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Autore: _Bec_    15/04/2010    19 recensioni
New York, Manhattan. David, criminale diciassettenne fuggito da casa e al soldo del più ricercato delinquente della città. Allison, la figlia del capo della polizia, una ragazza con una vita normale. Almeno fino a quando i due non si incontrano. Tra scontri a fuoco e feste danzanti, si snoda la vicenda dei due ragazzi: anche gli opposti si attraggono, no?
(Introduzione a cura di _Panna)
Dalla storia:
"Mi stavo cacciando in un guaio, un guaio da cui non sarei più riuscita ad uscire.
[...]
Una parte di me mi insultava furiosa e mi diceva di denunciarlo alla polizia, l’altra parte, invece, mi diceva di uscirci insieme e di non pensare al resto. Gia, fosse stato facile non pensarci.
L’idea che mio padre potesse venire a saperlo mi terrorizzava, ma allo stesso tempo mi elettrizzava. Il fare qualcosa di proibito, il mettermi in pericolo uscendo con lui che era un tipo tutt’altro che raccomandabile, scatenava in me una serie di emozioni che non avrei mai pensato di provare.
Non ero mai stata un’amante del rischio, né un’adolescente ribelle che si trovava il fidanzato delinquente per esasperare i genitori, eppure quella faccenda mi piaceva da morire."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Capitolo 21: Where is our hope

Capitolo 21: Where is our hope? (Dov’è la nostra speranza?)

 

Allison’s pov

 

Arrivata alla centrale di polizia a Manhattan North, il sergente all’ingresso mi fece perdere tempo chiedendomi i documenti.

Sbuffando, gli mostrai il badge della mia scuola. Ogni giorno i poliziotti di guardia cambiavano e mai nessuno mi credeva quando dicevo di essere la figlia di Lowell.

Certo, era giusto che controllassero la gente che entrava, ma era piuttosto seccante essere trattata come una criminale.

Dopo aver constatato da quella stupida tessera la mia identità, l’uomo si mise sull’attenti guardandomi rispettoso.

-Chiedo scusa per l’inconveniente signorina, prego passi pure e porti i miei omaggi a suo padre.-

Trattenni l’impulso infantile di fare la linguaccia e di dire “Visto che stavo dicendo la verità?!” e lo repressi del tutto con un sorriso tirato.

Appena entrata, mi resi subito conto del fatto che ci fosse qualcosa che non andava.

C’erano decisamente troppi poliziotti alla centrale -quasi dovessero essere lì di guarda per braccare qualcuno- e di solito tutti quei controlli c’erano solo quando effettuavano un arresto.

Attraversai spedita la serie di scrivanie degli agenti e a pochi metri dal corridoio che mi conduceva all’ufficio di mio padre, Kirk McGilbert, un agente idiota ed incapace, mi bloccò:

-Signorina Lowell, suo padre non può riceverla al momento.- Si mise anche lui sull’attenti, quasi stesse parlando con mio padre e non con me.

Storsi il naso schifata. Signorina Lowell. Avevo chiesto esplicitamente più volte di chiamarmi semplicemente Allison, ma ogni volta si ostinavano a chiamarmi Signorina Lowell, neanche fossi stata a scuola!

-Avrà di sicuro tempo per sua figlia.- Abbozzai un sorriso freddo e tutt’altro che cordiale, prima di ricominciare a camminare spedita.

-Sono sicuro di sì signorina, ma dovrà aspettare qualche minuto.- Disgustoso il modo in cui mi trattavano…quasi fossi una loro superiore.

Forse era cattivo da parte mia pensarlo, ma ero sempre stata sgarbata e scortese con i colleghi di mio padre perché credevo avessero solo un loro tornaconto personale ad essere gentili con me.

Certo, fare i carini, lecchini, schifosini con la figlia del loro capo, non poteva che far bene alla loro carriera.

-Non ho voglia di aspettare, tanto che avrà mai da fare?- Scrollai le spalle sorpassandolo.

-Signorina…- Mi riprese grattandosi la testa inquieto; che mi stava nascondendo?

In quel momento la porta dell’ufficio di mio padre si aprì e il sorriso che stavo per fare morì sulle mie labbra ancor prima di nascere non appena vidi chi c’era dietro di lui.

Il cuore si era bloccato di colpo, ne ero quasi certa.

Non era possibile. Non.Poteva.Essere.Vero.

Stavo sognando per forza…un incubo.

Nel momento esatto in cui entrambi si girarono verso di me, mi resi conto purtroppo che non poteva trattarsi di un sogno, era tutto vero; nei miei sogni David non avrebbe mai avuto un’espressione così…spenta.

-Che…?- Provai a parlare ma la mia voce sembrava il pigolio di un pulcino.

Iniziai a respirare affannosamente e a sentire un caldo letteralmente soffocante, era come se avessi un macigno pressante sul petto, Dio non riuscivo a respirare…

Che ci faceva David lì? Magari…magari non era andata come pensavo, magari lui era lì perché aveva deciso di collaborare con la polizia e…no, non poteva essere che mio padre lo avesse…arrestato…no, mi rifiutavo di crederlo.

Mi passai una mano frenetica fra i capelli ed ottenni il risultato opposto a quello di sistemarli; la mano mi tremava e finì con lo spettinarmeli ancora di più.

Avevo caldo, ma le mani erano ghiacciate e tremolanti.

-Che cosa è successo?- Riuscii a chiedere in fine con voce ancora meno stabile delle mie gambe molli.

Non avevo mai avuto crisi di ansia o di asma, ma in quel momento sentivo l’ansia che avrebbe potuto provare un claustrofobico in un piccolo stanzino e il respiro mozzato e ansante come quello di un asmatico.

Alternai velocemente i miei occhi fra mio padre e David, sgranandoli appena per cercare ancora inutilmente di svegliarmi.

Quando mi soffermai con gli occhi su mio padre, lui distolse lo sguardo colpevole, poi, facendomi un male assurdo, guardai lui, che ricambiò lo sguardo con occhi freddi e indifferenti.

Il mio stomaco si attorcigliò alla vista di quel verde scuro mischiato al grigio di un cielo in tempesta e il pranzo di mezzogiorno minacciò seriamente di tornare fuori.

Non mi ingannava, non più. Per quanto il suo sguardo fosse indifferente, era lucido, come se ancora una volta nella sua vita si stesse trattenendo dal piangere, come se stesse trattenendo dentro tutto quel dolore più grande di lui, ancora una volta.

Corsi ad abbracciarlo senza pensarci due volte, senza riuscire a tollerare un secondo di più quello sguardo sofferente.

Portai le mie mani fra i suoi capelli, stringendolo a me con tutta la forza che esse, deboli come il resto del mio corpo, riuscirono a racimolare.

Amore mio…

Affondai il viso nella sua spalla e finalmente mi concessi di piangere…mi svuotai come una fontana ed iniziai a singhiozzare come una bambinetta in preda ad una crisi isterica.

Mi ero trattenuta un attimo prima perché non volevo che mi vedesse piangere, non volevo che stesse peggio di quanto avessi letto dai suoi occhi…ma il mio gesto altruistico era stato completamente inutile visto che gli stavo inzuppando la maglietta.

Poco dopo, come se si fosse reso conto solo in quel momento della mia presenza, Dave ricambiò l’abbraccio con una lentezza esasperante.

Sembrava come…un robot, non c’era il minimo di affetto o di coinvolgimento nel suo abbraccio, lo sentivo dannatamente distante.

Mi aspettavo che mio padre dicesse qualcosa, invece rimase in silenzio a guardarci.

Avrei voluto scagliarmi contro di lui, urlargli che lo odiavo e che non lo avrei mai perdonato se non avesse lasciato andare Dave, ma non ne avevo la forza…

Tutte le mie energie erano impiegate in quell’abbraccio, con lui ci avrei discusso dopo, in quel momento per me esisteva solo David.

-Avete solo dieci minuti.- Concesse brusco mio padre facendoci segno con la mano di entrare nel suo ufficio.

-Non vi conviene fare qualcosa di stupido, ci sono le telecamere.- E detto quello se ne andò, portandosi dietro Kirk che continuava a scusarsi per non essere riuscito ad impedirmi di arrivare fin lì.

Non sprecai nemmeno tempo a cercare una possibile spiegazione a quel comportamento, mi limitai a stringere più forte Dave e a riempire di baci il suo collo, continuando ad inspirare il suo buonissimo profumo.

Senza staccarci da quell’abbraccio, entrammo nell’ufficio di mio padre richiudendoci la porta alle spalle.

Restammo così per non chissà quanto tempo senza parlare, poi, non riuscendo più a tollerare quel silenzio, parlai:

-Come è successo?- Chiesi con voce spezzata.

 

 

David’s pov

 

 

Faceva un male cane. Faceva un male cane stringerla fra le braccia, sapendo benissimo che non l’avrei più rivista dopo quella volta, sapendo che il suo piccolo corpo non avrebbe più riscaldato il mio con la sua dolcezza.

Avrei voluto dirle un sacco di cose, dirle che l’amavo, che era la cosa più bella che mi era capitata in tutta la mia vita, che senza di lei non sapevo come fare a vivere, che mi bastava vederla per sentirmi rinascere completamente.

Invece rimasi zitto. Rimasi zitto perché ero uno schifoso codardo e avevo paura. Paura di piangere dicendo quelle cose davanti a lei, consapevole che sarebbe stata la mia ultima possibilità di vederla, paura di lasciarmi andare...

Stavo morendo interiormente…mi sentivo così…vuoto e completamente infelice. Che motivo avevo di vivere dietro a delle sbarre senza lei?

La strinsi leggermente più forte e nascosi la mia testa fra i suoi capelli, aspirando appieno il suo profumo che mi sarebbe mancato da morire una volta al buio di una schifosa cella.

Me lo sarei ricordato per sempre quel profumo, anche una volta che quell’abbraccio sarebbe finito, mi avrebbe fatto compagnia nelle notti di solitudine al buio, mi avrebbe aiutato a continuare a vivere…forse…

Strinsi con forza gli occhi, imponendomi di non lasciare assolutamente che uscisse niente da essi, dovevo farmi forza, non avrei mai pianto, no.

Mi ricordai improvvisamente della sua domanda e per distrarmi risposi senza pensarci.

-Mi hanno teso una trappola.- Semplice. Stupido io che ci ero cascato.

-Ma avevo detto a Kevin di non farti uscire, perché ti ha lasciato uscire, perché?!- Singhiozzò di nuovo a dirotto.

Sorrisi impercettibilmente. Era stata lei ad avvisare Kevin, ecco il perché di quel suo strano comportamento.

-Amore mi dispiace è colpa mia, è colpa mia…- La sua voce usciva sempre più stridula e al tempo stesso rauca mentre piangeva.

Amore…

Per quanto inizialmente mi fossi imposto di essere freddo nei suoi confronti per non rendere più difficile il distacco, non potei evitare alla mia mano di poggiarsi fra i suoi capelli per accarezzarla.

-Non è colpa tua sciocca…la colpa non è di nessuno, sarebbe successo comunque prima o poi…-

Pianse un altro po’ e vedere le sue piccole spalle alzarsi ed abbassarsi così velocemente mi fece una tenerezza assurda.

La mia piccola Allie.

-Ti tirerò fuori da qui, te lo giuro sulla mia vita.- Disse d’un tratto con voce combattiva.

-Non dire cazzate e non giurare sulla tua vita!- Mi adirai sciogliendo di poco quella stretta sui suoi fianchi.

Lei si strinse di più a me, in una muta richiesta di abbracciarla come prima.

-Parlerò con mio padre.- Il modo in cui nominò suo padre era a dir poco aggressivo, quasi avesse voluto picchiarlo.

-Lascia stare, non voglio.- Sospirai dandomi mentalmente dell’idiota.

Forse sarebbe riuscita in qualche modo ad aiutarmi, ma non volevo che si mettesse contro suo padre per me. Lei aveva la sua vita e doveva andare avanti…senza di me.

-Lo convincerò a lasciarti andare Dave, farò qualsiasi cosa io…!-

-Ti ho detto che non voglio.- La bloccai brusco, staccandola definitivamente da me.

-Come…non vuoi?- il labbro le tremava e sporgeva come quello di un bambino prossimo ad un’altra crisi di pianto.

Ma non pianse, sapevo che si stava trattenendo perché non voleva che la vedessi.

-Allison non voglio che tu faccia niente.- Parlai piano, sillabando bene le parole per essere certo che lei mi capisse.

-Ma…se io non faccio niente tu…?- Lei al contrario di me parlava velocemente, completamente incredula e in preda al panico.

Ci stai arrivando amore…

-Io non uscirò di qui.-

Quella frase la distrusse completamente, ebbi quasi l’impressione di sentire il suo cuore spezzarsi in simultanea con il mio.

-Devi…- Mi morsi il labbro. No, non dovevo esitare o lei avrebbe iniziato a farsi false speranze. –Andare avanti Allison.-

Iniziò piano a scuotere la testa come in trance, mentre le lacrime scendevano da sole, senza che lei nemmeno se ne accorgesse probabilmente.

-Senza di me…- Aggiunsi con una forza che non pensavo di avere. Vederla così stava uccidendo quel poco di umano che era rimasto dentro di me, perdere lei mi stava facendo spezzare in tanti pezzi l’unico organo in grado di provare sentimenti. Ma a cosa mi sarebbe servito senza di lei?

Iniziò a sussultare, scuotendo più velocemente la testa e per un attimo mi fece paura, sembrava stesse per avere un attacco epilettico.

-Non…dici…sul serio...-  La voce l’abbandonò sull’ultima parola e la mascella tremava come se fosse stata in mezzo ad una bufera di neve.

-Sì invece.- Ricacciai indietro quelle stupide cose bagnate che volevano uscire dai miei occhi e distolsi lo sguardo da lei per reprimere quella voglia di abbracciarla e baciarla che non mi aveva mai abbandonato da quando l’avevo rivista.

Dio Allie, perché sei così insistente? Perché non lasci perdere e la smetti di torturarci così ad entrambi?

-No.- Ripeté con sguardo spiritato. –Tu dici così perché vuoi che io viva la mia vita, lo dici per il mio bene.- Disse con un rinnovato spirito.

Feci un respiro profondo. Dovevo farla smettere, dovevo distruggere definitivamente le sue speranze. Per quello non l’avevo baciata e non le avevo detto che l’amavo. Dovevo convincerla del contrario…per lei, lo stavo facendo solo per lei, perché lei meritava di essere felice. Che futuro avrebbe potuto avere con me? Nessuno. Solo anni di infelice attesa e poi di nuovo il nulla perché lei meritava molto di più.

-Anche.- Ammisi tranquillo. Apparentemente tranquillo, se solo avesse saputo che inferno si stava scatenando dentro di me…

-Ma non è solo per questo, non voglio sentirmi legato a nessuna, quando uscirò di qui- Se uscirò di qui…pensai –sarò una persona nuova, non voglio nessun legame con il passato né tantomeno con te che sei parente dell’uomo che mi ha rovinato la vita.-

Le stavo facendo male lo sapevo bene…ma un taglio netto sarebbe stata la cosa migliore; avrebbe sofferto, ma poi si sarebbe ripresa. Io invece sarei marcito a vita in quella prigione senza di lei, cosa che mi meritavo per tutto il male che avevo fatto e per tutte le persone che avevo ucciso…

Iniziò di nuovo a scuotere la testa poi…aggrottai la fronte…rise? Stava ridendo? Oddio, era impazzita…

-Non ti credo.- La sua risata isterica finì e lasciò posto ad un’espressione seria e convinta.

Si avvicinò a me e fui costretto ad allontanarmi per impedire al suo corpo di entrare di nuovo in contatto con il mio, non sarei più riuscito a separarmi da lei altrimenti.

Sorrise di poco, come se quel mio gesto le fosse servito come conferma.

-Io ti amo David.-

Deglutì rumorosamente, mentre il mio cuore iniziò stupidamente a fare le capriole. Stupido illuso.

-E puoi dire quello che vuoi, ma niente mi convincerà del fatto che tu non ricambi.-

Poi il suo sguardo si spense di colpo. Sbatté le palpebre sovrappensiero prima di guardarmi di nuovo.

-Io non posso andare avanti senza di te, non puoi chiedermi di farlo perché sarebbe come chiedermi di andare avanti senza respirare e non riuscirei perché senza ossigeno morirei.-

Rimasi in silenzio, non sapendo cosa dire, sentendomi un idiota fuori posto.

Non la capivo…perché insisteva, perché non se ne andava e lasciava perdere? Non capiva che si stava solo facendo del male, si stava creando solo un mucchio di false speranze.

-Se tu hai perso la speranza…se per te io non sono così importante da lottare per uscire di qui, lo farò io, lotterò io per entrambi perché io la speranza ce l’ho e non la perderò mai.-

La speranza…era per i deboli, era crearsi false illusioni che portavano solo ad altra sofferenza.

Non risposi di nuovo. Mi sentivo così…inferiore e infantile rispetto a lei che era così donna.

Detto quello si girò di spalle e se ne andò. Proprio così, se ne andò, lasciandomi da solo come un cretino, altra cosa che mi meritavo, lo so.

Chiusi gli occhi e mi massaggiai le tempie completamente distrutto psicologicamente.

Non mi aveva creduto. La mia Allie non aveva creduto alle cazzate che le avevo raccontato.

Sorrisi di poco; la mia piccolina era sveglia, non si lasciava fregare da nessuno, nemmeno da me.

Sarebbe stato meglio per lei se mi avesse creduto, lo sapevo bene, ma ero contento che non l’avesse fatto…

Era tutto inutile comunque, non appena avrebbe capito che non c’era niente da fare per me, si sarebbe arresa e sarebbe andata avanti con la sua vita senza di me. E io l’avrei accettato? Facendo forza su me stesso sì, l’avrei fatto per il suo bene.

 

 

Allison’s pov

 

 

Distrutta. Mi aveva completamente fatto a pezzi, mi aveva sbriciolato il cuore come con un biscotto di pastafrolla fra le sue mani…

Stavo piangendo da più di tre ore sul letto della mia camera al buio.

Chiunque poteva dire quello che voleva, che ero ridicola, che ero patetica, non mi importava.

Mi sentivo…vuota…era così che si iniziava ad andare verso la depressione? Era così che si sentiva Bella dopo essere stata abbandonata da Edward?

Angela continuava a tempestarmi di messaggi, ma non avevo ancora trovato la forza di risponderle.

Non avevo voglia di parlare con nessuno, non avevo voglia di vedere nessuno –tranne uno-, non avevo voglio di mangiare, bere, uscire…volevo solo piangere e dormire in quella stanza.

Forse un giorno mi sarebbe passata, ma non riuscivo ad immaginare un futuro senza di lui, non sapevo cosa farmene di un futuro senza lui.

Non appena mio padre mise la testa dentro la stanza per parlarmi, mi infuriai da morire e tirai fuori tutta la rabbia e il dolore che avevo trattenuto davanti a Dave.

-Ti odio papà, ti odio! Come hai potuto farmi una cosa del genere?!- Strillai come una pazza lanciandogli contro i libri sulla mia scrivania.

-Lily…- Schivò i libri per miracolo, prima di avvicinarsi con cautela. –Tesoro l’ho fatto solo ed esclusivamente per il tuo bene.- Disse con un tono di voce fermo.

-Per il mio bene?!- Sembravo veramente una psicopatica da internare. –Stai scherzando spero! Ti sembra che mi abbia fatto bene questo papà?!- Le lacrime scesero frenetiche e l’ultima parola si affievolì in un singhiozzo.

-Lily devi cercare di capire che io non potevo fare altrimenti. Sono un poliziotto e lui è un criminale pericoloso, come credi che mi sia sentito io non appena ho saputo che ti ronzava intorno?!-

Scossi la testa velocemente, tappandomi le orecchie come una bambina; non volevo ascoltare le sue inutili spiegazioni. Erano più false di Giuda le sue parole, tutte motivazioni futili, avrebbe potuto benissimo non arrestarlo e basta.

-Liberalo.- Dissi semplicemente sfregandomi gli occhi per asciugarmi le lacrime.

-Sai che non posso farlo.- Aggrottò la fronte dispiaciuto. Era quello a darmi fastidio; il fatto che si prendesse gioco di me fingendosi dispiaciuto, quando invece non gliene importava un cazzo di come stavo.

-Allora dimenticati di avere una figlia.- Mi girai di spalle e mi buttai nuovamente sul letto, ignorando tutti i suoi tentativi di richiamare la mia attenzione.

Avrei voluto arrabbiarmi ancora con mio padre, andando avanti a sbraitare se necessario, ma non avevo più la forza per farlo e in fondo al mio cuore sapevo che non sarebbe servito a niente; mio padre non avrebbe mai liberato David per me, lo aveva detto lui stesso.

Non mi riconoscevo più, la speranza che avevo rinfacciato a Dave di non avere mancava anche a me…

Non appena mio padre uscì dalla stanza, mi rannicchiai stringendomi le ginocchia con le braccia e, senza rendermene conto, finii pian piano per addormentarmi.

 

Fu un suono ovattato e confuso a svegliarmi, ci misi un po’ a realizzare che qualcuno stava bussando alla mia porta.

-Vattene via papà.- Dissi automaticamente girandomi dall’altro lato.

-Nemmeno io posso entrare?- Mi chiese dolce una voce famigliare.

Mi girai verso la piccola figura esile nella penombra e sgranai di poco gli occhi. –Vic? Che ci fai qui?-

-Ho saputo di David.- Sospirò sedendosi sul mio letto. –Mi ha avvisata Kimberly.- Anticipò subito la mia domanda.

-Cosa…?- Mi tirai su e mi sfregai gli occhi. –Loro lo sanno?- Domandai con un filo di voce.

-Sì.- Rispose lei tranquilla, ma la conoscevo abbastanza bene da capire che era tutta una facciata. –Hanno le loro fonti, sono venuti a saperlo.- Parlò piano, come se fosse stata consapevole del fatto che un rumore troppo forte avrebbe ucciso i miei pochi neuroni rimasti.

Le sue parole arrivarono comunque distanti, le sentii a malapena.

-Quel bastardo di Mark…l’ha detto a mio padre…- Digrignai furiosa, ricominciando a singhiozzare.

Si alzò dal letto e accese la luce della mia scrivania che mi ferì gli occhi.

-Sai…ho conosciuto David tre anni fa ad una festa…-

Quella sua confessione mi fece alzare lo sguardo interessata. Aveva lo sguardo fisso in un punto indefinito, come se stesse rivedendo la scena davanti ai suoi occhi…

 

 

Vicky’s Pov

 

Non era semplice tirare di nuovo fuori il mio passato, ma speravo di infondere un po’ di forza ad Allison raccontandole della mia storia. Avevo fatto uno sbaglio rinunciando a Kevin, non volevo che lei facesse lo stesso mio errore per colpa dei suoi genitori.

-Mi è subito piaciuto, sono rimasta completamente ammaliata da lui.- Sorrisi al ricordo, mentre con la mente tornavo a quella sera.

-Lui era così…beh lo sai.- Ridacchiai. –Bello, intelligente, sicuro di sé…quando ero con lui, mi sentivo…più forte, più sicura. Era come se riuscisse ad infondere in me la sua sicurezza.- Camminai lentamente accanto alla libreria esaminando con finto interesse i titoli dei libri. –Ero una sciocca ragazzina ingenua completamente stregata da lui. Lo guardavo con occhi…luminosi ogni volta, ti sembrerà stupido, ma lo consideravo quasi come una divinità, era troppo bello per essere vero.- Ricordavo ancora tutto alla perfezione. La prima volta che lo avevo visto ero rimasta a fissarlo incantata per almeno mezz’ora.

-Lo assecondavo su tutto, qualsiasi suo piccolo capriccio era un ordine per me, mi comportavo da fidanzatina appiccicosa con lui.- Assottigliai gli occhi mentre provai un leggero moto di vergogna per la mia stupidità.

-Mi illudevo di essere la sua ragazza, ma per lui ero solo una come tante, una con cui uscire e con cui passare le notti…- Mi girai a guardarla a la vidi sobbalzare alle mie parole. Mi dispiaceva parlarle di quello che avevo passato con Dave, non doveva essere affatto piacevole per lei lo sapevo bene, ma volevo che conoscesse tutta la storia. Eravamo amiche, meritava di conoscerla.

-Il mio constante stargli appiccicata non andava molto a genio ad una persona.- Incurvai le labbra in un sorriso pensando che adesso quella persona era una dei miei migliori amici.

-La sua antipatia era reciproca, non mi piaceva l’idea che lei conoscesse Dave meglio di me.- Non ebbi il tempo di dire il nome, lei l’aveva già intuito.

-Kimberly…- Mormorò sovrappensiero.

-Già.- Abbozzai un sorriso. –Lei mi definiva un PK, ovvero un “Patetico Koala”.- Risi. Quello era ancora il mio soprannome, Kim mi chiamava spesso così, ormai si era abituata.

-Diceva che ero un’illusa e che presto Dave si sarebbe stufato di avermi sempre appresso come un Koala.-

Ripresi a camminare per la stanza, incapace di stare ferma per più di due secondi nello stesso punto.

-Aveva ragione e lo sapevo pure io. Eppure mi ostinavo comunque a non voler vedere l’evidenza, credevo che parlasse così solo per gelosia.-

Mi girai di nuovo a guardarla e la vidi in silenzio in attesa di sentire il resto.

-Un giorno, poco prima del suo compleanno, avevo deciso di uscire prima da scuola per andare a comprargli un regalo…- Arrivava la parte più difficile, ma anche la più buffa in un certo senso. –Entrata in un negozio mi innamorai a vista di una maglietta che avevo visto indosso ad un manichino. La commessa mi disse che ne era rimasta solo una e mi indicò il reparto in cui avrei potuto trovarla…- Sorrisi rivedendomi la scena davanti. –La trovai, ma nello stesso momento in cui la presi io da un lato, dall’altro qualcun altro la tirò verso di sé.-

 

-Scusami…l’ho vista prima io.- Dissi sfoggiando un sorriso che in realtà voleva dire “molla la presa o ti lincio con un trinciapollo idiota”.

-Non direi, visto che io l’avevo notata già dalla vetrina.- Mi rispose con una fotocopia del mio sorriso stampata in faccia un ragazzo sbucato dal nulla.

Sbuffai muovendomi nervosa sul posto. Avrei avuto quella maglietta a tutti i costi, era perfetta per Dave! –Mi dispiace guarda, ma questa maglietta volevo regalarla al mio ragazzo, è il suo compleanno.- Cercai di ammorbidire il tono di voce per farlo impietosire, ma lui sembrava avere la sensibilità di un gibbone.

-Dispiace a me, ma al tuo ragazzo dovrai regalare qualcos’altro perché questa maglietta è un regalo perfetto per il mio migliore amico.- Ribatté con un tono di voce insopportabilmente zuccheroso, tirando pian piano verso di sé l’indumento.

Io lo strattonai con molta meno discrezione verso di me. –Il tuo migliore amico ti scuserà se non gli farai un regalo, ne sono certa.- Socchiusi gli occhi irritata vedendo che non mollava la presa.

-Non credo, è molto irascibile. Sono sicuro che il tuo ragazzo è un tipo più comprensivo, apprezzerà la tua compagnia per il suo compleanno.- Parlava con un tono di voce così sarcastico che mi faceva venir voglia di prenderlo a schiaffi.

-Ho esaurito le buone maniere, molla la presa.- Dissi fra i denti.

-Quelle erano le tue buone maniere? Non ci siamo carina, non sai proprio cosa sia l’educazione.- Ma mi stava sfottendo o era serio? –Comunque temo che dovrai mollare tu la presa.- Finalmente il suo odioso sorrisetto si spense e lasciò posto ad una smorfia seccata.

-Scordatelo.-

Andammo avanti così per almeno venti minuti, lui arrivò addirittura ad elencare i pregi del tessuto della maglietta, facendo un discorso senza senso sulle cuciture che lo stilista aveva fatto mettere apposta. Che era un tipo bizzarro l’avevo capito subito, ma tutto sommato non potevo fare a meno di pensare che fosse carino.

Quando gli dissi che non conoscevo lo stilista, fece una strana espressione buffa che mi divertì. Era strano che un ragazzo si intendesse più di me di moda.

Dalla maglietta cambiò discorso, arrivò a farmi una biografia dettagliata sul “creatore” di essa e alla fine la commessa ci venne ad informare che doveva chiudere per la pausa pranzo.

Nessuno dei due la comprò, alla fine arrivammo al compromesso che l’avremmo lasciata al primo fortunato che l’avrebbe trovata.

 

-Ovviamente lui barò.- Ridacchiai osservando la faccia perplessa della mia amica. –Il giorno della festa di compleanno di Dave, lui si presentò proprio con quella maglietta come regalo.- Lily si lasciò scappare un risolino divertita e io sospirai di sollievo nel vederla un po’ più tranquilla.

-Fummo entrambi sorpresi di quell’incontro e capimmo solo dopo un po’ che quel regalo che volevamo comprare sarebbe stato per la stessa persona.-

Indietreggiai e mi sedetti sul letto vicino a lei. –Litigammo per un bel po’, sempre per via di quella maglietta che lui aveva comprato slealmente.- Risi. –Poi, così dal nulla, mi chiese di uscire.- Arrossii ripensando a quel momento. –Inizialmente feci la finta offesa per via di tutta quella situazione, ma poi risposi di sì. Pensavo che uscendo con lui David si sarebbe ingelosito, invece…-

 

 

-Ma sei sicuro che per te va bene?- Kevin girava per la stanza peggio di un leone in gabbia, sembrava non riuscisse proprio a stare fermo.

Mi sporsi un pochino di più per spiare meglio la scena, sperando ardentemente che a nessuno dei due venisse in mente di spalancare bene la porta della loro stanza.

Kevin mi aveva detto di aspettarlo fuori, ma io non avevo resistito ed ero voluta entrare a tutti i costi a vedere che doveva prendere di così urgente in camera sua.

-Ti ho già detto di sì Kev! Escici pure, così me la togli pure di dosso, è più appiccicosa della colla…!- Fu la risposta di quello che avevo considerato il mio ragazzo fino a quel momento…

Ci rimasi malissimo, piansi per un bel po’, ma uscire con Kevin nei giorni successivi mi fece bene…mi fece molto bene.

 

 

-Lui era così…dolce con me, mi faceva sentire importante, mi faceva ridere. È stato il primo ragazzo di cui mi sono innamorata…e anche l’unico.- Confessai abbassando la testa, forse anche per celare quelle piccole lacrime nascoste nella punta degli occhi.

-Sapevi che cosa…facevano?- Mi chiese d’un tratto, forse per distrarmi.

-Sì, ma non mi rendevo conto della gravità della cosa. Mi sentivo importante, superiore, mi sentivo forte ad uscire con loro.  Ero molto sciocca.- Sospirai vergognandomi di quella confessione.

-Poi cos’è successo?- Chiese lentamente, ma si vedeva che stava trattenendo a stento la sua curiosità.

-Feci l’errore più grande della mia vita, lo presentai ai miei genitori. Inizialmente andò tutto bene, loro lo accolsero benissimo. Poi…- Mi alzai di scatto dal letto. –Un giorno mio zio fu aggredito da un gruppo di malviventi e mio padre lo accompagnò in centrale per denunciare il fatto.- Allison si irrigidì, aveva già capito il resto.

-Gli diedero un fascicolo, dove erano presenti alcune segnalazioni…- Stavo male a parlarne, iniziava seriamente a mancarmi l’aria. –E riconobbe Kevin.-

Chiusi gli occhi e feci un respiro profondo. –Inutile dire che si arrabbiò e mi vietò categoricamente di vederlo…disse che lo avrebbe denunciato alla polizia per molestie se lo avesse visto ancora con me.-

Una lacrima scivolò lenta sul viso, non sarei mai riuscita a cancellare dai miei ricordi il volto sofferente di Kevin…

-Vic…- Mormorò lei avvicinandosi.

-Il resto puoi immaginarlo da sola…decisi di non vederlo più. Per sapere come stava e avere notizie di lui chiedevo a Kimberly, l’unica con cui mantenni i contatti inizialmente, nemmeno David voleva più sentirmi.-

Mi asciugai le lacrime che nel frattempo avevano già raggiunto la bocca rendendola salata. –Con David ripresi i contatti qualche mese dopo, grazie all’aiuto di Kimberly. Eravamo comunque rimasti amici e mi dispiaceva che lui ce l’avesse con me.

Era sempre piuttosto freddo nei miei confronti però, così smisi di farmi sentire poiché il suo atteggiamento non faceva che farmi stare ancora più male per quello che avevo fatto a Kevin…-

Tamburellai con le dita sulla scrivania di Allison. –Mi sono fatta sentire solo per dirgli di non farti soffrire.- Ridacchiai. –Sapevo che eri stata rapita quel giorno. Parlando con Kimberly avevo scoperto che Dave aveva avuto a che fare con la figlia del capo della polizia. Inizialmente ero parecchio preoccupata, ma poi mi sono calmata quando mi ha detto che ti aveva liberata. Sapevo che né David né tantomeno…Kevin…avrebbero mai potuto far del male ad una ragazza innocente. Non ero sicura degli altri, ma di loro sì.- Li conoscevo bene. Kevin era buono e gentile, non avrebbe mai potuto fare del male ad una ragazza. Per quanto riguardava David…inizialmente avevo temuto che Lily potesse farlo incazzare –visto il suo carattere irascibile- con il suo caratterino, ma non sarebbe mai comunque arrivato ad alzare le mani su di lei.

-Ecco…questa è la mia storia.- Aggiunsi dopo qualche secondo di silenzio per spezzare la tensione.

-Mi dispiace davvero Vì, io non...non lo sapevo.- Mi abbracciò e io ricambiai il gesto intenerita.

-Non è colpa tua. L’errore è stato mio Lily…e tu non devi assolutamente sbagliare come me.-

-Vicky io lo amo…- Mi disse senza sciogliere l’abbraccio. La capivo. Dio se la capivo, chi meglio di me poteva capirla?

-Ma non so cosa fare…- Sembrava che qualcuno la stesse strozzando, la sua voce faceva fatica ad uscire.

-Lily tu sei l’unica che può fare qualcosa, sei o non sei la figlia di un poliziotto?-

-Sì, ma…mio padre non mi ascolta..- Piagnucolò disperata. Non la riconoscevo, quella non era la mia cara amica Lily.

-Lily…- Sospirai. –Se lui non ti ascolta, devi farti ascoltare…- Risposi decisa.

Meditò per un po’ sulle mie parole, poi sciolse lentamente l’abbraccio.

-Pensaci Lily.- Fu l’unica cosa che dissi sforzandomi di sorridere.

Lei annuì. –Grazie Vic.-

Avrebbe capito. E sapevo che sarebbe riuscita nel suo intento.

 

 

David’s pov

 

Faceva freddo, ma non era quello il motivo che spingeva ogni singola parte del mio corpo a tremare.

Tremavo come quando ero piccolo. Come quando andavo alle elementari e dovevo essere interrogato. Tremavo come quando avevo paura di prendere un brutto voto, pensando che se fosse successo i miei genitori non mi avrebbero voluto più bene. Quanto ero patetico. Credevo davvero che l’atteggiamento di Lois e Greg sarebbe potuto cambiare se fossi stato un bravo bambino. Tutte cazzate, non era mai cambiato niente.

Avevo smesso di sperarci già dalla terza elementare, non serviva a niente prendere voti alti se il massimo della soddisfazione che potevo avere era un “Bravo” mormorato appena con sufficienza da quella che consideravo mia madre. Non una carezza, non un abbraccio, non un sorriso dolce. Solo sorrisi di convenienza.

Feci un respiro profondo, tirandomi su bene la zip della felpa, come se quello fosse bastato a scaldarmi in quella specie di cella frigorifera.

Non potevo fare a meno di ripensare alle parole di Allison…La mia piccola Allison. Era una ragazza, era così piccola e indifesa…eppure in quel momento era stata più forte di me, sembrava riuscisse a sostenere il peso del mondo sulle sue piccole spalle.

La mia speranza. Mi aveva accusato di aver perso la speranza. Come era successo, quando era successo? Quando avevo iniziato a pensare che sperare fosse completamente inutile? Forse da sempre. Non ero stato cresciuto con i film della Disney, non avevo mai creduto a stronzate come “I sogni son desideri”. Ne avevo tanti di sogni da bambino, eppure nessuno di quelli si era avverato.

Forse era dalla mia infanzia che dovevo partire per capire che fine avesse fatto la mia speranza. Chi aveva rubato la speranza a quel bambino biondo che guardava da solo film horror in televisione la sera tardi, mentre i suoi genitori erano fuori a divertirsi? Beh, chiunque fosse stato la rivolevo indietro. Volevo tornare ad illudermi, perché sì, la speranza era solo illusione, ma una dolce illusione. E se dovevo passare la notte in quella cella, tanto valeva illudersi che ne sarei uscito presto.

Sorrisi giochicchiando di nuovo con la zip; forse non riuscivo a sperare come tutti i ragazzi cresciuti in modo diverso, ma se non altro avevo di nuovo riacquistato fiducia nelle persone. In tre persone; Kevin, Kim e lei. Mi fidavo di lei. E quello mi aiutò parecchio nel ricominciare a sperare.

 

 

 

*To be continued…*

 

Hola! Appena finito di studiare spagnolo, si vede, neh?? xD La sto seriamente odiando come lingua per colpa della mia prof -.-

Vi chiedo immensamente scusa per il ritardo, avrei dovuto postare ieri ma sono cretina e mi riduco sempre il giorno prima a fare le cose, così ieri mi son ritrovata con 89 pagine di filosofia, 15 schede di chimica e matematica da studiare -.- Da spararsi…xD

Ma tralasciando questo, che ve ne pare del capitolo??

Lo so, lo so…è pietoso >.< e non lo dico per farmi compatire, lo dico perché lo penso davvero…lo scorso mi piaceva di più, questo mi delude…

Avrei voluto descrivere in modo diverso la storia di Vic, mi sembra di non averla resa bene =( A voi come sembra? Presto ci sarà anche il pov di Angie comunque e lì conoscerete meglio anche lei e il suo rapporto con Kevin ;) Mi rendo conto di averla messa un po’ in secondo piano con questa storia…ma Vic qua era più…opportuna diciamo a consolare Allie xP

Non l’ho scritto all’inizio, ma penso si sia capito: quello scritto in corsivo è il passato. Anche nello scorso capitolo c’era un pezzo così ed era un pov del padre di Allie (:

Poi…credo di aver detto tutto…ah no! Reazione di Allison? xD È stato molto sdolcinato quel pezzo lo so…ma mi sembrava giusto renderlo così, era un momento delicato >.< Spero non vi abbia dato fastidio l’eccessiva sdolcinatezza, io per prima sono contro la troppa zuccherosità nelle storie :P

Ultima cosa:

Ci tengo a ringraziare tutte le meravigliose (22!!!!*___* Non ci credo, non ci credo, mi state facendo collassare dalla gioia**) persone che hanno recensito lo scorso capitolo.

È banale un semplice grazie lo so, ma non so in che altro modo esprimervi la mia immensa gratitudine** Siete UNICHE, grazie davvero =D

 

Ringrazio anche Sabry87, Aislinn_05, lilyjuve, charlie_4ever e sono_io per aver votato i personaggi di questa storia al nuovo concorso organizzato da efp^_^ Ho letto tutti i vostri giudizi (e li ho fatti leggere anche a mio fratello per vantarmi, dato che non ci credeva xP) e non scherzo quando dico che ho saltellato per mezz’ora per la stanza dalla gioia** Non ho mai pensato che i miei personaggi potessero piacere così tanto** GRAZIE di cuore :D

 

Ok, ora ho davvero finito con tutto, ma era d’obbligo ringraziarvi, è la parte più importante per me =)

Un bacione grandissimissimo, al prossimo capitolo, Bec ;D

 

Detto questo, vi ricordo:

-Il blog, dove ho già postato le schede dei personaggi e l’inizio del capitolo 22 ;)

 

-Il FORUM che alcune mie amiche fantastiche hanno creato per la mia storia e dove posterò l’inizio del cap 22 più qualche altro spoiler :D

Iscriversi a forum community è semplicissimo; mi farebbe davvero piacere chiacchierare un po’ con voi lì! Oltretutto se state scrivendo qualcosa anche voi, potrete pubblicizzarlo^^

Dimenticavo, per essere abilitati alle sezioni protette bisogna presentarsi nella sezione Welcome =)

 

-Il primo capitolo alternativo della storia, scritto dal pov di Dave

 

-La mia storia Tra l'odio e l'amore c'e la distanza di un bacio che fa schifo, come ogni cosa scritta da me del resto ù_ù

 

 

*Spoilerino sul prossimo capitolo*

 

Allison’s pov: -Ti prego.- Dissi d’istinto senza pensarci. –Fallo per me, se davvero mi ami.- Per un attimo la sicurezza di quell’ultima frase vacillò.

E se lui non mi amasse? E se a lui non importasse più niente di me?

 

David’s pov: -Devi raccontare dei Woldrich alla polizia, Dave.-

La guardai come se avesse perso qualche rotella. –Non mi crederebbero mai.-

-Il padre di Allison sì.- Insistette testarda.

Inarcai un sopracciglio stranito. -Figurati, mi odia. Il suo unico desiderio è vedermi alla ghigliottina e mi va bene che questa non è una prigione del ‘700.-

 

 

*Risposte recensioni*

 

 

cussolettapink: Ciao!!! Eh sì, purtroppo l’hanno preso alla fine =( Non potevano andare avanti a vedersi senza che qualcuno lo scoprisse >.<

Hai ragione, il fatto che abbia chiesto di Allison alla fine è stato molto dolce ;)

Qui c’è stata la reazione di Allie e altri pensieri di Dave non troppo felici…=( Spero che questo capitolo non ti abbia delusa :P

Un bacione, grazie mille per la recensione, Bec

 

 

sbrodolina: Ciao carissima!!! Purtroppo alla fine il pezzo più triste della storia è arrivato =( Mi dispiace davvero di averti rattristata con lo scorso capitolo…>.<

Questo mi sembra ancora più triste, ma alla fine qualcosa di positivo c’è: il discorso di Vicky servirà a far venire in mente qualche idea ad Allie ;)

Sono contenta che il padre di Allie non ti stia antipatico =) Pensa che è diventato quasi uno dei miei personaggi preferiti xD Hai proprio ragione, alla fine è solo un padre preoccupato per la figlia, ma vedrai che Allison riuscirà a farsi ascoltare

La frase finale di Dave ha commosso anche me mentre scrivevo, mi è uscita così di getto…ero talmente immedesimata nei pensieri di Dave che ho provato anche ad immaginare il suo ultimo desiderio :P Mi fa piacere che ti sia piaciuto, ogni volta che scrivo dal suo pov sono sempre in crisi perché penso di non essere brava a scrivere un punto di vista maschile xP

Sicuramente scriverò un seguito tranquilla** Parlerà sempre di Dave ed Allie =)

Tu ringrazi me per aver scritto, ma se io riesco a scrivere è anche grazie a recensioni stupende come la tua*_* I tuoi complimenti mi danno tantissima carica per riuscire a scrivere, quindi sono io che devo ringraziare te :D

Un bacione immenso, spero che il capitolo ti sia piaciuto, Bec

 

 

__piccola_stella_senza_cielo__: Ciao cara!!! :D Purtroppo alla fine Dave è finito in prigione sì =( Non avercela con il padre di Allison, alla fine ha fatto solo il suo dovere…Vedrai che Allie riuscirà a farlo ragionare ;)

Ci hai proprio azzeccato su chi la farà pagare a Mark ;) Avrà la sua bella lezioncina =P

In questo capitolo le cose sono peggiorate ulteriormente, ma nel prossimo qualcosa si smuoverà ;D

Sono davvero contentissima che lo scorso cap ti sia piaciuto, spero che anche questo non ti abbia delusa >.<

Un bacione grande, Bec

 

 

lallina_2: Ciao cara!!! :D Alla fine Dave purtroppo è stato preso sì…>.< la loro storia non poteva andare avanti ancora per molto senza essere scoperta =(

Uhh, che bella The reason** È in assoluto una delle mie canzoni preferite^^ Le parole sono perfette per la situazione di Dave xD

Spero tu non abbia allagato la casa con questo capitolo xP è un po’ triste, ma nel prossimo già qualcosa si smuoverà ;)

Certo che puoi chiamarmi Bec comunque :D Mi fa piacere^^

Un bacione grande, al prossimo capitolo, Bec

 

 

Sabry87: Ciao tesoro!!! :D Sisi, a Pasqua è andato tutto bene grazie e a te? :)

Ti ringrazio davvero sia per i complimenti, che per il tuo voto che mi ha fatto sul serio commuovere** Sono contenta che i personaggi della mia storia ti piacciano così tanto, è una grandissima soddisfazione^^

Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, un bacione grande, Bec

 

 

 

Emily Doyle: Ciao cara!!!^^ Mmm…deduco che il fatto che Dave sia stato preso non ti abbia fatto molto piacere :P Vedrai che già dal prossimo qualcosa si smuoverà ;)

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, un bacione grande, Bec

 

 

lc00: Ciao Livia!!! :D Mi ha fatto davvero piacerissimo leggere la tua recensione^^

Ti ringrazio davvero tantissimo per tutti i tuoi complimenti, sono contenta che i miei personaggi ti piacciano così tanto :D

Kevin è un personaggio un po’ particolare =P Inizialmente doveva avere un ruolo un po’ più marginale, ma scrivere di lui mi diverte quindi l’ho inserito in più pezzi =)

La storia ora si è complicata un bel po’ sì >.< purtroppo la storia fra Dave ed Allie non poteva restare segreta in eterno…=(

Ti dirò, anche io sono una fan sfegatata del lieto fine, quindi non credo che riuscirei a far accadere qualcosa di veramente brutto ai miei personaggi ;)

Tu ringrazi me per aver scritto la storia, io non posso non ringraziare te per avermi recensita :D Ogni volta leggere le parole delle vostre recensioni mi aiuta tantissimo, quindi se la storia esiste è merito solo di chi legge =)

Grazie mille ancora per i complimenti, un bacione grande, Bec

 

 

laurA_: Ciao carissima!!!^^ Mi ha riempito davvero di gioia trovare una tua recensione, ti ringrazio per questa graditissima sorpresa :D

Nemmeno io avrei mai pensato di piangere davanti un computer…ma da quando ho iniziato a leggere le recensioni e i commenti in forum mi sto commuovendo praticamente ogni due secondi :P

Ma, a parte questo, sono davvero felicissima che lo scorso capitolo ti sia piaciuto così tanto*_*

L’ultimo desiderio di Dave ha fatto commuovere anche me mentre scrivevo… Mi ero immedesimata così bene in lui che mi son sentita male come il personaggio :P

Per quanto riguarda il padre di Allison…vedrai poi cosa farà per sua figlia ;)

Grazie davvero per i tuoi complimenti, sei sempre gentilissima =)

Un bacione grande, spero che anche questo cap ti sia piaciuto, Bec

 

 

Alexis_edina: Ciao cara!!! =) Eh già…alla fine purtroppo è successo, Dave è stato preso =( Era inevitabile dopotutto, la loro storia non poteva restare a lungo segreta >.<

Sono contenta che le reazioni di Dave e del padre di Allison ti siano piaciute :D Non sono esperta di cose “poliziesche”, credevo che l’interrogatorio di Harrison non risultasse credibile xP

Mark la pagherà sì, non la passerà liscia, sono piuttosto cattivella quando voglio xD

Ti ringrazio tantissimo per i complimenti, un bacione grande, Bec

 

ice_princess: Ciao!!! :D Ti ringrazio tantissimo per i complimenti, sono contentissima che lo scorso capitolo ti sia piaciuto^^

Mark è uno stronzo sì >.< ma la pagherà, so essere piuttosto cattivella quando voglio xP

Un bacione grande, grazie mille per la recensione, Bec

 

 

lucyette: Ciao cara!!! :D Mi fa davvero piacerissimo che lo scorso capitolo non ti abbia delusa^^ Era triste sì…ma purtroppo era inevitabile che la loro storia fosse scoperta =(

Mark la pagherà cara sì ;) So essere abbastanza cattivella quando voglio =)

Un bacione grande, grazie mille per i complimenti e per la recensione, Bec

 

 

_Chiaraa: Ciao Chiara!!! :D Non ti preoccupare assolutamente per gli scorsi capitoli, ti capisco benissimo per quanto riguarda la scuola guarda =( Non vedo l’ora che arrivino le vacanza estive ;P

Il capitolo 18 è stato abbastanza traumatico sì xD Più che altro perché sono piuttosto imbranata nel descrivere certe scene….xP Sono davvero contenta che ti sia piaciuto lo stesso però**

La scena di Kevin e Kim è stata abbastanza comica in effetti! Sono uno più scemo dell’altro quei due xD

Kim è ancora innamorata, ma piano piano sta accettando la cosa, soprattutto sta accettando la presenza di Allison nella vita di Dave.

Mark rischia di essere preso a padellate e sassate da molte xD è proprio odioso sì, sono riuscita nel mio intento di renderlo antipatico se non altro :P

Mi fa piacere che la reazione di Dave non ti abbia delusa** Non volevo renderlo troppo spavaldo, avere paura era normale, ma nemmeno troppo intimorito =P

Grazie mille davvero per i complimenti, un bacione grandissimo, Bec

 

 

lilyjuve: Ciao carissima!!!^^ Purtroppo siamo quasi alla fine sì =( Era inevitabile che la loro storia venisse scoperta…ma non perdere la speranza per il lieto fine, non sono così cattiva da far capitare qualcosa di irreparabile ai miei personaggi :P

L’incontro con Allison c’è stato in questo capitolo e rileggendolo adesso mi sembra un po’ banale e scontato >.<

Da una parte mi dispiace di averti fatto intristire, dall’altra sono contenta perché come hai detto tu significa che per una volta sono riuscita a far provare qualcosa e questa è una grandissima soddisfazione per me^^

Mi fa piacerissimo comunque che le reazioni di Dave e di suo padre ti abbiano convinto** Come hai detto tu, la reazione di Harrison è stata quella di un padre preoccupato…ho cercato di immedesimarmi in lui con il suo pov e sono felice di esserci riuscita =)

Mi dispiace davvero tantissimo per l’amico del tuo ragazzo, come ti ho già detto su fb, spero possa essere dimesso presto…

Ti ringrazio infinitamente per la tua meravigliosa recensione e per la tua preferenza al concorso; per me è stato un onore essere votata da te, grazie**

Un bacione grandissimo, Bec

 

 

Punk936: Ciao carissima!!!^^ Sono contentissima di essere riuscita a comunicare qualcosa con lo scorso capitolo** Per me è importante riuscire a trasmettere le emozioni dei protagonisti a chi legge, quindi il tuo complimento mi ha fatto gongolare di gioia per mezz’ora, grazie^^

Mi fa piacere che tu capisca il comportamento del padre di Allison…ora come ora si sta solo comportando da padre =) Vedrai che più avanti riuscirà a farsi perdonare per quello che ha fatto a Dave ;)

È stato difficile immedesimarsi in lui per i suoi pov, spero di essere riuscita comunque a combinare qualcosa di buono :P

Sono contenta che la reazione di Dave ti sia sembrata credibile** È stato molto difficile da scrivere quel pezzo; non essendomi mai trovata in una situazione del genere (per fortuna xD) non è stato semplice immaginarsela…poi io avrei reagito esattamente come hai detto tu, ma lui è un ragazzo…orgoglioso e testardo, quindi doveva per forza reagire in modo diverso xP Da figo della situazione, nonostante la paura…xD

Mark avrà quello che si merita sì ;) Anche io sono un po’ sadichetta a volte, specie con i personaggi che non sono nelle mie grazie xD

In questo cap c’è stato l’incontro tra i due…come ti è sembrato??** Spero ti sia piaciuto (:

Grazie mille per la recensione, un bacione grandissimo, Bec

 

 

silvietta_in love 4ever: Ciao tesoro!!! =D Mi dispiace tantissimo per lo scorso capitolo, ma purtroppo alla fine la loro storia non poteva continuare ad essere segreta in eterno >.<

In questo capitolo c’è stato l’incontro fra i due…mi è venuto un po’ sdolcinato forse :P Come ti è sembrato? =)

Tranquilla che già dal prossimo cap le cose si smuoveranno ;)

Un mega bacione cara, grazie mille per i complimenti, Bec

 

 

piccolinainnamora: Ciao carissima!!! :D Ti sostengo pienamente per quanto riguarda Mark…sto seriamente progettando di farlo fuori con le mie mani, a costo di creare il mio personaggio nella storia che lo prenda a mazzate xD

Hai proprio ragione è uno stronzo, non gli va proprio giù il fatto di essere stato lasciato da lei…vedrai poi nel prossimo come andranno le cose ;) Credo stimerete un bel po’ Kevin =P

Mi fa piacere che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, spero che anche questo non sia stato da meno =)

Grazie mille per la recensione, un bacione grandissimo, al prossimo capitolo, Bec

 

 

Bella_kristen: Ciao carissima!!! =D Certo che puoi chiamarmi Bec, mi fa piacere^^

Il complimento che mi rende più felice in assoluto è quando mi dicono che riesco a trasmettere qualcosa a chi legge** Per me è importantissimo che chi legge riesca ad immedesimarsi, quindi ti ringrazio davvero infinitamente per le tue parole^^

Quando ho scritto l’ultima frase del capitolo pronunciata da Dave mi sono commossa anche io se devo essere sincera :P Ero immedesimata al massimo nel personaggio xD

Come ti è sembrato in questo capitolo??Ha reagito così all’inizio perché non voleva che lei soffrisse, invece ha peggiorato la situazione e basta ù_ù

Il padre di Allison ha reagito proprio da padre e sono contenta di sapere che la sua reazione ti sia sembrata credibile** Ti dirò poi, sta diventando a tutti gli effetti uno dei miei personaggi preferiti :P Spero che possa piacere così tanto anche a voi come personaggio nel momento in cui Allison riuscirà a parlarci seriamente ;P

Mark è uno stronzo sì -.- Lui può tranquillamente essere preso a mazzate per quel che mi riguarda xD Avrà quel che si merita sì, nel prossimo capitolo ;)

La storia è quasi finita sì e ho in programma di scrivere un seguito, ma non so se a tutti farebbe piacere come cosa…xP

Grazie ancora per le tue parole meravigliose, un bacione grandissimo, Bec

 

 

selena_14: Ciao!!! =D Purtroppo alla fine Dave è stato preso sì =( Sono contenta che la sua reazione da figo della situazione –nonostante la paura xD- ti sia piaciuta :D

Il padre è stato odioso sì, ma l’ha fatto perché vuole proteggere la figlia…vedrai che Allison riuscirà a sistemare le cose, già nel prossimo qualcosa si smuoverà ;)

Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto ;D Un bacione grande, grazie mille per la recensione, Bec

 

 

 

freyja: Ciao!!! :D Mi sono letta la tua recensione tutta d’un fiato e ho sorriso come una cretina alla fine xP Non sai quanto sono felice che la mia storia ti piaccia così tanto**  Nonostante l’evidente scemenza dei due protagonisti poi xD

Allison in effetti è stata stupida a lasciarsi baciare da lui…ha sottovalutato la gravità della cosa, non si è resa conto che se Mark li avesse visti, Dave avrebbe rischiato grosso...Se n’è resa conto troppo tardi e a spese di entrambi…in questo capitolo c’è stata la sua reazione, come ti è sembrata? Mi sembra sempre di non riuscire ad immedesimarmi bene nei personaggi >.<

La reazione di Dave ad esempio è stata un problema; fossi stata in lui avrei pianto a dirotto, ma lui è un ragazzo…molto orgoglioso oltretutto, quindi la reazione da figo nonostante la paura credo che ci stia :P Sono contenta che tu l’abbia trovata in linea con il suo personaggio, per me la coerenza dei personaggi è importantissima :D

Il padre di Allison potrà sembrare come ostacolo ora come ora…ma vedrai che Allison riuscirà a farsi ascoltare ;) mi è piaciuta molto la tua frase su Dave, alla fine lui è solo stato cresciuto dalle persone sbagliate…e il discorso di Allie a suo padre sarà proprio su questo =)

Ti ringrazio davvero infinitamente per tutti i tuoi meravigliosi complimenti e per aver inserito la storia tra le preferite**

Un bacione grande, Bec

 

 

Panna_: Beaaaaaaaaa!!!! È d’obbligo il solito grido di battaglia come saluto! xD

Innanzitutto non voglio più sentirti dire che la tua recensione è scrausa -.- né voglio sentirti chiedere scusa se non riesci a recensire qualche capitolo…1 non sei obbligata 2 ci sono tantissime altre cose più importanti da fare e 3 le tue meravigliose recensioni valgono per 10*_*

Detto questo, passiamo alla…storia…Mi dispiace tantissimo di non essere riuscita ad aggiornarla ieri e di aver rimandato il vostro discorso mattutino del giovedì >.< Come ho già detto son cretina e mi sono ridotta all’ultimo con i compiti…-.-

L’arresto di Dave ha fatto commuovere anche me…ero talmente immedesimata nel personaggio** Tra l’altro avevo il timore di non riuscire ad esprimere bene le sue emozioni: io sarei scappata lo stesso piangendo, ma lui è un ragazzo…quindi la reazione da figo ci stava…credo xD

I due broccoli per eccellenza in questo capitolo si sono incontrati** Cosa ne pensi della loro reazione? Della broccola? Il broccolo ha sbagliato ad essere così freddo e distaccato? Attendo in religioso silenzio un tuo giudizio**

Ok…quando leggo queste recensioni però non posso non commuovermi sul serio*_* Tutti i tuoi complimenti sulla scrittura mi stanno facendo allagare la tastiera che implora pietà scrivendo su Word “basta!” xD Sono scema lo so…u.u Beh, quasi inizio a pensare che la mia storia sia bella…quasi :P

No seriamente, grazie per tutte le tue meravigliose parole, per una paranoica e noiosa come me sono un toccasana (ahahahah, sono stata contagiata da te, uso pure io i termini di mia nonna xD)

Mark moriràààà!!! Uahahahah…no scherzavo, Mark vivrà purtroppo…ma in condizioni un po’ pietose visto come verrà conciato…u.u

Ti confesso che stavo seriamente iniziando a pensare di averla inserita troppo poco Allie nello scorso capitolo >.< Stavo per andare a controllare, ma leggendo quello che hai scritto dopo mi sono tranquillizzata xD Comunque…la spada di Obi-1-Kenobi appartiene alla mia famiglia da generazioni e generazioni…giammai ti permetterò di rubarla! xD

Tornando seria, mi fa piacere che anche la reazione del padre della broccola ti abbia convinto** Immedesimarsi in lui è stato difficilissimo, più che immedesimarsi in broccoli…:P La sua reazione credo sia stata quella di un padre…

Vedrai che Allison comunque riuscirà a farlo ragionare…Il potere dell’amore vince sempre!!! Muahahah! credo…forse…non dico come ;P

Bea non mi stancherò mai né di ringraziarti, né di dirti che io adoro le tue recensioni*_* E non protestare, altrimenti ti ritroverai la spada di Obi-1 sopra la testa…u.u (se non sbaglio la spada in questione era di Damocle…eh va beh, stravolgo il detto xD)

Un mega bacione tesoro, ti voglio bene, Bec

 

PS: Hai visto che c’è un omaggio al trinciapollo nel pov di Vicky?? ;D

 

 

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- Love Penalty di Trappy

- ♥ Our Secret Kiss ♥ di silvietta_in love 4ever

- L’unica fra tante di Emmetti

- Fiori d’arancio di Panna_

 

Ringrazio infine le 143 meravigliose persone che hanno inserito la storia fra le preferite (non commento neanche più, sono troppo contenta, grazie^^), le magnifiche 128 persone che l’hanno inserita tra le seguite (vi adoro, grazie^^), le mitiche 9 persone che l’hanno inserita fra quelle da ricordare e le 33 ragazze fantastiche che mi hanno fatto l’onore di aggiungermi ai loro autori preferiti, grazie*_*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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