Anime & Manga > HunterxHunter
Segui la storia  |       
Autore: dream_more_sleep_less    13/07/2010    1 recensioni
Questa è una mia idea di come possa essere stato il passato di Hisoka. I suoi genitori sono prestigiatori e viene allevato dalla sua balia Carmen, e ora che i uoi genitori partono per l' ennesima tourne lui incontra Miyu, la figlia di Carmen... (nuovo personaggio)
Genere: Drammatico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hisoka
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sua madre era appena partita con suo padre.
Suo padre non si era nemmeno degnato di salutarlo...
.... al contrario di sua madre, che invece aveva abbracciato con tanto affetto ed impeto quasi stesse per partire per un viaggio senza ritorno.
Sapeva che lei sarebbe tornata ma aveva lo stesso paura che lei non tornasse, molte notti aveva avuto incubi riguardo a questa sua paura. Molte notti aveva iniziato a piangere nel cuore della notte, ma più che altro aveva paura che il suo papa' non volesse che la mamma tornasse a casa. Hisoka sapeva o meglio intuiva che a suo padre lui non andava a genio o meglio lo trovava insignificante. Il bambino però non ne intuiva il motivo.


Ora lui era lì davanti a quella "strana" bambina della sua stessa età con due codine quasi sfatte, alta quanto lui, con il viso sporco e due enormi occhi insolenti, color cioccolata .
Quegli occhi lo incantarono ancor più dei trucchi da prestigiatore di suo padre.
Continuava a guardarli, gli sembrò che il tempo si fosse fermato;
per poi riprendere a girare nel momento in cui lei gli disse seccata "Pel di carota ti sei incantato?".
Lui negò con la testa ancora intorpidito da quell'attimo.
"Hisoka!" Esordì Carmen per attirare la sua attenzione "Vatti subito a cambiare perché sei ancora bagnato. Sei percaso finito dentro la vasca da bagno?"
Il bambino arrossì all'istante, perché anche se i vestiti che indossava erano bagnati fradici lui se ne era completamente dimenticato.

Corse immediatamente in camera sua imbarazzatissimo.
Tirò fuori da uno dei cassetti una maglietta blu senza maniche e dei pantaloncini larghi che gli arrivavano al ginocchio, poggiò il tutto sul letto e filò nel suo bagno per asciugarsi.
Si tolse i vestiti e li buttò nel cesto dei panni sporchi, poi prese l'asciugamano e si asciugò il corpo e poi si frizionò i capelli rossi.
Uscì dal bagno e si vestì in fretta.

Entrò in cucina che aveva ancora i capelli umidicci ma a lui non interessava. Vide che Carmen stava riscaldando il latte in un pentolino, mentre Miyu era seduta al tavolino aspettando la colazione.
"Tu hai già fatto colazione Hisoka?" chiese la donna.
Il bimbo annui, ma si sedette comunque al tavolino.
La bimba lo guardò di traverso.
Carmen, intanto stava versando il latte caldo nella tazza della figlia. "Mamma c'è il caffè? oppure il cacao? altrimenti il latte non lo bevo!" asserì Miyu.
"Guarda che li conosco i gusti di mia figlia." ribatté scocciata Carmen mentre metteva nella tazza del latte cinque cucchiaiate di cacao. La bimba mescolò il liquido col cucchiaino, aspettando che cambiasse colore prima di poterlo bere. Lo bevve con così tanta voracità che non si accorse di essersi sporcata di latte al cioccolato la faccia.
"Carmen cosa facciamo oggi?" chiese Hisoka felice di poter trascorrere di nuovo del tempo con quella donna. Carmen si sedette a capotavola guardando i due coetanei negli occhi prima Miyu poi Hisoka cercandovi complicità. "Oggi porterai Miyu a visitare qualche luogo del posto, mentre io sistemerò i bagagli e poi l'aula delle lezioni. Vi voglio in casa per mezzodì chiaro? E ora fuori." Ordinò scherzando, poi si alzò e si diresse verso le scale che conducono al piano superiore della casa.
Miyu continuava a bere il suo latte ma con più calma, ignara di essere sporca.
A Hisoka brillarono gli occhi, avrebbe portato quella mocciosa in giro per il bosco fino a farle venire la nausea, a farla stancare e pregare sua madre di rispedirla a casa.
Miyu appoggiò la tazza sul tavolo in legno e saltò giù dalla sedia pronta per andare anche in capo al mondo.
Hisoka che era già alla porta si girò per vederla arrivare e iniziò a ridere a crepapelle con un dito puntato verso di lei.
"Ha ha haaaaaaa!! Ha HAAA Hahahahahahahaha HAa"
"Cosa c'è da ridere pendicarota?" gli chiese arrabbiata.
"Haahahahah haaaaa...... Ha haaa G-guardati la Faccia haha ha" non riusciva più a smettere di ridere Hisoka,
e di ciò se ne pentirà amaramente.
La bimba era arrossita fino ai capelli, si pulì la faccia con il tovagliolo che era sul tavolo. "Brutto scemo di un pendicarota, scappa perché se no ti uccido" Il rosso seguì il consiglio di lei, ed iniziò a correre nella direzione del bosco,
mentre lei lo inseguiva furente di rabbia.
Il cielo iniziava a tingersi di azzurro abbandonando l'arancione e il rosa dell'alba e
l'aria era fresca. Il sentiero per il bosco era dietro la casa, lei continuò a rincorrerlo ignara del luogo in cui lui la stesse conducendo. In quei casi lei usava l'istinto, e ora le suggeriva che non doveva preoccuparsi ma che anzi doveva sbrigarsi a raggiungere il pendicarota. Lo raggiunse in uno spiazzo con l'erba alta più di un metro, non lo vedeva da nessuna parta ma sentiva la sua presenza. "Pel di carota lo so che sei lì, aspetta che ti acchiappo e poi vediamo se ti torna la voglia di prendermi in giro."


Hisoka, intanto si era nascosto in un punto in cui trovarlo sarebbe stato impossibile, a meno che non si conoscesse già.
Stava zitto, zitto e immobile, come aveva visto fare ai puma che dimoravano in quelle montagne quando volevano fare i loro agguati, evitando il minimo gesto per non farsi beccare da quella mocciosa.
Era sicuro al cento per cento che lei non lo avrebbe mai trovato nemmeno tra cent'anni, nemmeno se fosse stata aiutata da un esercito intero.
Ripensò a quella volta che si era messo a giocare a nascondino con altri cinque bambini del paese, e quello che doveva fare la conta si era arrabbiato perché non lo trovava mai. Gli piaceva giocare a nascondino, ma quei bambini non vollero più farlo giocare per via delle sue eccellenti capacità nel nascondersi.
Ci rimase molto male, però ne andava fiero, perché nessuno era mai riuscito a scovarlo. Una volta un bimbo rimase un ora e mezza a cercarlo, non è necessario dire che quando lui uscì allo scoperto e liberò gli altri, l'altro si infuriò iniziando a dire che non era valido e altre cavolate del genere. Lui in quel momento se l'era risa sotto i baffi, perché trovò quel bambino molto buffo.


Anche se era nascosto Miyu sapeva che il pendicarota era lì, annusò l'aria cercando l'odore del bambino. Quando lo faceva si sentiva come un lupo o una leonessa che annusa l'aria in cerca della sua preda giornaliera. Sua madre l'aveva spesso paragonata ad un animale selvatico, e lei si sentiva sempre molto lusingata. Lo sentì subito perché odorava di sapone, si ricordò che prima che lei arrivasse lui era finito nella vasca da bagno. La cosa la faceva ancora ridere dentro di se. Iniziò a camminare sicura nella direzione del nascondiglio, seguendo la scia dell'odore di Hisoka. Procedette dritta per cinque metri, camminando nell'erba alta che le dava l'impressione di essere nel mare.
Lei adorava il mare!
Arrivò davanti ad una quercia alta più di otto metri, che per abbracciarla completamente servivano quattro uomini adulti.

-Che fa? Annusa l'aria come un cane?- pensò il rosso dal suo nascondiglio
Miyu si avvicinava sempre di più e molto sicura di dove stesse andando, e ciò lo infastidiva molto, perché non stava andando alla cieca ma sapeva che lui era lì.
Hisoka dal canto suo era scioccato e infastidito, non riusciva a credere che quella mocciosa avesse trovato il suo nascondiglio.
Nessuno ci era mai riuscito!
Nessuno, - Nessuno tranne Carmen.- pensò - Questo non doveva farlo. Non mi interessa che quella bambina è sua figlia, io non la voglio qui! Carmen me la paghi.-
La guardava avanzare nella sua direzione attraverso i fori che c'erano tra una radice e l'altra. Quello era un posto perfetto per spiare senza essere beccati!
Infatti per via della conformazione del terreno, che in quel punto del prato era stranamente rialzato, lasciava che la maggior parte delle radici fossero più fuori dal terreno che nel sotto suolo. Lui era affezionato tanto a quel posto, per il semplice fatto che quel luogo glielo aveva mostrato suo padre ed era una sua maniera di dimostrargli il suo affetto. Ma era l'unico! Per questo quella specie di grotta era come la sua seconda casa.


Quando Miyu fu davanti alla quercia si fermò squadrandola dai rami alle radici. Perché troppo immensa, per far si che il suo sguardo l'abbracciasse completamente, in tutta la sua imponenza. Le sue foglie erano verdi, rigogliose e folte. E il tronco come aveva già visto da lontano era enorme.
Annusò nuovamente l'aria come poco prima e risentì il suo odore ma questa volta provenire dalle radici della quercia.
"Pel di carota!" esordì sicurissima di se, e di averlo ormai in pugno.
"So che sei l' da qualche parte. Vieni fuori o ti uccido, non fare il codardo."
Lui non dava cenno di cedere, anche se era stato scoperto e questo gli bruciava,
continuava a stare zitto e a non muovere un muscolo.
Allora Miyu stanca di aspettare una risposta, infilò la testa nell'entrata del nascondiglio, per volerlo prendere alla sorpresa e per vedere se era la come le suggeriva l'intuito, ma era sicura di si.
Il suo sesto senso la distingueva dagli altri bambini e da qualsiasi altro adulto che non fosse stato almeno un Hunter professionista, come le aveva detto una volta sua madre, e da allora non lo aveva più dimenticato.
Sorrideva fiera di se mentre infilava la testa nell'apertura pronta a menare botte al Pendicarota. Lui invece, era arrivato al limite della sopportazione, così lo fece... Ma in quell'attimo di gioia non si aspettava certo che Pendicarota la prendesse per il collo della maglietta e la gettasse a terra non poco violentemente.
Cadde a terra di faccia, graffiandosi la guancia sinistra e i palmi delle mani, sporcandosi anche i vestiti.
Si rialzò dolorante dicendo "Ma sei scemo? ".
Hisoka non le rispose limitandosi a sbuffare scocciato.
"Hai visto cosa mi hai fatto? Mi potevo fare molto più male, lo sai?"
Lui continuò a non rispondere indifferente a lei.
Miyu a quel punto non ci vide più dalla rabbia, gli saltò addosso ignorando il dolore alla guancia e ai palmi delle mani. Lo atterrò di schiena e iniziò a dargli schiaffi e pugni. Hisoka incassava tutto non riuscendo a reagire per via del peso di lei. Essendo quasi allo stremo provò a fermarla cercando di bloccarle le mani, ci riuscì al terzo tentativo dopo aver incassato un'altro pugno in faccia.
Le teneva i polsi con fermezza mentre lei si dimenava per liberarsi, Hisoka si tirò su in piedi continuando a bloccarle i polsi.
"Ora se ti calmi possiamo parlare, e tu la smetti di venirmi dietro per uccidermi, capito Mocciosa?"
"Non chiamarmi Mocciosa Pel di carota"
"E tu non chiamarmi Pel di carota Mocciosa"

Miyu allora gli diede un calcio nello stinco e scappò dicendo " Solo se mi acchiappi Pel di carota".
Hisoka si accasciò a terra tenendosi lo stinco per il dolore, mentre Miyu era già uscita dal nascondiglio.
Dopo qualche minuto si rialzò e si diresse verso l'apertura per uscire.
Aveva intenzione di prendere e uccidere quella mocciosa con le sue mani dopo tutto quello che gli aveva combinato.
Miyu intanto correndo, si era già inoltrata ancora di più nel fitto bosco, e senza accorgersene era entrata nel territorio di un puma di montagna. Se fosse stata un'altra situazione se ne sarebbe subito accorta per via del suo olfatto sopraffino, ma ora era troppo impegnata a "giocare" con Pendicarota. Più che "giocare" diciamo che lo stava massacrando da quando era arrivata. In un certo senso la divertiva, non era come uno di quei bambini che conosceva nella sua città, lui in un certo senso era come lei...
Si era allontanata abbastanza, così decise di fermarsi un' attimo a riprendere fiato. Mentre riposava seduta contro un albero, vide un cespuglio muoversi, allora incuriosita vi si avvicinò gattonando. Appena vi fu vicina uscirono fuori tre cuccioli di puma. "Che carini!" "Come mai siete qui da soli? Dov'è la vostra mamma?". "Se fate i bravi vi aiuterò a cercarla". Si guardò intorno con fare sospettoso in cerca della loro madre, ma non vide niente che non fossero: alberi, foglie e cespugli. Uno dei cuccioli le se si avvicinò titubante alla mano destra che era appoggiata in terra e gliela lecco. Lei lo prese in braccio e gli accarezzò la testolina. Gli altri due allora le si avvicinarono come aveva fatto in precedenza il primo, e le si aggrapparono alle gambe. Volevano essere presi anche loro in braccio. "Sembrate tanti gattini, solo che i gattini quando crescono non diventano enormi come lo sarete voi o come lo è la vostra mamma".
Prese gli altri due in braccio ma non cela faceva a tenerli tutti e tre perché erano troppo pesanti rispetto a normali cuccioli. Fu costretta allora a appoggiarli in terra, ma mentre lo faceva qualcos' altro uscì fuori dal bosco ma questa volta non erano tre teneri cuccioli di puma. Urlò vedendo la bestia, con i denti affilati come lame, che le ringhiava contro. Non sapeva cosa fare, le si era annebbiato di botto il cervello.




L'urlo di prima che aveva lanciato per lo spavento, riecheggiò tra gli alberi e le foglie di quel bosco immenso, giungendo ancora più forte e carico di spavento alle orecchie di Hisoka.



Iniziò a correre più veloce che poteva, sperava che Miyu non avesse combinato nessun casino, ma sapeva di sbagliare; altrimenti lei non avrebbe urlato e lui non starebbe correndo come un forsennato per raggiungerla.


Hisoka arrivò da lei in tempo!
Sgranò gli occhi per la situazione in cui lei era finita!


Miyu era immobile davanti ad un puma enorme e piuttosto inferocito (ne convenne Hisoka).
Cercò di fare il meno rumore possibile mentre si muoveva per raggiungere Miyu e coprire i pochi metri che li separavano l'uno dall' altra. Il puma però si era subito accorto anche del rosso, così gli ringhiò contro.
Il bimbo dovette rimanere immobile per paura che la fiera gli facesse del male.
L'animale teneva sotto mira entrambi aspettando il momento opportuno per saltare loro addosso.
"Dove cavolo ti sei andata cacciare? " bisbigliò.
"In un bel casino" pronunciò quelle poche parole con un filo di voce, quasi non si sentirono. Era pietrificata davanti a quell'essere. Non capiva perché quell'animale doveva essere così cattivo nei suoi confronti, non aveva fatto nulla ai suoi cuccioli, voleva solo aiutarli a trovare la loro mamma.
Insomma sua mamma non avrebbe mai sbranato degli estranei solo perché la stavano aiutando a ritrovare sua mamma, perché invece quel puma lo voleva fare? Forse per paura di perderli?
Non lo sapeva!



(Il puma non voleva che nessuno entrasse nel suo territorio e che nessuno toccasse i suoi cuccioli.)





Hisoka vide che dietro al puma che li proteggeva; c'erano tre cuccioli, sicuramente i suoi, così comprese tutto.
Si ritrovò ancora una volta a pensare che quella bambina era proprio stupida.

Miyu non sapeva cosa fare così in preda al panico iniziò a farfugliare cose del tipo "Signora puma io non volevo affatto fare del male ai suoi cuccioli. Non volevo mancarle di rispetto. La colpa è tutta sua del Pendicarota" e indicò Hisoka.
Il quale si incavolò molto "Ehi! Non è vero. Sei tu la stupida che è finita in questa situazione" urlò a squarciagola, infastidito dall'accusa.
La cosa buffa era che stavano parlando con un puma, e quella triste è che se non fossero scappati al più presto, sarebbero diventati il suo pasto della giornata. Bella la vita no?
Miyu iniziò ad indietreggiare lentamente nella direzione di Hisoka cercando di non fare infuriare l'animale.
Il bimbo dietro di lei, però si girò perché aveva sentito un rumore provenire dalla direzione opposta a dove stava guardando poco prima.
Quello fu un grosso errore: per entrambi!
Infatti il puma partì immediatamente all'attacco.
Fece un balzo in avanti per atterrare la bambina.

Miyu chiuse immediatamente gli occhi per istinto, come quando le schizzavano l'acqua addosso, ma li non se la sarebbe cavata con poco.
Lo sapeva!
Fece un respiro profondo per rilassarsi. - Tra poco sarà finita! - pensò.
Anche se era piccola sapeva che un puma poteva ucciderla, ed era quello che stava per accadere. Sua madre si sarebbe arrabbiata o avrebbe pianto?
Pendicarota l'avrebbe presa in giro oppure ci sarebbe rimasto male per la sua morte? Lo aveva appena conosciuto ma uno dei suoi pensieri andò a lui, forse perché come sospettava loro due erano uguali più di lei e sua sorella.
Quegli attimo durarono un'eternità voleva che il puma si sbrigasse, ormai aveva perso la cognizione del tempo, per lei il tempo si era fermato, ma non per Hisoka.

Il bimbo quando si era voltato aveva visto solo uno scoiattolo cadere da un ramo basso per prendere una ghianda. Quando poi tornò a guardare Miyu si rese subito conto che la situazione era peggiorata.
Capì immediatamente cosa stava per fare il puma, così lo precedette.
Accadde tutto in pochi secondi. Hisoka scattò come una molla prese per mano Miyu e iniziò a correre lasciandosi il puma e i suoi cuccioli alle spalle.
Aveva fatto una cosa stupida, ora quel puma li avrebbe inseguiti, e loro due cosa potevano contro di lui?
Erano solo due mocciosetti di sei anni, se ci fosse stata Carmen avrebbe fatto sicuramente qualcosa, ma erano solo loro due e non potevano fare altro se non correre per mettere più distanza che potavano tra loro e l'animale.



Miyu aspettava di morire di lì a poco ma non capiva perché non accadeva nulla.
Non voleva che la cosa durasse così tanto, forse era già morta e non se ne era accorta.

Poi ad un tratto sentì qualcosa di freddo avvolgerle la mano e tirarla da una parte, e senza accorgersene aveva iniziato a correre.

 

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > HunterxHunter / Vai alla pagina dell'autore: dream_more_sleep_less