Bombastic Love
Capitolo 3
Paure e rimpianti
-Tu?- chiese Vera, immobile come una statuina egiziana –Che
diavolo ci fai qui?
-No, no, no- un ragazzo dai capelli verdi fece segno di no con la testa
–Credo che tu abbia sbagliato, vorresti dire che ci fai TU qui- la
corresse.
-Già, Drew ha ragione, che ci fai
qui?- chiese una ragazza dai capelli rosa.
Vera si voltò verso Misty avendo
già in mente di dirle che si sarebbe auto licenziata ma pensò ai
soldi che non le sarebbero bastati.
-C’è qualcosa che non va?- le
chiese preoccupata Misty.
-No- mentì la castana –ASSOLUTAMENTE niente.
-Fantastico! Mettetevi a lavorare allora- la rossa indicò dei
tavoli –iniziate ad apparecchiare i tavoli, fra poco dovranno arrivare i
clienti.
Subito dopo arrivarono altri camerieri e iniziarono ad apparecchiare.
Dopo qualche secondo anche Drew e Brianna
iniziarono ad apparecchiare. Vera sospirò:queste giornate sarebbero
diventate davvero lunghe.
****
Una ragazza dai capelli e dagl’occhi blu camminava a stento sulla
spiaggia. Le sue gambe tremavano e non riuscivano a reggersi in piedi.
Dagl’occhi fuoriuscivano lacrime che bagnavano la sabbia e respirava
affannosamente.
-Non ce la faccio…sto…per svenire- mormorò con la
poca voce che le rimaneva.
Si poggiò su una palma che le stava accanto e si ricordò
quello accaduto pochi minuti fa.
“La ragazza dai capelli blu
si stava rimettendo il vestito aiutata da un giovane dai capelli castani.
-Domani,
Lucinda- disse semplicemente il ragazzo. La ragazza non capì, ma non
riusciva a chiedere spiegazioni a causa della debolezza. Guardò il letto
su cui era successo. Era bagnato, bagnato di sangue. Del suo sangue.
Poi
guardò le sue gambe e notò delle goccioline che scendevano. Erano
rosse e bianche.
-G…Gary…
-Anche domani,
pretendo che tu ritorni qui e lo rifacciamo, ma ancora più violento- le
ordinò.
Aveva paura,
tanta paura, ma Lucinda strinse i pugni e si fece coraggio.
-No- disse
gelida –Non voglio
-Come hai
detto?!- Gary incominciò ad arrabbiarsi.
-Io…io
non sono un giocattolo- detto questo si avviò verso la porta ma fu
bloccata da Gary che la sbatté brutalmente sul
muro e bloccandola.
-Non mi
darò pace finché non mi dirai di sì
-Altrimenti che
mi fai?- lo sfidò Lucinda, ma subito dopo se ne pentì amaramente.
Gary mise la sua mano sinistra sotto la sua maglietta
e incominciò a palpitarle violentemente il seno. Gemiti di dolore
provenivano dalla ragazza.
Le
tolse di nuovo la gonna e le mutandine e la penetrò un’altra
volta.
Oltre
al pene il ragazzo infilò nello stesso momento tre dita nella vagina
della ragazza mentre continuava a palpitarle sempre più forte il seno.
Un urlo di dolore provenne dalla bocca della ragazza.
-Allora
ti arrendi?- le bisbigliò in un orecchio.
-N…No
Un
quarto dito si infilò nella vagina.
-Ti
arrendi?
-……No……
Si
aggiunse anche un quinto. Lucinda sapeva che non ce la faceva più e
allora si arrese e lo disse con la poca voce che aveva e Gary
smise di penetrarla e tolse anche le cinque dita..
-Ottima
scelta, dolcezza- disse Gary con tono sensuale
leccando la guancia lacrimante della ragazza –e non parlarne con nessuno,
altrimenti…
-Va
bene…- lo interruppe. Non avrebbe sopportato il continuo della frase. Gary fece un ghigno”.
Lucinda scosse lievemente la testa
doveva cercare di eliminare dalla sua mente quell’orribile
scena. Aveva paura, non poteva fare niente per fermare quel pazzo di un ragazzo
che si era trovata. Aveva voglia di urlare, ma non riusciva. Ora la ragazza dai
capelli blu era più debole di quello che era prima. Riuscì a
malapena a sentire una voce in lontananza che la chiamava, ma riconobbe subito
chi stava parlando.
-Ciao Lulù- disse una voce
maschile. Era un ragazzo dai capelli di un misto fra il rosso e il castano.
-K…Kenny-
lo chiamò Lucinda, in quel momento aveva bisogno di aiuto.
Il ragazzo notò che la
ragazza non stava affatto bene ed aveva un aspetto tremendo, peggio di quando
aveva la febbre.
-Lucinda!- si
precipitò verso di lei e le tenne ferme le braccia per non farla cadere.
–Che ti è successo?
-Aiutami…- mormorò
semplicemente lei. Stava per svenire e si aggrappò di più a Kenny che la guardava preoccupato.
-Io…cosa posso fare?
-A…Acqua…Kenny…io…- Lucinda perse improvvisamente i
sensi e finì tra le braccia del ragazzo che arrossì al contato.
-L_Lucinda, io…-
guardò il cielo –non ho idea di cosa ti sia successo ma prometto
che ti aiuterò
Si guardò attorno e
notò un piccolo bar e Kenny si
incominciò a dirigere con la ragazza in braccio.
****
-Però mi piacerebbe
mettermi con Drew- sussurrò Brianna nell’orecchio di Vera mentre erano a prendere
le ordinazioni ai tavoli.
-Ah sì?- chiese
nervosamente Vera facendo un falso sorriso.
-Sì, sì…lui
è così perfetto. Anche se non so se ricambia i miei sentimenti-
poggiò l’altra un dito sul mento per pensare. Vera intanto
rifletteva su quello detto da Brianna guardando il
ragazzo dai capelli verdi che sorrideva ai clienti. Perfetto…
-Penso che oggi mi
dichiarerò- decise Brianna.
Vera sbarrò gli occhi.
–NO!
-Non dirmi che sei gelosa e che
sei ancora innamorata di lui?- la guardò male la rosea.
-No, no, no…è solo
che…ehm, insomma…se ti ama prima o poi si dichiarerà lui,
no?
-Aiutatemi!!!- un’improvvisa
voce fece sobbalzare la gente, Misty si
avvicinò alla porta.
Era un ragazzo dai capelli
castani-rossicci che portava una ragazza di conoscenza di Vera.
-Lucinda!!- urlarono Misty e Vera raggiungendola. I clienti e i camerieri si
avvicinarono alla scena.
-Chi sei? E cosa è successo
a Lucinda?- chiese Vera scuotendo il ragazzo.
-Sono Kenny,
un coordinatore e un suo amico d’infanzia. L’ho incontrata sulla
spiaggia e ho visto che si sentiva e mi ha chiesto aiuto e poi…
-Qualcuno è un dottore
qui?- chiese Misty ai clienti.
-Io- un signore piuttosto anziano si
avvicinò a Kenny e Lucinda –però
ho bisogno di una stanza in cui ci sia solo io.
-D’accordo-
accettarono,e Misty lo accompagnò mentre gli
altri rimasero lì.
Dopo aver fatto entrare Lucinda e
il dottore in una stanza la rossa prese il cellulare e decise di chiamare Ash.
****
Ash ed Angie erano seduti su una panchina mano nella mano.
-Ash?- lo chiamo
improvvisamente la ragazza dai capelli verdoni. –Ti posso chiedere una
cosa?
-Certo, chiedimi tutto quello che
vuoi
Angie lo
guardò con occhi tristi. –Mi ami davvero?
Ash la
guardò sorpreso. –Certo mi sembra ovvio. È per questo che
ci stiamo messi insieme. Ma perché me lo chiedi?
-Io credo che ti piaccia la tettona che mi ha insultato!- ammise lei.
-Misty?
-Come cazzo
si chiami quella.
Ash perse qualche
battito. Arrossì lievemente al solo pensiero di vedersi la ragazza dai
capelli arancio davanti a lui con aria sorridente.
-No Angie
io…amo te
-E allora dimostramelo!
Ash si
voltò verso di lei. –Dimostrartelo?
Angie si
avvicinò a lui. –Voglio fare l’amore con te- gli
sussurrò in un orecchio.
-C_COSA?!?
Driiiin…driiiin…
Ash lodò in
silenzio il telefono mentre Angie fece il broncio per
l’interruzione.
-Pronto?...Ah, ciao Misty
A quel nome Angie
strinse i pugni.
-…Come dici?...- Ash sbarrò gli occhi sorpreso e spaventato
-…Oh dio, veniamo subito!!!
Il corvino chiuse il telefono.
-Dobbiamo andare a Yogo- si alzò frettolosamente dalla panchina e prese
Angie per un braccio.
-No! Perché?- oppose
resistenza la sua ragazza.
-Lucinda sta malissimo
e andiamo a vedere cosa e successo!
-D’accordo-
sospirò Angie e insieme corsero verso il bar.
****
-Ehm…Vera? Non pensi di
stare leggermente esagerando?- chiese un ragazzo dai capelli verdi un po’
spaventato guardando la ragazza vicino a lei che puliva ad una velocità
supersonica i bicchieri sporchi dei clienti.
-Io?- Vera lo guardò male
–Facciamo mente locale, Drew: un ragazzo
sconosciuto che corrisponde al nome di “Kenny”
è entrato improvvisamente nel nostro locale dicendo che era un amico
d’infanzia di Lucinda e un coordinatore Pokémon
e aveva tra le braccia Lucinda con un aspetto orribile e ha raccontato a tutti
della sua esperienza di quando aveva visto Lucinda sulla spiaggia e poi
fortunatamente tra i clienti c’era un dottore che ha portato per la
privacy Lucinda in una stanza per controllare cosa ha e adesso non abbiamo la
minima idea di cosa le sia successo. – guardò il pavimento con gli
occhi un po’ lucidi –E io non so che fare e sono spaventata.
Drew le sorrise
dolcemente e poggio una mano sulla sua spalla. –Tu non devi fare proprio
niente. Abbiamo fatto il possibile per aiutarla. Devi solo avere fiducia nella
tua amica. Io credo che ce la farà.
Vera lo guardò sorpresa.
-E da quando tu mi consoli?
Drew arrossì
violentemente e guardò da un’altra parte. –Perché tu
sei un’idiota che si preoccupa troppo.
-Deficiente.
I due stettero in silenzio per
alcuni minuti.
-Che ne dici di spiare un
po’?- propose lui.
-Sì, sì!
Drew e Vera
uscirono silenziosamente dalla cucina e cercarono fra le tante stanze di quel
bar quale potesse essere quella giusta.
Dopo cinque minuti si trovarono di
fronte ad una stanza dove sentì la stessa voce del dottore. I due sentirono
dei movimenti e Vera si mise a gattoni come anche Drew
fece lo stesso.
-Ehi Vera- la chiamò Drew arrossendo lievemente.
-Che c’è adesso?-
sussurrò lei.
-Devo ammettere che hai un bel di
dietro- commentò il ragazzo divertito alzando la minigonna della ragazza
e ammirando le mutandine.
Vera si mise ad urlare e lo prese
per il colletto della divisa da cameriere.
-Pervertito!
Il dottore aprì la porta e
vide la castana strozzare Drew.
-Ma che succede qui?
Vera scaraventò Drew da un’altra parte. –Ehm…nulla, gli
stavo insegnando qualche mossa di karaté- rise
nervosamente lei.
-Potete far venire tutti coloro
che conoscono questa ragazza?- chiese il dottore a Vera riferendosi a Lucinda.
-Ok- gli rispose
Vera con un sorriso, prese Drew e lo trascinò
via mentre il dottore era ancora rimasto scioccato dallo strano comportamento
della ragazza.
-Mi vendicherò-
ringhiò il ragazzo dai capelli verdi.
-Ah, ah! Questo è da
vedere!!!- lo sfidò lei.
I due andarono a chiamare Misty, Kenny, Brianna
e anche Ash ed Angie che
erano arrivati.
Mentre si incamminarono tutti per
dirigersi dal dottore Misty ed Angie
si guardavano da lontano e si scambiavano boccacce, smorfie e gesti.
Brianna guardava Drew, ma sembrava che lui la ignorasse del tutto
perché continuava a guardare Vera che si sentì osservata dal
ragazzo e rallentò il passo mettendosi accanto ad Ash.
Il corvino intanto guardava Misty che scambiava smorfie
con la sua ragazza. Perché si sentiva così attratto da lei? Perché
la ragazza gli faceva questo effetto? Si soffermò a guardare i suoi
seni. Erano così cambiati dall’ultima volta…sembravano così…morbidi.
Poi guardò i suoi bellissimi occhi e così via ogni parte del
corpo.
Kenny pensava a
Lucinda. Cosa le poteva essere capitato? Era grave? Le avrebbe causato morte? Cosa
sarebbe successo? Era malata?
Il gruppo arrivò davanti
alla stanza dove l’anziano dottore li aspettava. Fece un gesto, come per
invitarli ad entrare.
La ragazza dai capelli blu era
stesa su un divanetto e dormiva.
-Lei sta bene.- iniziò lui.
Tutti fecero un sospiro di sollievo -È solo molto stanca ma non c’è
niente di cui preoccuparsi. Però sembra avere il seno molto arrossato e
la vagina molto aperta. Ha avuto rapporti sessuali molto violenti e dal corpo
noto controvoglia.
I ragazzi si spaventarono mentre Kenny perse qualche battito.
-Ma…è terribile!-
commentò Angie la situazione.
-Poverina- aggiunse Brianna. –Ma chi potrebbe essere stato quel mostro?
-Infatti- continuò l’anziano
–qualcuno di voi sa con chi è stata la ragazza più o meno
un’ora fa?
Misty alzò le
spalle, Kenny rimase immobile, Drew
incrociò le braccia e Brianna alzò gli
occhi al cielo.
Improvvisamente Ash e Vera si guardarono attentamente uno negl’occhi
nell’altro, poi entrambi sbarrarono e si voltarono verso il dottore
dicendo la stessa identica cosa.
-Gary!
Ah, ah, ah! Adoro interrompere
le fic sul più bello! Comunque spero che il
capitolo vi sia piaciuto e spero che continuerete a seguire la fan fiction. Grazie
mille a tutti coloro che hanno commentato e quelli che hanno aggiunto la fic ai preferiti o alle seguite. Commentate per farmi
sapere quello che pensate!!! Ciao ;)
Kasumi97