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Autore: MiaStonk    19/01/2011    13 recensioni
Nuova Generazione. Un' improbabile banda di Malandrini legati da un sentimento più forte di qualsiasi forma di Magia. Una storia leggera,ma stracolma di quei sentimenti che non muoiono mai,nonostante tutto. Vicende narrate da una di loro,dal suo bizzarro punto di vista.
Dal primo capitolo: 'Merlino, quando ci sono finita nella nostra Sala Comune? Già, sto invecchiando! Sono spaparanzata sul divano, con la testa sulla spalla di Lisa che al momento non da segni di vita,dev’essere morta. Frank è accanto a me e si tiene la pancia con le mani, borbottando qualcosa sull’aver mangiato troppo mentre i due compari sono distesi sul tappeto, lanciandosi una pallina rossa e oro, la stessa che quasi sette anni fa ricadde sulla mia testa, permettendomi di diventare amica di questa banda di sconclusionati.'
[James&Lisa][Fred&Sam][Frank&Dominique]
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Io e Fred riscendiamo le scale del dormitorio solo dopo un paio d’ore. Bhè? Avevamo tante cose da chiarire e … tempo da recuperare e … oh, insomma! Abbiamo fatto l’amore va bene?

Quando mano nella mano abbiamo palesato la nostra presenza in Sala Comune, lo spettacolo che si presentava ai nostri occhi era lo stesso che avevo immaginato di trovare.

 

Lisa andava avanti e indietro, mangiucchiandosi quelle poche unghie che le erano rimase e, ne sono certa, passando anche alle dita. Frank muoveva il capo stordito, seguendo ogni suo movimento. James sonnecchiava tranquillamente sulla poltrona davanti al camino, beccandosi di tanto in tanto le occhiatacce della sua isterica compagna.

 

Tossisco per richiamare la loro attenzione e non appena ci vedono, felici e soprattutto vicini, Lisa fa un balzo degno di una vera atleta, svegliando Jamie di soprassalto e correndo ad abbracciarmi. Dopo la sua stretta stritolante si avvicina a Fred, lui le sorride allargando le braccia, sicuro che avrebbe riservato a lui lo stesso trattamento. Povero illuso! Lisa gli molla un ceffone dietro la nuca, mantenendo comunque uno smagliante sorriso sul suo bel faccino.

 

James, finalmente sveglio, si avvicina gongolando e sprecandosi in qualche battuta sconcia sul nostro ritardo. Frank imita Lisa, abbracciandomi, ma allontanarmi improvvisamente alle parole di Fred.

 

“Ehi vacci piano!”

Mi volto a sincerarmi dell’espressione di Fred, è stranamente seria, ma qualcosa non mi quadra. Tutti restiamo in silenzio, attendendo una sua reazione. Pochi secondi dopo, i lineamenti del suo viso sembrano distendersi fino a che non scoppia in una sonora risata. Restiamo ancora impietriti ad osservarlo, rialza le mani scuotendo il capo.

 

“Scherzavo, scherzavo!”

 

Frank gli si lancia addosso, e sono scioccata nel vedere un abbraccio del genere tra due ragazzi. Il concetto uomo/abbraccio non era qualcosa di doloroso? Difatti poco dopo si allontanano, limitandosi ad una pacca sulle spalle e cercando di ridarsi un contegno, tossicchiando e borbottando qualcosa tra di loro.

 

La mia pelle sembra essere l’unica cosa che impedisce al mio corpo di esplodere dalla gioia. Salto addosso ad ognuno di loro, felice che tutto sia come prima, e in certi casi anche migliore.

 

“Nana, maledizione! Mi stai soffocando!”

Credevate che ora che io e Fred stiamo insieme, i suoi modi fossero migliorati? Illusi !

 

                                                                                     ***

 

La cena in Sala Grande non è mai stata così buona. Mi ingozzo fin quasi a soffocare, sotto lo sguardo disgustato di parecchi bimbetti. Ecco mi ero chiesta dove fossero finite tutte quelle occhiatacce che erano soliti rivolgermi.  Strizzo l’occhio ad uno primino che nel vedermi, impallidisce correndo il più veloce possibile al suo tavolo. Ah, quanto mi eravate mancati !

 

Mentre cerco di infilare nella mia bocca oltre al pasticcio di carne e le patate, anche qualche carota, una ragazza bionda alta quasi quanto Hagrid si avvicina al nostro tavolo. Si piega su Fred, chiedendogli qualcosa. Lisa mi molla un calcio sotto il tavolo, facendo strane smorfie e strani movimenti con la testa. E’ chiaro che mi indica la bellona appena arrivata.

 

“Oh, certo!”

Deglutisco a fatica, tossicchiando e schiarendomi la voce.

“Ciao!”

Le sorrido, mostrando tutti i  denti che posseggo. Lisa sbuffa pestandomi il piede, sussulto lanciandole un’occhiataccia. Non mi chiedeva di essere educata una volta tanto? A quanto pare no!

Un momento, questa qui sta facendo la svenevole con il mio ragazzo!

 

“Ehi tu, fila via … Fred è MIO!”

Annuisco soddisfatta, rialzandomi e posando le mani sui fianchi. Lisa allarga le braccia, improvvisando un gesto di vittoria, Fred mi strizza l’occhio, ridacchiando mentre la bambola babbana mi fissa incredula, prima di riposare nuovamente lo sguardo sul mio Weasley.

 

“E’ … è vero?”

Si può sapere per quale assurda ragione sembra tanto sorpresa? Dovrei offendermi?

 

“Confermo ogni parola!”

Fred si limita a sorriderle e ad afferrare il mio braccio per farmi risedere. La bellona va via ancora pietrificata, mentre in Sala si odono borbotti e risatine.

 

Liberandomi dalla stretta di Fred,solo per ritornare ad ingozzarmi allegramente, rialzo lo sguardo sul mio migliore amico, seduto di fronte a me. Frank fissa il tavolo dei Corvonero, poco distante dal nostro. So bene su chi è posata la sua attenzione e mai come ora sono convinta di dover fare qualcosa. Ehi,ehi… non ho intenzione di combinare guai stavolta!

 

                                                                                       ***

 

E così, come successe solo pochi mesi fa, ho convinto i Malandrini ma soprattutto un riluttante Paciock a seguirmi nei pressi della sala Comune dei RavenClaw. Questa volta non c’è stato bisogno di sotterfugi vari, Dominique ha accettato di vedere Frank e da lì a pochi minuti sarebbe uscita dal suo dormitorio.

 

“Ammettendo che io voglia parlarle, avrei una domanda…”

 

“Ti ascoltiamo…”

 

“Per quale assurda ragione voi quattro dovete restarvene nascosti qui dietro ad origliare?”

 

Noi tutti lo guardiamo stralunati, come se avesse appena detto la cosa più assurda di questo mondo, come se ci avesse appena rivelato di avere una tresca con la Cooman. Resta a fissarci per qualche altro secondo, poi scuote il capo, oramai rassegnato.

“A volte mi domando come mi venga in mente di chiedervi simili ovvietà…”

 

Sento un rumore, mi volto e noto il passaggio alla Sala Comune aprirsi. Afferro Frank, spingendolo in quella direzione mente assieme agli altri mi nascondo dietro il gargoyle. Inizio a mangiucchiarmi le unghie, leggermente nervosa. Fred mi prende la mano, stringendola tra le sue mentre mi volto, sorridendogli.

 

“Frank…”

 

“Dominique…”

 

Okay, conosciamo i vostri nomi, ora potreste dire qualcosa di più intelligente o vagamente sensato? Frank ha le mani nelle tasche dei pantaloni e probabilmente vuole apparire distaccato e annoiato, ma i suoi movimenti lo tradiscono. So che quando è nervoso inizia a dondolarsi sui talloni, o spostare il peso del suo corpo da un piede all’altro. E’ un libro aperto per noi tutti.

 

“Mi dispiace per la storia di Corner, non solo per il bacio…anche quando lo hai pestato a sangue,bhè…sicuramente lo meritava! Quel coso orripilante, quel viscido vermicolo…quel…”

 

Sono sbalordita,questa dovrebbe essere una sorta di dichiarazione? Evidentemente quest’oggi i geni Delacour sono andati dalla manicure! Per la prima volta vedo in Dom tutte le caratteristiche che accomunano i cugini Weasley. Le molteplici tonalità di rosso che imporporano il suo candido visino, lo sproloquiare senza senso, il balbettio.

 

“Questo è il mio ultimo anno, il prossimo tu tornerai ad Hogwarts senza di me… come posso fidarmi?”

 

“Puoi fidarti Frank! Io ti amo, miseriaccia!”

 

Ha davvero detto quello che sembra aver detto? Sposto lo sguardo sul volto di Frank, sembra stia quasi per… per ridere! E pochi secondi dopo il mio sentore ha conferma. Scoppia in una risata cristallina, lasciando noi e la stessa Dominique decisamente esterrefatti.

 

Vedo la Corvonero sgranare gli occhi, mordere furiosamente le labbra per il nervoso, fino a voltarsi per andare via. Cosa che non avviene perché Frank le prende un polso, portandola tra le sue braccia. Le sorride, allontanando ogni segno di timore dalla sua espressione.

 

“Ho sempre desiderato una simile dichiarazione da te, Dominique Weasley…”

Lei si imbroncia, rendendosi conto solo ora del suo comportamento e se è possibile arrossisce ancora di più prima di saltargli al collo e baciarlo. Prima che la situazione degeneri in atti decisamente poco casti, usciamo dal nostro amato nascondiglio, tossicchiando. Nel tentativo rischio quasi di soffocare con la mia stessa saliva, ma qualche colpetto sulle spalle di Lisa mi riporta in vita.

 

Sorrido ai due piccioncini, Frank ricambia, mimando un ‘grazie’ con le labbra, mentre Dom fissa ognuno di noi, chiedendosi sicuramente cosa diavolo ci facciamo lì. Non le do tempo di ponderare sulle possibili ipotesi, le salto addosso, abbracciandola.

 

“Da quel che sembra… siamo una famiglia ora…”

 

Mi volto a guardare James che sorride compiaciuto, mentre il suo sguardo si sposta sui suoi amici. Dominique sembra perplessa, così suo cugino continua.

 

“Bhè… prima io e Lisa, tu e Frank e anche questi qui si sono decisi a darsi una mossa…”

 

Mi gratto la nuca imbarazzata, sotto lo sguardo esterrefatto di Dominique. Stavolta è lei a saltarmi addosso ed io resto scioccata. Una cosa che l’accomunava col mio Fred era la totale mancanza di dimostrazioni di affetto. E una nuova convinzione si fa spazio dentro di me, il ghiaccio che avvolgeva la sua persona si è finalmente sciolto.

 

Rientrando saltellante e allegra alla Torre di Grifondoro, vedo qualcuno avvinghiato dietro una colonna. Una persona normale continuerebbe a camminare, mostrando un minimo di discrezione. Ecco, una persona normale, non io! Mi avvicino, sbirciando meglio la coppietta e quel che appurano i miei occhi mi lascia decisamente esterrefatta. E’ Rose Weasley quella che mangia la faccia di Scorpius Malfoy?

Ora lo so, le mie preghiere sono state esaudite!

Merlino, Morgana, Tolomeo e Paracelso, ma soprattutto quel sant’uomo di Silente mi hanno ascoltata!

 

 

                                                                                       ***

 

 

Sono letteralmente spaparanzata sul letto di Fred, trasandata come mio solito e con addosso una divisa che sembra essere appena uscita da una battaglia con l’estinto Sig. Riddle. Fred è al mio fianco e giocherella distrattamente con la sua bacchetta. Adoro questa quiete, questo senso di benessere che mi avvolge solo standogli accanto.

 

All’improvviso Fred balza in piedi, guardandomi un istante e affrettandosi a prendere qualcosa da sotto il letto. Mi metto a sedere, osservando curiosa i suoi gesti. Sbuca fuori dopo qualche secondo, tra le mani qualcosa di mio, qualcosa che pensavo di aver perso tempo fa e che nemmeno nei posti più bui della mia camera ero riuscita a scovare.

 

“L’avevi lasciato alla Torre, quella sera ce l’avevi così tanto con me che probabilmente avresti dimenticato anche qualche arto, se non fosse saldamente attaccato al tuo corpo…”

 

Sbatto le palpebre più volte, sorpresa ma allo stesso tempo felice di aver ritrovato il mio adorato ‘pinguino’. Già, era questo che avevo perso, questo che avrei voluto riavere più di ogni altra cosa. Per me aveva un significato quell’animalaccio di pezza. Allungo una mano per afferrarlo, ma Fred  lo allontana prontamente.

 

“Ora non credo ti serva più… hai trovato il tuo pinguino in carne e ossa o sbaglio?”

Inarca un sopracciglio, ghignando. Mi sorride, sicuro di se ed estremamente compiaciuto. Arriccio il naso, storcendo la bocca e sgraffignando il peluche dalle sue manacce.

 

“Non si sa mai… nel dubbio, lo tengo! ”

Lo stringo tra le mie braccia come se fosse un vero animaletto, coccolandolo con una dolcezza che riservo a pochi. Ripenso a tutte le volte che ho pianto, abbracciandolo fino ad addormentarti esausta. Si, è stato un buon amico.

 

“Mh… ora dovremmo concordare sul fatto che il suo ruolo è cambiato… non più un sostituto, ma un pegno… un segno di quello che provo per te…”

Distoglie lo sguardo, grattandosi la nuca. Ha ancora qualche problemino ad esternare i suoi sentimenti, ma io lo preferisco a questo modo: impacciato e adorabile.  Annuisco, soffermandomi a scrutare il peluche e rialzandolo quel poco perché anche lui possa farlo.

 

“In effetti ti somiglia anche…”

Fa una smorfia, cercando di assumere un’espressione altezzosa. Gli do un buffetto, sorridendogli prima che lui prenda il mio viso tra le mani e mi baci. Brividi, fremiti, tutte le volte che le sue labbra sfiorano le mie, sembra che il mio corpo voglia esplodere. Tanta è la gioia, l’eccitazione, l’amore che provo per lui.

E non mi preoccupo che le mie mani sudino, che il mio cuore batta tanto forte da sembrare che voglia uscirmi dal petto. Non mi importa della goffaggine o del rossore che si impossessa del mio viso, non mi chiedo se ciò mi rende felice o meno, perché so che lo sono. Come tempo fa lui stesso ammise, lui è la mia certezza.

 

                                                                                     ***

Aprile era finito, così come anche il mese dopo e quello dopo ancora. Giorni spensierati si erano susseguiti, tra studio matto e disperatissimo e una buona dose di malandrinate. E ora, la sera prima del nostro ritorno a casa, abbiamo deciso di dare il nostro addio ad Hogwarts a modo nostro.

 

Io e Lisa siamo sgattaiolate nell’ufficio del vecchio custode,e protette dal caro vecchio mantello, siamo riuscite a recuperare quello che desideravamo. Con in mano vecchi fascicoli che hanno visto le nostre imprese dal primo giorno qui al castello, ci siamo ritrovati ai piedi del Platano Picchiatore, il nostro umile rifugio.

 

Lo è sempre stato, dal nostro primo anno. Forse perché richiamava un legame con quelli che furono i veri Malandrini, forse perché nessuno osava avvicinarsi, o forse perché ci eravamo sempre sentiti come quel vecchio albero: diversi, ma unici. Fatto sta che una volta trovato, non l’abbiamo più lasciato andare.

 

“Ehi, vi ricordate quando prima di addomesticarlo con un incanto ‘Immobilus’, Frank fu scaraventato da un ramo per decine e decine di metri?”

 

“O quella volta che dimenticammo  di incantarlo e ci ritrovammo a correre e saltare come matti per evitare la sua furia?”

 

“Fu uno spasso!”

 

Forse fui l’unica a pensarlo all’epoca. Ma allora come ora, non c’è una sola nostra impresa, che non considero entusiasmante. Se tornassi indietro rifarei tutto allo stesso modo, e non m’importerebbe delle centinaia di punizioni che abbiamo scontato, delle migliaia di trofei che abbiamo lucidato o delle numerose lavate di testa della McGranitt.

 

Siamo seduti in circolo, gambe incrociate e un sorriso nostalgico su i nostri volti. Qui in questa notte, illuminata soltanto da alcune stelle e una pallida luna, leggiamo a voce alta quelle che furono le nostre malandrinate e le relative punizioni, impresse nei registri de vecchio custode. Poverino, quanto l’abbiamo fatto penare!

 

“Oh, ricordo! Successe al terzo anno, quando lanciammo caccobombe sui primini di Serpeverde!”

 

“Leggete qui… al nostro quinto anno, quando rifilammo del torrone sanguinolento ai giocatori di Quidditch avversari… che scena orribile!”

 

“Guardate… sesto anno, immergemmo l’aula di Trasfigurazione nella più profumata delle paludi!”

 

“Quello fu un incidente!”

 

“Oh, Frank fosti geniale!”

 

“Questa non la ricordavo… primo anno,offrimmo del the nelle tazze mordinaso al vecchio Lumacorno!”

 

“Eravamo terrificanti già ad undici anni?” 

Lisa fissa ognuno di noi con espressione perplessa. Le sorrido, strizzandole l’occhio.

 

“Tesoro, l’idea l’avesti proprio tu!”

Sgrana gli occhi, arrossendo pericolosamente prima di scoppiare a ridere, subito seguita da tutti noi.

 

I miei occhi si posano su ognuno dei miei migliori amici. Su James, che quel lontano giorno mi colpì con la sua pallina rossa e oro, e mai dolore fu più bello. Il ragazzo innamorato, il ragazzo protettivo e scalmanato.

Su Lisa, la mia compagna, la mia confidente, la mia coscienza. La ragazza capace di lanciarti una fattura orcovolante col più mieloso dei sorrisi.

Su Frank, il mio cucciolo peluchioso, la mia spalla, il mio sostegno.

Su Fred, il mio Fred. Ancora ho qualche istinto omicida verso di lui, dopo tutto quello che mi ha fatto penare, credo sia il minimo! Eppure mi basta stringergli la mano per sapere che mai la lascerà, che mai permetterà che io cada in quel famoso burrone.

 

***

 

E così quella fu la nostra ultima notte ad Hogwarts, le ultime ore che avremmo potuto trascorrere nel luogo che aveva visto nascere la nostra amicizia. Restammo tutta la notte a ridere, prenderci in giro, e ricordare. Rammentare quelli che eravamo stati,quello che ci aveva uniti e che sapevamo, mai ci avrebbe visti lontani.

 

Quelle vecchie mura avevano rivisto dopo anni, cinque ragazzi che percorrevano di corsa gli affollati corridoi, sempre in ritardo. Cinque ragazzi che in Sala Grande si ingozzavano ad ogni pasto, che si rallegravano se una pozione esplodesse, o se una trasfigurazione riuscisse decisamente male. Cinque ragazzi per niente affidabili, cinque perditempo, cinque teste calde.

 

Ma Hogwarts aveva visto anche cinque amici che rendevano la risata dell’altro più forte, i sorrisi più abbaglianti e la vita migliore. E’ questo che ognuno di loro ha fatto per me, hanno reso la mia esistenza meravigliosa per il semplice fatto di essermi accanto.

 

Una scritta incidemmo sul vecchio tronco quella sera, le nostre iniziali,quelli che eravamo. E una frase che ci aveva accompagnato per sette lunghi anni.

Fatto il Misfatto.

Si, il misfatto era stato compiuto, ed è stato il crimine più bello che potessi immaginare di fare.

E così dopo sette anni di convivenza, all’inizio di  un’estate ancora spruzzata di ricordi, la nostra storia finì.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccoci qui, alla fine di questa fanfic. Una storia che mi ha coinvolto, a cui tengo particolarmente.

E mi auguro che anche quest’ultimo capitolo sia stato di vostro gradimento!

Capitolo che dedico ad Eveine, nora_ che mi hanno seguito dall’inizio.

Ma anche a nan96, a probabilidad, a Isis13 che l’hanno fatto in seguito.

E a coloro che l’hanno preferita, ricordata, seguita!

E mi raccomando, non dimenticatevi di quella pazza di Samaire Jordan!  xD

Vi abbraccio ragazze!   ;)

 

   
 
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