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Autore: dream_more_sleep_less    10/05/2010    6 recensioni
Il bel trio ha litigato ad una festa, non si sa bene perché, Hermione viene derisa e insultata dai suoi migliori amici. Scappa per le vie babbane di Londra e nella disperazione più assoluta si lascia trasformare in vampiro. Lo fa perché vuole vendetta, vendetta da tutti coloro che non l' hanno mai ritenuta all' altezza della vita...
Genere: Dark, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Harry Potter, Luna Lovegood, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dopo che Dimitri era uscito, Hermione aveva chiuso le finestre, tirato le pesanti tende in velluto rosso e poi si era seduta sul divano con le gambe raccolte al petto. La sua mente non vagò, non iniziò a macchinare congetture e nemmeno pensò, cercò di trovare, in verità un “equilibrio” tra lei e il nulla che la circondava.

Rimandò anche la sua vendetta a data da destinarsi.

Desiderava solo un attimo di pace per se stessa e crogiolarsi nel silenzio come i serpenti al sole.

Rimase in quella posizione per tutta la giornata dall' alba sino al momento in cui non arrivò Dimitri.

Il tempo per lei era inconsistente. Il tempo non era tempo, non era nulla, se non che una parola significativa solo per i mortali. Per lei perse di significato!

I raggi del sole non avevano mai oltrepassato la barriera delle tende, rimanendo fuori da quel luogo. La stanza era sempre in penombra e il contrasto tra l' oscurità e la luce non era cambiato di una virgola per tutto il tempo.

Dimitri tornò esattamente alle 23:30.

Quando entrò e vide Hermione seduta sul divano in pelle non si stupì, era normale per un “neo-Vampiro” avere crisi “esistenziali”, ma di solito duravano solo qualche giorno.

Anche se Dimitri non né ebbe a dire la verità. Appena aveva appurato la situazione, aveva massacrato tutto il suo villaggio senza pensarci due volte. “L' eccezione che conferma la regola!”

Gli solette dire Egidio. Sorrise a quel ricordo.

La grifoncina questa volta si era subito accorta della presenza del Vampiro fin da quando egli aveva messo piede nel cimitero, infatti non appena la porta venne aperta lei non battè ciglio. “Senti Hermione, ora dobbiamo andare a trovare il consiglio dei Vampiri.”

Non disse nulla, annuì e basta. Dimitri quindi proseguì il suo discorso mettendola al corrente selle minime conoscenze che per il momento le erano di vitale importanza.”Il capo del consiglio è una vecchia di nome Nausicaa poi vengono tutti gli altri. Io per farti parlare con il consiglio ho dovuto scendere a patti con Egidio, una specie di vice. Ma non ti preoccupare anche se gli altri dovrebbero votare per la tua decapitazione tu fai vedere che sei

sicura e che credi in ciò che dici. Il resto verrà poi da se.”

Aveva un sorriso ambiguo stampato in faccia, cosa che l' avrebbe fatta rabbrividire se solo fosse stata ancora viva.

Quindi è probabile che mi uccidano?” domandò con tono piatto come se stesse parlando del tempo.

Probabile.” Fece con un' alzata di spalle. “ Ti spaventa morire?”

Non sono già morta forse? Loro cancelleranno solo la mia esistenza, diventerei polvere niente di più.”

Il vampiro la scrutò severo. “Ciò ha forse a che fare col motivo per cui sei voluta diventare vampiro? “

Ovvio.”

Dimitri aprì l' armadio e tirò fuori dei vestiti per la ragazza e li lanciò sul divano accanto a lei. “Indossa questi per venire all' incontro.”

Dopo di che uscì.

Hermione s' infilò i vestiti senza nemmeno guardare che roba era, notando solo dopo che erano da uomo perché le stavano un po' larghi.

Uffa. Ma i miei vestiti che fine hanno fatto?” urlò in direzione della porta.

Li ho buttati via, erano sporchi e strappati in più facevano anche schifo.”

 

Io questo lo ammazzo.

 

Ma in fondò che ci poteva fare? Era completamente nelle mani di quel vampiro

ambiguo e dire ambiguo era poco.

Guardandosi poi si accorse che non erano nemmeno brutti gli abiti che Dimitri le aveva prestato: una cannottiera nera con una camicia a mezze maniche blu e dei jeans slavati.

 

Meglio di niente, ma come si è permesso di buttarmi via i vestiti?

 

Uscì anche lei raggiungendolo.

Andiamo?”

Si”

Attraversarono il cimitero in poco tempo senza parlarsi, quando poi arrivarono davanti al cancello trovandolo chiuso, Hermione guardò l' altro inarcandò un sopracciglio come a chiedere “E ora?”.

Dimitri le rispose con i fatti; ovvero saltò come se niente fosse il muro che delineava il perimetro di quel luogo.

Ora è il tuo turno.”

Guardò un po' titubante il muro. “Ti vuoi muovere? Non abbiamo tutta la notte.”

Sta un po' zitto che ora salto!”

Detto questo fece un bel respiro profondo e provò a saltare, arrivò direttamente incima all' albero oltre il muro di recinzione, ma siccome era troppo pesante per quei rami, cadde a terra come un mela matura.

Ahia. Cavolo che male”.

Ahahahahahah, T-ti prego non dire stupidaggini, ahahahahahaha non puoi sentire dolore. Oddio bellissima performance.”

La ragazza lo fulmino con lo sguardo.

Non prendertela male, anche tu avresti riso come una scema davanti ad una cosa del genere. Ahahaha.”

Hermione si tirò su pulendosi e costatando che effettivamente non aveva sentino nulla e che si era lamentata solo per un' riflesso incondizionato.

Dove dobbiamo andare?” chiese.

In un' cimitero della città, ci mettiamo poco ad arrivare se corriamo e passiamo dai tetti.” Disse pensieroso.

Non battè ciglio a quell' affermazione, aveva capito che doveva aspettarsi di tutto; quindi lo seguì saltando da un tetto all' altro per la città della Londra babbana.

La luna risplendeva in cielo solitaria, una leggera brezza le scompigliava i capelli e le luci di pub e discoteche illuminavano la città in lontananza.

Ora che riusciva a percepire tutte quelle sensazioni in modo così acuto e penetrante, si chiese se era così che un animale percepisse il mondo, era una sensazione stupenda.

Aspetta di essere dentro un bosco o al mare, è ancora meglio.”

Si girò di scatto verso il vampiro, come aveva fatto a capire quello che stava pensando?

Avevi un' espressione strasognante e beata, tipica di chi scopre simili sensazioni.” disse sorridendole.

Davvero?”

Dimitri annuì.

 

Arrivarono davanti al cimitero prima che risuonassero i rintocchi della mezzanotte. Quel luogo rispetto all' altro era più piccolo e vecchio rispetto a quello in cui viveva Dimitri, sembrava anche essere abbandnonato visto che il cancello era anche aperto e arrugginito da tempo.

Il vampiro la superò entrando nel cimitero e svoltando subito a destra senza dire una parola ma facendole segno di seguirlo.

Dopo almeno una cinquantina di metri si ritrovarono difronte ad una lapide in marmo rappresentante un angelo con le mani congiunte in preghiera, lo sguardo rivolto al cielo e un' anala spezzata, ricoperta di muschio e un'edera.

Dimitri si chinò a sfiorare leggermente l' ala buona della statua, qualcosa scattò con un sonoro “Click!” e la lapide si spostò lasciando libero un passaggiò a gradini.

Dobbiamo scendere là sotto, non è vero?” chiese sarcastica la grifoncina.

Ovvio. Dopo di te!”

Hermione lo guardò torvo ma si infilò lo stesso nel passaggio subito seguita da Dimitri.

La dentro era buio pesto ma lei riusciva ugualmente a vedere anche se non ci fosse nulla che saltasse all' occhio. Scesi gli scalini stava per aprire la porta ma Dimitri la bloccò con un braccio. “Aspetta. Prima entro io e poi te, perché prima devo presentarti, qui nessuno sa chi sei e non parlare se no te lo chiedono, chiaro?”.

La guardo negli occhi cercando di farsi capire bene.

Va bene”.

E per il resto fai come ti ho detto prima a casa mia.”

Perchè, quella sarebbe una casa?” chiese scettica.

Dimitri sollevò un sopraciglio scettico.

Questo ora che centra?”

Lascia perdere, entriamo!”.

 

Dietro la porta si presentò un enorme salone con il pavimento in marmo bianco e nero a scacchiera, lungo le pareti erano appesi enormi specchi in cui vi si riflettevano solo i divani neri e i tavolinetti.

 

Qui sono tutti vampiri.

 

Infatti quella stanza era piena di persone: uomini vestiti con abiti dall' aria costosa e pregiata, le donne invece con abiti elegantissimi da sera e acconciature molto definite.

Ma c'era una cosa che li accumunava tutti oltre al fatto che non si riflettevano nello specchio, la cosa in questione era una maschera bianca indossata da tutti quanti.

Fra quelle maschere una se ne fece avanti, era un uomo con un abito in velluto verde appariscente, rivolgendole un sorriso caloroso e inchinandosi.

Benvenuta”.

Rimase stupita da un tale gesto, nessuno si era mai rivolto con tanto riguardo nei suoi confronti, la cosa la spiazzava.

Dimitri le diede una gomitata tra le costole. “Rispondi al suo saluto.” Le bisbigliò.

 

Stupido.

 

Si inchinò anche lei a sua volta rispondendo anche al saluto ringraziando.

Io sono Egidio mia cara. Potresti cortesemente seguirmi da Nausicaa così venga scelto il tuo destino?”

Destino? Lei non credeva nel destino, ma se era arrivata a quel punto di sicuro non l' avrebbero decapitata, doveva vendicarsi e l' avrebbe fatto.

Certamente.”

Si poteva chiaramente intravedere il fuoco della vita negli occhi della ragazza, e Egidio pensò che sicuramente Nausicaa non avrebbe fatto nulla per spegnerlo ma che anzi l' avrebbe alimentato. Avevano bisogno di aiuto per contrastare Voldemort, quell' essere ripugnante stava decimando la loro specie, e aveva bisogno di chiunque avesse potuto aiutarli in quella battaglia.

Hermione attraversò il salone senza voltarsi a guardare il suo nuovo “amico”, e camminò spedita dall' uomo con l' abito verde.

Sentì poi i passi di Dimitri seguirla.

Di qua.” Le fece segno Egidio.

Si aprì un' altra porta che portava in un corridoio anch'esso in marmo ma attraversato da un tappeto lungo rosso. Le pareti erano piene di statue di cherubini, draghi, diavoli e creature fatate, il soffitto invece era in pietra,

utto era illuminato da candelabbri lungo le pareti.

In poco tempo arrivarono davanti ad un' altra porta che si aprì dall' interno.

Percepì la presenza di ben sei vampiri all' interno.

Dopo che la porta si aprì la prima cosa che vide fu una donna con una lungo abito azzurrino dai capelli biondi seduta su uno scranno di legno che le disse.

Salve Hermione.”

Gli altri cinque invece erano intorno alla stanza, in punti ben precisi.

 

Saranno le guardie del corpo.

 

La porta dietro di lei si chiuse di scatto lasciandola sola all' interno rimanedno spiazzata.

 

Ma quel cretino psicopatico di Dimitri non mi aveva detto che avrebbe parlato lui con lei? Ora non so che dirle.

 

Una vocina nella sua testa però, le disse che essendo lei la prima studentessa di Hogwarts non avrebbe avuto problemi a saper rispondere a ciò che la donna le avrebbe detto.

 

Non ti preoccupare, volevo solo parlarti in privato, dopo chiameremo anche Dimitri così ti sentirai più a tuo agio.”

 

 

 

 

 

 

 

Scusate se non rispondo ai vostri commenti ma ho avuto poco tempo a disposizione per postare il capitolo, lo so che ci ho messo tanto tempo ma non avevo ispirazione. Vi prometto che il prossimo capitolo arriverà più presto, almeno che non abbia verifiche o interrogazioni a scuola. =.='

Mi sa che sto capitolo è una schifezza e con possibili errori (scusate ma non ho avuto tempo per riguardarlo), ma diciamo che è per dirvi “Sono viba. Non mi sono dimenticata.”

Ciao

 

P.s

Risponderò ai commenti nel prossimo capitolo.

 

 

   
 
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