Saaalvee...Eccomi a rompere nuovamente... u.u
Allora...prima di lasciarvi alla lettura di questa nuova piaga...è mio dovere informarvi che questo è un “What If...” della storia che ho appena concluso “Coccinella - Another Story”.. nel senso che... il capitolo 24 della storia sopra citata finisce con una domanda/scelta... nella storia 'ufficiale' la strada intrapresa è una... ma leggendo i commenti mi sono chiesta “e se invece la scelta fosse stata un'altra?” quindi ecco qua la 'risposta'... quindi per capire di cosa parlo occorre leggere i primi 24 capitoli di “Coccinella – Another Story”...
un'ultima cosa... la storia seguirà lo stesso schema dell'altra...quindi capitolo – intermezzo – capitolo – intermezzo e così via... inoltre secondo i miei schemi questa'nuova' storia dovrebbe contare 24 capitoli... (oltre i 24 di Coccinella)...ma sopratutto quelli che ho scritto sono più lunghi di quelli a cui siete abituati con Coccinella...Bene ho concluso spero che vi piaccia...Bacioni...
Presente – 2 anni dopo
È primavera ed il giardino, pur non essendo grande, è pieno di vita.
Due bambine di circa due anni e mezzo sgambettano fra l’erba senza prestare attenzione a quella donna che le osserva con attenzione rimproverandole di tanto in tanto.
“Misia, Niky, non correte”
È l’ennesimo richiamo che si perde nel vento.
Ginevra si alza e va incontro alle bambine che, dopo l’ennesima corsa, si fondano nelle sue braccia aperte.
Dominique, ha folti capelli biondi e li stessi occhi un po' verdi e un po' nocciola di Ginevra che spiccano in un musetto costellato di lentiggini, mentre Artemisia ha i capelli rossi e due immensi occhi grigi che risaltano in un volto sottile.
Ginevra le solleva di qualche centimetro e inizia a volteggiare con le bambine che si reggono, ridendo, alle sue braccia sottili.
Dopo qualche giro cadono tutte e tre a terra, in mezzo all’erba tagliata di fresco, ridendo come pazze.
“Ginevra non devi stancarti così tanto”
La voce di Fleur le arriva chiara e limpida fra le risate squillanti delle bambine.
Ginevra si volta, scostando i capelli dal volto leggermente arrossato dalla fatica.
Si alza e pulisce i jeans, poi si avvicina alla cognata che la osserva minuziosamente.
“Fleur, non ti devi preoccupare per me…sto bene”
“Ma chère, sei così magra, sollevarle tutte e due assieme è pericoloso per te e per loro.” Sussurra Fleur guardando il fisico minuto della cognata.
Ginevra volta lo sguardo ed osserva la francese negli occhi.
Cerca di leggere in quello sguardo.
E legge quello che ha letto in tutti gli altri sguardi della famiglia dopo il suo incidente.
Preoccupazione.
Ansia.
Rimpianto.
Ma soprattutto una buona dose di Vergogna.
E Ginevra non può fare a meno di chiedersi perché.
Perché si dovrebbero vergognare di lei?
Cosa ha fatto di tanto brutto?
E sono domande che ancora non hanno risposta.
Perché l’incidente di due anni prima le ha risparmiato la vita, ma le ha portato via qualcos’altro a cui teneva morbosamente.
I suoi ricordi…