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Autore: Neko    18/01/2010    3 recensioni
I nostri eroi hanno nuovamente a che fare con uno sbalzo temporale. Cosa succederà questa volta? è Sakura ha ragione ad affermare che è sempre colpa di Naruto?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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CAPITOLO 2: La quarta guerra ninja

 

Davanti a loro si alzava una costruzione di due piani, con un giardino sia davanti che dietro la casa. Era di colore bianca con marcapiani di legno. Era una tipica casa giapponese e il giardino dietro casa era fatto in stile zen, con un piccolo laghetto e piante sistemate in maniera armonica.

Nel giardino davanti invece…l’erba cresceva in modo disordinato e ad un ramo di un grosso albero di ciliegio, si trovava appesa una piccola altalena. Inoltre era presente anche una piccola casa sull’albero dove all’interno sembrava esserci qualcuno, ma quella persona passò inosservata ai presenti, davanti alla bellezza di quella casa.

“Nemmeno nei miei sogni ho mai avuto una casa del genere!” disse Naruto “è fantastica”

Giunsero davanti all’entrata e Shikamaru, togliendosi le scarpe, chiese il permesso di entrare.

Una voce di donna lo accolse calorosamente, esso era sempre ben accetto a casa Uzumaki.

“Non sono solo!” disse l’uomo avvisando la donna che aveva ospiti.

La donna uscì dalla cucina e mentre si toglieva il copri fronte di colore bordeaux, che le teneva i lunghi capelli rosa raccolti in alto, disse “Scusa, stavo preparando dei medicinali per il lavoro e…ma cosa…?” disse la donna sorpresa di vedere da ragazzini se stessa e suo marito.

Sakura e Naruto spalancarono in modo anormale le mandibole, che arrivarono a toccare terra.

“Ecco risolto il mistero della moglie di Naruto!” disse Kakashi divertito riconoscendo in quella donna, la futura Sakura.

Naruto e Sakura si guardarono e arrossirono. Si sentivano imbarazzatissimi e non riuscivano a guardarsi negli occhi.

Shikamaru, mi vuoi spiegare?” chiese la donna, che si toglieva il grembiule sporco di verde a causa delle erbe che aveva dovuto usare.

“Non so cosa sia successo! sappiamo solo che arrivano dal passato, ma ignoriamo il motivo della loro presenza qui!”

Sakura li guardò pensierosa “Non sarà un problema rivelare loro il nostro futuro? Potrebbero sempre cambiare le cose! NARUTO cosa ne dice?”

“Non sa nemmeno lui cosa pensare!Però si è offerto per ospitarli a casa vostra!” disse Shikamaru tranquillo.

Una parte di se era sollevato dal fatto che l’hokage, non lo aveva obbligato a portarsi qualcuno a casa sua…come minimo Temari lo avrebbe ucciso.

Eh si…Alla fine dopo anni che si incontravano per organizzare esami chunin e per garantire un buon rapporto tra foglia e vento, Shikamaru e Temari non avevano più potuto fare a meno uno dell’altro e la sorella del kazegake, aveva deciso di trasferirsi a Konoha per poter stare con lui.

Ma nonostante si volessero bene, Temari aveva sempre l’ultima parola in casa e Shikamaru doveva sopportarla.

 

“Vorrei che NARUTO nel prendere decisioni mi consultasse!” disse seccata la donna.

“Se disturbiamo, possiamo arrangiarsi in un altro modo!” disse Sakura dispiaciuta di recare disturbo.

La donna sorrise “Non preoccuparti. Non lascio la me stessa del passato a dormire sulla strada!”

SAKURA mostrò loro la casa e le stanze in cui essi potevano sistemarli e durante il tour, si sentì il rumore di passi accelerati e dalle scale si videro sbucare due bambine.

Una era di circa sei anni con capelli lunghi castani e due occhi azzurro/verdi. Il suo nome era Miiko.

“Papà! Che bello vederti!” disse correndo incontro al padre.

Shikamaru prese in braccio la piccola e le scompiglio i capelli.

“ La mamma ti sta cercando da ore! Ha detto che appena avessi messo piede in casa, ti avrebbe fatto a pezzi!” disse la bimba divertita.

Shikamaru divenne blu dalla fifa.

“Cosa hai fatto sta volta? Temari ce l’ha sempre con te!” disse SAKURA sospirando.

Temari?” dissero Sakura e Naruto all’unisono a causa della sorpresa.

“Cosa non ho fatto vuoi dire! Dovevo lavare i piatti e me ne sono dimenticato a causa di tuo marito che mi ha convocato d’urgenza, ma ovviamente lei questo non lo capisce!” disse Shikamaru sconsolato.

 

SAKURA vide che la seconda bambina era rimasta nascosta e le fece cenno di avvicinarsi.

Era una bambina di 5 anni con capelli rosa legate in due buffe treccine disordinate, che ricadevano davanti, e occhi azzurrissimi. Indossava una maglia arancione, con sopra una salopette di jeans sporca di terra.

Nonostante si comportasse da maschiaccio, quando c’era qualcuno che non conosceva, diventava molto timida.

“Vi presento Naoko! Dovreste aver già capito, ma nel caso vi fosse sfuggito, è figlia mia e di NARUTO!”

Kakashi si abbassò all’altezza della bambina che si nascondeva dietro le gambe della madre e scompigliandole i capelli, la salutò.

La bimba non rispose, ma continuava a guardare fissi i due ragazzi che erano davanti a lei. Per lei il copia-ninja era lo stesso del suo tempo, dato che l’unica cosa che li differenziava erano le rughe, ma con la maschera era impossibile notare la differenza.

Naruto e Sakura erano rossi come peperoni, ma allo stesso tempo non riuscivano a togliere gli occhi di dosso dalla piccola Naoko, che sentendosi osservata cercava maggiore protezione dalla madre.

“Non aver paura! Loro sono Sakura e Naruto! Ti sembrerà strano, ma siamo io e tuo padre da ragazzi!”

La bimba alzò il volto per guardare la madre, la quale facendole un sorriso la tranquillizzò, ma mantenne comunque le distanze di sicurezza.

“Non si finisce mai di scoprire! Abbiamo scoperto che Shikamaru ha una figlia e che voi due non sarete da meno…chissà come sono i miei figli!” disse Kakashi

“Veramente Miiko non è l’unica, ha un fratello gemello di nome Eichi!” disse Shikamaru, mentre posava a terra la figlia.

I tre lo guardarono, poi una domanda venne in mente a Sakura “Lei è…

“Non ho altri figli…per ora!” Disse SAKURA sorridendo. “ Non è il momento giusto per far nascere altri bambini, infatti le nascite sono calate in questi anni!” ammise la donna.

“Ho notato una certa tensione, soprattutto in NARUTO! Posso sapere cosa sta succedendo?” chiese il copia-ninja.

“la quarta guerra ninja è in corso da più o meno quattro anni!” lo informò  Shikamaru facendo sussultare gli altri “Vedendo il villaggio oppure semplicemente i nostri figli giocare, non si direbbe, ma ci aspettiamo un attacco da parte dei villaggi nemici a giorni.  Fino ad ora siamo riusciti ad evitare che le battaglie si svolgessero vicino o a Konoha, ma per quanto  riguarda Suna…ha già subito gravosi danni a causa di questa inutile guerra!”

“Ma qual è il motivo di questa guerra?” chiese Sakura preoccupata.

“Non lo immagini?” disse Shikamaru rivolgendo il suo sguardo verso Naruto “La maggior parte dell’Akatsuki è stata sconfitta, ma non  è scomparso con loro, il desiderio di rivoluzionare il mondo con il potere di tutti i bijuu messi insieme! Madara Uchiha non si è ancora arreso dopo questi anni e purtroppo il tempo che passa non sembra indebolirlo.”

Naruto abbassò la testa e strinse i pugni.

“L’hachibi l’hanno già catturato?” chiese Kakashi, ma sapeva già qual’era la risposta.

SAKURA annuì “Esattamente quattro anni fa. Per questo si è arrivati a questo punto. I paesi alleati con Konoha si sono schierati contro i villaggi nemici per proteggere NARUTO o meglio dire, noi per proteggere NARUTO mentre gli altri paesi per proteggere loro stessi, ma poco importa quali siano le motivazioni di uno o dell’altro, l’importante che collaborando insieme si arrivi a qualcosa!”

Sakura intervenne “Non capisco. Cosa ci guadagnano i villaggi nemici a combattere per mettere le mani sul Kyuubi, se poi potrebbe accadere qualcosa di brutto anche a loro?”

“Basta che l’artefice di questa guerra abbia promesso ai capi villaggi, chissà quali  vantaggi e  che loro si siano fatti abbindolare come scemi!” disse Naruto arrabbiato.

Kakashi gli mise una mano sulla spalla come a volerlo tranquillizzare.

 

La sera trascorse abbastanza serenamente. La cena preparata da SAKURA era squisita e gli ospiti mangiarono con gran gusto. Solo Naoko fece capricci.

SAKURA cercò di imboccarla quando aveva visto che la piccola si rifiutava di mangiare, ma essa non fece una piega. Si rifiutò di aprire anche solo una volta la bocca e ingoiare il cibo e questo non perché non le piaceva ciò che c’era nel piatto.

“Non mangio finchè non arriva papà!” disse mettendo il broncio e allontanando il piatto davanti a se.

SAKURA sbuffò. Era già qualche sera che la bambina faceva così, ma la donna non diceva niente al marito per non farlo preoccupare. Sapeva che NARUTO avrebbe preferito stare con loro, piuttosto che lavorare e se non rincasava doveva esserci un motivo serio e la guerra non era certo qualcosa da poco.

I nemici continuavano a procedere e presto o tardi, Konoha sarebbe stata il campo di battaglia. Avevano evitato il più possibile che ciò avvenisse, ma i ninja cominciavano a scarseggiare e la resistenza cominciava a farsi ogni giorno più debole.

Naoko te lo già spiegato! Tuo padre è al lavoro e non tornerà tanto presto! Quindi per favore fai la brava e mangia. Altrimenti lo dico a tuo padre e tu non vuoi che lui si arrabbi, dico bene?”

La bimba incrociò le braccia “tanto lo so che non gli dici niente! altrimenti mi avrebbe già sgridato!”

La piccola non era a conoscenza di quello che si stava svolgendo al di fuori della sua casa e dei suoi giochi, ma aveva intuito che c’era qualcosa che preoccupava i suoi, soprattutto il padre e aveva capito che la madre cercava di fargli pesare il meno possibile i suoi capricci.

Naruto vedendo la scena volle provare una cosa. Si alzò dal suo posto e si avvicinò alla piccola e afferrando il cucchiaio in mano a SAKURA, provò a dare egli  stesso da mangiare a Naoko.

“Non avrò l’età di tuo padre, ma se ti accontenti di un papà più giovane…” il ragazzo sembrava imbarazzato a dire quelle cose “mangi qualcosa per me? per il tuo “piccolo” papà?”

Naoko lo guardò un po’ perplessa, ma quando guardò gli occhi del ragazzo, l’immagine di suo padre si sovrappose a quella di Naruto e cominciò a mangiare senza più lamentele.

Sakura e Kakashi guardavano Naruto stupiti, incapaci di credere che quel ragazzo che stava dando da mangiare a “sua” figlia, fosse lo stesso shinobi spavaldo e pasticcione di sempre.

Come al solito il ninja più imprevedibile di Konoha aveva agito.

Sakura continuava a guardare sia lui che la bambina e dopo un po’ di ritrovò con la testa abbassata per nascondere il rossore, mentre Kakashi la osservava divertito.

 

Le 9.30 di sera arrivarono in un baleno e mentre i tre ninja del passato discutevano fra loro, SAKURA  si era recata a mettere a dormire la bambina. Le raccontò una storia e le rimboccò le coperte. Naoko doveva essere davvero esausta, perché si addormentò in fretta e quando SAKURA si girò per tornare dai suoi ospiti, si accorse che qualcuno la stava osservando.

“NARUTO! non ti ho sentito entrare!” disse avvicinandosi a lui.

“Ho fatto pianissimo per non svegliare nostra figlia! Tutto bene oggi?” le chiese dandole un bacio sulla fronte.

SAKURA si abbandonò alle sue braccia e annuì “Sentiamo molto la tua mancanza sai? Soprattutto Naoko!”

L’hokage le accarezzò i capelli e ne odorò il profumo “mi mancate molto anche voi. Scusa se ho fatto tardi anche oggi!”

La donna sciolse l’abbracciò e lo colpì in testa “Baka, credi che sia arrabbiata per questo? Lo so che stai  lavorando per il bene del villaggio, nessuno te ne fa una colpa…solo non ti trascurare troppo.”gli passò una mano sul volto sfiorando la barca che accennava a crescere “Guardati, sei così pallido, hai mangiato almeno qualcosa?” le chiese preoccupata.

NARUTO le accennò un sorriso e scosse la testa.

SAKURA sospirò e si fece seguire in cucina. Prevedendo che il marito non avrebbe mangiato niente fino al suo rientro, gli aveva lasciato qualcosa da parte e ora si accingeva a riscaldargli il pasto.

“Salve!” disse l’uomo salutando i presenti “Vi trovate bene qui?”

“Eccome, questa casa è fantastica!” disse Naruto, appoggiato da Sakura.

“concordo con loro, ma mi sento di peso. C’è qualcosa che posso fare mentre sono qui? Svolgere qualche missione ad esempio!” chiese Kakashi.

NARUTO non acconsentì così velocemente che tutti lo guardarono stupito.

“Scusa e che…penso ti abbiano messo al corrente della situazione e se ti lasciassi partecipare a qualche missione e sfortunatamente in una di queste perdessi la vita, la storia cambierebbe…di parecchio anche!”

“Ma se si evita di arrivare alla quarta guerra mondiale dei ninja non è meglio? Perché non provare a cambiare questo aspetto del vostro presente?” chiese Naruto.

SAKURA mettendo davanti al naso del marito i piatti pieni di cibo rispose “Perché non solo le cose brutte cambierebbero, ma anche quelle belle e non sapendo esattamente cosa e dove abbiamo sbagliato, correremmo un rischio enorme!”

“E comunque la quarta guerra dubito che si possa evitare!  Alla fine che sia io o un altro jinchuuriki a rimanere l’ultimo,le terre che non vogliono che il mondo che conosciamo sia distrutto, si alleerebbero contro quelle che non hanno idea di cosa possa capitare!” disse serio l’hokage.

SAKURA sbuffò “NARUTO non è colpa tua!”

“Indirettamente si! in qualsiasi modo si concluderà questa guerra, la causa sarà sempre mia. Se vinciamo noi questa guerra,  sarà mia la colpa di tutte le vittime che ci sono state, che hanno combattuto affinchè il demone che mi porto dentro, non finisca in mani sbagliate  e se invece mi catturano e riescono ad ottenere il potere del Kyuubi, sarà mia la colpa della distruzione del mondo che conosciamo, colpa la mia incapacità di proteggere me stesso e quello che amo!” disse l’uomo a testa china, mentre giocava con il cibo con le bacchette. Aveva detto tutto questo non con rabbia o tristezza, ma con rassegnazione. Sapeva che era così e se tutti gli dicevano il contrario per farlo stare meglio, era convinto della sua colpevolezza, anche se non aveva potuto scegliere il suo destino.

SAKURA non disse niente. sapeva che era guerra persa cercare di fargli cambiare idea. A differenza sua Kakashi provò a opporsi, ma la donna gli fece cenno con la testa di non proseguire la conversazione.

Aveva bisogno di non pensare alla guerra e alla sua condizione di Jinchuuriki almeno quando era a casa.

Si misero a discutere di altro e a ricordare i tempi passati.

Naruto, abbassa la voce!” disse Sakura mettendo un dito davanti alla bocca del compagno, indicandogli con l’altra mano il futuro se stesso, il quale incrociando le braccia sul tavolo e appoggiandoci la testa sopra , si era addormentato.

Ma il suo sonno durò poco, perché un forte boato fece sussultare tutta Konoha.

NARUTO si alzò di scatto e uscì in giardino insieme agli altri, per vedere cosa stava succedendo.

Verso il centro di Konoha si alzava un denso fumo.

“Cosa sta succedendo?” chiese SAKURA agitata.

“Non lo so, ma potrebbe trattarsi di un incidente avvenuto in qualche casa. Se i nemici attaccassero, dubito che riuscirebbero ad inoltrarsi così tanto nel villaggio, senza che nessuno avesse dato l’allarme! E poi non avverto nessuna minaccia” disse l’hokage “Io vado a controllare! Se vedi che le cose si mettono male, prendi Naoko, avverti gli altri e mettetevi al sicuro! D’accordo?”

SAKURA lo guardò preoccupata “Sta attento!”

NARUTO corse verso il luogo dove era avvenuta l’esplosione e Kakashi lo seguì nonostante il suo allievo gli avesse chiesto di tenersi alla larga.

“Starò attento a non farmi uccidere, farò combattere i miei cloni se necessario!”

I due arrivarono sul posto in pochi secondi e quando arrivarono videro alcuni ninja che si allontanavano dal luogo. Alcuni di loro si avvicinarono a NARUTO e lo rassicurarono.

Quell’esplosione non era dovuta a un attacco nemico o altro, semplicemente un genin e un chunin che volevano allenarsi, scontrandosi fra di loro, avevano provocato quell’esplosione.

Due ragazzi si trovavano davanti a un uomo dai capelli grigi e una maschera sul volto, che non la smetteva di ricoprirli di insulti.

Hikaru, Haru! Possibile che ogni volta che ci sono dei casini, siete sempre voi gli artefici?” li rimproverò l’hokage avvicinandosi a loro “Non è il momento di giocare! Il villaggio è in allerta e c’è già abbastanza tensione senza che voi facciate spaventare la gente!” disse con voce grossa.

“non stavamo giocando, ma allenandoci!” dissero all’unisono i due.

“State zitti se non volete aggravare di più la vostra situazione!” disse KAKASHI prendendo parola “Cosa vi è saltato in mente? Vi sembra questa l’ora adatta per andare ad allenarvi? senza nemmeno un adulto che vi controlli?”

KAKASHI si accorse solo allora del suo passato se stesso e spalanco l’unico occhio visibile

Kakashi ti presento i tuoi figli! Ti avverto che non daranno vita facile a te né a me!” disse NARUTO guardando ancora storto i due ragazzi.

L-loro s-sono i…i miei figli?” chiese il copia-ninja stupito.

Haru, il più grande di 15 anni, aveva i capelli neri/viola scuro e due occhi molto simili al padre, quasi annoiati.

Hikaru di 12 anni, aveva i capelli grigi lunghi e legati in una coda che gli cadeva davanti e due occhi furbi, che ricordavano quelli della madre.

“Cosa cavolo sta succedendo? Perché quel tizio si è trasformato in nostro padre? Ce ne basta uno!” dissero i ragazzi beccandosi un’occhiataccia dal padre.

“non è un jutsu, ma è vostro padre a 30 anni! Viene dal passato e sarete contenti di sapere che non avete  fatto una bella figura!” l’hokage fece una pausa poi rivolgendosi al giovane copia-ninja “Posso consigliarti di non fare figli? O almeno se proprio vuoi, fai delle femmine, sarebbero più tranquille!”

Kakashi lo guardava perplesso

“tranquille? Con la madre che si ritrovano? Non c’è da meravigliarsi se questi due sono cresciuti così!”disse KAKASHI “ Comunque me stesso, se posso consigliarti, stai lontano dalle donne!”

Si sentii uno schianto al suolo. I due ragazzi giacevano a terra con due bernoccoli enormi sulla testa.

“non ti conviene parlare male di me, con il tuo te stesso del passato, se non vuoi fare la fine dei tuoi figli!”disse una donna dai lunghi capelli viola scuro lasciati sciolti e due occhi neri molto arrabbiati. Essa prese i due ragazzi per il colletto delle loro tute e disse ”Razza di idioti! Cosa vi è saltato in mente? Vi insegno io a disobbedire gli ordini di vostra madre!”

A-Anko?” disse Kakashi incredulo “è lei la mia futura moglie?” Kakashi era sotto shock. Il futuro se stesso gli si avvicinò e dandogli qualche pacca sulla schiena e disse “Segui il mio consiglio, stalle alla larga e non sposarti mai!”

Purtroppo per lui Anko l’aveva sentito e anche al copia-ninja sarebbe aspettato un brutto rientro a casa.

 

“Cosa è successo?” chiese Sakura vedendo NARUTO e il suo maestro, alquanto sconvolto, rientrare.

Haru e Hikaru hanno avuto la brillante idea di allenarsi a quest’ora e di far scontrare le tecniche che stanno creando, una contro l’altra per vedere quale era la migliore!” rispose NARUTO

“sono sempre loro!” disse rassegnata SAKURA.

“Quei due prima o poi finiranno in ospedale. Far scontrare due tecniche ancora incomplete, di cui non si conosce ancora gli effetti che possano avere. È una cosa da pazzi! Se non avessero una mente brillante come il padre e l’astuzia di Anko, col cavolo che li facevo diventare ninja, ma ora come ora sanno fare solo pasticci!” disse sbuffando l’uomo.

Quando Sakura e Naruto scoprirono il perché il loro maestro era come in trans, rimasero sconvolti. Non avrebbero mai immaginato che una donna come Anko potesse piacere a Kakashi.

 

L’indomani NARUTO si alzò ancora prima dell’alba per poter continuare  a creare strategie da utilizzare in battaglia. Alcune di quelle passate si erano dimostrate efficaci, ma il loro numero era quasi pari a quelle che erano state un totale fallimento.

Shikamaru arrivò verso le otto e trovò NARUTO già indaffarato, il quale per stare sveglio aveva già bevuto tre caffè.

“Non ti fa bene tutto quel caffè. Sei già abbastanza nervoso di tuo ultimamente, non hai bisogno di un incentivo!” lo prese in giro il ragazzo.

“Di un aiuto per essere ancora più nervoso no, ma se non prendo qualcosa che mi tenga sveglio, mi addormento… e non è il momento adatto!” disse serio l’hokage.

Shikamaru sospirò “NARUTO, da quanto tempo non ti fai una dormita decente? Insomma sei sempre rinchiuso qui dentro!”

“Sarà una settimana se non di più!” rispose facendo alzare un sopracciglio a Shikamaru “Non posso riposarmi, mentre rischiamo di essere attaccati da un momento all’altro! I ninja che avevo mandato in missione al confine del paese del fuoco, sono stati sterminati dai paesi nemici…potrebbero arrivare qui a momenti. Devo fare in modo di preservare più vite possibile. So bene che non posso evitare vittime, ma devo almeno lavorare affinchè questi morti siano il meno possibile!” disse serio l’uomo passandosi una mano stancamente sul viso.

“su questo hai ragione, ma se continui così potresti ammalarti e andare a far compagnie alle tante vittime di questa guerra!” disse Shikamaru.

“Almeno non ci sarebbe più motivo per continuare questa guerra. Con me se ne andrebbe anche kyuubi!”

Quella frase fece arrabbiare Shikamaru, il quale sbattè i pugni sulla scrivania.

“Ti rendi conto di quello che dici?” lo rimproverò

L’hokage sembrò come risvegliarsi e si abbandono sulla sedia a testa bassa “Si, scusa! È stato un momento di debolezza, non dirlo a SAKURA per favore! Non voglio che si preoccupi anche di queste  uscite fuori luogo!”

Shikamaru sorrise “Non lo farò. È la  stanchezza che ti ha fatto parlare e questa schifosissima situazione! Senti un po’, ti può servire una mano?”

NARUTO gli fu davvero grato e accettando il suo aiuto, lo mise al corrente delle ultime notizie che aveva ricevuto dai paesi alleati. I nemici erano proprio alle porte e ormai uno scontro era inevitabile.

 

 

 

 

Salveeeeeee. Ecco il secondo capitolo. Mi sembra scritto un po’ male e anche se ho corretto certe cose, mi dà ancora quell’impressione…spero appunto che sia solo una sensazione.

Fatemi sapere se vi piace o no. anche le critiche sono accettate per sapere dove migliorarmi.

Sono contenta che questa ff sia piaciuta…bhe almeno a quelli che me l’hanno fatto sapere.

Grazie mille a Fiore-di-ciliegio; cleo92;brave soul e Avis. Grazie per le vostre recensioni, spero che anche questo capitolo vi piaccia.

Ciao

A presto

Neko =^_^=

  
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