E ti sembra di andare lontano lei ti guarda con un sorriso, non credevi che il paradiso fosse solo lì al primo piano.

 

Draco era sdraiato sul suo letto si poteva confondere con le coperte dal pallore della pelle se non fosse stato per i capelli biondi e gli occhi azzurri gonfi dalle lacrime, sembrava una bambola rotta; il padre gli stringeva la mano cercando di confortarlo, ma solo una persona poteva farlo rinascere.

- Padre, lasciami-

- Draco, ti prego….-

Lo implorò Lucius, ma il figlio non gli permise di continuare la frase perché gli sibilò:

- Vattene-

- No, non ti lasciò!-

Esclamò il padre, Draco si alzò di scatto e con le forze che gli rimanevano gli lanciò addosso un calice pieno di vino che ruppe sul petto di Lucius:

- TI HO DETTO DI LASCIARMI SOLO…..- cominciò il giovane Malfoy, poi si rannicchiò nel letto e continuò a gridare- VATTENE! TI ODIO! SPARISCI!MUORI!-

L’uomo avvilito chinò il capo, voleva piangere, non riusciva a vedere il figlio in quello stato:

- Lucius-

Due mani si posarono sulle sue spalle, si girò e vide Severus e accanto la persona che aveva cercato per anni:

- Non..-

- Andiamo Lucius, lasciamoli soli…-

Il biondo seguì Piton fuori dalla stanza, passò qualche minuto, poi Harry si chinò su Draco rannicchiato e gli prese una mano:

- Lasciatemi…-

Il biondo non riuscì a terminare la frase vedendo la persona amata accanto a se:

- Harry!-

Indossava un paio di pantaloni neri e una maglietta a maniche corte aderente bianca ch emtteva in evidenza il suo corpo atletico, i capelli neri erano leggermente disordinati e la frangia copriva un paio di occhi verde magnetico; il ragazzo sorrise dolcemente:

- Si sono io –

-         No..non posso crederci..-

Osservò basito Draco, Potter gli accarezzò la mano:

- Sono vero, Draco-

Poi si chinò sul serpeverde e gli passò una mano sulla fronte imperlata di sudore causato dalla febbre:

- E tu sei uno stupido!-

Esclamò scoprendo il corpo scheletrico del biondo che faticosamente si sedette:  passò le braccia intorno alla vita del grifone in un debole accenno di abbraccio mentre lacrime di giogaia rotolavano dai suoi occhi azzurri, il moro sospirò:

- Draco, non piangere-

- Sei sparito….-

Cominciò il giovane Malfoy stringendo la stoffa della maglia nella mano:

- …non sapevo..non..non avevo tue notizie…-

- Lo so, ma non volevo farmi trovare da nessuno…e poi..tu…hai Pansy…-

- No, io ho te!-

Ribattè deciso Draco, Harry lo sollevò e lo pose sulle sue gambe, subito il biondo appoggiò la testa sul petto del suo amore proibito per sentirne il battito lento del cuore:

- Harry io ti amo ancora-

Confessò senza mezzi termini, il moro sospirò:

- Sono cambiato-

- Ti amo comunque-

- Non mi conosci-

- Il mio cuore si-

Potter si rese conto che anche Draco era cambiato, era germogliato, forse potevano riniziare qualcosa….

 

Via del campo ci va un illuso a pregarla di maritare a vederla salire le scale fino a quando è chiusa la porta.

 

Il cellulare di Harry suonò, subito rispose:

- Pronto?….Si, sono io….-

Mentre parlava Harry guardo il biondo rannicchiato nel suo grembo e si chiese cosa doveva fare: poteva tornare alla sua antica vita, oppure continuare a fuggire…

Quando chiuse la chiamata Draco domandò:
- Stai di nuovo scappando?-

- Non lo so -

Potter tentò di alzarsi ma tutto fu invano perché il giovane Malfoy non lo lasciava e minacciava di ritornare a piangere, sospirò:

- Draco…io…-

Il serpeverde lo fermò:

- NO HARRY!ASCOLTAMI TU!IO..IO..IO NON TI LASCERò ANDARE VIA!IO NON POSSO VIVERE SENZA LA TUA PRESENZA, SENZA LA TUA VOCE, IL TUO PROFUMO!NON PUOI LASCIARMI!IO TI AMO-

Detto questo si alzò dalle gambe dell’amato e barcollò fino a un cassetto, lo aprì e prese una scatoletta blu, ritornò accanto ad Harry, gli si inginocchiò davanti e aprì lo scrigno che conteneva un anello d’oro con un piccolo rubino incastonato nel centro:

- Harry mi vuoi sposare?-

Il moro spalancò gli occhi:

- Draco non sono più quello che conoscevi-

- Non voglio fare due volte lo stesso errore!-

Harry si accorse che in quegli occhi azzurri c’era solo una amore ceco verso di lui:

- Non sono più ragazzo puro che hai conosciuto anni fa -

- Non mi interessa, per me rimarrai sempre l’angelo più bello del cielo-

- Grazie Draco, ma….-

Il biondo incatenò il suo sguardo a quello del grifone e chiese:

-         Harry tu mi ami?-

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Severus socchiuse leggermente la porta della camera di Draco, dopo le urla di quest’ultimo avevano deciso di restare nelle vicinanze, osservò il suo protetto inginocchiarsi davanti a Potter e mostrargli il contenuto della fatidica scatoletta, Lucius chiese:

- Allora cosa succede?-

Il moro sospirò:

- Ancora niente Lucius…puoi smetterla di restare attaccato al mio braccio! Pesi!-

- Ma Sevvy-

Il professore scosse la testa agli occhi dolci che Malfoy gli stava rivolgendo e cominciò la telecronaca:

- In questo momento Potter sembra stupito, ora stanno discutendo, ora Potter sembra dubbioso…..

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Ama e ridi se amor risponde, piangi forte se non ti sente, dai dimanti non nasce niente dal letame nascono fiori.

 

- Io Harry James Potter, davanti a Dio giuro eterna fedeltà, nel bene e nel male, nella povertà e nelle ricchezza, a Draco Lucius Malfoy-

Il moro mise un anello dorato al dito del suo biondo sposo che disse:

- IO Draco Lucius Malfoy, davanti a Dio giuro eterna fedeltà, nel bene e nel male, nella povertà e nelle ricchezza, a Harry James Potter-

A sua volta Draco mise una anello al dito del grifondoro; il prete concluse:

- Per i poteri conferitemi dalla Chiesa io vi dichiaro marito e moglie -

Pose una coroncina di fiori bianchi sul capo del giovane Malfoy e continuò:

-         Ora potete baciarvi-

Harry avvicinò a se Draco, poi posò le labbra su quelle dell’amato in un lieve bacio casto, il biondino rispose anche lui depositando a sua volta un bacio sulle labbra morbide del compagno.

Lucius abbracciò Severus stampandogli un bacio sulla guancia:

- Si sono sposati!-

- L..Lucius! Contieniti!-

Balbettò Piton arrossendo visibilmente e cercando di staccarsi di dosso Malfoy, ma non riuscendoci fu costretto a trascinarselo dietro quando andò a salutare i due sposi che uscivano dalla chiesa.

Fuori dalla chiesa li aspettava una carrozza trainata da due stalloni bianchi, Harry riconoscendo il cocchiere spalancò gli occhi:

- Sirius!-

L’uomo annuì e saltò giù dal cocchio per andare a complimentarsi con i due ragazzi:

- Complimenti! Sono fiero di te Harry!-

- Ma..come…-

- Sei stato tu Harry, quando hai ucciso Voldemort mi hai desiderato che fossi vivo e così…eccomi qua-

Potter abbracciò il padrino che poi li condusse nella carrozza:

- Bene! Si parte!-

Sirius spronò i cavalli che partirono verso cielo, oltre le nuvole in un posto solo per stare insieme che più di ogni altro si avvicina al paradiso.