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Autore: padfoot4ever    04/09/2010    30 recensioni
Rose "Rossa" Weasley è incinta. "Non sono grande abbastanza per diventare madre! Sono a malapena capace di allacciarmi le scarpe!"
Sta provando ad adattarsi alla novità. "Non lascerò questo bagno mai più!"
Non l'ha presa bene. "Potrei vivere di dentifricio e shampoo."
Infatti, ha perso la testa. Questa è la sua storia.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, James Sirius Potter, Teddy Lupin | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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capitolo 9 nuovo Titolo: Delicate
Autrice: padfoot4ever
Traduttricenefene (capitoli 1-12), Leireel (capitoli 13-35)



CAPITOLO 9: Parents Dispute



A volte vorrei essere un animagus. In questo momento, ad esempio. Se potessi trasformarmi in un insetto o in un uccello o persino in un topo, potrei scappar via da questo spogliatoio e vivere per sempre come animale. La vita sarebbe più semplice, non è vero? Ti accoppi con centinaia di partner diversi e non importa a nessuno se sei stato con i tuo cugini oppure no, perché è probabile che con chi ti stai accoppiando sia comunque un tuo lontano cugino. Ma ti importa? No, perché sei un dannato insetto e non hai idea di cosa sia un cugino. E se fossi un animale e fossi incinta, è probabile che finirei per mangiare il mio bambino, una volta nato. Problema risolto.


Ma sfortunatamente sono una strega umana, intrappolata in questo spogliatoio Grifondoro con Fred, James, Al, Dom e Malfoy che mi fissano con in volto espressioni di puro sbigottimento. Non posso nemmeno scappare fuori dalla porta perché la stanno bloccando. E anche se fuggissi da qua, ci sarebbero centinaia di studenti che riderebbero e mi indicherebbero come se fosse una specie di mostro.


James è il primo a riprendersi dalla bomba che ho lanciato. Tossicchia a disagio, si passa le mani tra i capelli nerissimi (come fa sempre) e si sposta da un piede all’altro per un po’.


“C-come?” chiede incredulo.


“Vuoi che ti faccia un disegnino?” replico con rabbia.


Che domanda ridicola.


“No, voglio dire… Chi è il padre?”


Al, Fred e Dom annuiscono e Malfoy sembra davvero sperare che io dica qualche nome a caso. Ma io non dico nessun nome. Continuo semplicemente a fissare Malfoy, come se stessi cercando di dirgli in modo subliminale che il bambino è suo. Ma lui continua a ricambiare il mio sguardo con determinazione, perché non ci crederà finchè non glielo dirò.


“Aspetta un attimo,” dice Al. “Perché sta guardando lui?”


Al guarda alternativamente me e Malfoy, estremamente confuso. Dom inizia a ridere, una risata troppo acuta e nervosa per essere credibile come vera.


“Stai scherzando,” ride. “Questo è uno dei tuoi strani scherzi, vero Rose? E’ come quella volta in cui correvi in giro vestita da Dissennatore all’anniversario di matrimonio di nonno e nonna… Ci siamo cascati, vero?

Di nuovo, non dico niente e abbasso lo sguardo sui miei piedi perché non riesco più a guardare Malfoy.


“Rose,” insiste lei. “Dimmi che stai scherzando.”


Scuoto la testa tristemente. Oh, perché è dovuto succedere tutto questo?


Lui?” urla Fred, indicando Malfoy.


“Non sei seria, Rossa,” si unisce James.


Ormai li sto a malapena ascoltando. Dom è rimasta del tutto ammutolita e Malfoy è senza parole. Sento che scoppierò a piangere a momenti.


“Come hai potuto essere così stupida, Rose?”


“Taci!” urlo. “Non ho bisogno che mi butti addosso della merda, Al!”


Al, James e Fred si voltano verso Malfoy. È diventato molto più pallido di quanto non sia di solito.


“Sei andato a letto con mia cugina?” chiede piano Al, ma la rabbia è ben evidente nel suo tono fermo.


“Io- Io, ehm…”


James e Fred estraggono le bacchette e le puntano contro di lui, ma le abbassano, anche se di poco, quando la porta si spalanca ed entrano l’allenatore Baston e la professoressa Chang. Baston sembra davvero arrabbiato, mentre la Chang sembra sul punto di mettersi a piangere - beh certo, come sempre.


“Che diavolo sta succedendo? Perché c’è mezza squadra Grifondoro qui dentro? Malfoy, non dovresti essere negli spogliatoi dei Grifondoro!” abbaia Baston.


“Potter, Weasley, abbassate le bacchette,” ordina la Chang.


Lo fanno, ma davvero a malincuore. Nessuno dei due distoglie lo sguardo da Malfoy anche solo per un attimo.


“Rose, vieni con me,” dice la Chang prima di uscire a passo svelto dallo spogliatoio.


“Ohi! Aspettate un attimo! E la partita?” sento chiamare Baston mentre seguo la Chang oltre la porta. Non c‘è un briciolo di sensibilità in quell‘uomo. La Chang va così rapida che devo praticamente correre per stare al passo con lei. Fortunatamente quando raggiungiamo la scuola i corridoi sono vuoti dato che quasi tutti gli studenti di Hogwarts sono allo stadio da Quidditch a cercare di capire che diavolo stia succendo. La Chang mi accompagna fino all’ufficio del preside. Appena superiamo la porta, sono tirata in un forte abbraccio da-


“Zia Ginny?” esclamo.


“Il professor Vitious mi ha contattata quando non è riuscito a raggiungere i tuoi genitori - non preoccuparti per loro, stanno bene - che è successo?”


Vitious mi fa sedere sulla sedia di fronte alla scrivania e io spiego tutto. All’inizio sono troppo sconvolta anche solo per pensare razionalmente, ma nel momento in cui ho finito di spiegare la situazione, Vitious sembra sorpreso, la Chang indifferente e Ginny sconvolta di sentire chi sia il padre del mio bambino. Beh, non potevo evitare questo dettaglio, no?

“Va tutto bene, signorina Weasley,” dice Vitious gentilmente. “Non sei la prima studentessa di Hogwarts che rimane incinta, e dubito che sarai l’ultima.”


Hmmm, che sollievo. Ora che ne dite di cancellare la memoria di tutti gli studenti di Hogwarts?


“Sei stata da Madama Chips?” chiede.


“Sì, mercoledì.”


“E hai parlato con i Malfoy?”


Prego? I Malfoy?


Plurale?


Si aspetta davvero che mi sieda non solo con Scorpius, ma anche con Draco e Astoria Malfoy e spieghi la situazione? Uhm, forse potrei invitare i miei genitori e mamma potrebbe prendere a schiaffi Draco di nuovo, come a quanto pare ha fatto al terzo anno. Non sarebbe per niente imbarazzante. Entro cinque anni racconterò a mio figlio la storia di come “Nonna prese a schiaffi Nonno”.


Anzi cancellate, come “Nonna prese a schiaffi entrambi i Nonni.” Mia mamma non è affatto affascinante quanto crede di essere. Sono sorpresa di essere venuta fuori così normale, con genitori come i miei.


Sì, considero perfettamente normale una sedicenne incinta che parla a se stessa nella propria testa e progetta di passare la propria vita (e anche dopo) a infestare bagni, grazie tante.


Mentre Vitious parla a ruota libera su qualcos’altro, mi isolo del tutto. Sembra che nemmeno la professoressa Chang lo stia ascoltando. Sta guardando - no, uccidendo con lo sguardo - zia Ginny con estremo disprezzo. Riesco a vedere che Ginny sta facendo del suo meglio per sembrare interessata a quello che dice Vitious, ma continua a guardare la Chang con la coda dell’occhio. E riconosco quello sguardo. È lo stesso sguardo che lancia a James quando fa qualcosa di davvero terribile, come la volta che ha fatto esplodere il capanno del giardino o ha cercato di far giocare Al con una GiraTempo quando aveva sette anni. È lo sguardo che ha quando è infastidita sul serio da qualcosa o da qualcuno.


Prima che possa anche solo iniziare a immaginare perché Ginny e la Chang si stiano lanciando sguardi letali, una donna sui quarantanni appare nel camino dietro la scrivania di Vitious. Lui sobbalza per lo spavento ma quando si volta per vedere chi sia si rilassa.


“Oh, è lei signora Weasley,” dice gentilmente.


È zia Audrey, ma che ci faccia qui è un mistero per me.


“Buongiorno professore. Ginny, spero non ti dispiaccia se mi aggrego,” dice. “Rose, ho sentito del tuo - ehm - piccolo problema.”


Ho sempre notato che quando zia Audrey parla di qualcosa che considera vergognoso o indegno di lei, usa la parola “piccolo” per descriverlo, come per minimizzarlo. Per esempio quando parla a zio George del “Tiri Vispi Weasley” lo chiama “il tuo piccolo negozio di scherzi”, cosa che fa davvero incazzare a morte George. È irritante proprio come zio Percy, se non di più. Non è di certo una donna molto affascinante. Sì, è di bell’aspetto nel senso convenzionale del termine, ma ho il vago sospetto che sia nata senza personalità. Non lascia mai sciolti i suoi capelli grigio topo, ma sempre raccolti in una coda stretta. Mette sempre questo atroce rossetto rosso e ha costantemente l’aspetto di qualcuno che è stato appena insultato a morte o ha una puzza terribile sotto il naso. Secondo me, è una snob so-tutto-io con delusioni di grandiosità e non sono l’unica in famiglia a pensarla così. So per certo che è la nuora che zia Molly preferisce di meno. Mamma fa del suo meglio per essere carina con lei, ma papà non riesce a stare nella stessa stanza con lei per più di cinque minuti senza avere un collasso nervoso. E una volta ho sentito zio Harry dire che è sua zia Petunia in formato strega… qualunque cosa significhi.


“Che ci fai qui?” chiedo, cercando di non sembrare maleducata, ma non penso di esserci riuscita.


“Beh, ho sentito della tua situazione-”


“Aspetta, come cavolo l’hai saputo?” esclamo. So che non prenderà bene il mio uso della parola “cavolo”, ma in questo momento non me ne frega niente.


“Beh, ero dai Potter quando Ginny ha ricevuto il messaggio dal preside-”


“Audrey,” interviene Ginny. “Ti avevo detto che potevo occuparmene da sola.”


“Sì, sì lo so, ma più si è meglio è! Due teste sono meglio di una! L’unione fa la forza!”


“Sì, abbiamo recepito il messaggio,” dico con aria truce. È l’ultima persona che voglio o ho bisogno di vedere in questo momento. Non ho bisogno di lei che mi guarda dall’alto in basso come se fossi una specie di insetto. Proprio come mi sta guardando ora.


Bussano alla porta ed entra Baston seguito subito da Malfoy, che ha un’aria davvero sconvolta e senza dubbio arrabbiata. Sento Ginny accanto a me tendersi e afferrarmi la mano in supporto perché sa che ne ho bisogno ora più che mai. E anche se apprezzo davvero tutto quello che ha fatto per me, penso di aver realmente bisogno di mamma.


“Bene,” inizia Baston. “Qualcuno vuole spiegarmi perché una delle partite di Quidditch più importanti della stagione è stata abbandonata a mezz’aria?”


“Baston,” sibila la Chang. “Pensi mai a qualcos’altro oltre a quel dannato Quidditch?”


Baston fa per protestare, ma Vitious alza una piccola mano per fermarlo. A dispetto della sua taglia, Vitious ha il potere di zittire persino l’allenatore Baston, semplicemente sollevando una mano. A quanto pare la taglia non ha importanza.


“Penso che si possa fare una partita di recupero, Baston,” dice Vitious. “La prego di annunciare che la partita è stata cancellata.”


Baston illividisce, ma non discute. Esce subito dall’ufficio e sbatte la porta dietro di sé come un certo adolescente lunatico. Io e Ginny siamo sedute di fronte a Vitious con le spalle verso Malfoy, che ormai sembra incapace di proferir parola. Zia Audrey sta controllando il proprio riflesso nello specchio accanto al ritratto del professor Silente. Sono quasi certa di averlo visto roteare gli occhi.

“Signor Malfoy, siediti,” dice Vitious, facendo apparire una sedia proprio accanto alla mia. Grazie, signore.


Malfoy si avvicina lentamente alla sedia e ci crolla sopra, evitando deliberatamente le mie occhiate. È deciso a non rivolgermi nemmeno lo sguardo. Immagino di non poterlo biasimare - mi odierei anche io se fossi in lui.


“Questo è evidentemente un argomento molto delicato,” inizia Vitious, ma è di nuovo interrotto da due persone che sbucano dal camino dietro la sua scrivania. Riconosco l’uomo dai capelli rossi seguito subito dalla donna dai capelli cespugliosi - i miei genitori. Si stanno sfacciatamente ignorando l’un altro, proprio nello stesso modo in cui Malfoy sta ignorando me.


“Ron! Hermione!” esclama Ginny. Devo ammettere che solo scioccata quanto lei che si siano davvero fatti vedere, oltretutto insieme.


Papà sembra voler saltare addosso a Malfoy e strangolarlo a morte.


“Abbiamo appena ricevuto la notizia… eravamo a Hogsmeade quando il gufo ci ha trovati,” dice mamma. Che diavolo ci facevano loro a Hogsmeade?


Mamma siede su una delle sedie che Vitious ha evocato dal nulla. Ha un aspetto terribile. So che è passata solo una settimana da quando l’ho vista, ma sembra che da allora non si sia nemmeno spazzolata i capelli, per non parlare del lavarli, e ha cerchi scuri sotto gli occhi da non crederci. Papà non è messo molto meglio. La barba è davvero trascurata - mamma gli sta sempre dietro perché si rada, ma in questo momento sembra che non si sia mai rasato nella sua vita. Anche i suoi capelli non sono stati evidentemente lavati né pettinati - onestamente, che ho fatto per meritare dei genitori così puzzoni?

E intendo puzzoni in senso letterale.


“Ora che siamo tutti sistemati,” ricomincia Vitious. “Ci sono alcune questioni che dovrebbero essere -”


E il rumore delle fiamme crepitanti dal camino dietro di lui ancora una volta lasciano in sospeso il suo discorso.


“Oh, per l’amor di Merlino!” squittisce e si volta per vedere chi sia.


Prima esce dal camino una donna alta e magra, con i capelli scuri e gli occhi nerissimi. La sua pelle pallida e le labbra rosse la fanno assomigliare a una specie di vampiro, ma quando mi sorride sembra abbastanza amichevole. Poi realizzo che in realtà non sta sorridendo a me - sta sorridendo a Malfoy.


“Scorpius, tesoro, che succede?” chiede la donna, piombando su di lui e baciandolo su una guancia. Scorpius la scansa e si sfrega la guancia.


“Non saresti dovuta venire, mamma,” mormora.


Questa è la madre di Scorpius? Non l’ho mai vista prima d’ora perché di solito è il padre di Malfoy che lo accompagna a King Cross ogni settembre. Scorpius non assomiglia per niente a sua madre, eccetto che per gli occhi scuri. Se non fosse per quelli, sarebbe difficile dire che sono anche solo parenti.

Un uomo esce dal camino pochi secondi dopo e lo riconosco subito come Draco Malfoy. Ora papà sembra pronto a uccidere. Dietro i capelli rossi, davvero lunghi e spettinati, posso vedere i suoi occhi blu stringersi dal disgusto all’arrivo del signor Malfoy. E a una prima impressione, il signor Malfoy si sente allo stesso modo nei suoi confronti. Draco è praticamente calvo e i pochi capelli che gli sono rimasti sono di un biondo più chiaro di quelli di suo figlio.


“Signori Malfoy,” dice Vitious evocando altre sedie. Sul serio, ci sono più sedie qui che in un dannato negozio di mobili.


“Sta diventando un po’ affollato qui,” dice Ginny, notando l’evidente tensione che si è accumulata a ogni arrivo nell’ufficio. “Audrey, forse io e te dovremmo tornare a casa mia…”

“Uhm? Oh, sì,” dice Audrey con distacco, fissando le proprie sopraciglia allo specchio. Ovviamente non si è nemmeno accorta che i miei genitori e quelli di Malfoy sono qui.


Ginny mi fa un sorriso di incoraggiamento, afferra zia Audrey per un braccio e la trascina fino al camino. Prende un pugno di Metropolvere e dice “Villa Boscosa” e scompare tra le fiamme. Audrey fa lo stesso prima mimare con le labbra un “mandami un gufo” a mamma, che la sta a malapena guardando.


“Comunque, come stavo dicendo,” continua Vitious. “Il-”


“Scorpius,” strascica Draco, come se Vitious non avesse nemmeno parlato. Vitious salta giù dalla sua sedia, sospira pesantemente e se ne va impettito fuori dal suo ufficio, ammettendo la sconfitta. Sembra che nessun altro se ne sia accorto. Wow, siamo riusciti a cacciare il preside dal suo stesso ufficio.


“Che diamine sta succedendo qui?” scatta Draco contro il figlio. Malfoy si stringe nelle spalle. Ha la testa appoggiata sulla mano e sta fissando attentamente il pavimento.


“Non ignorarmi,” sibila Draco. “Cosa hai fatto questa volta?”


“Draco,” dice dolcemente la signora Malfoy, ma suo marito la zittisce.


“Senti, sappiamo che è qualcosa di grave - abbiamo ricevuto ricevuto altre volte dei gufi a casa, ma non ci si saremmo mai aspettati di essere chiamati con urgenza! Devi aver davvero fatto un casino questa volta!” dice Draco, la voce più forte e alta a ogni parola.


“Questo è tutto quello che sono, vero? Un gran casinista,” mormora Scorpius.


“Non provare nemmeno a rigirare la frittata!” urla Draco. “Dicci che hai combinato!”


“A quanto pare l’ho messa incinta!” urla Scorpius indicandomi, ma evitando ancora di guardarmi. Non riesco a far finta che questo non mi ferisca.


Oh no, Draco sta per iniziare con me… Come si fa uno Schiantesimo?


“Cosa?” sussurra Draco con disgusto. La signora Malfoy e Draco guardano alternativamente me e Scorpius.


“Lei?” urla Draco. “Una Weasley? Hai messo incinta una Weasley?”


Papà all’improvviso si alza. È molto più alto di Draco, ma lui non sembra intimidito.


“Taci, Malfoy,” dice papà con tono seccato.


“Mi stavo chiedendo quando avessi intenzione di dir qualcosa, Weasley,” sogghigna Draco. “Alla fine ti è cresciuta un po’ di spina dorsale?”


“Ti prendo a schiaffi per una settimana se non chiudi la bocca,” sibila papà. Mamma si alza e cerca di calmare papà, ma lui la ignora. Draco fa lo stesso con sua moglie, Astoria.


“È tutta colpa tua, Donnola*,” dice Draco. “La sgualdrinella che hai tirato su non rovinerà le possibilità di mio figlio di ottenere un posto al ministero.”


Papà si lancia su Draco, ma Scorpius lo precede e colpisce suo padre così forte da farlo cadere a terra con un tonfo. Astoria boccheggia e stringe le mani sulla bocca.


“Non-parlare-di-lei-in-quel-modo,” sibila Scorpius.


Draco fissa il figlio, gli occhi pieni di shock e rabbia. Nessuno parla per un momento - persino mamma e papà dimenticano i lori stupidi bisticci  e si guardano sconvolti. Astoria sembra vergognarsi talmente tanto di suo marito e suo figlio che quasi mi dispiace per lei.


“Ti ho dato tutto,” mormora Draco, asciugandosi il sangue dal naso. “Non sei altro che un ingrato, un bambino viziato!”


“E di chi sarebbe colpa? Il tuo padre Mangiamorte ti ha viziato proprio come il mio padre Mangiamorte ha viziato me!” urla Scorpius.


Wow, che tensione.


Sul serio, riesco quasi a vederla.


Scorpius, con un ultimo sguardo sprezzante verso suo padre, se ne va dall’ufficio, sbattendo la porta. Astoria corre verso Draco e guarisce il suo naso con un colpetto della bacchetta. Draco si tira su dal pavimento e si volta verso me e i miei genitori, con ancora del sangue sul mento e la camicia.


“Ti prometto,” dice cupamente. “Che mio figlio non avrà niente a che fare con lei -” mi indica, “- o suo figlio. Te lo garantisco.”


E scompare nel fuoco senza un’altra parola.


“Io… Mi dispiace davvero,” dice Astoria Malfoy a me e mamma. “Lui.. È solo che lui…”

Le si spegne la voce. Mamma annuisce in segno di comprensione e Astoria segue Draco tra le fiamme. Quindi stanno semplicemente abbandonando il figlio in un momento del genere? Wow, e i pensavo male dei miei genitori. Almeno sono rimasti per discuterne con me. Certe, io non ho rotto il naso a uno di loro.


E ora, in qualche modo, nell’ufficio di Vitious siamo rimasti solo io, mamma e papà. Mamma corre da me e mi abbraccia come se non ci vedessimo da mesi.


“Oh, Rose, pensavamo fosse successo qualcosa di orribile quando abbiamo ricevuto la lettera. Sono così contenta che tu stia bene.”


“Bene?” esclamo. “Pensi che io stia bene? Laura Phelps ha annunciato all’intera scuola che io sono incinta e tu pensi che io stia bene?”


Papà tossicchia a disagio. Nessuno di noi dice niente per alcuni minuti.


“Allora…” inizio. “Voi due avete fatto pace, quindi?”


Mamma si acciglia e papà guarda a terra, le orecchie rosse. Lo prenderò come un no.


“Ascolta, tesoro,” dice mamma. “Sappiamo che in questo periodo sei davvero sotto stress e ci dispiace di crearti ancora più tensione… Non significa che non ti vogliamo bene -”


“State divorziando?” farfuglio.


Mamma e papà si guardano l’un l’altro a disagio.


“Uhm,” inizia papà. “Ci stiamo solo… prendendo una pausa.”


Oh come Ross e Rachel.**


“Io starò a Hogsmeade per un po’,” dice mamma. “Così posso starti vicina, se hai bisogno di me. Tuo padre mi stava aiutando a trasferirmi quando abbiamo ricevuto la lettera.”


“E di te che mi dici?” chiedo a papà. “Tu non vuoi starmi vicino?”


“Non iniziare, Rose,” dice papà stancamente. Odio il fatto che non mi chiama più “Rosie”. È come se accettasse il fatto che sono cresciuta prematuramente.


Corro via dall’ufficio con la lacrime agli occhi, senza dire un’altra parola. La mia vita non può essere peggio di così. Non posso portare un bambino in una famiglia così disfunzionale e sfasciata come quella con cui sono costretta a vivere. Entrambi i suoi nonni lo odieranno - che razza di ambiente è questo per un bambino? Non posso farlo. Sono stata una stupida quando ho pensato di poterlo fare.

Corro e corro lungo i corridoi. La gente mi indica e sussurra su di me - è come il mio primo giorno a Hogwarts, quando la gente indicava me, Al e Dom perché eravamo imparentate con Harry Potter. Con la differenza che questo è molto peggio. Sono la scorta di risate per l’intera scuola.


Ora sto correndo davvero veloce e la mia vista è confusa da quanto sto piangendo. Non so nemmeno dove sto andando, a questo punto. Alla fine raggiungo un corridoio vuoto e mi siedo in un angolo perché sento che se corressi ancora un po’ collasserei. Vorrei avere il mantello dell’invisibilità di James in questo momento. Sento un colpo di tosse.


E lui è qui, proprio di fronte a me, un’espressione assolutamente tetra in volto - quello stupido, scozzese, biondastro, attraente idiota. Si appoggia contro il muro di fronte e scivola a terra, così siamo alla stessa altezza.


“Perché non me l’hai detto?” chiede Malfoy tranquillamente.


“Non so,” scrollo le spalle. “Non sapevo come.”


“Non hai pensato che avessi il diritto di sapere?” chiede con rabbia.


“Quando diavolo avrei dovuto dirlo?” scatto. “Mentre ti stavi sbaciucchiando con Dom?”


“Che ne dici di quando mi stavo sbaciucchiando con TE?”


“Lascia stare, Malfoy,” sospiro. “Comunque non hai niente di cui preoccuparti.”


“Sto per diventare padre e non ho niente di cui essere preoccupato?” chiede incredulo.


“Esatto,” dico. “Perché non stai per diventare padre.”


Sembra davvero confuso e inclina la testa da un lato in un modo che trovo così carino. Oh beh, non posso proprio pensare più cose come questa. Ho ufficialmente mandato a monte qualsiasi possibilità io abbia mai avuto con lui.


“Lo darò in adozione.”





NOTE:

* Donnola: Weasel, storpiatura di Weasley, in originale (e nei libri della Row) che appunto significa donnola.

** Ross e Rachel di Friends (il telefilm più bello di sempre!). Magari non c'era bisogno di specificarlo, ma mi sono ricordata che lo guardavo in tv anni or sono, mi sono sentita vecchia, e ho deciso di annotarlo.


Prima di lasciarvi alle risposte alle vostre recensioni vi traduco (a braccio, molto liberamente) la nota di padfoot4ever che era al termine di questo capitolo:

Vi prego, NON odiatemi!! Sappiate solo che sono una sostenitrice sempre e comunque di Ron/Hermione (non mi piacciono le Draco/Hermione, anche se ne ho lette alcune belle) e se amate Draco, scusate se l'ho reso così b...... bambinetto. [...], grazie per aver letto, recensito, messo tra i preferiti la mia storia o tutti e tre! Comunque, non voglio trattenervi ulteriormente dal COMMENTARE!
Ciao!
padfoot4ever

  
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