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Autore: ElseW    06/06/2010    9 recensioni
Dal capitolo 2:
Già, indovinato, non ho una grande esperienza
nei rapporti con l’altro sesso – se non contiamo quella terribile partita
al Gioco della Bacchetta, in cui volevano costringermi a stare sette minuti
chiusa nel ripostiglio delle scope, insieme ad un tizio con del Cherry sotto il naso
e uno sguardo da pervertito – quindi potete capire che il mio nervosismo
è anche dettato dalla mia totale e completa ignoranza in questa materia.
E io non sono abituata a non sapere.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prickly

 

 

-

 

 

“Rose! Rose, dove diavolo stai correndo?!”

“Poi ti spiego – ops! Scusami” borbotto io, dopo aver urtato un primino che adesso mi guarda sgomento dal basso. Ignoro bellamente le urla di Dominique e prendo le scale: mancano solo pochi minuti.

Percorro corridoio su corridoi, mi infilo in tutti i passaggi segreti che, da brava discepola, ho appreso da James, in quanto membro della famiglia Weasley-Potter e infine …

Eccola.

Per poco non rido dal sollievo quando noto che le porte sono ancora aperte.

So di aver disperso il contenuto della mia borsa per mezza scuola e so anche di aver urtato almeno una ventina di persone, mandandole a gambe all’aria ma QUESTA è una questione di vita o di morte.

Finalmente varco la soglia della Biblioteca,  mentre i miei passi rallentano e il mio respiro decelera.

Lancio un’occhiata alla grossa pendola che troneggia dietro la cattedra della – ormai decrepita – Madama Pince e mi avvicino con passo titubante. Poggio con delicatezza il libro sul ripiano di legno e l’anziana donna alza gli occhi neri e puntuti come spilli su di me, infilzandomi con quel suo tipico sguardo carico di sospetto “Ancora qualche minuto e le avrei segnato il ritardo, Signorina Weasley” arrossisco lievemente in zona orecchie “Si, mi – mi scusi ma ho concluso la relazione solo oggi, poco prima di colazione, quindi ne ho avuto bisogno per ricontrollare le utlime …”

“Non mi importa l’uso che ne ha fatto. Pretendo che allo scadere del tempo, il libro sia nuovamente in Biblioteca”

“E infatti è qui”

“Appena in tempo”

Sorrido cordiale, per mascherare l’irritazione che mi sta corrodendo lo stomaco. La odio “Buona serata Madama Pince, scusi per il – quasi – ritardo”

“Non sia impertinente!”

“Mi scusi per la mia involontaria impertinenza, Madama Pince”

“Signorina Weasley!”

“Buonasera, Madama Pince” e scappo via, mentre la voce indignata della bibliotecaria mi segue fino all’uscita della Biblioteca.

Appena metto un piede fuori mi sento subito più rilassata. Quella donna riesce a rendere quel luogo, soffocante come una camera a gas: c’è un tale clima di tensione che è impossibile godersi la lettura in santa pace. Lei è sempre lì, a fiatarti sul collo!

Ancora non capisco come facesse mia mamma a passarci così tanto tempo, senza impazzire.

Sbuffando mi appoggio contro la parete del corridoio vicino, quindi mi lascio scivolare contro di essa, finalmente libera dall’ansia che mi assale ogni qualvolta devo riportare un libro in Biblioteca “La tua reputazione di studentessa modello, non è del tutto veritiera” trasalgo e alzo gli occhi, mentre una figura alta avanza verso di me, con un passo talmente silenzioso da sembrare quello di un fantasma. Riconosco Scorpius Malfoy, il fotografo di coniglietti con il quale, ormai da qualche settimana, intavolo dei dialoghi terribilmente stimolanti. Sorrido “Ehi … come sta il Bianconiglio?” un sorriso divertito attraversa il volto attraente del giovane Serpeverde “Molto bene, Madama Pince invece?” dal tono intuisco che deve aver sentito il piccolo diverbio tra me e la vecchia cornacchia “Splendidamente, ha avuto la sua dose giornaliera di indignazione da studentessa-negligenteMalfoy ridacchia “Negligente? Weasley, mi sorprendi! E io che credevo fossi l’alunna più ligia di tutta Hogwarts!”

“E infatti lo sono. Solo che ho qualche problema di puntualità, ecco” un sopracciglio biondo di Malfoy scatta in alto, verso l’attaccatura dei capelli “Certo” sorrido “Erro. Sono un essere umano, Scorpius” oh.

Oh, diamine!

Si, sono un tipo espansivo, si, tendo a parlare prima di pensare e si, ho appena chiamato Malfoy per nome “A proposito di esseri umani ed errori: credo che probabilmente mi ucciderai dopo questa domanda ma …” si passa una mano dietro la nuca e i suoi occhi color ghiaccio sfuggono i miei, che lo guardano dal basso (sono ancora accovacciata contro il muro) “… questo sabato c’è un’uscita ad Hogsmeade e l’altro giorno mi hai parlato di quella piccola libreria che hai scoperto l’anno scorso, quella in cui vendono album di fotografie rilegati a mano” annuisco, incredula di quello che sta per accadere “Uhm – potresti accompagnarmi … se vuoi” taccio.

 “Beh …” di’ no, accidenti! “… si, certo che voglio” l’ho detto sul serio.

“Perfetto. Allora ci vediamo sabato, Rose”

“A sabato”

E in religioso silenzio, osservo la figura asciutta e slanciata di Scorpius che volta l’angolo.

Mi ha chiamata Rose?!

 

*

 

“Sai Rose, credo dovresti prendere in considerazione l’idea di rilassarti” mi volto di scatto verso la mia dolce (leggere: imperscrutabile) cugina Dominique “Rilassarmi? Dom, ti rendi conto che è una catastrofe?” i suoi grandi occhi azzurri si spalancano, nella sua massima espressione di stupore “Oddio Rose, ti prego! Non essere così melodrammatica, non è successo niente di grave” agito le braccia, quasi tarantolata “Oh certo! Scorpius Malfoy mi invita a passare una giornata con lui ad Hogsmeade questo sabato, in quello che potrebbe essere – ma non è – un appuntamento e tu, TU, dici che non è niente di grave?!” mia cugina rotea gli occhi e incrocia le braccia “Senti Rose, solo perché è un Malfoy non vuol dire che devi precluderti di uscire con lui” mi volto verso di lei, battendo le palpebre stolidamente “E questo che c’entra?” Dominique mi osserva a sua volta, perplessa “Beh …” comincia lei, ma io la interrompo “Aspetta, tu credi sia per … oh, ma Dom! Non dire assurdità, mi credi il tipo che perde tempo a farsi simili pippe mentali? Il fatto che sia un Malfoy non vuol dire assolutamente nulla, il motivo per cui sono nel panico è che IO sono un disastro! Sono goffa, impulsiva e distratta, rischierò di fare una figura del cavolo davanti a Scorpius Malfoy, sai che vuol dire?” Dominique sembra piuttosto disorientata “Ahm …” tenta nuovamente la mia dolce (ormai sapete che vuol dire) cuginetta “Esattamente! Farò la mia solita scenetta imbarazzante davanti ad un ragazzo che è probabilmente uno dei più popolari - se non IL più popolare - di tutta la scuola, abituato a ragazze bellissime, delicatissime ed elegantissime che non hanno mai dato fuoco alla loro divisa!” Dominique sta per ribattere, ma sembra ripensarci quando sente l’ultima parte del mio breve monologo “Hai … hai dato fuoco alla divisa? Quando? Come?!” scuoto le spalle, rossa in viso “Pozioni, la settimana scorsa, lunga storia” mia cugina approfitta del mio imbarazzo per prendere la parola e avvicinarsi alla sottoscritta che ha - finalmente - deciso di fermare il suo moto rotatorio sul tappeto della Sala Comune, al momento fortunatamente vuota “Rosie, credo che tu stia ingigantendo un poco la situazione” storco il naso e scuoto le spalle, consapevole che mia cugina sta dicendo la verità “Beh, forse …”

“Sta zitta, hai parlato abbastanza” la guardo malissimo. Sa che ODIO essere zittita “E non guardarmi così, era necessario!” accenno un sorriso e apro la bocca per darle ragione “Ho detto chiudi quella boccaccia! Sto parlando io adesso, è il mio turno” spalanco gli occhi, sorpresa, quindi chiudi la bocca e tento di fermare il mio cervello che sta tentando in tutti i modi di mandare un segnale di -favella- alle mie labbra “Sabato, tu non dovrai pensare a lui come al - ragazzo più popolare della scuola, abituato a ochette starnazzanti elegantissime e super-carismatiche - ma come al - biondino che fotografa coniglietti sulla neve e propone ad una ragazza di accompagnarlo in una LIBRERIA, per comprare album rilegati a mano -” posa le sue mani delicatissime e curatissime sulle mie spalle e mi trapana il cervello con i suoi occhi assurdamente azzurri “chiaro?” conclude infine, e io sono finalmente libera di sentirmi una totale idiota “Chiaro” prendo un bel respiro e mi lascio cadere sul divano “Scusa per la crisi, ma Madama Pince è in grado di rendermi instabile … ha degli occhi così pizzicanti!” Dominique inarca un sopracciglio “Pizzicanti?” annuisco “Si, pizzicanti” mia cugina mi osserva con sguardo disarmato “Sai Rosie, ancora mi chiedo come tu possa essere considerata la degna erede di zia Hermione. Hai il cervello contorto di zio Ron” arrossisco furiosamente “Grazie Dom, sul serio” Dominique ride delicatamente (lei riesce a fare qualunque cosa con delicatezza) e si dirige verso l’uscita della Sala Comune, diretta probabilmente nella Stanza delle Necessità. James si starà chiedendo dov’è finita, visto che l’ho fermata proprio mentre lo raggiungeva per uno dei loro soliti incontri clandestini.

Sospiro e mi passo una mano tra i capelli.

A volte vorrei essere come Dominique: è così aggraziata ed elegante, così curata … morigerata!

E poi è bellissima, con quei lunghi boccoli biondi come raggi di luna (esatto, il sole è troppo scuro), la pelle diafana e gli occhi azzurri come un laghetto ghiacciato … ed io?

Io sono minuta, non molto alta, con capelli color rame scuro - una sorta di via di mezzo tra il rosso e il castano - occhi blu e pelle chiara … cosa? Nono, ma quale diafana, il mio colorito è uno di quelli che ti fa venire in mente una ragazza prima di una lampada abbronzante, l’aggettivo diafana è assolutamente l’ultimo che può essere utilizzato nel mio caso. Gli occhi? Oh beh, su quelli non posso lamentarmi, nulla da dire, è l’unica cosa che apprezzo della sottoscritta ma, si sa, gli occhi sono l’ultima cosa che i ragazzi guardano nelle ragazze, a meno che non ne siano costretti.

E quindi, ciccia.

Già, indovinato, non ho una grande esperienza nei rapporti con l’altro sesso – se non contiamo quella terribile partita al Gioco della Bacchetta, in cui volevano costringermi a stare sette minuti chiusa nel ripostiglio delle scope, insieme ad un tizio con del Cherry sotto il naso e uno sguardo da pervertito – quindi potete capire che il mio nervosismo è anche dettato dalla mia totale e completa ignoranza in questa materia.

E io non sono abituata a non sapere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio Autrice:

(Gggià … )

---

Non uccidetemi.

Il fatto è che mi riesce più facile scrivere di questi personaggi al momento, non so bene perché, e sinceramente non ho il coraggio di spremermi ulteriormente la testa, per partorire un capitolo di una delle storie che ho in corso, perché, accidenti, al momento mi viene più difficile … quindi preferisco rilassarmi, scrivendo queste cose @.@

Comunque prometto che aggiornerò presto (parlo di Shadow) u.u

Besos

 

 

P.S. Ci tengo a precisare che questa ff a capitoli, è assolutamente senza pretese. È un esperimento, anche dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi e proprio riguardo a ciò, vorrei fare una domanda a voi lettori: Secondo voi, dovrei mettere l’avviso OOC?

Perché in questa storia ho volontariamente cambiato i loro caratteri, direi che è evidente in entrambi. Il problema è che Rose e Scorpius non sono descritti nei libri dalla Rowling, quindi non ci sono dei canoni caratteriali a cui potrei attenermi e poi, come ho già detto, è un cambiamento volontario, un esperimento.

Quindi, che ne dite?

 

*Moony

   
 
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