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Autore: WishfulThinking    11/06/2010    8 recensioni
Galeotta fu un'immagine e chi la postò...Raccolta di flashfic ispirate a una fanart sbavosissima, for ShikaIno lovers all over the (efp) world! Ino Yamanaka bridal style presenta la nuova collezione sposa 2009!
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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“Ino

 

 

Bride n° 11

*Alice*

 

 

 

“Ino. Obbligo o verità?” gli occhi di Tenten brillavano di malizia nello scrutare l’amica in difficoltà.

“Verità, non ho nulla da nascondere” sorrise candidamente quella.

Shikamaru alzò un sopracciglio divertito. Ino gli lanciò un’occhiata ammonitrice. Shikamaru sospirò.

“Allora…” borbottò Tenten con fare meditabondo “… fin dove sei arrivata con Sai?” chiese infine con sguardo diabolico.

“Ci siamo baciati” alzò le spalle Ino.

Shikamaru rise apertamente, buttando giù un bicchierino di vodka, l’ennesimo di quella serata. Ino gli gettò un’occhiata torva, offesa: “Che hai da ridere?” chiese irritata.

“Hai mentito” alzò le spalle lui, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

“No, non l’ho fatto” ribatté lei, per nulla colpita.

“Sì, l’hai fatto”

“Non lo farei”

“Lo faresti eccome. Ti tocchi sempre i capelli quando menti” asserì lui sicuro, mentre Ino si portava inconsciamente una mano alla coda, riassestandosela. “E quando sei imbarazzata” aggiunse poi il ragazzo col codino.

“Sciocchezze” fece lei prolungando volutamente il gesto e accarezzandosi i capelli “Sono maestra delle tecniche mentali, Shikamaru, non credi sia in grado di mentire?” domandò con un sorrisetto soddisfatto.

“Non è questione di credere, Ino, ma di sapere. E io so per certo che non sei capace di mentire. A me.” concluse Shikamaru con un ghigno che rispecchiava quello di lei, riprendendo a sorseggiare beffardo la sua vodka.

“Oh, scusami, Mister Onniscienza” fece allora Ino, per nulla pentita “Perché tu sai sempre quando mento, vero?”

“Sempre” confermò Shikamaru soddisfatto, alzando il bicchiere verso di lei e bevendo ancora, divertito.

“E non sbagli mai, eh?” fece lei sbattendo le ciglia, e avvicinandosigli pericolosamente.

“Mai” annuì lui mentre lei gli si sedeva in braccio, prendendo il bicchiere dalle mani del ragazzo, bevendone a malapena un sorso e porgendoglielo di nuovo, esattamente nel punto in cui aveva bevuto lei.

“Allora, Mister Onniscienza” concluse Ino allontanandosi ancheggiando dal ragazzo “Sappi che questa ragazza ti farà bere sei cose impossibili prima di colazione” fece voltandosi in ultimo verso di lui, teatralmente.

“Certo, Ino” annuì lui, compiacente.

“Tennie” dichiarò la ragazza solenne “Registra”.

 

 

La mente di Shikamaru non registrava chiaramente gli eventi della sera prima, mentre il suo corpo si accontentava di starsene spaparanzato su quelle coperte morbidissime, su quel letto comodissimo…

Sembrava di essere in paradiso.

“Che dici, sei pronto per il secondo round?”

Alzò lo sguardo e pensò di essere morto. Cioè, quella che aveva davanti doveva essere una visione: Ino Yamanaka in abito da sposa, davanti al suo letto, con un sorrisetto irriverente sulle labbra e un fiocco piuttosto disfatto all’altezza del seno.

“Ino?” chiese incerto, gli occhi ancora annebbiati dal sonno.

“Sì, ho ancora lo stesso nome che hai implorato tutta la notte, Shikamaru” rispose lei mordendosi un labbro.

Un attimo. Shikamaru chiamò a gran voce la sua migliore alleata di sempre: la razionalità. Peccato che quella sembrava essersi volatilizzata mentre Ino si appoggiava a quattro zampe sul letto e si dirigeva con fare predatorio verso di lui.

Non può essere vero, si ripeté più volte, mentre nella sua mente si registrava l’inevitabile deduzione del comportamento della ragazza:

 

1)    Lui e Ino si erano – in qualche modo – sposati.

 

Shikamaru deglutì rumorosamente. E va bene che non ricordava chiaramente la sera precedente, ma una cosa come quella avrebbe dovuto per lo meno sfiorargli il cervello prima di…

“Shika?” la voce di Ino interruppe i suoi pensieri, che si dirottarono verso i suoi occhi blu, poi a seguire verso l’invitante scollatura che gli si offriva perfettamente alla vista con lei piegata a quel modo. Meglio gli occhi blu, per la salvezza di alcune sue parti alle quali teneva molto, grazie tante.

“Amore, non ti vergognavi a guardarmi così, ieri notte…” ridacchiò lei.

Non può essere vero.

“E hai visto ben di più…” NonpuòessereveroNonpuòessereveroNonpuòesserevero.

Shikamaru deglutì di nuovo, mentre Ino alzava un sopracciglio, carezzandogli il viso.

“Noi…?” domandò Shikamaru, lasciando morire il discorso in una desolazione d’imbarazzo.

“Sei stato fantastico ieri notte” sussurrò Ino avvicinandosi a lui in modo pericoloso, strusciandosi contro di lui come una gattina affettuosa.

Il fatto si registrò a fuoco nella mente di Shikamaru:

 

2)    Lui e Ino avevano fatto l’amore.

 

E lui non se ne ricordava! Non era possibile, doveva…

“Shika?” lo richiamò all’attenzione Ino “Non fa niente se ora non riesci…”

Al che Shikamaru sgranò gli occhi: “Non riesco…?” domandò perplesso.

“Beh, sì, sai, anche ieri notte hai avuto un momento… di stanchezza” fece la ragazza incerta, facendo dondolare le spalle.

 

Dalla cucina al piano di sotto, Naruto scoppiò in una risata incontenibile, seguito a ruota da Tenten, mentre neppure Neji riusciva a trattenere un ghigno.

“Io AMO Ino Yamanaka” proclamò la castana, abbracciando Naruto mentre le scendevano le lacrime dagli occhi alla faccia sconvolta di Shikamaru, alla televisione. La telecamera era davvero il regalo migliore che potesse chiedere per il compleanno.

 

“Io… io non…” Shikamaru farfugliò qualcosa di incomprensibile, mentre Ino gli accarezzava la barba incolta. “Non c’è problema, Shika, davvero” fece con tono adorabile. “So… tua madre mi ha parlato di quando da piccolo…”

No. Non poteva averlo fatto. Non l’aveva fatto davvero. Era una donna morta. Morta!

“… e poi di come da grande ti chiudessi per un po’ in bagno, dopo gli allenamenti. È tutto a posto. Sono lusingata, anzi. Non pensavo di farti quell’effetto anche quando non ero nemmeno una donna!” ridacchiò Ino, mentre Shikamaru arrossiva di botto e cercava di negare l’inevitabile:

 

3)    Ino aveva parlato con sua madre della sua vita sessuale.

 

“Oh avanti Shikamaru” lo riprese lei vedendo la sua espressione afflitta “Non te la prendere” fece sedendosi a cavalcioni su di lui, che si ritrasse velocemente. Ino ebbe per un attimo un’espressione sorpresa, poi un largo sorriso si fece spazio sul suo volto: “Oh, ma allora ti sei svegliato…” rise alzando un sopracciglio.

 

“Taglia, taglia!” implorò Naruto, parandosi davanti allo schermo della televisione.

“I miei poveri occhi!” rinforzò Kiba.

“No, il risveglio mattutino del piccolo Nara no, eh!” protestò pure Neji. Tenten intanto si rotolava a terra dalle risate, mentre Sakura aveva già passato la sua terza gradazione di bordeaux.

 

Ino si risistemò sopra Shikamaru, prima di provare a convincerlo con tono ragionevole: “Amore, non c’è bisogno che ti vergogni. Siamo sposati, ricordi?”

“Ecco, vedi, Ino” cercò di articolare Shikamaru, deglutendo a fatica e invocando tutta la sua sanità mentale rimasta (poca, pochissima…) “È proprio questo il punto. Io non ricordo. Nulla.”

 

“Lo stimo. Lo stimo profondamente” asserì Naruto, sospirando vistosamente.

“Macché stimo e stimo, è un coglione!” ribatté Kiba “Ha la Yamanaka letteralmente tra le gambe…”

“Kiba!” lo rimproverò Sakura, scuotendo la testa.

“Oh Haruno, non facciamo gli ipocriti…” Kiba ora divincolava le braccia in aria, infervorato.

“Dai che non vedo!” protestò Tenten, togliendoli entrambi con un calcio da davanti lo schermo.

 

Ino rise, riportando una ciocca di capelli dietro l’orecchio di Shikamaru. Certo che era sexy, il ragazzo. Non l’aveva mai visto così, Ino, e ora la cosa stava risvegliando in lei istinti difficili da ignorare. Si schiarì la voce: “Amore, stai scherzando, vero?” disse, fingendosi sconvolta.

Shikamaru soppesò le sue opzioni: mentire spudoratamente e godersi quell’incomprensibile ma in una certa misura piacevole realtà, o dirle tutto con onestà e buttare all’aria un’occasione d’oro.

“No, Ino, non sto scherzando”.

Coscienza di merda, davvero, coscienza di merda.

Sul volto di Ino si disegnò un’espressione confusa. Poi, gli occhi le inumidirono di punto in bianco, mentre la ragazza si mordeva un labbro in un’espressione di stizza: “Ecco, non mi ami già più, vero? È successo tutto così all’improvviso, e mio padre ha spinto perché ci sposassimo…”

A Shikamaru venne da ridere, contro ogni logica: se già la situazione era assurda, gli pareva quasi impossibile da credere:

 

4)    Il Signor Yamanaka aveva incoraggiato l’unione.

 

Nah, non può essere vero.

Shikamaru scosse il capo pronto a sparare un commento sarcastico, quando il fatto incredibile numero 4 fu istantaneamente spiegato dal fatto incredibile numero 5:

 

“…è colpa del bambino, vero?” chiese Ino piano. “È perché sono incinta, e…” NonpuòessereveroNonpuòessereveroNonpuòesserevero-

Piangeva apertamente ora Ino, e mentre Shikamaru non sapeva come reagire e la ragazza gli si buttava addosso, le sue mani presero ad accarezzarla e la sua bocca a baciarle il viso, mentre il fatto incredibile numero 5 si disegnava a lettere capitali nella sua mente:

 

5)    INO ERA INCINTA.

 

Ecco, questo, paradossalmente, rendeva tutto più semplice: ora Shikamaru aveva la certezza matematica che si trattasse di un sogno: poteva anche essere plausibile che nella frenesia di una notte brava lui e Ino si fossero sposati, che avessero passato tutta la notte a fare l’amore, che Ino (impertinente com’era) avesse chiesto a sua madre della sua vita sessuale, e anche che il padre di lei avesse in qualche modo biascicato che non gli sarebbe dispiaciuto averlo come genero; ma non c’era assolutamente modo, né in cielo né in terra, che lui avesse fatto l’amore con Ino Yamanaka due volte e non se ne fosse ricordato nemmeno una. Stupido sì, recidivo mai!

Così, Shikamaru decise che fantasia per fantasia, tanto valeva approfittare del momento.  Lasciò scorrere le mani sulla schiena di Ino che per un momento si irrigidì, poi le alzò il volto con delicatezza e portò le labbra di lei a incontrare le proprie. La baciò dolcemente all’inizio, poi con fare sempre più deciso man mano che la ragazza si abbandonava al bacio, gettando il capo all’indietro mentre lui la sosteneva e infine lasciava che la schiena di lei si appoggiasse delicatamente al materasso, invertendo le loro posizioni. Ino si lasciò andare a quel bacio, stringendo Shikamaru a sé e affondando le mani nei suoi capelli, mentre le mani di lui scorrevano ovunque, sul suo corpo.

Meglio, meglio, meglio di tutte le fantasie precedenti.

 

“Certi scempi dovrebbero essere vietati per legge!” protestò Kiba, parandosi gli occhi con le mani.

“Siamo tutti maggiorenni, ragazzo!” fece con spirito cameratesco Tenten, dandogli una pacca sulla spalla.

Sakura intanto si portava le mani al volto: “Oh, sapevo che prima o poi sarebbero esplosi!”
Kiba si sbellicò dalle risate: “Sai quanti doppi sensi ha questa frase?”
“Sceglierò di non chiedertelo” lo ignorò Sakura.

“Ma io…”

“… me lo dirai lo stesso, lo so” sospirò rassegnata la rosa.

“Ma perché ho acconsentito a tutto questo?” si domandò Neji, digrignando i denti.

“Oh, lo sai benissimo, tesorino!” rispose Tenten con un sorriso da squalo.

 

“Shika… Shika…” lo fermò Ino mentre Shikamaru le baciava il collo.

“Mmm?” mugugnò lui impaziente.

Ma anche nei sogni doveva parlare? Non era una sua fantasia? Oh no, comandava lei pure nei sogni…

“Shikamaru…” sospirò Ino afferrandogli il volto e costringendolo a guardarla. “Per quanto piacevole possa essere tutto questo… non possiamo” terminò a fatica.

“Non possiamo?” chiese lui stranito. Eppure era convinto di averla esiliata nelle terre della veglia, la coscienza.

“Perché non possiamo?” domandò.

Ino parve soppesare le sue parole, mentre lui riprendeva furbesco: “Siamo sposati, amore, non c’è niente di male…”

“… perché… perché ho fatto la colazione. Ho preparato la colazione con le mie mani e i toast si stanno bruciando. Dobbiamo scendere.” concluse Ino. Scusa patetica. Patetica, Yamanaka.

Shikamaru la guardò stranito, decidendo che per quanto illogici potessero essere tutti i fatti sorprendenti di quella mattina, questo li batteva tutti:

 

6)    Ino sapeva cucinare.

 

Del resto, oramai era certo: non era vero nulla. Tranne il piacere di Ino tra le sue ginocchia, ecco, se si voleva essere completamente onesti.

“Avanti” fece lei incerta, alzandosi dal letto malferma sui piedi.

Wow. Continuava a ripetersi. Wow, cioè… wow.

“Tutto bene?” domandò Shikamaru, perplesso.

“Più che bene” fece Ino con una strana espressione, voltandogli le spalle. Shikamaru le fu accanto, prendendola per i fianchi e sostenendola mentre insieme scendevano al piano di sotto.

“Davvero hai cucinato tu?” chiese Shikamaru notando solo in quel momento l’odore che effettivamente proveniva dalla cucina.

“Sì…” ribatté Ino, sempre meno disponibile a parlare.

“E cosa hai fatto oltre ai toast?” chiese Shikamaru prendendole la mano, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

“Sai una cosa, Shikamaru?” fece Ino arrestandosi d’improvviso.

“Dimmi” la assecondò lui, fermandosi a guardarla.

“Chi se ne frega della colazione” ribatté lei, tirandolo a sé e baciandolo violentemente.

A quel punto eruppero grida, fischi e applausi dal divano, mentre Shikamaru si separava controvoglia da Ino e guardava gli occupanti della casa allibito.

“Voi cosa ci fate qui?”

“Servivano testimoni” si giustificò Naruto.

“Quelli servivano al matrimonio, ora non ce ne facciamo nulla” replicò laconico il Nara.

“Sei un fottutissimo bastardo, Nara” scosse il capo Kiba.

“Siamo arrivati a sei, e prima di colazione. Vince Ino!” proclamò Tenten con fare solenne.

Ino sorrise con aria trionfante, mentre inconsciamente si stringeva a Shikamaru. Il ragazzo la guardò con espressione neutra mentre lei tentava di mettere su lo sguardo più tenero di sempre: “Non sei arrabbiato, vero?”.

“Andatevene” fece Shikamaru ai ragazzi che lo guardavano trepidante.

“E mo’ sono rogne…” constatò Naruto.

“Eh buon per Nara: vedi Naruto, io e lui condividiamo da tempo immemore una passione per le donne violente…” sospirò Kiba prendendo Naruto a braccetto e assegnando un pollice alzato al Nara.

“Ce ne dobbiamo andare davvero?” sbiascicò Sakura, in preda all’estasi romantica.

“… ma il bello viene adesso!” protestò Tenten mentre Neji la trascinava fuori.

Sotto lo sguardo torvo di Shikamaru, però, se la diedero tutti a gambe in poco tempo, senza bisogno di troppe convinzioni.

“Shika?” le loro mani erano ancora unite, e lo sguardo di Ino ancora incerto, mentre l’espressione di Shikamaru rimaneva illeggibile.

Trascorsero parecchi secondi pesanti, nei quali Shikamaru soppesò le parole da usare. Poi guardò Ino, inclinò il capo e ghignò: “Che dici, sei pronta per il secondo round?”.

Ino lanciò un grido e corse su per le scale, mentre Shikamaru la seguiva con balzi che nessuno lo aveva mai visto fare. Raggiunta la camera da letto, prese Ino e la abbracciò, buttandosi sul letto con lei. Con sua sorpresa però, la ragazza si divincolò.

Shikamaru la guardò con aria interrogativa: pensava che anche lei volesse la stessa cosa.

“Non ci siamo nemmeno baciati. Con Sai, dico” disse d’un fiato, guardandolo a malapena negli occhi.

“Lo sapevo” ammise Shikamaru.

“Davvero non sei arrabbiato?”

“Davvero me lo stai chiedendo? Ino, quale ragazzo sano di mente sarebbe arrabbiato con una ragazza che gli si lancia tra le braccia, dice che è una bestia a letto, e per di più gli rivela anche che non è incinta?”

Ino rise ancora prima di dargli un bacio a fior di labbra e alzarsi dal letto.

“E adesso dove vai?” domandò Shikamaru, spiazzato.

“Spengo questo affare!” rise Ino, prima di spingere il pulsante della telecamera e rigettarsi sul ragazzo con vigore.

 

“Nooooooo!” l’urlo di dolore di Kiba risuonò per tutto il vicinato mentre la televisione non dava più segnale.

 

 

 

Ed eccomi qua di nuovo, a nemmeno un mese dall’ultimo aggiornamento (record personale!). Alice chiaramente si riferisce a quella di Lewis Carroll di attraverso lo specchio, cui la Regina Bianca dice di saper credere a sei cose impossibili prima di colazione. Grazie a tutti coloro che hanno letto: spero vi sia piaciuta almeno un pochetto!

 

Namithebest90: Ciao e bentrovata! Non ti preoccupare, sono contenta che tu abba scoperto questa raccolta e spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo un po’ più leggero! Sicuramente qui non abbiamo effetti drammatici, anzi, spero di averti strappato un sorriso!

 

Nejisfan94: Francy, ciao! Le tue recensioni sono sempre meeravigliose, non scherzo. E poi fanno sempre il loro effetto teatrale (modello Ino) ad arrivare così, dopo un po’. Sono contenta che la scorsa fic ti sia piaciuta, qui ho sconfinato dall’altro lato, sul comico demenziale: ma come vedi, da una parte o dall’altra, questi due finiscono sempre a letto insieme, non so come mai! :P Intanto, questa volta Ino è Ino e nessun altra, che è già un passo avanti… Grazie ancora, un bacio!

 

Hachi92: Oddio, mi dispiace, non volevo angosciarvi tutte! In compenso se dopo la scorsa shot potevi pensare che fossi sadica, dopo questa non puoi che darmi della stupida! E questa volta, spero di averti lasciata solo con un sorriso divertito…. Alla prossima!

 

Kikkyxx14: Eh sì, povero Shika, sempre succube delle scelte di Ino… questa volta però non gli è andata così male, dai, che dici? Esaudito il tuo desiderio di allegria? Grazie ancora della recensione, a presto!

 

Melisanna: Ma sai che il tuo nome non mi suona nuovo? Ti ho incontrata forse in qualche altra fic? Sì, da “Lotte” nello scorso capitolo già si poteva capire qualcosa, e in questo “alice” non c’entra molto se non nelle sei cose impossibili in cui credere prima di colazione, ma… spero di averti strappato un sorriso comunque!

 

Ryanforever: Ciao anche a te! Sì, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace: ho fatto sposare Ino con un altro… spero di essermi fatta perdonare con questa shot, che torna a toni allegri e spensierati però? Che mi dici?

 

Mimi18: Tennie tesoro, ti sei ritrovata in questa tua descrizione da pazza maniaca amante del lemon? Per consolarti, ti dico che nemmeno io so chi fosse sto Ken della shot prima, solo un brutto bastardo che ha rubato Ino a Shika, niente di più. In questa però ho ripresentato la tua Barbie in forma smagliante, direi, scemaH e manipolatrice come non mai! Se con l’altra fic ti ho fatto un po’ sooffrire, spero di averti fatto un po’ sorridere con questa. Sorry ma Birthdays è ancora in lavorazione: ci vuole troppa energia mentale, yawn… per questa invece basta un po’ di sana scemitù, che non si sa come, abbonda sempre! Bacibaci, Barbie(H).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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