e mi siedo sulla poltrona rimanendo a fissarla per dei minuti interminabili: è così bella quando ha la testa tra le nuvole: potrei guardarla per ore.
M’imprimo nella mente ogni particolare del suo volto, ogni espressione. Voglio poter ricordare ogni istante, ogni attimo vissuto insieme a lei: i suoi occhi così splendidi, limpidi e sinceri, quel nasino così piccolo e grazioso, così perfetto che ti fa venir voglia di baciarne la punta; infine quella bocca così rosa e carnosa che vorresti saggiare per non smettere mai, anche a costo di morirci sopra.
Scendo con lo sguardo più giù osservando la pelle candida, il corpo perfetto e quei seni piccoli e sodi: morirei per poterli avere tra le mie mani e i suoi capezzoli tra le mie labbra; per non parlare di quelle gambe lunghe che bacerei e accarezzerei per ore se solo potessi...
... ma io non posso, non posso legarla a me: lei deve vivere e avere una vita normale e non voglia che viva con l’ansia e la paura nel non vedermi rientrare la sera. Lei deve sposarsi e avere una famiglia tutta sua, cosa che io non le posso dare.

Idiota! Smettila di dirti cazzate e impara a dire le cose come stanno.
Tu hai paura di essere felice!
Hai paura d’innamorarti troppo di lei e di non riuscire a sopportare un’eventuale fine.
Hai paura!Sei un fifone!
Non riesci neanche ad ammettere a te stesso che senza di lei saresti morto perché ne sei già innamorato perso.
Tu fingi di stare dietro alle altre, di non essere geloso e fai di tutto per non esplodere e dirle che lei è solo tua e la tratti male convincendola che siete solo soci di lavoro.
Però, ogni volta che vedi per strada un ragazzo che osa posare gli occhi su di lei, lo fai spaventare a morte con un solo sguardo e lo fai fuggire a gambe levate.
Dici che Kaori dovrebbe farsi una vita sua e non dovrebbe stare con te, però la trattieni a te perché non riusciresti a sopportare l’idea che qualcun altro che non sia tu potesse toccare la sua pelle e baciare quelle labbra che ti sei auto-proibito di toccare e baciare.
Stupido baka che non sei altro! Svegliati dal sonno: altrimenti verrà il giorno che, in un attimo di distrazione, lei ti sia portata via da un altro magari proprio dal tuo migliore amico che, nonostante tutto, l’ama ancora come prima se non di più.

-Ah! Che faticaccia!Mi sa che di questo passo arriverò a Natale stremata!
-Che dicevi scusa?
- Ah Ryo, sei qui! Non ti avevo sentito rientrare. Come mai sei a casa così presto?
- In verità dovrei farti io questa domanda: sono le quattro di mattina e sei ancora alzata.
- Uh è così tardi! Non me ne sono accorta: ero tutta presa dai miei pensieri. Comunque ora vado a letto o stamattina non riuscirò ad alzarmi. Ah dimenticavo! Per caso oggi con te è uscito Mick?
- Sì, perché?
- Così per mera curiosità! Ah, un’altra cosa... per caso si è portato qualche  “amica” a casa?
- No, perché?

Perché mi chiedi di lui? Cosa c'è Kaori, guardami e dimmi perché vuoi sapere se Mick questa notte è in compagnia?
Perché t’interessa lui? Perché non mi hai sgridato?
Perché non ti sei accorta della mia presenza e, quando mi hai visto, ti sei meravigliata che fossi già a casa? Perché non mi hai martellato?
Cosa sta succedendo? Perché farfugli qualcosa d’incomprensibile? Perché Kaori? Perché ti sento distante?

- Cosa hai detto? Non ho capito!
- Ah! No, niente! Pensavo ad alta voce! Buonanotte Ryo!
- Buonanotte mio piccolo Sugar boy!

Aspetto che lei si chiuda nella sua stanza per precipitarmi silenziosamente davanti alla porta: mi siedo qui davanti finché non si sarà addormenta, così potrò vederla dormire serena nel suo letto e, come sempre, resterò lì a fissarla fino all’alba per poi sparire silenziosamente.
Alcune volte non ho resistito alla tentazione di baciarla e di tenerla accanto a me; altre era come se lei mi leggesse nel pensiero e succedeva qualcosa per cui il mio desiderio si avverava: si scopriva ed io l’avvolgevo delicatamente in un plaid stringendola forte a me per farla dormire cullata tra le mie braccia.
L’amo non posso farci niente, senza di lei sarebbe un inferno e non posso continuare a torturarmi così.
La voglia di farla mia, di baciarla, di assaggiare ogni centimetro di lei e della sua pelle si fa ogni giorno più impellente, come la voglia di stringerla tra le mie braccia.
Sentire il calore del suo corpo accanto al mio, il suo profumo che mi solletica le narici il suo respiro, caldo, sulla mia pelle.
- Basta pensare a Mick in quel modo è ora di decidere cosa indossare per andarlo a svegliare domani.
Come ... cosa ... svegliarlo? Kaori-chan perché devi andare a svegliarlo, domani? Hai detto che dovevi smetterlo di pensarlo “in quel modo” ....  ma in quale “modo” lo stavi pensando?
- Mmh! Vediamo cosa c’è di bello nell’armadio?! Mi potrei mettere un jeans?
Sì, dei jeans vanno benissimo! Magari un bel jeans largo e un pulloverone sopra, così che le tue curve dannatamente sexy non si vedano.
- No, non ne ho voglia!
Merda!
- Una gonnellina e una magliettina carina?
No ti prego, no! Non metterti la gonna o Mick ti salterà addosso e poi se la indossi tutti guarderanno le tue splendide gambe e tutti i ragazzi che incontreresti per strada ti starebbero appiccicati come Usagi-san al suo Misaki(*).
Che cavolo ho detto? Oh my God! Devo smettere di fare da babysitter a Nogami jr., ovvero Yuka,lei e la sua attuale mania per lo Yaoi!
Quella ragazzina, impertinente, mi ha costretto vedere tutta la serie di Junjou Romantica, per non parlare poi dell’idea balorda di scrivere una storia i cui protagonisti siamo io e Mick (naturalmente con nomi fittizi)!
Per poco non ci pigliava un colpo quando l’ha detto, ma era troppo tardi per fermarla, era già in stampa.
- No, troppo provocante e sarebbe difficile fargli tenere le mani apposto.
Esatto! E dopo sarei costretto a uccidere il mio migliore amico perché ha provato a portarti a letto. A ripensarci bene, mi sa che lo dovrò uccidere lo stesso giacché la tua attenzione si è concentrata solo su di lui.
- Idea! Potrei mettermi quel vestitino di lana che Eriko mi ha dato l’altro giorno.
No, ti prego, tutto, ma non quello. Quando l’hai provato la prima volta per poco, non mi veniva un infarto. Quel vestito ti fa ancora più sexy, di quello che sei normalmente, ed io non riesco a mantenere i miei freni inibitori sotto controllo. L’unica cosa che riesco a pensare è quella di togliertelo al più presto per farti mia.
-Sì, mi metterò il vestitino bianco con le calze battute e gli stivali neri.
Bene, anzi benissimo! Vestitino bianco, ovvero, si vedrà tutto! Almeno le gambe saranno al sicuro, se si mette le calze battute nere nessuno potrà vederle ma gli stivali faranno risaltare ancora di più la loro lunghezza. Sono rovinato e tutto perché deve andare a svegliare quel cretino dell’americano. Perché si sta facendo carina per lui?
- Per finire potrei mettermi una bella cintura in vita, naturalmente nera, in modo tale da far risaltare la vita sottile.
No, ti prego! Così tutti gli uomini saranno calamitati verso il tuo seno e sedere. Kaori ti prego! Cambia idea! Non uscire così di casa!
Non ti vedere domani con Mick! Qualsiasi cosa tu debba fare, dimmela che ti accompagnerò ovunque vorrai andare.
- ... un po’ di trucco e sarò perfetta domani! Sono sicura che così domani non mi potrà dire di no!
Ci credo io che non potrà dirti di no. Sarai splendidamente sexy domani. Solo che non capisco: perché devi andare da Mick domani? Perché ti fai bella per lui? Perché non mi consideri più?Ti sei innamorata di lui? Mi hai già dimenticato?
Per colpa della mia stronzaggine ti sto perdendo, questa è la realtà ... anzi... forse ti ho persa già.
Mio dolce sugar boy sei diventata una splendida donna e tutti se ne sono accorti ed io per questo motivo sono sempre più geloso. Ti amo da impazzire ma ho paura di lasciarmi andare, non riesco a dirti quel che sento.
Ogni giorno mi alzo e penso oggi le dirò quello che provo ma alla fine non ci riesco mai e t’insulto e ora quel deficiente di americano si beccherà un tuo dolce risveglio, ma non voglio che lui sia il primo a vederti al mattino, quindi, domani mi alzerò presto e sarò io a donarti un dolce risveglio.
Non voglio perderti Kao, sei tutta la mia vita, senza di te cosa ne sarebbe di me?

Kotoba ni shinakute mo ... anata wa watashi no tokubetsu na basho! (Anche se non l’esprimo a parole ... tu sei il mio luogo speciale!)

All’improvviso smette di parlare … chissà che starà pensando?! Spero che mi stia pensando! La sento sedersi sul letto, o meglio sento il cigolio del materasso, e capisco che si è messa coricata e che tra non molto andrà a visitare il mondo nei sogni.

-Buonanotte Maki!
Sei sempre la stessa, il tuo fratellone prima di tutto e questo mi fa sorridere dolcemente. So che in questo periodo ti manca di più e so anche che se lui fosse stato ancora vivo mi avrebbe già ucciso. Eh già, appena si fosse accorto che mi ero innamorato di te avrebbe fatto il diavolo a quattro per tenerci lontano e forse sarebbe stato meglio, ma sono sicuro che appena avesse compreso i nostri sentimenti mi avrebbe costretto ad assumermi le mie responsabilità e ora saresti felice. Oppure avrebbe fatto in modo che tu trovassi un bravo ragazzo con cui sposarti e fare tanti bambini.
- Buonanotte Ryo e buonanotte anche a te Mick!
Hai pronunciato il mio nome e il mio cuore ha cominciato a battere più forte. Non potrò mai rinunciare a te è sicuro, perché tu sei tutta la mia vita, senza di te io non volgo un solo centesimo. Anche se prima di dormire, hai pensato anche a Mick, io non ti lascerò mai a lui; da oggi giuro che farò di tutto per farti rimanere con me; perché tu sei mia e nessuno ti dovrà portare via da me, tanto meno quello scellerato di Mick Angel: un diavolo biondo, travestito da angelo.

Rimango ancora un po’ così con l’orecchio appoggiato alla sua porta, quando sento il suo respiro diventare regolare mi alzo ed entro, lentamente senza far alcun rumore, nella sua camera.
La vedo dormire beatamente come un angioletto è bellissima. La tentazione di baciarla è troppo e non resisto, così le mie labbra si posano delicatamente sulle sue per donarle un bacio dolce e casto, senza alcuna malizia, ma ciò non mi basta e automaticamente mi metto accanto a lei.
Il suo respiro è regolare e la guardo dormire non avendo il coraggio di muovermi, neanche di respirare, per paura di rompere questo incantesimo.

-Ti prometto mia piccola Kaori, non permetterò a nessuno di portarti via da me. Ti amo, sì ti amo. Finalmente l’ho ammesso a me stesso. Ci vorrà del tempo prima che riesca a dirtelo ad alta voce, ma per favore abbi fede e aspettami, perché fino ad allora tenterò di dimostrartelo con i gesti ed evitando di dire cazzate. Kaori - chan non mi lasciare ti prego!

Alla fine mi addormento lì accanto a lei, avendo il suo respiro nell’orecchio che funge da nenia.
Una dolce melodia d’amore è il suo cuore che batte e che mi fa rilassare fino ad addormentarmi stringendola forte a me, per paura che l’oscura notte me la possa portare via.
L’alba, però, arriva, presto, troppo presto e sono costretto a staccarmi da lei e tornamene in camera mia.
La mia camera mi accoglie fredda e gelida, perché non c’è lei accanto a me.
Mi metto sul letto aspettando che lei si svegli poiché non riesco più a dormire senza averla accanto.
Mi giro e mi rigiro nel letto, non so che fare, non riesco a prendere sonno e lei dorme ancora profondamente.
A questo punto mi alzo e decido di preparare la colazione, non riesco a dormire, non riesco a star fermo nel letto e non faccio altro che pensare al fatto che Kaori dovrà andare da Mick a svegliarlo oggi!
Grrr! Che rabbia che mi fa! Vorrei strozzarlo. Ma perché deve andare da lui? Non può evitare? Perché pensa a lui e non a me?
Sono geloso marcio, vorrei solo che Kaori fosse solo mia e che nessun altro potesse avvicinarsi.
Perso com’ero nei miei pensieri, non mi sono accorto di aver preparato una colazione all’americana e non giapponese.
Spero che le piaccia, però a questo punto ci mancano i pancakes. Per fortuna che avere un americano come amico, qualche volta serve, infatti, nel suo andirivieni tra Giappone e America, ci ha portato delle scatole di preparato per pancakes ed io non devo far altro che aggiungere del latte e del burro fuso, amalgamare il tutto e il gioco è fatto; ora non mi resta altro che cuocerle.
Quando sto cuocendo l’ultimo pancake, finalmente sento la sua sveglia suonare e lei che dopo circa dieci minuti spegne.
Come vorrei che dormisse ancora per un bel po’ e invece dopo un quarto d’ora la sento uscire dalla stanza e la vedo dirigersi tipo zombie verso il bagno.
A questo punto mi sa che mi conviene in anzi tutto mettere tutto in ordine e poi preparare un bel caffè forte altrimenti penso proprio che questa mattina andrò a far visita a Maki.
In tempo record (Ndily la paura fa dei brutti scherzi) metto in ordine la cucina e mentre il caffè scende lentamente nella sua brocca, vado a chiamare Kaori - chan.
La mia intenzione iniziale era quella di bussare e di dirle che la colazione è pronta ma quando passo vicino alla sua camera e la trovo aperta, attratto da ciò che è posto sul letto, non resisto alla tentazione di entrarci.
Un completino intimo formato da uno slip e un reggiseno push-up imbottito il tutto rigorosamente bianco è delicatamente appoggiato sul letto accanto al vestitino bianco e con mio sommo orrore noto che sotto a quel vestito, dove si vede praticamente tutto, Kaori ha deciso di non indossare nient’altro se non biancheria intima e calze battute.

Nande? Nande? Nande?(Perché? Perché? Perché? **).

Perché deve farsi bella per lui? Perché? Non riesco a capire il perché di tutto questo, sento solo che lei si sta allontanando sempre di più da me!
Eri un bellissimo bocciolo di rosa rossa e ora eccoti che stai fiorendo in tutta la tua bellezza, mostrando che bellissima rosa sei. Per me però rimarrai sempre una rosa rosa o bianca, perché tu per me sempre resterai il mio piccolo e dolce ragazzo.

- Ryo, che ci fai in camera mia e con le mie mutandine in mano? E soprattutto che ci fai sveglio a quest’ora? Non è l’alba per te?
Cavolo mi ha scoperto, ora sono guai. Che cavolo m’invento ora?

Mi giro lentamente verso di lei e ... e rimango a bocca aperta, indossa solo un misero asciugamano che fa fatica a contenere il suo delizioso corpo e nella stanza s’innalza un profumo di buono, di pulito che emana solo lei.
La sua pelle ancora un po’ bagnata dalla doccia illuminata dai raggi del sole che entrano furtivi dalle tende della camera da letto mosse dal vento, fanno in modo da rendere tutto più sensuale ed erotico.
Mi devo calmare, però, altrimenti il desiderio impellente di prenderla tra le mie braccia e farla mia diverrebbe realtà e io non posso permettermi ora di sbagliare tutto.
Ingoio faticosamente e tento di ritornare lucido, anche se è difficile. Lei è così bella, dolce, sensuale e il suo profumo è adorabile.

- Ehm! Sono venuto a cercarti per dirti che la colazione è pronta quando ho visto la porta aperta e la tua biancheria per terra.
Bugiardo si vede lontano un miglio che stai mentendo, speriamo almeno che lei ti creda e che non ti arrivi una bella martellata.

- Grazie Ryo! Ora però dovrei vestirmi, se non ti dispiace.
Dispiacermi? Sììì, cavolo certo che mi dispiace, io vorrei toglierti quell’asciugamano da dosso e raccogliere ogni gocciolina d’acqua rimasta sul tuo corpo umido con la mia lingua.
Vorrei poter sfiorare le tue lunghe gambe, accarezzarle e sentire la sensazione della tua pelle su i miei polpastrelli.
Vorrei poter baciare, succhiare, stringere a me i tuoi seni soffici e sodi.
Vorrei poter assaporare il sapore della tua pelle di ogni centimetro e vedere tutte le sfumature che il tuo viso può avere mentre fai l’amore con me.
Vorrei poter sentire le tue urla di piacere, il tuo respiro affannato sul mio corpo, le tue unghie nella mia carne, il mio piacere crescere in te e donarti tutto il mio amore attraverso il mio corpo.

- Ryo?! Stai bene?!
- Ehm! Sì, ora vado ... scusa l’intrusione.
Esco dalla camera quando mi sento chiamare da lei e ho un tuffo al cuore. Lo so mi sto comportando da idiota ma non riesco a essere insensibile al suo fascino.
Come vorrei voltarmi e sentirmi dire che non le frega nulla della colazione, di Mick , del mondo intero e che vuole solo me.
Vorrei sentirmi dire che lei vuole stare solo con me e allora io la farei mia con tutta la passione e l’amore che provo per lei.
- Ryo?
Sento la sua voce che mi chiama i miei sogni, sono diventati realtà?
- Sì?
- La mutandina! Oggi sono buona e non ho voglia di litigare con un maniaco come te, quindi sei pregato di restituirmi la mutandina che hai in mano.
- Ah! Sì, scusa pensavo di avere lo straccio in mano.
- RYO! QUESTA È TROPPO ESCI SUBITO DA QUI! E QUESTA È PROPRIETÀ PRIVATA.

Sdonk

E così dopo esser stato sbattuto fuori, con una bella martellata, dalla sua camera posso dire addio definitivamente al mio sogno per oggi; però, sono felice, vuol dire che mi ama ancora e poi quando si è infuriata e mi ha martellato l’è caduto l’asciugamano da dosso e ho potuto ammirarla in tutto il suo splendore, di conseguenza anche il mio amico qui giù ha avuto un attimo di gioia.
E che gioia! Posso tranquillamente affermare che è più che sveglio.
Vado in cucina e metto a riscaldare i pancakes e cerco in dispensa lo sciroppo d’acero e tutto ciò che serve per condirli, mentre sul tavolo già troneggiano le uova strapazzate.
Dopo un quarto d’ora: eccola arrivare … stupenda!
L’abitino le fascia la vita mettendole in risalto le forme e inesorabilmente l’occhio cade sul sedere quando si abbassa per prendere la Nutella dalla dispensa.
Dio mio ti prego, fa che nessun deficiente l’abbordi, o ti giuro che faccio una strage, soprattutto Dio Santissimo fai in modo che Mick non ci debba rimettere le penne. Quindi traducendo fargli tenere le mani apposto o lo uccido.
Lei si siede e iniziamo a fare colazione chiacchierando amabilmente.
Si meraviglia del fatto che oggi sia sveglio così presto e abbia pure cucinato. Se solo sapesse il perché, credo che mi sfrutterebbe a vita.
Quando la vedo leccarsi le dita sporche di nutella e di panna, ho una voglia irrefrenabile di leccarle quelle dita. E non so perché mi ritrovo istintivamente a prendere la sua mano e a far ciò che detta il mio istinto. La guardo e lei arrossisce, vorrebbe allontanare la mano ma io la  tengo ben salda e continuo a leccarle il dito della mano.
Il mio amico, già teso per il piacevole spettacolo di poco fa diventa sempre più sveglio e ha delle grosse difficoltà a stare fermo e buono nei pantaloni; soprattutto comincia a desiderare di essere libero e di qualche anima pia che lo consoli facendogli sentire meno pressione.
A causa delle forti pulsazioni e del dolore che sento provenire dal mio amico mi distraggo e allargo la stretta, attorno al polso di Kaori, e lei ne approfitta per divincolarsi e dopo dei minuti che mi sembrano interminabili mi dice che si è fatto tardi e che porterà il resto dei pancakes a Mick!
Ecco ci risiamo, eccolo che rispunta come i funghi e io facendo lo gnorri mi offro volontario per portargli la colazione.

- Allora più tardi gli porterò gli avanzi della colazione!
- No, lascia ci penso io, devo andarlo a svegliare perché mi deve accompagnare a fare un servizio.
- Scusa non posso accompagnarti io? Che differenza fa?
- Una grossa differenza, tu non entreresti mai con me nei negozi premaman e per neonati. Soprattutto, poi, correresti dietro a tutte le donne e mi molleresti da sola con tremila pacchi. No! Grazie! Almeno Mick non corre dietro di tutte se sta in mia compagnia, lui, a tua differenza, è ben felice di passare del tempo solo con me.
Ciao Ryo!

Prende gli avanzi della colazione, il caffè caldo, che mette in un termos, e se ne va. Poi all’improvviso si volta e mi dice: “Naturalmente i piatti li lavi tu.” “Tu hai sporcato, tu pulisci!”

La vedo uscire dall’appartamento e immediatamente mando una mail al cellulare di Mick. (Ndily in Giappone gli sms e gli mms non esistono, usano solo le mail)

“Sta venendo Kao-chan, renditi presentabile e guai a te se la tocchi! La sai bene che fine ti aspetta altrimenti.”

Guardo fuori alla finestra e la vedo stupenda nel suo mini abito, che attraversa la strada per andare da Mick.
Con il binocolo guardo in direzione dell’appartamento dell’americano.
Il biondino ha ricevuto il messaggio ed è già andato in bagno per calmare i bollenti spiriti mattutini ma non fa in tempo a vestirsi ...

Merda! Kaori è entrata e l’ha trovato appena uscito dalla doccia, biondino del cazzo non potevi fare più in fretta no?
Lo sapevi cazzo che stava venendo Kaori, portarti il ricambio in bagno non si usa?

Ecco ti pareva, ora lei arrossisce, lui gli fa i complimenti e lei abbassa lo sguardo, intimidita.
Ora quel deficiente fa il simpatico e carino buttandola sul ridere per poi sussurrarle qualcosa all’orecchio che la fa arrossire.
Mi sento un verme a spiarli ma non ce la faccio è più forte di me. Vorrei poter correre da Mick e ucciderlo perché fa troppo il carino con lei.
Eccolo che si gode la colazione, fatta da me per la mia donna, e in tutto questo, non si decide a vestirsi.
Lo vedo alzarsi, chiudere le tende e ho voglia di ucciderlo maggiormente.
Non posso vedere più niente e vado in paranoia, esco fuori al terrazzo a fumare e per il nervosismo mi fumo un pacchetto intero.
La camera è ancora oscurata e a questo punto non posso far altro che rientrare e sistemare la cucina, almeno mi distraggo.
Nel giro di un quarto d’ora anche la cucina è pulita e quei due non sono ancora usciti da casa.
Guardo l’orologio e mi accorgo che in tutto questo è passata un’ora da quando Kaori e Mick sono chiusi in quell’appartamento con le tende chiuse, decido di chiamarla.
Prendo il telefonino e la chiamo.

“L’utente da lei chiamato non è al momento raggiungibile. Si prega di riprovare più tardi, grazie.”

Non prende, proviamo Mick!

“L’utente…”

MERDA!  Mick l’ha staccato, proviamo a casa.

Compongo velocemente il numero di casa ma è fuori posto.
Io lo uccido ora! Non riesco a stare fermo, calmo, ho solo voglia di spaccargli il muso e di rinchiudere per sempre Kaori in casa e non farla mai più uscire, soprattutto quando lui è in giro.
Mi devo calmare andrò al poligono di tiro per scaricare la tensione, magari così potrò immaginare di uccidere Mick!
Esco e mentre scendo le scale, sento le loro voci rimbombare nelle scale e corro immediatamente, risalendo i gradini due a due, nel nostro appartamento.
Mi fiondo sul divano e prendo la prima rivista porno che trovo sotto mano e me lo metto sulla faccia facendo finta di dormire.
Li sento entrare e la voce squillante e dolce di Kaori mi scalda il cuore; ti amo Kaori-chan!

- Suki desu Kaori – chan! (Ti amo Kaori-chan)

- Ryo, sono io. Mi sono scordata il cell a casa.
Ecco perché era non raggiungibile, se l’era dimenticato a casa. Ho voglia di vederla mi è mancata tanto.
Mi si avvicina e mi vede fingere di dormire, prende il giornaletto e rassegnata lo mette sul tavolino vicino al divano.
È così vicina da poter sentire anche il suo profumo, così forte e ... mascolino?
Kaori che indossa un profumo mascolino? Un profumo molto simile a quello di ... Mick!

Perché indossi il profumo di Mick? Cosa è successo, Kao, perché hai il profumo di Mick sulla tua pelle?

Sto impazzendo l’americano me la pagherà cara. Devo scoprire che cazzo è successo e il perché indossa il suo profumo .
Questa mattina non aveva quell’odore addosso.

- Sei sempre il solito, Ryo, non cambierai mai. Mick, torno subito, vado un secondo in camera a prendere il cellulare.
- Ok, darling, tranquilla ti aspetto non me ne fuggo anche perché non vedo l’ora di passare tutta la giornata in tua compagnia, senza rompiballe in circolazione.

Lei entra in camera e Mick mi si avvicina.

- Guardone, smettila di far finta di dormire, lei è andata di là.

Continuo a fingere di dormire e non rispondo alle sue provocazioni, Mick, però non demorde.

- Sai è stata dura staccarmi da lei, a letto si trasforma. Non sembra neanche più la piccola e timida Kaori. Diventa una tigre!
E poi quei seni così sodi e morbidi sono una goduria. Dovevi vederla mentre godeva, mentre le mordevo i capezzoli o la toccavo la sua parte più intima. Poi quando si è messa su di me e ha cominciato a dare lei il ritmo, stavo impazzendo vedendo quei seni che si muovevano davanti ai miei occhi, per non parlare poi di quando sono entrato in lei, è stato meraviglioso: era così calda e accogliente, che sembrava burro fuso, poi quando ho iniziato a muovermi e a prendere ritmo lei mi chiedeva sempre di più, è un fuoco in tutti i sensi.

Non ce la faccio più non sopporto più questo schifo, mi alzo di scatto e lo prendo per il colletto, strozzandolo.

- Maledetto, non dovevi toccarla! Non avevi il permesso. Non ci provare mai più.
- E perché scusa? Siamo entrambi adulti e maggiorenni e possiamo fare quello che vogliamo.
- No, non puoi fare tutto quello che vuoi. Lei è mia e non si tocca.
- Innanzitutto, non è tua perché Kao-chan non è un oggetto e soprattutto perché tu non sei che un socio per lei, ufficialmente. Quindi io potrò continuare ad apprezzare il sapore della sua pelle, delle sue labbra …
- Mick!
- … il dolce tocco della sua mano mentre mi accarezza il torace e ogni muscolo …
- Mick! Smettila!
- … La sua calda bocca che accoglie il mio amico, accarezzandolo con quelle labbra così soffici e vellutate. La sua lingua che gioca con la punta del mio amico.
- Cosa?? Come ti sei permesso! Lei non è una puttana con cui te la puoi spassare e fare ogni tipo di giochino erotico.
- Lo so bene, che ti credi, ma lei a letto è insaziabile è una bomba del sesso e ti assicuro che è bellissima con la faccia arrossata e sporca del mio nettare, i capelli scompigliati. Vederla, poi, che si lecca i baffi come una gatta in calore.
Quando poi mi ha offerto quel magnifico sedere, così tondo e soffice, con quello stupendo neo sul lato sinistro è stato il non plus ultra e ho dato il massimo in quella prestazione finale.

Non resisto oltre e istintivamente man mano che il biondino parla la mia stretta attorno al suo collo, diventa sempre più ferrea e feroce, provocandogli delle difficoltà nel respirare.

- Ryo, calmati! È tutto ok, era uno scherzo. Non è successo niente. Kaori si è solo addormentata mentre mi vestivo.
- E perché hai chiuso le tende?  Perché indossa il tuo profumo?

La mia presa non accenna a diminuire, quel dannato americano vuole che creda alle stronzate che dice. Se scopro che l’ha toccata con un solo dito e che anche solo l’1% di tutto quello che ha detto, è successo, veramente, io lo faccio fuori con la mia stessa phyton.

- Perché mi dovevo cambiare e non volevo che un maniaco come te mi spiasse. Per il profumo le piaceva e se l’è messo.
- Idiota! Sentimi bene biondino, non permetterti neanche di sfiorarla con un dito o di fare pensieri impuri su di lei, perché altrimenti giuro che ti rendo eunuco.

- Guk! Ok... messaggio ricevuto.

- Eccomi! Ah Ryo ti sei svegliato! Ma che state facendo voi due? Smettetela di fare i bambini, vi prego!

Lascio andare il colletto di Mick e lo guardo dritto negli occhi facendogli ben recepire il messaggio: “Prova solo a toccarla e giuro che sei morto!”

- Ah Ryo! Non mi aspettare per pranzo, penso che farò tardi perché dopo devo passare da Eriko.
- Ma il piccolo Ryo come farà? Ryo-chan ha bisogno di mangiare.
- Ryo-chan si arrangia! Comunque se non vuoi cucinare, puoi sempre scroccare il pranzo da Miki, come fai di solito.
- Ma Kaori-chan ... abbi pietà di me...
- Mick andiamo o si fa tardi!
- Ciao Ryo! Sei rimasto fregato bello mio. Lei oggi è tutta per me.
- Ricordati bene Mick. Se non vuoi che te lo tagli, tieni le mani apposto.

La porta si apre e lei esce senza degnarmi neanche di uno sguardo.
Che rabbia che provo, vorrei spaccare tutto ma non posso farlo o lei quando torna a casa s’incazza e mi ammazza ed è che ciò non accada.
Voglio che tra queste quattro mura, si possa sentire calma, serena e protetta ed io farò di tutto per non farla arrabbiare.

- Kaori – chan perché fai così? Perché passi la giornata con lui?

Nella mia testa si affollano tanti perché mentre la vedo allontanarsi a braccetto con lui.
Rimango lì, immobile, alla finestra finché non li vedo sparire; eppure passano dei minuti prima che io riesca a muovermi come se la stessi aspettando, come se aspettassi il suo ritorno da un momento all’altro.
Esasperato, decido di andarmi a sfogare giù al poligono di tiro, immaginando la faccia di Mick al posto delle sagome e non so bene per quanto tempo abbia sparato, so soltanto che la fame mi costringe a fermarmi ma la rabbia e la voglia di uccidere Mick non è passata.
Alla fine spinto dalla fame nera e dalla voglia di cucinarmi qualcosa pari a zero, dopo aver sistemato l’armeria, mi avvio a passo lento verso il Cat’s, sperando d’incontrarla lì.
Mi manca tanto e l’idea che stia con lui mi tortura le viscere, però, infondo, molto infondo, Mick è un amico e l’ama quindi non le farebbe mai del male, anzi se qualche pazzoide schizzato oggi decidesse di prendersela con me attraverso il solito rapimento di Kaori, almeno ci sarebbe Mick a difenderla. Almeno questo.

- A quanto pare a qualcosa servi amico mio. Nonostante ciò se provi a toccarla sei morto, tu per oggi devi SOLO difendere la MIA donna!

(*)(Ndily Omaggio alla coppia più dolce del mondo Yaoi. Protagonisti di Jounjou Romantica).
(**) Nande = parola giapponese derivante dal linguaggio informale e colloquiale che significa “perché







Buon Anno e Buona Befana

Avviso:

Ho il pc che fa i capricci quindi non posso essere costante nell'aggiornamento e mi scuso anche per chi sta attendendo con impasiensa l'aggiornamento dell'altra storia, scusatemi ma ho avuto un po' di casini personali che mi hanno bloccato.
Appena mi sarà possibile aggiornerò tutto quello che ho da aggiornare.
   
 
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