Questo capitolo, fortunatamente, non è stato scritto adesso, altrimenti sarebbe pieno di rabbia che strariperebbe da ogni singola parola, perchè adesso io sono piena di ira. Ma lasciamo perdere, che è meglio.
Buona lettura :)
“Cos’è
successo, signore?”
“A dirti la
verità, Harry, non ne ho idea.” rispose Silente,
osservando attentamente il
ragazzo seduto di fronte a lui. Era veramente sconvolto.
“Professore,
questa non è stata la prima volta...” aggiunse
Harry, con un espressione un po’
colpevole. Si era dimenticato di parlare con Silente di ciò
che gli era
successo.
“E quando è
successo?” chiese il professore, sporgendosi in avanti e
mostrando tutto il suo
interesse.
“Il giorno
dell’arrivo di Maya.”
Silente alzò
un sopracciglio bianco. “Il giorno dell’arrivo
della signorina Sanders?” ripeté,
assorto.
“Sì,
signore.” assentì Harry.
“Hai fatto
bene a dirmelo, Harry. Non ne ero a conoscenza. Qualcuno ti ha visto,
quando è
successo?”
“Sì,
signore. Mi hanno visto Ron, Hermione, Blaise, Pansy, Maya e
Draco.” rispose
Harry, concentrato.
“Mhm... Sarà
meglio che me ne vada adesso, Harry, altrimenti Madama Chips
verrà
personalmente a scacciarmi.” sorrise il vecchio preside.
Harry stava
per replicare qualcosa, ma si morse la lingua, accasciandosi sul
lettino bianco.
Silente, una volta uscito, alzò lo sguardo verso un angolo
in penombra.
“Che cosa
significa questo, Albus?” chiese l’uomo
nell’ombra.
“Non ne sono
ancora certo...” fu la risposta del preside.
“Di nuovo in
infermeria, Potter?”
“Già. Sai,
mi sono affezionato a questo letto...” rispose
sarcasticamente il moro,
accarezzando il copriletto bianco. Draco si sedette accanto a lui e lo
fissò
negli occhi.
“Cos’è
successo, ‘sta volta?”
“Mhm?”
Draco inarcò
un sopracciglio e lo fissò attentamente. “Fai sul
serio?”
“Non so di
cosa tu stia parlando...” rispose il moro, fischiettando
innocentemente.
“Potter, con
me non attacca. Ti devo forse ricordare che non sei un bravo
attore?”
Harry gli
fece la linguaccia. “Gne gne.” fu la sua colta
risposta.
Malfoy si
finse scandalizzato. “Come hai osato?! Tu non sai chi sono
io!...”
“Errore! So
esattamente chi sei tu. Figlio di Lucius Malfoy, nato il 5 giugno
“Ok, ok. Ma
mi vendicherò comunque!” esclamò il
biondo avventandosi contro la sua pancia e
cominciando a fargli il solletico.
Se c’era una
cosa che Harry non poteva sopportare, oltre a Piton, quella era il
solletico.
“Oddio, no!
Malfoy, smettilaaa!” ululò ridendo.
“Basta, bastaaaa!Ti prego, smettila!”
Draco rise,
divertito. “Sai, Potter? E’ bellissimo sentirti
pregarmi... E’ una soddisfazione
che non comprenderai mai...”
“Ah, sì?
Cos’è, una sfida?” si riprese Harry, una
scintilla di malizia accesa nei grandi
occhi smeraldini.
“Esattamente.”
“Ottimo. Ci
sto.” sorrise, stringendogli la mano. “Tu, caro il
mio Malfoy, mi pregherai presto...
Molto presto.”
Draco
scoppiò a ridere. “Sogna sogna, Potter.”
Harry
ghignò.
“Signor
Malfoy!” tuonò Madama Chips, correndo verso di
loro seguita dal rumore che i
suoi tacchi producevano. “Se ne deve andare immediatamente,
sta agitando troppo
il Signor Potter.”
Harry
sbuffò, scocciato, e alzò gli occhi al cielo.
“Poppy, non si dovrebbe
preoccupare così tanto per la salute di Potter, non
è un malato terminale, è
solamente svenuto.” replicò pacatamente Draco.
“Questo non
ha alcuna importanza.”
“Invece credo
che...”
“Non mi
importa cosa crede, signor Malfoy. Qui in infermeria comando io e io
dico che
lei se ne deve andare immediatamente.”
Malfoy si
alzò, nascondendo la sua rabbia sotto una maschera di gelida
gentilezza. Harry
poteva sentire l’ira ribollire nel corpo di Draco. ‘Draco?Da
quando è che lo chiamo così? Ok diventare amici,
ma lui per me è sempre
Malfoy.’
“Ha ragione,
Madama Chips. Sono veramente spiacente per la mia maleducazione. Le
porgo le
mie scuse. E adesso, se permette, vado. Arrivederci.” si
congedò con un inchino
elegante il giovane Serpeverde. Si avviò verso la porta, ma
ci ripensò e si
voltò. “Ciao, Potter. Ci vediamo a giro quando ti
rimetti.” ghignò, prima di
andarsene.
Harry, che
non ci stava capendo un emerito cazzo in tutta quella storia (come me e
tutti
voi, immagino), aggrottò le sopracciglia e alzò
non troppo convinto una mano in
segno di saluto.
“Mah...
Certo che Malfoy è proprio strano...”
mormorò, soprappensiero.
“Ha proprio
ragione, Potter. Ha proprio ragione...” disse
l’infermiera, ticchettando verso
il suo ufficio.
Grazie mille a tutti coloro che hanno recensito (draco potter, sabry_style, mena89 e lunadistruggi), quelli che hanno letto, hanno messo tra i preferiti, le seguite o le ricordate.
Vanessa.