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Autore: KikiWhiteFly    06/07/2010    1 recensioni
[Completa; Raccolta di One shot] [Shikamaru ~ Ino]
5. «Tu non ci crederesti, ma è zucchero filato. Tu, Shika, hai bisogno di toccare lo zucchero filato... assaggiarlo, forse. E, anche avendolo assaggiato e toccato, non è detto che tu ne sia pienamente convinto. Io... credo. So. Non è più bello così, il mondo?»
Genere: Erotico, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Zucchero filato











Esiste qualcosa di così perfetto in natura – un equilibrio, già – che non è possibile descrivere.

Per esempio, il fatto che dopo la tempesta subentri l'arcobaleno: è scientificamente provato ma dietro il miracolo della scienza c'è l'operato della natura.

Perché, vedete, la tempesta e l'arcobaleno sono diventati due simboli: come dire, dietro una lacrima, c'è sempre un sorriso.

A volte, il cielo ci vuole mandare dei segnali.

Forse.







«Yamanaka, ti sei bevuta completamente il cervello?»

Si limitò a commentare Shikamaru, stiracchiando le braccia in alto.

Ino lo fissò imbronciata, poi voltò lo sguardo dall'altra parte. Allorché, il ragazzo sminuì ulteriormente le sue teorie: «E chi te l'avrebbe detto, poi? Una veggente... Solo tu puoi sprecare soldi in questa maniera.»

Ino stavolta intervenne, pronta a dargli il dovuto benservito: «Me l'ha detto per strada, Shika. Non ho speso nemmeno uno yen. E poi... l'ho sentito

«Sentito?»

Ripeté il ragazzo.

«Sentito, sì. Il rumore della natura, il suono aspro del vento, la furia della pioggia.»

Shikamaru, per quanto razionale, quasi prova timore ascoltando le teorie di Ino. Osservandola così concentrata, si sente un misero umano. Sì, un dannatissimo essere umano che non vede più in là del proprio naso, escludendo a priori qualunque logica meno ovvia della propria.

«Il problema Shika è che... tu vedi. Tocchi. Io credo

Sospira la ragazza, buttandosi – nel senso letterale del termine – a terra. I fili d'erba urtano la sua schiena, ma le bastano pochi minuti per abituarsi e quella sensazione diventa solo solletico.

Fissa il cielo azzurro Ino – così idolatrato da Shikamaru – cerca di comprendere le forme delle nuvole, ma riesce a vedere solo zucchero filato. Sì, proprio così.

«Zucchero filato.»

Ribadisce, ad alta voce.

«Eh?»

Non riesce proprio a comprenderla, è surreale il modo in cui Ino arriva a certi ragionamenti. Fantastico, proprio perché assurdo. Ino gli indica un punto – uno fra i tanti, infiniti, nel cielo – e i suoi occhi vanno a scoprire una nuvola più deforme delle altre.

«Tu non ci crederesti, ma è zucchero filato. Tu, Shika, hai bisogno di toccare lo zucchero filato... assaggiarlo, forse. E, anche avendolo assaggiato e toccato, non è detto che tu ne sia pienamente convinto. Io... credo. So. Non è più bello così, il mondo?»

«Bello?» ripete il ragazzo, piuttosto costernato. «E dove la metti la differenza tra reale e irreale?»

A questa domanda Ino non risponde, si limita a chinare il capo e a strappare un filo d'erba. Poi, pare accorgersi solo in quel momento, Shikamaru è ad una spanna dal suo volto, in ginocchio. È intento a guardare nella sua stessa direzione, non si è reso conto che i loro visi si sono avvicinati più del necessario – il respiro di Shikamaru... ha paura. Paura, sì, di esserne travolta – e a quel punto ad Ino non può che balenare una domanda in mente:

«Non vuoi baciarmi?»

Sussurra. È talmente sottile il suo timbro di voce, in quel momento, che non si stupirebbe se il ragazzo non avesse udito quella domanda – supplica?.

Shikamaru l'ha sentita, invece – anche quando non parla, la sente.

«Cosa diavolo ti...»

«Senza pensare.»

Butta una frase a caso, totalmente priva di razionalità. A Shikamaru riesce davvero difficile quell'azione, dal momento che è totalmente dominato dal pensiero.

«Senza pensare.»

La bacia, senza pensare. Non hanno paura di sembrare impacciati, non c'è timidezza ma solo coscienza. Sì, esiste una coscienza istintuale che ci permette di dominare la ragione. Ino sorride, quando Shikamaru riprende fiato; sorride, perché sa già di aver risposto ad una sua domanda: «Vedi? Credevi tutto ciò irreale un attimo fa, invece è reale. Vedi... come si varca il confine?»




Esiste qualcosa di così perfetto in natura – un equilibrio, già – che non è possibile descrivere.

Per esempio, il fatto che dopo la tempesta subentri l'arcobaleno: è scientificamente provato ma dietro il miracolo della scienza c'è l'operato della natura.

Perché, vedete, la tempesta e l'arcobaleno sono diventati due simboli: come dire, dietro una lacrima, c'è sempre un sorriso.

A volte, il cielo ci vuole mandare dei segnali.

Forse.



E, un giorno, il cielo ruggì contro di loro.

D'un tratto si sentirono le sedie traballare, la terra muoversi sotto il terreno e le urla, i gridi di paura – Dov'è il mio bambino?, gridava una signora in preda al panico il terrore dimorava nei loro sguardi.

Agitazione, in una sola parola.

Ino in quel momento si volta verso Shikamaru: non si parlano, le parole sono preziose proprio perché poche – sanno già come sarebbe andata a finire – e non vanno sprecate in stupidi battibecchi.

«Ino, mendosuke, cosa fai?!»

Urla Shikamaru, non riuscendo a trattenerla. La mano di Ino si divincola dalla sua presa – gli sembra quasi d'aver afferrato l'aria, effimera ma preziosa – e, traballante, si dirige fuori dal locale.

In verità, pochi minuti prima, loro non stavano facendo un bel niente: Shikamaru non aveva voglia di dialogare con lei e Ino non voleva turbare l'apparente quiete che leggeva nel suo sguardo. Poi, si sentì una forza disumana... Una furia distruttrice che in pochi secondi aveva fatto crollare tutta la storia di quel mondo – sì, quel piccolo mondo – senza muovere un dito. Non aveva forma, non aveva volto ma bastava che sfiorasse più audacemente del solito le case degli abitanti e il sottosuolo per intimorire una moltitudine di abitanti.


«Shika, la vedi?»

Ino punta lo sguardo in alto. Il ragazzo la osserva da una modica distanza, cercando di mantenersi ad un qualunque appiglio – ignora le suppliche degli abitanti, ignora le pretese quali: “ragazzo, cosa ci fai qui? La terra si sta sgretolando e tu te ne stai fermo... qui, impalato” e dopo qualche secondo “Fai come vuoi! Al diavolo!” – mentre la ragazza lo fissa con un'ovale di stupore.

Stupita, sì. Adesso c'è una pioggerellina sottile – tanti aghi acuminati, che sembrano lame di coltello– e un po' fastidiosa... ma va bene così.

«E' come se... stesse piovendo zucchero filato» aggiunge, quasi ne fosse deliziata. «... Mi credi?»

Shikamaru la fissa intensamente, soppesa il reale significato di quella domanda e, poi, le risponde: «Sì... ti credo.»

E d'un tratto, si ritrova accanto a lei. Le loro dita sono intrecciate, come se avessero suggellato un patto: sì, come se dicessero “tu mi credi, allora anche io credo in te”.

Il mondo, piano, scoppia. Ma non lo sentono – no, è troppo breve quell'istante. Troppo, persino per pensare – ma hanno la sensazione di essere assorbiti da qualcosa: una nube bianca, densa, una luce che li sta guidando in tutt'altra dimensione.

In quel momento, Ino sorride e Shikamaru sa già cosa sta pensando: «Sì, è zucchero filato.»

La rassicura lui, iniziando a credere di più e ad esistere di meno.








Fine.





Note:

E questa era l'ultima.

E' molto filosofica – introspettiva, diversa dalle altre... Spero vi sia piaciuta ^^.

Si può leggere come un AU o meno, in fondo a Konoha potrebbe benissimo presentarsi un terremoto di tali dimensioni, gli eventi imprevedibili della natura insomma.


Ringrazio:


ryanforever: la spin off di “Inside your heart” ci sarà... ma non ora. Probabilmente verso metà agosto, dato che – come ben sai, dato che ti vedo spesso nelle mie fan fiction *-* – ho tanti impegni da portare a termine. Questa è una raccolta angst, mi dispiace aver distrutto l'ottimista che è in te XD. Però, volendo, possiamo leggere questa fic come un happy ending – in fondo muoiono insieme e innamorati u__u. Grazie mille, un bacio!


celiane4ever: Vale, mi dispiace XD. Sapevo che tu eri un'estimatrice dell'happy ending, ti ho distrutta immagino °-°. Grazie mille cara, spero che questa ti sia piaciuta! Un bacio e grazie!


Hana Turner: grazie mille e... sì, l'intento è proprio di lasciare qualcosa nel lettore. Spero che anche questa ti sia piaciuta! Un bacio <3.


E tutte le preferite/seguite, grazie mille

*_*



Alla prossima!


Kiki.


   
 
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