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Autore: Erin_Prince    23/01/2011    2 recensioni
La mia prima FF...E' il quinto anno ad Hogwarts e la Umbridge richiede la presenza della sua assistente per il lavoro che deve svolgere...
Dal Capitolo2
Marzia Roberts????Quella è Marzia Roberts???la mente di Severus Piton fece uno sforzo per auto controllarsi: la sua ex-alunna era l'assistente della donna-confetto.
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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CAPITOLO1

Marzo era ormai alle porte e, anche se gli inizi della primavera stentavano a manifestarsi, nel parco di Hogwarts si potevano vedere i primi boccioli e, con un po' di fortuna, qualche raro fiore.

L'aria era diventata più mite, ma la sera restava fredda.

Quell'anno, Severus Piton aveva trovato qualcuno che, forse, e sottolineo forse, dava punizioni più crudeli di lui, il temuto professore di Pozioni, sempre chiuso nel suo gelido e umido ufficio con la sua faccia affilata dall'odio e dall'acidità.

Quella persona rispondeva al nome di Dolores Umbridge.

Disgustosa, viscida, megalomane, e altri epiteti accompagnavano quel nome nella mente del professore.

Dirigendosi in Sala Grande per la colazione, anche se non avrebbe toccato quasi nulla, Severus Piton notò, nella Sala d'Ingresso, alcuni bauli.

Qualcuno sta sloggiando...pensò speranzoso l'insegnante, vagando con la mente ad una possibile partenza di Harry Potter.

-Severus- la voce del Preside, che si avvicinava all'oscuro Piton con il consueto vestito color lavanda, lo riscosse dai suoi pensieri che stavano prendendo una tendenza all'omicidio -Arriva una persona dal Ministero!-

-Non sapevo che Hogwarts fosse diventato un albergo- disse acido.

Il Preside sorrise bonario -E' l'assistente della cara Dolores...L'inquisitore supremo ha bisogno di un aiuto!- detto questo, si diresse alla sua sedia, distribuendo in giro sorrisi gratuiti.

Piton guardò le iniziali sulle valigie: M e R.

Se è l'assistente della Umbridge sarà viscido e sadico quanto lei...pensò, mentre entrava in Sala Grande, distribuendo in giro sguardi arcigni.

 

Marzia Roberts arrivò al castello poco dopo l'ora della colazione: Hogwarts era sempre uguale, tale e quale a come l'aveva lasciato 3 anni prima, appena presi i MAGO.

-Oh Marzia cara- la voce acuta e fastidiosa del suo capo la raggiunse e interruppe i suoi ricordi.

-Signora Umbridge- sorrise, senza manifestare l'odio che provava per quella donna rasposa.

Erano 2 anni che lavorava per lei; se voleva diventare una giornalista importante e richiesta doveva passare 4 anni sotto le sue dipendenze.

Ogni giorno faceva il conto alla rovescia.

-Oggi metterò in ordine le recensioni che ho raccolto in questi giorni..Mancano solo 2 insegnanti..-disse sistemandosi l'orribile fiocco rosa sulla testa.

-Tu- continuò -Sei libera di sistemarti, oggi pomeriggio mi seguirai nella lezione di difesa con quelli del quinto anno- sorrise viscidamente e si diresse nel suo studio.

Quella donna è veramente rivoltante.

Era ormai arrivata all'Ingresso, molti studenti si affrettavano per le scale.

-Signorina Roberts!Che piacere rivederla ad Hogwarts- il Preside le andò incontro con il suo sorriso e i suoi occhi azzurri, scintillanti.

-Professor Silente!Grazie, anche per me, ovviamente...-

-Ho fatto predisporre la sua stanza vicino alla torre di Corvonero, sarà come tornare indietro nel tempo- sorrise dolcemente.

-Grazie infinite!- disse, e si congedò dirigendosi nella sua camera.

I suoi anni ad Hogwarts erano stati incantevoli, era come passare 9 mesi su un altro pianeta: ottimi amici, esperienze meravigliose, voti perfetti, anche in Pozioni; la materia in cui tutti prendevano una T, lei riusciva a strappare sempre una A che, prenderla da uno come Severus Piton, equivaleva a prendere una E.

L'interno della sua stanza era molto semplice, tutto blu e argento con qualche spruzzata di nero..Sorrise al ricordo di quando il Cappello Parlante le aveva urlato -CORVONERO- in un orecchio; intimorita, impacciata e eccitata, si era alzata dallo sgabello e si era unita al tavolo della sua casa, accolta da applausi e sorrisi. Era sempre stata fiera di essere una Corvonero, intelligente e capace.

Sistemò i suoi vestiti e i suoi libri. Fatta una doccia veloce, si vestì con un paio di jeans, un paio di sneaker e una maglia di lana, morbida e calda. Lasciò liberi i ricci corvini e lunghi fino a metà della schiena.

Mentre si incamminava per il corridoio ripensò a quante volte, al primo anno, si era persa: per fortuna, tutti i professori erano stati ben lieti di darle qualche compito in più, invece che una punizione. Tutti a parte Severus Piton.

E' sempre stato un po' bastardo....ripensò a quella volta che passò 2 ore intere a sbudellare rospi nel suo gelido ufficio Però..all'ultimo anno..non fosse stato un mio professore....

Accantonò il pensiero di un possibile Piton affascinante nell'angolo più remoto della sua mente, mentre usciva nel tiepido sole di marzo, diretta sulla riva del Lago.

La luce di quella mattina di quasi-primavera era straordinaria, il cielo era limpido, il castello, imponente e maestoso.

La giovane donna si sedette su una pietra liscia e si strinse nella maglia verde: dopotutto, era sempre piacevole tornare ad Hogwarts, anche se alle dipendenze della Umbridge. 

  
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