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Autore: _LaUra    27/01/2010    1 recensioni
Darleen, Medison e Alice le protagoniste di questa storia. Tutte e tre hanno avuto dei gravi incidenti dai quali si riprenderanno grazie all'aiuto di un bellissimo dottore. Ma il Dottor Nicols chi sceglierà?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3 CIAO A TUTTI MIEI CARI LETTORI!
SCUSATE PER IL RITARDO * ritardo è dir poco..xD* NEL PUBBLICARE QUESTO CAPITOLO...
HO PERSO L'ISPIRAZIONE...MA ORA CREDO DI AVERLA RITROVATA..
COMUNQUE, RINGRAZIO Nina95 CHE HA RECENSITO IL SECONDO CAPITOLO...
GRAZIE, GRAZIE...
CONTINUO AD INVITARE I LETTORI CHE RESTANO NELL'ANONIMATO A RECENSIRE!

BUONA LETTURA!





Darleen

Arrivammo con circa dieci minuti d'anticipo.
Le numerose sedie color nero sotto le gigantografie di New York erano quasi tutte occupate, così mia madre ed io aspettammo sedute sul comodo divano color verde.
Dopo qualche minuto sentii pronunciare ad alta voce il mio cognome.
" Stuart!" diceva un affascinante voce maschile.
" Andiamo.." disse mia madre facendomi sedere sulla carrozzina.
Un bellissimo dottore ci accolse con un sorriso e mi fece accomodare su un lettino.
" Bene, signora Stuart può andare adesso, Darleen finirà tra circa un'ora" disse gentilmente a mia madre.
" A dopo.." sussurrò lei uscendo dalla palestra.
" Piacere di conoscerti Darleen, io sono il Dottor Nicols, ma tu puoi chiamarmi Eric." mi disse quando rimanemmo soli.
" Piacere.." risposi timida.
" Cominciamo col tuo allenamento, prima di tutto fammi vedere la schiena".
Mi tolsi velocemente la maglietta a maniche corte e mi girai a pancia in giù.
" C'è un leggero irrigidimento qui..e uno più forte qui.." disse tra sè e sè.
" È grave?" chiesi cercando di nascondere la mia voce tremante.
La mia paura iniziava a farsi sentire, dovevo imparare a controllarla, assolutamente.
" Tranquilla, risolveremo tutto... ho affrontato situazioni più gravi..." disse infondendomi un forte senso di tranquillità.
" Speriamo" dissi con voce più serena.
" Allora, per queste prime sedute praticherò dei massaggi per rilassare i muscoli contratti della tua schiena, più avanti quando sarai più "malleabile" inizierai a lavorare personalmente sulla tua schiena, e vedrai che tutto tornerà come prima" disse esponendomi velocemente il suo programma.
Le sue mani iniziarono a massaggiare dolcemente ma allo stesso tempo con forza le parti più contratte e che mi davano più dolore, donandomi un gran sollievo.
Poi, quando avevo finalmente iniziato a sentire la mia schiena meno rigida vidi una giovane ragazza affacciarsi alla porta d'entrata della palestra, in un attimo le mani del Dottor Nicols si staccarono dalla mia pelle..


Alice

Come al solito mia madre mi aveva fatta arrivare in ritardo.
Così appena arrivata alla clinica mi catapultai, per quanto velocemente potessi andare con le mie stampelle, alla porta d'entrata della palestra.
Quando mi affacciai vidi il meraviglioso dottore che mi aveva visitata in uno dei miei ultimi giorni in ospedale massaggiare con forza la schiena di una ragazza.
Era sicuramente più vecchia di me.
Appena il Dottor Nicols si accorse della mia presenza tolse le mani dalla schiena della giovane e mi venne incontro.
" Ciao Alice!" disse agitando la mano destra.
" Salve dottore!" dissi cercando di sembrare entusiasta di cominciare la riabilitazione.
" Come andiamo?" mi chiese con un dolce sorriso.
" Tutto bene! Ho addirittura imparato a camminare con le stampelle!" dissi ironicamente.
" Perfetto!" rispose soddisfatto.
" Cominciamo?" chiesi senza dare a vedere quanto ero ansiosa.
" Prego, vieni su questo lettino.." disse avvicinandosi alla ragazza che poco prima stava massaggiando.
" Ok.." e iniziai a saltellare goffamente sulle mie stampelle per raggiungere in fretta il lettino.
Il Dottor Nicols scoppiò in una fragorosa risata.
" Così tu hai imparato a camminare sulle stampelle?" e sfoggiò un abbagliante sorriso sghembo, assolutamente fantastico.
Notai che la ragazza sull'altro lettino lo guardava rapita dalla sua imperfetta bellezza.
" Emh..devo fare pratica" risposi arrossendo.
" Bene, iniziamo a muovere un pò la tua gamba, appoggiala sopra questo macchinario."
disse posizionando sopra il lettino " l'aggeggio" particolarmente ingombrante.
Quando lo azionò la mia gamba iniziò a muoversi lentamente, allontanandosi e avvicinandosi a me.
Non provavo dolore, per il momento.
Il dottore tornò a massaggiare la ragazza e dopo qualche minuto di silenziò parlò.
" Perchè non vi presentate?" propose con un sorriso.
" Ciao, Alice.." dissi. Non mi avrebbe certo cambiato la vita conoscere il nome di quella paziente. Certo, lo ammetto, ero gelosa perchè il dottore guardava solamente lei.
" Piacere, sono Darleen.." mi rispose con un sorriso.
Non lo ricambiai.
Che diavolo di nome è Darleen?!
Se mi fosse stato dato un nome del genere di sicuro mia madre non l'avrebbe passata liscia.
Sorrisi, meditando sui mille pensieri negativi che mi correvano per la mente, su quella ragazza di cui conoscevo solamente il nome.
" Buongiorno!" disse una voce femminile dall'entrata della palestra.
" Ehi Medison!" esclamò il dottor Nicols.
Che altro voleva questa?.
Iniziavo seriamente a pensare che non avrei mai passato un minuto sola con quel divo da copertina.


Medison

" Buongiorno!" dissi tenendo salde le mani sulle manopole delle stampelle.
" Ehi Medison!" disse il Dottor Nicols ricambiando il saluto.
Era solo nella palestra, accanto a lui c'erano solamente due ragazze.
" Cominciamo?" mi chiese con un sorriso ammaliante.
" Certo!" risposi entusiasta.
" Che ne dici di un pò di bicicletta?" mi chiese indicando la ciclette nell'angolo della stanza.
" Va benissimo!" dissi felice di potermi sedere sul sellino di una bicicletta, dopo un tempo che mi era sembrato infinito.
Iniziai a pedalare lentamente, evitando di sforzare troppo il ginocchio.
" Vedi Alice, Medison ha imparato a camminare sulle stampelle!" disse alla ragazza più giovane che fece una smorfia e arrossì.
" Brava, brava Medison... È così che ci si comporta in queste situazioni! Ci vuole grinta!"
disse complimentandosi con me.
Lessi nello sguardo offeso della giovane ragazza e vidi rabbia e dolore.
Possibile che tenesse così tanto all'opinione del dottor Nicols?
" Dice per scherzare!" le dissi cercando di sembrare gentile.
" Mmh.." mogugnò lei distogliendo lo sguardo da me.
" Ovviamente! Stavo scherzando..." disse il dottore mentre massaggiava l'altra ragazza stesa sul lettino.
Sul volto della giovane si riaccese il sorriso e iniziò a svolgere gli esercizi più volentieri.
" Ti ho offeso Alice?" le chiese ad un certo punto.
" No, no.." mormorò lei timidamente.
Ormai l'avevo capito, il Dottor Nicols aveva fatto colpo sulla giovane adolescente.
" Medison? Tutto bene?" mi chiese ad un certo punto risvegliandomi dai miei pensieri.
" Certo, certo.." risposi con un sorriso.
Verso tardo pomeriggio le due ragazze se ne andarono e rimanemmo nella palestra solamente io e il dottore.
" Mi pare di non piacere molto al tuo fidanzato..." disse tutto d'un tratto dopo un lungo silenzio.
" Beh! Non è il mio fidanzato, usciamo insieme niente di più.." mormorai " Comunque ha ragione, Josh non l'ha presa molto in simpatia..." dissi scusandomi per il comportamento del mio compagno.
" Capita.." disse lui sorridendo " Certo, non ha tutti i torti.." continuò poi.
" In che senso?" chiesi incuriosita.
" Medison, diamoci del tu intanto, sei una bellissima ragazza, il tuo Josh ha ragione a essere geloso.." ammise guardando lo schermo del computer.
Rimasi molto colpita dal suo complimento, sorrisi e poi ritornammo nel silenzio che ci aveva diviso fino a poco prima.
Mentre svolgevo un nuovo esercizio che mi aveva assegnato stesa sul lettino sentii qualcosa solleticarmi la pancia.
Erano forse le famose farfalle nello stomaco?!.
 










  
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