5. Incontri e profezie
Arrivato in
cucina trovai Chaetel sulla porta con un cesto vuoto
in mano. Appena mi vide mi venne incontro.
-Finalmente
sei arrivato!! Bene oggi avrai un compito diverso dal solito. Devi uscire per
andare a prendere delle spezie e delle erbe per il banchetto di stasera-disse
quando le fui di fronte.
-Certo. Non
c’è problema. Anzi veramente si. Con quali soldi pagherò la merce?-chiesi un
po’ timoroso della risposta.
-Con questi.
Ma vedi di non spendere più del dovuto o passerai i tuoi giorni a ripulire la
cucina senza fare delle pause. Siamo intesi?-
-Ok. State
tranquilla non vi deluderò-
-Sarà meglio
per te. Comunque nel cesto troverai l’elenco delle cose che devi acquistare-
-Perfetto. A
dopo-
-Ciao-
Finita la
conversazione mi diressi verso l’uscita del castello dove una guardia, dopo
aver investigato sul motivo della mia uscita, mi lasciò uscire.
Finalmente
ero fuori libero anche solo per alcune ore. Vedendo la distesa d’erba davanti
mi venne un po’ di nostalgia pensando a Mehiel costretta alla presenza costante
del re.
-Povera. Lei
così delicata non merita quello che le potrebbe fare quel mostro-dissi a voce
alta.
-Poyel sei tu?? Oddio
non ci credo!! Finalmente ti rivedo dopo molto tempo!-disse una voce
proveniente da dietro un grosso macinio, seguita da una ragazza bionda che
subito riconobbi per Lelahel.
-Ciao amica
mia!! Quanto tempo è passato dall’ultima volta che ci siamo visti!-le dissi
abbracciandola.
-Già
parecchio! Scusa un attimo se tu sei qui Mehiel dov’è?-chiese con un tono di
voce spaventato.
-Tranquilla.
Lei è al sicuro. O almeno lo spero. Comunque io sono uscito per fare delle
compere per il banchetto che si terrà stasera-
-Ah il
banchetto. Ho sentito delle voci in giro. Comunque vieni con me. Ti porto al
nostro nascondiglio così vedi Reuel-
-Bella
idea!! È da un po’ che avevo voglia di fare due chiacchiere con lui-
Detto questo
ci avviammo verso un capanno abbandonato scherzando e ridendo come non avevamo
mai fatto. Arrivati alla porta Lelahel bussò e dopo poco Reuel, il mio
corpulento amico venne ad aprire con un’espressione di stupore stampata in
faccia.
-Guarda chi
si rideve!! Allora come procede la missione?-
-Non
urlare!! Potrebbe sentirci qualcuno!! Entriamo poi ti spiego tutto!!-dissi
-Ok scusa.
Entrate-
Dentro in un
angolo c’erano due giacigli fatti di paglia, mentre dall’altra parte un vecchio
tavolo e un paiò di sedie tutte rovinate.
Quando mi
accomodai su una delle sedie Reuel mi assalì con una miriade di domande.
-Allora come
te la passi al castello? Che cosa durante il giorno? E Mehiel che fa?-
-Vai piano e
tranquillamente mi poni una domanda alla volta. Comunque al castello non si sta
male se non consideri il lavoro giornaliero in cucina!-
-Mehiel invece? Perché
non è con te?-
-Lei è stata
affidata al re come dama di compagnia e quindi non può allontanarsi dal
castello-
-Ah...peccato
mi sarebbe piaciuto rivederla! Tu invece come sei riuscito a uscire?-
-Sono fuori
per delle compere. Stasera ci sarà un banchetto al castello-
-Cavoli che
bello! Scusa un attimo ma se io e Lelahel venissimo stasera al banchetto?
Potremmo dare un’occhiata a come procede la vostra copertura e la missione!
Così non restiamo con le mani in mano no?-
-Si sarebbe
un’ottima idea! Mi dispiace ma ora devo proprio andare o passerò il resto dei
miei giorni a sgrassare una cucina!-
-Allora è
deciso a stasera amico mio!-
-Ok a
stasera-
-Ciao Poyel
a presto visto che non vedo l’ora di vestirmi per bene e prendere parte a un
banchetto regale!-
-Avrai
quello che desideri a presto ciao-
Detto questo
mi incamminai verso Syrion, il paese vicino per
effettuare le compere.
ÓzÎ
Dopo tanto
dolore e urla finalmente Hariel e Leuviah
si addormentarono sfinite su un giaciglio preparato dalla vecchia che ci stava
ospitando. Finito di sistemare le bende sporche e il disinfettante la vecchia
si accomodò su una sedia a dondolo e, rivolta verso i ragazzi, incominciò a
narrare la sua storia.
-Tanto tempo
fa quando avevo circa venticinque anni entrai nella setta per seguire la
persona di cui mi ero innamorata. Putroppo per me
dopo poco tempo non ritornò da una missione e fu considerato morto. Piansi
amaramente per quella perdita e decidetti di abbandonare la setta. Durante il
periodo precedente alla morte del mio amore però ero entrata nelle grazie
dell’allora Sommo Sacerdote NelkHael e per questo
dovetti restare in quel orrendo posto fino a quarant’anni, quando finalmente
riuscii a scappare rifuiandomi in questa misera casa
che tutt’ora abito dopo centoventi anni-
-Centoventi
anni?!? Ci sta dicendo che lei ha centosessant’anni?!?
È impossibile! E poi scusi come ha fatto a conoscere il sommo sacerdote attuale
se è uscita dalla setta?-chiesi sopreso.
-Ragazzo
fino a quarant’anni ci sono stata e in quel periodo Nith-Haiah entrò nella
setta. Lo vedevo tre volte a settimana perché mi erano stati affidati i novelli
della sua età nelle ore di palestra. Modestamente a quell’età ero veloce e
scattante come una pantera! Ehi tu con quella faccia pensi che stia dicendo
delle scemenze?-
-Non certo
che no. Mi scusi è che mi sono un attimo distratto-si scusò in fretta un
imbarazzato Ehyiah, rosso in faccia.
-Meglio così
perché se mi arrabbio sono ancora pericolosa. Comunque riprendiamo. Durante la
mia permanenza nella Dimora venni mandata in missione. Fu l’esperienza più
orribile della mia vita. Quel giorno per uno stupido foglio di carta ammazzai
venti persone assieme alla mia compagna di squadra Lauviah.
Lei perì nell’impresa e dovetti tornare alla Dimora sola per l’ennesima volta.
Abbandonata dalle persone a cui volevo bene. Quella sera freddamente decisi di
scappare e lasciarmi alle spalle quel luogo che mi aveva solo provocato dolore.
L’unica cosa che mi resta è il falso del foglio che rubai. Eccolo-
Detto ciò mi
porse un foglietto piegato in quattro un po’ sciupato. Stremante, lo aprii
timoroso di quello che vi avrei trovato all’interno. In una sottile ed elegante
calligrafia c’era scritta una specie di profezia. Vedendola, guardai con
stupore la vecchia che, con gli occhi chiusi, incominciò a recitarla a memoria.
“Verrà il
giorno in cui il mondo sarà invaso e sotto il potere del male. Otto giovani si
ribelleranno e porteranno alla luce la giustizia e la vendetta per le
sofferenze subite. Si pagherà con il sangue e il sudore ma alla fine il male
verrà dominato se nei loro cuori risplenderà sempre il sentimento nobile
dell’amore e dell’amicizia. Questo è scritto ma non effettivo se il male
prenderà il sopravvento immettendo la malvagità nel cuore delle uniche otto
persone che possono salvare l’umanità. Tutti in loro confidiamo!
L’indovino perpetuo Asaliah”
Finito di
recitare la profezia la vecchia si ricompose e aprì gli occhi guardandoci.
-Questo è il
motivo per cui sono fuggita. Appena sono venuta in possesso del foglio
originale e a conoscenza della profezia decisi di scappare per cercare le
tracce che potevano renderla vera. Purtroppo sono ancora alla ricerca di questi
segni-
-Quindi lei
crede che possa essere vero quello che c’è scritto?-chiesi un po’ titubante.
-Certo
ragazzo! È l’unica cosa che mi tiene in vita. La speranza che il male possa
essere sconfitto. Sono però poco convinta della faccenda degli otto ragazzi...-
-Già anche a
me quel punto mi mette dei dubbi...tu che ne pensi Ehyiah?-
-Beh non
saprei...certo è strana come profezia perché non specifica chi sta causando il
male...-
-Hai
ragione!...chissà che voleva dire...-
Mentre
pensavo Hariel e Leuviah si
svegliarono.
-Ciao
ragazzi! Finalmente possiamo reggerci in piedi-
-Hariel Leuviah! Finalmente siete sveglie!! Che bello!!- dicemmo io
e Ehyiah in coro.
-Perfetto!
Ora potete riprendere la vostra strada e andarvene da questa casa!-disse la
vecchia tra lo stupore generale.
-Perché ce
ne dobbiamo andare così all’improvviso?-chiesi.
-Se la setta
venisse a sapere che sono a conoscenza della profezia mi farebbe uccidere
quindi andatevene e tenetevi il foglio. In futuro sento che vi sarà utile.
Addio-
-Come
volete. Ancora grazie per l’ospitalità. Addio-dissi.
-Addio e
grazie-aggiunsero gli altri.
-Prego
ragazzi. Che gli dei vi proteggano-
Detto questo
ci ritrovammo sbattuti fuori dalla casa. Nelle parole di congedo della vecchia
c’era un velo ci paura, ma non riuscivo a trovare una spiegazione plausibile.
Con il dubbio ancora vivo, ripresi il viaggio assieme ai miei compagni di
avventura.
Ehilà
gente!! Come va? Io tutto bene!! Finalmente sono riuscita a finire questo
capitolo!! Bene passiamo ai ringraziamenti:
-
grazie
a dolceGg94 che ha messo la mia fan
nei preferiti;
-
grazie
a dolceGg94 e jazz211 che hanno messo la mia fan tra le seguite;
-
e
soprattutto grazie ai commenti di:
dolceGg94: ehi come va? Grazie per le belle
parole nei tuoi commenti! Visto finalmente sono riuscita a finirlo! Ancora
grazie per l’aiuto nella seconda parte della storia! P.s.
il paritocolare che avevi intuito nello scorso
capitolo forse sarà lievemente diverso da come l’avevi capito e sarà più
avanti!
SuperEle46: ciao grazie per i tuoi commenti
sempre molto carini!! Aspetto il tuo commento! Tvb a
presto
jazz211: ciao mi ha fatto molto piacere
vedere che la storia ti sia piaciuta!! Spero in tuo prossimo commento! a presto
mollicadipane: ciao! Accidenti sei stata
rapidissima a leggere tutti e quattro i capitoli! Grazie anche per le fantastiche
parole che mi hai scritto nel commento! Il tuo consiglio mi è molto utile!
Purtroppo però la storia ora è incentrata sul dialogo! Più avanti però ci
saranno lunghe descrizioni di paesaggi e di eventi passati! A presto.
Infine ringrazio anche le persone che hanno visitato la fan (beh 80!!).
Se la prossima volta volete lasciare un commento sarà gradito anche se è
negativo!
Baci Morkia94