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Autore: ruka88    23/12/2005    11 recensioni
In questo universo non esistono Voldemort, né i Babbani, nè scuole di magia e stregoneria. Non esistono persone indecise, persone in bilico tra Bene e Male…o stai da una parte o stai dall’altra. Sei obbligato a scegliere. Ce ne furono quattro, tra le streghe,che scelsero la via dal Male...e ci furono anche quattro uomini che cercarono di indagare su di loro... Tutto per un semplice articolo...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Chang, Harry Potter, Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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-E’ a destra

-E’ a destra!-

 

-No, è a sinistra!-

 

-Cavolo, ne sono sicuro, bisogna scendere di qua!-

 

-E io sono sicuro il doppio di te Weasley, è da questa parte!-

 

-Per me è dritto…- si intromise Harry guadagnandosi due occhiatacce.

 

-Malfoy, la mia memoria non mi ha mai tradito!-

 

-Al contrario del tuo cervello….-

 

-Ma quanta voglia di scherzare hai anche in queste tragiche situazioni!….la serietà tu non la conosci vero??-

 

-Tu senz’altro no, visto che sei un pagliaccio nato!-

 

-Dovremmo sbrigarci invece di stare qui a litigare…- bisbigliò Neville guardando agitato il suo orologio da polso.

 

-Se quei due si decidessero…- commentò Harry appoggiandosi a una parete.

 

-Facciamo bim bum bam!-

 

-Che idee cretine Weasley!-

 

-Ne hai di migliori Malfoy?-

 

-Pari…-

 

-No, io sono pari!-

 

-Piantala, tu sei dispari!-

 

-No, chi ti ha dato il diritto di scegliere prima tu? Io voglio essere pari e lo sarò!-

 

-Si, la tua demenza è pari a quella di un babbuino…-

 

-Allora, la volete piantare! Siamo in ritardo e quelle streghe non ce la faranno passare liscia!-

 

-Dillo al signor-sempre-perfetto qui…-

 

-Collega la bocca al cervello prima di parlare Weasley…-

 

-Ok, decido io, si va a sinistra!- disse Harry incamminandosi seguito da Neville.

 

Malfoy sogghignò vittorioso, iniziando a camminare e guadagnandosi una bella linguaccia dal rosso.

 

 

-E ora?- chiese Neville non appena si trovarono all’ennesimo bivio.

 

Il moro, vedendo il rosso e il biondo pronti per dire la loro, li anticipò, trascinandoli entrambi nel corridoio a destra.

 

-Era esattamente dove volevo andare io…- annuì Ron con aria da sapientone.

 

-Piantala di dire cazzate Weasley che si leggeva chiaro e tondo sulla tua fronte la frase che diceva “il mio intuito non sbaglia mai: andare a sinistra!”- commentò acido il biondo imitando la voce di una donnicciola.

 

-Basta!! Siamo tutti e quattro nella stessa barca, volete piantarla di scannarvi a vicenda?-

 

-Io non inizio mai a litigare, lo sai Harry, ma con lui è un’istinto più forte di me!-

 

 

 

-Che ci fate voi qui?-

 

 

 

Tutti e quattro si voltarono verso la fonte di quella frase e si trovarono davanti Kari.

 

-Ecco…- iniziò balbettando Neville.

 

-Ci siamo persi!- terminò con un sorriso tremolante Harry.

 

Kari incurvò leggermente un angolo della bocca

 

-Al piano terra non dovevate girare a sinistra, ma a destra e poi proseguire dritto…-

 

-Ah ah!!!!!- sorrise trionfante Ron, dimenticandosi per un istante della presenza della donna –Non a sinistra, ma a destra!! Ecco a voi l’uomo perfetto che ha cannato alla grande!!- ridacchiò.

 

-Taci Weasley.-

 

-Vi conviene tornare indietro e correre… i ritardatari non sono ben accetti! Harry…potresti venire un attimo con me?-

 

-IO?-

 

-Vedi altri Harry?- commentò alzando un sopracciglio.

 

-Oh no, certo!! Ti seguo!-

 

Fece un occhiolino agli altri, mentre Ron guardava con le lacrime agli occhi colui che avrebbe visto per l’ultima volta, Neville lo guardava terrorizzato e Malfoy pensava che era davvero un idiota…

 

Ritornarono sui loro passi, riuscendo ad arrivare in dieci minuti buoni, alla sala da pranzo.

 

Sedute esattamente agli stessi posti della sera precedente, le altre tre streghe se ne stavano lì con le braccia conserte, guardando accigliate le tazzine vuote davanti a loro.

 

-Salve…- disse a voce bassa Ron, sgattaiolando velocemente al suo posto.

 

-Buongiorno…- balbettò Neville imitando Ron.

 

Malfoy entrò con tutta la sua sfacciataggine a testa alta, senza dire la benchè minima parola e sedendosi comodamente sulla sedia, non prima di aver preso dal centro del tavolo la brocca di caffè.

 

-Posso essere la prima?- chiese Evra tra i denti fissandolo con astio.

 

-Ti darei volentieri il consenso, ma Kari è già lì…-

 

-Guastafeste…-

 

-Mangiatelo…- sorrise Lucky

 

-Sarebbe indigesto!-

 

-Di che.. parlate?- cercò di capire Ron, addentando con circospezione un biscotto.

 

-Affari nostri!-

 

-Evra, un po’ di educazione!- la rimbeccò Lucky

 

-Lucky, un po’ di nostra privacy!- disse Tee.

 

 

Draco osservò scettico lo scambio di battute tra le tre, senza lasciar trasparire nessuna emozione, ma gridando internamente una richiesta di aiuto per farle stare zitte.

Chi mai poteva aver paura di quelle ragazzine sciocche?

Solo uno stupido come Ronald Weasley o un credulone come Neville Paciok poteva tremare al cospetto di una rossa tutta curve, una bionda svampita, una mora accattivante e una riccia scorbutica!

 

Potevano formare un quartetto comico, ma mai e poi mai delle potenti streghe.

 

A parte che la memoria di Draco quel giorno era…come dire… manomessa!

 

Se si fosse ricordato che solo il giorno prima Evra gli aveva somministrato un sonnifero in una maniera così subdola ed efficace che avrebbe potuto benissimo trattarsi di veleno…

 

 

La riccia si alzò dal tavolo, dirigendosi verso la porta.

 

-Sono stanca, vado al fiume, i miei esperimenti li farò domani.-

 

-Non ti intrattieni con i nostri ospiti?- marcò bene l’ultima parola la bionda

 

-Mpf… me ne sto andando appunto per la loro presenza!-

 

-Dovrai parlare con il signor Weasley….- sogghignò Evra, notando lo sguardo terrorizzato di colui chiamato in causa

 

-Ho già detto che gli esperimenti non li farò oggi! Ci posso parlare domani! Non voglio essere disturbata!-

 

 

 

-Esperimenti?- si chiese Neville a bassa voce.

 

-Esattamente…mi domando cosa Kari stia facendo in questo momento al vostro povero amico… magari lo sta stritolando tra le sue spire…- ghignò Evra.

 

-Non è divertente.- disse un po’ agitato Malfoy.

 

-Non voleva essere una battuta difatti! Lo proverai tu stesso sulla tua pelle più tardi, non ti preoccupare!- lo rassicurò sporgendosi leggermente in avanti.

 

-Sulla pelle?- bisbigliò trovando la voce Ron, fermando la tazzina a mezz’aria.

 

-Hai le squame per caso?- lo aggredì Lucky

 

-No…no…-

 

-Bene…- concluse la bionda – Evra, li accompagni tu in camera finita la colazione?-

 

-E dove te ne vai tu?-

 

-Vado a farmi una bella doccia gelida…-

 

-Cioè, voi a divertirvi e io qui a badare a loro?-

 

-Su, ti divertirai di più tu tra un po’…Allora, li accompagni tu? Non sopporto persone sconosciute in giro per il castello da sole…-

 

-Sono riusciti ad arrivare stamattina, ma comunque li accompagnerò io…Augurami buona fortuna!- le sorrise lanciandole un’occhiata significativa.

 

-Buon divertimento!-

 

La bionda si alzò dalla sua sedia e si sistemò il mantello sulle spalle, camminando velocemente, i lunghi capelli biondi a ondeggiare ad ogni passo.

 

 

 

-Luna Lovegood…- bosbigliò Malfoy.

 

-Informato a quanto vedo…-

 

-Già, non sono uno sprovveduto! La vostra storia è famosa ormai…- disse Malfoy appoggiando la tazza appena terminata di the sul piattino e guardandola.

 

Evra sbuffò alzando gli occhi al cielo.

 

-Mi domando allora se voi siate tanto sciocchi da venire ad avventurarvi qui nonostante abbiate sempre saputo cosa vi avrebbe atteso!-

 

-Infatti l’idea è stata di quel cretino di Harry!- si intromise Ron

 

-Siamo dei giornalisti.- replicò Malfoy fulminando il rosso con lo sguardo.

 

-In cerca di uno scoop signor Malfoy!? Ma dubito che riuscirà nel suo lavoro!- lo guardò sogghignando.

 

-Perché?- intervenne Ron.

 

Evra voltò la testa verso di lui, squadrandolo con i suoi occhi verdi.

 

-Signor Weasley… credo che a questo ci arrivi pure lei, la parola strega, associata a nascondiglio, associato a malvagità, associato a non-ritorno… comunque, se le notizie son già note, che razza di articolo ne uscirebbe?-

 

-Un articolo veritiero.- commentò Malfoy.

 

-Voi non credete a quello che dicono in giro?- sorrise alzando un sopracciglio scettica.

 

-No.-

 

-Beh, calmo Malfoy, io ci credo eccome!-

 

-Tu taci Weasley che credi a qualunque cosa dica chiunque!-

 

-Anche Neville ci crede!-

 

-Paciock è un tuo degno erede!-

 

-Sono delle streghe! E’ logico che sappiano rendersi invisibili, lanciare fiamme dai capelli, volare…-

 

-Uh…interessante…quali sono le cose che si dicono di noi?- domandò Evrai appoggiandosi con i gomiti al tavolo.

 

-Beh…- arrossì Ron.

 

-Vuoi sapere di una di voi in particolare o proprio di tutte?- chiese Malfoy, ritornando a interessarsi alla donna e ignorando Ron.

 

-Perché no? Dimmi di tutte noi…Ormai viviamo fuori dal mondo, sono curiosa di sapere le straberie che hanno inventato, soprattutto il padre di Lucky…- ghignò.

 

-Lucky, figlia di un importante capo religioso della Norvegia, che seguì il Dio Ares per oscuri motivi, capace di capire se una persona mente semplcemente osservandola, in grado di diventare invisibile…- nonostante Malfoy stesse cercando di dare enfasi alla descrizione, ci rimase male quando sentì una risata interromperlo.

 

-Ahahaha…per tutti gli dei! Se Lucky si fosse accorta di tutte le volte che Kari e io l’abbiamo presa in giro, non saremmo qui!!-

 

-Ma così si dice…- farfugliò Neville.

 

-Signor Paciock, c’è mai stato qualcuno che ha potuto confermare queste supposizioni?- domandò ironica.

 

-Beh…non proprio…-

 

-Allora non è niente di certo! Andiamo, diventare invisibili…tutti i maghi e le fate di questo mondo ne sono capaci con una bacchetta magica! Ma vada avanti signor Malfoy, sono proprio curiosa di sapere cosa si dice su Kari!-

 

-Mpf… Kari era una sacerdotessa di Benedicta, posseduta dallo spirito di Ares..-

 

-Cazzate!- lo interruppe nuovamente a braccia conserte.

 

-Cazzate?- ripetè cercando di mantenere la calma.

 

-Kari non è mai stata una sacerdotessa, tantomeno di quella piccola donna che voi ostentate a chiamare “Divinità Benedetta!”- disse malignamente. –E’ orfana già dall’età di due anni e ha deciso da sola la sua strada…non è che siamo tutte state sfruttate o possedute, per l’amor del Male! Avremmo pur avuto le nostre idee!- terminò arrabbiata.

 

-Posso continuare?-

 

-Oh si…- si ricompose con un sorriso, che di allegro aveva ben poco.

 

-Si dice che possa vedere attraverso oggetti e che i suoi capelli siano in grado di trasformarsi in rami d’albero…-

 

-Ma quanta fantasia hanno i maghi per dare una spiegazione a ciò che non conoscono…- bisbigliò irritata socchiudendo gli occhi – Che dicono di Tee?-

 

-Tee è sempre stata attratta da male, può frantumare le rocce solo guardandole, i suoi capelli possono diventare serpenti e la pelle può persino sciogliersi.-

 

-Pfu…ne hai azzeccate lontanamente due su quattro, iniziamo ad avvicinarci al vero!- sorrise

 

-Infine ci sei tu, la dominatrice del fuoco…-

 

-Che nome enfatico!- commentò alzando impercettibilmente l’angolo sinistro della bocca.

 

-Evra, conquistata dall’odore del sangue-

 

-Ottimo paragone-

 

-In grado di cambiare colore di pelle…-

 

-Cambiare colore???-

 

-I tuoi occhi sanno trasformare qualunque cosa in pietra, i tuoi capelli possono prendere fuoco…-

 

Evra sogghingò.

 

-Davvero interessante…ci avete dipinto come dei mostri!-

 

-Voi siete dei mosti!- urlò Ron.

 

-Attento a ciò che dici mago da quattro soldi…-

 

Lo fulminò con lo sguardo e questo bastò per farlo deglutire.

 

-Beh, è stato divertente ascoltare queste storielle, ma ora mi deve seguire signor Malfoy, forse è il caso che voi due andiate da soli alle vostre stanze… Lucky mi torturerà, ma pazienza.-

 

-Quindi…voi siete davvero capaci di ciò?- chiese Ron.

 

-Oh no signor Weasley, noi sappiamo fare molto peggio.-

 

 

 

 

 

Harry aveva seguito la bruna da quando si era separato dai suoi compagni, lungo corridoi sempre più stretti, salendo scale, per poi discendere altrettanti gradini di pietra… sembrava stesse camminando in un labirinto, di cui solo la strega davanti a lui ne sapeva la meta.

 

Guardò i capelli lunghi di Kari ondeggiare al passo degli stivali, facendo scorrere lo sguardo sul resto del corpo, celato dal mantello.

 

Doveva ammettere, quella era un gran bell’esemplare di donna!

 

Si era immaginato le streghe come signore più anziane, magari con lineamenti mascolini, sguardi cattivi e vestiti logori…

 

-Dove stiamo andando?- disse trovando la voce per parlare.

 

-Lo scoprirai presto- rispose senza voltare la faccia.

 

Dopo un altro paio di minuti giunsero davanti ad una porta malridotta, protetta da tantissimi lucchetti.

 

Kari si abbassò ed estrasse dallo stivale una chiave.

 

-Vieni qui!- disse la mora prendendogli un braccio.

 

-Come?-

 

-Avvicinati-

 

La strega aprì solo uno spiraglio sulla stanza e prese da un comodino o da un mobile, probabilmente, un fazzoletto rosso.

 

-Ora ti benderò Harry.-

 

-Cosa? Perché?- chiese arretrando leggermente impaurito.

 

-Su andiamo, non avrai mica paura?- lo prese in giro maliziosa.

 

-No, è che…-

 

-Harry, non ti ucciderò, tranquillo, almeno, non ora!- si affrettò ad aggiungere.- Voglio solo fare un giochetto con te..- bisbigliò al suo orecchio.

 

Harry deglutì.

 

Come era possibile resisterle?

 

Annuì e sentì le mani fredde della donna legargli gentilmente il tessuto attorno agli occhi, per poi condurlo all’interno della stanza.

 

-Siediti qui!-

 

Non si sentiva per niente tranquillo…Aprì gli occhi, cercando di notare qualche movimento aldilà del fazzoletto, ma non scorse nulla, tutto buio sattamente come ad occhi chiusi.

Vide solo gli stivali di Kari passargli per un secondo a fianco e si ritenne fortunato nel sapere che almeno non lo aveva lasciato solo…

 

Ma era davvero sicuro che quella era una fortuna?

 

Forse se avesse visto la strega prendere un vecchio libro dall’aspetto sinistro avrebbe iniziato a insospettirsi.

 

Forse se avesse visto Kari sorridere nel sfogliare le pagine, leggerle distrattamente fino a soffermarsi con un ghigno su un particolare incantesimo avrebbe iniziato ad aver paura.

 

Forse se l’avesse vista e sentita bisbigliare strane parole in una strana lingua avrebbe iniziato a domandarsi il perché di tanto mistero.

 

Forse se l’avesse vista puntare maligna la bacchetta contro di lui si sarebbe domandato il perché avesse deciso di intraprendere quel viaggio per una semplice promozione!

 

 

 

 

 

-Dove mi stai portando?-

 

-Signor Malfoy, la sua impazienza è inutile ora!-

 

-Weasley, mi stai facendo visitare tutto il castello…-

 

-Come mi hai chiamato?- bisbigliò la strega voltandosi verso di lui e stringendolo per il bavero della maglietta.

 

-So il tuo cognome, sconvolta?- sogghignò.

 

-Non osare mai più chiamarmi così…- lo squadrò gelida.

 

-Cos’è, paura di essere imparentata con quell’invertebrato di Ronald Weasley?-

 

Aveva osato troppo.

 

In un secondo si ritrovò la bacchetta di Evra puntata alla gola.

 

-Stai giocando con il fuoco ragazzo, e lo sai molto bene-

 

 

Lo fissò imperterrita negli occhi, mentre a Malfoy parve di vedere delle fiamme divampare nelle iridi della donna.

 

Rimase muto, senza distogliere il contatto visivo.

 

Evra diminuì la presa sulla bacchetta e abbassò leggermente il braccio, dando modo al biondo di ripartire all’attacco.

 

-Non me la racconti giusta…-

 

-Signor Malfoy, non mi pare che questi siano affari suoi…-

 

-Dovrò scrivere un’articolo!-

 

-E non lo scriverai su di me, ben inteso?- si avvicinò pericolosamente a lui.

 

-Una pantera che ringhia contro la preda- le sorrise ironico non arretrando di un passo.

 

-Non sai quanto è vero…- sogghingò lei, riprendendo a camminare.

 

Giunsero davanti ad una porta sigillata.

 

-Dobbiamo aspettare qui!- comunicò la strega.

 

-Qui? Fuori da questa stanza?-

 

-Esatto…-

 

-E cosa aspettiamo, precisamente?-

 

-Il tuo amico Potter!-

 

-Potter è qui con Kari?-

 

Evra sorrise.

 

Neanche terminato di pronunciare quella frase e la porta si aprì.

Ne uscì una mora dall’aria soddisfatta.

Kari si passò una mani tra i lunghi capelli lisci e si rivolse a Evra, come se fossero da sole.

 

-L’ho messo là dentro…entro questo pomeriggio si ritroverà nella sua stanza… Vediamo, l’unica cosa che non puoi fare è quella degli “Organi restringenti” perché l’ho appena fatta, le altre sono tutte tue…buon divertimento!- le sorrise maliziosa dandole un piccolo pizzicotto su una guancia.

 

Evra si massaggiò la pelle arrossata e sorrise.

 

-Vogliamo entrare Malfoy?-

 

 

 

 

 

 

 

 

Ragazzi, mettete giù i fucili… CHIEDO VENIA!!!!! Mi dispiace moltissimo per il ritardo di questa e di tutte le altre ff…non ne abbandonerò neanche una, statene certi, ma questi periodi non sono il massimo!! Forse non è stato neppure un granchè questo capitolo, ma era solo per rimettermi in pista…

Scusate se non riesco a rispondere singolarmente ad ogni recensione…ho davvero pochissimo tempo…sono riuscita a malapena a rileggere questo chap!!

Commenate numerosi!

 

Baci!

 

 

  
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