Capitolo 12: Nel covo dell’Akatsuki
Itachi e Kisame,
dopo aver camminato a lungo, con l’ansia per le condizioni in cui si trovava Naruto, giunsero finalmente al loro covo.
L’entrata
da loro scelta si trovava all’interno di un albero cavo, nel quale, appesi tra
i rami più nascosti dell’arbusto, si trovavano
dei sigilli in grado di avvertire il chakra di
coloro che cercano di intrufolarsi in quel territorio “illegalmente” e che non
appartenevano ai membri dell’Akatsuki.
In
caso di minaccia, questi sigilli si attivavano, saltando in aria e facendo
esplodere una delle connessioni col covo dell’organizzazione.
Il
covo era molto grande, tanto che per accedervi, vi erano varie entrate, tutte
situate in punti strategici e nei posti più impensabili.
Era
tutto scavati nella roccia e andava fino in profondità.
Infatti
i raggi del sole non sono mai stati in
grado di toccare la superficie di quel luogo sconosciuto a quasi tutto il
mondo, tranne che per un piccolo spiazzo che fungeva come campo da allenamento
e dove si poteva ammirare il cielo.
L’unica
illuminazione presente, erano delle torce, poste a un metro di distanza una
dall’altra, le quali, al minimo movimento, si azionavano da sole.
Naruto spesso andava nella
dispensa per rubacchiare un po’ di cibo, dato che in quel posto ci si teneva
leggeri, e non poche volte rischiò di prendersi un infarto quando le luci si
accesero improvvisamente, convinto che qualcuno lo avesse scoperto…alla
fine si era sempre trattato di qualche topo o un altro genere di animale che
era stato capace di penetrare all’interno della struttura.
Le
stanze non erano molte ed ognuna di essa era parecchio distante dall’altra.
A
volte bisognava addirittura percorrere 500 metri prima di giungere nel locale
accanto.
Le
camere di ogni membro non erano distinguibili, dato che nessuno aveva avuto la
brillante idea di personalizzarle.
Un
estraneo avrebbe potuto assegnare una stanza a ogni membro, solo grazie a
qualche effetto che uno di loro lasciava appoggiato al letto, unico mobile
presente nella stanza a parte un piccolo comodino accanto.
Itachi e Kisame percorsero la scala a chiocciola che li
avrebbe portati in profondità e solo poco dopo giunsero nella sala comune dell’Akatsuki.
All’interno
di questa sala, molto più grande rispetto alle singole stanze, vi si trovava un
enorme tavolo dove i membri cenavano.
Sasori e Deidara
erano gli unici presenti al momento e sembravano impegnati in una discussione.
La
solita, cioè che cos’è l’arte.
Il
rosso esternava le proprie idee con assoluta calma e risolutezza, mentre Deidara era agitato, come sempre quando si affronta quell’argomento.
L’uomo
era in piedi dalla parte opposta del tavolo davanti a Sasori.
Aveva la gamba destra appoggiata alla sedia e urlava contro il mal capitato.
Non si
accorsero nemmeno dell’arrivo dei compagni.
Kisame già fuori di se, prese
la sua spada e la sbatté violentemente contro il tavolo, spaccandolo in mille
pezzi e lasciando i due perplessi.
“Che
cavolo ti è presto? Volevi farci venire un infarto, pesce puzzolente?” chiese Deidara, mentre cercava di far calmare il suo battito
cardiaco.
“Ti
conviene tacere se non vuoi andare a fare compagnia al tavolo!” rispose Kisame nero dalla rabbia.
Sasori invece osservò Itachi e gli chiese come mai fosse ricoperto di sangue,
attirando anche l’attenzione di Deidara.
“Wow,
avete avuto problemi con il Nibi? È solo una gattina,
non dovrebbe crearvi così tanti problemi, vi credevo più forti ragazzi!” disse Deidara non dando il tempo a Itachi
di rispondere.
Itachi sospirò e si sedette
dicendo “è sangue di Naruto!”
Ci fu
silenzio.
“Ripeti?”
disse Deidara
“Hai
capito bene idiota!”gli rispose Kisame.
“Cosa
è successo?” intervenne Sasori mantenendo la calma
nonostante l’aspetto preoccupato dei due compagni, gli facesse temere il
peggio.
“Ha
voluto proteggermi, facendosi colpire al posto mio” disse Itachi
con le immagini ancora vive negli occhi.
“C-come sta?” chiese sta volta Deidara
pallido.
“Come
vuoi che stia? Ora ti sventro e voglio vedere se stai bene!” disse Kisame sempre più fuori di sé.
Itachi intervenne “Ha subito
una grave ferita all’addome da un’arma da taglio, ma Tsunade
riuscirà a salvarlo. Ne sono sicuro, inoltre mentre lo stringevo tra le mie
braccia, ho sentito il chakra della volpe lavorare
per guarirlo!”
I due
messi al corrente sospiravano, anche se non era bastata quella notizia per
farli stare meglio.
Ci fu
nuovamente silenzio interrotto da un rumore di passi.
Konan entrò nella sala comune,
guardò il tavolo a pezzi, ma sorvolò sulla questione e guardando i presenti con
aria seria disse loro “Siete convocati dal capo. Pain
vi deve parlare. Vi aspetta nella sala principale!”
Quando
se ne fu andata Deidara e Sasori
si guardarono non capendo il perché di quella convocazione, mentre Itachi alzandosi dalla sedia disse loro che non conveniva
fare aspettare Pain.
“Siamo
nei guai?” chiese Deidara.
“Zetzu era sul posto e ha visto che non facevamo sul serio
con Naruto!” disse Kisame,
questa volta senza urlare o insultare il compagno.
Sasori sospirò e si incamminò
anch’esso verso la sala richiesta.
Arrivarono
a destinazione pochi minuto dopo e rimasero sorpresi a trovarsi davanti Nagato al posto del Pain divino.
Era sempre quest’ultimo a dare loro comunicazioni e ordini da seguire, mentre Nagato raramente si faceva vedere e quello non fu per loro
un bel segno.
“Ci
hai convocato?” chiese Itachi con aria calma.
Qualsiasi cosa fosse successa, lui aveva la coscienza a posto e lo stesso
valeva per gli altri.
Zetzu era affianco all’uomo.
La parte nera sogghignava divertito per la situazione “Ora li farà
fuori!”mentre la parte bianca lo rimproverava “Non c’è niente di divertente,
sono dei traditori, potrebbero crearci dei problemi!”
Nagato parlò lanciando un
occhiataccia a Zetsu “So che non avete portato a
termine il vostro compito. Vi avevo ordinato di catturare il Nibi. Mi avete estremamente deluso!”
“Lo
so, ma ci sono state delle complicazioni!” disse Kisame
sulla difensiva.
“Naruto?” disse semplicemente il possessore del rinnegan essendo al corrente della situazione.
Kisame abbassò il volto.
“Zetzu mi ha riferito che non avete nemmeno provato a catturarlo…” la tensione cresceva “…come
dovrei interpretare questa vostra azione?”
“Avevamo
deciso di catturare il Kyuubi solo una volta che
tutti gli altri bijuu sarebbero stati in nostro
possesso!” intervenne Sasori.
“Lo so
bene, come so che siete stati voi a farlo scappare per permettersi di salvarsi
la pellaccia. Ho sempre fatto finta di niente fingendo di non sapere. Era
chiarissimo e Zetzu ha solo perso del tempo prezioso
spiandovi.” Disse per poi rivolgersi alla pianta “tu potevi benissimo
continuare il lavoro che loro due non sono riusciti a portare a termine!”
Zetzu sussultò “Ho provato a
catturare Naruto, ma Kisame
me l’ha impedito!”
“Vuoi
chiudere quella boccaccia?” chiese Kisame
infastidito.
“Sei
bravo a spiare senza farti vedere, ma non sei in grado di capire ciò che ti
circonda. Loro si sono affezionati a quel jinchuuriki
e non gli faranno mai del male. Per questo non avrei mai chiesto loro di
svolgere un tale compito, so che non lo avrebbero fatto nemmeno con una
minaccia di morte. Tu però invece che trovare una scusa per far eliminare i
tuoi compagni, potevi continuare il loro compito di catturare il Nibi!” disse guardandolo arrabbiato.
“Ma
noi pensavamo di farti un piacere!” disse la parte nera
“Si,
hai ragione mio signore!” disse la parte bianca facendo tacere il compagno.
“Tuttavia
ho deciso che per questa volta sarò clemente. Ho bisogno di voi per catturare
gli altri bijuu, ma se farete in modo ancora di
ostacolare il mio piano, vi garantisco che diventerete dei corpi che potrò
utilizzare come mie marionette e li userò per catturare Naruto
e sbarazzarmi delle persone a cui tiene!” disse Nagato
guardando i presenti con quei suoi occhi inquietanti “Che sia chiaro!”
I
ragazzi annuirono.
“Ora
andate pure, ma domani voglio che il Nibi venga
catturato e non ammetterò scuse questa volta” disse per poi andarsene.
Deidara era con le braccia
dietro alla testa e camminando guardava in aria “Certo che pensavo fosse molto
più incavolato. Nagato oggi è stato quasi gentile!”
“Gentile?
Ci ha detto che ancora uno sgarro e ci ammazza!” disse Sasori.
“Poteva
eliminarci subito!” disse Deidara.
“Così
perderebbe quattro alleati in un colpo solo, non gli sarebbe vantaggioso. Sa
bene che essendo dei criminali, senza appartenere a questo gruppo, con le
cinque terre alle calcagna, saremmo dei facili bersagli e che quindi non è
vantaggioso nemmeno per noi, metterci contro di lui!” disse Itachi.
“Ci
siamo già messi contro di lui non volendo catturare Naruto!”
disse ovvio Deidara.
“Hai
sentito cosa ha detto? Non ci chiederà mai di catturare Naruto!”
disse Kisame “Anche se mi chiedo cosa diavolo cambia.
Sia che siamo noi, o qualcun altro a catturare il ragazzo…per
lui sarà la fine!” disse l’uomo pesce stringendo i pugni.
“Appunto,
non ha senso questa cosa! alla fine è come se non stessimo proteggendo Naruto da quello che lo aspetta! Se non vogliamo catturare Naruto con le nostri mani, dovremmo opporci seriamente.
Scioperare, scendere in piazza con dei cartelloni o qualcosa del genere.” disse
Deidara.
“Io
credo che preveda già una nostra opposizione quando giungerà il momento!” disse
Kisame.
“Forse
aspetta che gli consegniamo gli altri bijuu e poi ci
farà fuori!” disse Sasori.
“Per
ora direi di fare quello che dice lui. L’importante che non accada niente a Naruto. Poi in futuro si vedrà come si evolverà la
situazione e solo allora agiremo!” disse infine Itachi.
Camminarono
in silenzio per diversi metri, poi Deidara mettendosi
ad urlare spaventò tutti.
“giuro
che lo uccido prima di Nagato a sto cretino!” disse Kisame fra sé e sé.
“Ho un
idea! Scriviamo una lettera a Naru-chan per sapere come
sta!” disse Deidara allegro.
“Per
una volta dalla tua bocca esce qualcosa di sensato!” disse Sasori.
“hai
avuto una buona idea. Avvertilo anche di non preoccuparsi per noi!” disse Itachi.
Kisame mantenendo il broncio
disse “Salutalo!”
La
lettera venne spedita e diverse ore dopo il volatile di creta che l’uomo biondo
aveva spedito, tornò indietro con una lettera di risposta.
Sono un impiastro con le
lettere e non so come si comincia.
Bhè inizio con il salutarvi
tutti.
Io sto bene, sono ormai
in via di guarigione.
Mi sono stupito nel
ricevere una lettera da voi. Pensavo che Pain sarebbe
riuscito a intercettarla o qualcosa del genere. Spero solo che la mia sia
giunta nelle vostre mani.
Non sapete quanto mi
faccia sentire sollevato il fatto che Zetzu non
l’abbia avuta vinta, ma permettetemi di dire che strano che Pain
non abbia reagito male.
Quindi se voi mi chiedete
di stare tranquillo, io chiedo a voi di fare attenzione.
So che per voi è
difficile, ma state uniti e difendetevi l’uno con l’altro, solo così se Pain cercherà di giocarvi brutti scherzi, potrete farcela.
Inoltre sono felice di
dirvi, che qui a Konoha…mi hanno fatto il terzo
grado, ma non mi butteranno via a calci (quindi Deidara
butta via la creta) e che per il momento sono riuscito a convincerli a non
farvi del male, finchè non finisce questa storia di Pain.
Però c’è una condizione,
più di tanto non posso chiedere, cioè che facciate i bravi e che non vi fate
venire in testa strane idee. Non create problemi a Konoha
e se c’è qualche informazione utile che potete fornirci, fatecelo sapere…sempre stando attenti. Non rischiate inutilmente… non voglio che vi accada qualcosa ragazzi.
Mi mancate
Vi voglio bene
Naruto
Ps: Deidara, detesto
essere chiamato Naru-chan, spero che i biscotti ti
vadano di traverso.
Itachi sorrise, ma era un
sorriso rilassato, come se finalmente il peso che sentiva nel cuore si fosse
affievolito.
“Per
fortuna il moccioso sta bene!” disse Kisame.
“Ma vi
rendete conto? mi ha detto di strozzarmi. Mi sento offeso!” disse Deidara mettendo il broncio “E io che ero preoccupato per
lui!”
“se
non ti provocasse non sarebbe Naruto. almeno hai la
conferma che sta veramente bene!” disse Sasori.
I
quattro andarono ognuno nella propria stanza e Itachi
e Kisame si prepararono per il giorno dopo. Volenti o
nolenti, il Nibi sarebbe stato da catturare.
*****************
Ecco a
voi il 12° capitolo con un piccolo disegno.
Spero che
anche questo chappy vi sia piaciuto.
Fatemi
sapere e grazie a tutti.
Ciao a
presto
Neko =^.^=