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Autore: eleanor89    13/11/2010    8 recensioni
Questa è la storia degli amici di Cedric, della sua famiglia a Hogwarts. La storia degli eroi di tutti i giorni, con le loro piccole avventure, con i loro amori, le amicizie, i tradimenti, i litigi, i giorni felici e quelli di dolore.
La storia di quelli dimenticati che non hanno mai dimenticato lui, dei tipi strani che tutti notano ma non nominano mai,di quelli che sono diventati famosi con l'Esercito di Dumbledore e di quelli che non hanno mai smesso di lottare senza invece mai mettersi sotto i riflettori. Questa è la storia degli amici di Cedric a cominciare dall'anno del torneo Tremaghi, l'anno in cui si può ancora essere innocenti, l'anno in cui Tu-Sai-Chi è solo una brutta storia che i genitori raccontano a bassa voce.
Ultimo cap:«Posso esserle utile?» domandò cortesemente.
L'uomo lo fissò con quella che a lui parve una punta di disprezzo, ma poi parlò con una voce insicura che lo stupì: «Tu sei... Wayne? O Walter?»
«Wayne.» rispose lui, senza capire.
«Sono il padre di Michael.» disse l'uomo.
Un brivido freddo gli corse per la schiena.
Genere: Comico, Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cedric Diggory, Tassorosso, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cedric's friends.'
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Previsioni, duelli, questioni di sangue e gelosia.


Erano ricominciate le lezioni, e con disappunto di Megan la Trelawney aveva predetto sciagure su lei e i suoi amici. Hannah era praticamente in lacrime a fine lezione, convinta che sarebbe stata bocciata, e tutti si erano divisi in coppie per leggere il futuro sui fondi da tè.
«Vedo...» cominciò Susan, perplessa, «Un lupo. Chissà che vuol dire...»
«Forse diventerò un mannaro anche io e insegnerò Difesa contro le Arti Oscure. Dal terzo anno mi spuntano lupi in ogni dove.» azzardò Megan.
«Pensa alla faccia di Snape in quel caso.» suggerì Stephen, che ne approfittava per bere e rilassarsi, dopo aver pulito venti volte la tazzina.
Megan sghignazzò.
«Jones!» la chiamò Anthony Goldstein, qualche posto più indietro, «Ti è caduta la sciarpa a terra!»
«Di nuovo? Grazie!»
Finalmente la lezione finì e tutti ritirarono velocemente le loro cose.
«È una bella sciarpa.» osservò Sally-Anne, stupita.
«Me l'ha regalata mia cugina Gwenog.»
«Quella delle Holyhead, vero?»
E così cominciarono a chiacchierare delle imprese della cugina preferita di Megan, che era poi cugina di primo grado di suo padre e quindi solo per secondo sua, fino ad arrivare a Erbologia. Quill naturalmente riuscì a tagliarsi un dito e quasi svenne senza che la professoressa notasse nulla, mentre Megan si dedicò a fissare Potter.
«Cosa guardi?» domandò George, che si era riunita a loro dopo aver seguito Antiche Rune.
«Potter. Ti rendi conto che ha salvato Cedric avvisandolo dei draghi?»
«Te l'ho detto io, infatti...» provò a ricordarle Georgia.
«Tu l'hai mai immaginato così il Bambino Sopravvissuto?» domandò a bassa voce, stando attenta a non fare la fine di Quill. Ernie in quel momento aveva salutato Potter con un cenno brusco del capo, segno che Cedric doveva avergli detto di non evitarlo per lui.
«In che senso “così”?» chiese Georgia confusa.
«Guardalo! Ti sembra l'eroe del mondo magico?» spiegò meglio di lei, osservando i capelli orribilmente arruffati e gli occhiali visibili ora che stava di profilo. Era magro e sembrava stressato a giudicare da come stava infierendo sulle piante. Strano, sarebbe bastato allenarsi in un incantesimo Testabolla per andare sott'acqua come Cedric, a patto che riuscisse a impararlo in tempo. Forse però non era nervoso per la prova, visto che aveva saputo con largo anticipo a cosa andava incontro, forse stava solo di nuovo litigando con quel Roy.
«A dire il vero no... Però la cicatrice dice tutto. Gliel'hai mai vista?» mormorò Georgia.
«Non mi sono mai avvicinata abbastanza.» borbottò contrita, quasi che fosse una sua grave mancanza, «Aspetta.»
«Cosa fai? Torna indietro!» sibilò Georgia ma Megan era già partita per la sua spedizione, fingendo di inciampare vicino al loro tavolo e lasciando cadere anche una paletta che si era portata con sé. Per un momento incontrò lo sguardo di Potter e poi il ragazzo fece qualcosa che non si aspettava: si chinò e raccolse la paletta per lei, sempre mantenendo un'aria corrucciata. Lei ringraziò a bassa voce scrutandolo per un momento in viso e notando che i capelli gli coprivano la fronte, poi tornò indietro.
Stephen e Quill la fissavano allibiti e Hannah usava le forbici per tagliare l'aria, con la testa sporta di lato per vedere cosa aveva combinato con quel gesto incomprensibile. Megan le fece cenno di tornare al proprio lavoro e tornò accanto a Georgia che era esasperata.
«Non si vede. Però ora so che ha proprio dei begli occhi.»
«Prego?»
«Ma sì, ha degli occhi verdi bellissimi!»
Georgia ora era allibita quanto Stephen e Quill: «E te ne accorgi ora dopo quattro anni?»
«E chi l'ha mai guardato in faccia quello lì?»
La lezione dopo era Difesa Contro le Arti Oscure, e come sempre i Ravenclaw li fecero a fette quando si divisero in coppie. Solo durante gli ultimi dieci minuti lessero dal libro per riposarsi un po' e Quill tornò al proprio posto zoppicando.
«Cavolo, sei peggio di Longbottom, hai sempre qualche ferita di guerra.» commentò Hannah in un sussurro.
«Con la differenza che Longbottom nel suo campo ci sa fare.» disse Ernie, riferendosi a Erbologia e alzando appena la voce.
«Zitto, se Moody si scoccia poi sono guai.» ringhiò Megan.
«Professor Moody.» la corresse quasi automaticamente Ernie, beccandosi un'occhiataccia.
«Non è certo colpa nostra se Rivers è imbarazzantemente scarso.» commentò invece Sally-Anne un posto più avanti. Megan fece per tirarle la coda ma Georgia planò sul suo braccio e la costrinse a leggere. Justin scoccò loro uno sguardo condiscendente e sospirò, mentre Susan nascondeva una risatina.
Per fortuna il professor Moody non li trasfigurò in stile Malfoy. Non ancora, almeno.

«Beh, almeno stavolta niente Imperio. Nessuno di noi è riuscito ancora a contrastarlo minimamente.» considerò Stephen, e poi sbadigliò. Lungo il corridoio si unì a loro Wayne, silenzioso come al solito, e poco dopo arrivò anche Michael, poggiando una mano sopra la testa di Georgia.
«A metà gennaio si va a Hogsmeade!» annunciò.
«Vi prego, fermatelo, è insopportabile...» si lamentò Walter raggiungendoli mentre Cedric rideva e salutava Cho Chang.
Tutti guardarono quest'ultimo maliziosamente e lui riprese a camminare a testa alta facendo finta di nulla.
«Cedric, posso indovinare con chi andrai stavolta?» domandò Georgia allegramente.
«Pensa per te.» rimbeccò lui, ma la sua voce suonava fin troppo compiaciuta e Michael rise.
«Davvero, dovresti uscire anche tu con qualcuno, Georgie.»
«Concordo.» affermò un ragazzo, che si era fermato aspettandoli. Aveva la cravatta verde e argento.
«Ciao, Martin.» salutò Georgia, «Sei qui per Pozioni?»
«No, volevo chiederti se ti va di venire con me a Hogsmeade.»
Lei se ne stupì ma riuscì comunque ad annuire senza esitazioni, con gli occhi leggermente sgranati, «Certo.»
«Allora siamo d'accordo. Per quanto riguarda Pozioni invece ci vediamo domani sera?»
«D'accordo.»
E Martin, dopo uno sguardo di neanche tanto velata minaccia a Michael, tornò in mezzo a un gruppetto di Slytherin.
Tutti gli Hufflepuff rimasti guardarono Georgia, che fece spallucce.
«Mi dà una mano coi duelli, voglio migliorare i miei voti il più possibile.»
«Ma tu frequenti solo ragazzi più grandi? Di che anno è?» domandò Hannah, apparentemente dimentica della presenza di Cedric e compagnia.
«Quinto anche lui in effetti. Ed è veramente bravo a duellare, ci siamo conosciuti proprio mentre mi allenavo in cortile con Wayne. Carino, no?»
«Anche Wayne è bravo a duellare, appunto! Puoi farti aiutare da lui. Perché mi ha guardato a quel modo?» domandò Michael scocciato.
«Perché da quando alla fine del Ballo del Ceppo mi hai presa in braccio la voce si è diffusa e tutti mi chiedono se siamo fidanzati.»
«Ti ha presa in braccio? E perché io non lo sapevo?» domandò Stephen, guardando Michael mentre lo chiedeva, «E Sandy?»
«Stavamo solo giocando.» rispose lui, brusco, «Sandy poi se ne frega, evidentemente.»
«Non dire così...» provò Walter, ma lui scosse la testa.
«Lasciamo perdere.» tagliò corto, evidentemente di cattivo umore.
Megan in quel momento notò Stan e salutò tutti di fretta, correndo da lui.
«Guardala...» borbottò Wayne, «Non sembra neanche lei.»
«In effetti non è molto gratificante che con i suoi amici di sempre sia meno amichevole che con uno sconosciuto.» commentò Walter, palesemente punto sul vivo.
«Io penso che invece faccia bene, quel bulgaro è tra i più carini anche se non può competere con Krum.» considerò Sally-Anne, portandosi una ciocca di capelli dietro un orecchio.
«Krum ti piace solo perché è popolare.» ribatté lui.
«Mai detto il contrario.»
«Un giorno ti pentirai di essere... così
«Mai pensato una sciocchezza simile.»
«È bello come certe cose non cambino mai...» commentò Wayne, ironico.
«L'importante, secondo me, è che Stan si comporti bene con lei.» disse Cedric, unico a chiamarlo per nome.
«Tu sei troppo fiducioso.» replicò Walter.
«No, lui è sulle nuvole. Con la Chang. Ignoriamolo e basta. Dove sono Jack e Rent?» si intromise Michael, ancora un po' cupo.
«Già a pranzo.»
«Ma erano con noi tre secondi fa, perché non li vedo mai andare via? E perché sono sempre insieme?» protestò lui e Georgia inarcò le sopracciglia senza dir nulla, dato che lei la sua opinione in merito se l'era già fatta.

Quelle poche settimane prima di Hogsmeade stavano passando velocemente e Wayne nel frattempo cominciava a sparire sempre di più per via dei suoi esami, con grande disappunto degli amici che non l'avevano mai visto così impegnato nello studio. Megan trascorreva molto tempo con Stan e con Georgia, Georgia era spesso con lo Slytherin di nome Martin, Michael si incupiva sempre di più arrivando a picchi in cui neanche Cedric lo sopportava e scappava da Cho, Walter marciva nella gelosia quanto lui e cominciava a trascorrere tutto il suo tempo con Rent e Jack, Quill si era ammalato due volte e Stephen guardava il suo gruppo disgregarsi in modo così stupido assistendo al tutto con la sua solita dose di camomilla e studiando ovunque come se fosse lui a dover sostenere i G.U.F.O. di Wayne. Anche Hannah ed Ernie seguivano il suo esempio e chi li vedeva pregava che nessuno di loro diventasse Prefetto o sarebbero giunti all'esaurimento nervoso. Solo Sally-Anne, Susan e Justin erano immuni a quell'improvviso cambio di abitudini che li lasciava perplessi, o almeno tali erano gli ultimi due visto che la prima non badava a nulla che non la riguardasse in prima persona.
Ciò spiegava perché il giorno dell'uscita a Hogsmeade fossero tutti piuttosto tesi, sapendo che si sarebbero incontrati ai Tre Manici prima di pranzo insieme dopo tanto tempo.
Avvicinarono i tavoli per stare tutti vicini e mancava soltanto Cedric, sicuramente da Madama Piediburro nonostante Michael non avesse fatto battute in proposito. Georgia si era presentata senza Slytherin al seguito, arrivando con Wayne e spiegando che lo avrebbe visto dopo essere stata con loro per evitare di metterlo a disagio in mezzo a degli sconosciuti. Naturalmente a questo Megan non aveva neppure pensato, invitando anche Stan.
«Cosa accidenti sarebbero quelli?» domandò Rent stupefatto, indicando un tavolo dove sedevano Ludo Bagman e delle cose.
«Goblin.» rispose Stephen prontamente, «Mai visti alla Gringott?»
«Sono nato babbano, ti ricordo, e ai miei soldi hanno pensato i genitori di Jack.»
«A me fanno paura.» annunciò Quill.
«Perché non me ne stupisco?» domandò Michael beffardo, con la testa inclinata poggiata su una mano e un'aria strafottente che fece arretrare l'altro con tanto di sedia.
«Hai la luna storta, Michael?» domandò Georgia in tono di rimprovero.
«È così da giorni, ignoratelo.» commentò Walter, porgendo le burrobirre appena portate a Jack e Megan.
«Ciclo?» domandò quest'ultima e Quill quasi si affogò nel proprio succo di mela.
«E non è l'unico...» mormorò Wayne osservando Harry Potter che sembrava particolarmente furibondo non lontano da loro, mentre una donna era alle spalle di Walter e blaterava qualcosa su Bagman senza che gli altri prestassero attenzione. Wayne controllò per un momento l'angolo buio in cui l'uomo si trovava coi goblin e scoprì che erano spariti.
«Sta cercando di rovinare la vita a qualcun altro?» disse Potter all'improvviso, rivolto alla donna.
Ovviamente Walter e Michael si voltarono a guardare senza neanche far finta di nulla, mentre Megan si sporgeva senza alcun ritegno in avanti e Stan metteva al riparo la sua burrobirra che stava per rovesciarsi.
«Harry! Ma è splendido! Perché non ti unisci a...?»
«Non le verrei vicino neanche con un manico di scopa lungo tre metri.» la interruppe lui furioso, e Georgia e Megan si scambiarono un'occhiata sorpresa, «Perché ha fatto quella cosa a Hagrid, eh?»
«I nostri lettori hanno il diritto di sapere la verità, Harry, sto solo facendo il mio...» iniziò a giustificarsi la donna, ma improvvisamente Potter urlò: «Chi se ne importa se è un Mezzogigante? Lui è a posto!»
Calò il silenzio.
Megan pensò che i Gryffindor avevano sempre un certo stile, e Wayne aveva annuito alle sue parole senza rendersene conto. Gli piaceva Hagrid, dato che Walter ne aveva sempre parlato bene in passato ed era visibilmente buono, e lo stesso valeva per Michael a cui per principio non importava delle questioni di sangue. Quill si era rovesciato il succo addosso e Stephen gli porse un fazzoletto senza neppure guardarlo.
La donna non sembrava aver gradito, ma si riprese in fretta estraendo penna e taccuino e in quel momento compresero chi fosse: Rita Skeeter, e questo spiegava tutto.
«Cosa ne dici di un'intervista sull'Hagrid che conosci tu, Harry? L'uomo dietro i muscoli? La tua improbabile amicizia e le ragioni che la sostengono? Lo definiresti un surrogato della figura paterna?»
La Granger scattò in piedi e Quill emise un gemito di puro terrore alla sua espressione. Georgia mentalmente fece il tifo per lei, dato che l'ultima domanda avrebbe meritato un pugno in risposta.
«Lei è disgustosa, passerebbe sopra a tutto, pur di mettere insieme una storia, e va bene chiunque, vero? Anche Ludo Bagman...»
«Siediti, stupida ragazzina, e non parlare di cose che non capisci. So delle cose di Ludo Bagman che ti farebbero arricciare i capelli... non che ne abbiano bisogno...» terminò, con un'occhiata significativa ai suoi capelli.
Megan sibilò qualcosa sulle sue virtù a denti stretti e Stan annuì diligentemente.
«Andiamo,» disse la Granger, piena di dignità. «Dai, Harry... Ron...»
E il terzetto d'oro se ne andò mentre la donna riprendeva a scrivere. Michael e Walter li seguirono con lo sguardo e così molti altri avventori.
«Cedric sarebbe dovuto venire ad assistere.» considerò Walter.
«Non si vede Potter arrabbiato molto spesso.» osservò anche Georgia.
«Pensa che non se la prendeva neanche quando dicevamo che faceva schifo...» concordò Rent stupito.
«Facefa schifo?» ripeté Stan aggrottando la fronte.
«Beh, noi ovviamente tifiamo per Cedric al torneo, siamo suoi amici... Potter non c'entrava niente.» rispose Jack per lui.
«Ma non parliamo del torneo, non mettiamo a disagio il nostro ospite.» decretò Walter con uno sguardo soddisfatto a Michael da dietro il suo bicchiere. Michael ghignò.
«Ma no, parliamone invece! Come ti trovi tu a tifare per Krum e a uscire con la nostra Meg?»
Megan non rispose ma frugò nelle proprie tasche, tirando fuori la bacchetta e poggiandola davanti a sé.
«A me non va di parlarne.» disse quindi innocentemente, «Piuttosto, che ne pensate voi di Hagrid? Secondo me ha ragione Potter.»
«Sì, sì, sicuramente sì.» borbottò Michael spaventato.
«Secondo me... no. Se è un mezzogigante non so quanto ci sia di cui fidarsi.» disse Walter, sorprendendola.
«Ma cosa vuoi che ci faccia, che ci uccida a forza di abbracci? Lo conosci anche tu.» ribatté Wayne scettico, «Ti è sempre piaciuto, come può cambiare tutto così?»
«Infatti, è un cucciolone.» affermò Rent, annuendo tra sé e sé.
«Non mi stupisco che lo diciate voi due che siete cresciuti tra i babbani o quasi, ma tu, Wayne...» disse invece Stephen, «Sappiamo tutti dei giganti, ci parlavano di loro per farci comportare bene! “Guarda che ti faccio prendere dai giganti se non mangi!” e cose così.»
«Appunto, sono solo paure lontane... E poi Hagrid gigante lo è solo per metà.» replicò lui.
«Ed è il carattere che conta, pensate al professor Lupin!» esclamò Megan.
«Tu avevi una cotta per lui, non vale.» ridacchiò Georgia.
«Ma non è vero! Cioè sì, ma non conta!»
«Conta, ma comunque ce l'avevano un po' tutte proprio perché era sempre così gentile... e quindi concordo col fatto che è il carattere e non ciò che si è a contare.»
«Sarà, ma a me fa paura.» fu l'ovvio commento di Quill, che li fece scoppiare a ridere stemperando un po' la tensione.
«Da noi però non fareppero mai laforare cicante, anche mezzo.» disse Stan. Walter, che un attimo prima diceva lo stesso, lo guardò e disse duramente: «Ma a Hogwarts non si fanno distinzioni, non siamo razzisti.»
«Cinque minuti fa non ti fidavi tantissimo.» ringhiò Megan.
«È che non può dirlo proprio lui, se fossimo così prevenuti loro non sarebbero a Hogwarts!» si giustificò lui.
«Loro? Fuoi dire Durmstrang?», Stan assottigliò lo sguardo.
«Ehi, calmiamoci.» fece Wayne, «Ragioniamo da persone civili.»
«Sarete tutti d'accordo che è ingiusto discriminare Hagrid solo perché sua madre era una gigantessa, no? Anche se i giganti sono malvagi Hagrid non lo è e si vede.» disse Georgia.
«Però cerca sempre di farci uccidere alle sue lezioni, e se lo facesse di proposito?» mormorò Quill.
«Sei tu che rischi di morire perché sei un incapace.» ribatté Michael che aveva deciso di sfogarsi su di lui, «Però è vero che si potrebbe ricondurre al suo sangue di gigante il fatto che gli piacciano le bestie pericolose. Ma soltanto quello.»
«Quando comincerete a chiamarmi figlia di sanguesporco avvisatemi in anticipo.» disse Megan, fredda. Tutti sobbalzarono.
«Sai che la vedo come te sulle questioni di sangue. Io sono dalla parte di Hagrid.» ribatté Michael, offeso.
«Non mi riferivo a te una volta tanto.»
«Per quanto riguarda tutto questo discorso concordo con lei, se qualcuno di voi se la prendesse con uno come lui solo perché è figlio di una gigantessa o di un gigante che sia, mi aspetterei di sentirmi chiamare sanguesporco.» concordò Rent, «Se cominciate a pensare che tutto dipenda dal sangue tanti saluti.»
«Tanti saluti e avete sbagliato casa. Slytherin è più in basso, nei sotterranei.» continuò Megan.
«Non usate quella parola.» disse Georgia, scossa, «E non tutti gli Slytherin sono così, comunque.»
«Oh, oh, lo sapevo che c'era un secondo fine in tutto quello che hai detto oggi! Stai cercando di parare il culo al tuo nuovo ragazzo, no?» sbottò Michael. Georgia lo guardò incredula, «Fai bene, anche io farei lo stesso e anche più sfacciatamente.» terminò con un sorrisetto.
Nessuno fiatò per diversi secondi.
«Ma vaffanculo, Michael!»
«Bene, Stan, possiamo andare.» disse velocemente Megan, alzandosi. Stan la seguì all'istante ma anche Georgia si stava alzando.
«È uno Slytherin! Come Malfoy! Nei duelli potrebbe aiutarti Wayne oppure io, Megan o Cedric! Come fai a fidarti di uno come lui?»
«Guarda che finora l'unico che ha detto e fatto cazzate è stato un Hufflepuff! Vaffanculo!» si ripeté lei, andando via come una furia.
Megan si voltò a guardare Michael, per una volta senza palesare odio o ribrezzo.
«Sei impazzito?»
«Sono impulsivo e affascinante. No, senti, non dirmi che non sei preoccupata.»
«Veramente non ci ho neanche pensato.» ribatté lei e Wayne sospirò.
«Ma a chi lo vai a chiedere?» domandò infatti.
«In effetti non è che Megan abbia tutta questa sensibilità...» convenne Stephen, facendo ruotare il bicchiere.
«E adesso cosa stai facendo?» domandò lei per tutta risposta.
«Non voglio bere da dove ho bevuto prima.»
Michael si voltò a guardarlo con occhi allucinati: «Ti fa schifo poggiare le labbra dove le hai poggiate tu stesso prima?»
«Mi dà fastidio
«Merlino, sei veramente storto!»
«Stan, andiamo.» ripeté stancamente Megan, trascinandolo via come se fosse una borsetta.
«Vado a vedere se riesco a scroccare dell'idromele.» borbottò tetramente Walter, alzandosi e urtando una ragazza. Si fermò come folgorato e tornò a voltarsi al tavolo, dove ormai c'erano solo ragazzi, «E quella chi è?»
Tutti si sporsero per vederla.
«Lavander Brown, ha la mia età. Gryffindor.» rispose Stephen, «Perché?»
«Perché è carina.» rispose lui, «È fidanzata?»
«Credo... di no...»
«Vai a conoscerla, idiota!» sibilò Michael, ringraziando ogni santo perché finalmente Walter notava qualche ragazza che non fosse Megan. Non era molto, ma significava che stava voltando pagina.
«Ma è più piccola...»
Stavolta l'occhiataccia per l'assurdità appena detta gli arrivò anche dal fratello.
«Vado, vado.» borbottò spiccio e sparì in mezzo alla folla.
«Finalmente è interessato a qualcuna libera...» commentò Rent.
«Dimmi che non ha un carattere orribile.» supplicò Jack rivolto a Stephen, che scosse la testa.
«Non lo so, ma ancora non l'ho sentita mandare al diavolo qualcuno. A proposito, Michael, dovrai chiedere scusa a Georgia. Per il modo in cui hai parlato.» lo anticipò prima che potesse ribattere che aveva ragione lui.
«Ah, per quello... Vedremo. Perché con le ragazze bisogna sempre chiedere scusa? È una rottura di bolidi. Wayne, tu e Megan parlate di nuovo normalmente?»
Wayne inarcò un sopracciglio.
«A cosa ti riferisci?»
«Beh, vi sedete lontani e non litigate più tanto spesso, non la sento urlare da un po'.»
«Sono impegnato e non parliamo tantissimo, tutto qui.» rispose lui, all'erta.
«Gli esami, già... Ancora nessuna crisi di nervi?»
«Non mi interessa come andranno, sinceramente. Tanto non so neppure che lavoro voglio fare.» sospirò lui.
«Neanche io ti ci vedo a lavorare... A meno che non esista il “Menefreghista del Ministero”. Ti assumerebbero subito.» disse Stephen, sereno.
Quill annuì saggiamente, poi l'ultimo sorso di succo gli andò di traverso e passò i successivi cinque minuti a tossire fino a diventare cianotico.
«E dopo questo io vado da Sandy.» annunciò Michael che ancora rideva mentre Rent dava una pacca sulla schiena di Quill così forte da farlo sbattere contro il tavolo, «Ci si vede a cena!»
«Vieni, prendiamo un bicchiere d'acqua.» disse Jack più gentile, aiutando Quill. Rent li seguì, approfittandone per gettare un'occhiata in direzione di Walter e vedere come stava andando. Incontrò lo sguardo di una ragazzina accanto a loro e le sorrise, ringalluzzito dal suo sorriso in risposta.
«Ti piace il bulgaro?» domandò Stephen, rimasto solo con Wayne.
«Non ha quasi aperto bocca, non posso risponderti.»
«Ti piace il bulgaro?»
«No.»
«Neanche a me.»









Capitolo in cui regna la gelosia e il comportarsi male con gli altri per questo, lo ammetto. Il fatto è che non tutti possono essere buoni o maturi come Harry, basta pensare a Sirius e James quindicenni e a molti altri!
Non so se conoscete Twilight, ma Rent è fisicamente l'Emmett “de noialtri” almeno quanto Jack potrebbe essere Jasper per il “biondo, chiaro, mingherlino”.
Dimenticavo di dire che lo zio nominato da Georgia nel capitolo precedente è lo stesso Runcorn del Ministero che Arthur odia.
Roy Weasley non è un errore, a parte che Megan non è molto brava a ricordare i nomi, ma Ron è conosciuto più che altro come "il migliore amico di...", "il fratello di...", "Weasley". Il che aiuta i suoi complessi.

Prossimo capitolo: 8 Foto e Seconda prova.

«Ci sono altri Gryffindor come vedete, questo dietro di loro altissimo è Frank Longbottom, credo sia il padre di Neville.» disse, indicando un ragazzo grande e grosso quanto sembrava stare diventando il figlio, «Questo è Edgar Bones...» indicò un ragazzo molto bello, con occhi verdi e capelli scuri. Tutti si voltarono a guardare Susan.
«Sì, era mio zio.» disse lei con aria rapita, «Non sapevo fosse amico del padre di Neville...»
Megan diede un colpetto alla foto facendo avvicinare gli altri. Uno sembrava felicissimo di potersi finalmente mostrare e tutti trattennero per un momento il fiato. Capelli spettinati, occhiali, quel naso...
«Quello è James Potter.» sussurrò Stephen, come davanti a un'apparizione.”



Il che dice tutto, e chi conosce 70's students capirà finalmente chi è la madre di Megan e che fine ha fatto.

 RF09 [Contatta] Segnala violazione
 11/11/10, ore 22:06 - Capitolo 6: Capodanno.
Io invece sono terrorizzata dalle persone ubriache, sai?XD ho sempre paura che si rivoltino contro di me! In compenso però io e i miei amici ci comportiamo sempre come gli ubriachi per natura, ma mi conforta sapere che abbiamo autocontrollo XD
Wayne asociale? Nooo... e perché, Stephen e Megan poi non sono casi umani? XD
Per Michael e Georgia immagino che se dicessi per chi tifo poi sarebbe chiaro come finirebbe quindi evito XD Per Walter e Sally Anne non corriamo a preparare il corredo XD
Cedric è volutamente Gary Stu perchè anche nel libro era buono buono e sulle sue, è nel film che è un pochino meno suoso (poi lì muore e diventa un vampiro suoso).
Quill e Stephen non li rivedrai presto in versione Hyde, non temere XD
 _sirio_ [Contatta] Segnala violazione
 11/11/10, ore 19:18 - Capitolo 6: Capodanno.
Ma sai che pure io le detesto le feste? XD spero che comunque continuerai a seguire la storia, e che francese ti sia andato bene!
Sì, Wegan è Megan/Wayne, e gli anti-Walter dovrebbero tutti creare un fanclub XD credo che a me Walter cominci a piacere giusto nella parte che non ho ancora scritto post-Hogwarts XD Quill uguale, mentre Sally-Anne a me piace, ma sarà perchè la conosco meglio XD o forse perché mi piace come personaggio, come persona l'ammazzerei XD Cedric, Cho e Sandy, beh, almeno le ultime due, stanno sulle palle anche a me, nessun problema! XD

 Kimly [Contatta] Segnala violazione
 11/11/10, ore 18:50 - Capitolo 6: Capodanno.
Io manco assaggio, sto malissimo se bevo XD Le scenette tra Wayne e Megan son sempre belle da scrivere, in effetti... Sally e Walter non l'avrebbero mai detto neanche loro, ma non tutto è deciso XD non voglio spoilerare, quindi chiudo qua XD

 NanaBouregarde [Contatta] Segnala violazione
 10/11/10, ore 22:52 - Capitolo 6: Capodanno.
Michael è genio, ma Stephen è psicotico. E infatti è fatto a mia immagine per le varie ossessioni XD
Miorgie, che carino! XDD in questo capitolo Michael è geloso, viva loro!
Stan guarda, l'ho inventato, può benissimo essere uno che si sbrodola, e comunque di fronte a Wayne impallidisce chiunque! Sì, sono parenti come hai detto tu, e del resto Georgia è parente del famoso Runcorn del settimo, Megan è figlia di una che nominerò nel prossimo capitolo e c'è anche in 70's students, Michael è il figlio dello Stebbins che usciva con Mary e che era a scuola all'epoca dei Malandrini anche nei libri, gli Hopkins sono imparentati alla lontana con la disgraziata del Ministero... son tutti legati tra loro, in qualche modo!
Non ti sgrido, sei libera di fare quel che vuoi visto che non esci con me XDD




   
 
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